Cinque leggi laiche da varare subito!

Ha già raggiunto 1000 firme la petizione lanciata solo poche ore fa dall’Uaar che invita deputati e senatori ad approvare il più presto possibile cinque leggi laiche.

Negli ultimi anni, sottolinea l’UAAR, l’Italia ha fatto pesanti passi indietro sulla questione laicità, accumulando un grave ritardo rispetto agli altri Paesi europei. Ciononostante in Parlamento esiste una maggioranza in grado di votare un pacchetto di leggi capaci quantomeno di ridurre tale ritardo.

I firmatari chiedono quindi a deputati e senatori di approvare entro la fine della legislatura cinque provvedimenti: «Riconoscimento delle unioni civili, sia etero che omosessuali; riduzione dei tempi necessari per la separazione e per il divorzio; sostituzione della normativa fascista sui “culti ammessi” con una legge sulla libertà di coscienza; riconoscimento delle direttive anticipate di fine vita; introduzione di meccanismi che garantiscano la piena applicazione della legge 194, e in particolare assicurino premura e tempestività nei confronti di chi chiede un’interruzione di gravidanza».

«Per alcuni di questi temi sono state già formulate proposte di legge e/o si sono svolte votazioni parziali. Riteniamo tuttavia indispensabile — si legge ancora nel testo della petizione — che si intervenga su tutti. Il nostro auspicio è che questa legislatura sia ricordata per la svolta laica impressa al diritto».

«Sappiamo che non possiamo pretendere troppo da questo Parlamento», ha dichiarato il segretario dell’Uaar, Raffaele Carcano. «La petizione per l’abolizione del Concordato ha superato le 20mila firme e non è stata calendarizzata. Esattamente come quella sull’eutanasia legale che di firme ne ha incassate addirittura 70mila. È per questo che vogliamo stanare il Parlamento su proposte che dovrebbe approvare quasi a occhi chiusi».

La petizione può essere sottoscritta all’indirizzo: http://chn.ge/1lrv3w0

Comunicato stampa

cinque-leggi-firma
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15 commenti

DucaLamberti74

Allora nel caso si arrivi ad una richiesta di legge da sottoporre al parlamento (50.000 firme) poi purtroppo NON vi è alcun obbligo che tale legge venga discussa.

Inoltre, se ci fosse la possibilità di un referendum propositivo senza quorum magari 500.000 firme (se UAAR mobilita anche altri soggetti interessati al discorso) potrebbero essere raccolte.

Se ci fossero quindi tali meccanismi di legge:

#A) obbligo di discussione (entro certi tempi) di proposta legge.
#B) referendum propositivo senza quorum.

Forse queste come altre iniziative di stampo laico potrebbero trovare spazio in Italia.

Ed indovina indovinello per il mugugnate che sta sulla diga del castorello (ma non solo per lui) quale soggeto politico insiste sui concetti di #A) e #B) ?

DucaLamberti74

P.S.: Vediamo se ci saranno risposte propositive ( pareri espressi sui punti #A) e #B) ) senza mugugni italioti.

Daniele

Ho notato firmando la petizione che la pagina di uscita pubblicizza altre iniziative e non propone di sponsorizzare la petizione appena firmata come normalmente succede.

whichgood

Firmata. Purtroppo gli ‘occhi chiusi’ gli usano soltanto per non vedere la distanza siderale che c’è fra il sentire comune e le dicissioni di stampo clericale.

DucaLamberti74

@whichgood:

Mi spiace deluderti ma il “sentire comune” della massa del popolino italiota è in sintonia con la chiesa cattolica italiota.

Appena il papa fa una manifestazione gli italioti corrono a centinaia di migliaia per assorbire le parole del papa e sentirsi gratificati nonostante una vita fatta di molte italiottate (lavoro precario o triste; assenza di prospettive sul futuro; tivu italiota; discussioni sterili sulla moviola in campo…ed in ultimo…la nazionale italiota che non partecipa ai mondiali).

Ti do invece ragione sul sentire comune a livello mondiale specie nei paesi più progrediti… ormai questo dio barbittico, coranico e talmudico ha proprio rotto le p@@@e con le sua assurdità scritte nei suoi libri.
Ricordo solo che il capo della chiesa anglicana ha detto che loro sono ad una generazione soltanto dall’estinguersi…EVVAII … MENO UNA CHIESA,…per il momento cominciamo con la “morte” del dio anglicano.

DucaLamberti74

antoniadess

l’ho firmata ma secondo me è riduttiva, avrei aggiunto almeno un sesto punto: rivedere l’8Xmille, come prevede la stessa legge 222/85, per ritoccare a favore dell’erario statale la quota che ha ormai superato il miliardo di euro: non erogare la quota delle scelte NON ESPRESSE no? è chiedere troppo in tempi di “spending review” per (quasi) tutti tranne la ccar? 🙁

MASSIMO

“sostituzione della normativa fascista sui “culti ammessi” con una legge sulla libertà di coscienza”

Che sarebbe questa normativa? Non mi risulta ci ia nessuna sanzione se uno è di una fede diversa da quella cristiana.

RobertoV

I valdesi si lamentano ancora oggi di questa legge di retaggio fascista che di fatto pone le religioni su piani diversi: una religione di serie A, quella cattolica solo formalmente non più religione di stato, e le altre religioni di serie B che non godono degli stessi diritti, anche se molto si è fatto per cercare di avvicinare le condizioni. La legge è fatta su misura per la chiesa cattolica e la favorisce anche se certamente oggi esiste una sostanziale, ma incompleta, libertà di religione e di coscienza.
Per esempio i soldi dell’otto per mille vengono dati tre anni dopo ai culti ammessi, mentre subito alla chiesa cattolica.

RobertoV

La legge esiste ancora anche se depotenziata e viene superata solo con la firma di un’intesa tra una religione e lo stato. Quindi per le altre religioni non ammesse, cioè che non hanno ancora firmato un’intesa con lo stato italiano, la legge è ancora formalmente valida.

francesco s.

In realtà io estenderei la regola del “culto ammesso” (in senso esteso del termine) a tutte le religioni:

se una religione vuol essere presente sul territorio italiano dovrebbe fare una richiesta in cui si impegna a rispettare la legge italiana e non avere scopo di lucro.

Ad esempio religioni che vogliono soldi per salire di “livello spirituale” oltre a non essere ammissibili sono anche da perseguire, penso alle sette tipo Scientology.

Gérard

@ Francesco s.
Sono d’ accordo con la Tua argomentazione in merito alle religioni che vogliono essere presenti sul territorio italiano . Un impegno a rispettare la legge italiana e non avere scopo di lucro .
Sarebbe da informarsi in merito presso paesi che hanno già esperienze in merito e in particolare la Francia dove esiste, a livello statale, un osservatorio delle sette religiose con lo scopo di proteggere persone debole di dipendenza morale ma anche di estorzioni finanziarie da dette sette . Scientology fu per un tempo vietata . Oggi non so …

Tiziana

Perchè chiamarle leggi laiche? Sono diritti civili che riguardano tutti comprese persone religiose (che naturalmente tutti conosciamo) non fanatiche.
Immagino che sembri questione di lana caprina, ma usare i termini esatti in italiano secondo me serve. Chi ostacola queste leggi si chiama fanatico fondamentalista ultrà non persona religiosa.

francesco s.

Un laico può essere anche un credente, laico non è opposto di credente ma di clericale, mi pare corretto il termine, in italiano, inglese ed aramaico.

Tiziana

Perchè chiamarle leggi laiche? Sono diritti civili che riguardano tutti comprese persone religiose (che naturalmente tutti conosciamo) non fanatiche.
Immagino che sembri questione di lana caprina, ma usare i termini esatti in italiano secondo me serve. Chi ostacola queste leggi si chiama fanatico fondamentalista ultrà non persona religiosa.

Tiziana

Perchè chiamarle leggi laiche? Sono diritti civili che riguardano tutti comprese persone religiose (che naturalmente tutti conosciamo) non fanatiche.
Immagino che sembri questione di lana caprina, ma usare i termini esatti in italiano secondo me serve. Chi ostacola queste leggi si chiama fanatico fondamentalista ultrà non persona religiosa.

gmd85

Sono laiche proprio perché non influenzate da estremismi religiosi. Anche un credente può essere laico 🙂

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