Ha raggiunto in poche ore quasi 1.000 firme la petizione lanciata dall’Uaar per chiedere a deputati e senatori di ridimensionare i costi della Chiesa che gravano sullo Stato, tanto più in questo momento di crisi e di tagli alla spesa pubblica.
«Le famiglie italiane sono allo stremo. Le casse pubbliche sono anch’esse allo stremo», si legge nel testo della petizione. «Ma dalle casse pubbliche escono ogni anno oltre sei miliardi di euro che finiscono nei forzieri della Chiesa cattolica. Una cifra che già di per sé è assolutamente ingiustificata, ma lo è ancora di più in presenza di una crisi che dura da più di sei anni».
«In tale periodo — prosegue l’Uaar — si sono succeduti quattro governi che hanno aumentato la tassazione e hanno tagliato con la scure la spesa pubblica, ma che si sono guardati bene dall’intervenire laddove a beneficiarne è la Chiesa romana».
Per questo motivo l’Uaar si rivolge a deputati e senatori, «legislatori di uno Stato che si pretende laico», per chiedere una decisa inversione di rotta: «Chiediamo che la legge di stabilità ridimensioni drasticamente i costi pubblici della Chiesa. Chiediamo in particolare che si cancellino: la ridistribuzione delle scelte inespresse dell’Otto per Mille; tutti i contributi pubblici destinati all’edilizia di culto; tutti i privilegi riconosciuti alle religioni».
L’Uaar chiede altresì che siano avviate trattative con la Santa Sede per il superamento del Concordato e, in mancanza di disponibilità, che non sia più applicato. «Si otterranno così — spiega — ulteriori risparmi di spesa pubblica, in particolare per quanto riguarda l’ora di religione cattolica, che costa ai contribuenti oltre un miliardo di euro ogni anno».
La petizione può essere sottoscritta all’indirizzo: http://go.uaar.it/taglichiesa
Ulteriori informazioni: www.icostidellachiesa.it/
lodevole iniziativa anche se praticamente inutile.
@ stefano: sì. è inutile, ma l’unica libertà che ci rimane è quella di esprimere le nostre idee, una petizione ha questo valore, almeno; una sorta di contro informazione, come si diceva una volta, meglio che stare solo a guardare silenti 🙁
ottima iniziativa! ho già firmato e condiviso su fb; è veramente scandaloso che si riempiano la bocca con “chiesa povera per i poveri” e non cedano un euro delle consistenti prebende di danaro pubblico! quante case popolari si potrebbero costruire, solo per fare un esempio, con oltre 600 milioni di euro delle scelte NON ESPRESSE dell’8xmille?? 🙁 Naturalmente la colpa e dei politici prodighi e più papisti del papa: forti con i deboli, deboli con i forti
E’ vero che la Chiesa riceve circa 6 miliardi dallo stato, ma è anche vero che ogni anno tramite le sue iniziative caritative (un po’ di onestà intellettuale, la Chiesa OFFRE anche molto alle famiglie e non solo) gliene restituisce quasi il doppio, come ha mostrato il grande storico Rusconi (super partes essendo ateo). Non sono credente ma basta attaccare la chiesa, se non ci fosse saremmo ancora più allo stremo. Leggetevi i dati di rusconi in un sito qualsiasi
Rusconi ha insegnato storia al liceo svizzero di Roma, è stato corrispondente parlamentare a Berna per un quotidiano ticinese, addetto PR per il gruppo RE… Attivo in gioventù nell’Azione cattolica, ha creato una rubrica cardinalizia rossoporpora (dove trovi la sua biografia), e scrive per il quotidiano ticinese fondato e di maggioranza della diocesi di Lugano, e diretto dal ciellino Mesoniat. Se per te questo profilo corrisponde all’immagine di “grande storico ateo superpartes”, del suo libro si è parlato qui su:
http://www.uaar.it/news/2013/04/02/utilita-pubblica-chiesa-cattolica/
Rusconi non e` affatto ateo, bensi’ cattolico, come dice lui stesso in questa intervista sul suo libro:
http://www.rossoporpora.org/l-impegno/l-impegno-il-libro/17-l-impegno/295-l-impegno-a-catanzaro-intervento-di-giuseppe-rusconi-al-convegno-del-19-settembre.html
“Non è il libro di un teologo, io non sono un teologo. Non è il libro di un economista, come dice Padre Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa Vaticana, per fortuna… ne abbiamo viste tante da …. È il libro di un giornalista, cattolico si, ma non appartenente a nessun gruppo o movimento ecclesiale, dunque un cattolico senza etichette aggiunte… cerco di essere cattolico, perché definirsi cattolico è difficile. Cerco di essere cattolico. “
Secondo quale nesso causale? 😕
fede87
Guarda che la chiesa destina circa l’80% dei soldi che prende dalle nostre tasse al sostentamento del clero e alle spese di culto. Solo il 20% va in opere di carità, e questo dato è preso dal rendiconto presentato dalla chiesa stessa, non è inventato. Di questo 20% che dovrebbe costituire opere di carità se vai a vedere nel dettaglio è usato per pagare lo stipendio dei preti missionari, per costruire chiese in zone disagiate, ecc. Le briciole ai poveri. Tu daresti 10 euro in beneficenza sapendo che 9,8 rimangono nelle tasche di chi li hai donati e sono 20 cent vanno effettivamente ai poveri? Penso proprio di no. E’ quello che succede dando i soldi alla chiesa.
Errore:
“rimangono nelle tasche di chi li hai donati”
intendevo
“rimangono nelle tasche di quelli a cui li hai donati”
@ fede87
http://www.uaar.it/news/2011/07/28/tutti-pazzi-per-sussidiarieta/ 😐
caro Fede87, sono certo lei non sia in malafede, ma sia credente, se vuole, ma non credulone. Facciamo un esempio. Si parla che le scuole private facciano risparmiare 6 miliardi allo stato (fonte ministra Gianini) Quei ragazzacci atei e komunisti della fondazione Agnelli stanno ancora a riderci sopra, però… e con un miracolo laico dimostrano che basta il costo di un banco a persona 😉 ps Ruconi, alla voce scuola cattoliche, che dice ?
http://www.corriere.it/scuola/primaria/14_giugno_27/fondazione-agnelli-giannini-paritari-6-miliardi-1f6ddb2e-fe12-11e3-8c6c-322f702c0f79.shtml
@ vico zanetti
“caro Fede87, sono certo lei non sia in malafede, …”
Come fai ad avere questa certezza??? 😯
A me pare proprio che sia vero il contrario… 😉
“gliene restituisce quasi il doppio” cosa abbiamo un altro miracolo: la moltiplicazione dei soldi!?
Quoto fede87. Se lo Stato non finanziasse la Chiesa Cattolica si ritroverebbe a fare molte più spese in sanità e istruzione. Bisogna felicitarsi che in Italia abbia la Chiesa a fare del bene, altrimenti ci ritroveremo con molti meno servizi.
Gli ospedali convenzionati sono della aziende lautamente rimborsate con le convenzioni, non sono centri di beneficienza. Non sono a carico della chiesa, ma un investimento della chiesa che genera profitto a carico dello stato e della collettività: sta di fatto che quando vanno in perdita deve subentrare lo stato. Cose analoghe per le scuole private.
Se lo stato non finanziasse la chiesa, potrebbe usare i soldi dei finanziamenti per migliorare i servizi assistenziali. Come si fa a bersi la balla che i finanziamenti selvaggi facciano risparmiare?
Luis, dato che nulla si crea e nulla si distrugge, anche in economia, non c’è alcun risparmio, c’è soltanto un occultamento dei costi (e si sa benissimo in che modo nefando, almeno nella scuola) e un’abdicazione dello stato dalle sue funzioni.
anche fosse vero (e sappiamo benissimo che non lo è),
non sarebbe meglio se lo stato non caricasse di tasse gli italiani, contribuendo a diminuire la povertà e quindi i soldi che la chiesa fa girare (?) ai poveri italiani?
La chiesa NON è comunque equa: questi soldi che tu dici restituisca agli italiani, vengono restituiti alle famiglie che dicono loro, quelle sposate, quelle ruffianate e sicuramente non quelle omosessuali.
Pura propaganda
Le spese in beneficienza della chiesa sono assolutamente ridicole rispetto alle entrate e rappresentano solo una minima parte delle spese sociali dello stato.
Non saranno alcune centinaia di milioni di € di beneficienza in più a mettere in crisi uno stato che spende miliardi nel sociale. In pratica la chiesa cattolica mettendo la ciliegina sulla torta fa credere di essere lei a fare la torta.
La caritas spende meno della quota otto per mille investita nel sociale da valdesi e stato messi insieme.
Da un lato con l’otto per mille la chiesa dà 200 milioni di € nominali (quelli sostanziali sono molti di meno) in beneficienza, ma ha da 500 a 700 milioni di € di esenzione di tasse che se fossero pagate aiuterebbero molte persone in più.
Ci sono tante onlus che danno in beneficienza l’80-90% dei soldi raccolti, mentre la chiesa cattolica dà una percentuale che in termini reali non supera probabilmente il 10-15 %. Le caritas riescono a fare utili gonfiando i prezzi (vedi il costo dei pasti ai poveri) coprendo altre attività.
E si fanno pagare per tutto.
Per esempio recentemente è venuto fuori in Austria che una fondazione della caritas proprietaria di tanti appartamenti che metteva a disposizione dei poveri e bisognosi ha sfrattato diverse persone, anche portatrici di handicap ed anziane, per far posto ai più redditizi rifugiati che vengono rimborsati dallo stato: così anzichè prendere 300 €/mese di affitto ne prendono 2000-2500 €/mese. Un bel guadagno sulla pelle dei poveri e bisognosi a danno di stato e collettività. Ma poi nella propaganda è la chiesa che si occupa dei poveri …….
Proprio la settimana scorsa la diocesi di Milano si faceva una grande pubblicità sui media perchè ha speso 5 milioni di € quest’anno per aiutare le famiglie bisognose: cioè la ricca diocesi di Milano pubblicizza il fatto di aver speso meno dei soldi che ha ricevuto con l’otto per mille per fare quella attività.
I vari ospedali vengono lautamente rimborsati dalla sanità pubblica con le convenzioni, cioè il servizio se lo fanno pagare caro e ci guadagnano.
Anche le scuole private vengono sostenute con gli aiuti di stato e regioni (1 miliardo) ed il risparmio è minimo perchè il confronto va fatto sul costo marginale e non sul costo medio ed a parità di servizio e condizioni. Infatti già diverse scuole private hanno chiuso negli ultimi anni e lo stato vi ha dovuto fare fronte riuscendovi senza aggravi di costo.
Quanto costa realmente il sistema chiesa e tutti i suoi privilegi allo stato italiano in cambio di un aiuto limitato, ma molto ben propagandato?
La multinazionale chiesa sa ben vendere quello che fa che è strumentale ai suoi obiettivi e diventa sempre più ricca.
Se fosse veramente interessata ad aiutare i poveri e non alla propria immagine e propaganda ha delle enormi ricchezze da vendere e mettere a disposizione e non si comprenderebbe la sua opposizione al subentro di altre onlus non cattoliche in aiuto: per esempio a Roma pochi giorni fa hanno aperto una grande chiesa i ricchi mormoni che fanno anche beneficienza e la chiesa cattolica è contraria.
OT (ma non troppo):
http://www.change.org/p/parlamento-europeo-non-vogliamo-bergoglio-a-strasburgo#
Fosco avvenire per un Europa laica.
Il popolo italiano ha a disposizione mezzi facilissimi – scrupolosamente contemplati dall’Ordinanento Giuridico vigente – per ridurre i finanziamenti alla Chiesa. Firmino tutti – o in grande maggioranza – per lo Stato e il cespite dell’8 per mille s’inaridirà. Idem per quanto riguarda le “erogazioni liberali” fiscalmente detraibili ad Enti ecclesiastici: convincete la gente a non farle. Convincete, altresì, le famiglie a non scegliere l’IRC: se avrete successo gli insegnanti di religione scompariranno. Persuadete militari, detenuti, ricoverati negli ospedali a rifiutare i cappellani. Inducete tutti a rifiutare categoricamente ogni servizio sanitario, scolastico, assistenziale (mense Caritas comprese) fornito e parzialmente finanziato dalla collettività per mezzo di Enti in qualche modo riconducibili alla Chiesa. Costituite comitati per la non costruzione di chiese e per il non restauro di quelle esistenti, anche se di valore artistico. Buona fortuna!
Marco Tullio, convinciti tu delle ca##ate che dici. Si vede che non ci credi manco tu.
@ Frank
Non ci crede neanche lui, infatti il suo tono altezzoso di sfida non ha niente di “cristiano” inteso nel senso “buonista” del termine. Al contrario, di “cattolico-prepotente e sprezzante” ha tutto.
@ Marco Tullio
La corrottissima “Chiesa”, invece, ha a disposizione l’intera corrottissima classe politica “italiana”, e quindi anche le televisioni, ecc…
Nota che la classe politica “italiana” dovrebbe tutelare gli interessi degli Italiani, invece si è venduta alla corrottissima “Chiesa”…
D’altra parte, a chi non sarebbe disposta a vendersi, la corrottissima classe politica “italiana”???
Ti pare una partita leale???
Certo che è leale…..per la chiesa e tutti quelli di CL che sono a fare i ministri sotto il DC Renzi, lo è…….
@Federix La … “Chiesa” … ha a disposizione l’intera … classe politica “italiana”, e quindi anche le televisioni, ecc…
Se per questo la classe politica non perde voti né i giornali lettori o la TV e la radio spettatori o ascoltatori, evidentemente il popolo italiano ha della Chiesa un’opinione diversa dalla tua.
@ Marco Tullio
In realtà gli elettori sono sempre più scontenti dei politici, basta vedere i risultati delle elezioni.
E inoltre secondo le statistiche la “cattolicità reale” degli Italiani è in calo da molti anni. Non per niente la “chiesa cattolica” sta strombazzando sempre di più dalle televisioni: cerca di “recuperare consensi”.
Quindi, evidentemente, hai torto.
@Marco Tullio
Continua ad autoconvincerti.
Un corno.
Secondo i sondaggi, la percentuale di cittadini che vorrebbe dare meno soldi alla CCAR è nettamente superiore alla percentuale di cittadini non cattolici. A casa mia questo significa che anche molti cattolici non vorrebbero arricchire la loro propria Chiesa.
@Marco Tullio
Le donazioni liberali sono a discrezione del singolo, genio.
Tu dimostra che tutto ciò che hai scritto sia effettivamente richiesto dalla popolazione. Buona fortuna!
caro Marco Tullio lo sa che dire le bugie è peccato grave? Se il suo dio ci fosse si farebbe un tot di purgatorio. Lo sa benissimo che chi frequenta l’ora di religione cala, gli insegnanti crescono. Ma sarà un miracolo, la moltiplicazione delle cattedre dopo quelle dei pani e dei pesci…
http://www.repubblica.it/scuola/2014/03/11/news/scuola_docenti_religione_aumentano_studenti_diminuiscono-80783336/
Per fare questo dovrebbe esserci una vera libertà di informazione ed una parità di condizioni, cosa che in Italia non c’è.
Per l’IRC è come avere il partito unico.
Per i cappellani basterebbe indagare quanti se ne servono realmente negli ospedali, per quelli militari non esiste libertà di scelta, i militari non possono decidere.
L’otto per mille non ha un meccanismo equo e democratico e solo alla chiesa cattolica è concesso di fare pubblicità, per di più ingannevole, con favoritismi dai politici.
Gli ospedali sono aziende non enti di beneficienza, sono investimenti della chiesa lautamente rimborsati con le convenzioni da parte dello stato, stato che si accolla i costi quando questi ospedali vanno in perdita.
PERCHÉ ABROGARE IL MECCANISMO (dell’8 per mille)?
perché è una partita truccata: a differenza delle confessioni religiose, lo Stato italiano non fa alcuna pubblicità per sé e non informa su come destina questi fondi. Quando nel 1996 il ministro Livia Turco propose di destinare i fondi di competenza statale all’infanzia svantaggiata, il “cassiere” della Conferenza Episcopale Italiana Nicora reagì duramente, sostenendo che «lo Stato non deve fare concorrenza scorretta nei confronti della Chiesa»;
http://www.uaar.it/laicita/otto-per-mille#03
Era per Marco Tullio
Lascia perdere Osvaldo…….
Anche io ho firmato così come firmo tutto il firmabile. Del resto che altro possiamo fare? Metterci forse a sparare mandando sottoterra un padre di famiglia per poi finirci a nostra volta?
E poi servirebbe a qualcosa? Si, servirebbe a far molto male a tanti innocenti e molto bene all’arroganza clericale che approfitterebbe subito di fatti di violenza, brava come è nell’arte del vittimismo e del perdono. Dalla nostra abbiamo il tempo che alla fine dovrebbe aprire gli occhi alle persone, di contro l’indolenza di un popolo come quello italiano e di tanti che si professano atei (circa 10 milioni) e che se firmassero tutti……………….
“se firmassero tutti…………”
Infatti occorrerebbe sensibilizzare le persone, far “pubblicità”.
Molti atei, pur sapendo delle petizioni, non firmano perchè …”rassegnati”.
Firmo per l’ennesima volta una petizione che so inutile. Forse bisognerà soffermarsi a pensare meglio cosa fare.
Tiziana con i mezzi e gli appoggi che abbiamo, dal mio punto di vista (sono iscritto dal 2005) in nove anni abbiamo fatto “miracoli”. 🙂
era un commento generico e molto nervoso, non certo rivolto all’uaar.
Certo Tiziana, comprendo. Anche il mio commento non era rivolto tanto a te quanto in generale. Che fare? Io credo che in un momento come questo e con questo popolo, ben poco si possa fare.
E’ amaro scrivere queste due righe per uno come me che vorrebbe vivere tutta un altra realtà ma non possiamo certo farci venire il mal di cuore pe’ sta gente……..
@ Stefano Grassino
Vedi, poco sopra, il mio commento delle 20:09 …
Caro Grassino,
mi chiedo perchè non ci sia una prevalenza del buonsenso – non dico della ragione-
Non vorrei ammetterlo , ma temo che la “mitica” società civile che io chiamo meno pomposamente gente comune e che ho sempre creduto fosse un pò meglio della classe dominante, sia un concetto da rivedere.
Buon senso: a Roma le addizionali sono alte perchè si deve foraggiare la santa Sede; il tetto della scuola pubblica cade perchè l’otto per mille allo Stato che io firmo va a rabberciare l’edificio di culto; …
E non è solo questo, perfino nel mio condominio che non è fatto di poveri qualcuno vorrebeb mandare a giocare i bambini nel cortile che abbiamo appena risistemato. Benissimo, ma facciamo una assicurazione che li copre, in breve sono passata come l’isterica che teme che un piccolino possa rompersi la testa cadendo dallo scivolo.
Non so, forse sono io che non sono calata nelal realtà.
Tiziana se gli proponevi di mettere una parabola per vedere le partite di calcio in cortile tutti assieme, vedevi come ci stavano. Come disse Gadda, non tutti hanno la disgrazia di nascere intelligenti.
[…] http://www.uaar.it/news/2014/09/12/petizione-parlamentari-ridimensionate-costi-pubblici-della-chiesa… […]
Vero, tra un po’ sarà il 20 settembre, il giorno della breccia di Porta Pia.
E da poco c’è stato l’11 settembre, il giorno dell’assassinio di Salvador Allende e del colpo di stato in Cile:
http://apocalisselaica.net/varie/eventi-storici/fate-tutto-il-necessario-per-danneggiarlo-e-farlo-cadere-quel-figlio-di-puttana-va-schiacciato-con-qualsiasi-mezzo
le date sulle quali soffermarsi sono molte e la coincidenza con i fatti di NY hanno del tutto oscurato la data cilena. Lungi da me fare una classifica, ma essere italiani , vivere a Roma , e non ricordare il Venti settembre è qualcosa di inqualificabile.
Io mi sono limitato ad osservare che le norme a voi tanto invise si basano tutte sulla libera scelta dei cittadini e nulla frutterebbero alla Chiesa o ad Enti ad essa in qualche modo riconducibili se la gente facesse scelte diverse. Invece quello che chiedete voi con la vostra petizione sarebbe un intervento autoritario, che priverebbe i cittadini di alcune facoltà di cui moltissimi si avvalgono, che molti altri accettano – senza esservi per nulla obbligati – e che danno fastidio ad un’infima minoranza. Così infima che il referendum proposto dai Radicali sull’otto per mille non ha neppure raccolto le firme necessarie per indirlo. Il popolo italiano è più avvertito di quanto voi pensiate. Quando si cercò di finanziare i partiti con un meccanismo analogo all’otto per mille … il flop fu catastrofico. Istituito il cinque per mille attuale (del quale beneficiate anche voi) gran parte delle scelte si è rivolta ad Enti cattolici … Scherzi della Libertà …
Marco, mo le tocca confessarsi… quante bugie… lei dimentica che l’8xmille ha un meccanismo di ripartizione MOLTO diverso dal 5×1000 in realtà se uno non si esprime, non viene calcolato. Nel 2010 solo il 45% per cento ha destinato l ‘8×1000 eppure la chiesa cattolica con il 36% di indicazioni degli aventi diritto porta a casa l’85% del totale. Ai preti piace vincere facile, evidentemente. Mi attendo da lei che, da democratico, si batta contro questo scempio della democrazia (se il 55% non si esprime a sentir lei sarebbe da sbaraccare il sistema 🙂 ) Invece il 5% x 1000 viene versato solo per gli importi per cui si firma. Se qualcuno non indica, il suo 5×1000 non va a nessuno. Ma si sa, è meglio la ricerca di dio, della ricerca 😉
E’ vero che il meccanismo del 5 per mille è diverso da quello dell’ 8. Ma … quale dei due è più giusto?
@Marco Tullio
Quello che non mette le mani in tasca ai cittadini.
@ Marco tullio
Noto che stai cercando di menare il can per l’aia divagando con chiacchiere varie, SENZA AVER ANCORA RISPOSTO PUNTUALMENTE AD ALCUNA DELLE OBIEZIONI CHE TI SONO STATE RIVOLTE! CIOE’ TI STAI COMPORTANTO DA “PERFETTO CATTOLICO”!
Nota bene: è proprio per atteggiamenti COME IL TUO da parte dei preti dell’epoca, che da ragazzo ho iniziato a diffidare delle CHIACCHIERE di quei raccontafrottole che sono i preti! 🙂
@Federix. Per la verità serie obiezioni al mio ragionamento (che in realtà si riassume nelle parole “le norme a voi tanto invise si basano tutte sulla libera scelta dei cittadini e nulla frutterebbero alla Chiesa … se la gente facesse scelte diverse”) non ne ho viste. Tu in particolare mi accusi di non essere un “cristiano buonista” e di avere un “tono altezzoso di sfida”. Altri mi danno del bugiardo o affermano che scrivo stupidaggini (invero usano altro termine) alle quali io stesso non crederei, ma senza entrare nel merito. Sono obiezioni queste?
@ Marco tullio
Un po’ non hai effettivamente capito, un po’ stai fingendo di non capire.
Come volevasi dimostrare.
@Marco Tullio
In realtà, ti ho chiesto di dimostrarlo e non l’hai fatto.
Ne sei in grado. Altrimenti, ripeterlo non lo rende vero.
Marco Tullio
Quale libera scelta?
Perchè una scelta sia libera e democratica devono esserci le condizioni: parità di informazione e trattamento.
Anche nelle dittature ci sono elezioni e guarda caso a vincerle è il partito al governo.
Se baro sulle condizioni il risultato ne è influenzato.
L’ora di religione è come poter votare solo per il partito unico con l’opposizione ostacolata.
L’otto per mille è una votazione truccata, in cui esiste un solo vero contendente, la chiesa cattolica, appoggiata dai politici e dai media e le altre a fare da corollario per dare una parvenza di democraticità. Lo stato per accordi con la chiesa cattolica non fa pubblicità, ai valdesi vengono poste limitazioni nella pubblicità, alla chiesa viene permessa una pubblicità ingannevole. Quanti sanno per esempio che ormai i valdesi fanno con l’otto per mille un’opera umanitaria che rappresenta il 20% di quella della potente chiesa cattolica e che insieme allo stato rappresentano metà dell’opera umanitaria fatta con l’otto per mille?
In Italia è considerata lesa maestà dire pubblicamente qualcosa di critico sulla chiesa e chiedere delucidazioni sulle sue attività “umanitarie” e di metterle a confronto.
@Marco Tullio
Eccolo, l’integralista.
Non vorrai farmi credere che non sai come funziona l’8×1000? Sono sicuro che nella tua finta onestà lo sai e lo approvi.
I cappellani militari li richiede la popolazione?
Ti sei trovato mai in un reparto degenza? Io più di una volta e la maggior parte dei pazienti era tutto meno che felice.
Col 5×1000 uno ci può fare quello che vuole. Resta da capire come mai le associazioni cattoliche, nonostante l’8×1000 chiedano anche il 5×1000.
Possiamo controllare gli elenchi, comunque:
http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Documentazione/Archivio/ArchivioSchedeAdempimento/Schede+adempimento+2012/Richiedere+2012/Iscrizione+elenchi+5+per+mille+2012/Scheda+informativa+5xmille+2012/Elenchi+2012/Elenchi+degli+ammessi+e+degli+esclusi+con+l+indicazione+delle+scelte+e+degli+importi/
Sono quelli del 2012. Ci sono gli enti cattolici, certo, ma dire che sono la maggior parte è un tantinello arbitrario.
Ah:
ht tp://w ww.agoravox.it/Il-flop-dei-referendum-radicali.html
Fammi capire, anche tu sei fra quelli che se una cosa è presumibilmente accettata dalla maggior parte, allora è giusta? Allora, nel Regno Unito è giusto il protestantesimo e non devi minimamante lagnarti se la maggior parte della popolazione la pensa diversamente su tematiche sensibili, non c’è bisogno che ti spieghi quali.
ht tp:// it.wikipedia.org/wiki/Argumentum_ad_judicium
@gmd85. “Nel Regno Unito è giusto il protestantesimo e non devi lagnarti se la maggior parte della popolazione la pensa diversamente su tematiche sensibili”. Me ne lagno (per il Regno Unito come per qualunque altro posto) a livello puramente morale, ma mi guardo bene dal desiderare che il Pubblico Potere (ovunque) intervenga coattivamente in senso contrario alla volontà della maggioranza. Auspico, piuttosto, che l’azione educativa del Cristianesimo (cattolico – dal mio punto di vista – in primis, ma anche di altre confessioni) possa persuadere le persone a quei comportamenti che reputo migliori per loro.
Grande azione educativa, quella della Chiesa cattolica italiana, che incassa da anni anche le quote che non le sono attribuite grazie a un meccanismo volutamente ambiguo. Per non parlare di quelli mandati ad “aiutare” gli anziani nella compilazione, o quelli che correggono le destinazioni diverse da chiesa cattolica.
Una Chiesa cattolica onesta non avrebbe accettato l’imbroglio delle quote non espressamente destinate. Non spenderebbe milioni di quel denaro per spot pubblicitari mirati a colpire l’emotività, omettendo la reale proporzione di denaro devoluto in beneficenza. E tante altre cose, che non ha mai fatto o detto, per cui l’azione educativa della Chiesa, nei paesi dove ne ha avuto il monopolio, è davvero poca cosa, per il senso civile: non ovviamente per se stessa.
@ Sandra
Ottimo. Come sempre incisiva ed efficace.
@ Marco Tullio
O forse intendevi “diseducativa”?
@Marco Tullio
Se la critica morale corrisponde a una porcata nella pratica, ti piaccia o no, è lecito agire.
@ Marco Tullio
Ecco alcuni esempi dell’azione educativa:
http://www.uaar.it/news/2014/09/15/clericalata-della-settimana-36-gruppo-udc-nellassemblea-regionale-siciliana/
“Resta da capire come mai le associazioni cattoliche, nonostante l’8×1000 chiedano anche il 5×1000.”
E’ buffo il vostro modo di spaccare il capello in 4 o di buttarla nel polverone quando a seconda della convenienza dialettica.
La domanda di Marco Tullio
“le norme a voi tanto invise si basano tutte sulla libera scelta dei cittadini e nulla frutterebbero alla Chiesa … se la gente facesse scelte diverse”
aspetta ancora una risposta, quelle pervenute sono scalate di specchi.
Detto questo, mi spiegate come mai è pieno di atei che risiedono in immobili appartenenti alla CCAR? Immobili ad uso commerciale, per cui viene regolarmente pagata l’IMU. Forse perché gli affitti sono al di sotto degli standard di mercato? Mettete anche questo nei vostri conti please.
@parolaio
Faccio anche a te la stessa domanda fatta a Marco Tullio:
Dove sarebbe la libera scelta? Nel vedersi prelevare comunque l’8×1000? I cappellani li richiede la popolazione tutta? I preti in corsia anche? Io dico di no. Ma magari potete provarlo e dimostrare che mi sbaglio. marco Tullio ancora non l’ha fatto.
A parte il fatto che devi dimostrare il dato, compreso quello sugli affitti più accessibili, che non peno sia veritiero, cosa significherebbe? Forse che visto che ci sono atei che alloggiano in queste strutture, dovremmo smettere di criticare un malcostume?
Ma fai sul serio?
@parolaio
Ah, continuo a domandarmi come mai, con tutti gli introiti di 8×1000 e donazioni varie, ci siano associazioni che chiedono anche il 5×1000. Sicuro che sia spaccare il capello? Davvero non vuoi porti il dubbio?
@ parolaio
Le risposte sono state date ed esaurienti. Marco Tullio non ha capito una mazza di come funiona l’8×1000 e tu non perdi occasione per chiedere di essere accomunato a lui.
Il fatto che qualcuno, sia ateo o chierichetto, occupi e paghi l’affitto, alto o basso, di un immobile di proprietà di CCAR c’entra con tutto questo come?
Chiediamo a Bertone?
E’ una scalata di specchi il fatto che la chiesa destini il 20% di quanto ottiene dall’8×1000 alla carità, che è invece esclusivo oggetto della sua pubblicità? Chiedilo a loro…
E’ scalata sugli specchi che lo Stato non possa fare pubblicità per accordi di non concorrenza con la chiesa?
E’ una scalate di specchi la chiarissima proposta di Giorgio Pozzo, più sotto, alla quale tu puoi dare un’altrettanto chiara risposta senza scalare gli specchi che accusi altri di scalare?
Vediamo, PAROLAIO…
Ancora @ “Non vorrai farmi credere che non sai come funziona l’8×1000? Sono sicuro che nella tua finta onestà lo sai e lo approvi”. Lo so benissimo, e lo approvo. Prima di tutto perché è stato approvato dal Popolo Sovrano rappresentato da un Parlamento liberamente eletto e non mi risulta alcuna consistente opposizione: prova ne sia che un referendum proposto per abrogare la normativa in questione non ha neppure raggiunto il numero di firme necessario ad indirlo. Inoltre sono convinto che quel meccanismo giuridico lo conoscano tutti (è legge, la cui ignoranza non è ammessa per definizione). Perciò presumo che chi non esprime alcuna scelta sia contentissimo di rimettersi alle scelte altrui e che quanti desiderano destinare la propria opzione allo Stato siano per l’appunto coloro i quali lo fanno.
Ma certo, e la cei si attiva da anni con il concorso dell’ifeelcud per cosa? Loro dicono “Purtroppo per i detentori di solo CUD, perlopiù pensionati e giovani al primo impiego, risulta più difficoltoso effettuare la scelta.”. Difficoltoso… quindi la cei ti dà torto. Io quelli che vanno a tampinare i vecchietti per farsi dare soldi li chiamo imbroglioni.
@Marco Tullio
Tanto per cominciare ignorantia legit non excusat vuol dire che non ci si può appellare alla non conoscenza della legge come scusante in caso di commissione di reato. Non vuol dire che tutti i cittadini sono a conoscenza di ogni singola legge degli ordinamenti. Sei ridicolo.
Ah, certo. Sono sicuro che la pensi così anche per il divorzio breve e che la penseresti così anche per l’eutanasia. Oltre che ridicolo, sei falso.
Ah, leggiteli i link:
http://www.agoravox.it/Il-flop-dei-referendum-radicali.html
@Vico Zanetti. Se si deplora la spesa per gli insegnanti di religione e l’ asserito aumento del loro organico (e qui son d’accordo: se è vero che sono troppi in relazione al servizio loro richiesto, sarebbe corretta amministrazione metterci rimedio licenziando quelli in soprannumero … ma bisognerebbe proporlo apertamente), che senso ha battersi per l’ora alternativa, che raddoppierebbe la spesa?
@Sandra. Se l’esortare qualcuno ad una libera scelta è “imbroglio” … figuriamoci l’incamerare silenziosamente – come proponete voi – i soldi di tutti coloro che, per una ragione o per un’altra, quella scelta non la effettuano.
@gmd85. Tra i meccanismi dell’ 8 e del 5 per mille gmd85 preferisce il secondo perché non metterebbe le mai in tasca ai cittadini. Affermazione erronea: quei denari vengono comunque pagati dal contribuente.
Non è detto che uno debba conoscere ogni singola legge, ma per la verità tutti dovrebbero informarsi delle leggi che li riguardano direttamente. Chi non se ne cura si rimette alle decisioni altrui. E ciò è inevitabile, ed avviene anche nel meccanismo del 5 per mille (nel quale la “decisione altrui” è quella dello Stato d’incamerare i soldi delle “scelte inespresse”), così come avverrebbe per l’8 se passasse l vostra proposta.
ma come sei ossessionato e rabbioso gmd85, mi fai un po’ pena.
@ Marco Tullio
Marco Tullio, o si elimina sia l’una sia l’altra o si commisura l’organico agli studenti e si offre l’opportunità di scegliere l’una o l’altra. Non è difficile da capire, basta volerlo…
Riguardo a quanto ti ha fatto notare Sandra, è comica la risposta “esortare qualcuno ad una libera scelta” quando si scopre che oltre ai comitati per favorire “libere scelte” vi sono addiruttura programmi di elaborazione delle dichiarazioni nei CAF preimpostati su Chiesa Cattolica.
O quando politici ben disposti nei confronti della CCAR stornano l’8 x 1000 che i cittadini hanno deciso di destinare allo Stato alla Chiesa con motivazioni risibili.
Evidentemente sono stati tutti ben educati nell’etica cattolica…
@ mauro
Si chiama sdegno e quelli che fanno pena sono coloro che piangono se qualcuno protesta per i loro privilegi.
Sappiamo che pensate al contrario ma qui non funziona.
@ Marco Tullio,
direi che non hai idea di cosa siano e come funzionano sia l’8×1000 che il 5×1000.
In entrambi i casi si tratta di imposte (irpef in particolare) che i cittadini pagano comunque, quindi viene solo chiesto al contribuente come destinarli;
Nel 5×1000 solo se il contribuente firma viene prelevato dall’irpef versata e girata all’associazione prescelta, nel caso in cui nessuna scelta venga fatta i soldi restano all’erario (ripeto sono irpef, quindi comunque versati allo stato). Inoltre al 5×1000 c’è un tetto massimo annuo di 400 milioni.
Nel caso dell’8×1000 invece i soldi vengono comunque “prelevati” e ripartiti in base alle scelte espresse, anche nel caso in cui il contribuente non abbia fatto alcuna scelta. E non ci sono tetti massimi, quindi viene preso tutto.
@ Marco Tullio
Sia l’8 sia il 5 sono gettito erariale dello Stato Italiano. Quindi la quota inespressa dell’ 8 per mille dovrebble semplicemente essere quel che è: gettito erariale dello Sato Italiano. E’ l’etica cattolica, del Vaticano e dei politici proni che stravolge logica e buon senso per far partecipare di nuovo la chiesa alla ripartizione di ciò che per sua natura è già dello Stato.
per la verità tutti dovrebbero informarsi delle leggi che li riguardano direttamente (Marco Tullio)
Se sei “convinto che quel meccanismo giuridico lo conoscano tutti” (parole tue), com’è che la Dei lancia concorsi per suggerire alle persone anziane di compilarlo a favore della Chiesa? L’otto per mille è del 1984, data in cui gli anziani di oggi dovevano ben essere al corrente, diamine, c’era Craxi (sai, quello a cui il popolo sovrano ha persino potuto tirare le monetine!), e c’era Tremonti, che poi ci siamo ritrovati a lungo nel governo Berlusconi e che ancora oggi puoi ammirare tra le pinete bellunesi a far templi a Wojtyla.
Incamerare come dici tu è quello che avviene normalmente nelle decisioni: le schede bianche e gli astenuti non vengono considerati secondo criteri proporzionali, non vengono proprio considerati. Si è barato, del resto a brigante brigante e mezzo (solo che qui si è in difficoltà a stabilire chi fosse meno brigante dell’altro).
“per la verità tutti dovrebbero informarsi delle leggi che li riguardano direttamente (Marco Tullio)”
Ma via, la legge dell’8 per mille è stata fatta proprio contando sulla disinformazione, e tenendo ben conto che metà dei contribuenti non esprimono alcuna scelta: se avessero fatto un meccanismo alla 5 per mille, la Chiesa avrebbe avuto pochino, e allora hanno prelevato da tutti.
Con il risultato che come ai tempi di Mussolini tutti pagano la congrua.
Stefano tm,
invito anche te a non trattarmi col voi, dato che parlo per me stesso e non devo proprio compiacere nessuno (io …).
Tanto più che, al netto di un atteggiamento generale verso i credenti che non mi piace in questo blog, condivido abbastanza il contenuto dell’articolo.
E non firmerò la petizione, così come mia abitudine ormai da anni e anni; in queste cose non credo assolutamente.
Un suggerimento concreto l’ha già dato Marco Tullio del 13 u.s. alle 19,15: in questo modo soltanto si può mettere a frutto quello sdegno del tutto presunto prima di tutto, ma di sicuro assolutamente inconcludente.
p.s. ho notato , nel momento in cui arriva un dissidente/credente a dire la sua, un coalizzarsi dei soliti due-tre (che potrebbero essere anche la stessa persona) che, sistematicamente, prevedibilmente, si scagliano in modo variamente incivile contro il malcapitato di turno; a proposito di lagnanze, Stefano tm, mi pare che anche tu dovresti riflettere su un rispetto preteso e non concesso …..
@mauro
Tu a me non fa neanche quella 😉
@Marco Tullio
Tanto per cominciare, le scelte inespresse del 5×1000 non vengono prelevate forzosamente e non finiscono alla destinazione maggioritaria. Il 5×1000, di fatto, lo versi se vuoi.
Quanto all’essere informati… chiedilo a loro.
@mauro
Tu parla pure per te stesso, ma chissà come mai le tue esternazioni sono le stesse dei clericali più convinti.
Il commento di Marco Tullio si basa su degli errori di fondo:
1) pensare che una cosa sia giusta perché la popolazione non si oppone;
2) millantare libere scelte laddove non ce ne sono, e gli ho chiesto più di una volta di dimostrare che la popolazione sia tutta a favore dello status quo. Cosa che non ha fatto.
3) pensare che il parlamento, solo perché liberamente eletto, sia sempre e comunque espressione della volontà popolare.
Quanto al rispetto, non mi sembra che Stefano™ ne abbia mai preteso. Se pensi che una critica sia mancanza di rispetto, caschi male. Comunque, un’idiozia non merita rispetto, così come non lo merita il continuare a riproporla.
Lagnati pure, ora 😉
P.S.
Gestire tre o più contatti sarebbe pressoché impossibile, visto che andrebbero continuamente in m.oderazione. Noto una certa propensione al complottismo in non pochi credenti…
@ mauro
La trinità è roba vostra, qui ognuno parla per sé.
Credo che l’atteggiamento nei confronti dei credenti sia generalmente di rispetto (della persona, non certo delle idee) almeno ai primi interventi.
John, per citarne uno, ha un modo di proporsi equilibrato e credo riceva di ritorno medesimo trattamento, quantomeno in generale.
Se chi interviene mantiene posizioni qui irricevibili, sulla base di presupposti indimostrabili e continua a riproporli inalterati, intervento dopo intervento, assolutamente insensibile ai rilievi e di ritorno riceve comportamenti da lui ritenuti “irrispettosi” si chieda se continuare a fare il disco rotto in casa d’altri costituisca buon motivo per piagnucolare perché non viene riconosciuto ai credenti, oltre ai privilegi di cui gode la loro chiesa, anche quello di far propaganda dove non dovrebbe. Magari con il coro di atei che applaudono o si girano dall’altra parte. Altri lo faccia, io sto fuori.
Il rispetto, dopo la disponibilità iniziale, si deve meritare.
gmd85 che dice “Comunque un’idiozia non merita rispetto” dimostra definitivamente la sua inarrivabile intelligenza e io mi inginocchio davanti a cotanta evidente superiorità, non mi rimane altro da fare. Naturalmente mi inchino anche davanti a Stefano tm … anche se non è ancora del tutto paragonabile (ma manca pochino) a gmd.
@ mauro
Dunque apprendo che per te le idiozie meritano rispetto.
Si può anche sapere il perché, di grazia?
@mauro
Inginocchiati, se ti pare. Non mi fai pena comunque 😉
Ma perdete ancora tempo a rispondere a uno – Marco Tullio – che ha definito antidemocratica la richiesta di riduzione dei costi della chiesa. Secondo me è un prete, perché io ne conosco di cattolici, lo sono stato un tempo anch’io ma di così in malafede non li ho mai visti. E deve essere in malafede altrimenti devo supporre che sia un deficiente nel senso che defice di qualcosa.
Precisamente l’ha definita autoritaria, ma mi faccia il piacere – come diceva Totò.
Voglio che l’ 8×1000 resti ma con l’aggiunta di un quadratino con la scritta: “la somma resta al dichiarante”. Poi vediamo quanti sono i cattolici e credenti in Italia.
Noto con estremo disappunto che alcuni strenui Difensori della Chiesa (anzi, Difensori dei Privilegi della Chiesa) si affannano a giustificare la presunta democraticità del meccanismo diabolico dell’8×1000. Ora, senza entrare nel merito, tralaltro impossibile da riconoscere, della buona o mala fede di tali difese di un meccanismo tanto illogico e matematicamente assurdo quanto antidemocratico, vorrei fare un umile e forse ultimo tentativo. O la va o la spacca.
Invece di attaccare un meccanismo di calcolo sballato (il quale, da brava Legge dello Stato, sembrerebbe godere di una certa infallibilita’ quasi papale), tenterei di spiegare, confidando nella possibilità, forse non remota, di far ragionare i suddetti DC con un esempio semplicissimo di meccanismo alternativo, logico e democratico. Meccanismo che potrebbe e dovrebbe semplicemente sostituire il nostro obbrobrio.
Partendo dal presupposto (e sfido i DC in oggetto a criticarlo) che le confessioni religiose abbiano certamente diritto ad essere sovvenzionate (prego intensamente di assaporare e digerire questa mia affermazione, nella quale io credo fermamente), il problema sarebbe risolto, tanto velocemente quanto semplicemente, da un meccanismo di 8×1000 perfettamente, ma veramente, volontario.
In Germania, dove tra l’altro invece che l’8×1000 le confessioni religiose hanno il 3% (almeno quando c’ero io: si tratta di una pacco di soldi), quindi una quota molto più alta che in Italia, il gettito viene versato solo da chi lo richiede. Le scelte inespresse vanno allo Stato per il purissimo e semplicissimo motivo che SONO INESPRESSE. Lo Stato, ovviamente, non esiste come opzione. Certamente non deve esistere come opzione, in quanto trattasi di “default”, cioè, inespresso. E, last but not least, importantissimo, ogni versamento è una quota effettiva del proprio imponibile: se io dispongo di 2000 euro, allora sono effettivamente i MIEI 2000 euro che vanno alla Chiesa, e non quelli di un altro che dice zero in quanto non cattolico o uaarrino.
Spero di non incorrere nelle critiche e nelle accusa di maleducazione(*) di alcuni DC difensori di altri DC, se chiedo rispettosamente e per favore a tutti quanti questi Signori di tentare di capire quanto ho scritto, e trovare dove sarebbe il punto debole di tale ragionamento riportato dall’esempio tedesco, che, come tutte le cose che altri fanno meglio di noi, potrebbe essere emulato.
(*) prego tenere presente che, se anche tale malaugurata ipotesi dovesse accadere, non perderei il sonno per questo. Ci sono pure abituato: il fatto è, semplicemente, che non riesco a capire chi rifiuti di ragionare.
@Giorgio Pozzo
Ma ti pare che chi afferma che l’8×1000 sia una libera scelta approvi il tuo ragionamento?
@ Giorgio Pozzo.
Giorgio guarda che in Germania l’aliquota, per quello che ho letto io è al 9% e per non pagarla ti devi dichiarare non credente.
La figlia di una mia amica che lavora in Svizzera, quando ha compilato per la prima volta il modulo per le tasse, ha trovato le voci che riguardavano le varie confessioni religiose.
In fondo alla lista ha visto una casella dove non capiva bene il signifcato della dicitura ed allora allo sportello, ha chiesto delucidazioni. Risposta dell’addetto: “Ah, quello è per coloro che non hanno alcuna religione e che non intendono versare alcunché.” Lei, a quel punto, da brava atea ha barrato la sua casella e si è tenuta i soldini.
Io questa la chiamo democrazia e gli strenui difensori della chiesa, come la chiamano?
Urca! Hanno aumentato la tassa dopo che sono venuto via io…
Bah, che ci crediate o no, io avevo barrato la casella “nessuna religione” anche senza minimamente sapere che esisteva quella tassa. E quindi, da ateo non la pagavo ed ero doppiamente felice (per essere ateo e non dover pagare).
Ora la pago, sempre da ateo, e sono doppiamente infelice (per essere considerato cattolico e dover pagare).
PS: non avete idea (o forse sì, basta avere fede…) di quanta gente avesse barrato la casella “cattolico” senza avere la minima intenzione di sovvenzionare la Chiesa, e senza sapere che poi sarebbe diventato evasore fiscale.
La Germania cambia metodo di riscossione: per quelli con un capital gain superiore agli ottocento euro, è la banca a passare la tassa alle Chiese. Pare che non sia molto gradita…
http://www.reuters.com/article/2014/08/29/us-religion-germany-tax-idUSKBN0GT1R020140829
Come tenersi i fedeli 😆
La chiesa cerca sempre giustificazioni per le perdite di fedeli.
Il crollo è dovuto all’ennesimo caso di corruzione dovuto al vescovo Tebartz van Elst che coi soldi della chiesa si è costruito una residenza lussuosa da 31.5 milioni di € e copriva con presunte attività umanitare in India molte sue attività, ma dalle indagini sono venuti fuori anche i vari patrimoni occulti delle varie sedi vescovili e le spese pazze di diverse sedi vescovili, con residenze lussuose anche di altri vescovi.
Secondo le statistiche almeno un 20% dei loro fedeli ufficiali è in stand-by per lasciarla e, quindi, basta poco perchè l’abbandonino.
Anche in Austria c’è stato un aumento degli Austritt e lì non sono cambiate le regole di pagamento.
Dimostrano se mai che il numero dei fedeli su cui contano non è realistico, ma artificialmente gonfiato e basta poco per perderli. Nonostante il nuovo papa e tutta la propaganda.
Il sistema tedesco è simile a quello austriaco, anche se in quello austriaco è la chiesa a riscuotere direttamente e non tramite lo stato come in Germania.
L’aliquota arriva fino all’8 o 9% a seconda del Land, ma vi sono notevoli detrazioni e solo una parte dei fedeli (lì bisogna essere iscritti nelle liste dei fedeli di quella chiesa) è tenuta a pagarla. Prima di tutto non si paga niente al di sotto degli 8000 € di reddito e anche i pensionati pagano poco, vi sono detrazioni per i figli e per le classi di reddito. La quota pagata è inferiore a quella italiana al di sotto dei 20000 o 30000 € di reddito. Diventa consistente per i ricchi. La quota media è di circa 200 €/fedele. Se sei iscritto nelle liste dei fedeli devi pagarla altrimenti perdi i servizi e finisci sotto processo: ovviamente con l’Austritt puoi uscirne ed in tal caso non devi niente. Così solo il 59% dei tedeschi risulta appartenere alle due chiese principali (erano oltre il 90% qualche decennio fa) ed ogni anno circa lo 0.6% l’abbandona (l’1 % in Austria).
Il reclutamento nelle liste della Kirchensteuer avviene quasi solo per battesimo, ma dai 14 anni sei libero di decidere se rimanere o abbandonarla con l’Austritt.
Purtroppo anche lì le entrate della chiesa non sono solo dalla Kirchensteuer, ma anche da vari fonti statali tramite il concordato e balzelli storici vari. Per fortuna qualche Land ne sta discutendo la parziale abolizione.