La brusca accelerazione in tema di diritti per le coppie omosessuali, imposta dalla recente sentenza della Corte costituzionale, sta creando non pochi problemi all’attuale coalizione di governo che vede l’Ncd quale azionista di minoranza. E l’Ncd, come tutti sanno e come abbiamo più volte modo di ribadire, è al momento la parte politica di riferimento per le gerarchie cattoliche.
Già nell’immediato post-sentenza il premier Renzi aveva annunciato, in una riunione della direzione del Pd, che il disegno di legge messo a punto dalla senatrice Monica Cirinnà sarebbe approdato in aula per la discussione il prossimo settembre, subito dopo la riforma della legge elettorale. Un testo ambizioso, quello del ddl, ottenuto dalla sintesi di varie proposte e che prevede una sostanziale equiparazione al matrimonio delle unioni tra persone dello stesso sesso, con l’unica differenza che non è prevista la possibilità di adozione da parte della coppia, ma al tempo stesso è prevista la cosiddetta “stepchild adoption”, ovvero l’adozione di fatto del figlio naturale o adottivo del partner. Forse troppo ambizioso per una maggioranza che deve fare i conti con l’Ncd da un lato e con la sua stessa corrente interna cattolica dall’altro, e infatti non mancano le prese di posizione nettamente contrarie. Del resto anche l’iter della legge anti omofobia dovette superare i numerosi paletti interposti da più parti, e il compromesso raggiunto fu decisamente al di sotto delle aspettative. Ed è ancora lontano dall’essere tramutato in legge.
Tra i primi a farsi sentire l’ex governatore lombardo di area Cl e senatore Roberto Formigoni, che in un tweet ha definito provocatorio l’annuncio di Renzi aggiungendo che non voterà mai la proposta presentata. Per il senatore Nico D’Ascola, intervistato in merito dalla rivista ciellina (siamo sempre da quelle parti) Tempi, il ddl della relatrice Cirinnà non è altro che un preludio al matrimonio gay, mentre di rischi per la tenuta della coalizione di governo parla esplicitamente l’inossidabile Carlo Giovanardi, paventando anche la formazione di maggioranze trasversali di cui potrebbero far parte il M5s e Sel, entrambi presentatori di proposte proprie non meno forti. In effetti diversi esponenti del M5s si sono già detti interessati a una convergenza sul tema, e di certo non sorprenderebbe se un eventuale sostegno arrivasse anche dal partito di Vendola.
Tuttavia, gli scenari che si aprirebbero, nel caso in cui realmente si formasse una maggioranza trasversale, sono impredicibili. È vero che il Pd ha stravinto l’ultima consultazione elettorale, ma ciò non gli garantisce affatto che in caso di crisi politica, e conseguentemente di elezioni anticipate, possa avere i numeri per governare senza far ricorso ad alleanze. Tanto per cominciare non esiste ancora una legge elettorale sostitutiva del proporzionale subentrato all’incostituzionale “porcellum”, e poiché le trattative sono tuttora in pieno svolgimento non è possibile capire se e come la prossima legislatura garantirà un governo stabile. Inoltre, non sembrano esserci, almeno per ora, forze politiche di aree contigue in grado di dare un solido apporto. Questo è insomma il classico caso in cui sarebbe meglio che il problema trovi soluzione adesso, poiché domani potrebbe non esserci più la possibilità di farlo.
Del resto, l’ambizione del progetto di legge renziano è più nel provvedimento in sé (la sua approvazione, nell’Italia clericale in cui ci troviamo a vivere, potrebbe persino apparire epocale), che nei contenuti dello stesso, che non ci collocherebbero certo tra i paesi più liberal. Nel dibattito parlamentare si potrebbero e si dovrebbero migliorare gli attuali testi in discussione. Infatti i disegni di legge sono addirittura due: il primo riguarda le unioni gay, quindi è per definizione rivolto unicamente alle coppie formate da persone dello stesso sesso, mentre il secondo mira a regolamentare le unioni di fatto, sia omo che eterosessuali, in stile Pacs. In sostanza, una legge il cui obiettivo dovrebbe essere quello di rimuovere l’aspetto discriminatorio dell’attuale definizione di matrimonio, che è esclusivamente eterosessuale, viene riservata unicamente ai discriminati e quindi, di fatto, discrimina gli altri. È proprio necessaria questa formulazione incoerente? Che problemi potrebbero mai sorgere qualora anche gli eterosessuali avessero la possibilità di accedere a questo istituto così simile al matrimonio, ammesso e non concesso che non venga stravolto?
Nel frattempo, la confusione regna sovrana nel panorama legislativo italiano. Mentre la Corte costituzionale bloccava la legge che prevede l’annullamento del matrimonio nel caso in cui un partner cambia sesso, il Ministero dell’Interno bocciava la delibera con cui il Consiglio comunale di Latina dava l’assenso alla trascrizione dei matrimoni gay celebrati all’estero, e tutto ciò nonostante il tribunale abbia imposto all’ufficiale di stato civile del comune di Grosseto di trascrivere proprio un matrimonio gay. Se l’Italia fosse un’orchestra sarebbe certamente la più stonata di tutte.
La redazione
Difficile credere che Renzi non sia disposto a rinunciare a parte del suo populismo pur di non perdere l’appoggio del vatikano. D’altronde il PD è il partito di riferimento dei canali curiali in molte regioni e città che governa per quanto riguarda la conferma e l’incremento dei finanziamenti pubblici o degli affidamenti di servizi socio-assistenziali.
E’ anche vero, d’altro lato, che una legislazione che apra la porta di servizio (e non quella principale, ndr) al riconoscimento dei matrimoni omosessuali è ormai iscritta nei processi di incrocio alleanzista in materia di numeri parlamentari; anche in termini di dispetto negoziale.
Ma c’è un altro versante della questione che bisognerebbe tenere in dovuta considerazione: la reazione ostativa dei circoli clericali all’applicazione di un’eventuale legge. Si ripeterebbero le ben note situazioni dell’obiezione di coscienza verso la L. 194 o la RU-486.
Tra l’altro questo obiezione potrebbe estendersi anche nella pratica dei rapporti civili, ben oltre questioni afferenti atti di ufficialità pubblica. Ed in questo caso il la vatikano potrebbe trovare alleati numerosi presso le confessioni minoritarie fondamentaliste di importazione Usa.
Un esempio ci è dato da un recente caso in Gran Bretagna, dove un’impresa che stampa biglietti da visita, gestita da Testimoni di Geova, si è rifiutata di stampare gli inviti matrimoniali ad una coppia gay adducendo il motivo che per la loro fede ciò costituirebbe aiutare a commettere immoralità e quindi perdere il paradiso di Geova.
Della questione si è interessata anche la National Secular Society il cui intervento può essere letto qui:
http://www.secularism.org.uk/news/2014/06/wedding-invitation-company-cites-religious-beliefs-for-refusing-services-to-gay-couple
E’ un peccato che l’Uaar se la sia lasciata sfuggire come news, perché questa è una problematica che va direttamente al centro della questione: il lavoro dei vertici confessionali per costruire una linea di resistenza nei rapporti istituzionali e personali in stile apartheid sulla base dell’orientamento sessuale fregandosene dell’ordinamento dello Stato, rivendicando la protezione dell’ “integrità spirituale”. E lo sfrozo delle forze vatikaniste in questo senso, specie in Italia, sarà particolarmente aggressivo.
I matrimoni gay non portano voti come la mancia di 80€ (data con la sinistra e poi ripresasi con la destra), quindi le tanto annunciate unioni civili a settembre non si faranno. E tanto meno mi sembra disposto a farle questo lupetto con la faccia da ebete
Se un negozio che si muove in un libero mercato (cioè niente numeri chiusi, niente autorizzazioni da parte di enti pubblici) non vuole vendere i suoi servizi, possiamo sempre andare in un altro negozio.
L’importante è che non possano rifiutarsi di fornire il loro servizio gli enti pubblici, e gli enti (anche privati) che abbiano firmato un contratto di fornitura o di sovvenzione con gli enti pubblici: questi non devono potere rifiutarsi di fornire il servizio richiesto.
Insisto sul fatto che anche i soggetti privati che hanno firmato contratti con enti pubblici devono essere compresi nell’obbligo di continuità del servizio, altrimenti i comuni “furbi” darebbero subito all’esterno un servizio.
Un mercato perfettamente libero esiste solo nei sogni degli iperliberalisti. Il numero di coloro che forniscono un servizio e’ limitato e deve essere minore del numero di ditte e/o persone che usufruiscono di quel servizio (il numero delle gazzalle e’ maggiore di quello dei leoni, altrimenti i leoni muoiono di fame). Quindi se tutti i fornitori di un servizio rifiutano di prestare tale servizio a chi si chiama Carlo, chi si chiama Carlo non ha scelta. Aprire una ditta per fornire un servizio e’ gia di per se contrarre una obbligazione a fornire tale servizio a chiunque sia intitolato a ricerverlo, senza se senza ma.
Sono d’accordo che un mercato “libero” è un’estrazione e forse non esiste da nessuna parte al mondo.
Quello che volevo dire che se apro una libreria e rischio il mio capitale e il mio tempo devo potere scegliere i libri magari stupidini ma che so venderanno bene.
Alla fine del mese nessuno mi regala lo stupendio se non ho venduto libri.
Se vado a lavorare per un ente pubblico devo accettare che non posso discriminare le persone perché il loro matrimonio non è “naturale” come i cattolici vorrebbero imporre a tutti: non è compito né dell’ente pubblico né dei suoi impiegati avere questo margine di valutazione.
I privati che accettano di firmare un contratto di fornitura o di sovvenzione con un ente pubblico devono assumere gli stessi obblighi per non permettere facili aggiramenti di questa regola da parte di politici “furbi”.
Nessuno è obbligato a lavorare per forza per un ente pubblico, ma avendo accettato di farlo poi non si può farlo a “corrente alternata” cioè quando il papa è d’accordo va bene, ma se il papa non è d’accordo “blocca tutto”.
Se non sei d’accordo dai le dimissioni da impiegato pubblico, te ne vai ad aprire un tuo negozio (senza numeri chiusi o autorizzazioni di enti pubblici) e vendi solo libri cattolici se così ti piace. Auguri.
Beatrice se ti riferisci alla vicenda di Grosseto è più complessa la cosa.
Lì l’ufficiale non sapeva che fare, siccome non c’è una legge sulle registrazioni dei matrimoni di omosessuali contratti all’estero. Fosse stato io l’ufficiale nel dubbio avrei invitato la coppia a rivolgersi ad un tribunale, come è successo, poiché c’è il rischio di commettere un illecito amministrativo. Infatti dopo la sentenza del tribunale il comune si è attivato dando direttive di riconoscimento.
Un impiegato non si può sostituire al Parlamento o all’autorità giudiziaria.
In linea di massima sono d’accordo con Beatrice, tuttavia esistono una serie di ragioni che non sono motivi legittimi perché un privato rifiuti un servizio: per esempio, se il cliente è nero, o ebreo, o un immigrato… La questione è se l’omosessualità sia una categoria protetta da questa discriminazione oppure no.
“Se l’Italia fosse un’orchestra sarebbe certamente la più stonata di tutte.”
Sarebbe una orchestra di soli tromboni e trombati. Un’orchestra molto cattolica, autoritaria, opportunista, menefreghista e disumana. Ma siccome non è un’orquestra non può produrre musica ma soltanto imbarazzanti silenzi e vergognose dichiarazioni.
Ma l’Italia é l’orchestra stonata! E che strumento mai sa malamente soffiare Renzi se non il trombone? L’italia sarà sempre succube dell’altare, anche se rovesciato…..
….L’italia sarà sempre succube dell’altare…..
@Otzi
Modestamente avrei detto che “finché le cose non cambiano, l’Italia sara succube dell’altare”, eviterei pero’ di dire “sempre”….Il nostro universo non è statico ma dinamico, in continuo mutamento, non è impossibile immaginare -ed auspicare- che qualcosa possa cambiare positivamente non solo in Italia. Anche se non possiamo escludere a priori che nel futuro la situazione (dal punto di vista olistico) potrebbe anche peggiorare !
bene che vada, otterremo una legge completamente vuota che non permetterà niente di niente e tutelerà altrettanto.
e ci sarà pure chi poi dirà “ecco adesso avete questo, non rompeteci più i cabasisi”
mentre l’UE ci sanzionerà pesantemente, con compiacimente da oltretevere.
Bisonga correggere la parte finale dove, nel parlare del caso Latina, è stata attribuita al Ministero dell’Interno la “colpa” di aver impedito la trascizione del matrimonio di Antonio e Mario. Il Comune di Latina, l’aprile scorso, aveva votato una mozione perchè il ministero dell’Interno si esprimesse sulla trascrivibilità del matrimonio di Antonio e Mario, ma il Corriere della Sera, dopo aver preso la notizia del diniego di qualche giorno fa, ha cercato di capire meglio la situazione e ha scoperto che al Ministero non era stata fatta nessuna richiesta da parte del Comune.
http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/14_giugno_23/nozze-gay-latina-il-viminale-7ac3370e-fafb-11e3-a232-b010502f9865.shtml
Tenuto presente che non mi aspetto nulla di più dall’attuale maggioranza, spero che magari approvino questa legge, in un secondo tempo all’emergere delle incongruenze, queste potrebbero essere abbattute in sede giudiziaria riconoscendo il carattere discriminatorio di non poter adottare. Vedo un modo per far breccia, almeno non se ne dovranno andare all’estero a sposarsi, senza contare che le unioni all’estero non hanno validità in Italia.
Io sono per il matrimonio esteso, ma a quanto pare servirebbe una modifica costituzionale, allora mettiamoci le pezze a colori, una volta introdotto il cambiamento non si potrà tornare indietro ma solo andare avanti.
Tenendo presene che non mi aspetto niente dall’attuale maggioranza, se passa qualche tipo di partnership per gli omosessuali, poi si potrebbe sostenere in sede giudiziaria che è una discriminazione e chiederne l’estensione anche agli eterosessuali.
Ci credo poco …
Diciamo solo che se fossi in parlamento, dopo aver provato a far passare degli emendamenti di sostanziale estensione, di certo non voterei contro.
Poi io distinguo sempre il problema dell’estensione del matrimonio agli omosessuali, dalla modifica dell’istituto del matrimonio in chiave meno rigida.
Nel senso che per ora l’emergenza è di evitare che ci siano persone di serie A e di serie B, allo stato attuale le coppie eterosessuali che si vogliono sposare possono, quelle che non lo fanno, lo fanno per scelta. Questa scelta vorrei fosse estesa.
Un applauso ai popolani italioti GAY che hanno votato renzi a queste europee !!
Mi raccomando signori gay e signore lesbiche votateli ancora perchè comunque il piddi`cicci` è non un grande partito monolitico ma…
* * * un coro di voci polifoniche dove si assiste ad un dibattito volto a sintetizzare le migliori istanze progressiste della società civile affinchè possano convergere le anime pluraliste di una sinistra europeista capace di coniugare l’eredità di berlinguer e di quelle frange più progressiste del mondo cattolico così come si ebbe a memoria durante il compromesso storico del governo moro del 1977 (beh ora continuino altri del piddi`cicci` a dire le solite italiottate di sinistra … perchè volendo potrei continuare per altre venti righe con questo tono 🙂 ) * * *
E CONTINUATE A VOTARLI POPOLANI ITALIOTI DI TENDENZA GAY E LESBICA…
E MI RACCOMANDO DATE SEMPRE LA COLPA AI POTERI FORTI DEL VATICANO ED ALL’ANIMA CLERICALE DEL PIDDI`CICCI` …
Avete votato al 42% questo partito del piddi`cicci` ED ora non lamentatevi,
Ai soliti mugugnanti (cui è evidente il piddi`cicci` di matteo renzi piace un pochetto) dico che nell’articolo si parla di esponenti del M5S favorevoli alla proposta di legge per il matrimonio omosessuale.
Invece ai simpatici cattotrollici che frequentano il forum vorrei chiedere se non interpretano come un segnale divino la vittoria dell’Uruguay, nazione favorevole ai matrimoni gay (#L01), nei confronti dell’italietta degli italioti felici cattocolici e beoti.
DucaLamberti74
#L01. http://www.repubblica.it/esteri/2013/04/11/news/uruguay_parlamento_approva_le_nozze_gay-56389738/
Segnale divino? Casomai diabolico! 🙂
Sventura e anatema, vero? L’apocalisse è vicina, vero? -_-
Ahahahahah, hai per caso paura? 😀
Dei matrimoni gay? Proprio no.
Toh, quello che risponde sempre pochi minuti prima che le discussioni vengano chiuse.
@fab
Sai che l’avevo notato da parecchio 😆
@gmd85
Magari così si persuade che non abbiamo niente da obiettare alla sua facondia.
Certa gente è trasparente, circa il modo con cui si forma una convinzione.
@ fab
Beh, dai, come fa a saperlo?
@ Stefano
Subito prima della pubblicità del 5 per mille, è scritto “Questo articolo è stato pubblicato mercoledì, 25 giugno 2014 alle 10:04”
Sapendo per quanto restano aperte le discussioni, il conto è presto fatto.
@ fab e gmd85
Ti sbagli. Io non ho affatto idea di quando vengano chiuse le discussioni e poi ritengo idiota pensare che abbia ragione quello che parla per ultimo.
Ma possibile che dovete sempre pensare male di chiunque non sia d’accordo con la vostra visione del mondo?
@Luis
No, solo di te 🙂
Non è che ci scrive per ultimo ha ragione, è che si toglie modo di replicare.
Questa news chiude domani alle 10.04.
@ gmd85
Solo di me? A vabbè… (ma non ci credo tanto 😉 )
@Luis
Problema tuo.
@ Luis
Certo che allora, con tutte quelle incredibili coincidenze, la ci dev’essere proprio, la provvidenza. 😆
Mi hai convinto: bisogna votare il M5SS alleato con le ultradestre notoriamente sensibili ai diritti LGBT
Ed ecco la tua solita mugugnanta…
Allora nel regno unito l’ultradestra è il BNP (British National Party) mentre l’UKIP ha al suo interno esponenti di colore ed anche gay….
Per favore documentarsi in maniera seria e non leggendo dal freddo canada la solita stampa italiota.
Se mi citi un autorevole parere di un giornale inglese che dice che l’UKIP è un partito assimilabile a marine le pen ed il suo socio matteo salvini il comunista padano… allora fammelo sapere in risposta a questo mio intervento.
DucaLamberti74
Se quello che il PD promette verrà realizzato, sarebbe un bel passo avanti per l’Italia. Certo, non sarebbe una legge ai livelli della sensibilità dei paesi europei più avanzati: ma sarebbe qualcosa, un qualcosa di significativo nel nulla legislativo a cui oggi sono abbandonate le coppie gay.
http://dallapartedialice.wordpress.com/2014/06/16/unioni-civili-se-fosse-vero-sarebbe-un-passo-avanti/
Renzi: Avanti poco con cautela, bandiera rossa bandiera rossa, avanti poco con cautela, bandiera rossa trionferà!!!!! E poi dicono che non siamo un partito di sinistra.
Bersani: Marx si starà rivoltando nella tomba.
Renzi: Perchè dici questo? Se fosse vivo Groucho mi apprezzerebbe, abbiamo lo stesso senso dell’umorismo.
Bersani: E’ ancora peggio di quello che pensassi.
Leggo in “A Ragion Veduta” di qualche giorno fa che la famiglia tradizionale sarebbe produttrice del fatto che “le “mura domestiche” da protettive, in un attimo, diventano un reclusorio che alimenta la pazzia dell’uccisore, occulta allo sguardo sociale crudeltà e violenze, infine, quando tutto esplode, impedisce la fuga degli inermi”. Voglio sperare che così illuminata opinione prescinda dall’esistenza o meno del Matrimoni Sacramentale: evidentemente sono “famiglie tradizionali” tutte quelle i cui componenti sono legati da vincoli giuridici ufficialmente sanciti. E allora, come si fa a sostenere quanto sopra, e nello stesso tempo rivendicare come un gran bene che un maggior numero di persone possa andare a ficcarsi in quel criminogeno e psicopatogeno “reclusorio”?
Complimenti: due straw man in un solo post. Ti mancava solo il pendio scivoloso e avevi fatto bingo.
(ti serve che ti indico quali sono questi due straw man o ci arrivi da solo?)
http://25.media.tumblr.com/tumblr_m7nyepCohv1qblcszo1_400.jpg
@ Marco Tullio
No, la famiglia tradizionale è quella in cui c’è un vincolo sancito tra uomo e donna.
E nessuno ce l’ha con la famiglia tradizionale. Si è solo detto che non rappresenta garanzia di alcunché, quindi non può essere usata, come stai cercando di fare tu in modo maldestro, per opporsi a unioni non tradizionali.
Il prossimo passo è un disegno o i diagrammi di Venn
@Marco Tullio
Te l’abbiamo spiegato più volte cosa diceva l’articolo a cui ti riferisci. Se ancora te ne esci con questa storia, significa che non ci sei arrivato e, a questo punto, temo per incapacità. Stefano ti ha risposto, ma non meriti ulteriori sforzi.
@Marco Tullio
Te la faccio io una domanda:
cosa è che vi fa venire la pelle d’oca quando si parla di gay?
E non te ne uscire con le risposte preconfezionate.
@Marco Tullio
Ma chi sarebbero coloro che hanno potuto dimostrare che un eterosessuale goda di una migliore salute sessuale di quella degli omosessuali o bisessuali ? Non vedo su quali argomenti razionali potrebbero sostenere un’ipotesi del genere ! Nelle tre alternative, l’attrazione erotica implica la personalità umana nella sua interezza. Per quali motivi e su quali basi razionali due adulti consenzienti dello stesso sesso che si desiderano sarebbero da considerare anormali ? Certi potrebbero sostenere che è « contro natura », ma l’animale, uomo incluso, non ha una tendenza naturale di trascendere la natura ?
N.B. Dei fattori endocrini, neurologici, ontogenetici, nutrizionali, patologici, ambientali, cosi come l’invecchiamento, ecc…combinandosi danno come risultante un certo tipo di comportamento di accoppiamento (anche se non sempre) sessuale. Sarerebbe molto azzardato, o assurdo, sostenere il contrario ! Dispiaccia a tutti coloro che fingono di appartenere alla “normalità” sessuale e non solo…..
alessandro pendesini
“Non vedo su quali argomenti razionali potrebbero sostenere un’ipotesi del genere !”
Rh, ma tu ci infili la parolina magica… “razionali”…
@Alessandro Pandesini. Di salute (sessuale o d’ogni altro genere) non m’intendo e mi guardo bene dall’esprimere giudizi in proposito. La regolamentazione giuridica di qualsiasi unione (direi – lo confesso – di qualsiasi cosa) mi troverà sempre consenziente. Qualunque cosa pensino altri cattolici (è “quaestio opinabilis”) ritengo un progresso che si desiderino tali unioni “normate” piuttosto che un anarchico libertinaggio (il cui elogio – dite quel che volete – emergeva chiaro nel’articolo contro la “famiglia tradizionale”). In particolare vedo con favore una normativa che estenda la platea di coloro che sono volontariamente obbligati alla reciproca solidarietà morale e materiale (quindi anche economica).
L’adozione di minori è, a parer mio, da evitare, perché ci sarebbe il rischio di discriminazione “privata”, nella vita d’ogni giorno, da parte di un’aliquota consistente del consorzio sociale, traumatica discriminazione contro la quale nulla potrebbe il Pubblico Potere. Si attenda che la gente sia abituata all’idea delle coppie dello stesso sesso … poi vedremo. Anzi: vedranno (e – vi auguro – vedrete), perché sono vecchio e … rottamato.
La discriminazione imputala agli ignoranti fondamentalisti.
O riporti la parte a cui ti riferisci o te lo stai immaginando. Sempre con la brutta china, eh? Anche piuttosto fantasiosa.
@ Marco Tullio
Mi dici da quale parte del testo si evince chiaramente (va bene pure oscuramente) l’elogio di un anarchico libertinaggio?
Ci sta chiaramente sfuggendo…
Serra scrive:
Che, lo dico per l’ennesima volta, corrisponde a quanto ti ho fatto notare, qui e lì.
O forse la tua posizione al riguardo di quell’articolo è chiaramente un dogma?
Anch’io sono, come Marco Tullio Vetus, dell’opinione che sia da evitare l’adozione di minori da parte di coppie omosessuali, a meno che il minore sia… consenziente!
gmd85, imputare la discriminazione agli ıgnorantı e ai fondamentalisti non sposta il problema, che può essere secondario, ma domandiamoci se questo può causare problemi all’adottato quando conoscerà la sua condizione e, forse, avrebbe preferito una coppia di vecchio tipo.
@Diocleziano
Ma se il problema non si affronta come lo si risolve? Non adottare per paura di discriminazioni vuol dire dare agio proprio a che quelle discriminazioni le compie.
gmd85
Adottare non è un diritto; dare i bambini in adozione è la soluzione migliore, o il male minore, per il problema degli orfani e degli abbandonati. Il problema va visto dalla prospettiva dei bambini, non delle coppie, che ovviamente devono essere idonee. Non si tratta di bloccare le adozioni tout court, ma di non allargarle per un malinteso progressismo. Il discorso sarebbe molto lungo ma cerco di spiegarmi con una constatazione: da ragazzino vedevo tra i compagni alcuni che avevano situazioni familiari penose e nonostante tutto erano sempre allegri; col tempo ho capito il perché: era l’unica realtà che conoscevano e a loro sembrava normale. Come da adulto l’ho capito io, certamente lo avranno capito anche loro, troppo tardi.
Comunque al centro del problema vedo l’ambiente familiare in cui vivrebbero, non le eventuali discriminazioni (ma quali discriminazioni?), a scuola se non sfottono per aver due padri sfottono per essere meridionale… o perché cinese… o perché arriva dal Gallaratese… Da adulti penso che il problema non sussista. Il problema sarà ciò che l’interessato elaborerà nel proprio intimo. E, oggi come oggi, non mi sembra che ci sia una casistica consolidata per essere così sicuri di non fare guai. Detto brutalmente: finché i bambini si faranno tra uomo e donna (anche disgiuntamente) un ambiente gay non sarà mai ‘normale’.
@Diocleziano
Non è del tutto errato. Ma non del tutto esatto. Perché, a questo punto, il problema si porrebbe anche nelle famiglie monogenitoriali, le quali, a rigor di logica (anzi, di cultura mainstream) del tutto normali non sono. Io penso che se si valutasse caso per caso, la possibilità delle adozioni si possa prendere in considerazione.
Io credo che bisogna estendere la possibilità di adozione anche alle coppie omosessuali, almeno come principio, poi le situazioni vanno valutate caso per caso e il giudizio del bambino se è in grado di esprimerlo viene sempre tenuto in conto.
Nel caso non sia in grado di esprimerlo si procede con principio di cautela ovvero qualora ci fossero una coppia omosessuale e una eterosessuale che hanno entrambe i requisiti lo si affida alla coppia etero per garantire la situazione più standard possibile, ma per principio andrebbe garantito anche a loro adottare.
@gmd85. Di fronte a qualsiasi fenomeno di per sé negativo il problema non è a chi vada imputato, ma se si possa fare qualcosa per impedirlo. Nonostante la mia confessata – e forse un po’ patologica – devozione alla Potestas Rei Publicae non mi spingo al punto d’auspicare che la Legge regolamenti gli inviti alle festicciole di compleanno o il promuovere oppure l’ostacolare l’amicizia tra bambini. E quando la Legge d’oggi sarebbe impotente, la cosa più saggia è lasciare all’evoluzione spontanea del costume il compito di preparare le condizioni nelle quali se ne potranno fare di nuove. Che è ciò che fa – mi sembra il ddl di cui si parla nell’articolo.
Quanto alla “brutta china” ci è stata, eccome, nella cosiddetta “cultura del 68” e l’articolo vostro che mi ha scandalizzato ne costituiva un evidente rigurgito fognario.
La richiesta di normare il più e il meglio possibile le unioni affettive va in tutt’altra direzione e, come ho detto, non trova contrari molti cattolici, anche ben più di me significativi. Però bisogna scegliere: 1968 o 2014?
Gia sempre colpa del ’68 per questi fondamentalisti come se i cambiamenti non fossero già in atto ed inevitabili.
Belli i tempi in cui vigevano le sane tradizioni e famiglie, che ci hanno dato un numero infinito di guerre culminate con quelle mondiali, i vari fascismi, discriminazioni verso le minoranze ed i non allineati, l’intolleranza religiosa, in cui potevi stuprare impunemente una donna, in cui potevi tranquillamente picchiare la moglie e massacrare i figli, in cui potevi abusare di bambini senza che un giudice ti rompesse le scatole, in cui le donne ed i figli non avevano diritti, in cui era concesso il delitto d’onore, in cui un uomo poteva tranquillamente concedersi delle scappatelle senza pagarne le conseguenze, con tanti figli abbandonati e di genitori ignoti, ecc. Proprio da rimpiangere quei sani valori tradizionali delle famiglie tradizionali e per bene che riuscivano a presentare una facciata ipocrita e falsa della società. Tra l’altro la facciata perbenista è solo raccontata agiograficamente dai fondamentalisti di oggi che raccontano una realtà che esiste solo nella loro testa, così come i tradizionalisti di ogni epoca raccontavano di quanto fossero sani ed etici i tempi passati, senza presentare nessun dato concreto, ma solo idealizzazioni di propaganda.
@Marco Tullio
disse colui che ha poi chiosato:
Toh, guarda. Stai imputando. E, comunque, ti rivelo un segreto. per risolvere un problema la causa va individuata.
Sto ancora aspettando che tu spieghi dove sarebbe questo rigurgito. Sarà che sei un po’ fissato?
La “brutta china” sessantottarda c’è stata, è un fatto, appunto “un fenomeno di per sé negativo”. E da allora una pur lenta risalita da quel’abisso, grazie a Dio, c’è stata. Anche il vostro sondaggio (che ho trovato consolante … per me) lo attesta: il definitivo superamento del “fenomeno religioso”, che allora molti davano per imminente, risulta, per lo meno, molto lento. Idem per quanto riguarda il “fenomeno familista”. Perciò di quella risalita – a mio parere – fa parte anche l’aspirazione a normare giuridicamente unioni affettive diverse dal matrimonio tradizionale. Anche questa è una ventata d’aspirazione alla legalità che disperde un po’ di quella puzza licenziosa e anarcoide. Se, poi, la mia approvazione d’una cosa che anche voi approvate vi scoccia perché giungo ad approvarla con le motivazioni che ho esposto e queste vi sembrano indecenti … Beh … cavoli vostri.
@ Marco Tullio
Anche questa aspirazione – perché no – grazie a Dio? Che avverta il CEO al Vaticano.
@Marco Tullio
Che tu il sondaggio non l’hai capito… s’era capito. hai letto tutta la ricerca o ti sei fermato al grafico a torta? Se l’avessi letta sapresti che, credenti o no, le persone chiedono sempre più laicità e ti renderesti conto dell’incongruenza fra la percentuale di cattolici (che imputerei anche all’effetto Hawtorne) e la scarsa accettazione della dottrina.
Proprio oggi leggevo che il matrimonio religioso continua a perdere terreno in favore di quello civile.
Ah, a proposito:
ht tp://w ww.ansa.it/sito/notizie/politica/2014/06/26/la-chiesa-apre-ai-divorziati-e-conviventi_670cc3b4-3d79-49b2-b501-694bdeed3d8b.html
ht tp://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/fede-faith-fe-32004/
ht tp://w ww.blitzquotidiano.it/sondaggi/papa-francesco-sondaggio-cattolici-usa-piazze-piene-chiese-vuote-1810187/
Tu continua a pensare al ’68 e a interpretare i dati in modo da consolarti.
Si le tue elucubrazioni sono indecenti e improponibili, visto che giungi ad approvare (bah…) un riconoscimento che non ha bisogno di essere giustificato da epiche e fantomatiche risalite. Si tratta semplicemente di una libertà su cui tu, visto che non ti tange, non hai voce in capitolo. E non uscirtene in lamentazioni sulla tolleranza e la democrazia, ora.
P.S. se hai voglia di consultare i links togli gli spazi.
Bene. Vedo che hai afferrato in pieno lo spirito dell’UAAR nei riguardi del clericalismo.
Forse qualcosa si muoverà alla fine. Da oltretevere gli affari stanno calando e il Grande venditore di fumo ha ordinato un’indagine per capire cosa non piace di Dio e poter rimediare. Probabilmente apriranno non solo alle coppie gay ma battezzeranno anche gli animali domestici, faranno la benedizione anche dei bagni pubblici e sono disposti anche a togliere il crocifisso dalla scuola e uffici pubblici, purchè si insegni agli alunni che quando si muore Dio ti aspetta con una playstation e un super smartphone con traffico illimitato in mano.
http://www.repubblica.it/cronaca/2014/06/26/news/chiesa_sinodo_dei_vescovi_separati_divorziati_convivenze_unioni_di_fatto_omosessuali-90047883/?ref=HREC1-14
Naturalmente ognuno ha diritto d’incavolarsi quanto gli pare, tuttavia, in sede storica, abbiamo assistito a diversi fallimenti di venditori di varie specie di fumo (in parecchi casi parecchio pestilenziale) e a una ripresa sorprendente della Chiesa, nonché, al di là anche di questa, di valori tradizionali. Ne vedo un esempio proprio nel desiderio degli omosessuali d’estendere al proprio ambito quella sanzione giuridica – sancita dal Pubblico Potere – che tradizionalmente (appunto!) è propria della famiglia (appunto!) tradizionale. Un esempio più modesto, ma anch’esso significativo, è la lettera della Federazione Umanista alla Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea (stavolta le maiuscole ce le hanno messe loro …). Lettera che comincia chiamando l’interlocutore Eccellenza e prosegue chiedendo parità di trattamento con le organizzazioni religiose. Va bene. Ognuno coltivi in pace il proprio orticello. Ma la parusia dell’ateismo … è ancora lontana.
@ Marco Tullio
No paladino dei paladini del giorno (secolo) dopo, ormai sono le vostre scuse che puzzano in modo pestilenziale: non funziona più dire che quello cui vi siete opposti strenuamente fino a quando avete potuto è anche merito vostro, che siano unioni omosessuali come in questo caso, istruzione o voto per tutti, diritti dei lavoratori o qualsiasi altro diritto,
La tendenza è quella, parusie non ne abbiamo. La vostra, invece, quella che doveva avvenire dopo una generazione, quella è certo, non c’è stata.
Inaffidabili a partire dal vostro dio.
@Marco Tullio
Ok, per questa news hai raggiunto il fondo.
Cosa ti fa credere che gli omosessuali vogliano il matrimonio religioso? E una preferenza per il matrimonio civile (e si che te l’ho anche riportato) come avrebbe a che fare con una ripresa della ccar?
Eccellenza è un titolo onorifico che si usa per le alte cariche dello stato. Ignorante. Sempre che tu non abbia fatto di proposito la battuta, e ciò sarebbe più che altro penoso.
Ti pare che la richiesta delle EHF sia di necessità spirituale? O forse che le organizzazioni religiose hanno troppe pretese.
Tu aspetta la tua parusia (noi non ne abbiamo bisogno) e coltiva il tuo orticello, che è pieno di gramigna.
Non mi sono mai sognato d’immaginare che gli omosessuali vogliano il matrimonio religioso. Nella loro richiesta di regolarizzazione delle loro unioni – così come quelle eterosessuali finora del tutto libere – non vedo direttamente un segno di ripresa della Religione Cattolica, ma ci vedo un elemento d’ordine, un ricorso (e quindi un ossequio) all’Autorità dello Stato (così come lo vedo nella richiesta degli atei europei organizzati d’essere auditi ogni tanto … da Sua Eccellenza). Insomma sono tutti passi in allontanamento da quella mentalità anarcoide e libertina che per qualche tempo ha trionfato e che per me resta il male assoluto a pari demerito con la tirannide di qualsiasi colore. E poi il fatto in sé d’essere conviventi (dello stesso sesso o d’entrambi) non è peccato. Lo sono i rapporti intimi. Ma tutti invecchiano … conviventi more uxorio e omosessuali compresi. E allora, un dì quando le Veneri il tempo avrà fugate … come escludere un ritorno anche alla pratica religiosa?
@ Marco Tullio
Che etica di cartapesta…
@Marco Tullio
http://it.wikipedia.org/wiki/Eccellenza_%28titolo%29
Pensavo che solo il vecchio Florenskij fosse così fuso. Ma tu sei su un altro livello. Di certo, è arrivato il dì di mandarti al luogo di decenza, per essere educato. Vai pure.
@Stefano ™
Mio fratello la cartapesta la lavora. Solidificata è decisamente meglio dell’etica alla Marco Tullio.