L’Uaar al Salone Internazionale del Libro di Torino

Venerdì 9 maggio, alle 19,30, presso il Salone Internazionale del Libro di Torino (Spazio autori, pad. 3), il matematico Piergiorgio Odifreddi, presidente onorario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR), presenta il volume Come vivere bene senza Dio. La via dell’ateismo dello psicoterapeuta e filosofo statunitense Eric Maisel. Interviene Raffaele Carcano, segretario UAAR.

In dodici tappe il volume cerca, con successo, di illustrare come davanti alle grandi scelte delle vita non ci sia un’unica possibile risposta, quella delle morali religiose, ma che è all’essere umano che spetta dar loro senso prendendo decisioni in grado di far vivere con soddisfazione la vita che si desidera vivere. È la via dell’ateismo quella prospettata da Maisel: una via che non contiene alcun pacchetto di credenze e nessun precetto etico preconfezionato, insegnando invece un metodo affinché chiunque possa — da solo — creare significati in grado di arricchire e rendere più piena quella sfida unica e irripetibile che è l’esistenza di ognuno.

Un evento che si configura come côté laico del Salone del Libro, che quest’anno ha come ospite d’onore la Santa Sede, visto che in contemporanea avrà luogo il dialogo tra il cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, e lo scrittore Claudio Magris dal titolo “Comunicare la fede nella società”.

Il libro Come vivere bene senza Dio è pubblicato da Nessun Dogma, il progetto editoriale avviato dall’UAAR nel 2012.

La proposta editoriale affianca la traduzione di classici inediti in Italia a opere che affrontano tematiche scottanti con un impertinente approccio laico-razionalista.

Il catalogo di Nessun Dogma comprende 11 pubblicazioni. Tra le più recenti segnaliamo: La visione laica del mondo di Paul Cliteur; i quattro volumi de L’ateismo e la sua storia in Occidente di Fritz Mauthner; Quasi quasi mi sbattezzo di Alessandro Lise e Alberto Talami (in collaborazione con Becco Giallo edizioni).

Nessun Dogma sarà presente al Salone per tutta la durata dell’evento, dall’8 al 12 maggio, presso il padiglione 1 stand B42.

Scheda del libro

Comunicato stampa

Archiviato in: Generale, UAAR

15 commenti

whichgood

Dovranno cambiare argomenti, queste pagliacciate fanno ridere al più bigotto cattolico.

Diocleziano

Alla fine sarà controproducente: tutti santi, nessun santo.
È diventato un fatto burocratico, come congedare un firmaiolo col grado di generale.

whichgood

E’ più controproducente per le tasche dell’Italia che per la (ill)logica cattolica. Prova a chiedere ad un cattolico praticante la differenza fra un parroco e un diacono.

Frank

Segretario: Santità, Santo Padre così venite chiamati in vita i papi eppure quando morite, solo se siete beatificati e canonizzati potete tornare ad essere santi, non le pare strano Santità?
Papa Ufficiale: Ah io porquè le coses stian così non lo saber ma entanto me tocco los cogliones.
Segretario: Santità!!!
Papa Ufficiale: Arridaglies.

Gérard

Ciao Federix …

Non so se hai notato ma il miracolo riguarda un ” NON NATO ” . Mi sembra un’ occhiattina all’ ossessione clericale che riguarda l’ aborto…
Inoltre papa Paolo VI aveva scritto un enciclica che riguarda la condamna della contraccezione .
L’ autore del libro ” Le chiavi di San Pietro ” dichiaro anche pubblicamente che Paolo VI era gay , il che fece probabilmente scalpore in Italia ( ? ) ( In Francia ci furono grande risate in merito. Ero piccolo ma me ne ricordo …!!

Federix

Ciao Gérard

Sì. ho letto il “miracolo”… Un pretesto più stupido è pressoché impossibile da inventare, tanto più che il “guarito” era nato in “buone” (non “perfette”) condizioni ed era pure ancora monitorato nell’adolescenza, quindi si tratterebbe di un “miracolo incompleto”, che dunque dovrebbe valere per un po’ meno di una beatificazione: diciamo mezza beatificazione??? 😀
Poi, in generale, si potrebbe anche pensare a tutte le volte in cui qualche credente prega per ottenere un miracolo da qualche santo (qualcuno che sia stato già riconosciuto santo, non qualcuno che ancora non lo è: di solito i credenti preferiscono andare sul “sicuro”!!! 😆 ), o anche da Dio stesso, e non ottiene NIENTE. che è il 99.9999999999999999999999999999999999999999% dei casi: cosa fare in questi casi? De-santificare il santo ed anche de-divinizzare Dio? 😀 Nella pratica, il cred(ulone) si costringe a credere di non essere abbastanza devoto al santo o a Dio, ed accetta di non essere stato miracolato e magari chiede perdono al santo o a Dio per non essere stato abbastanza devoto o buono…
Deliri, deliri, deliri… 🙁
Che Paolo VI fosse gay lo menzina anche Wikipedia, citando proprio Peyrefitte:
http://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_VI#Controversia_sulla_condotta_sessuale 😉

Federix

Ancora per Gérard

Ricordo che, quando ero bambino, mia madre mi raccontava che un suo conoscente, che da giovane aveva perso tutti i capelli (non si sa per quale malattia) e non gli erano più ricresiuti, era andato proprio da Paolo VI (quando questo era ancora vivo) a chiedere di fargli ricrescere i capelli. e Paolo VI gli aveva regalato un parrucchino! ;-D

Tiziana

non c’entra niente, ma oggi mi ha stupito vedere questa locandina così ben dettagliata sul sole 24 ore. talmente tanto che è finita anche in rassegna stampa http://80.241.231.25/Ucei/PDF/2014/2014-05-08/2014050827423935.pdf

su torino mi viene da pensare che ospite d’onore la santa sede (e agli ospiti si riservano sempre cortesie) la collana nessun dogma potrebbe pure finire al rogo

Scorrendo il testo qui http://www.iloveroma.it/articoli/dovesiamo-16.htm una mia didascalia su una targa romana per ricordare i roghi dei libri fatti dai cristiani (e non solo)

parolaio

Ho visto la copertina del libro ‘Vivere bene senza dio”.
Non vi sembra un autogol?

parolaio

“llustrare come davanti alle grandi scelte delle vita non ci sia un’unica possibile risposta, quella delle morali religiose”
E già qui si dimostra di non sapere nulla di quello che si critica

“creare significati in grado di arricchire e rendere più piena quella sfida unica e irripetibile che è l’esistenza di ognuno”
Sull’ ‘irripetibile’ sono d’accordo anche io.

fab

Si dimostra di non sapere nulla? In che modo? Siamo tutt’occhi.

RobertoV

Per un cristiano l’unica risposta è dio.
Per la chiesa cattolica l’unico strumento di interpretazione e di riferimento per la morale è lei stessa che stabilisce il catechismo, non potete interpretare i testi sacri individualmente come per i protestanti. Per secoli ha perseguitato chi non lo osservava correttamente ed è solo in ambito democratico che tollera interpretazioni non corrette, ma ancora oggi combatte le interpretazioni considerate non corrette, tipo la teologia della liberazione, i preti operai e i cattolici critici tipo noi siamo chiesa.
Poi certo vi concede delle libertà sull’attuazione pratica, di quello che chiamate viaggio, ma con dei paletti ben precisi e con dei controlli: la destinazione ed i vincoli però sono imposti.

Certo l’affermazione dell’articolo sintetizza in modo troppo semplicistico e risente molto della visione cattolica.

parolaio

E secondo te i testi sacri servono per tirarci fuori il catechismo? Non c’è nemmeno bisogno di aspettare il concilio, fu Pio XII a permettere ai teologi la pubblicazione indipendente dei testi sacri. Ascolto molto spesso conferenze di protestanti, credi che si noti la differenza con quelle dei cattolici? Stai parlando di cose che non conosci per nulla.

parolaio

E poi che significa “Per un cristiano l’unica risposta è dio” ? Risposta a cosa? E praticamente in cosa dovrebbe esplicarsi tale risposta, nella sostituzione delle 613 regole degli ebrei in un insieme più aggiornato? La ‘ Legge 2.0’ ? Non so da che parte rifarmi per le incongruenze che hai scritto. Ma non dico questo per offenderti, credimi, lo dico perché , se ci possono essere opinioni diverse, ci sono anche gli sbagli. Se ti sta sulle pa..e il Papa perché veste di bianco sono affari tuoi, ma se questo avviene perché dici che si veste di arancione e canta “hari hari… krishna krishna…” mi pare giusto avvertirti.

Commenti chiusi.