Clericalismi a geometria variabile

L’intreccio di interessi tra i rappresentanti istituzionali e politici da una parte e i movimenti religiosi dall’altra è qualcosa di fisiologico. Anzi, ampliando il ragionamento lo stesso discorso vale se al posto della Chiesa o del gruppo religioso di turno si mette una lobby qualunque, perché è appunto questo che fanno le lobby: esercitare pressione sulle istituzioni affinché tutelino gli interessi dei propri rappresentati.

Il problema si pone quando da una legittima richiesta di tutela si passa alla pretesa di vedersi accordati dei privilegi, in particolare il privilegio di negare diritti altrui, e qui purtroppo le lobby religiose si distinguono da tutte le altre. Lo stesso principio vale in tutto il pianeta, quelle che semmai cambiano sono le possibilità che queste pretese possano avere successo; laddove il potere religioso detta legge, come nelle teocrazie mediorientali, non c’è proprio discussione, dove invece c’è una reale separazione tra il civile e il religioso, come nelle laiche democrazie nordeuropee, l’esito è tutt’altro che scontato. Fisiologica è anche la diversa propensione delle varie parti politiche a far proprie o a rigettare le rivendicazioni provenienti dal mondo religioso. In Italia i partiti più clericali si sono storicamente collocati verso destra, e di conseguenza verso sinistra sono stati rilevati comportamenti tendenzialmente più laici, ma questa pseudo classificazione spesso non regge perché molto dipende dallo specifico tema in discussione e soprattutto da un attento calcolo politico.

Prendiamo ad esempio le iniziative dell’attuale amministrazione bolognese nell’ultimo anno, a partire dal referendum sui finanziamenti alle scuole paritarie sostenuto anche dal circolo Uaar del capoluogo emiliano. In quell’occasione il sindaco Virginio Merola (Pd) non solo sostenne il mantenimento dei finanziamenti, facendosi di fatto portavoce della curia, non solo ostacolò in tutti i modi il referendum dislocando pochi seggi in posti fuori mano, ma arrivò perfino a disconoscere l’esito della consultazione. E non si trattava di una semplice petizione, il referendum propositivo è uno strumento previsto dallo statuto comunale.

processione

Indubbiamente il sindaco si guadagnò il rispetto, con annessi e connessi, degli ambienti cattolici, e altrettanto indubbiamente diede adito a malumori tra i sostenitori del referendum, molti dei quali si presume fossero stati anche suoi elettori. Cionostante, a distanza di un anno i finanziamenti alle paritarie sono stati perfino aumentati di ben 200 euro per ogni studente. Nello stesso tempo, a sorpresa, il sindaco del vescovo è diventato anche “antagonista” del vescovo facendosi sponsor della registrazione presso l’anagrafe comunale delle nozze gay celebrate all’estero. Una posizione che di per sé è un atto di civiltà meritevole di plauso, e che non sarebbe nemmeno particolarmente sorprendente se non fosse per l’atteggiamento assunto nei confronti della curia, diametralmente opposto a quello di appena un anno fa. Infatti, secondo quanto riportato dalla stampa, ad esplicita domanda su cosa pensasse della contrarietà della curia per il registro comunale, Merola ha risposto: «Me ne farò una ragione». Un cambio di direzione decisamente radicale e repentino.

E che dire dei rapporti che con la Chiesa hanno gli esponenti della Lega Nord, partito da sempre attento a tradizioni e rituali? Sulla maggior parte dei temi c’è solitamente piena sintonia, pur con ovvie differenze nel modo di trattarli e comunicarli. Basti pensare alle battaglie identitarie a sostegno del crocifisso, che diventa simbolo delle radici cristiane dell’Europa difeso da tutto il partito, piuttosto che alle mozioni parlamentari volte alla cessazione dei rapporti con i paesi dove muoiono i cristiani (gli altri morti non meritano tanto). Oppure ancora all’avversione per i gay, prudente nel caso della Chiesa ma spregiudicata quando cavalcata da gente come Gianluca Buonanno. Eppure c’è almeno un tema su cui Lega e Chiesa non si intendono affatto: quello dell’immigrazione, verso cui il partito auspicherebbe una linea dura, anzi durissima, ma che per la Chiesa rappresenta uno storico cavallo di battaglia.

Perfino il M5s, che ha sempre battuto sul tasto dei costi della Chiesa fin dalla campagna elettorale, che con la senatrice Fucksia ha presentato un disegno di legge per superare la famigerata legge 40 e che con il senatore Cariello ha interrogato il governo sui nuovi regolamenti per il finanziamento dell’edilizia scolastica con l’otto per mille di competenza statale, quando si parla delle aperture domenicali dei negozi non riesce a resistere alla tentazione di sollecitare un nuovo intervento del papa, che tra l’altro era già intervenuto sul tema pochissimi giorni fa in Molise. Evidentemente il sostegno di chi conta puzza ancora meno del denaro.

La redazione

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58 commenti

Losna

Il comportamento di Merola mi sembra un po’ l’adagio ” me ne ha date ma gliene ho dette”.
La curia può far passare al sindaco anche le esternazioni sui gay, ma non potrebbe mai far passare una mancata erogazione di fondi.
Merola appare così non del tutto retrogado per l’elettorato e la curia si tiene stretti i suoi soldini!
Chi ci perde sono la Costituzione e i sostenitori della Scuola Pubblica.

benjamin l'@sino

Ho pensato esattamente la stessa cosa. In particolare, l’episodio m’ha riportato alla mente una tecnica fai-da-te che mi spiegò una mia conoscente che tanti anni fa era solita occuparsi per mestiere dei bambini (piccoli) altrui. Mi disse:

“Ogni volta che puoi, offri ostentatamente al bambino la possibilità di esprimere le sue scelte su questioni di nessuna importanza e rispetta senza se e senza ma le sue decisioni mettendo ben in risalto la cosa. Quando verrà il momento di dover prendere una decisione importante sgradita al pupo e che richieda obbedienza immediata, fai notare che nell’occazione x e y ha scelto lui e ora tocca a te se no è egoista. Questo tipo di pressione morale funziona quasi sempre.”

Capito? E aveva sì e no la terza media…

faidate

Istruttivo in questo contesto, anche se un po’ FT, l’incontro fra Eugenio Scalfari e Papa Francesco, pubblicato su Repubblica di domenica.(13/7). Uno dei principi del giornalismo italiano e il papa innovatore si scambiano citazioni evangeliche approssimate: citando Matteo e Marco, essi parlano di Gesù che “usa il bastone”, per indicare un’auspicata lotta del Papa contro la pedofilia del clero. Ma nessuno dei due evangelisti parla di bastone: il primo dice che “Gesù rovescia i tavoli dei cambiamonete e dei venditori di colombe,” Matteo, 21,12; il secondo aggiunge che Gesù “ non permette che si attraversi il Tempio portando carichi” Marco, 11,15, in questo del tutto simile a un vigile urbano che multa per divieto di transito. Come si vede il problema affrontato da Gesù in questi vangeli non è la pedofilia, ma i mercanti in chiesa. Problema che né Bergoglio né Scalfari provano nemmeno a sfiorare, forse perché si tratta del problema inverso: l’espansione della Chiesa tra i mercanti.

Frank

“Sono favorevole alla registrazione all’anagrafe dei matrimoni gay celebrati all’estero” ha dichiarato il sindaco, dopo essere tornato dalle vacanze in Olanda. 🙄

FSMosconi

La politica di Merola mi sa tanto di pragmatismo democristiano. Non è una gran novità, d’altronde ce ne vuole per definire il Pd (nel suo insieme) di sinistra.

Frank

Dialogo (molto profondo) della foto:

Vescovo: Ma ti pare coerente che uno a favore dei finanziamenti delle scuole pubbliche cattoliche, anzi gli ha pure aumentati, se ne esca co sta storia della registrazione presso l’anagrafe comunale delle nozze gay celebrate all’estero?
Collega: Si vede che ha scoperto che suo figlio oltre che essere asino a scuola è pure recchione.
Vescovo: Ah ah ah ah ah…..ops mi stava cadendo la reliquia.
Collega: E che te frega ne abbiamo un ventina i magazino.

stefano marullo

Chiamasi etica della situazione. Che la tradizione ecclesiastica ha sempre condannato come immorale. Ma si può chiudere un occhio quando lo impone la cogenza del Regno…

Stefano Seguri

A me stupisce sempre chi si stupisce della colonizzazione vaticanista di tutti gruppi parlamentari attuali. Tanto più in un parlamento che rappresenta solo gli interessi bancari-industriali (con tanto di rappresentanti diretti di questi ultimi sin da palazzo chigi) è impossibile che qualcuno si metta seriamente di traverso rispetto il ramo ecclesiastico del capitalismo che costituisce una partita di giro blindata per capitali di tutti i tipi.

whichgood

Qualche sindaco ha la faccia come il culo. Dopo quello che ha scritto della scuola sul suo sito personale si è comportato all’opposto esatto, dimostrando di essere un populista autoritario. Altro che democrazia. Il cambio di rotta sarà dovuto a qualche macontento su qualche ‘accordo’ sottobanco con qualche esponente/ente religioso. Effettivamente, si faccia una ragione.

Engy

ma se a Bologna quei 2 bolognesi (scarsi) su 10 avessero determinato la stessa maggioranza MA per l’opzione B, il risultato sarebbe stato comunque eclatante, sarebbe stato giudicato come “enorme successo” o quelli che ora si lamentano del post referendum avrebbeo parlato di clamoroso flop e che tanto era un referendum consultivo con risultato assolutamente NON vincolante?

gmd85

Ma se, ma se, ma se…

Ma se la piantassi?

http://www.uaar.it/news/2013/07/23/bologna-disconosce-referendum-scuola-pubblica/

Qui si ammette pacificamente il fatto che il risultato non fosse vincolante, guarda un po’.

Di fatto, Merola se n’è sbattuto i cosiddetti di una parte dell’elettorato per fare gli interessi della curia.

Ma il tema dell’articolo l’hai colto? O hai tirato fuori dl compartimento stagno il referendum perché di quello volevi parlare e hai buttato giù la provocazione?

E ti risenti se ti dicono che fai schifo?

Engy

e aggiungo che la lettura non oggettiva che secondo me qui viene data a proposito del risultato referendario di Bologna, mi ricorda quanti (tanti) che vanno dicendo, con assoluta sicumera, che l’articolo 29 della Costituzione riconosce la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, mentre sappiamo bene (e se non lo sappiamo possiamo comodamente ripassare) che l’art. 29 dice solo questo:
“La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio” Dopodichè ogni opposta opinione ha diritto di essere espressa.

gmd85

@E.n.g.y

Dopodichè ogni opposta opinione ha diritto di essere espressa.

Purché non ti dia fastidio, vero, ipocritella?

E aggiungo che, al solito, l’hai fatta di fuori. Ma proprio lontana…

franco

articolo 29 della costituzione italiana:
“La famiglia riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio………. (punto).
Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei CONIUGI, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità famigliare”.
Uomo e donna ve lo siete inventati voi fondamentalisti, ma voi siete bravi ad inventare, avete creato anche un dio indimostrabile, improponibile fatto a misura della vostra pochezza etica e intellettuale.

Gérard

Engy

Non so bene se c’è qualcosa di simile nella costituzione del mio paese ma quando il numero di bambini nati fuori matrimonio supera quello di bambini nati all’ interno di un matrimonio, un articolo come quello risulta obsoleto e deve essere cambiato .
Lo stato deve prendere atto dei cambiamenti avenuti nella societa e fare leggi in consequenza .
Se non si rischia che esso diventasse uno stato etico .

gmd85

@E.n.g,y

E in cosa franco si sarebbe dimostrato violento e analfabeta?

Sandra

Ma Engy, le consultazioni si vincono o perdono calcolando chi è andato a votare, non gli altri. Se vanno a votare in tre, e due votano A, vince la A, se due votano B vince la B. I commenti possono cercare di smorzare o esaltare i risultati, ma i numeri sono quelli.
Ti faccio un esempio, in Svizzera il referendum non prevede il quorum, e chi non va a votare implicitamente accetta la decisione della maggioranza degli altri. Nel 2001 nel canton Ticino (300 mila abitanti su per giù) ci fu un referendum PER il finanziamento pubblico della scuola privata. Andò a votare il 43% degli aventi diritto, e il 70% (60mila voti) decise per il no, niente soldi pubblici alla scuola privata. E gli altri ciccia, non è che poi quelli che avevano proposto di finanziare le scuole private si sono messi a dire “eh però non vale perché non è la maggioranza dei potenziali elettori”.

Non pensi che il successo sia anche legato allo sforzo dell’amministrazione comunale di boicottare un’iniziativa referendaria, aprendo una frazione dei seggi (199) rispetto alle altre consultazioni 499)?

Giorgio Pozzo

e chi non va a votare implicitamente accetta la decisione della maggioranza degli altri

Ecco, esattamente come le scelte inespresse dell’ 8×1000… 🙁

Engy

In parte sì, anche se rimango dell’idea (supportata dai fatti, ad esempio il referendum costituzionale del 2006 di cui parlavo poco tempo fa) che quando una cosa interessa la gente va.
E a proposito del paragone con la Svizzera, ok.
Rimane il fatto secondo me che siamo in Italy e che il referendum consultivo abbia un preciso significato. Quando poi, non due su tre, ma neanche 2 su 10 vanno a votare, è logico che un’amministrazione già palesemente contraria si fa ANCORA più forte del significato che sappiamo del tipo di consultazione specifica e, a rigore di logica, è sufficientemente legittimata ….

gmd85

@Giorgio Pozzo

Per quello, però, la critica è più che naturale. Non si tratta di esprimere un parere che potrebbe essere di pubblico interesse, ma che ad altri potrebbe non interessare. Si tratta di regalare soldi con un meccanismo infido.

Sandra

Nn solo a rigor di logica, ma per semplice rigore, inteso come CORRETTEZZA, un’amministrazione non può, che sia palesemente contraria o meno, osteggiare lo svolgimento di un referendum, aprendo meno della metà dei seggi. Già un referendum sulle scuole dell’infanzia coinvolge poche persone, se poi rendi difficile l’accesso al voto, hai già praticamente vinto, in modo scorretto. Ti ho messo l’affluenza del canton Ticino (dove si parla italiano e dove una larga porzione è di origine italiana), dove pur nella comodità di votare presso il proprio municipio ed essendo la consultazione sul finanziamento della scuola privata dell’obbligo, si è recato al voto la minoranza degli aventi diritto. Ah, tieni anche presente che in Ticino gli insegnanti di religione NON sono pagati con i soldi pubblici, è la curia che li stipendia. Se in tutti questi anni le varie amministrazioni italiani avessero speso i soldi pubblici con maggior rigore (di logica e non), forse ce ne sarebbero per avere le proprie scuole dell’infanzia.

Engy

di solito detesto le noiose e inutili errate corrige.
Stavolta però devo correggermi: a Bologna NON 2 scarsi su 10 sono andati a votare, ma 2 scarsi su 10 hanno determinato la maggioranza dell’opzione A.

Engy

su questo @Sandra sono d’accordissimo al 200%: un’amministrazione che mette nero su bianco su uno statuto la possibilità di consultazioni referendarie sia pure consultive e naturalmente con regole precise, se poi osteggia i comitati di turno che magari si sono un mazzo tanto (perchè di solito è così) per raccogliere le firme necessarie, questo NON va assolutamente bene, totale BIASIMO, anche se ti dico che PERSONALMENTE credo che, a fronte di tutte le scomodità e le ostilità del caso, se una cosa interessa davvero, di solito si va.

gmd85

@E.n.g.y

Peggio per chi non è interessato. Se però l’informazione è fatta ad c.azzium, è naturale che l’interesse possa non nascere.

Giorgio Pozzo

Non si tratta di esprimere un parere che potrebbe essere di pubblico interesse

Esatto.

Io volevo sottolineare che noi in Italia facciamo le cose al contrario di come le fanno gli altri. Le scelte inespresse hanno valore dove non dovrebbero averlo, mentre non ce l’hanno affatto dove dovrebbero averlo.

Sandra

Quindi Engy, vedi bene anche tu che non ha senso confrontare i dati d’affluenza, essendo le condizioni di voto differente.

L’affluenza alle urne a Bologna per il referendum costituzionale – per il quale si poteva votare domenica e lunedì, in 448 seggi, fu del 65%. Certo di più, ma facendo le debite proporzioni – di comodità, di interesse, di conoscenza – non mi sembra proprio che il 28% di affluenza, solo di domenica e 199 seggi, su un tema di minor coinvolgimento come la scuola materna, sia un insuccesso: ti direi, anzi!!

Sandra

Giorgio Pozzo,
l’altro dato di cui dobbiamo tener conto è che molti che lasciano in bianco pensano che il default sia lo Stato, e non la ripartizione.
Senza contare le scelte espresse che vengono misteriosamente convertite in Chiesa cattolica, di cui l’uaar ha dato notizia qualche tempo fa.

gmd85

@Giorgio Pozzo

A monte, è proprio un ossimoro parlare di scelta inespressa.

giuseppe

Prendiamo ad esempio le iniziative dell’attuale amministrazione bolognese nell’ultimo anno, a partire dal referendum sui finanziamenti alle scuole paritarie sostenuto anche dal circolo Uaar del capoluogo emiliano. In quell’occasione il sindaco Virginio Merola (Pd) non solo sostenne il mantenimento dei finanziamenti, facendosi di fatto portavoce della curia, non solo ostacolò in tutti i modi il referendum dislocando pochi seggi in posti fuori mano, ma arrivò perfino a disconoscere l’esito della consultazione.

Il sindaco ha soltanto fatto quattro conti, senza tenere conto delle stramberie ideologiche di chi proponeva il referendum. Lo stato, e ancor meno i comuni, non ce la farebbe a sostenere i costi se le scuole cattoliche dovessero chiudere per mancanza di fondi. Tra l’altro, invocate sempre il nord-Europa come se fosse il migliore modello di società, dimenticando che proprio da quelle parti la scuola privata é finanziata dallo stato in quanto ritenuta un diritto.

FSMosconi

Già già: la solita solfa.
Peccato che in Nord Europa l’obbligo scolastico sia più alto e gratuito fino all’Università.

Comoda la scusa del dio denaro (o santa Mano Invisibile che dir si voglia) per attuare politiche reazionarie e classiste, eh?

giuseppe

Già già: la solita solfa.
Peccato che in Nord Europa l’obbligo scolastico sia più alto e gratuito fino all’Università.

Si, e che le scuole paritarie siano finanziate al pari di quelle pubbliche.

gmd85

@peppino

Il sistema dei finanziamenti alle private nel resto d’Europa è ben diverso da quello in Italia. L’hai letto il link che ti ho riportato o, come al solito stai cercando solo di tamponare l’ennesima gaffe?

gmd85

non ce la farebbe a sostenere i costi se le scuole cattoliche dovessero chiudere per mancanza di fondi.

Quindi… lo Stato non riuscirebbe a mantenere le scuole pubbliche… però, chissà come, riesce a finanziare quelle private. La trovi da solo l’incongruenza in questa balla che andate raccontando o devo spiegartela con un diagramma?

http://www.corriere.it/scuola/primaria/14_giugno_27/fondazione-agnelli-giannini-paritari-6-miliardi-1f6ddb2e-fe12-11e3-8c6c-322f702c0f79.shtml

All’estero l’impostazione è ben diversa dalla porcata che c’è da noi e non ci sono sproporzioni nei finanziamenti. Anche da noi l’istruzione è un diritto costituzionale. Sempre costituzionale è il divieto di finanziamenti a enti privati. Quindi?

ht tp://it.wikipedia.org/wiki/Scuola_privata#Europa

Non ne azzecchi una, che diamine.

giuseppe

Quindi… lo Stato non riuscirebbe a mantenere le scuole pubbliche… però, chissà come, riesce a finanziare quelle private. La trovi da solo l’incongruenza in questa balla che andate raccontando o devo spiegartela con un diagramma?

Come sempre non hai capito una mazza perché non conosci il funzionamento del sistema scolastico. Informati meglio e forse questa volta capirai. Io non perdo tempo con te.

gmd85

@peppino

Ho tre insegnanti in famiglia. Lo conosco sicuramente meglio di te.
Ricapitoliamo: affermi che lo Stato non riuscirebbe a mantenere le scuole pubbliche se chiudessero le private.
Pur tuttavia, ora, mantiene entrambe, con risultati di profitto migliori nella pubblica. Ora spiega per filo e per segno come la chiusura delle scuole private farebbe collassare il sistema delle scuole pubbliche, visto che i lauti fondi si sposterebbero dal privato al pubblico. tanto più che i famosi calcoli sul presunto risparmio sono male impostati. Io scommetto che non ne sei in grado e che, al solito, non risponderai. Mi smentisci?

Giorgio Pozzo

Io non perdo tempo con te

Forse potresti invece avere un pochino di tempo per me, visto che neanche io ho capito una mazza del sistema scolastico (e non ci sono addentro).

In particolare, quello che non mi quadra è come si faccia a dire che mantenere un sistema unico costi di più del mantenimento di un sistema ridondato.

Vedi, io progetto aeroplani, e ti posso assicurare che i sistemi ridondati costano di più di quelli “simplex”. Ma, a differenza del sistema scolastico, la ridondanza in aeronautica serve ad incrementare la sicurezza. I costi maggiori dei sistemi ridondati sono giustificati dall’aumento della sicurezza. La scuola, invece, è un sistema la cui maggiore spesa per ridondanza non è dovuta ad una necessità di maggiore sicurezza, ma a necessità di maggiori bustarelle.

O no?!?

gmd85

@Giorgio Pozzo

temo che per giuseppe sia troppo ridondante. Comunque la sua esternazione equivarrebbe a dire che il sistema previdenziale collasserebbe se non si pagassero i pensionati e gli esodati e si pagassero solo i nuovi assunti. Paradossalmente, proprio pagare tutte le categorie è la pratica più dispendiosa. Pratica che, forse, sarebbe affrontabile se si gestissero meglio in fondi.

Stefano ™

@ giuseppe

non hai capito una mazza perché non conosci il funzionamento del sistema scolastico. Informati meglio e forse questa volta capirai

già…

http://www.repubblica.it/scuola/2010/12/10/news/pubbliche_private-10029837/

a fare precipitare gli studenti italiani in fondo alle classifiche internazionali sono proprio gli istituti non statali. Senza il loro “contributo”, la scuola italiana scalerebbe le tre classifiche Ocse anche di dieci posizioni

Engy

Giorgio Pozzo,
davvero progetti aeroplani?
Sei un ingegnere aerospaziale?
Mitico 🙂

giuseppe

mozioni parlamentari volte alla cessazione dei rapporti con i paesi dove muoiono i cristiani (gli altri morti non meritano tanto)

Non risulta che ci siano paesi cristiani dove i credenti di altre religioni vengano uccisi dai cristiani. Ci sono, al contrario, tanti paesi dove i cristiani vengono massacrati nell’indifferenza totale dei media e dell’opinione pubblica. E le cifre sono spaventose. Vergognatevi di non avere rispetto nemmeno per i morti, strumentalizzando questo discorso.

FSMosconi

Non risulta che ci siano paesi cristiani dove i credenti di altre religioni vengano uccisi dai cristiani.

Certo certo:
h ttp :/ /pontilex . org/ 2014/07/le-bussoballe-su-napolitano-e-repubblica-centrafricana/
h ttp :/ /pontilex. org/ 2014/06/fra-il-dire- ed-il-fare-ce-di-mezzo-la-guinea- equatoriale/
h ttp: // ww w.christianaggression .org/

giuseppe

E perché si dovrebbero imputare ai cristiani i massacri ordinati da un dittatore ? E perché i musulmani, invece di prendersela con chi di dovere, hanno cominciato a massacrare indistintamente cristiani innocenti ?
Comunque, sai bene che da una lettura attenta dei dati, le cose non stanno comme vorresti fare credere. Ci vuole un pochino di onestà intellettuale.

gmd85

@peppino

E perché si dovrebbero imputare ai musulmani i massacri ordinati dalla dittatura?
Hai letto tutto l’articolo in cui si parla di Obiang?

Comunque, sai bene che da una lettura attenta dei dati, le cose non stanno comme vorresti fare credere.

Di grazia, come starebbero? Ti prego, falla questa lettura attenta dei dati. O dobbiamo pensare che le butti tanto per? No, uno dotato di cotanta onestà intellettuale non lo farebbe mai, vero?

FSMosconi

@giuseppe

Come ha già detto gmd: e di grazia come starebbero?

@gmd

Penso che l’onestà intellettuale e questo genere di individui non sappiano nemmeno l’uno dell’altro, e se sanno si guardano bene dall’incontrarsi.

gmd85

@peppino

Ci si aspetterebbe, da un paese laico, una mozione contro qualsiasi tipo di discriminazione religiosa. Ma, evidentemente, come i cristiani nessuno mai. Ciò non vuol dire che i massacri e le persecuzioni che i cristiani subiscono siano qui approvate o strumentalizzate.
Mosconi ha detto il resto.

@Mosconi

Basta modificare http e www. Il secondo link mi ha fatto dannare 😆

Gérard

Per me è una cosa ignobile di ammazzare una persona perchè è di fede diversa da te .
Oggi, in Irak, i cristiani fugono davanti aI pazzi dell’ IIL , come pure i shiiti che vengono massacrati dalla stessa maniera che i cristiani .
Una mia riflessione su il perchè di questa agressione agli cristiani é
a) Nei paesi in crisi profonde, le minoranze religiose vengono spesso puntati col dito e vengono tenuti responsabili ( vedi gli ebrei ) dei problemi che stanno attraversando il paese . Che siano sunniti, shiiti, induisti o cristiani …

b) Nell’ imaginazione dei popolini medio orientali che odiano l’ occidente per i fatti di colonizzazione e in Irak con i massacri compiuti dagli americani, quelli che condividono la fede e il modo di vestire degli agressori, vengono tenuti come occidentali anche loro. Anche in India ( Bahrat ) , la popolazione che è stata convertita al cristianesimo ( Inanzitutto Goa ) veste all’ occidentale, e potrebbe anche essa essere un giorno oggetto di rigetto, come i musulmani ( Sopratutto dopo il risveglio da qualche tempo di una mentalita ultra-nazionalista e ultra induista che non sopporta che un indiano possa essere fedele di un altra religione che di quella indu . Il giornale ” Hindustan Times ” parla ogni tanto di villaggi cristiani che hanno abjurato il cristianesimo e che sono ” tornati alla religione di loro avi “…

Frank

La rabbia del Sindaco: “Incoerente? Io sono sempre stato coerentissimo, infatti mi sono lasciato corrompere sia dalle scuole private che dalle associazioni omosessuali.

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