Si sudano le famose sette camicie far passare una prospettiva laica su giornali e televisione. Il mondo dell’informazione in Italia è dominato dall’ossequio alla religione e in particolare alla Chiesa cattolica. Anche sui media in teoria “laici”. Sulla tv pubblica, dopo decenni di influenza clericale che portavano alla censura diretta di programmi “immorali” o non graditi, si assiste anche a una formale e strettissima collaborazione con il Vaticano. Tanto che c’è una struttura interna alla Rai che fa direttamente capo alla Santa Sede, cui è appaltata in pratica l’informazione religiosa. Un approccio confessionale che proprio l’Uaar ha contestato.
Di recente abbiamo intervistato l’autore di Vaticash, il giornalista Mario Guarino. Il libro fa una carrellata impietosa degli scandali del Vaticano e indaga sulle ricchezze private di decine di prelati, gli stessi che magari proclamano dal pulpito la povertà. Le disavventure che ci ha raccontato l’autore sono un piccolo esempio di quanto l’informazione sia orientata in senso clericale.
La casa editrice intendeva pubblicizzare alcuni libri, tra cui appunto Vaticash, sul quotidiano dei vescovi Avvenire. Cerca l’accordo con l’ufficio commerciale, chiedendo lo specchietto pubblicitario in prima pagina per tre libri, tra cui l’ultimo firmato da Guarino. La controparte però nella sua offerta esclude accuratamente Vaticash, approvando gli altri due dopo aver consultato il direttore. A quel punto l’editore sospende la trattativa per la scelta di depennare Guarino, giudicata un’arbitraria forma di censura “ad librum”.
Va detto che una testata può rinunciare legittimamente a dare risalto a un prodotto se non è ritenuto congeniale. È comprensibile l’imbarazzo del quotidiano dei vescovi nel pubblicizzare quel libro. Va anche detto che Avvenire, organo della conferenza episcopale italiana, è tra i quotidiani più foraggiati dai contributi all’editoria. Nel 2010 erano poco più di 5 milioni di euro, nel 2012 si parla di 4,3 milioni di euro. Soldi di tutti i contribuenti, siano credenti e non, laici o clericali, per fare scelte parziali.
Il libro viene messo all’indice dal giornale dei vescovi, ma non finisce qui. Archiviato il capitolo Avvenire, l’autore cerca di promuovere la sua inchiesta. Ma si trova di fronte a un muro di gomma. Niente censure esplicite, beninteso, ma modi sottili di filtrare le notizie ritenute scomode e non conformi all’immagine della Chiesa propagandata dalla maggior parte dei media italiani. Fino allo sfinimento dell’interessato che getta la spugna.
Il giornalista contatta l’Ansa, ma dopo una ventina di telefonate che non portano a nulla alla redazione cultura, lascia perdere. Dall’agenzia fanno sapere di aver passato la notizia ai due giornalisti vaticanisti in redazione. Avete capito bene, la più importante agenzia stampa italiana passa le notizie che riguardano la Chiesa ai “vaticanisti”. Prevedibile che quelle scomode finiscano in buco nero. L’Ansa, riporta Wikipedia, è una cooperativa di 36 soci editori dei principali quotidiani italiani: tra i quali figura anche Avvenire. E il cerchio si chiude.
Guarino prova quindi con l’Agi. Un redattore, dopo un paio di colloqui, gli dice di parlare con il loro giornalista vaticanista. Un vaticanista anche qui, per di più che lavora nella Sala stampa del Vaticano. L’Agenzia Giornalistica Italiana (sempre da Wikipedia) risulta controllata dall’Eni. Proprio l’azienda del gas è, per dire, da anni partner ufficiale del Meeting di Comunione e Liberazione di Rimini. Anche qui il cerchio si chiude.
Ironia della sorte, Guarino descrive in maniera impietosa proprio il modo in cui giornali e televisioni trattano di religione. Le omissioni e le censure delle notizie che evidenziano contrasti nella Chiesa, gli intrallazzi, gli scandali o l’ingerenza nelle istituzioni. La tendenza, specie da parte di intellettuali di grido, a non trattare la sostanza ma a lanciarsi in vaghe e complicate contorsioni spirituali e teologiche. L’influenza dei vaticanisti ormai onnipresenti, che agiscono da filtro e ci tengono a non apparire sgraditi al Vaticano per non perdere l’accredito e le notizie fresche dalla Santa Sede. Altrimenti, si rischia di fare la fine di Balduzzi, che osò ironizzare sui “quattro gatti” di papa Ratzinger.
La redazione
A proposito di sudditanza al vaticano, al clero, e comunque alla religione… e da parte di persone insospettabili, ritenuti – e per tanti aspetti a ragione – giornalisti indipendenti, per niente disposti a fare sconti a nessuno. Uno per tutti, una specie di mostro sacro del giornalismo televisivo, laico, forse non credente: Enzo Biagi, ‘epurato’ da Berlusconi perché troppo critico nei suoi confronti. Ebbene, nella sua giornaliera rubrica televisiva a volte invitava il nevrotico, a suo modo anche simpatico, monsignor Tonini più che altro – così sembrava – a titolo di amicizia. Fin qui niente di male… se non fosse che più di una volta, quando venivano toccati certi temi riguardanti la morale, Biagi si rivolgesse all’ospite più o meno con queste parole: “Monsignore, quando si tratta di morale non posso che lasciare il campo a lei, il vero esperto in materia”. Non ricordo se aggiungesse ‘per mestiere’, ma il senso era quello. Alla faccia della laicità…
@Gualerzi
Biagi come molti altri giornalisti (e altre categorie) incarnava esattamente il senso della religione in Italia. che ormai ha appaltato completamente il nostro stile di vita. Se domani un qualsiasi prete (che in tv parlano su e di qualsiasi argomento) ci svelasse il dogma dell’Immacolata o discettasse sulla transustan… , sicuramente penseremmo ad un simpatico burlone, una specie di imitatore del mago Silvan.
Alla fine sono molto più rispettosa della religione io che non credo piuttosto che i sedicenti cattolici italiani. Credo di averlo già scritto, ma sono stata ad un matrimonio con battesimo , e sono rimasta stupefatta quando ho visto che gli sposi non hanno fatto la comunione così come i due padrini del battesimo.
Io non credo che altre religioni avrebbero ammesso una cosa simile.
Non voglio con questo sostenere che il cattolicesimo sia peggio di altre (sebbene mi sembra che solo il cristianesimo e l’islamismo sono convinti di possedere la verità e che va bene imporla ad altri tramite conversioni forzate)
solo che per contare una pecora in più che magari porta soldi accetta anche queste cose.
e segnalo anche per i lettori uaar che forse già lo hanno letto
http://www.italialaica.it/news/rassegnastampa/52161
@Tiziana
Tutti i monoteismi ritengono di possedere la verità compreso qualche politeismo.
Ho letto l’intervista a Curzio Maltese e neanche a farlo apposta, cinque minuti fa, ho letto l’invito di l’altra europa per la festa di Milano e cosa ho visto? A un dibattito sulla pace ci sarà anche un certo don Renato Sacco di pax christi! Non si salva proprio nessuno!
francesco s.
il pensiero irrazionale fa facilmente breccia, non solo quello religioso. I fideismi politici fanno strame delel persone nè pi nè meno che il fanatismo religioso.
Al momento direi che islam e cristianesimo hanno nel carniere molti morti, il che non vuol dire che siano peggiori, ma i morti sono llì.
E poi, il cristianesimo è un monoteismo? Io so che loro lo dicono ,ma non credo sia vero
se entrate in una qualunque libreria troverete molti libri che parlano degli scandali vaticani, dal medio evo ai giori nostri, scritti da molti autorevoli giornalisti.
il problema è che gli italiani leggono al massimo eva2000 e Chi, e sono allergici ai libri e alla cultura, sarà perchè costano troppo e l’iva sulla cultura qui è la più alta del mondo (27×100) rimane però il fatto che agli italiani non frega nulla di leggere, basta il grande fratello, un quizzone su rai1 e sono tutti contenti.
Se non erro, l’IVA sui libri e’ al 4 percento.
Così sapevo anche io. Penso che aumenti con le forfettizzazioni, però.
giorni* errata corrige.
Ahhh, la libertà dell’informazione italiana, quella libertà di non dare le notizie.
Un classico esempio di come i media (tutti, che io sappia, a livello nazionale) trattano ciò che riguarda il Vaticano. La notizia di quel nunzio apostolico da tempo riconosciuto, senza ombra di dubbio, pedofilo e ‘finalmente’ arrestato, viene diffusa non semplicemente come un atto dovuto dall’autorità ecclesiastica… ma come un nuovo esempio di quanto sia ‘rivoluzionario’ questo papa (TG3: “Pugno duro di papa Francesco!).
Insomma, siamo alle solite: la chiesa compie un atto che avrebbe dovuto compiere da tempo… e tutti a magnificarlo come si trattasse di una scelta epocale. Di una rivoluzione, appunto. Perché? Domanda ingenua, naturalmente… ma se la ponessero qualche volta tutti questi sedicenti laici…
A integrazione. Posso capire (si fa per dite) – data l’importanza (leggi: invadenza)che riveste la chiesa in questo paese – che sia giudicato positivamente un evento del genere… ma perché non commentarlo con un laico “era ora”, oppure “meglio tardi che mai”, invece che con tutto questo entusiasmo per il nuovo ‘Uomo della Provvidenza’, oltre tutto ‘abilitato’ direttamente da ‘Lassù’?
L’attuale papa ha messo a luglio a capo dell’economia vaticana e supervisore dello IOR un cardinale australiano noto per aver coperto dei preti pedofili, cosa per la quale ha dovuto chiedere pubblicamente scusa.
Alla faccia del pugno di ferro contro la pedofilia ….
Per uno punito (non ancora tra l’altro) quanti non lo sono?
Il monsignore polacco era stato fatto sparire un anno fa prima che venisse arrestato nella repubblica Dominicana, lo richiedeva anche la Polonia (a cui è stata negata l’estradizione), era oggetto delle richieste della stessa commissione dell’ONU. Era un atto dovuto a cui è stato costretto il papa per le pressioni ricevute ed invece qui lo presentano come se fosse una sua iniziativa. Tra l’altro non era il solo ad essere accusato.
Certo che come punizione la riduzione allo stato laicale e gli arresti domiciliari …. Il processo devono ancora farlo e se lo fanno in casa così si evita il rischio che possano andare informazioni compromettenti su coperture, giri ed altri nomi ….
L’accusa è di avere abusato di ben 7 bambini dominicani, ma nessuno fa notare che avendo 65 anni è un po’ difficile che si sia scoperto pedofilo adesso, di solito le indagini indicano un picco dell’attività dei preti pedofili attorno ai 30-40 anni e tale nunzio apostolico era prima attivo in altri paesi del terzo mondo, tipo il sud-est asiatico dove è abbastanza facile abusare di bambini. Lì cosa ha fatto? Le indagini in casa permettono di far trapelare il minimo …. e di fare un po’ di propaganda …..
Tutto da ascoltare (si tratta di un video) il commento alla vicenda del vescovo pedofilo fatto da Ezio Mauro, direttore di Repubblica: si tratta di un riassunto di tutti i granchi che i laici nostrani, di sinistra in testa, vanno prendendo nei confronti del papa papa. Questo commento andrebbe analizzato punto per punto, ma il senso è sempre lo stesso: il papa, ha preso un provvedimento ‘epocale’ che ha rivoluzionato la chiesa… addirittura (questa non l’avevo ancora sentita) mettendo all’angolo una destra che ha rimproverato al papa di essere poco ‘spirituale’, poco ‘maestoso’, insomma troppo umile! Quasi quasi viene voglia di darle ragione! :)… e in ogni caso, questa sinistra, incapace di combattere veramente la destra, si rimette – anche per questo – al papa! Francesco è con noi!
PS. Mauro rivendica a Repubblica il merito, non solo di aver riportato la notizia in prima pagina (l’hanno fatto tutti), ma di averle dedicato anche la seconda e la terza pagina del giornale. Sempre poco – diciamolo – di fronte ad avvenimenti epocali…
Fossimo di fronte a un uomo di principio, e non a un normale uomo di stato, Bergoglio avrebbe potuto fare una cosa semplice: ritirargli il passaporto diplomatico. Era già stato fatto, con Milingo (beh, certo quello non aveva mica molestato ragazzini). A quel punto l’inchiesta sarebbe partita a santo domingo e in polonia e chissà forse avremmo avuto due processi, e tante notizie. Invece, si sa, i panni sporchi si lavano meglio in casa. Mi sa che fa comodo a molti, che il tipo se ne resti in Vaticano, e soprattutto che non parli, era nel giro diplomatico, saprà molto di tanti e probabilmente molti sapevano di lui, conviene che taccia. Dicono che stia già poco bene….