Lo scorso primo novembre Brittany Maynard, ventinovenne cittadina statunitense, moriva in Oregon. Brittany aveva un glioblastoma in fase terminale, e pochi mesi di sofferenza e demenza davanti a lei qualora fosse rimasta a casa sua, in California. Lì nessuno può porre fine volontariamente alla propria vita assumendo farmaci che consentano una morte dignitosa, tutti i malati terminali sono di fatto condannati a vivere. In Oregon è invece possibile, perciò Brittany vi si è trasferita con tutta la sua famiglia. E con le mille difficoltà che ciò comporta.
Brittany non è andata via in silenzio, ma lo ha fatto lottando perché a tutti i cittadini americani possa essere data la possibilità che la California le ha negato. Lo ha fatto condividendo la sua storia attraverso due video realizzati grazie all’associazione Compassion & Choices. Due video toccanti che l’Uaar ha adesso sottotitolato in italiano, a beneficio di quanti non conoscono l’inglese e per porre nuovamente l’accento su un problema che non è solo americano, ma anche italiano, come dimostra il fatto che la proposta di legge sull’eutanasia promossa dall’Associazione Luca Coscioni insieme a Uaar, Radicali taliani, Exit Italia e Amici di Eleonora Onlus non sia ancora stata posta in discussione dal Parlamento nonostante l’appello dello stesso Presidente della Repubblica.
“Ho deciso di condividere la mia storia perché penso che il problema della morte dignitosa venga frainteso da molta gente nella nostra comunità e cultura” — Brittany Maynard
Grazie Brittany.
La redazione
sia fatta la MIA volontà.
Grazie per la sottotitolatura, ma è sempre bene ricordare che in Italia si pratica l’eutanasia come nell’Oregon, ma bisogna essere forti determinati e ahimè avere anche dei soldi.
@Tiziana
“…ricordare che in Italia si pratica l’eutanasia come nell’Oregon, …”
Addirittura in Italia la si pratica senza nemmeno che il paziente debba scomodarsi a richiederla:
vedi ad es la zelante infermiera di cui hanno parlato le cronache recentemente ( e non e’ certo il primo caso del genere).
Per non parlare degli innumerevoli casi di “malasanita”.
E la gente si lamenta pure !
@Laverdure
Tralasciamo il patologico :-p
Assfaamaronna !
Alla CCAR degli aborti clandestini e delle eutanasie clandestine non gliene frega assolutamente nulla, a lei importa quello che avviene ufficialmente e pubblicamente. Se la gente fa ciò che vuole IN SEGRETO, si può sempre far finta che non è avvenuto nulla: “Quod non est in actis non est in mundo” dicevano i latini. Ai cattolici importa che lo stato e le leggi affermino i loro principi “non negoziabili”, per la semplice ragione che il loro regno E’ di questo mondo.
A loro importa cosa fa lo stato, non quello che fanno i cittadini nella loro vita privata. Quello che avviene lontano da occhi indiscreti può essere sempre negato.
Guardate il blog dell’unione cr. catt. razionali (i nostri amatissimi dirimpettai): come viene fuori un fatto di cronaca che per loro è spiacevole e controproducente, immediatamente tirano fuori la smentita di qualche “testimone”, per cui quel fatto è, inevitabilmente, una “bufala”.
Saluti. GdL
“Si dice che la verità trionfa sempre, ma questa non è la verità”
(A. Cechov)
Molte persone hanno criticato la scelta di Brittany, in maniera più o meno velata – questi ultimi, probabilmente, i peggiori, dietro una simulata pietà (per superficialità, prima ancora che per malvagità).
Pure, guardo alla determinazione, alla lucidità e all’impegno incrollabili di questa ragazza …
… e fatico a trovare una pratica più chiara del principio: vivi pienamente fino all’ultimo istante.