Contro le esenzioni Imu e Tasi l’Uaar fa appello alla Commissione Europea

L’Uaar ha presentato richiesta alla Commissione Europea affinché avvii formale procedura di infrazione nei confronti dello Stato italiano.

La richiesta dell’Uaar fa seguito al decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, emanato il 26 giugno scorso, che concede a scuole paritarie e cliniche private un regime agevolato, esentandole dal pagamento dell’Imu e della Tasi.

Il Ministero ha infatti stabilito che sono esenti dal pagamento le scuole paritarie che esigono una retta media per studente inferiore al costo medio per studente della scuola pubblica e le strutture ospedaliere private purché convenzionate.

«La Commissione — spiega il segretario dell’Uaar Raffaele Carcano — aveva “condonato” all’Italia le illegittime esenzioni attribuite in passato alla Chiesa, diversi miliardi sottratti al fisco, “in cambio” dell’introduzione di norme più restrittive, con esenzioni limitate a chi presta servizi che gravino sull’utenza soltanto per un rimborso esiguo. Il decreto del Ministero ha invece di fatto reintrodotto gran parte delle vecchie esenzioni».

L’Uaar ha pertanto investito della questione la Commissione Europea, ricordando, tra le altre cose, che «per godere di esenzioni la normativa e la giurisprudenza europea richiedono che, per quanto riguarda le attività didattiche, la scuole soddisfino gli standard di insegnamento, accolgano alunni portatori di handicap, applichino la contrattazione collettiva e garantiscano la non discriminazione in fase di accettazione degli alunni». Tutti elementi sui quali diverse ricerche hanno messo in luce le carenze delle scuole paritarie.

«Tali interventi — prosegue l’Uaar — alleviano notevolmente gli oneri che gravano sulle scuole e sulla sanità di proprietà ecclesiastica» falsando le condizioni di concorrenza. Un altro regalo alla Chiesa cattolica che già grava sulle tasche dei contribuenti italiani per circa 6 miliardi di euro l’anno.

Comunicato stampa Uaar

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23 commenti

Beatrice

Se non ci sono dei riferimenti a persone fisiche che debbano essere riservati per rispettare le Direttive europee e le leggi italiane per la tutela dei dati personali, fareste una cosa gradita se pubblicaste la lettera che avete spedito alla Commissione europea.

Con i migliori complimenti e auguri per l’iniziativa

Beatrice

Admin

@Beatrice
Per il momento preferiamo non pubblicarla.
Grazie per i complimenti!

Francesco non da Assisi

Un consiglio se faccio della mia abitazione un luogo di culto pastafariano, ovviamente in cucina, posso chiedere l’esenzione da Imu e Tasi?

Diocleziano

Anche Barilla, De Cecco, Agnesi ecc. dovrebbero chiedere l’esenzione.
Dimostrando nei fatti, e non solo a parole, la loro assoluta superiorità sul dio giudaico-cattolico, che può solo farsi in tre: infatti il Divino Spaghettoso dalla materia primordiale crea sé stesso ma anche tutte le altre divinità, diverse ma della stessa essenza e natura, vale a dire bucatini, maccheroni, penne, ditalini, farfalle, tagliatelle, tortiglioni, trenette, fusilli, rigatoni e la perfida tempestina. Incomparabile, poi, la prelibatezza delle verità contenute nella bibbia pastafariana, cioè l’Artusi.

Agnos

Certamente sì, altrimenti facciamo ricorso alla Commissione europea perchè una confessione viene esplicitamente sconfessata.
Ovviamente il luogo di culto è la cucina (ma anche la sala da pranzo).
Altrettanto ovviamente il resto della casa fa da canonica e, come quelle della setta cattolica, non deve pagare IMU e Tasi e Tari.
Altrimenti è discriminazione verso un culto.
E se forse anche altri Stati discriminano la religione pastafariana, si potrebbe apparentare, unire (non so come definire) alla religione pagana (il Prodigioso Spaghetto Volante non ha nulla in contrario a condividere, in qualunque posizione, con Zeus l’Olimpo) e chiedere il riconoscimento all’Europa.
A Zeus (o a Giove o a Odino) non la possono negare.
Sto parlando seriamente. 🙂 🙂 🙂

cartman666

eccellente iniziativa, speriamo che non finisca come la precedente.

Lorenzo Galoppini

Cosa potrebbe fare l’Italia se anche la chiesa pagasse le tasse….

Reiuky

Sinceramente non sono proprio d’accordo… Insomma, già dobbiamo pagare abbastanza tasse, aggiungerci le tasse per pagare la multa che la commissione europea ci farà non è che sia proprio il massimo.

Flavio

L’Italia dovrebbe semplicemente attenersi alle regole che ha sottoscritto contro gli aiuti di stato! Se il governo vuole continuare a non riscuotere le dovute tasse e in più pagare una multa, tanto peggio per l’Italia.

Reiuky

No: tanto peggio per noi.
Se il governo non vuol rispettare gli accordi, alzerà le nostre tasse per pagare una multa.

Diocleziano

Però il governo dovrebbe spiegare perché si ostina a danneggiare lo Stato.
Ma certe spiegazioni sarebbero imbarazzanti.

Gérard

Toccare alle tasche della gente è uno dei pochi mezzi per fare loro capire qualcosa !

Giorgio Pozzo

Un altro dei pochi mezzi sono i media (perdona la ripetizione), e specialmente la televisione.

Peccato che il “qualcosa” che la gente riesce a capire sia confezionato e preparato in modo da far evitare di pensare. E cioè, più negativo che positivo.

neverclean

Ben fatto!
Mi domandavo se non valesse la pena di investire del problema anche qualche emerito costituzionalista intorno a questo quesito:
il “senza oneri per lo Stato” dell’art. 33 significa solo che lo Stato non può finanziare direttamente le private, o anche che il mancato introito derivante da tasse non esatte è un onere indirettamente sostenuto dallo Stato?
@Reiuky
La multa dovrebbe essere automaticamente ribaltata sui soggetti beneficiari dell’esenzione … era questo che temeva il Vaticano a suo tempo … !!!

Diocleziano

Confido nella lestezza del governo che certamente farà dietro-front
e annullerà per tempo la scellerata decisione; ristabilendo il diritto
ed evitando la multa… Troppo ottimista? 😎

gmd85

Cifre alla mano

Esponile. Uh, non ce le hai.

l’appello sarà un altro flop dell’uaar

Nel senso che la ccar sa come farsi i c.azzi suoi? Comunque, il tuo feticismo è sconcertante.

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