Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è del ministro Stefania Giannini. Diverse scuole pubbliche piemontesi non possono aprire nuove sezioni a causa del veto delle scuole private cattoliche, in applicazione di una legge regionale voluta dalla precedente amministrazione Cota e nella completa inazione del Ministero dell’istruzione. Giannini ha giustificato la situazione dicendo che si tratta di una
“reazione inadeguata nel metodo ma motivata dalle difficoltà crescenti di sopravvivenza che molte paritarie in Italia stanno vivendo”
Anche quest’anno la regione Lombardia, amministrata dal centrodestra, sborserà 60.000 euro per essere presente al meeting di Rimini. La somma rappresenta il triplo di quanto stanzia per il più importante evento letterario italiano (e che a differenza della kermesse ciellina si svolge sul suo territorio, a Mantova).
Il consigliere comunale di Massa (MS) Stefano Benedetti ha appeso un crocifisso all’ingresso del municipio, che a suo dire era stato tolto da “comunisti e socialisti”, con l’intento di riportare l’arredo ai tempi dei decreti regi di epoca fascista.
Il vescovo di Lanciano Emidio Cipollone è stato multato due volte a Ortona (CH) e ha affisso un biglietto per comunicare ai fedeli che non avrebbe più ricevuto nel paese. Il sindaco di Ortona Enzo D’Ottavio (centrosinistra) ha dichiarato di essere rimasto “dispiaciuto” e “irritato” dall’emissione delle contravvenzioni, perché lo scorso anno aveva già fatto “redigere un documento in cui si dava la possibilità al nostro Vescovo di sostare davanti alla Curia, tenendo conto soprattutto del Suo ruolo nella nostra Arcidiocesi”.
Il comune di Roverè, a guida leghista, ha organizzato un pellegrinaggio degli alpini durante il quale il vescovo di Verona Zenti ha lanciato un appello alla crociata per la difesa della famiglia tradizionale — facendo il paragone con la patria — e contro le unioni gay.
Rossella Orlandi, direttore dell’Agenzia delle Entrate, ascoltata dalla Camera ha dichiarato che “in Italia sanatorie, scudi, condoni, sono pane quotidiano. Siamo un paese a forte matrice cattolica, abituato a fare peccato e ad avere l’assoluzione”. Criticata da tutti gli ambienti a forte matrice cattolica, ha pubblicamente abiurato sul quotidiano dei vescovi Avvenire.
Il ministro della pubblica amministrazione Marianna Madia (Pd) ha dichiarato a “Sette” che la sua vacanza più bella è stata a Medjugorje, anche se (o perché se) “quando sei lì, in realtà non ti interessa capire se è vero o no quel che si racconta. Non ti poni il problema di quanto siano attendibili le apparizioni”.
“Il ministro della pubblica amministrazione Marianna Madia (Pd) ha dichiarato a “Sette” che la sua vacanza più bella è stata a Medjugorje, anche se (o perché se) “quando sei lì, in realtà non ti interessa capire se è vero o no quel che si racconta. Non ti poni il problema di quanto siano attendibili le apparizioni”.
Affermare ciò sembra paradossale (come in effetti è) ma in realtà non fa che ricalcare quella che… anche se non proprio espressa in questi termini… è la posizione ufficiale della chiesa. Secondo la quale, anche se un presunto miracolo non è comprovato… e, anzi, se pure la chiesa stessa esprime molti dubbi… in fondo si tratta pur sempre di una manifestazione di devozione che – qualora non sia un vero e proprio falso conclamato – può rafforzare la fede dei pellegrini. Se poi si potrà mostrare, secondo i criteri adottati dalla chiesa stessa, che di un vero miracolo si stratta… intanto non si è perso tempo inutilmente :).
Caso limite, come si sa, la Sindone… che intanto è sacra ‘a prescindere’… ma per la quale, anche se sono innumerevoli le prove trattarsi di un falso, non solo è approvata la devozione, ma viene direttamente incoraggiata e organizzata..
dalle 17 alle 19 poi stop
Capisco il ragionamento @Gualerzi e lo condivido, lo diceva anche qualche sera fa Paolo Mieli, nell’ambito del programma “La grande storia” (per la precisione era il 1° agosto e la puntata era titolata appunto “Travolti dalla fede – Medjugorje. La storia e la fede”).
La conclusione di Mieli era uguale alla tua, con un piccolissimo dettaglio: il suo tono era palesemente benevolo, cioè pure lui giudicava positivo il fatto che, vere o non vere che siano queste apparizioni, tante persone comunque si son convertite oppure la fede di tanti altri si è appunto rafforzata.
Per parte mia, queste questioni legate alle apparizioni mariane mi hanno sempre coinvolto poco, lo dico con assoluto distacco che mi si creda o meno e, a meno di un cambio di idee – cosa sempre possibile – escludo di poter mai recarmi a Medjugorje, ma nemmeno a Lourdes o a Fatima (poi detesto i grandi assembramenti, di ogni tipo).
Tutto ciò premesso e assodato il fatto che, a quanto ne so e a quanto ricordava anche il Paolone Mieli la Chiesa cattolica da tempo è oltremodo prudente quando non scettica nei confronti dei “miracoli” e prima di certificarli rimane molto tempo, come dire, meditabonda, tutto ciò premesso ti chiedo: questi pellegrinaggi ti danno così fastidio? Se sì, perchè? Li vorresti vietare o vorresti che la Chiesa stessa lo facesse??
Sarebbe una posizione legittima, che io non condividerei, ma legittima.
Il fatto è che credo che a un certo punto bisogna andare oltre un certo sarcasmo e fare/proporre concretamente qualcosa.
O no ? (non vuole essere una critica, solo una riflessione) 🙂
@ Engy
Per curiosità, tu hai il concetto di errore? Se si, come fai a giudicare?
Se no, tutti sono sempre e comunque nel giusto basta che abbiano una qualsiasi giustificazione?
Se tu dai a qualcuno un’informazione errata, fosse anche in buona fede, la cosa non ha alcun effetto? Mai?
@Stefano ™
Per E.n.g.y sono sempre tutti nel giusto finché non le rispondono.
@ Engy
“Li vorresti vietare o vorresti che la Chiesa stessa lo facesse??”
Figurati se li vorrei vietare… anche perché – naturalmente dal mio punto di vista ateo – sono la dimostrazione palese di come sia in realtà la superstizione ciò che ispira tanti credenti. Forse la maggior parte… fermo restando che – al di là del modo con cui ogni credente vive la propria fede – ritengo che sia pur sempre una forma di superstizione ciò su cui si regge la religione (compresi ovviamente quelli che io definisco i suoi surrogati, ad esempio certe ideologie vissute religiosamente). Ma questo è un altro discorso…
A parte l’atteggiamento come minimo opportunistico adottato dalla chiesa anche sul piano dottrinario (su questo soprattutto verteva il mio commento), la mia critica più seria si riferisce proprio a ciò che tu, e, a quanto riporti, Paolo Mieli, sostenete, vale a dire considerare pur sempre positivi i pellegrinaggi devozionali verso questi luoghi del miracolo. Non fanno male a nessuno, tu dici (anzi – come da più sopra – a me, strumentalmente, polemicamente, farebbero anche piacere)… solo alimentano una fede che ha in sé tutti i presupposti del fanatismo. Il che mi procura un po’ più di un semplice fastidio.
in tema di fede, quello che per me è un errore o non so che cos’altro di comunque sbagliato, per altri è giusto e questi altri, come ho già detto, non hanno alcun dovere di dare spiegazioni o dimostrazioni.
era per Stefano
Bruno Gualerzi,
guarda che io ho detto che Paolo Mieli guarda favorevolmente a queste manifestazioni, non io.
Pure io di fronte a certe manifestazioni religiose popolari che mi rimandano effettivamente più a un’idea di superstizione che di fede autentica, provo fastidio.
E giustamente come dici tu o come lasci intendere, il fatto che una cosa non faccia male a nessuno, non implica che di per sè questa cosa sia positiva o non criticabile. Questo è molto giusto.
Sul fanatismo, siccome parto dal presupposto che fanatismo faccia rima con violenza e purtroppo anche terrorismo, mi pare che il cristiano cattolico medio non rientri in questa categoria.
@ Engy
Quindi se qualcuno proibisce l’uso dei contraccettivi (contribuendo alla diffusione di malattie infettive), “esorcizza” bambini, proibisce la scuola alle donne, pratica mutilazioni genitali, ovviamente tutto sulla base della loro religione, la candida Engy risponde “quello che per me è un errore o non so che cos’altro di comunque sbagliato, per altri è giusto e questi altri, come ho già detto, non hanno alcun dovere di dare spiegazioni o dimostrazioni”
Engy, tu fossi coerente o perlomeno tu capissi cosa scrivi, dovresti evitare di criticare chi critica questa gente, ed esattamente per lo stesso motivo. O no?
🙁
@E.n.g.y
Invece, si, se pretendono di spacciarle per vere e se pretendono privilegi in base a esse o che la società si adegui a loro danneggiando anche gli altri. Non è che solo perché si tratta di fede non si debbano seguire le regole.
ENGY La tua giustificazione della fede altrui è delirante, avresti avuto lo stesso benevolenza per le religioni anche davanti un sacrificio umano fatto dalle sacerdoti precolombiani?!
@E.n.g.y
Dipende all’accezione chi si da a “medio”.
Post: “[…] in applicazione di una legge regionale voluta dalla precedente amministrazione Cota […]”
…ed evidentemente, visto che è ancora in vigore, condivisa negli intenti e negli effetti dalla “nuova” amministrazione. Le responsabilità non sono solo di chi fa le leggi, ma anche ed altrettanto di chi ne mantiene l’operatività in seguito. Fare sconti su queste “merci” è davvero inopportuno, no?
Ovviamente il ragionamento si estente ad ogni aspetto normativo, indipendentemente dalla materia alla quale la normativa si riferisce.
Non facciamoci prendere per i fondelli dalle dirigenze (dove dirigenze è da intendere nel senso più lato che vi può venire in mente).
Post: Rossella Orlandi, direttore dell’Agenzia delle Entrate, ascoltata dalla Camera ha dichiarato che “in Italia sanatorie, scudi, condoni, sono pane quotidiano. Siamo un paese a forte matrice cattolica, abituato a fare peccato e ad avere l’assoluzione”.
L’Agenzia delle Entrate è censurabile per millemila ragioni, però quest’affermazione del suo direttore (persona sicuramente deprecabile in quanto membro delle dirigenze) è condivisibile in ogni sua parte per la sua acuta concretezza. Anche le ostriche più deformi, a volte, riescono a generare qualche perla impeccabile.
La clericalata non è l’affermazione della Orlandi ma el suo essersi prontamente scusata dopo la critica fatta da Avvenire a tale dichiarazione.
Nonostante io sia dichiaratamente @sino, l’avevo capito! 🙂
purtroppo la Madia non si pone problemi nemmeno a fare il ministro
Le paritarie starebbero vivendo un momento di crisi? Strafinanziate, con rette salate e con docenti sottopagati?
Ma i genitori che devono portare il materiale da casa o fare lavori di ristrutturazione nelle scuole pubbliche non li teniamo in conto, vero, Giannini?
Fornisca qualche dato egregio gmd85, please.
Confesso la mia ignoranza, non ho dati in merito da poter fornire.
Posso dire quel che so e che è assolutissimamente parziale, dunque non significativo per un giudizio sulla situazione generale del nostro paese.
Io di scuole paritarie ne conosco bene solo una, quella del mio quartiere: è una scuola dell’infanzia, o meglio una scuola materna come si ostinano ancora a chiamarle le parrocchie (scuola materna Campi Soncini, circoscrizione nord-est). Ebbene, dopo molti molti anni di difficoltà economiche, ha dovuto chiudere ed è stata rilevata da una cooperativa sociale, mi pare la Dimora di Abramo e (questo non lo ricordo con precisione) una dipendente è stata licenziata dato che la cooperativa che ha rilevato non è riuscita, a quanto pare, a piazzarla all’interno del proprio organico.
Queste erano le rette: in base al reddito venivano applicate due fasce: per chi frequentava dalle 8,00 alle 16,00, retta di € 210,00 oppure € 160,00 mensili; per chi frequentava dalle 8,00 alle 13,00, retta che passava a € 140,00 oppure € 80,00 mensili.
La retta massima era, nel caso specifico, inferiore a quella comunale che si aggira intorno ai 240,00 Euro, le altre direi che sono equivalenti grossomodo.
Io parlo di questo caso perchè questo conosco e mi pare comunque che, limitatamente alla mia citta’ e alle scuole materne, le rette siano del tutto sovrapponibili a quelle comunali.
Fornisca dunque dati a livello nazionale, soprattutto mi interessano le scuole materne, che magari poi rispecchiano fedelmente quello che lei, caro esimio, ha affermato un po’ sbrigativamente.
Uno studio della Cisl non certo accusabile di essere anticlericale:
http://www.cislscuola.it/uploads/media/LaScuolaNonStatale.pdf
“A ciò si deve aggiungere la presenza massiccia di personale che opera con contratti di lavoro atipici, diversi dalla subordinazione, a cui la recente legge sulla riforma del mercato del lavoro, pare non aver posto un limite.”
“Tali istituzioni, in misura non superiore a un quarto delle prestazioni complessive – si legge – possono avvalersi di prestazioni volontarie di personale docente purché fornito di relativi titoli scientifici e professionali ovvero ricorrere anche a contratti di prestazione d’opera di personale fornito dei necessari requisiti. (art. 1, comma 5, L. 62/2000).” …….”ma personale volontario significherà anche pagato in nero?……
La normativa vigente prevede anche la presenza di volontari, fermo restando gli obblighi di legge per l’utilizzo di questo personale. Un ulteriore elemento di incertezza è dato dalla presenza di un numero significativo di personale assunto con contratti a tempo determinato, che cessa l’attività nel mese di giugno in coincidenza con la fine delle lezioni o nel successivo mese di agosto, al termine dell’anno scolastico.
Inoltre hanno pochi studenti immigrati e pochi disabili, con quindi minori costi.
Ricevono quasi 1 miliardo di Euro, circa 1000 €/anno a studente come sovvenzioni tra stato, regioni e provincie. Agevolazioni fiscali.
Su wikipedia (e non solo) si può leggere che negli ultimi 20 anni 4000 scuole cattoliche su 11000 hanno chiuso.
Quindi dobbiamo sovvenzionarle per evitare che chiudano: alla faccia della libera concorrenza.
Per la scuola pubblica confermo: anche a Milano ho vissuto queste esperienze e continuano a tagliare.
Thanks.
ora leggo, soprattutto cercherò ciò che riguarda le scuole dell’infanzia paritarie dato che personalmente sono favorevole al finanziamento pubblico soltanto limitatamente alla fascia di età prevista per le medesime.
Mi colpisce intanto questa frase: “Inoltre hanno pochi studenti immigrati e pochi disabili, con quindi minori costi”.
La scuola materna di cui parlavo, all’opposto, aveva come iscritti bambini sprattutto stranieri e ha dovuto chiudere perchè tanti ormai, stranieri o italiani che fossero, non pagavano la retta da anni.
Ma come dicevo, tratta(va)si di un solo caso di cui potevo parlare … a ragion veduta.
E, riguardo i disabili, a me risulta che siano mal tollerati ovunque e che comunque, dalla legge del 77 (che aboliva le classi differenziali e che inseriva gli handicappati -nella scuola di tutti) ad oggi, le risorse siano state via via sempre minori e che le storie di ordinaria discriminazione siano in aumento e all’ordine del giorno, in tutta quanta la scuola.
.
@E.n.g.y
E ti risulta male. Mia madre è stata insegnante di sostegno per anni, in diverse scuole e non mi ha mai riferito discriminazioni, anzi.
Col termine “handicappato” si indicato persone estremamente eterogenee. Nel caso scolastico si va dal ragazzino che lo svantaggio dell’essere inchiodato su una carrozzina perché paraplegico ma per ogni altro verso completamente sano, al non vedente anch’egli per ogni altro verso perfettamente sano, al ritardato (e, anche in questo caso, occorrerebbe distinguere tra i molti aspetti che il generico “ritardo” può assumere)… in tutti questi casi è assai facile “tollerare” chi ha svantaggi, perché si tratta di svantaggi che non arrecano problemi alla comunità se non quelli legati alla necessità di assistenza più attenta o specifica. Poi c’è il capitolo degli psicopatici violenti e di chi per varie ragioni, ha “maturato” forme di squilibrio o devianza che lo rendono non solo molesto, ma in molti casi anche pericoloso per la comunità nella quale è inserito. In questi casi, prendersela con la comunità perché sarebbe “respingente” è uno sport assai facile da praticare… finché non si fa parte di quella comunità. Personalmente ho imparato che le critiche facili vanno ignorate fin dove possibile, avendo lo stomaco per reagire a muso duro quando si fanno troppo invadenti. Quando a livello legislativo si prenderà atto del fatto che chi è pericoloso o anche solo dannoso per la comunità (sia pure per motivi legati a “handicap” o disturbi psichici) dovrebbe essere messo in condizioni di non nuocere, senza controproducenti pietismi, sarà un passo avanti per tutti. Probabilmente, per fare questo passo avanti bisognerebbe camminare all’indietro, ma i benpensanti da quest’orecchio non ci sentono. Tanto le rogne è sempre qualcun altro a doversele grattare, no?
Engy
Sui disabili era la stessa associazione delle scuole cattoliche a riconoscerlo, ma si difendevano dicendo che il loro servizio era fatto meglio (affermazione ovviamente da verificare).
A Milano per nostro figlio avevamo visionato una scuola statale mista, ma specializzata per ipovedenti. Era ovviamente gratuita ed aveva classi ridotte, quindi più costose e aveva varie strutture di agevolazione: alcuni conoscenti vi sono andati trovandovisi bene senza che i loro figli fossero ipovedenti.
Sugli immigrati è nota la minore presenza nelle scuole private, sia per il costo, sia per religioni differenti che per il fatto che quelle scuole perderebbero i loro clienti che spesso scelgono le scuole private proprio per evitarli.
La scuola pubblica ha circa il 10% di insegnanti di sostegno, nella classe (scuola elementare) di mio figlio ce n’erano due per la presenza di alcuni stranieri e di uno studente con difficoltà.
Qualche anno fa avevano intervistato il direttore di una scuola di gesuiti dove il costo era di 8000 €/anno.
Secondo il rapporto del centro studi scuola cattolica nel 2010 nelle scuole private c’erano solo lo 0.8% di disabili ed il 4.4% di stranieri, contro un 9% di stranieri ed un 2.2 % di disabili nella scuola pubblica.
Ecco quello che dicono con carità cristiana:
“La presenza di alunni disabili costituisce da sempre un nodo problematico per le scuole non statali, che sostengono con fatica i costi degli insegnanti di sostegno pur dovendo accogliere anche questo genere di alunni, come impone la legislazione sulla parità e la scelta di servizio ai più deboli che è propria delle scuole cattoliche. Nelle scuole statali sono invece presenti complessivamente 170.478 alunni disabili, pari al 2,2% del totale, ovviamente con ampie oscillazioni tra un ordine e l’altro di scuola………
http://www.siti.chiesacattolica.it/centro_studi_scuola_cattolica___home_page/attivita_e_servizi/00000045_Ricerche.html
Pensa @benjamin l’@asino,
tu puoi permetterti di dire: “… chi è pericoloso o anche solo dannoso per la comunità (sia pure per motivi legati a “handicap” o disturbi psichici) dovrebbe essere messo in condizioni di non nuocere …” e anche, addirittura: ” …. per fare questo passo avanti bisognerebbe camminare all’indietro, ma i benpensanti da quest’orecchio non ci sentono….”
Posizioni legittime da parte tua intendiamoci, che io personalmente non condivido.
E sono straconvinta che molti “benpensanti” atei qui presenti non siano per niente d’accordo con queste tue idee.
Ma nessuno fiata.
Dunque basta evidentemente un’autodichiarazione di ateismo e si può dire ciò che si vuole senza incappare in insulti ed epiteti vari …..
@E.n.g.y
Ma tu hai capito cosa ha detto benjamin? O hai pensato a epurazioni di massa?
Sono queste tue frecciate i.diote che non vanno. Queste tue uscite da paladina che fai solo qui. Non ti ho mai vista criticare altro, nonostante il tuo dirti imparziale. Ipocrita.
@E.n.g.y
Ah, ecco, quindi, solo perché nessuno ha detto nulla, tu ne deduci che siamo d’accordo o che non vogliamo dire nulla per solidarietà a benjamin. Quale perspicacia, signori miei.
Fosse qualcuno d’accordo – dubito che tu abbia capito il senso del suo commento – cosa significherebbe ciò per te?
@ Engy
In più di un caso le persone intellettualmente oneste che passano di qui hanno la possibilità di notare divergenze di opinione tra atei.
Le medesime persone considererebbero tali divergenze una palese falsificazione della frase
Tu no.
La conclusione evidente a tutte le persone intellettualmente oneste, pertanto è che Engy…
@Stefano ™
Non so se e.n.g.y, in queste esternazioni ci è o ci fa. Se ci è vuol dire che ha astratto e generalizzato commettendo un errore deduttivo. Se ci fa non h perso occasione per spararne una delle sue.
Possiamo supporre che se e.n.g.y non esprima pareri su una dichiarazione X, allora, vuol dire che è d’accordo o che le piace chi l’ha fatta e allora preferisce tacere per solidarietà.
@ gmd85
Ha eletto l’approssimazione a sistema di pensiero.
E se ne bea, approssimativamente….
@ Engy
Io sono d’accordo con la frase:
Contenta?
Perché sono d’accordo? Perché se qualcuno non è in grado di risolvere un problema è necessario che esso sia affrontato da chi è in grado di gestirlo.
Pena l’aggravamento del problema causata dai tentativi di soluzione inefficaci.
Sempre a disposizione per spiegarti l’ovvio che ti sfugge…
@Stefano ™
Poi però sono gli altri che non capiscono.
@ Engy
Qualche informazione sulle scuole private:
http://www.repubblica.it/scuola/2010/12/10/news/pubbliche_private-10029837/
@E.n.g.y
Intanto leggiti il link (oddio, il link) proposto da RobertoV.
Poi:
http://retelaicabologna.wordpress.com/2010/10/23/scuole-statali-in-crisi-soldi-alle-scuole-private-e-le-chiamano-paritarie/
Il Sacro Cuore di Modena prende quasi 4.000 € all’anno per la scuola media, per esempio. E se cerchiamo, dubito che se ne trovino di molto più economiche.
Le comunali, da me, sono gratis. Si paga solo il servizio mensa se lo si richiede. Praticamente, lo stesso criterio delle scuole statali.
La scuola di cui parli prendeva 240 € al mese per alunno, 2880 all’anno per alunni. Contiamo il limite mino di 18 alunni per classe sulle fasce 3-4-5 anni. Sono 54 alunni. Moltiplicati per 2880 danno 155.520 € all’anno. Più i finanziamenti. Il servizio mensa, magari era anche appaltato ed era un costo in più per chi ne usufruiva. Vuoi farmi credere che ha chiuso per mancanza di soldi? Ma per favore. Se così è stato, non sono stati utilizzati come dovevano, cosa ancora peggiore.
scusami, ma perchè parli di una situazione che non conosci?
le scuole comunali gratis da te … dove, a Modena o dove?
si paga solo la mensa: quanto al mese?
la scuola che dicevo prevedeva una retta massima di € 210,00 e comprendeva anche il pasto (lo trovi anche in internet: scuola materna campi soncini) , non 240,00 (quelle sono le comunali).
A proposito delle comunali di Reggio Emilia, che offrono un servizio straordinario da diversi decenni e un personale mediamente molto motivato e qualificato, la retta mensile copre più o meno soltanto le spese per la mensa appunto. Rimangono tutte le altre di gestione e di stipendi e a quelle fa fronte la regione.
Dici che pure le comunali non sappiano utlizzare le risorse come dovrebbero ?
@E.n.g.y
Lecce e Salento in genere.
Il servizio mensa è basato sulle dichiarazioni ISEE. Il massimo è di 78 € per un blocco di 20 buoni. Considerando che non tutti i giorni i bambini rimangono a mensa, è accettabile – ma potrebbe essere anche di meno, per me.
Veniamo alla scuola da te proposta. Chi ti dice che io non conosca la situazione? Mi baso sui dati da te riportati e su quelli reperibili (o che già conosco), sia per la realtà privata che statale.
30 € di diffrenza cambiano di poco il calcolo. Anzi, leggo dalla scheda della scuola che la capacità ricettiva era di 112 bambini. Avevo anche sottostimato. Le tariffe più basse della campi soncini rimangono comunque superiori a quelle più basse delle comunali.
Sempre da me, la retta la paghi solo se del servizio ne usufruisci. Se le scuole della tua zona sono impostate con una retta fissa, dubito che 240 € siano usate solo per la mensa.
La scuola comunale ha la stessa impostazione della statale, solo, in piccolo. Non sono le scuole ad amministrare male (ma non escludo che possa succedere) sono i soldi che mancano, perché, toh, devono andare alle private. Che però, poi chiudono. Ah, beh…
gmd,
allora: nelle scuole dell’infanzia (o materne come dir si voglia) di Reggio Emilia, comunali o paritarie che siano, le rette sono differenziate in base al reddito.
La differenza più evidente è che le comunali (e le convenzionate col comune gestite da cooperative) prevedono tante fasce di reddito (almeno 7-8 se non ricordo male), le paritarie o private di solito solo due.
dici: “30 € di diffrenza cambiano di poco il calcolo”: l’ho evidenziato SOLO perchè tu parlavi di rette salatissime delle scuole private, mentre appunto il caso di cui parlavo aveva la retta massima inferiore a quella massima comunale di 30 €.
Le tariffe più basse della scuola privata sono EVIDENTEMENTE più alte di quelle più basse del comune. Ma questo è dovuto a una questione di organizzazione, per cui gli asili comunali hanno il comune appunto con i relativi uffici e personale sufficiente, quelli privati sono molto più limitati da questo punto di vista; per questo motivo ad esempio le fasce sono solo due.
Sull’ultimo punto del vitto, della mensa nelle scuole infanzia e nidi comunali (perchè poi non c’è solo il pranzo, ma ci sono anche due merende, una piccolina del mattino e una più sostanziosa al pomeriggio quando i bambini si svegliano dal sonnellino, ci sono gli extra dovuti ad esempio alle varie feste o ai compleanni, ecc. Inoltre i prodotti sono biologici, acquistati in linea di massima dalla cooperativa La Collina, in ogni caso di primissima qualità): la retta, anzi le diverse rette riescono a malapena a coprire questo tipo di spesa.
E’ così, fattene una ragione, se no vieni a Reggio Emilia, parla con qualcuno dell’ufficio scuole e nidi oppure vieni a visitare il Centro Internazionale Loris Malaguzzi/Reggio Children e prova a chiedere.
P.S. Riguardo il bellissimo centro Loris Malaguzzi e del suo metodo educativo che tutto il mondo ci invidia, è evidente che dietro la facciata non son tutte rose e fiori.
A tale proposito conservo un documento in pdf interessantissimo. E’ molto critico e io non lo condivido pienamente, ma dice le cose con intelligenza, ironia e dati.
Si intitola “La banalità del bene per esempio. Un progetto autoritario fondato sulla bontà” ed è stato scritto da tali “partigiani urbani”.
Io non riesco a postarlo, ma se ne parla qui:
http://www.reggioreport.it/2014/05/un-libro-sul-buonismo-autoritario-reggiano-ne-vedremo-delle-belle-al-catomes-tot/
Questi sì che sanno protestare con intelligenza, bisogna ammetterlo!
@E.n.g.y
Punto primo: ti stai fissando sulla scuola dell’infanzia quando le private esistono su tutte le categorie. Solo per quella dell’infanzia, appunto, si può fare un termine di paragone con le comunali. le rette dalla elementare cambiano sensibilmente.
Mi stai parlando di una scuola che ha chiuso nonostante rette mensili, finanziamenti (probabilmente) e personale ridotto. Qualche dubbio me lo farei venire. E poi, che vuol dire che, siccome c’è poco personale, sono previste meno fasce di reddito. Proprio perché c’è meno gente da pagare le fasce potrebbero essere di più, e non c’è neanche il rischio del soprannumero. Raggiunto il limite, stop.
Mensa: merenda per i bambini che fanno il sonnellino? ma cos’è, scuola dell’infanzia o nido? L’impostazione ottimale della mensa prevede un pasto se si fa l’orario prolungato. Usare la mensa per i compleanni è assurdo. Che io sappia sono i genitori a portare i dolci. Il cibo non ha bisogno di essere biologico, ma buono. L’importante è che sia certificato. Insomma, è gestita male (sarà per tenere contenta la ditta appaltata).
Posso accettare che una scuola chieda contratti agevolati per risparmiare sulle utenze. Ma se nonostante tutti gli aiuti non riesce ad andare avanti, allora, piaccia o meno, non funziona.
Se poi le famiglie cominciano a non pagare, ancora qualche dubbio me lo farei venire.
mi “fisso” (d’altra parte, che fissata sarei se non mi fisso ogni volta su qualcosa?;-) ) sulle scuole d’infanzia perchè come HO GIA’ DETTO (ti vedo un po’ disattento eh ..), qualche volta e anche qui, sono FAVOREVOLE al finanziamento pubblico delle scuole private SOLTANTO dalle scuole dell’infanzia IN GIU’.
Sono CONTRARIA al finanziamento pubblico delle scuole private dalle elementari comprese IN SU.
Engy
visto il finanziamento medio che ricevono le scuole paritarie da parte di stato, regioni e provincie la retta reale non è di 210 €/mese, ma di circa 300 €/mese, quindi più cara delle scuole comunali corrispondenti. Considerando inoltre le altre agevolazioni sui dipendenti e sulle tasse quella quota salirebbe ancora se non vi fossero.
Non è vero quindi che riesce a fornire un servizio a prezzi competitivi con quello comunale.
Inoltre come certificato anche dai dati forniti da loro che ho riportato in un altro intervento hanno meno disabili e immigrati e quindi meno insegnanti di sostegno e costi ( e si lamentano di essere costretti per legge a prenderne).
La scuola dell’infanzia è comunque la scuola più economica, quindi le sue rette non sono rappresentative di quelle delle scuole successive che diventano via via sempre più care per la maggiore offerta formativa.
Le scuole dell’infanzia cattoliche inoltre rappresentano ancora una realtà consistente in Italia sul totale anche se sono scese dal 57.7% del totale degli alunni nel 1982 al 35.4% nel 2010. Evidentemente il forte calo indica che le preferenze di molti genitori vanno altrove quando ci sono alternative.
@E.n.g.y
Fissarsi sulle scuole dell’infanzia perché tu sei favorevole al finanziamento non basta per analizzare il fenomeno, semplice. Tanto più che si ragiona su una fascia scolastiche rimane la più economica, quindi non adatta a essere portata come esempio.
Roberto V,
forse non mi sono spiegata ma io infatti non intendevo dimostrare una cosa indimostrabile e cioè che le materne private sono più competitive rispetto a quelle comunali, semplicemente facevo notare come le rette, seppur articolate in due sole fasce, non siano oggettivamente alte (poi per alcuni o per tanti, sono alte sempre, questo lo sappiamo).
Per esperienza indiretta, posso confermare che la qualità del servizio delle comunali è mediamente superiore, poi si sa, dipende dalle singole insegnanti.
P.S. ogni volta che scrivo “le” insegnanti ci rimango un po’ male, però è una cultura che tuttora resiste e nei nidi e nelle materne di insegnanti maschi non se ne vedono all’orizzonte. Sarebbe interessante approfondire il tema delle insegnanti di scuola materna e nidi, ancora quasi esclusivamente donne …
@E.n.g.y
Come già detto, limitarsi alla scuola dell’infanzia non è sufficiente a discutere del fenomeno.
Il sessismo al contrario sarà anche interessante ma non è pertinente.
gmd,
beh, meno male o mio instancabile censore personale!
Sarebbe stato peggio pertinente ma non interessante 😉
@E.n.g.y
No, peggio sarebbe stato non pertinente e non interessante.
gmd,
se permetti tua madre, con tutto il rispetto, non può essere sufficiente a spiegare e a fornire un quadro esauriente a livello nazionale.
poi basta curiosare un po’ sugli innumerevoli siti di associazioni disabili, per vedere come vanno realmente le cose e leggere purtroppo storie di ordinaria discriminazione, più o meno legate alle varie leggi che nei decenni hanno continuamente peggiorato il mondo della scuola.
Se permetti, tu non basti a sostenere il contrario. Che le discriminazioni ci siano è noto. Che siano la norma, dubito.
Al solito: chi governa chiacchiera e chi sta alla cosiddetta opposizione blatera…permettetemi un tono culturale (da terza media): quousque tandem?
E adesso mi strofino le unghie sul bavero…della canottiera.
Non si sa più cosa fare per prendere per il culo quegli spudorati buffoni, vigliacchi ed incoerenti. Ma i traditori, diceva Lenin,
vanno fucilati! E non sarebbe un tornare indietro.
“Ma i traditori, diceva Lenin,
vanno fucilati! E non sarebbe un tornare indietro.”
Lo so che (almeno spero) si tratta di un paradosso… ma a me fa sempre un po’ venire i brividi quando sento simili discorsi. Mi limito a chiedere: sono stati di più coloro che hanno tradito Lenin (e poi Stalin, che ha ancora molti ammiratoti), o coloro che sono stati traditi da Lenin (e ancor più da Stalin)?
Mio caro Bruno, proprio non lo so. Non so cosa ripsonderti.
Ma io mi sono decisamente stufato di quei personaggi, squallidi tanto che non ne vedo uno in grado di darmi un po’ di fiducia. Qui, col caso Galan poi, è tutta una sinfonia: Galan che lavorava ricevendo steso sul sofà, Chisso che non lavorava se non era la Minutillo a dirgli: “Alza il culo e vieni qua”…e, per farla breve, tralascio le sconcezze della amministarzione comunale del mio paese, dove, però, ho imparato data la piccolezza della situazione (1700 persone) a pensare alla politica reale e per la quale vale ancora quanto affermato da W. Reich a suo tempo.
Caro Manlio, ma per manifestare il tuo disgusto per una situazione per tanti aspetti sicuramente disgustosa non credo serva a molto ‘fucilare i traditori’ (che l’abbia detto Lenin o chi altro), anche perché prima o poi (ormai la storia di tante rivoluzioni dovrebbe insegnarlo), usando lo stesso metro, andrebbero ‘fucilati i fucilatori. In quanto a Reich… se è quello della ‘rivoluzione sessuale’ cui ti riferisci… non è che ne sappia molto, ma abbastanza da poter dire che, per quanto marxista, sicuramente nella Russia sovietica sarebbe stato fucilato come traditore.
Caro Bruno, hai perfettamente ragione.
Ciao.
Manlio
domandina a tutti sti pseudo politici citati nelle clericalate:
ma il partito ombra al governo in italia (pardon … in Vaticalia) da secoli… ovvero il Vaticano, vi paga profumatamente oppure siete soltanto degli pseudo cattolici convinti di andare in paradiso????? fatemi capire per favore. Grazie!!!!
N’altra multa? E-mi-dio Cipollone!
🙂
Comunque secondo me quella del ministro Marianna Madia non è una clericalata, nel senso che si tratta di un’affermazione personale su quale sia stata la sua vacanza più bella.
Le altre sono tutte clericalate e alcune parecchio gravi.
Una cosa mi infastidisce parecchio: perché il Paolo Mieli dovrebbe essere compiaciuto per l’aumento dei fedeli di ” santa chiesa romana cattolica”?
Bonini,
(forse non ho capito) perchè, non ci credi?
Io l’ho visto e Paolo Mieli si mostrava, se non proprio compiaciuto, almeno ben disposto nei confronti di chi vede le madonne ovunque e a orari fissi oltretutto, come nel caso di Medjugorje.
Comunque puoi rivedere la puntata, forse ho male interpretato.
Engy, tu hai interpretato male il mio intervento: io ci credo a ciò che ha detto Mieli; è proprio per quello che mi sono ” infastidito”, lui non è un prete, è il direttore di un grande? giornale italiano di tradizioni anche laiche ( ricordo Piero Ottone) e non mi piace che si continui a dare spazio e ragione sempre e comunque e acriticamente alla Chiesa.
ok Bonini, ma il fatto che non sia un prete comunque non c’entra direi.
C’entra il dubbio su un presunto servilismo di Mieli.
Io però non lo conosco così bene, dunque non so se abbia voluto compiacere qualcuno oppure se questa fosse la sua legittima posizione (al di là del grande grande giornale di tradizioni laiche ).
@E.n.g.y
Servilismo, servilismo…
Fino a ora non le è servito, comunque.
http://www.liberoquotidiano.it/news/11668109/Medjugorie-non-e-bastata–alla.html
che si fa in piemonte allora? Quelli che non trovano accoglimento nella scuola pubblica perchè non deve avere sezioni in più (sta norma sembra contraddire la costituzione) saranno obbligati a pagare la retta per le scuole private?
Miracolo a San Giovanni Rotondo:
Diverse statue di padre Pio hanno parlato all’unisono dicendo: “A Medjugorje la passata la vacanza più bella della sua vita sta pezzo di (censura) non qui che siamo in Italia, che se devi dire (censura) almeno fai fare i soldi agli italiani che ti pagano lo stipendio, ministro della pubblica amministrazione un gran paio di (censura).
Sorry: l’ha passata.
Le paritarie sono in crisi perché sono indecenti, come sa qualunque insegnante che abbia ricevuto il loro “prodotto”.
Ricordo anche che fra le paritarie esiste quell’obbrobrio allucinante dei “due anni in uno”, che andrebbe abolito domani mattina.
Er Profeta: io a Giannini a preferisco ar naturale cioè bruna, guarda te allego nà foto così compredi ciò che te stò a dì: http://www.silenzio-in-sala.com/immagine_anno-2670-ultimo-atto_21933.jpg
Cherubino: A Maomè ma quanto sei premitivo, poi te stai a lamentà che dichene che l’eslamici siate sessisti.
Er Profeta: Ma se capisce che stavo a scherzà.
Cherubino: Stavi a scherzà? Queste sò cose serie, i capelli non se le tinti glè se sò sbiancati nà vorta che se guardata a lo specchio.
Er Profeta: A Cherubì ma o sai che a vorte sei più anfame de mè.
Marianna Madia tiene una madonna molto più comoda da andare a venerare: si chiama Valter, il madonno che diversi anni orsono ha miracolato questa bella fanciulla. 🙂