La clericalata della settimana, 44: la Conferenza Stato-Regioni

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è della Conferenza Stato-Regioni che ha dato il via libera all’erogazione di

220 milioni di euro a favore delle scuole paritarie, a stragrande maggioranza cattoliche


conf-stato-regioni

A seguire gli altri episodi che segnaliamo.

Il Partito per la tutela dei Diritti di Militari e Forze di polizia ha denunciato l’aumento del 15% dei cappellani militari, con un maggior esborso da parte dello Stato di ben 1,5 milioni di euro.

Il Nuovo Centrodestra sta praticando l’ostruzionismo parlamentare contro l’approvazione di una legge sulle unioni civili.

Un gruppo di consiglieri regionali del Veneto di area Pd ha presentato un progetto di legge a sostegno delle scuole paritarie venete, nello specifico per dare certezze sui finanziamenti da destinare loro. La proposta prevede la possibilità di ricorrere in caso di ritardi nell’erogazione superiori a 60 giorni e di consentire l’anticipazione delle somme da parte di istituti di credito convenzionati ponendo i relativi interessi a carico della Regione.

Alberto Rossi, giudice per le indagini preliminari del tribunale di Pordenone, ha accordato il patteggiamento a un uomo accusato di complicità nel furto di 2000 litri di gasolio, sospendendo la pena a otto mesi di reclusione ma vincolandola alla donazione, di 750 euro di valore, di borse alimentari per i poveri, gestite dal parroco di Fontanafredda.

Il prefetto di Bologna ha annullato la trascrizione di matrimoni omosessuali regolarmente celebrati all’estero.

Paolo Moschi, assessore alle opere pubbliche del Comune di Volterra (PI), ha scritto una lettera al Corriere Fiorentino in difesa della presenza del crocifisso negli edifici pubblici, sostenendo che “l’Italia deve a quel Cristo storico la maggior parte delle sue libertà di pensiero, inclusi gli stessi concetti di laicità e di scienza”.

L’USR del Piemonte ha diramato una nota ufficiale per informare i dirigenti scolastici che, in occasione della prossima ostensione della Sindone, l’Arcidiocesi di Torino ha indetto un concorso multimediale sul tema: “La Sindone: provocazione all’intelligenza e messaggio universale”.

Il liceo classico di Gela che è andato a messa per celebrare il 4 novembre.

Anche il Comune di Rubiera (RE) ha celebrato il 4 novembre con una messa.

Al festival della scienza di Genova alcuni insegnanti si sono indignati per i preservativi messi a disposizione gratuitamente dallo sponsor di una mostra sull’Aids.

Il Comune di Adelfia (BA) ha erogato 500 euro alla parrocchia di San Nicola di Bari “per le spese relative alla cerimonia inaugurale dell’Organo Antico, a cui ha partecipato l’arcivescovo di Bari mons. Cacucci.

La redazione

81 commenti

gmd85

Ma… i 220 milioni alle paritarie rientrano nel piano di recupero della scuola? Strano modo di recuperarla. Come fanno a piangere sempre miseria è un mistero.

Quanto all’assessore Moschi, ora conosciamo l’utilità del crocefisso: un hard drive pieno di roba. Poveri studenti, che senza di esso non possono andare avanti.

Giorgio Pozzo

La Sindone: provocazione all’intelligenza e messaggio universale

Beh, far passare la Sindone come autentica e’ effettivamente una provocazione all’intelligenza.

Engy

in ogni caso non capisco l’affanno di chi la vuole autentica a tutti i costi così come di quanti la vogliono a tutti i costi falsa: tanto chi non ha fede se ne sbatte anche della sindone; chi ce l’ha, ce la dovrebbe avere indipendentemente dalla sua autenticità.

Francesco s.

Veramente si vorrebbe che la sindone venga trattata per quello che è: un reperto storico-artistico del 1300 d.C. circa, che sia un falso storico è assodato dal test al C14 come la ‘donazione di Costantino’.

Diocleziano

Non c’è nessuno che ”la vuole a tutti i costi falsa”: il buon senso ma soprattutto la scienza ci dicono che è una patacca; il problema (mentale) è di chi vuole credere, a tutti i costi, che la sacra sindrome sia autentica…
Se fosse solo questione di fede, poi, ce ne fregheremmo alla grande, ma non è giusto prendere per i fondelli gli sprovveduti e lucrarci.

Reiuky

Nessuno la vuole falsa a tutti i costi. Noi vogliamo che la verità venga accettata da tutti i millantatori

RobertoV

Giusto Engy.
Perché perdere tempo e soldi a studiare un reperto archeologico o una presunta opera d’arte per valutarne l’importanza o se sia vera o falsa. Se uno vuole credere e far credere di avere un Modigliani, un Leonardo o altro in casa oppure i diari di Hitler o il vello d’oro e fa spendere soldi per dimostrarne l’autenticità ed organizza mostre pagate da tutti arricchendosi e guadagandoci chi se ne frega se poi non sono autentici ……

Engy

Il mio discorso era un altro e di dimostrare l’autenticità della sindone non me ne può fregare di meno, ma noto che qui si parte sempre lancia in resta accecati da non so cosa.
Semplicemente partivo dal presupposto (forse sbagliato, attenderò conferme o smentite dai soliti esperti) che la maggior parte degli storici abbia detto e dica che Gesù “uomo” è esistito e che è morto in croce. Dunque pensavo: lasciando un attimo da parte il discorso del lucro che comunque ha una sua consistenza, in linea di principio chissenefrega se la sindone è vera o falsa ? Chissenefrega se fosse anche vera e se avesse avvolto il corpo dell’uomo Gesu, dato che alla divinità dell’uomo Gesù si può credere oppure no?
Prove, controprove, tanto ci sarà sempre chi è convinto di una cosa e chi della cosa opposta, bisogna farsene una ragione.
Invece ecco che da una parte si dice che è un falso portando prove e controprove allo scopo di dimostrare che i credenti sono creduloni e profittatori; dall’altra, si sostiene che è autentica portando altre prove e controprove per dimostrare che gli atei sono dei poveri cinici infelici ..

Dr. Marvin

@Engy
“la maggior parte degli storici abbia detto e dica che Gesù “uomo” è esistito e che è morto in croce”

Davvero?

Diocleziano

Engy,
dal tuo primo post non si capiva che con un volo pindaricamente obliquo ti volevi riferire alla esistenza di gesù. Anche perché hai parlato di fede, che storiograficamente non è una prova.

gmd85

@E.n.g.y

in ogni caso non capisco l’affanno di chi la vuole autentica a tutti i costi così come di quanti la vogliono a tutti i costi falsa

Disse colei che giusto un paio di news prima scriveva:

– per me prima di tutto – prima di tutto – bisogna stabilire con certezza assoluta se le cose raccontate nel film sono vere o false, non chi l’ha girato; una volta accertata eventualmente la falsità, allora si può oggettivamente parlare di malafede

Com’è? Adesso, nonostante si parli di un reperto di un certo valore, poco importa che sia vero o falso? Un po’ volubile…

tanto chi non ha fede se ne sbatte anche della sindone; chi ce l’ha, ce la dovrebbe avere indipendentemente dalla sua autenticità.

Evidentemente, no, se chi ci crede si affanna a trovare prove di autenticità. La fissazione per reliquie di vario genere è caratteristica di larga parte della credenza, piaccia o meno.
Per chi non crede, l’interesse sta nel dimostrare come le tematiche su cui si poggia santa mamma chiesa possano essere fasulle. Semplice.

OT1: sai, sono a contatto con il mondo scolastico, in cui, che tu ci creda o meno, vicende come quelle di kundalini non sono tanto rare. Ergo, ho ritenuto la news ragionevolmente attendibile. E, meraviglia delle meraviglie, l’avrei ritenuta tale anche se riportata dagli u.c.c.retini. Il problema era una certa tizia chela riteneva falsa proprio perché scritta qui.

OT2: in mancanza di argomenti più validi, te ne esci affermando che la legge limiterebbe la libertà di scelta di cui si parla. Ohibò, eppure quei meccanismi sono proprio quelli che tutelano dagli abusi e non mi sembrano poi tanto limitativi, visto che se i presupposti ci sono c’è il via libera. Ah, tesoro mio…

gmd85

Uff, maledetti tag. Riformulo per chiarezza.

tanto chi non ha fede se ne sbatte anche della sindone; chi ce l’ha, ce la dovrebbe avere indipendentemente dalla sua autenticità.

Evidentemente, no, se chi ci crede si affanna a trovare prove di autenticità. La fissazione per reliquie di vario genere è caratteristica di larga parte della credenza, piaccia o meno.
Per chi non crede, l’interesse sta nel dimostrare come le tematiche su cui si poggia santa mamma chiesa possano essere fasulle. Semplice.

OT1: sai, sono a contatto con il mondo scolastico, in cui, che tu ci creda o meno, vicende come quelle di kundalini non sono tanto rare. Ergo, ho ritenuto la news ragionevolmente attendibile. E, meraviglia delle meraviglie, l’avrei ritenuta tale anche se riportata dagli u.c.c.retini. Il problema era una certa tizia chela riteneva falsa proprio perché scritta qui.

OT2: in mancanza di argomenti più validi, te ne esci affermando che la legge limiterebbe la libertà di scelta di cui si parla. Ohibò, eppure quei meccanismi sono proprio quelli che tutelano dagli abusi e non mi sembrano poi tanto limitativi, visto che se i presupposti ci sono c’è il via libera. Ah, tesoro mio…

gmd85

@E.n.g.y

Suppongo che nonostante tutto il debunking fornito, chi crede al complotto ci creda comunque. Attenta ai rettiliani e alle chemtrails, mi racocmando 😉

RobertoV

Ecco ciò che scrivevano i valdesi per l’ostensione del 2010:
“Il pastore valdese Giuseppe Platone esprime dissenso sulla prossima ostensione della sindone e afferma «che i cristiani non devono arrendersi al prorompente bisogno religioso di toccare, vedere, sentire la divinità; la Parola di Dio, testimoniata nelle Scritture, è sufficiente».”
La veridicità della sindone interessa quindi soprattutto i cattolici e forse gli ortodossi che, però, ne hanno altre.

Ricondurlo ad un discorso sull’esistenza di Gesù non ha quindi senso. Le clericalate fanno riferimento alla chiesa cattolica come istituzione, non alla personale e privata visione religiosa.
Dimostrare la falsità della sindone dimostra solo la falsità di una stampella di una fede e di chi l’ha veicolata e ci ha lucrato sopra (sia in termini economici che culturali e politici).

Come al solito si vede che ad Engy l’unica cosa che interessa è trovare pretesti per fare polemica, non discutere.

Stefano ™

@ engy

partivo dal presupposto (forse sbagliato, attenderò conferme o smentite dai soliti esperti) che la maggior parte degli storici abbia detto e dica che Gesù “uomo” è esistito e che è morto in croce

Richard Carrier nel suo ultimo libro ” On the Historicity of Jesus: Why We Might Have Reason for Doubt. Sheffield Phoenix Press, 2014 ” utilizzando un approccio bayesiano e valutando in modo maniacale le evidenze a disposizione e le probabilità a priori delle ipotesi pro e contro la storicità di Gesù conclude che la probabilità che sia esitito è del 33% nel migliore dei casi, dell’1% nel peggiore.
Non un granché, insomma.

Giorgio Pozzo

tanto ci sarà sempre chi è convinto di una cosa e chi della cosa opposta, bisogna farsene una ragione

Engy, la questione non è affatto simmetrica: da una parte, c’ è qualcuno che crede, e dall’altra, qualcuno che utilizza la ragione. E ad affannarsi mi sembra siano solo i primi.

Interessante notare che nemmeno i preti si sono mai affannati a dire che sia vera, anzi. E poi, era stato il cardinale Ballestrero a permettere la datazione al C14.

gmd85

@Giorgio Pozzo

Devi capire. Per E.n.g.y, tutte le opinioni sono buone, valide o meno che siano. Almeno finché non cozzano contro le sue. In quel caso, le opinioni altrui diventano “solo opinioni”. Eh…

Engy

secondo me ti sbagli Giorgio, tutti utilizzano la propria ragione, partendo da presupposti di fede o di ateismo non importa e le prove e controprove evidentemente continuano ad essere fornite indipendentemente da studi o esami che qualcuno ritiene definitivi ed altri no, sulla base sì della propria fede, che però – tranne le solite eccezioni – non prevede di sicuro assenza di ragione.
IN OGNI CASO mi sarei di sicuro limitata alla prima mia battuta in risposta alla tua considerazione inziale, ed era appunto e principalmente una battuta, con una sua base di verità, ma battuta. E questo non lo dico a te pechè penso tu l’avessi già capito (spero di non sopravvalutarti … 😉 )

gmd85

@E.n.g.y

tutti utilizzano la propria ragione,

Singolare, visto che prima dici:

chi ce l’ha,[la fede] ce la dovrebbe avere indipendentemente dalla sua autenticità.

Questa asserzione, battuta o no (facile dire che è una battuta, ora), esclude l’utilizzo della ragione. Come per dire: credo, nonostante gli esami scientifici ne abbiano dimostrato la dubbia provenienza, se non proprio la falsità.
Comunque, non ti lamentare se poi si parla di masse di boccaloni. Credere indipendentemente dai risultati è proprio ciò che li caratterizza.

Stefano ™

@ engy

tutti utilizzano la propria ragione, partendo da presupposti di fede

Il punto è che i presupposti di fede non sono ragionevoli. Lascio a te la conclusione sulle conclusioni.

sulla base sì della propria fede, che però – tranne le solite eccezioni – non prevede di sicuro assenza di ragione

Certo, la fede non prevede assenza di ragione: in altri campi, eccetto quello della fede.

Engy, nella religione avere fede è una virtù, nella scienza (uno dei campi di applicazione della ragione) è un vizio.

Engy, mi spiace ma non tutte le affermzioni sono buone. La cosa ti sfugge da quando sei qui, nonostante ti si faccia notare. Sulle tue affermazioni, in particolare, non ti aiuta nemmeno la statistica: fossero fatte a caso in un 50% dei casi (sui grandi numeri) risulterebbero buone, tuo malgrado. Invece sei vittima di un errore sistematico…

Giorgio Pozzo

partendo da presupposti di fede o di ateismo

La fede è un presupposto, l’ateismo no. L’ateismo è una conclusione.

Per quanto riguarda le prove e controprove, poi, per via della asimmetria della quale parlavo prima, esistono solo prove a favore della falsità della sindone.

Vedi, sarei anche d’accordo a dire “chi se ne frega”, se non fosse per l’arroganza dei sindonologi, i quali, come tutti i fondamentalisti, si muovono secondo schemi simili ai Sostenitori della Terra Piatta o del Creazionismo In Sei Giorni.

Engy

Ma tu pensa, esimio Roberto Quinto, che nella mia prima battuta in risposta a Pozzo, ho detto e lasciato intendere proprio quel che ha detto quel valdese lì! Anche tu a volte non brilli vero?
E fatti una canna qualche volta, fidati!

gmd85

@E.n.g.y

Adesso capisco… non sarà che ne hai abusato?

Dimostrare la falsità della sindone dimostra solo la falsità di una stampella di una fede e di chi l’ha veicolata e ci ha lucrato sopra (sia in termini economici che culturali e politici).

gmd85

@E.n.g.y

Da questa storia si può capire come la fede dei cattolici, almeno italiani, sia labile e conformista, checché tu ne dica. Affannarsi a trovare prove di veridicità di un reperto per motivare la propria fede, fa venire un po’ di dubbi sull’autenticità della fede stessa. però il culto della reliquia a santa mamma chiesa fa comodo.

gmd85

@E.n.g.y

Semplicemente partivo dal presupposto (forse sbagliato, attenderò conferme o smentite dai soliti esperti) che la maggior parte degli storici abbia detto e dica che Gesù “uomo” è esistito e che è morto in croce.

Peggio! Per una fede autentica non dovrebbe esserci neanche questa prova. Ma anche in questo caso ad affannarsi sono sempre i credenti. Come se il fatto che sia potuto esistere veramente lo renda automaticamente divino.

RobertoV

Come volevasi dimostrare……. Falsa come al solito.
Complimenti Engy per cambiare regolarmente ciò che dice e modificare ciò che dicono gli altri a seconda di come le conviene.

Ha capito che i valdesi sono contrari all’ostensione della sindone e all’importanza che si da? Sono contrari al clamore mediatico e all’attenzione data ad un reperto e non hanno problemi ad accettarne le evidenze scientifiche (parola evidentemente a lei sconosciuta) di falsità.
Non mi pare che uno stato che si presta ad esaltare, supportare e finanziare un evento sia uno stato neutrale, in modo particolare se questo è un falso.
Si legga un po’ le discussioni scientifiche che vengono fatte sui reperti archeologici o paleontologici e sulle recenti presunte scoperte delle onde gravitazionali. Per lei ovviamente discussioni inutili: se uno vuole credere ad una certa tesi chi se ne importa, vero?

Robertov

Ecco un po’ di considerazioni dei valdesi sulla sindone. Anche per loro sono clericalate.

“Da tutte queste considerazioni si ricava che la Sindone non è avvolta affatto da un mistero, ma semplicemente da una serie di elementi che rendono difficile anche solo ipotizzarne l’autenticità. Noi abbiamo la sensazione che ci sia un accanimento nella ricerca di prove a sostegno e, contemporaneamente, una svalutazione costante delle tante prove contrarie (bibliche, storiche, scientifiche…).”
http://www.napolivaldese.it/doc/Libretto-Sindone.pdf

Giuseppe Platone ha scritto: «Ci sentiamo liberi di dissentire come credenti e come cittadini visto che l’operazione Sindone la paghiamo anche noi che cattolici non siamo».

Un altro pastore valdese:
L’ostensione della sindone è una mistificazione religiosa perché riporta la gente ad una religiosità arretrata (es. culto delle reliquie) in contrasto con il Vangelo ….
L’ostensione della sindone è una speculazione perché la chiesa e gli enti locali hanno sottratto centinaia di milioni ai bisogni più urgenti della città e dei lavoratori in un momento di grave crisi. L’afflusso di migliaia di turisti permette il rifiorire del mercato del sacro …..
L’ostensione della sindone è il frutto del legame chiesa-potere perché è l’occasione per la chiesa torinese di rafforzare i suoi rapporti con i vari poteri, i quali si sono affrettati a sostenere l’iniziativa con finanziamenti spropositati……

Engy

Giorgio Pozzo,
in qualsiasi campo ovviamente non tutte le opinioni e le interpretazioni possono essere messe sullo stesso piano e rivendicare per sè pari riconoscimento di dignità ed altrettanto ovviamente alcune di queste opinioni e interpretazioni possono anche arrecare danni. Rimane comunque il fatto che le persone continuano a credere ciò che vogliono e non vedo come potrebbe essere diversamente, nè io lo vorrei.
In ogni caso la mia battuta iniziale non sottintendeva in modo così calcato come è sembrato, quel “chissenefrega” in senso stretto, quello l’ho detto dopo in seguito alla solita alzata di scudi e di sicuro è un’espressione discutibile. All’inizio volevo solo limitarmi a dire, soprattutto pensando ai credenti, che non è della sindone (così come dei miracoli) che dovrebbero aver bisogno per trovare conferme nella propria fede.
Ma tornando alla dignità di certe opinioni, anche le idee balzane di certi cosiddetti negazionisti possono arrecare molti danni, penso maggiori di quelli che continuano a dire che la sindone è autentica, e nascono dalla negazione della realtà dei fatti storici, fatta di tragicità di campi di sterminio, camere a gas, testimonianze di sopravvissuti. E non sempre, evidentemente, questi personaggi sono accecati dalla fede.

gmd85

@E.n.g.y

Delle idee dei negazionisti, Odifreddi compreso (ce ne vuole a dargli del negazionista per una frase poco azzeccata) non c’interessa in queste discussione. Si sta parlando di opinioni che si spacciano per valide senza averne i mezzi, per dire: “guardate, la nostra fede è vera e si basa su prove concrete”. Solo che queste prove non sono concrete e neanche dovrebbero servire, almeno su questo siamo d’accordo. Il fatto che queste presunte prove siano false e pur tuttavia ritenute valide, inficia un tantino il parallelismo fra fede e ragione.
Ti risponderà Giorgio se vorrà, ma la fede è un presupposto perché senza di essa non si accettano i dettami della religione. all’ateismo si giunge quando questi dettami si scoprono infondati.

gmd85

@E.n.g.y

Delle idee dei negazionisti, Odifreddi compreso (ce ne vuole a dargli del negazionista per una frase poco azzeccata) non c’interessa in queste discussione. Si sta parlando di opinioni che si spacciano per valide senza averne i mezzi, per dire: “guardate, la nostra fede è vera e si basa su prove concrete”. Solo che queste prove non sono concrete e neanche dovrebbero servire, almeno su questo siamo d’accordo. Il fatto che queste presunte prove siano false e pur tuttavia ritenute valide, inficia un tantino il parallelismo fra fede e ragione.
Ti risponderà Giorgio se vorrà, ma la fede è un presupposto perché senza di essa non si accettano i dettami della religione. All’ateismo si giunge quando questi dettami si scoprono infondati.

Engy

Dimenticavo, Giorgio,
non ho capito cosa intendi per fede come presupposto e ateismo come conclusione: anche la fede può essere una conclusione, non è che la trovi incorporata alla nascita oppure no, dipende sempre e ancora una volta dai diversi punti di vista …. Oppure spiegami meglio se ti va.
E dimenticavo, a proposito dell’arroganza di cui parlavi, che occorre davvero molta arroganza per negare, minimizzare, continuare a dubitare della Shoah da parte ad esempio di certi negazionisti in salsa italiana (e non solo il simpatico Odifreddi – simpatico davvero e senza ironia nonostante le boiate che ogni tanto dice).

Giorgio Pozzo

non ho capito cosa intendi per fede come presupposto e ateismo come conclusione

Intendo dire, come d’altronde spiega anche il papa, che la fede è condizione necessaria (anche se non sufficiente, direi) per essere definiti un credente. Certo, si nasce senza fede, ed in effetti non si può essere definiti credenti. Non ancora. Partendo dal presupposto riconosciuto e consapevole della fede, si può allora essere definiti credenti. Se uno decide di avere fede, allora (ecco la conseguenza) è un credente.

Dicevo poi che atei si nasce, ma in realtà dovrei dire che si nasce agnostici. O, se vuoi, non credenti. Atei si diventa dopo che ci si convince che certi presupposti, tra i quali la fede, debbano esseere rifiutati, per vari motivi. Ecco perchè l’ateismo è una conclusione: perchè arriva dopo l’accettazione o il rifiuto del presupposto “fede”.

Engy

Giorgio Pozzo,
“Dicevo poi che atei si nasce, ma in realtà dovrei dire che si nasce agnostici …. ecc ” Questo è poco ma sicuro.
Poi, fondamentale, è il posto dove si nasce e si cresce.
Ad esempio: se io e te appartenessimo al popolo degli Asmat, lavoreremmo la farina che si ricava dalle palme del sago che è da loro ritenuta fonte sacra della vita e faremmo la “festa delle larve del sago” e di noi stessi penseremmo di essere stati scolpiti nel legno degli alberi e portati alla vita dal suono di un tamburo.
🙂

Francesco non da Assisi

VENI SPES NOSTRA! Traduzione: VIENI PURE A SPESE NOSTRE.

Stefano ™

Quella tessitura era per quelli morti di lebbra, mica per quelli crocifissi in mezzo a due ladroni…
Per quelli, una tantum, ne veniva posta in palio una neotech, avanzatissima, sensibile a radiazioni, terremoti localizzati e con la caratteristica di far sballare la datazione col C14: fu vinta da Gesù.

Sandra

C’è da dire che l’assessore Moschi potrebbe anche scrivere in calce ai suoi articoli sul crocifisso di essere laureato in teologia, nonché professore di religione… per completezza di informazione. “L’italia madre dell’occidente”… “il cristo storico a cui deve la maggior parte delle sue libertà (sic) di pensiero, inclusi (sic) gli stessi concetti di laicità e di scienza, inesistenti, nelle altre culture, nelle forme a noi note.” aaaargh… chissà quando improvvisa.
Però è migliorato, eh, perché quello del 2009 –
http://www.udc-pisa.it/doc/Se%20qualcuno%20ci%20dicesse%20_2_.pdf
beh, quello dei nonni è razziano. Però, il crocifisso èbbello, nonglienefrega a nessuno, ma è bello.

http://iltirreno.gelocal.it/pontedera/cronaca/2010/12/22/news/i-prof-assessori-via-prima-del-voto-1.2235279
http://ricerca.gelocal.it/iltirreno/archivio/iltirreno/2009/08/20/LN3LR_LN304.html

RobertoV

Basterebbe ricordare a Moschi che quando con lo statuto albertino lo stato sabaudo ha posto fine alle persecuzioni religiose nei confronti dei non cattolici, pur mantenendo la religione cattolica come religione di stato, la chiesa cattolica si oppose, cioè fosse stato per la chiesa cattolica avrebbe mantenuto le discriminazioni e persecuzioni verso le altre religioni. Nei confronti degli stessi ebrei la chiesa cattolica ripristinò il ghetto, dopo la breve parentesi della repubblica, e fu solo con la presa di Roma che si pose fine a questa situazione. Anche riguardo alle leggi razziali la chiesa cattolica si lamentò che fossero state rimosse completamente nel 1943.
La stessa pena di morte fu abolita solo dopo la presa di Roma, non prima.
Basterebbe ricordare l’opposizione della chiesa verso l’istruzione per tutti, la democrazia, il libero pensiero.
Sono sempre molto bravi a e senza ritegno a riscriversi una storia propagandistica e ad attribuirsi tutti i meriti.

Sandra

Beh, ma a questo tipo dovresti ricordare un sacco di cose, a partire dall’uso delle virgole! E’ un maestro di comicità involontaria.

Luis

Leggo spesso la “clericalata” che trovo interessante e a volte divertente. Stavolta però la trovo un po’ fiacchetta:

-Il sostegno alla scuola paritaria mi sembra inevitabile, altrimenti sarebbe impossibile il suo ruolo di servizio pubblico;
-Il Centrodestra fa semplicemente la sua parte politica, che c’è di strano?
-Il GIP di Pordenone ha disposto un sostegno per i poveri, non vedo dove sia la clericalata;

-Il prefetto di Bologna ha eseguito una direttiva del Ministero. anche qui, non vedo dove sia la clericalata;
-Moschi ha espresso un suo personale giudizio su un giornale pubblico, nessun documento ufficiale. Credo che non si possa parlare di clericalata.
-Il Comune di Adelfia ha sostenuto un evento culturale, non propriamente un evento religioso.
-L’USR del Piemonte ha solo diramato una nota di servizio senza fare alcuna propaganda pro-cattolicesimo, non vedo cosa ci sia da scandalizzarsi.

Sono, invece, con il partito per la tutela dei Diritti dei militari e delle forze di polizia. Questa storia dei cappellani militari non mi piace per niente.

Non ho capito, invece, la faccenda delle messe per il 4 novembre. Sono ignorante, che festa religiosa c’è in quel giorno?

RobertoV

Il sostegno alla scuola privata non è inevitabile quando si continua a tagliare alla scuola pubblica per dare alle private. Per esempio alla scuola media di mio figlio parlavano di tagli negli ultimi anni del 60% al fondo della scuola con conseguente taglio dei programmi di insegnamento. Scuole private che sono scarsamente controllate dallo stato.

Il GIP di Pordenone ha disposto un sostegno per i poveri gestito dal parroco. Non mi risulta che la chiesa cattolica abbia l’esclusiva dell’aiuto per i poveri, aiuto per i poveri non tanto disinteressato. Esistono anche altri canali per l’aiuto per i poveri. Non mi risulta che il parroco sia un rappresentante dello stato.

Moschi ha espresso un suo parerere molto “inventato” presentandosi come assessore, non come privato cittadino.

L’USR del Piemonte ha fatto propaganda per un evento della chiesa cattolica su di un falso medioevale avallandolo.

Quando si taglia dappertutto e nonostante il calo dei fedeli e della partecipazione religiosa poi si aumentano invece i posti di cappellani militari regalando più soldi ad un’istituzione inutile e retaggio del fascismo direi che è chiaramente una clericalata.

Il 4 novembre è la festa della vittoria nella I guerra mondiale e delle forze armate: celebrarle con delle messe di stato non mi sembra proprio il caso e attinente. La religione cattolica non è più religione di stato da 30 anni.

Luis

@ RobertoV

Non sostenere più la scuola paritaria significa aumentare le spese per lo Stato. Ancora non capisco dove sia la clericalata. Sono d’accordo, invece, per aumentare i controlli.

Il GIP di Pordenone, in quel frangente, avrà ritenuto l’organizzazione del parroco la migliore e la più idonea allo scopo. L’aiuto ai poveri è sempre bene accetto, da qualsiasi parte provenga.

Certo, Moschi si è presentato come Assessore, ma non ha fatto una comunicazione come tale, insomma, niente che lasci pensare ad un atto amministrativo e politico ufficiale.

A mio parere l’USR del Piemonte non ha fatto alcuna propaganda, in quanto non ha espresso alcun giudizio sull’autenticità o meno della reliquia. Ha solo dato un’informazione di servizio su un evento che, volenti o nolenti, in Piemonte, ha una forte rinomanza.

Sui cappellani militari hai ragione e la penso come te. Ed anche per la festa del 4 novembre non vedo cosa ci azzecchi la partecipazione alla messa.

Un saluto

gmd85

@Luis

Ogni volta ve ne uscite con questa storia che le spese per lo Stato aumenterebbero, ma non dite mai secondo quale meccanismo. Eppure, stranamente, ora lo Stato mantiene pubblico e privato. Cosa vi fa credere che togliendo o diminuendo i finanziamenti alle paritarie la spesa per la scuola pubblica aumenti? No, chiedo, perché diventa sempre più frequente il fatto che i genitori debbano sopperire alla mancanza di materiale.

Sandra

Luis
proprio in Piemonte l’apertura di nuove scuole comunali è subordinata al nulla osta delle paritarie esistenti! Alla faccia del risparmio.
E poi c’è una questione di controllo e di “qualità”: le paritarie sono in maggior numero scuole dell’infanzia, dove si può anche “truccare” sul personale, affiancando a una docente preparata un paio di suore.

Sul sito del comune di Fontanafredda (che ha le celebrazioni del 4.11 con l’inevitabile messa) si trovano diverse associazioni di tipo sociale o culturale. Con quali criteri verranno poi distribuiti questi 750 euro dal prete?

Moschi è assessore, ma anche docente e di religione. I suoi articoli contengono molte inesattezze, sia per forma che per contenuto. Trovo molto triste che con una simile impreparazione si arrivi a rappresentare i cittadini di oggi e insegnare a quelli di domani.

Il concorso della Sindone è illustrato anche sul sito dell’ufficio scolastico della diocesi di Torino, da cui dipendono i docenti di irc che avrebbero potuto quindi esserne direttamente informati. Perché coinvolgere tutti i docenti (domanda retorica, eh) in un progetto che è esclusivamente di fede? Dimmi qual è il valore didattico della proposta di “immaginare di dover preparare la traccia di una puntata di C.S.I. (C.S.I. Gerusalemme?)”.

Luis

Io penso che siccome lo Stato versa minori contributi per le scuole paritarie rispetto a quelle statali, se le paritari non esistessero e tutti i loro alunni frequentassero le scuole statali, i costi per Stato fatalmente aumenterebbero.

Stefano ™

@ Luis

Non sostenere più la scuola paritaria significa aumentare le spese per lo Stato

Secondo quale magia?
Se il trasferimento degli studenti alla scuola pubblica è compatibile con la sua capacità produttiva, sia per numero di insegnanti sia per strutture, il risultato è un risparmio.

Stefano ™

@ Luis

se le paritari non esistessero e tutti i loro alunni frequentassero le scuole statali, i costi per Stato fatalmente aumenterebbero

Per niente. Se la struttura esiste e il personale pure non aumenta un bel niente: diminuisce il contributo alle paritarie. E se anche la redistribuzione dovesse comportare qualche aggiustamento di struttura o di personale potrebbe essere finanziato proprio con i risparmi dei contributi non versati. Erogare contributi ad una struttura aggiuntiva quando quella esistente sarebbe in grado di soddifare la richiesta senza ulteriori costi non è un risparmio: è uno spreco.

gmd85

@Luis

Tu pensi che fatalmente succeda qualcosa non basta. Al momento lo Stato sovvenziona pubblico e privato, ergo, la spesa ingente c’è ora. Quindi, se i finanziamenti alle paritarie diminuissero e venissero equamente distribuiti, cosa motiverebbe un aumento della spesa? Un aumento di servizi? Del personale? Dai, questo slogan dell’aumento dei costi non ha basi.

RobertoV

La scuola pubblica copre già oggi circa il 90% degli studenti, quindi assorbire il privato significherebbe un aumento di circa il 10% degli studenti, cosa che potrebbe avvenire nella migliore delle ipotesi anche aumentando semplicemente gli studenti per classe. Mantenendo quasi lo stesso personale, visto che gli immigrati e portatori di handicap sono percentualmente meno della metà nel privato. Cioè l’aggravio di costi sarebbe contenuto, ma in compenso risparmierebbe il circa un miliardo di Euro che stato, province e regioni elargiscono al privato. Infatti quello che conta non è il costo medio, ma il costo marginale di ogni aggiunta e negli ultimi anni lo stato ha già dovuto far fronte agli studenti di diverse scuole private che hanno chiuso perchè non più redditizie (circa 4000 su 11000 scuole cattoliche), nonostante abbia proseguito in continui tagli nel settore pubblico.
Anche nel caso recente del referendum a Bologna erano stati fatti i conti ed era risultato che a conti fatti il cittadino ci guadagnava nonostante la propaganda disinformativa contro.

Il finanziamento al privato è in realtà un sostegno ad aziende in crisi o per aumentare i loro profitti, mentre si smantella la scuola pubblica continuando a tagliare.

Sandra

“La scuola pubblica copre già oggi circa il 90% degli studenti”

In Veneto ci sono 123 mila studenti alle paritarie, di cui ben 93mila alla scuola dell’infanzia. La paritaria copre così il 66% circa alla scuola dell’infanzia, in 5.5% circa alla primaria e sec. di primo grado, e il 4.9% alla secondaria di secondo grado. Quindi la scuola pubblica veneta copre il 95% della scuola dai 6 anni in su.
Interessante notare dalla tabella e dal chiarissimo grafico di pag. 2 come la frequenza alla scuola secondaria di secondo grado paritaria sia soggetta a un sensibile aumento in corrispondenza delle ultime classi.

http://www.istruzioneveneto.it/wpusr/wp-content/uploads/2012/09/datiparitarie1112.pdf

francesco s.

A me sembrano quasi tutte clericalate, tranne la prima che è proprio uno spreco, fossero anche tutte scuole private e laiche. Si investa nelle scuole statali invece, i privati si finanzino con le rette.

Forse potrebbe non essere una clericalata la sentenza del giudice, se si tratta di un piccolo paese può essere che esista solo la struttura parrocchiale, anche nella mia città c’è solo la Caritas e qualche volta ho dato loro vestiti e cibo.

Luis

@ Sandra

Ma io sono pienamente d’accordo che serva un controllo severo per l’operato delle scuole paritarie.
Per quanto riguarda la decisione del GIP di Pordenone immagino che abbia agito per motivi di efficienza dell’organizzazione scelta, non per far “mangiare” il prete.
Per Moschi, che dirti? In fondo ha espresso un suo parere personale. Non mi sembra una clericalata.
Qual è il valore didattico della proposta dell’Arcidiocesi di Torino? Ma, non saprei. Però ritengo giusto che la notizia sia stata comunque divulgata.

@Stefano

Non credo che in Italia la situazione degli istituti scolastici sia in grado di assorbire, con guadagno economico, tutti gli alunni delle scuole paritarie.

Massimo Maiurana

Non credo che in Italia la situazione degli istituti scolastici sia in grado di assorbire, con guadagno economico, tutti gli alunni delle scuole paritarie.

Eppure prima che si inventassero il principio della parificazione scolastica quelle stesse scuole accoglievano quasi tutti gli studenti, erano abbastanza efficienti, non chiedevano la colletta per la carta igienica e nessuno si sognava di dire che la scuola fosse un capitolo in perdita. Lo si diceva di tanti settori, dalla sanità alla previdenza sociale passando per apparati burocratici vari, ma mai della scuola. Cosa sarebbe cambiato adesso, a distanza di poco più di un decennio, che possa indurci a ritenere quello stesso apparato non più in grado di fare il lavoro che faceva prima? La risposta è semplice: nulla! Semmai è lecito ritenere che il suo declino sia stato indotto dai finanziamenti alle parirarie, visto che le cose sono più o meno simultanee. Ma del resto è perfino ovvio che il risparmio si ottiene concentrando e non frammentando, a questo semplice ragionamento può arrivarci chiunque.

gmd85

@Luis

Non credo che in Italia la situazione degli istituti scolastici sia in grado di assorbire, con guadagno economico, tutti gli alunni delle scuole paritarie.

Davvero? Se i soldi delle paritarie rimangono allo Stato e vengono utilizzati per la scuola pubblica non c’è problema. Com’è che lo Stato, ora, gestisce due settori, sborsando parecchio per il privato, e non riuscirebbe a gestire un solo settore?

Luis

@ Gmd

Ma perché lo stato degli istituti scolastici italiani è pietoso e allo Stato costerebbe moltissimo adeguarli per assorbire tutti gli alunni delle paritarie. Tutto qui.

RobertoV

Luis
Le affermazioni vanno dimostrate.
In che senso aumentare di due alunni per classe o recuperare delle aule inutilizzate sarebbe costosissimo …….
Lo stato italiano ha in passato dovuto far fronte ad un numero di studenti decisamente più elevato e anche negli ultimi anni ha dovuto far fronte a studenti provenienti dalle private che hanno chiuso, ai figli degli immigrati aumentati nettamente e a nuove esigenze per i portatori di handicap, il tutto riducendo il finanziamento della scuola pubblica, aumentando quello delle private.

Sandra

Luis,
“sono pienamente d’accordo che serva un controllo severo”. Che non c’è. Mai stato, in ambito educativo le credenziali della Chiesa sono deludenti. Il fatto che non ci sia, ti porta a tracciare qualche conclusione su chi parla tanto di morale e poi approfitta di privilegi, mostrando poco senso morale? Immagina, puoi.

“immagino che abbia agito per motivi di efficienza dell’organizzazione scelta”: e c’erano anche le marmotte che incartavano la cioccolata…

“Per Moschi, che dirti? In fondo ha espresso un suo parere personale. Non mi sembra”: beh sì che lo è: perché firmarsi “Assessore” quando si scrive al corriere fiorentino, e “teologo” quando si scrive in un sito cattolico? Evidentemente voleva sottolineare il suo ruolo, che è di rappresentante delle istituzioni. Avrebbe potuto lasciare il nome, o al più aggiungere insegnante di religione cattolica. Per essere un nostalgico dei tempi dei padri (fascisti) che fecero appendere il crocifisso al muro della scuola, dovrebbe sapere che per chi non sapeva l’italiano si usava il cappello d’asino. Caspita, abbiamo eliminato l’arredo sbagliato…

“Qual è il valore didattico della proposta dell’Arcidiocesi di Torino? Ma, non saprei. Però ritengo giusto che la notizia sia stata comunque divulgata.” Ti sei forse immaginato qualche problema di comunicazione tra ufficio scolastico diocesano e gli insegnanti di irc, che obblighi a passare per il ministero con una circolare? Io mi immagino che i telefoni o la posta o l’email funzioni in piemonte, e che quindi potevano divulgare tranquillamente la notizia agli INTERESSATI. Ma nello specifico ti ri-chiedo il valore della proposta di usare un telefilm come c.s.i. come canovaccio di una ricerca scolastica (alcune righe del materiale guida – glomm – del documento: “Se è veramente l’impronta di un corpo umano, è stata lasciata da un corpo ancora vivo oppure da un cadavere? Se è stata lasciata da un cadavere, è possibile risalire alle cause della morte? E ricostruire in modo sufficientemente dettagliato quanto gli è accaduto?”).

“Non credo che in Italia la situazione degli istituti scolastici sia in grado di assorbire, con guadagno economico, tutti gli alunni delle scuole paritarie.” Non credi o non sai? E poi, se parliamo di istruzione, non dovremmo pensare al guadagno a lungo termine per la società, e non a quello del pizzicagnolo con la matita dietro l’orecchio?

gmd85

@Luis

Lo stato delle scuole italiane è pietoso da quando hanno subito tagli in favore delle paritarie. da dove tirate fuori l’intrinseca inefficienza delle statali lo sapete solo voi. I soldi stanziati per le private possono essere utilizzati per le pubbliche. Semplice.

gmd85

Suppongo tu conosca l’art. 33 della Costituzione e la dicitura “senza oneri per lo Stato”. Ora, le interpretazioni di tale dicitura sono state diverse, ma concordano sul fatto che un ente privato non può nascere pretendendo finanziamenti pubblici. Il fantomatico servizio pubblico delle paritarie è di una scarsità disarmante e mina il concetto di eguaglianza dell’istruzione. Resta da capire come mai queste scuole, nonostante finanziamenti e rette piangano sempre miseria. I finanziamenti devono essere redistribuiti e livellati e vincolati all’ottenimento di livelli di qualità dell’istruzione quanto meno discreti, su base statale, visto che è Lo Stato a cacciare soldi. E di conseguenza anche i cittadini che scelgono di usufruire della scuola pubblica, che è tassello essenziale del sistema di istruzione. Tutte le menate sulla scuola pubblica che costa o sul sistema che collasserebbe senza paritarie sono ridicole.

Il prefetto, se non sbaglio ha fatto qualcosa che non gli compete.

Quanto al parlare di clericalate, è evidente che non tutte si possano definire tali in senso stretto. Ci si riferisce all’atteggiamento che le caratterizza.

giovanni da livorno

E’ vero che il livello della scuola è pietoso, bisogna, però, domandarci come si è arrivati a questo punto. Come ha detto, più sopra, Massimo Maiurana, la scuola pubbblica una volta, bene o male, funzionava, ed in particolare, la scuola elementare italiana godeva, negli anni 70 e 80 di buona reputazione internazionale. Inoltre, nel ’62 (se non erro) fu fatta, dal governo Fanfani, una buona riforma della scuola media (io sono convinto che, nonostante tutti i suoi limiti, la classe politica democristiana fosse assai migliore di quella attuale). Insomma, la scuola pubblica, nel bene o nel male, funzionava e scuole private, allora, ce ne erano meno.
Io credo (mi sbaglierò) che alla base di questo cattivo andamento della scuola pubblica, fra i tanti motivi (crisi economica, finanziamento alle private ecc.) ci sia anche una PRECISA VOLONTA’ POLITICA tendente a disfare lo stato sociale (il welfare: di cui la scuola pubblica è parte) ed a privatizzare tutti i servizi.
Come ho detto poc’anzi, a gmd85, (in un altro post relativo ad un’altra ultimissima) è il liberismo imperante a determinare tutte queste storture, è il liberismo che crede di poter curare con i suoi metodi questa interminabile crisi strutturale, MENTRE NE E’ LA CAUSA!
Saluti. GdL

“Vera passione per la conoscenza in un giovane è quella che si mantiene viva nonostante la scuola”.
(G. Soriano)

Luis

Sono completamente d’accordo.
Quindi la decisione di aumentare il finanziamento per le scuole paritarie sembra più appartenere ad una precisa deriva liberista, piuttosto che un favore fatto alla Chiesa Cattolica. Da qui il mio giudizio di fiacchezza della clericalata.

gmd85

@Luis

Nel caso dell’istruzione abbiamo una strana coincidenza fra liberismo e cattolicesimo, almeno in Italia. Di fatto, sono solo le paritarie cattoliche a muovere lamentele. Le scuole charter, negli USA sono anch’esse gestite, spesso, da gruppi religiosi. Ma fioriscono tutte in zone disastrate e non penso che chiedano tanti finanziamenti allo stato, anche se non ho un dato certo. Se guardiamo alle paritarie europee, almeno ci sono dei tetti e i genitori non devono pagare le rette, ma solo gli extra. Qui a noi il problema non è la perdita di efficienza, ma il fatto che si vogliono scuole orientate in un certo modo, e le iniziative liberiste, purtroppo, favoriscono tale assurda tendenza.

Diocleziano

Se non fosse per quelle telefonate insistenti e riservate da oltretevere…
Se non è zuppa è pan bagnato, no? Ecciai raggione, ma ora piantala!

giovanni da livorno

Eh, caro Luis, sarà un po’ “fiacca” come “clericalata”, però mi ricorda un mio conoscente il quale, avendo moltissimi amici, riusciva ad infilarsi, ogni mattina, in una comitiva che si recava al bar per la colazione, e, con questo sistema, lui faceva sempre colazione gratis, perchè c’era sempre qualcuno che gliela pagava. Fra l’altro era simpaticissimo………..
E così la chiesa: o c’è l’unione fra trono e altare, o c’è un concordato, o c’è una classe politica che ha bisogno di “quel” sostegno, o c’è una deriva neoliberista……insomma per una ragione o per un’altra, il pagatore lo trova sempre (almeno per quanto riguarda l’Italia).
Per questa ragione può parlarsi di clericalata, non tanto da parte della chiesa, ma da parte di chi paga per essa.
Piacerebbe anche a me trovare sempre qualcuno chi pagasse al posto mio…………………
Saluti. GdL

“Quand’ero giovane credevo che i soldi fossero tutto, ora, che non lo sono più, lo so!”
(O. Wilde)

francesco s.

Io non ho capito mai una cosa: come facciano a giustificare il finanziamento alle scuole private quando la carta costituzionale sembra di altro parere. Sono riusciti ad interpretare una norma ambigua come negazione delle registrazioni di matrimoni omosex e non si riesce ad interpretare una norma chiara come l’art. 33 della costituzione come negazione del finanziamento ai privati, eppure la parola onere mi sembra chiara.

Diocleziano

Ma qui abbiamo a che fare con dei professionisti, in duemila anni hanno messo in piedi un impero economico basato sulle balle… a cominciare dalle tonnellate di paccottiglia spacciata come reliquie, la donazione di Costantino ecc… figurati se si fermano davanti all’interpretazione di un articolo della costituzione.

Luis

@ Sandra

La mancanza dei controlli è, in Italia, un tasto dolente in tanti settori, specialmente in materia di finanziamenti pubblici. Credo sia una responsabilità diretta e strutturale dello Stato, non tanto della Chiesa.

Non ho le prove per sostenere una connivenza tra un GIP ed un parroco, quindi….

D’accordo, Moschi ha sbagliato a presentarsi come Assessore, ma, insomma, non ha mica firmato un atto ufficiale. Le sue parole non hanno alcuna rilevanza istituzionale. Comunque a me risulta che i crocifissi erano appesi nelle scuole italiane anche prima del fascismo.

Non so se sei di Torino, io ho molti parenti lì e so che l’ostensione della Sindone è vissuta, generalmente, come un evento molto importante per la città. Onestamente, divulgare una notizia del genere non mi sembra un atto di propaganda cattolica, ma un semplice funzione di servizio.

Non credo che adesso eliminare tutta la scuola paritaria sia un guadagno economico per il paese. Di non credo, perché non lo so di preciso. E’ solo una mia idea che metto in comune in questa chiacchierata. E’ possibilissimo che mi sbagli.

Un saluto.

gmd85

@Luis

Non mi sembra che la Chiesa denunci il fatto, però.

In calce all’articolo, Moschi è firmato come Assessore al comune di Volterra. Le sue parole non avranno valore istituzionale, ma le ha legate al suo ruolo. Conta non poco.

Della scuola ne abbiamo già parlato. Tra l’altro, la Fondazione Agnelli ha smentito la Giannini quando parlava dei famosi 6 miliardi.

Sandra

Luis,
“Credo sia una responsabilità diretta e strutturale dello Stato, non tanto della Chiesa.”
Se c’è un corrotto, c’è un corruttore. Di corrotti a propria insaputa c’è Scajola, ma nemmeno a lui crede nessuno, forse solo tu.
“Non so se sei di Torino”,
no, ma mio zio ci ha abitato molti anni, ed essendo io di Milano capitava di andarlo a trovare: mai andati a vedere la sindone. Si vede che mio zio era meno sensibile al marketing ecclesiastico!

“Comunque a me risulta che i crocifissi erano appesi nelle scuole italiane anche prima del fascismo.”
Ti risulta anche che fino all’unità in Italia l’unica religione non perseguitata fosse quella cattolica? Che Pio ix nel 1870 parlò del flagello dell’istruzione obbligatoria? Che l’educatore cattolico san giovanni bosco scrisse di aver bruciato testi protestanti? Che nel 1922 il fascismo impose i crocifissi?

“Onestamente, divulgare una notizia del genere non mi sembra un atto di propaganda cattolica”
onestamente, dubito che la propaganda cattolica a te sembri mai propaganda cattolica….

E chi ha parlato di eliminare la scuola cattolica? O d’altra confessione o steineriana? Si parla di finanziamento a scuole paritarie su cui non c’è controllo. E in caso di scuola dell’infanzia costituiscono spesso l’unica alternativa, passando di fatto a un monopolio, e in cui non è detto siano rispettati requisiti tipo la retribuzione o addirittura la formazione dei docenti (e qui mi riferisco alla presenza di suore del terzo mondo che sottraggono lavoro a docenti adeguatamente preparati ma disoccupati: nessuna scuola – privata o pubblica – potrebbe importare personale sottopagato!)

RobertoV

Per legge, come segnalavano quelli della CISL, non certo ostili alla chiesa, nelle scuole private si può utilizzare fino al 25% di personale “volontario”, cioè non pagato.
Una delle critiche mossa dall’associazione genitori scuole cattoliche Agesc al nuovo piano per la scuola di Renzi è relativa al fatto che la regolarizzazione dei precari nella scuola pubblica potrebbe far scappare diversi insegnanti dal privato (forse quelli non pagati o sottopagati per prendere i punti necessari alle graduatorie nel sistema pubblico).

gmd85

@RobertoV

Da notare che non pochi docenti sono nelle private proprio per accumulare punteggio e per farselo poi convertire per la scuola pubblica.

Sandra

Roberto,
bastano pochi minuti con google per rendersi conto che il limite “non superiore a un quarto delle prestazioni complessive” previste dalla legge è superato nelle scuole dell’infanzia. Due esempi al volo:
http://www.upcm.it/scuolasantanna/insegnanti.htm
http://www.sanpellegrinom.it/scuola_dellinfanzia.html
Nella scuola dell’infanzia di santena, dove lavorano alcune suore, si legge una “chicca”: “Inoltre l’aumentare il numero di iscritti alla scuola pubblica comportava il rischio di chiusura della Scuola “San Giuseppe” per mancanza di alunni, perdendo così un grande patrimonio culturale importante per la città di Santena.”

Alla faccia del libero mercato, qui si limita il pubblico per non ledere il privato: come se si risparmiasse sugli autobus per non danneggiare i tassisti.

Non so quanto sia libera scelta dei genitori. A Fontanafredda il parroco dei 750 euro è anche quello alla mattina che accompagna i bambini della scuola parrocchiale a salutare Gesù….

RobertoV

Sandra
Però suora, prete non vuol dire automaticamente volontaria/o. Ho visto suore/preti negli ospedali inquadrati con dei bei stipendi. Certo in Italia aggirare le regole è uno sport diffuso e la chiesa in questo è maestra.
il problema è che per il tipo di scelta di vita ed il lavoro in una scuola confessionale possono accontentarsi di un basso stipendio, inaccettabile per un insegnante normale. Facile presentare poi dei costi più bassi del privato come efficienza, quando in realtà si gode di vantaggi che il pubblico non ha. Un po’ come confrontare i costi di un’azienda che evade il fisco ed una che paga tutte le tasse.
D’altronde il vero vantaggio del privato è di poter operare con regole diverse dal pubblico (tipo bassi stipendi o lavoro volontario, divieto di sciopero, ecc.).

E’ scandaloso che si svantaggi e si ostacoli il pubblico per favorire il privato. Purtroppo in Italia è diffuso il privato assistito (tipo ospedali convenzionati) che vive a carico dello stato.

Sandra

ah ma negli ospedali o nelle caserme le suore e i preti non li paga la parrocchia. Non credo che le suore extracomunitarie percepiscano uno stipendio: a quel punto avrebbe più senso assumere personale formato in Italia, e lasciare le suore nei paesi del terzo mondo dove c’è tanto bisogno di insegnanti….

Nel libro “Contabilità, bilancio e controllo degli enti non profit”, (Colombo,Setti), c’è un paragrafo nel capitolo “Determinazione della retta scolastica”, in cui si parla di personale non iscritto a libro paga, perché volontario o religioso, che va comunque riportato nella tabella organica completa dei costi, con l’obiettivo di una quantificazione, dicono gli autori, necessaria “nel momento in cui si vuole costituire una riserva” (loro dicono per ridurre la retta agli alunni poveri).

Giorgio Pozzo

Non so se sei di Torino, io ho molti parenti lì e so che l’ostensione della Sindone è vissuta, generalmente, come un evento molto importante per la città

Beh, io sono di Torino (anzi, abito a 50 metri dal museo della sindone), e posso dire che -purtroppo- hai ragione.

Dico “purtroppo”, perchè secondo me trattasi di vergogna pura e semplice considerare molto importante un evento che di culturale possiede ben poco, anzi quasi nulla, se confrontato con altri poli di attrazione che invece dovrebbero essere (a ragion veduta!) pubblicizzati almeno dieci volte tanto: il museo Egizio, e il museo del Cinema, solo per dirne un paio.

Sarei favorevole ad un’ostensione che riporti anche tutte le voci in capitolo, incluse quindi quelle storiche, scientifiche, e artistiche (mi riferisco alla “trinità” delle prove contro la sindone: l’anacronismo, la datazione al C14, e l’anamorfismo).

Engy

L’articolo di Micromega che ha postato Roberto V è molto interessante e ancor più il libello allegato, scaricabile gratuitamente, che sto cominciando a leggere. Opera veramente meritoria e io ammiro sempre molto chi spende il suo tempo per gli altri e per un futuro migliore, da qualsiasi parte stia e in qualsiasi modo la pensi.

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