Tra conflitti bellici e crisi economiche, con annessi e connessi, nelle cronache recenti ha trovato spazio anche un evento di tutt’altro tenore che ha assunto risalto grazie al coinvolgimento di rappresentanti istituzionali ed ecclesiastici: il raduno degli scout italiani a San Rossore (PI). L’evento non riguardava tuttavia tutti gli scout italiani, ma solo gli scout cattolici della Agesci che pure è la maggiore delle associazioni scout presenti sul territorio italiano. Le altre due associazioni di livello nazionale sono la Cngei, associazione laica che è anche la più antica, e l’altra cattolica Fse. L’orientamento confessionale pervade tutta l’attività degli scout cattolici ed è anche la ragione della loro crescita, perché è attraverso la capillare rete di parrocchie e oratori che avviene spesso il reclutamento dei giovani.
Questo appuntamento nazionale Agesci è detto “route”, traduzione inglese di rotta, strada, perché appunto l’intento è quello di tracciare il percorso futuro. L’imponente appuntamento ha coinvolto oltre 30 mila giovani provenienti da tutta Italia e per l’occasione è stato richiesto alla Regione Toscana di concedere il permesso di utilizzare la tenuta di San Rossore, un’area inserita all’interno di un parco naturalistico a cavallo tra le province di Pisa e Lucca. La concessione della tenuta ha scatenato le proteste degli ambientalisti, preoccupati dell’inevitabile impatto che una simile manifestazione avrebbe avuto sul delicato equilibrio ambientale del parco. Sembra quasi paradossale visto che si parla di un movimento, quello scout, che ha tra i suoi obbiettivi proprio la salvaguardia dell’ambiente. Ne è nato un appello in cui i firmatari chiedevano lo spostamento del raduno in una collocazione più idonea, ma invano. Nessun risalto è stato dato alla protesta dai mezzi d’informazione. La notizia non era evidentemente di quelle per cui vale la pena spendere una riga, anzi, forse si temeva che avrebbe cozzato con la celebrazione del lato clerical-politico dell’evento: i saluti papali, la messa celebrata dal cardinale Bagnasco in persona e l’intervento nientepopodimeno che del presidente del Consiglio Renzi, anch’egli ex scout Agesci. Significativo l’auspicio di Renzi affinché i giovani scout possano domani consegnare il loro lavoro al governo e alla Chiesa, a testimonianza di come sempre più spesso prevale una visione che accomuna due ordini che dovrebbero invece essere nettamente separati. Se non altro perché lo dice la Costituzione.
Di questo sembrano adesso cominciare a rendersi conto gli stessi scout. Nel documento finale della route Agesci, il cui tema era il coraggio, sembrano infatti esserci dei particolari che poco si addicono ad un’organizzazione che fa riferimento alla Chiesa cattolica, notoriamente monolitica e rigida quando in ballo ci sono i suoi principi morali calati dall’alto. In particolare è sul tema della famiglia che gli scout promuovono una visione diversa, diremmo quasi opposta, a quella dei vertici ecclesiastici centrata sulla famiglia tradizionale, con il suo perno nella coppia formata da un uomo e una donna, preferibilmente con il primo nel ruolo di capofamiglia, che danno il loro doveroso contributo all’aumento demografico e che si giurano amore per l’eternità. I giovani scout – forse proprio perché giovani, il che sarebbe di buon auspicio per il futuro – vanno oltre questa visione riduttiva e pensano alla famiglia come a “qualunque nucleo di rapporti basati sull’amore e sul rispetto”. Praticamente una rivoluzione. In una definizione simile può rientrarci di tutto, dai conviventi more uxorio, ai divorziati, alle unioni omosessuali. E proprio riguardo al tema dell’omosessualità viene anche chiesto alla Chiesa di riconsiderarlo, mettendo in discussione le posizioni assunte fino a questo momento.
In realtà le stesse raccomandazioni vengono anche rivolte internamente alla stessa Agesci, che evidentemente fino a oggi ha seguito alla lettera il comune pensiero cattolico operando una discriminazione più o meno velata. Il coraggio a cui hanno pensato gli scout sembra quindi essere quello del cambiamento verso una maggiore tolleranza e in un’ottica di inclusione, attraverso un processo che parta dalla stessa Agesci e che cerchi di coinvolgere anche quanti vi si rapportano. Infatti ragioni simili hanno portato l’Agesci a disertare l’edizione di quest’anno della marcia della pace Perugia-Assisi, in aperta contestazione dell’operato del comitato promotore accusato di aver convocato l’evento senza coinvolgere la Rete della pace, coordinamento di cui fanno parte, oltre alla stessa Agesci, Acli, Arci, Legambiente e Cgil. Il quadro sembra a questo punto abbastanza chiaro: ci sono delle difficoltà sempre maggiori a concepire un modo di propagandare le proprie convinzioni basato sull’imposizione che offre due sole possibilità: con noi, e alle nostre condizioni, o contro di noi. L’Agesci sembra aver fatto la sua scelta, chissà fino a che punto riuscirà adesso a mantenerla. E chissà che magari non diventi virale.
La redazione
Chissà cosa ne pensa il direttivo AGESCI?
Comunque, nella precedente news chiedevo – la domanda è ancora valida – chi è che dev’essere considerato come effettiva e valida espressione del cattolicesimo? Gli scouts che hanno redatto la carta del coraggio o le gerarchie – e quelli che gli vanno appresso – che, probabilmente, questa carta proprio non la condividono?
I vertici della chiesa, anche di recente, richiamano all’ordine i loro fedeli, a marciare uniti con la chiesa e a non farsi un dio personale.
Appelli che, però, vanno a vuoto, come tutte le indagini evidenziano. Solo una ristretta minoranza è osservante, la maggioranza ha interpretazioni della propria religione più o meno distanti dai vertici e vuole riforme nella chiesa, anche consistenti.
Riguardo alle giovani generazioni il distacco è ancora maggiore ed è noto dalle lamentele degli stessi preti come la convivenza (magari poi seguita da un matrimonio religioso) sia pratica diffusa anche tra i cattolici. Così come riguardo ai rapporti prematrimoniali.
inoltre sono a maggioranza a favore delle unioni civili ed anche dello stesso sesso e sono distanti dall’idea di fare tanti figli.
I vertici della chiesa fanno i tolleranti finchè conviene a loro. Non hanno più gli strumenti per imporre la loro dottrina, ma questo non significa che non sia la loro dottrina quella che fa testo.
Semplice e lampante.
gmd85
Ho visto proprio oggi i dati sugli Austritt in Germania: nonostante il nuovo papa risulti amato nei sondaggi, nel 2013 quasi 179 mila fedeli hanno abbandonato la chiesa in Germania, ben 60 mila in più del 2012, è il 3° peggior risultato di sempre. Anche in Austria c’è stato un aumento degli Austritt.
I nuovi ingressi sono stagnanti e solo il 10.8 % dei fedeli va regolarmente a messa (erano il 14% nel 2009), cioè continuano a calare, come in Austria che è su dati simili.
Senza la forza e la coercizione faticano a tenere i fedeli, ma soprattutto anche quelli che continuano a considerarsi cattolici lo sono a modo loro con interpretazioni molto personali della religione e si sentono lontani dalle posizioni della chiesa.
@RobertoV
Il ché indicherebbe, nonostante la lentezza e la non ovvietà – come giustamente afferma bruno gualerzi – della secolarizzazione, il processo, effettivamente, avviene. Un po’ a singhiozzo, ma avviene.
Hai bisogno di sapere chi è la “effettiva e valida espressione del cattolicesimo” perché non hai idea di cosa sia il cristianesimo.
Probabilmente lo assimili ad un partito politico, per cui poni domande prive di senso.
La storia del cristianesimo è di fatto una storia di discussioni, disaccordi, a volte la politica e l’economia si sono innestate su di essi rendendo purtroppo lo scontro sanguinoso, come sempre accade quando ci sono di mezzo i soldi ed il potere.
Le divergenze di ora sono bazzecole rispetto a quelle del I secolo.
Semplicemente perchè nel primo secolo non c’era un ente a tutelare l’ortodossia.
Ancora oggi ci sono preti, teologi ed insegnanti di religione che vengono rimossi e messi sotto processo se non allineati.
Ancora oggi i cattolici hanno un ente preposto alla tutela della dottrina.
L’esempio più recente è quello della scomunica della responsabile internazionale di Noi siamo Chiesa.
Cristianesimo e cattolicesimo non sono la stessa cosa. Gmd85 ha posto la domanda per il cattolicesimo.
@parolaio
No, semplicemente, santa mamma chiesa ha dei dogmi che ogni buon cattolico dovrebbe seguire. Cattolico, non cristiano. La domanda resta: chi è il vero cattolico, quello elastico o quello che solo la chiesa ha ragione?
@gmd85
Ma ti rendi conto di quanto, alla luce del Vangelo, la tua domanda sia priva di significato?
Quali masturbazioni mentali ti fanno VENIRE in mente simili inutilità? Hai proprio così tanto bisogno di classificare le idee e con esse le persone?
Parolaio
Ai vangeli si può far dire tutto ed il contrario di tutto a seconda della convenienza e lei è un esperto in questo. Quali vangeli poi?
Oggi si cerca di attribuirgli un’interpretazione buonista e revisionista che nei secoli passati non ha avuto.
Piccole deviazioni dall’interpretazione ufficiale potevano esser pagate a caro prezzo, in campo cattolico ancora di più.
La domanda per il campo cattolico era assolutamente lecita visto che esiste ancora La Congregazione per la dottrina della fede, l’ex-sant’uffizio che ha scomunicato anche di recente.
Ed anche per gli altri cristiani i vangeli a cui far riferimento sono gli stessi decisi dall’ente unificatore.
@parolaio
Non m’interessa il Vangelo. Sto parlando di una religione ben precisa e ho fatto una domanda ancor più precisa, in relazione all’attuale status quo. E non classifico nessuno, lo fa la religione stessa.
Porre domande che non concludono nulla non è una risposta.
Gli scouts, ovvero bambini vestiti da deficienti guidati da un deficiente vestito da bambino.
battuta (attribuita a G.B. Shaw) molto offensiva e di sicuro non applicabile, come sempre, alla intera categoria, ma sempre divertente, come tutte le battute politicamente scorrette.
Da Wikipedia
La citazione spesso viene erronemente attribuita a George Bernard Shaw.[26] In realtà la citazione originale «A scout troop consists of twelve little kids dressed like schmucks following a big schmuck dressed like a kid.» fu pronunciata da Jack Benny
La settimana S
Devono stare attenti questi scout AGESCI che se non si allineano Santa Romana Chiesa gli stacca i fondi.
Ben venga che questi giovani scout facciano casino, sono utili idioti.
Una amica cattolica, praticante, nel mio piccolo paese si è lasciata andare alla seguente affermazione: “Se rinasco, non mi sposo di certo; sì, figli ne farò ancora, ma sposarmi proprio no!” Al che io ho ribattuto: ” ma se sei cattolica come farai a fare figli senza sposarti?” Mi ha risposto in dialetto veneto. “Assa che i diga..” cioè: “lasciali pur dire…” ed io di rimando: “ma non potevate accorgervene prima, invece di farci perrdere tanto tempo con le vostre fesserie conservatrici ed incivili?” Non mi ha risposto. Chiaro è però che la chiesa comanda solo i politici, ormai. Per fortuna diventa sempre più chiaro che i politici sono dei buffoni: incoerenti, falsi, ipocriti…speriamo se ne accorgano in molti.
Che i nostri politici siano buffoni, falsi, incoerenti, ipocriti e aggiungerei, a volte di una ignoranza e volgarità inqualificabili, lo so da tempo; mi chiedo però con sconcerto, dove siano gli altri che non hanno questi “pregi”.
In ogni caso, complimenti ai ragazzi dell’Agesci.
I politici sono lo specchio della società, una discreta maggioranza di italiani è ipocrita, fanno i moderni per i fatti loro, ma il sostegno a Santa Madre Chiesa lo danno sempre e comunque e Santa Madre Chiesa smussa la dottrina per farli contenti, basta che mantiene il controllo economico (8×1000, donazioni, concessioni statali, privilegi fiscali etc). Un giorno apriranno anche agli omosessuali, quando gli converrà.
@Francesco s
E andrebbe a finire che anni di lotte e impegno passerebbero in secondo piano e il merito se lo prenderebbe santa mamma chiesa. Almeno, è lecito pensare che i media enfatizzerebbero la cosa e che qualcuno ci crederebbe anche.
@francesco: infatti: questi politici beceri, corrotti e bigotti…sono stati eletti! 🙁 chi li ha mandati lì dove sono? certo non lo spirito santo 🙂
Gli italiani sono buoni cattolici, obbedienti a santa madre chiesa, fino a che ciò non configge con il loro peccato preferito.
P.S. La citazione non è mia, ma “arrangiata” da Il dizionario del diavolo” di Ambrose Bierce.
Ecco cosa succede a mescolare un sano movimento (quello scout) ambientalista e pedagogico con una istituzione religiosa. Se all’AGESCI capiranno chi è che fa la dottrina in una chiesa, non sarà mai troppo tardi. A quel punto dovranno dec:dere se adeguarsi alla pecorina o entrare in massa nel CNGEI e cominciare finalmente a fare gli scout anziché i chierichetti.
Dopo questa prepotente presa di posizione (l’invasione della tenuta di San Rossore) hanno dimostrato di non avere alcun principio e di portare i loro discorsetti soltanto come facciata, come maschera. Sono dei prepotenti in cerca di privilegi, con gruppi di bambini a carico. Chi avesse un minimo di dignità doveva protestare contro la propria associazione perchè un gruppo che calpesta i loro propri principi non è altro che un gruppo di opportunisti mascherati. I soliti cattolici ipocriti e opportunisti. Vadano a fare le loro pagliacciate nella discarica d’immondizia, un posto sicuramente più adatto al loro comportamento.
Io tutta questa attenzione per l’ambiente non l’ho tanto riscontrata. Il fondatore più che all’ambientalismo si rifà al naturalismo e il campeggio è più visto come attività sportiva o parasportiva per fortificare, B. Powell era pur sempre un maggior generale dell’esercito inglese.
Dopo una breve esperienza nell’AGESCI e tanti anni nel CNGEI credo di poter dire la mia con un minimo di cognizione di causa. Senza sottilizzare tra ambientalismo vs. naturalismo (eddai!), lo scoutismo nasce come un movimento che ha per scopo la formazione di persone consapevoli e responsabili tramite attività di gruppo e individuali e tanto contatto con la natura, secondo uno stile chiaramente improntato ad un sistema solo esteriormente militare (divisa, alzabandiera, etc), utile all’impartizione di un po’ di autodisciplina (quella che manca a tanti giovani di oggi…).
Naturalmente l’AGESCI ha violentato ai propri fini il messaggio originale, che di religioso nulla aveva, allo scopo di creare un esercito di futuri soldatini della chiesa cattolica. Come tanti, costoro tendono però a dimenticare chi è che gestisce la dottrina e pretenderebbero una evoluzione – una bestemmia – del dogma.
Infine, ridurre la complessa e ammirevole figura di un grande uomo come Baden Powell al suo mero grado di militare significa non avere neanche letto la sua biografia, né tanto meno le sue opere.
@Maurizio
Io ho fatto i tre anni classici di branco. Puoi immaginare quanto i ragazzini fossero “interessati” all’aspetto confessionale, sopratutto durante i campi e le uscite.
Nell’idea di Baden Powell, la religione c’era, ma non come catechesi e senza astrusi riferimenti teologici. Per lui, doveva essere qualcosa di concreto, personale e di ogni giorno, ma era anche convinto che ogni scout dovesse avere una religione. Su queste basi, ovviamente, chi ha potuto ci si è fiondato, ovviamente dandosi alla catechesi e alla teologia che Powell non prediligeva.
Maurizio la differenza tra naturalimo e ambientalismo è enorme, non è una sottigliezza. B. Powell era un generale e ha applicato logiche militari all’attività ludica, questo non è necessariamente un male.
Ma un riferimento a dio e al re (la patria) è nella promessa originaria di Powell:
[fonte B. Powell – Scouting for Boys (1908)]
Gli scout cattolici non mi sembra che ne abbiano cambiato il messaggio più di tanto.
E la legge scout originale scritta dal fondatore è
Il concetto di obbedienza indiscussa è molto discutibile e pericoloso.
Nell’idea di Baden Powell, maturata nei primi del ‘900 in una Inghilterra monarchica, erano ovviamente centrali i concetti di Dio e del Re; e nessuno lo trovava strano, proprio come il crocefisso fascista a scuola. Nel CNGEI da me vissuto non fregava a nessuno né del Re inglese (diventato Patria) né di Dio, pur presente nella promessa di un secolo fa come in quella attuale. E che io avrei tolto da un pezzo.
Ora, se non ci limitiamo a leggere promessa e legge scout in lingua originale, ma approfondiamo l’intero “Scoutismo per ragazzi” non troveremo alcun riferimento militare e scopriremo invece tanto buon senso, istruzioni pratiche, consigli per una sana vita di gruppo all’aria aperta; tutta roba che aiuta un giovane a crescere mentalmente, spiritualmente e fisicamente mentre monta una tenda, cucina con la legna, impara a costruire una barella improvvisata, suona la chitarra la sera accanto al fuoco, osserva le costellazioni, e trasmette ai più giovani queste conoscenze. E magari aiuta una città a risollevarsi dopo un terremoto.
L’obbedienza indiscussa è del tutto assente dall’attuale legge scout; si parla di lealtà, generosità, sostegno verso il debole. Non sono forse concetti condivisibili?
Sono cresciuto, e ho cresciuto, secondo questi semplici e nobili principi. Ne vado fiero. Non ho mai avuto bisogno di alcun Dio per sviluppare i miei concetti di giusto e sbagliato. E in tutto ciò sono sempre stato affiancato e guidato da persone eccezionali, quale che fosse il loro credo (che tenevano in perfetto riserbo).
Capisco tanto astio verso gli scout cattolici. Dopo alcuni mesi di vero e proprio catechismo in stile madrassa diedi l’aut aut ai miei genitori. Quello non è vero scoutismo, ma purtroppo è il più diffuso.
@Maurizio
Parlo per me: io mettevo solo in luce il fatto che l’aspetto religioso non necessariamente significhi qualcosa per i ragazzini. Ho un ricordo relativamente piacevole della mia esperienza, a parte qualche educatore idiota (ma questo indipendentemente dalla religione) e tolto l’aspetto strettamente religioso e patriottico non nego assolutamente che un’esperienza scout laica sia positiva. Non esprimevo nessun astio, criticavo solo la prontezza del cattolicesimo ad arraffare dove possibile, imponendo la catechesi che proprio Baden Powell criticava.
@ gmd85
Condivido le tue parole. BP auspicava il raggiungimento di autonomia e maturità di pensieri e comportamenti tramite il metodo scout. Dubito che condividerebbe la manipolazione clericale dell’istituto da lui fondato.
@Maurizio
Concordo 🙂
Nessun astio, dico solo che certi “principi” sono facilmente strumentalizzabili, infatti la promessa scout AGESCI usa la formula originale di Powell circa l’obbedienza indiscussa, e la ragione è ovvia.
Ops volevo dire legge scout.
@Maurizio
@Francesco s
Siamo arrivati a una valida sintesi, direi 🙂
Personalmente, non conosco bene i movimenti scout cattolici .
Giovane, c’ era qualcosa di questo tipo nella mia citta ma i ragazzi che frequentavano questo movimento venivano sopratutto dalla classe borghese .
Io invece frequentavo un movimento scout laico, cioè senza riferimento a qualsiasi divinita . Eravamo misti ( quando i scouts cattolici erano separati fra gruppi feminili e maschi ) e abbiamo imparato tante cose in merito al rispetto della natura .
So che esiste sempre ambedue tipi di movimenti in Francia, ma in piu so che in diversi paesi del nord, i movimenti scouts di origine religiosa stanno sempre di piu eliminando il riferimento a Dio .
Io ho avuto una fidanzata che da piccola aveva frequentato l’ambiente scout. Mi ha detto che oltre a trombare e cantare stron…te con la chitarra non facevano. Mi ha anche detto che c’erano le guerre di classi sociali; solitamente il più ‘fico’ (di famiglia benestante solitamente) era capo squadra, suonava la chitarra e se lo contendevano fra tutte le ragazze, che offrivano i loro servizi sotto la tenda.
Quindi non amore per la natura, ma amore nella natura, ma per quello non c’è bisogno di vestirsi come idioti e fare i chierichetti a messa, perché questo vedevo fare agli scout cattolici della mia città.
Me ne avvicinai quando ero ragazzino perché interessato più alle esploratrici, ma me ne allontanai subito, le messe non valevano la candela e trovavo idiota il saluto stile Star Trek che si facevano. Inoltre all’epoca ero abbastanza “anarchico” e seguire le regole e obbedire ai capi non mi andava a genio.
Ah..se non ci fosse la Chiesa di cosa mai parlereste..
infatti non so se ti è sfuggito. stiamo parlando degli scout, non della chiesa…
@ henry
Ah… se non ci fosse la Mafia di cosa mai si occuperebbero le procure antimafia…
Che bello notare che ogni tanto passa qualcuno capace di cotanta cretinaggine 🙂
In tal caso non ci sarebbe neanche l’UAAR e credimi, un paese senza Chiesa sarebbe un luogo migliore per tutti.
@henry
se non ci fosse il confessionalismo, violazioni della laicità e/o gruppi od associazioni che ricevono privilegi in virtù della loro religiosità, l’UAAR non esisterebbe proprio perchè non avrebbe motivo di esistere. ed allora? non mi pare un segreto, anzi l?UAAR è la prima ad affermare ciò, visto che il suo scopo non è creare un circolo di atei ed agnostici razionalisti ma contrastare clericalismo, privilegi e violazioni della laicità.
OT
@Daniele
Nel caso leggessi, nessuno giochetto. Erano domande, come si colleghino al mio sospetto lo sai solo tu. Hai risposto solo a una su tre. E quelle principale, a cui rimanda anche quella in cui ti ho linkato la pagina era “Chi ha ragione? I più elastici o i più intransigenti?”.
Ben venga il confronto, ma quando qualcuno scrive solo per portare acqua al suo mulino, con le modalità di cui ti ho già parlato, non vi è alcun confronto, quindi il politically correct può andare a farsi friggere.
E davvero non hai colto l’ironia dell’espressione “questione…”? Che diamine 😕
Ora, vuoi rispondere o vuoi continuare a lamentarti di chi scrive cosa e come lo scrive?
Qui, come dappertutto, tutti scrivono per portare acqua al proprio mulino.
Quindi l’argomento non regge, sarebbe assurdo pretendere che non si porti acqua al proprio mulino, mentre ribadisco che il rispetto è dovuto a tutti.
Se poi lei si riferisce non tanto all’essere di parte, cosa ovvia, giusta e auspicabile, ma alla faziosità, ancora una volta le faccio notare che di faziosità straripano la maggior parte dei commenti, qui come in altri luoghi e da parte di qualsivoglia “schieramento”.
E non se la prenda se le dico, sig. gmd, che non mi interessa entrare nel merito delle varie tematiche con lei, perchè la mia impressione (e lo sottolineo) è che lei non sia minimamente interessato alle questioni di volta in volta proposte, ma che il suo unico scopo sia quello di litigare e provocare.
In ogni caso non siamo a scuola, quindi si risponde o non si risponde e per qualsiasi motivo.
Cordialmente.
@ Daniele
Un dialogo costruttivo prevede che se si sollevano obiezioni ad un argomento proposto si risponda ad esse, si difenda l’idea se possibile, si abbandoni se no. Perché, Daniele, non tutte le idee sono rispettabili. Il rispetto se lo devono meritare. E uno dei principi chiave per meritarselo è che chi le propone abbia bem chiaro in che caso debbano essere abbandonate. Continuare a ripresentarle immutate, nemmeno scalfite dalle obiezioni che sono state sollevate – addirittura in anni – quale virtù incarna? La crescita personale mediante il dialogo democratico?
Di che mulino parli? Di quello bianco dove tutto va bene?
Suvvia!
@Stefano™
Sottoscrivo.
@Daniele
Non forzando tutto nella propria ottica. Argomentare è un conto, stravolgere, un altro. Il problema specifico – quello che definivo annosa questione – è proprio questo e te lo confermerebbero anche gli altri. Io non litigo e non provoco, ma se qualcuno dice delle fesserie perché non farglielo notare?
Sarei curioso di sapere quali e come 😀
Cioè, basi la tua impressione solo su uno scambio avuto col vecchio Flo? Andiamo bene.
E no. Le domande che ti ho fatto erano serie e te l’ho detto. Dire che non si vuole rispondere, per un motivo X, non è proprio un comportamento maturo. Se sei qui solo per dire quanto gmd85 sia cattivo, la tua presenza è inutile.
Assolutamente, no. Si rispettano gli individui solo in quanto tali, in modo da non lederne la persona. Se il rispetto lo pretendi, senza averne il titolo e se fai di tutto per non meritartelo, bene, non aspettartelo. E se la cosa non ti piace, è solo un tuo problema.
Ora, sei qui per discutere delle news o solo per fare il paladino di Francia?
Il tutto, molto cordialmente.
@gmd
A me Daniele ricorda qualcuno, ma non ne ricordo il nome.
Anche a me. Sarà la propensione alla lagnanza, la quale, ho notato, è comune a chi non sopporta le critiche neanche di striscio e pretende il guanto di velluto sempre e comunque.
sig. gmd85,
le dico solo questo: nel buddhismo non si smette di dire che ogni uomo ha la natura del Buddha, cioè la natura dell’illuminazione, della saggezza, e spetta a noi risvegliarla. Provi pure lei a fare questo sforzo …
Cordialmente.
@ Daniele
Ti risponderà gmd85, per quanto mi riguarda tu prova a fare lo sforzo di comprendere che per chi decide di verificare le cose in modo razionale non c’è molta differenza tra “illuminazioni”, “nature” e relativi consigli al riguardo.
Io mi sforzo ogni giorno di fare ciò che è necessario, pragmaticamente, senza lamentarmi e senza affidarmi a riti e dogmi di qualsivoglia tipo e se ciò a qualcuno non piace, problema suo.
Come la natura del Buddha costituisca una risposta valida, lo sai solo tu. Per il momento, l’unica natura che colgo è quella della pittima.
Domanda: cos’è che vuoi?
Ah, non posso far a meno di citarla:
Jack: E dammi un pezzo d’ombrello.
Wang: L’uomo coraggioso ama sentire la natura sulla pelle.
Jack: Sì, e l’uomo saggio ama usare l’ombrello quando piove!
Grosso guaio a China Town 😆
“Agesci, che evidentemente fino a oggi ha seguito alla lettera il comune pensiero cattolico operando una discriminazione più o meno velata.”
Quando tempo fa presi posizione contro un vostro post che denunciava una presunta discriminazione contro i gay, negando che tale discriminazione esistesse, fui infamato.
Che avessi avuto ragione io e voi, come spesso accade, obnubilati dai vostri dogmatici pregiudizi?
Devi essere più preciso, non si capisce il nesso tra la frase che citi e quello che ti sarebbe successo.
Non ho capito chi ha discriminato, chi ha denunciato, chi ha negato, chi ha ragione, ecc… Qualche dettaglio in più?
Non per nulla si firma con : Parolaio 😉
@ parolaio
Non attacca: la chiesa cattolica è come la BIbbia, ci trovi di tutto e il suo contrario.
Se messe alle strette, l’una e l’altra, la posizione ufficiale non è neanche quella della divinità: conta cosa dice la gerarchia. E anche lì quel che afferma un papa è contraddetto da un altro, ovviamente solo dopo qualche lustro, quando ormai sembra brutto non farlo….
PS prima di parlare di dogmi sciacquati la bocca, che ancora devi rispondere alla domanda di cosa falsifichi quel che credi. Per ora la risposta è niente, cioè un dogma.
Un po’ di decenza no?
@parolaio
Una carta del coraggio, stilata da 450 membri, nonostante sia un messaggio positivo non necessariamente è condivisa da tutte le rappresentanze agesci.
Provo io a fare un piccolo esercizio di parafrasi-induzione: vediamo poi se ci azzecco oppure no. Intanto, mi sarò divertito un poco.
L’amico Parolaio accusa l’UAAR di dogmatismo in quanto, per presa di posizione indiscutibile, l’UAAR stessa accusa la Chiesa Cattolica di discriminazione verso gli omosessuali. Cosa che invece, secondo lui, non è condivisibile, in quanto non si tratta di vera e propria discriminazione (perlomeno, non sempre). D’altronde, il Cattolicesimo non condanna gli omosessuali in quanto tali, ma considera il peccato di omosessualità quando effettivamente praticata.
Adesso, che l’AGESCI sembra prendere posizione non discriminatoria, questo dogmatismo pregiudiziale viene a cadere, e viene automaticamente dimostrata la sua infondatezza. Il paragone viene spontaneo con quanto diceva il nostro amico tempo fa (non importano i dettagli, e comunque non li conosco o non li ricordo), il quale segnalava il fatto che su una presunta discriminazione omosessuale segnalata e stigmatizzata dall’UAAR, lui non ne rilevava invece gli estremi.
Ma, quel che è peggio, il nostro rimprovera ai membri del Forum di aver dato torto a lui quando invece ora si dà ragione all’AGESCI.
In sostanza, se così fosse, lo spirito dell’intervento sarebbe più emotivo che razionale.
Giorgio Pozzo
“Adesso, che l’AGESCI sembra prendere posizione non discriminatoria, questo dogmatismo pregiudiziale viene a cadere, e viene automaticamente dimostrata la sua infondatezza.”
E semmai il paragone potrebbe calzare se la dichiarazione non discriminatoria fosse venuta dalla Chiesa, non dall’AGESCI.
In realtà a quanto ho capito ci accusa di non leggere nel futuro e non aver previsto allora aperture da parte di un’associazione di scout cattolici, che comunque non cambia di una virgola la dottrina cattolica circa l’omosessualità.
@ Francesco s.
Ma neanche, visto che come ho scritto più sopra nella chiesa si può trovare di tutto e quindi a seconda della convenienza del momento indirizzarsi a quanto dice o fa questo o quello.
Purtroppo per lui, come facciamo notare tutti, è l’opinione della gerarchia in un dato periodo che fa testo. E a quella si dirigono le critiche.
Riprovo a spedire un commento che ieri non è stato pubblicato, devo aver fatto qualche casino.
Ho frequentato per diversi anni, da piccola, gli scout agesci, ed è stata, finchè non mi sono stufata, verso i 17 anni, una bella esperienza.
L’accento posto sulla natura e sugli animali, piuttosto che un’ubbia spiritualista in senso proprio, mi sembra più qualcosa tipo il “Walden” di Thoreau , romantico-naturalista, la chiamerei biofilia, secondo il bel termine coniato da Fromm e ripreso, per le sue implicazioni scientifico-biologiche, da Edward Wilson.
Biofilia implica il rispetto per tutti gli esseri viventi, la valorizzazione di un’empatia simmetrica e asimmetrica che mira a un rapporto non predatorio con le varie forme di vita esistenti, uomini compresi (ed è per questo che, personalmente, preferirei essere definita biofila più che animalista).
Questo tipo di educazione, ha portato molti di noi a carriere “altruiste” e progressiste: medici, sindacalisti di sinistra, operatori umanitari (del genere di Strada). Nel mio attuale mestiere di tecnico specialista in campo ambientale ho rincontrato parecchi vecchi colleghi scout impegnati in simili lavori.
La divisa che fa tanto ridere, il saluto, il presunto para militarismo, oggi molto attenuati a dire il vero, sono nati come riti esteriori, utili alla coesione di gruppo e che avrebbero dovuto forse segnalare alle vecchiette chi scegliere, nella teppa, per farsi aiutare ad attraversare la strada 🙂
Nessuno ha mai preteso né si è aspettato da noi un’obbedienza cieca, si è sempre piuttosto evidenziato che le mancanze di rispetto per gli altri avrebbero inciso sulla comunità, e che, pertanto, erano da evitarsi quando possibile. Stop.
Il rispetto alla fine era quello che ci veniva continuamente martellato in testa: non si lascia traccia del proprio passaggio nell’ambiente naturale (forse è questa la “garanzia” che ha persuaso i gestori a prestare la tenuta di San Rossore), non si aggredisce, anche nella discussione più accesa. L’accento sempre sulla responsabilità individuale, cosa molto poco cattolica.
Credo che questo tipo di educazione ecologica in senso molto lato, avrebbe un qualche utilità anche oggi, il perché mi sembra evidente, tra l’altro non ci sta scritto da nessuna parte che gli scout debbano per forza essere cattolici.
Confermo che leggiamo il tuo commento. Questa biofilia che mira ad un rapporto non predatorio con le varie forme di vita esistenti, uomini compresi non mi convince. Purtoppo il mondo biologico si basa sulla predazione, ogni organismo vive a spese di un altro, fino alle forme estreme del parassitismo. Solo le piante non predano, e neanche tutte.
Io sono più per il mantenimento dell’equilibrio dinamico tra esseri viventi.
Neanche a me: sto cercando infatti di ammazzare una zanzara che stanotte mi ha depredato di mezzo litro di sangue…
Giorgio, 😆
In un certo senso, posso essere d’ accordo con te . Mi va bene il scoutismo nel senso di educazione ecologica, di rispetto dell’ ambiente e della natura .
Mi ricordo tanti anni fa, quando ero venuto in Italia da turista e che andò a visitare la villa di Adriano a Tivoli, l’ impressione di desolazione che mi fece tutto l’ ambiente dopo il passaggio di scolareschi : il parco ridotto alla stato di patumiera a cielo aperto ( lo stesso con la via appia antica…! ) .
Ovviamente un po di scoutismo non avrebbe fatto male a questi ragazzacci ..!
@ Gérard: certo che no…
@ Francesco: quanto alla “predazione”, beh, allora siamo d’accordo che i più forti prevalgano sui più deboli? saremmo contenti di essere le zanzare di qualcuno? mah, mi sembra che qui vengano spesso dette cose diverse….
@ Giorgio: ma dai, un omone come te si lascia infastidire da una piccola culex…sii superiore 🙂
@alle
Nel rapporto preda/predatore, si, è così. Non vuol dire che la preda sia contenta, però. Scatta l’istinto di sopravvivenza. ma se il predatore ha la meglio, c’è poco da dire. Anche l’Uomo è stato preda. E lo sarebbe di fronte a uno squalo o una leonessa. Allargando il discorso, evoluzionisticamente, non basta più essere i più forti, ma è necessario essere in grado di adattarsi.
@alle
No, la zanzara non è affatto contenta di essere schiacciata, così come una preda non è contenta di essere mangiata, ma ciò non vuol dire che io debba evitare di nuocere loro. Come hanno detto sopra la vita consiste nello sfruttare altri esseri viventi, causare sofferenza a qualcuno mentre io stesso cerco di evitarla. Anticipo eventuali critiche mettendo in chiaro che quanto ho affermato non vuole affatto dire che allora è lecito uccidere e fregare altre persone, e questo non è affatto una contraddizione: l’uomo, come molte altre specie, è un animale sociale che ha molte più chance di sopravvivere se collabora con i suoi simili formando comunità con al loro interno delle regole. Alla fine il detto “non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te” vale solo all’interno delle comunità umane, esternderlo a tutti gli esseri viventi è, semplicemente, irrazionale.
@Antonio
Sono d’accordo.
@alle
In realtà il mio era un discorso ecologico, se il rapporto preda/predatore venisse a mancare produrrebbe l’estinzione dell’intero regno animale, solo le piante potrebbero sopravvivere. Fortunatamente esiste la società e le logiche preda/predatore non si applicano tra i membri della società, è il motivo per cui è nata 😆