L’Uaar saluta con soddisfazione la notizia che la Corte di giustizia del Lussemburgo ha deciso di ammettere nel merito un ricorso che potrebbe costare agli enti ecclesiastici che operano in Italia fino a quattro miliardi di euro, l’ammontare di Ici e Imu non pagato dal 2008.
Il caso è stato aperto nel 2006 da una denuncia dell’ex deputato Maurizio Turco e del fiscalista Carlo Pontesilli, esponenti del Partito Radicale.
Nei mesi scorsi anche l’Uaar ha presentato una richiesta analoga alla Commissione Europea affinché avvii formale procedura di infrazione nei confronti dello Stato italiano. La richiesta dell’Uaar fa seguito al decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, emanato il 26 giugno scorso, che concede a scuole paritarie e cliniche private un regime agevolato, esentandole dal pagamento dell’Imu e della Tasi.
«Attendiamo sviluppi — ha commentato il segretario dell’Uaar, Raffaele Carcano, ricordando che ogni anno oltre sei miliardi di euro passano dalle casse dello Stato a quelle della Chiesa cattolica: prassi contro la quale l’associazione ha avviato una petizione online che ha raccolto oltre 10mila firme.
«Renzi sembra voler tagliare ovunque — prosegue Carcano — ma non taglia laddove sarebbe logico farlo, per esempio revocando privilegi non solo ingiustificati ma pure di dubbia legittimità. In tempi di durissima crisi non è proprio eticamente sostenibile che qualcuno, già ricchissimo di suo, non debba fare la propria parte».
Comunicato stampa Uaar
Quando si dice battere il ferro finché è caldo…
Spero solo che non finisca come quell’altro caso, quando lo stato italiano ha archiviato perché era troppo difficile calcolare il dovuto.
Che il demonio se li porti! (Dopo aver pagato, s’intende!)
Quando si dice battere il ferro finché è caldo.
Che il demonio se li porti via! (Dopo aver pagato, s’intende!)
Se devono fare una multa all’Italia spero che sia inferiore a 4 miliardi di euro (almeno si chiude in pari), altrimenti si esce cornuti e mazziati.
La dimostrazione della tesi gramsciana che in tempo di crisi una classe tenta di far pagare i suoi errori sulle altre si trova proprio in queste vicenda. Dico io: tutto il governo e le camere a piangere sulla crisi poi quando c’è un modo per trovare i soldi non si fa nulla…
SAREBBE ORA CHE LA CHIESA PERDA I SUOI PRIVILEGI ILLEGITTIMI. SEMBRA FIN TROPPO FACILE FARE QUESTI TAGLI, MA… AVESSIMO PAURA DELLO SCIOPERO DEI PRETI??
[…] http://www.uaar.it/news/2014/11/05/soddisfazione-per-decisione-della-corte-giustizia-sulle-agevolazi… […]
linkato qui http://liberelaiche.wordpress.com/2014/11/06/cambiamenti/
Speriamo che sia la volta buona.
Purtroppo visti i precedenti ….
Se mai ci si dovesse avvicinare a farli pagare piangeranno miseria e ricatteranno , come già fatto da singole diocesi, col pretesto che non potranno fare la loro “attività umanitaria”. Così ricattando su 100-200 milioni di € di “aiuti”, non ne pagheranno 4 miliardi.
Come mai non posso accedere al sito di presentazione degli atei e agnostici? Prima non c’erano problemi, io sono iscritta!
Era ora.