Le sentinelle in cattedra

Dire che ormai è diventato un mantra sarebbe riduttivo, infatti siamo alla vera e propria ossessione. Ovunque si apra un dibattito sui diritti delle coppie omosessuali, e a volte perfino sullo stesso diritto di esserlo, omosessuali, ecco spuntare il reazionario di turno con la solita esclamazione: “Questa è l’ideologia del gender”! Il gender, questo mostro brutto e cattivo il cui scopo criminale sembra essere quello di far diventare tutti gay i nostri figli. Immagino già le fiabe monitrici per bambini, o magari anche le rivisitazioni di quelle tradizionali. “Quando Cappuccetto Rosso giunse nel bosco, incontrò il Gender”.

Così anche a don Gian Battista Rota, responsabile del Servizio Insegnamento Religione Cattolica della diocesi di Milano, o al collaboratore a cui ha in seguito scaricato la responsabilità, è venuto spontaneo farvi riferimento nella missiva inviata agli oltre seimila insegnanti di religione che operano nelle scuole della sua diocesi. «Per valutare in modo più preciso la situazione e l’effettiva diffusione dell’ideologia del “gender” — queste le parole nel comunicato — vorremmo avere una percezione più precisa del numero delle scuole coinvolte, sia di quelle in cui sono state effettivamente attuate iniziative in questo senso, sia di quelle in cui sono state solo proposte». Leggendo queste frasi non si può assolutamente negare, a prescindere dall’essere laici o cattolici, quello che è di una evidenza allo stesso tempo disarmante e sconcertante, e cioè che per la Chiesa l’insegnante di religione deve essere una sorta di prefetto, un presidio che deve non solo garantire l’insegnamento della dottrina cattolica ma finanche vegliare su tutto quanto accade all’interno dell’istituto. Una vera e propria sentinella, che però a differenza di quelle in piedi sta comodamente seduta dietro una cattedra e percepisce uno stipendio mensile. Offre lo Stato. Offriamo noi.

La fedeltà degli emissari è talmente data per scontata che l’autore della lettera non si è minimamente posto il problema che la notizia sarebbe potuta uscire dall’ambito degli insegnanti di religione. Come se si fosse trattato di un consesso di qualche decina di persone al massimo, mentre, come già detto, si tratta di un esercito di oltre seimila persone, tutte naturalmente con sensibilità e modi di interpretare il proprio ruolo diversi. Non sorprende che tra di loro qualcuno si sia indignato quanto basta per decidere di diffondere il comunicato inviandolo al quotidiano Repubblica e alle associazioni Lgbt, e pare che qualcuno abbia addirittura deciso di ritirarsi dall’insegnamento della religione.

irc

A nulla sono valsi lo stupore di Bagnasco, incomprensibile se si considera che già in passato l’Ufficio Catechistico Nazionale aveva iniziato a schedare gli alunni che non facevano religione a scuola, e il patetico tentativo di retromarcia della Curia. Con tanto di scuse annesse, è vero, ma che non è riuscito a fare di più che definire la comunicazione “formulata in modo inappropriato”. Perché stando a quanto affermato da don Rota (non il suo collaboratore, stavolta), l’intenzione originaria era quella di “conoscere dagli insegnanti di religione il loro bisogno di adeguata formazione”, per cui quella richiesta di informazioni era da intendersi come un’indagine informale tesa a tale scopo. E il bello è che lo ha detto seriamente. Per lui si può effettivamente scrivere una cosa pur intendendone una completamente diversa. Qui non siamo alla semplice arrampicata sullo specchio, qui lo specchio era perfino ben lubrificato.

Non ci vuole nemmeno molta fantasia per immaginare in cosa potrebbe consistere l’eventuale formazione adeguata; verosimilmente si tratterebbe di istruire a insegnare l’opposto di quello che viene insegnato nei programmi scolastici, per cui mentre nelle altre ore si educherebbe al rispetto dell’orientamento sessuale di tutti, nell’ora di indottrinamento si ribalterebbe il concetto facendolo coincidere con quanto stabilito dai vescovi. Il che alla fine si tradurrebbe sostanzialmente nel mettere in guardia dall’ideologia del gender, sempre quel disgraziato. Se già prima era arduo sostenere che la Chiesa non ingerisce nelle questioni che riguardano lo Stato, adesso per farlo ci vuole una discreta dose di faccia tosta. Mettere il becco nei programmi della scuola pubblica è l’esempio più lampante di ingerenza, di cui qualunque genitore dovrebbe tenere conto quando arriva il momento di scegliere se far frequentare l’insegnamento della religione ai propri figli o optare per una delle quattro alternative possibili. Ma anche, perché no, lottare per espellere l’Irc dalla scuola pubblica, magari insieme a tutti gli altri privilegi riconosciuti alla Chiesa in forza dei Patti Lateranensi.

Nel quasi unanime coro di condanna, con tanto di interrogazioni parlamentari, non poteva certo mancare qualcuno che invece di fischiare applaude. È il caso di Carlo Giovanardi, ormai da tempo confermatosi quale esempio classico di politico clericalista. In una video-intervista pubblicata su Repubblica TV il senatore del Ncd mette in guardia dall’utilizzo dei bambini come cavie per opuscoli sul gender (ancora lui), da loro (i parlamentari clericali) denunciati più volte in parlamento e fatti ritirare, ed esorta i genitori a indignarsi e ribellarsi quando queste cose capitano ai loro bambini. Quando il giornalista gli dice che si tratta di ragazzi dei licei Giovanardi ribatte che purtroppo si tratta di una forma di violenza praticata su bambini di appena tre anni. Toh, la stessa età a cui vengono a volte destinati i corsi di precatechismo organizzati da molte parrocchie.

Massimo Maiurana

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60 commenti

francesco s.

Ma che c’entra il “gender” con l’omosessualità? Mi sembra che genere e orientamento sessuale non coincidano.

gmd85

Vero, mettono tutto nel calderone. Mi chiedo se quella del peccato a destra e a manca non sia un’ideologia.

myself

“Ma che c’entra il “gender” con l’omosessualità? Mi sembra che genere e orientamento sessuale non coincidano.”

Infatti non coincidono. Ma questi cattolici non vogliono capire che “sesso”, “orientamento sessuale” e “genere” sono tre concetti ben distinti che descrivono tre caratteristiche. Pretendono di identificarli come se fossero sinonimi. Vedesi http://luis-apologeticon.blogspot.it/2014/01/il-bavaglio-alla-liberta-di-stampa.html?showComment=1389710943704#c7308148113893880406

Ateo64

La cosa più grave è che le istituzioni di fatto non abbiano preso nessun provvedimento in merito a tutta la vicenda.
Non un nota, non un richiamo: tutto normale.
In effetti è del tutto normale che uno stato estero chieda ai propri sudditi di spiare e riportare notizie su un altro stato.
La cosa più imbarazzante per lo stato italiano è che questi delatori sono pagati da lui!
Viviamo in uno stato fantoccio al servizio del vaticano.

Diocleziano

…don Gian Battista Rota, responsabile del Servizio Insegnamento Religione Cattolica …
Penoso vedere il messaggio di gesù ridotto a mero servizio burocratico di propaganda… 😯

Laverdure

“…e pare che qualcuno abbia addirittura deciso di ritirarsi dall’insegnamento della religione.”
Rinunciando cosi ad un posto di lavoro sicuro (molto piu’,di fatto, in ogni caso, che quello degli altri insegnanti) e ad un discreto stipendio,nonche’ ai piccoli “favori” che un fedele servitore della Curia puo’ richiedere qualche volta ?
Rischiando di finire in qualche “lista nera” ?
E con questi chiari di luna ?
Mi sembra un voler credere nei miracoli.

Diocleziano

Sarebbe davvero incredibile, un simile sussulto di dignità, da parte di persone che non si erano fatte scrupolo di accettare un tale impiego privilegiato.
Spero sia vero, non è mai tardi per pentirsi… 🙄

giovanni da livorno

Ho notato che nei siti cattolici, come quello del nostro amico Luis e quello dell’unione cr. cattolici razionali, tutte le volte che si parla degli omosessuali, si premette sempre il “massimo rispetto per loro come persone” e poi si parte con l’omosessualità come patologia (che l’OMS non vuole riconoscere come tale perchè ricattata da una perfida lobby gay-massonica) e come scelta perversa che non ha base genetica (come se conoscessimo la genesi dell’omosessualità e come se, probabilmente, non dipendesse da un multiforme complesso di cause) nè base sociologica perchè (secondo loro) l’omofobia non esiste più in occidente.
Ebbene, quella premessa (quella del “massimo rispetto per gli omosessuali”) mi ricorda una famosa battuta di Bismarck: “Quando qualcuno afferma qualcosa in linea di principio, si può star sicuri che è pronto a fare, tutto il contrario”. E penso proprio che nel caso in esame l’affermazione del Cancelliere di Ferro, corrisponda in pieno alla verità.
Comunque, io so solo poche cose: SO che gli omosessuali hanno una valanga di nemici, SO che ci sono potenti lobbies (loro si potenti per davvero) che fanno di tutto per tenerli o ricacciarli nelle fogne, SO che, in Italia e in occidente, sono fatti tuttora oggetto di scherno e di violenza, SO che la stragrande maggioranza di tali episodi non sfociano in denunce penali, SO che fra i nemici più pericolosi dei gay ci sono tanti omosessuali più o meno “smessi” e più o meno cristiani o cattolici.
Magari i gay avessero, per davvero, alle spalle una potente lobby in grado di influenzare l’OMS, l’ONU e molti governi occidentali, ne risulterebbe un bene anche per le nostre battaglie di laicità.
Saluti. GdL

“I moralisti sono persone che rinunciano ad ogni piacere tranne quello di immischiarsi nei piaceri altrui”
(B. Russell)

benjamin l'@sino

Guarda, dell’omosessualità posso dire una cosa con certezza: non mi interessa. Un mio collega attuale e un mio ex-collega sono sicuramente omosessuali, e si vede (se me ne sono accorto pure io…), ma sono anche persone civili e rispettose che sanno farsi i fatti propri almeno quanto io so farmi i miei. Date queste premesse, coltiviamo ottimi rapporti personali. Il problema è quando subentrano la protervia e l’esibizionismo, che danno fastidio tanto quando caratterizzano omosessuali quanto quando caratterizzano eterosessuali. La strafiga che gira per la scuola mettendo in mostra la “mercanzia”, il macho che cammina a gambe e gomiti larghi praticamente spruzzando testosterone sui presenti e raccontando all’orbe terracqueo le proprie “prodezze”, il maschio omosessuale che si “checchizza” intenzionalmente con atteggiamenti e mossette caricati oltre il buon senso, la femmina omosessuale che se la tira da decisionista e magari si dipinge la barba col pennarello pretendendo di pestare il prossimo sotto la propria superbia… ecco, questa gente non vorrei proprio vederla, e come vedi ce n’è per tutte le inclinazioni. Il fatto è che c’è tanta gente, in ogni “categoria”, che ama esibirsi, far parlare di sè, provocare. Alcune di queste persone amano usare la simbologia sessuale per i propri scopi.

Basterebbe vivere la propria sessualità come occorrerebbe vivere la propria religiosità: nel privato. Molte cose sarebbero più semplici.

Engy

benjamin,
come sempre dici cose giuste, evidenti, che tanti altri non dicono, per chissà quali timori.
A proposito dell’esibizionismo di certi omosessuali, così lontano dalle persone gay che tutti noi conosciamo, con cui lavoriamo o che frequentiamo ogni giorno – esso è oltremodo poco “intelligente” in un contesto sociale come il nostro dove troppe persone ancora considerano l’omosessualità una perversione, una malattia da curare e la associano pure alla pedofilia e che – quasi inevitabilmente – di fronte a certe ostentazioni esagerate, si rafforzano ancor più in questi loro pregiudizi.

gmd85

@benjamin
@E.n.g.y

Se il discorso è generale, siamo d’accordo. Ma non viene e mai in mente a nessuno che l’eccesso è conseguenza della restrizione? Secondo voi, di quelli che sono più esibizionisti durante un pride, quanti vivono la loro vita sempre ostentando e quanti la vivono esattamente all’opposto? Dell’esibizionismo dei singoli casi è inutile parlare, visto che c’è, come giustamente dice benjamin, tanto per gli etero quanto per gli omosessuali.

benjamin l'@sino

GMD, due dovrebbero essere le “parole d’ordine” per tutti quando si ha a che fare con la sessualità (e con un sacco d’altre cose): riservatezza e moderazione. E’ che tanto l’una quanto l’altra son diventate merce rara. Se in merito alle cose “private” imparassimo a farci i fatti nostri vivremmo in un mondo assai migliore. Ho impiegato anni a capirlo, dunque comprendo che tra i giovanotti ci possa essere chi non se ne rende conto, ma si dice che l’Italia sia un Paese di vecchi, per cui tanti atteggiamenti che vedo (anche tra i miei coetanei) sono decisamente deprecabili.

Frank

bEngyamin una creatura nata dalla fusione di due noti benpensanti per difendere il “il comune senso del pudore”. Urlo di battaglia: Non importa quale sia il tuo orientamento sessuale, l’importante è che tu faccia lo “sporcaccione” a casa tua perché se no è……… raccapricciante!!!

paniscus

Basterebbe vivere la propria sessualità come occorrerebbe vivere la propria religiosità: nel privato. Molte cose sarebbero più semplici.
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Il fatto è che spesso, per i gay, viene considerato “ostentazione della sessualità” qualsiasi normalissimo atto di vita quotidiana che invece per gli altri non verrebbe considerato affatto “ostentazione” (e tantomeno ostentazione di riservatissime questioni intime che dovrebbero essere tenute in privato)… ma per gli altri viene considerata normalità sociale assoluta.

Quindi, se l’omosessualità deve essere una cosa rigorosamente privata, deve esserlo anche l’eterosessualità… quindi, per coerenza, si dovrebbe essere contrari a QUALSIASI atto pubblicamente visibile che testimoni il fatto di essere in coppia con qualcuno, o di avere dei legami personali nella vita privata.

Cioè, perché se Maria dice pubblicamente che si è fidanzata con Gianni, tutti le fanno i complimenti e pensano che sia una bella cosa di cui fa piacere essere informati… mentre se dice pubblicamente che si è fidanzata con Luisa, allora è “ostentazione” inappropriata? Perché se Marco e Lucia vanno in giro tenendosi per mano, è tenero, mentre se la stessa cosa la fanno Marco e Giuseppe, allora è “ostentazione”?

L.

benjamin l'@sino

@Frank — Sono assai più “sporcaccione” di quanto tu possa immaginare, ma non vado in giro a tenere conferenze sulle mie forme di… originalità (alcune potresti anche considerarle disgustose o illecite, se non addirittura illegali). La riservatezza si predica e si pratica.

@Paniscus — ai miei occhi, quelle che descrivi non rientrano nell’ambito dell’ostentazione. Ai miei occhi. Altri potrebbero pensarla diversamente.

Frank

Per benjamin l’@sino.

“Sono assai più “sporcaccione” di quanto tu possa immaginare”
La cosa non mi riguarda, poi come tu possa sapere che nel caso mi interessasse in non potrei riuscire ad immaginarlo è un mistero della fede.

“ma non vado in giro a tenere conferenze sulle mie forme di… originalità”
E’ una tua scelta, altri si comportano in modo differente.

” (alcune potresti anche considerarle disgustose o illecite, se non addirittura illegali).”
Ancora co sti tuoi “poteri” di sapere come la pensano gli altri.

“La riservatezza si predica e si pratica”
Anche questa è una tua scelta.

Engy

Paniscus,
personalmente non intendo certo per esibizionismo il fatto di tenersi per mano o di scambiarsi un bacio in pubblico (poi c’è bacio e bacio eh, e anche certi baci troppo “infuocati”, scambiati da chi non mi interessa, mi urtano)
Mi riferisco a certi comportamenti smodati che ho visto ad esempio nei gay pride, anche molto festosi ma esagerati con tette culi lingue palpamenti che personalmente mi mettono a disagio e mi infastidiscono.
Così come mi dà fastidio una coppia etero che pubblicamente si spinge troppo nelle effusioni.

gmd85

@E.n.g.y

E chi ti costringe a guardarli? Sai cosa è la Wolrd Naked Bike Ride? Una biciclettata a sostegno dell’ambiente e di uno stile di vita meno pesante, dove i partecipanti sono nudi. Saresti a disagio? Problema tuo, nessuno ti costringe a vederla. Giudicare l’esuberanza come dannosa è sintomo proprio di un certo atteggiamento perbenista. E non sto giustificando gli eccessi veri e propri tipo rapporti sessuali in pubblico. Tra l’altro, incentrarsi solo su quella parte di manifestazione mi sa di morboso.

gmd85

@E.n.g.y

hai ragione tu gmd, hai ragione tu, bravo.

Ecco, i commenti come questo ti esprimono a pieno. Una piagnona che batte in ritirata quando si risente. Pessima.

giovanni da livorno

Devo correggermi: l’omofobia (che, secondo i nostri amici cattolici, non esiste più da tempo, in Italia e in occidente) non è tanto causa dell’omosessualità in sè, ma della NON accettazione di sè stesso da parte dell’omosessuale medesimo ossia di quella che vien chiamata “omosessualità egodistonica” (la quale mi sembra una categoria costruita a tavolino). Secondo i credenti della religione dell’amore, questa mancata auto-accettazione non sarebbe causata dall’omofobia, perchè i gay, continuano a non accettarsi anche in quei paesi, come l’Italia, dove l’omofobia non c’è più. Come se secoli di persecuzioni e di emarginazione potessero essere annullati da un cambiamento solo di facciata!
Ri-saluti. GdL

nora

ennesima dimostrazione che il cristianesimo è ilp PEGGIORE ABOMINIO di tutta la sroria

nora

ennesima dimostrazione che il cristianesimo è ilp PEGGIORE ABOMINIO di tutta la sroria

nora

il cristianesimo è il PEGGIORE ABOMINIO della storia. questa ne è solo una delle tante riprove

RobertoV

Storicamente può darsi, anche se è stato in grande competizione con l’islam, l’altra religione invadente e numerosa.
Oggi direi che l’islam crea decisamente più problemi, mentre il cristianesimo risulta per fortuna “addomesticato”.

MASSIMO

@ Nora

Più che il Cristianesimo in particolare, direi che tutte le religioni in genere sono negative.

stitch

Il vero nemico è il sesso, se non finalizzato alla procreazione. È sempre stato così è sempre lo sarà. …

giovanni da livorno

@ benjamin

– Basterebbe vivere la propria sessualità come occorrerebbe vivere la propria religiosità: nel privato. Molte cose sarebbero più semplici –

C’hai ragione! Ma se tutti vivessero la propria sessualità e la propria religiosità nel privato, noi non staremmo qui a lamentarci di un potere invadente. I problemi di tutti (almeno quelli inerenti quelle 2 sfere) sarebbero risolti.
Ma qui c’è un problema POLITICO, caro Benjamin, qui c’è gente che pretende di giudicare gli altri, di attribuire qualifiche di patologia o meno a chicchessia. Qui c’è gente che tormenta il prossimo, facendo finta di rispettarlo e di interferire per amore (per giunta!).
A me non importa nulla degli omosessuali, degli eterosessuali, dei filatelisti, dei neoborbonici ecc., basta però che nessuno rompa i c……..i agli altri!
A me importa che chiunque non faccia un danno agli altri, possa vivere come gli pare senza che nessuno si permetta di interferire, foss’anche a fin di bene.
Sul fatto che l’esibizionismo sia controproducente per tutti (e per gli omosessuali in particolare) siamo d’accordo.
Saluti. GdL

“Ci sarebbe da essere grati se la Chiesa Cattolica Apostolica Romana smettesse di intromettersi in quello che non la riguarda, cioè, la vita civile e la vita privata delle persone”.
(J. Saramago)

RobertoV

Infatti il discorso funzionerebbe se vi fosse un’effettiva uguaglianza, in un sistema dove i diritti “dovuti” vengono riconosciuti e non vi fossero, invece, persone impegnate a negare diritti o a denigrare gli altri.
Purtroppo storicamente senza esporsi e fare pressioni la società non si cambia, i diritti non si ottengono, perché non vengono automaticamente riconosciuti come tali e vi sono gruppi impegnati a negare agli altri ciò di cui loro usufruiscono. Per esempio le donne per ottenere dei diritti hanno dovuto esporsi, addirittura le suffragette arrivarono a fare attentati incendiari, piazzare bombe. Oggi nessuno in occidente negherebbe loro il diritto di voto, mentre allora ci si opponeva come fosse una richiesta assurda, con motivazioni non molto differenti da quelle attuali verso qualunque diritto da parte dei soliti oppositori.

Benjamin e Engy se la prendono con chi si espone (non con gli oppositori, con chi nega i diritti), senza chiedersi cosa c’è dalla parte degli oppositori, se certi comportamenti “eccessivi” degli omosessuali non siano una reazione a ciò che devono subire: dopotutto non mi risulta che oggi le donne piazzino bombe per affermare i loro diritti come invece hanno fatto in passato.

Engy

io espongo senza chiedermi.
of course, figuriamoci una superficiale priva di capacità di analisi perde occasione di mostrare tutta la propria superficialità!
e invece mi chiedo, guarda un po’.
così come mi chiedo anche su altri temi.
rimane il fatto che dopo essermi chiesta e aver anche (eventualmente eh, ma proprio di rado …) capito, dò un mio giudizio su certi comportamenti.
una cosa è capire, altra cosa è giustificare nevvero Robertino?

Engy

me la prendo senza chiedermi.
(doverosa precisazione di fronte al precisino a senso unico)

gmd85

@E.n.g.y

Non è forse vero che poco più su esprimi subito il tuo fastidio e il tuo disagio e stop? Invece di rispondere ancora da bambinetta perché non controbatti? RobertoV ti ha chiesto se ti sei mai domandata il perché del suddetto esibizionismo. Cosa ti costa rispondere? Ah, già, se non si gioca secondo le tue regole metti il broncio.

RobertoV

Engy
Curioso che una accusi gli altri di essere a senso unico quando è lei in tutti i suoi interventi ad essere a senso unico, che ha come unico obiettivo la polemica e difendere qualsiasi idea conservatrice e contro gli odiati atei. Ma da una falsa non ci si può aspettare altro.

FedeB

@Benjamin @Engy
Ma cosa intendete per “esibizionismo” e per “ostentazioni esagerate”? Le poche immagini di un pride che vedete in TV? Un gay effemminato? Cosa? Due uomini che si baciano in pubblico? Due donne che si tengono per mano?

RobertoV

Aggiungo che oggi sempre più spesso si parla di outing e ogni outing non è una cosa indolore o che passa in silenzio come fosse una cosa ovvia, indicando che la semplice rivelazione dell’omosessualità non è una cosa a costo zero come l’eterosessualità e che comporta una difficoltà di accettazione da parte della società.

FedeB

@RobertoV
quoto ogni parola tranne outing (si dice coming out) 😉

Diocleziano

La mia opinione è che se gli omosessuali vogliono essere considerati ‘normali’ dalla società, innanzitutto dovrebbero loro stessi considerarsi normali e smettere di di sottoporsi a quelle penose forche caudine del coming out. È solo autolesionismo.

benjamin l'@sino

Non mi è mai capitato, ma se un mio conoscente dovesse venirsene fuori con una dichiarazione del tipo “sai, sono omosessuale” da me otterrebbe una risposta del tipo “ebbene?”. Un po’ come quello che dovesse venire da me a confidarmi di quanto sia stata “esplosiva” la sessione di sesso coniugale del giorno precedente. Nell’uno come nell’altro caso, perché dovrebbe interessarmi? Nell’uno e nell’altro caso si tratta di comportamenti (pur moderatamente) esibizionisti. Poi ci sono i comportamenti smaccatamente esibizionisti, e a renderli tali non è tanto l’atto in sè, quanto l’intenzione sottesa all’atto. E, credetemi, l’intenzione si coglie da mille e mille piccoli segnali verbali e non verbali.

Ripeto le due parole chiave che ho riportato in un precedente commento: servono riservatezza e moderazione. Sempre.

gmd85

@benjamin

Rispondo qui anche per l’altro commento.

Le interazioni sessuali altrui possono interessare o meno e non di rado sono oggetto di conversazione. Che in certi contesti l’esibizionismo sia inappropriato è palese. In altri è addirittura normale. Siamo d’accordo sul fatto che gli eccessi ci siano, ma ripeto che hanno anche una loro causa. Non li giustifico, ma li comprendo. Tanto più che, come dice paniscus, anche i comportamenti “normali” compiuti day gay diventano, per chi guarda, ostentazione.

benjamin l'@sino

Giovanni: “qui c’è un problema POLITICO, c’è gente che pretende di giudicare gli altri, di attribuire qualifiche di patologia o meno a chicchessia”.

Sacrosanto. Quella gente è tutt’altro che moderata e riservata. Tra l’altro, c’è qualcosa di più esibizionista della ritualità che troppe religioni (cattolica compresa) mettono in campo? Poi ci sono i comportamenti intrusivi, che sono di gran lunga peggiori dell’esibizionismo. Li definirei perfino, mi si lasci passare l’opinione, violenti.

dragor alphandary

Una sola osservazione: se si smettesse di chiamare i preti “don” (dominus)? Non sono i padroni di nessuno. Diamo il buon esempio abolendo questo odioso titolo onorifico. Per far capire che è un prete, scriviamo che è un prete. Per esempio, “il prete Rota”. Non “don Rota”.

giovanni da livorno

@ roberto V che scrive.

– Benjamin e Engy se la prendono con chi si espone (non con gli oppositori, con chi nega i diritti), senza chiedersi cosa c’è dalla parte degli oppositori, se certi comportamenti “eccessivi” degli omosessuali non siano una reazione a ciò che devono subire: dopotutto non mi risulta che oggi le donne piazzino bombe per affermare i loro diritti come invece hanno fatto in passato.

C’è del vero anche in quello che dici tu. Senza una reazione eclatante i diritti non vengono affermati. E poi, dopo tanta repressione, è logico che ci sia un’esplosione, che la condizione omosessuale venga
gridata come una liberazione.
Però è pure vero che l’eccesso di esibizionismo viene usato dagli ex repressori come argomento a loro favore……………….
Ma com’è difficile vivere!
E COME SAREBBE PIU’ FACILE SE TANTA GENTE NON SI INTROMETTESSE NELLE SCELTE SESSUALI DEL PROSSIMO! A condizione che tali scelte non provochino danni a terzi non consenzienti, s’intende.
Saluti. GdL

francesco s.

Forse si riferiscono a Malgioglio che in TV fa la parte della checca, si deve pur campà quando la vena artistica è prosciugata. 😆

Sandra

Fede,
parlare di sessualità nelle scuole!! Almeno, il tema era il boicottaggio dei cattolici alle lezioni di educazione sessuale, ed è saltato fuori il solito “non ho niente contro basta che lo facciano a casa loro”. che non c’entra niente.

Frank

Dialogo della foto.

Insegnante: In principio Dio creò il cielo e la terra, la terra…….
Ragazzino: E’ piatta…..
Insegnante: Credi di essere spiritoso? Quello di sostenere che la Chiesa in passato credesse che la terra fosse piatta è dovuto ad un certo laicismo retrogrado basato su un certo ateismo ottocentesco conservatore, figlio di quell’intollerante illuminismo che creò questa leggenda nera…….
Ragazzino: Non parlavo della terra ma di lei.
Altro ragazzino: Infatti anche l’insegnante di religione che avevamo prima diceva cazzate ma almeno aveva due bocce…
Ragazzino: Poi dice perché uno si butta sull’ora alternativa.

paniscus

personalmente non intendo certo per esibizionismo il fatto di tenersi per mano o di scambiarsi un bacio in pubblico (poi c’è bacio e bacio eh, e anche certi baci troppo “infuocati”, scambiati da chi non mi interessa, mi urtano)
Mi riferisco a certi comportamenti smodati che ho visto ad esempio nei gay pride, anche molto festosi ma esagerati con tette culi lingue palpamenti che personalmente mi mettono a disagio e mi infastidiscono.

————————————————————–

Cioè, esattamente gli stessi comportamenti che in altri contesti sono tolleratissimi tra gli eterosessuali, che so, ai concerti all’aperto, sulle spiagge, o nei locali da ballo…

L.

Engy

io ho scarsissima esperienza di locali da ballo, concerti, ecc, forse proprio o anche per quel motivo: le effusioni o l’esibizionismo del proprio corpo troppo esagerate mi danno fastidio.
se poi ti vuoi convincere e se ti tranquillizza pensare che io e chi dice cose simili alle mie discrimina, non te lo posso impedire.

Diocleziano

Engy ha solo esposto il suo punto di vista. Se quei comportamenti siano tolleratissimi tra gli eterosessuali, va anche detto che sono gli eterosessuali che frequentano quei posti; anch’io non gradisco e non mi sono mai mischiato con quelli. È solo un’opinione personale.

gmd85

@Diocleziano

non mi sono mai mischiato con quelli

Ecco. Capire che il proprio fastidio è cosa personale e agire di conseguenza.

Diocleziano

Infatti il mio post non è una critica a Engy, lei ha chiarito subito che sono opinioni personali. (Nel brano riportato da Paniscus è detto due volte ‘personalmente’)

gmd85

@Diocleziano

Personalmente si possono dire le peggiori cose. Il problema è quando da questo presupposto si va oltre

Engy

Diocleziano,
hai capito quel che intendevo, e d’altra parte non avevo dubbi. A volte dici cose teribbbili per me ma almeno non travisi e soprattutto mi dai l’impressione di vivere la vita in maniera abbastanza “leggera” e non cupa e questo a me MI piace molto.
Poi devo anche aggiungere che – comunque – il mio personale punto di vista lo riscontro in tanti altri, dunque a maggior ragione non mi pare di aver detto una bestialità.
“La riservatezza si predica e si pratica” è un concetto che, insieme all’ottimo benjamin e penso a tanti altri, mi calza a pennello.

gmd85

@E.n.g.y

Tu e i tanti altri, predicatela e praticatela. E a dirtelo è uno altrettanto riservatelo. Che però non va in panico per un po’ di esibizionismo.

Engy

riservatelo?
mmmm povero riservateeelo …. che fai, parli come Stanlio e Ollio?

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