La violenza negli occhi di chi guarda

Che nel nostro paese non vi sia alcuna forma (parlamentari esclusi) di riconoscimento delle coppie di fatto in generale e delle unioni omosessuali in particolare, è cosa nota. Che nell’Europa occidentale manchiamo solo noi, forse altrettanto. Naturale quindi che siano non pochi i cittadini italiani ad aver contratto matrimonio con un partner dello stesso sesso all’estero, non solo e non tanto per la nazionalità del coniuge quanto per un forzato “turismo affettivo”, turismo che non a caso è peculiarità tutta italiana quando si tratta di autodeterminazione e riconoscimento di diritti fondamentali (quello riproduttivo a causa della più volte riformata in tribunale legge 40, quello divorzista visti i casalinghi tempi biblici e via dicendo).

E poiché è spesso italico anche il detto che di necessità si fa virtù, alcuni sindaci (e/o consigli comunali) coraggiosi in assenza di leggi specifiche di riferimento hanno da un lato promesso l’istituzione celere di registri per le unioni civili, dall’altro adempiuto alla richiesta di trascrizione di matrimoni omosessuali contratti all’estero. Poi a ben guardare uno straccio di normativa ci sarebbe: l’art 16. del DPR 396/2000 prevede che i matrimoni riconoscibili o meglio trascrivibili in Italia “sono quelli celebrati tra cittadini italiani, ovvero tra un cittadino italiano ed uno straniero, innanzi all’autorità diplomatica o consolare competente, oppure dinnanzi all’autorità locale”. E, sempre a ben guardare, di sesso dei coniugi non parla (a meno che non si voglia interpretare alla lettera e supporre che il suddetto articolo valga solo per nozze omo fra maschi).

Ma nulla (o quasi…) sfugge al nostro solerte ministro Alfano che, pur nel marasma di una piccola cosa come la riforma del mercato del lavoro, pronto si erge con una circolare a domare sindaci irrequieti, specificando come “La disciplina dell’eventuale equiparazione dei matrimoni omosessuali a quelli celebrati tra persone di sesso diverso e la conseguente trascrizione di tali unioni nei registri dello stato civile rientrano nella competenza esclusiva del legislatore nazionale”. Ergo, con buona pace delle autonomie locali, chi avrebbe la competenza si guarda bene dall’esercitarla. Non solo divieto di nuove trascrizioni, quindi, ma anche obbligo di cancellazione di quelle effettuate. Anche di quelle ordinate dal Tribunale, come è successo a Grosseto. Un filo di contrasto fra poteri in una botta sola, insomma. Nonostante i sembrerebbe autorevoli sostegni giuridici che il ministro si piccherebbe di avere.

E nel frattempo, il lunghissimo frattempo che ci separa dalla civiltà, meglio continuare a ignorare il fatto che troppi cittadini (fra le altre cose, contribuenti al pari di altri) non riescono a ottenere un basilare diritto riconosciuto, a vario titolo, pressoché ovunque intorno a noi. Anche in paesi come la Spagna o il Portogallo dove la “cultura religiosa” e le “tradizioni”, comunque le si vogliano intendere, sono assai simili alle nostre.

E nel vuoto normativo merita un plauso l’iniziativa di Giuseppina La Delfa, docente all’Università di Salerno, che già sposata in Francia con la sua compagna annuncia di voler contrarre matrimonio con un uomo in Italia: per non concedere diritti, si rischia di legalizzare involontariamente la bigamia.

Renzi promette la civil partnership alla tedesca, ma dopo. Dopo le riforme, dopo la legge elettorale, dopo la commissione coltivazione fichi d’india nei parcheggi. Sempre dopo. Perché i diritti fondamentali possono attendere. Almeno fino a fine anno, e questa è una promessa. Figuriamoci la realtà. Alfano dal canto suo parla di “violenza inaudita” contro di lui a seguito della circolare, la cui emanazione era già stata anticipata peraltro nell’istituzionale sede di una trasmissione radio. Come se il dissenso a parole, seppur aspro, fosse violento. Ma a prescindere dalle espressioni utilizzate e dalla contrarietà manifestata da più fronti, anche contigui al ministro, nel guardare ai fatti la violenza sembra altrove.

La violenza sta nel misconoscimento del diritto fondamentale all’uguaglianza fra singoli individui , la violenza è nello stupro quotidiano della sfera affettiva perpetrato dall’assenza di diritti civili basici e basilari. La violenza è, e la fa, una circolare che nega un diritto fondamentale e innocuo: innocuo perché in nulla avrebbe diminuito diritti altrui. Fondamentale anche perché il riconoscimento (e non la gentil concessione) avrebbe reso tutti noi un po’ più forti, perché tutti un po’ più uguali e tutti un po’ più con il diritto di esserlo.

Nell’attesa di un segnale da parte di istituzioni volutamente scollate e distanti dal tessuto, dalle aspirazioni, dalle realtà concrete ben presenti in Italia, nell’attesa di una tutela che prescinda da valutazioni dogmatico-confessionali e si adegui ai parametri dei paesi avanzati, nell’attesa che. La violenza continua.

Adele Orioli

Pubblicato nel blog UAAR di MicroMega l’8 ottobre 2014.

52 commenti

Diocleziano

Sarà un caso che l’improvviso risveglio dell’alfano addormentato, sui matrimoni gay, sia avvenuto in concomitanza con il sinodo dei vescovi sulla famiglia (cattolica)?
La chiesa non ci mette la faccia, troppo vıgIıacchı, ma hanno sempre qualcuno su cui contare.

Aristarco

…”hanno sempre qualcuno su cui contare”… gli utili idioti non mancano mai.

giancarlo bonini

Tra i vigliacchi, ci metterei anche ( e soprattutto) Alfano; sempre prono e pronto a colpire i più deboli senza rischiare nulla.

emmebi

leggere il “buongiorno” di ieri sulla “stampa” ed i molti commenti su al fanuk. quanta strada c’è ancora da percorrere…..

Engy

Naturale andare all’estero, si dice.
Sì, forse è naturale e quando si può ovviamente.
Non tutti infatti hanno la forza d’animo e la caparbietà di un Beppino Englaro, con il quale, se potessi parlarci insieme, forse non sarei d’accordo su un milione di cose; ma che ho sempre ammirato e stimato tantissimo per il suo modo di essere e portare avanti, senza arrendersi, la sua battaglia QUI.

gmd85

@E.n.g.y

Non tutti infatti hanno la forza d’animo e la caparbietà di un Beppino Englaro

Ergo, senza nulla togliere a Englaro, il tuo commento sul fatto che lui sia rimasto qui è inutile.

maxalber

Engy.
Della forza d’animo e della caparbietà della famiglia Albertin Lautsi che cosa pensi?

Engy

io ammiro sempre chi non molla, soprattutto perchè al contrario io più di tanto non reggo.
Nel caso Albertin Lautsi (che ho dovuto vedere su Wiki perchè non mi ricordavo di questi cognomi), al contrario della vicenda umana di Beppino Englaro, c’è un elemento in più, per me del tutto negativo: oltre a una esasperazione di contenuti e di toni, c’è – anche se velato – il disprezzo per le persone credenti; Englaro non si è mai sognato, in tutti i lunghi anni della sua battaglia, di screditare o disprezzare chi, trovandosi nelle stesse condizioni della sua famiglia, si volesse comportare o si fosse comportato in maniera opposta alla sua.
La tua domanda poi mi dà poi la possibilità di ribadire un’evidenza e cioè che i genitori – checchè ne dica il solito bamboccio – fanno impartiscono un’educativa ben precisa ai propri figli e non sono affatto neutrali, nè lo devono essere. Poi sarebbe bene fare questo con spirito democratico e di tolleranza, cosa difficilina direi, un po’ per tutti.

Massimo Maiurana

@Engy
Giusto per capire, esattamente in quale punto del caso Albertin-Lautsi ci vedi disprezzo per le persone credenti?
Sicura di non vedere piuttosto disprezzo per le persone non credenti? Vabbè, ovviamente non lo vedi, a meno che tu abbia dimenticato un “non” nella tua risposta.

francesco s.

Se ben ricordo disegnarono delle croci nere sulla casa di quella famiglia che chiedeva la rimozione dei crocefissi dalle aule, quindi semmai il disprezzo veniva da dei fanatici religiosi. Sempre che non si ritenga la richiesta di rimozione del crocefisso dalle aule statali – ammesso da ordinanze fasciste, che quindi dovrebbero ritenersi abolite – sia un atto di disprezzo.

gmd85

@E.n.g.y

io ammiro sempre chi non molla, soprattutto perchè al contrario io più di tanto non reggo.

Tranne dallo sproloquiare con le solite litanie 😆

Comunque, il caso Englaro, nella sfera strettamente personale, non aveva nulla di religioso. Semmai, chi voleva contrastarlo esprimeva un certo qual fanatismo.

Perché il caso Lautsi sarebbe un esempio di disprezzo verso i credenti? Le religioni protestanti avevano accolto positivamente la sentenza di 1° grado. Disprezzo dei credenti anche da parte loro?
Cos’è? Non si può criticare proprio nulla?

Detto questo, riprendendo il commento di RobertoV, le coppie sposate all’estero hanno chiesto la trascrizione qui. E viste le posizioni alla Alfano, stano lottando e non poco. Con buona pace tua.

engy

Maiurana,
la verità? Ebbene, non avevo idea di chi fosse questa famiglia, non mi ricordavo proprio, quindi sono andata a vedere Wiki e qualcos’altro e ho trovato una loro lettera dove ho rintracciato quel disprezzo di cui parlavo. Dunque il mio giudizio può essere troppo frettoloso, pertanto superficiale (adesso Roberto V che mi dà spesso della superficiale, gongolerà 🙂 ), dato che non ho un quadro approfondito della vicenda.
Mi documenterò, poi ti saprò dire se ho toppato.

Engy

Maiurana,
su Wiki infatti tante cose non ci stanno, sappiamo tutti che non è una fonte completa e imparziale, dipende da chi ci scrive.
Per adesso sono venuta a conoscenza del nome di un sindaco ignorante e intollerante, ma questo non può costituire presupposto di giudizi generici. Il mondo è pieno di cretini intolleranti.
Il documento che avevo letto della famiglia Albertin è questo:
http://humanistfederation.eu/ckfinder/userfiles/files/NEWS-FHE/2011/513-Comunicato-della-famiglia-Albertin.pdf
Confermo che i toni sono esasperati e i contenuti abbastanza intolleranti anche da parte loro e, nel caso del riferimento alle gite con tappa obbligata (e unica a sentir loro) alle opere sacre, anche abbastanza grossolani e risibili.
Poi quando avrò “studiato” bene la storia (perchè a questo punto sono incuriosita), tirerò le (mie) somme.

Massimo Maiurana

Per adesso sono venuta a conoscenza del nome di un sindaco ignorante e intollerante, ma questo non può costituire presupposto di giudizi generici.

Guarda che il discorso sul disprezzo l’hai introdotto tu, e su quello io ho risposto portandoti evidenze di un disprezzo che però agiva nel senso opposto, e nei fatti, a quello che tu hai solo ipotizzato. Altrettanto ha fatto francesco citando le scritte sui muri di casa Albertin. Cercare di minimizzare questi episodi parlando di generalizzazioni mi sembra un tantinello fuori luogo, come se si tentasse di derubricare il fenomeno del KKK.

Il documento che avevo letto della famiglia Albertin è questo

E, di grazia, dove starrebbe il disprezzo in questo documento, che tra l’altro era rivolto a un consesso laico-umanista? Mi viene il sospetto che a farti gli occhiali da lettura sia stato il salumiere, scusa eh.

gmd85

@E.n.g.y

I toni non sono più esasperati di quelli che hai usato tu poco tempo fa. Anzi, è anche abbastanza pacata.

Io ho letto critiche a:

Vaticano;
proselitismo;
integralismo.

Più un riferimento alle basi delle religioni monoteistiche e a come queste vengono propinate.

Da questo sei stata in grado di estrapolare disprezzo nei confronti dei credenti? Azz, che capacità di astrazione.

Di nuovo: i protestanti italiani che hanno accolto positivamente la sentenza di primo grado chi disprezzano?

Sandra

Engy,
è l’imposizione delle proprie idee semmai che equivale a non rispettare, e quindi disprezzare, qualcuno.

Con riguardo alla scuola la lettera affronta diversi punti, e per quanto ho visto e vedo della scuola attraverso figli miei e di amici e parenti, commento:

“… proselitismo religioso che nelle nostre scuole avviene nei modi più svariati:
-attraverso le difficoltà di applicazione della scelta di non frequentare l’ora di religione;
VERO
-attraverso i tentativi continui di equiparare l’insegnamento delle materie scientifiche a quelle religiose (come avviene per evoluzionismo e creazionismo);
VERO: docente di scienze delle medie di mio figlio.
-attraverso l’insinuante atteggiamento di molti insegnanti che propagandano a bambini e ragazzi la loro religione in ogni momento della vita scolastica:
VERO: proprio la settimana scorsa mi raccontavano di una prima liceo dove un docente di storia sta praticamente facendo studiare il vangelo. Se poi ti capita un’insegnante di italiano pseudociellina è la fine.
-dalle ore di lezione fino ai momenti delle gite in cui sembra che solo l’arte sacra sia degna di attenzione;
VERO: come sopra, il taglio delle lezioni è dato dall’insegnante.
-dalle feste scolastiche fino alla mensa, sempre più spesso condizionata dalle diete religiose.
VERO Concerti di natale, messe, benedizioni e compagnia.

Mi sembra che il disprezzo “operativo”, nel senso di imposizione, sia comunque precedente a qualsiasi valutazione successiva, giustificata da fatti.

RobertoV

Veramente quelle persone sono andate all’estero a sposarsi visto che qua non era ancora possibile, ma poi sono tornate qui e richiedono la registrazione del loro matrimonio proprio per rendere il matrimonio possibile anche qui.

Quindi di fatto stanno lottando qui per il loro diritti, potevano rimanere all’estero dove il loro matrimonio è valido. Non mi pare che siano poi così diversi da Englaro. Se Englaro fosse andato all’estero la cosa sarebbe stata risolta interamanete all’estero senza effetti per l’Italia, cioè sarebbe stato utile solo per lui, come per vari altri andati all’estero, ma non per l’Italia.

diana

credo che un problema concreto sia quello delle pensioni di reversibilità (e altri benefit sociali legati al marchio “matrimonio”).
La coperta è corta – anzi, cortissima – e chi ce l’ha se la tiene stretta.
Una soluzione sarebbe eliminarla o ridurla a tutti. Naturalmente con gradualità, nei modi e nei tempi giusti.
Credo che il tasso di animosità scenderebbe.

francesco s.

Non credo sia quello il problema. I diritti si estendono non si riducono.

Stefano ™

@ diana

non credo, ne fanno una ragione di principio.
Del resto dal punto di vista che dici tu non fa differenza che X si sposi con Y (sesso diverso) o Z (stesso sesso). In tutte e due i casi si prende un coniuge, con relativi benefit sociali. Nel primo caso tuttavia non obiettano nel secondo si.
L’incidenza sul monte risorse disponibili è la medesima.

RobertoV

Le nozze gay sono state fatte anche nella cattolicissima Spagna che sta economicamente peggio dell’Italia. Quando non si vuole fare una cosa si trovano tutti i pretesti per non farla.
Basterebbe anche leggersi che cosa dicevano 100 anni fa i tradizionalisti per negare il voto alle donne.

tommasow

Geniale l’ idea di Giuseppina La Delfa, ci vorrebbero due coppie omo una di maschi e una di femmine, con matrimoni regolarmente contratti all’ estero che si presentassero per sposarsi CONTEMPORANEMENTE qui in Italia, lui con la lei dell’ altra coppia e l’ altra lei dell’ altra coppia con l’ altro lui della prima ( spero di essermi spiegato 🙂 ).
E poi stare a vedere che cosa succede !!

🙂

giovanni da livorno

D’altronde, bisogna capirlo, Alfano persegue uno scopo ben preciso: quello di far intendere alla CCAAR ed ai cattolici tradizionalisti (che ormai sono la maggioranza dei cattolici) che di lui e del suo partito si posson fidare e possono, quindi, accordargli il consenso elettorale.
In sostanza le gerarchie vaticane debbono sapere che nel governo c’è uno che fa, fino in fondo, il loro interesse, senza nemmeno bisogno che glielo chiedano.
E il voto cattolico che gli interessa. Se no, come sopravvivrebbe il NCD?
Ma sarà poi vero che quel voto sia maggioritario, oggigiorno? Sarà poi vero che gli elettori, magari frequentanti la messa, seguano le direttive elettorali dei parroci?
Certo, si potrebbe replicare, nonostante quello che dicono i “signorini” dell’UCCR, l’omofobia, in Italia è ancora più diffusa di quel che si crede (anche se raramente si concreta in atti aventi rilievo penalistico) per cui chi lotta contro la “lobby” gay, acquisisce popolarità!
Come (tanto per rispondere preventivamente ai vari enrichi, giuseppi, luisi ecc) se esistesse una tale potente lobby!
Saluti. GdL

“Dio, perdonali! non sanno quello che fanno! Non per niente li hai creati tu!”
(C.W. Brown)

Stefano ™

@ Giovanni da livorno

Bellissima la citazione finale!! 🙂

RobertoV

Non credo che i cattolici tradizionalisti siano la maggioranza, ma sono sicuramente il gruppo più organizzato, potente, aggressivo e visibile.
Nella stessa indagine voluta dal papa è venuta fuori la distanza che c’è tra i fedeli e la loro chiesa, cosa risaputa all’estero e documentata in tante indagini. Non avrebbero organizzato un concilio per porsi certi problemi se questi problemi non venissero posti dai loro stessi fedeli da tanti anni. Anche tutto questo “entusiasmo” per il nuovo papa è legato proprio alla speranza di cambiamenti nella chiesa.
Già in elezioni recenti si era visto che il voto cattolico non conta così tanto.
Il problema è che per i nostri politici è la multinazionale chiesa ad essere troppo potente, non i loro fedeli e loro non trattano con la base.
Per esempio CL non è il gruppo maggioritario all’interno della chiesa cattolica, ma è ben presente nei centri di potere ed economici, stessa cosa per l’opus dei.

MetaLocX

Secondo me il problema non è che siano i più organizzati. Il problema è che praticamente non hanno nessuna opposizione politica, quindi sono pressoché liberi di fare ciò che vogliono indipendentemente che siano maggioranza, organizzati o nessuno dei due.

RobertoV

MetaLocX
Direi che il problema è duplice, da una parte l’organizzazione e la maggiore aggressività, dall’altra come fai giustamente notare la mancanza di avversari, cioè di un’opposizione, soprattutto organizzata, sia tra i fedeli che tra i laici.
Per esempio in passato CL non sarebbe riuscita a conquistare così tanto spazio in Lombardia.
Ed è incredibile la mancanza di voci critiche a livello politico e sui media, adesso anche giornali laici come Repubblica sono diventati papisti e cassa di risonanza per la propaganda della chiesa cattolica.

Gérard

L’ Opus Dei è un grande finanziatore di tutte le manifestazioni tradizionalisti .
La cosidetta Manif pour tous è ricchissima perchè ha come sostenitori finanziari gente come Henri de Castries ( Membro dell’ Opus Dei ) Presidente direttore general del gruppo di assicurazioni Axa, primo gruppo di ass. per il ciffro d’ affari nel mondo ! Molto probabilmente, i vigilanti in piedi italiani riceverano un po di questa manna .
E siccome, con una buona propaganda diffusa e martellamento sia via stampa, tv etc l’ opinione pubblica si rovescia come una frittata, c’è da stare molto attenti !

giovanni da livorno

Sinceramente non so se i cattolici tradizionalisti siano la maggioranza numerica dei cattolici tout cort. Però essendo il gruppo più organizzato, potente e visibile, è come se lo fossero. Certo, fu organizzato un concilio per andare incontro alle esigenze del mondo moderno……. ma nel 1962! Allora i cattolici moderati o progressisti erano forti e con i pontificati di G23 e P6 divennero (forse) la maggioranza.
Ma ora è diverso. C’è stato un pontificato conservatore come quello di GP2, durato ben 27 anni. Non ci sono più forze, veramente di sinistra, che abbiano una profonda influenza nella società. La maggior parte dei cattolici è non praticante, vive fregandosene dei dettami della CCAR, e quindi fa parte, solo statisticamente, della chiesa.
Ma fra i cattolici praticanti (ed operativi) gli integralisti, temo proprio siano la maggioranza. Non potrei documentarlo con dati numerici e statistici, ma ho, nettissima, questa senzazione.
Saluti. GdL
“Dio è un ansiolitico. Questo spiega il suo successo”.
(G. Soriano)

RobertoV

Sicuramente nelle gerarchie e tra le persone più vicine alla chiesa le persone conservatrici sono tante, più che nel passato.
Negli anni ’70 si notavano diversi preti operai, cioè c’erano molti più preti progressisti che interpretavano effettivamente il concilio Vaticano II come una modernizzazione/apertura della chiesa cattolica verso la modernità.
Poi è arrivata la restaurazione di GP II, un pontificato durato troppo a lungo ed in cui ha sostituito l’80% dei cardinali, combattendo il progressismo e piazzando conservatori nei luoghi di comando. L’andazzo è stato proseguito dal suo successore che comunque era stato il suo braccio destro nell’opera di pulizia.

In un’indagine che ho visto qualche anno fa nella vicina Austria, circa l’80 % dei preti vuole riforme nella chiesa, ma curiosamente sono quelli più anziani a volerle, ad essere più progressisti, tra i giovani solo la metà. Qualche anno e rimarrà solo la nuova generazione più conservatrice. Col calo delle vocazioni non è certo dai paesi del terzo mondo che potranno arrivare dei cardinali e vescovi progressisti.

Adesso c’è questo nuovo papa, furbo utilizzatore dei media (per fortuna che non gli hanno dato il premio nobel per la pace!), che ha capito che deve far credere di cambiare qualcosa, che rende di più fare annunci che i fedeli stanno aspettando da tempo per poi cambiare ben poco (basta vedere la discussione sui divorziati). Ha per esempio piazzato a capo dell’economia vaticana un ultraconservatore come il cardinale Pell (protettore di preti pedofili !!) e della congregazione per la dottrina della fede un altro ultraconservatore come il cardinale Müller.

FSMosconi

Su Pell ci sarebbe da dirne di cotte e di crude, tanto per fare un esempio:
http://web.archive.org/web/20060605154745/http://www.sydney.catholic.org.au/Archbishop/Addresses/200627_681.shtml

Some of the hysteric and extreme claims about global warming are also a symptom of pagan emptiness, of Western fear when confronted by the immense and basically uncontrollable forces of nature. Belief in a benign God who is master of the universe has a steadying psychological effect, although it is no guarantee of Utopia, no guarantee that the continuing climate and geographic changes will be benign. In the past pagans sacrificed animals and even humans in vain attempts to placate capricious and cruel gods. Today they demand a reduction in carbon dioxide emissions.

http://202.14.81.230/hansard/conv/con1302.pdf

As an Australian citizen it is my privilege this morning to move the motion that we support the bipartisan model of republican government in preference to the status quo

C’è da aggiungere altro?

Gérard

Condivido pienamente !
Alcuni anni fa, ho sentito ad una radio francese un vecchio prete che si lamentava che i pochi seminaristi ancora negli istituti francesi siano sopratutto ultra-conservatori e di tendenza estrema destra….

parolaio

Non ho mai letto una sintesi della recente storia della chiesa cattolica così bislacca e campata per aria. Il classico approccio di quello chenon sa una s..a e pretende di giudicare leggendo Repubblica. Vai a guardare i’ Livorno e argomenta su quello, l’è meglio!

Sandra

Preferisci questo?
ht tp://www.corriere.it/Primo_Piano/Documento/2005/03_Marzo/26/index_kung.shtml

Gianni

Il DPR citato nell’articolo, a voler ben vedere, con l’articolo 18 vieta esplicitamente la trascrizione dei matrimoni omosex celebrati all’estero perché contrari all’ordinamento italiano. Quindi si tratta di una norma in linea con la circolare del signor Alfano.
Questo per onestà.

francesco s.

In realtà dice contrari all’ordine pubblico, a meno che per ordine pubblico il non intendesse all’ordinamento italiano, mah.

Diocleziano

Se non ricordo male, nemmeno la Costituzione fa riferimenti espliciti all’unione esclusiva tra uomini e donne. A quale ordinamento si riferisce il DPR e l’editto alfaniano?

engy

Infatti è vero, l’articolo 29 della nostra Costituzione parla di dover dello Stato di riconoscere i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio e aggiunge che “Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare”.
Questo sta scritto e anche se è abbastanza inverosimile che i Padri Costituenti pensassero anche al matrimonio fra persone dello stesso sesso, questo è. Poi ognuno la pensi come gli pare.

francesco s.

Engy ma il fatto che non abbiano fatto menzione del sesso dei coniugi significa che la cosa può essere gestita da una legge ordinaria, e credo che questo era nelle intenzioni dei costituenti.

Engy

Francesco s,
con i “credo” non si conclude molto ( 🙂 )
Volevo solo dire (inutilmente poi, perchè basta leggere l’articolo 29) che effettivamente e contrariamente a quanti (e sono tanti) blaterano di una Costituzione dove starebbe scritto che la famiglia è quella composta da un uomo e una donna, l’articolo in questione questa precisazione NON la fa. Poi appunto ognuno la pensi come vuole.

gmd85

@E.n.g.y

I Padri Costituenti avranno anche pensato altro. Bene, potevano specificare. E se anche l’avessero fatto, ciò non avrebbe implicato automaticamente che il matrimonio fra persone dello stesso sesso sia sbagliato. Nello specifico caso di Alfano, sta interpretando una norma in senso stretto.

gmd85

@E.n.g.y

con i “credo” non si conclude molto

Poi appunto ognuno la pensi come vuole.

La differenza fra il pensarla come la si vuole e il “credo” sarebbe…

Sandra

Gianni,
“per onestà” (sic) questo è l’art. 18 del DPR 396/2000:

Titolo IV
Degli atti dello stato civile formati all’estero
(…)
Art.18

(Casi di intrascrivibilita)

1. Gli atti formati all’estero non possono essere trascritti se
sono contrari all’ordine pubblico.

Allora, non vieta esplicitamente un bel niente riguardo l’omosessualità. Contrario all’ordine pubblico, boh, che sia il reato di bigamia? Che sembra quello a cui Giuseppina La Delfa vuole arrivare.

giovanni da livorno

Parolaio, ma dicevi a me? Perchè, se dicevi a me, hai proprio sbagliato indirizzo. Se ti rivolgevi a me, rispondo che quello che non sa una s…a sei proprio te.

Chiarisci il punto di cui sopra e argomenta se ne sei capace.

A Livorno non diciamo “l’è meglio”: non siamo a Firenze.

Io non sono sportivo e non mi interesso di calcio.

Saluti. GdL

“La conversazione è feconda soltanto fra spiriti dediti a consolidare le loro perplessità”
(E. Cioran)

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