Buone novelle laiche

Non solo clericalate. Seppur spesso impercettibilmente, qualcosa si muove. Con cadenza mensile vogliamo darvi anche qualche notizia positiva: che mostri come, impegnandosi concretamente, sia possibile cambiare in meglio questo Paese.

In un mese di marzo contrassegnato da notevoli prodezze clericali (l’estensione ai rifiuti dei privilegi Imu-Tasi, l’appello natalista della ministra Lorenzin e la crociata anti-gay dei vescovi italiani, a cui si è prontamente unito il Ministero dell’istruzione) la buona notizia più importante è arrivata dal parlamento europeo. L’assemblea ha infatti approvato una risoluzione che impegna l’Unione Europea a difendere i diritti umani e in particolare a tutelare laicità, libertà di pensiero e di espressione, autodeterminazione sul fine-vita. Nel testo si rivendica la “ferma difesa” della laicità — intesa come “stretta separazione tra le autorità politiche non confessionali e le autorità religiose” — e “l’imparzialità dello stato”, definiti “mezzi migliori per garantire la non discriminazione e l’uguaglianza tra religioni e tra credenti e non credenti”. Si invitano gli stati membri a riconoscere i diritti degli omosessuali e delle donne, a tutelare i non credenti e ad abrogare le leggi che condannano la blasfemia. E quindi anche il vilipendio, che in Italia è ancora considerato reato.

Di rilievo anche l’intervento del presidente Giorgio Napolitano sul fine vita. La petizione popolare promossa dall’associazione Coscioni con l’Uaar e altre realtà si era infatti arenata alla Camera, e la sollecitazione del capo dello Stato può dunque realmente rappresentare l’innesco della discussione parlamentare. La stessa presidente della Camera, Laura Boldrini, ha raccolto l’invito e sollecitato i deputati a esaminare il progetto di legge.

La Commissione affari sociali della Camera ha peraltro approvato proprio a marzo una risoluzione che chiede che il diritto all’obiezione di coscienza non leda il diritto a interrompere una gravidanza. Il documento invita a prendere in considerazione la mobilità del personale e il ricorso alla pillola abortiva fuori dagli ospedali. La votazione dimostra una volta di più che, se i temi laici arrivano al voto, in questo parlamento si possono comunque ottenere risultati positivi. Bisogna insistere perché tali temi arrivino alla votazione.

Sempre dal parlamento, da segnalare l’interrogazione di alcuni parlamentari grillini alla ministra dell’istruzione Giannini con cui hanno chiesto la riforma dell’ora di religione e una proposta di legge di Sel per il divorzio breve.

La sentenza più interessante del mese è quella del giudice di lavoro di Torino che ha bocciato il metodo Stamina, giudicato “un caso di ciarlataneria”. Una boccata di ossigeno che compensa l’assurda inchiesta voluta dalla procura di Trani sulla connessione tra le vaccinazioni e il successivo insorgere di autismo e diabete.

Anche a livello regionale qualcosa si muove sul “fronte” dell’aborto. Nel Lazio si potrà ricorrere alla Ru486 anche in day hospital, in Toscana persino nei consultori. In Emilia-Romagna il consigliere Franco Grillini (Libdem) ha presentato un’interpellanza per “porre in essere il recupero delle risorse regionali che risulterebbero ‘fraudolentemente distratte’ dalla Fondazione Meeting, nonché ottenere un risarcimento del danno all’immagine istituzionale”.

Quanto ai Comuni, le buone novelle laiche del mese vengono soprattutto dalla Sicilia. Grazie anche all’impegno Uaar, a Catania è stato approvato il registro delle unioni civili e lo stesso è accaduto a Castellammare (TP). A Ragusa è stata annunciata l’intenzione di costruire un impianto per le cremazioni. Da segnalare anche l’amministrazione comunale di Casier (TV), che ha presentato un esposto contro la parrocchia per aver effettuato lavori non autorizzati, e quella di Livorno, che ha rifiutato un progetto scolastico di un’associazione cattolica che riproponeva la stantia ideologia della “vera famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna”. Raccogliendo, tanto per non cambiare, le ire del quotidiano dei vescovi Avvenire.

La redazione

7 commenti

Stefano Grassino

Di sicuro qualche cosa si sta muovendo. E se ciò accade non è per i nostri amministratori o più su ancora per i politici ma perché un certo numero di cittadini oramai si sta staccando dalla chiesa, dalle sue obsolete tradizioni.
Coloro che la seguono lo fanno più per abitudine, per accontentare i nonni i quali vi credevano, o pr paura del giudizio altrui ma non certo per pura convinzione.
E quando la convinzione viene a mancare, prima o poi ci si accorge che il re è nudo.

Tiziana

Giacchè sono malata e spesso a casa sono diventata una rompipalle e scrivo anche a numerosi giornali per protestare sull’informazione tv sui soldi spesi in omaggio alla chiesa ecc. In genere i lettori dei forum , quindi non dell’uaar, sono sempre solidarissimi. Le pagine in carta solo raramente sono raggiunte però da questi commenti. Intendo dal mio letto di dolore prerprare una offensiva sui costi della canonizzazione dei papi , speciealmente quelli sul gobbo dei romani

Tiziana

Giacchè sono malata e spesso a casa sono diventata una rompipalle e scrivo anche a numerosi giornali per protestare sull’informazione tv sui soldi spesi in omaggio alla chiesa ecc. In genere i lettori dei forum , quindi non dell’uaar, sono sempre solidarissimi. Le pagine in carta solo raramente sono raggiunte però da questi commenti. Intendo dal mio letto di dolore prerprare una offensiva sui costi della canonizzazione dei papi , speciealmente quelli sul gobbo dei romani

Frank

Papa Ufficiale: Me pare estrano che a Ragusa voler la cremazion, io me credevo che da quelle partes avrebberro preferito la granitazion.
Segretario: Santità, come glielo devo spiegare che la cremazione non ha niente a che fare con la produzione dolciaria.

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