Buone novelle laiche

La buona notizia del mese è senza dubbio rappresentata dall’indagine della Corte dei Conti sull’Otto per Mille. Una delibera pesante come un macigno, anche perché costituisce un invito urgente al governo a rimettere mano all’intero meccanismo. Ci inorgoglisce vedere che quanto abbiamo scritto in tanti anni, in quasi completa solitudine, è ora sostenuto anche dai magistrati contabili. La soddisfazione è dunque innegabile, e non stupisce che il quotidiano dei vescovi Avvenire abbia reagito con toni seccati.

Non stupisce nemmeno che, solo pochi giorni prima la pubblicazione dell’indagine, la clericalissima Ombretta Fumagalli Carulli abbia proposto di ridurre per un solo anno il gettito al 6 per mille. Sta ora a noi laici mettere a frutto l’inchiesta della Corte dei Conti: per cominciare, chi non l’ha fatto può firmare la petizione Uaar che ha superato le undicimila firme.

Non è stata l’unica grande soddisfazione del mese. La Corte di giustizia Ue ha infatti deciso di ammettere nel merito un ricorso che potrebbe costare agli enti ecclesiastici che operano in Italia fino a quattro miliardi di euro, l’ammontare di Ici e Imu non pagato dal 2008. Nei mesi scorsi anche l’Uaar ha presentato una richiesta analoga alla Commissione Europea affinché avvii formale procedura di infrazione nei confronti dello Stato italiano. Le ampie esenzioni, passate e presenti, sembrano proprio essere ingiustificate.

Un’altra buona notizia dall’estero: l’agenzia europea del farmaco ha autorizzato l’acquisto senza ricetta della pillola dei cinque giorni dopo.

Tornando a casa nostra, buone notizie sul fronte del divorzio. Dal sei novembre è possibile separarsi davanti all’avvocato (in alcuni particolari casi), e in commissione giustizia al Senato è passato il divorzio senza separazione (in alcuni particolari casi). Non è l’optimum, ce ne rendiamo benissimo conto, ma tanto è bastato per suscitare l’indignazione dei parlamentari Ncd, che hanno abbandonato l’aula. Anche i loro confratelli dell’Udc se la sono presa, a conclusione dell’esame della legge di stabilità da parte della Prima Commissione affari costituzionali: sono infatti stati espressi dubbi sulla costituzionalità dei finanziamenti alle scuole private, in larga parte cattoliche. Nel frattempo il governo ha finalmente reso disponibili i moduli che consentono ai Comuni di presentare ufficialmente domanda per i fondi dell’Otto per Mille statale da destinare all’edilizia scolastica di proprietà pubblica.

Un importante sviluppo sulla controversa materia della trascrizione dei matrimoni omosessuali ufficialmente celebrati all’estero: la procura di Udine ha dato ragione al Comune e definito “non corretta” la circolare del ministro Alfano (Ncd). Dal canto suo, il tribunale dei minori dell’Emilia-Romagna ha emanato un’ordinanza con cui ha sollevato davanti alla Consulta una questione di legittimità costituzionale sul caso dell’adozione da parte di una coppia di donne già autorizzata negli Usa di una bambina, figlia biologica di una delle due.

Il Tar della Puglia ha invece detto no alla pretesa dei testimoni di Geova di ottenere un’esenzione dai contributi concessori su un immobile abusivo.

Carrellata dal territorio. A Roma, il consigliere Daniele Frongia (M5S) ha denunciato che, soltanto nella capitale, 440 milioni di euro finiscono ogni anno alla Chiesa cattolica. A Modena, la giunta comunale e il sindaco hanno inaugurato il registro delle unioni civili dopo l’approvazione del consiglio comunale. Alla Spezia il consiglio ha invece istituito una sala del commiato laico per venire incontro alle esigenze dei non cattolici.

In chiusura, per restare in tema con le celebrazioni laiche, come non essere soddisfatti che nel 2013, secondo dati Istat, i matrimoni civili hanno raggiunto il 43% del totale?

La redazione

12 commenti

Diocleziano

Molto interessanti le ‘raccomandazioni’ nella delibera della Corte (pp 75/79), sembrano scritte dalla Gabanelli… 😉

RobertoV

Ho letto l’articolo di Avvenire: classico atteggiamento dei privilegiati quando si mettono in discussione i loro privilegi.

Ci vuole una bella faccia tosta a definire il sistema dell’otto per mille un sistema democratico.
E’ stato definito dai soli chiesa cattolica e stato italiano senza la partecipazione delle altre confessioni che si sono aggiunte successivamente e lentamente come foglia di fico del sistema (solo due nel 1986 poi si deve aspettare fino al 1993 per la terza). Non è quindi vero che il sistema è partito con diverse religioni ammesse.

Alla torta sono ammesse solo alcune religioni non rispecchianti l’evoluzione della società: per esempio degli ortodossi è ammessa solo una chiesa minoritaria ortodossa, dei protestanti solo alcune chiese minoritarie, l’islam non è ammesso, i testimoni di Geova non hanno avuto ancora l’ok definitivo, per non parlare dei non credenti. Ed inoltre vengono trattate come di serie B con i soldi dati con tre anni di ritardo rispetto alla chiesa cattolica. Con lo stato che non fa pubblicità per le sue attività per non ostacolare la chiesa cattolica come lei stessa ha richiesto.

Ho visto inoltre che nel ’90 e ’91 la quota di scelte espresse era maggiore, ma sempre bassa, poco più della metà del totale, ma la chiesa cattolica prendeva percentualmente meno: quindi la lamentela sui presunti ostacoli alle scelte espresse è fuori luogo. Anche il numero dei votanti alle elezioni è calato da allora.

Non si capisce per quale ragione lo stato debba mettere a disposizione dei soldi di tutti per il sostentamento delle confessioni religiose: al massimo lo stato potrebbe fare da tramite per raccogliere i soldi dei fedeli come in Germania (ovviamente facendosi pagare), ma le varie confessioni dovrebbero raccogliere direttamente i loro soldi, questa sarebbe democrazia.

Diocleziano

Infatti è fondamentalmente un errore allargare la mangiatoia dell’8×1000.
Non si fa altro che legittimare quell’armata Brancaleone di conventi, conventicole e miracolati vari. Che se li paghino di tasca propria i loro parassiti.
Sullo stesso tema ne stanno parlando anche nel sito della parrocchia qui di fronte: che dire?… Non c’è miglior credente di chi non vuol sapere… 👿

Giorgio Pozzo

Anch’io ho letto Avvenire.
Secondo Avvenire, quindi, il meccanismo dell’8×1000 ha il merito di essere un sistema “inclusivo” che soddisfa un doppio interesse: delle religioni a svolgere con serenità la propria missione a vantaggio dell’intera popolazione, e dello Stato a consolidare il clima di collaborazione con le religioni .

E’ qui che vedo una notevole faccia di bronzo, e mi domando:

1) come faranno a svolgere la propria missione con serenità sapendo che i soldi gli arrivano anche da quelli che non avrebbero avuto alcuna intenzione di darglieli?

2) il clima di collaborazione con le religioni non sarebbe da evitare invece che consolidare?

E mi sono pure dato le risposte:

1) la loro serenità gli arriva dall’avere la notevole faccia di bronzo di cui sopra

2) il principio di separazione Stato-Chiesa non lo hanno mai digerito e lo dicono anche, con la notevole faccia di bronzo di cui sopra.

giovanni da livorno

Guardate un po’ i commenti ad un’analoga discussione, relativa all’8×1000 alla CCAR, sul blog dei nostri cari “dirimpettai” (quelli dell’unione cr. catt. razionali). La discussione è di ieri, e ci sono due intervenienti (danilo e attilio cece) che criticano le storture di quel meccanismo, evidenziando la necessità che venga stabilito un giusto e onesto collegamento fra la scelta del dichiarante e la destinazione del suddetto 8×1000. Osservate come gli altri non rispondano su questo punto, ma cerchino di buttarla in caciara, facendo riferimento alle storture di altre leggi.
Poi addirittura ce n’è uno (beppino) che lamenta la non adeguata e, perciò, “illeggitima” (!!!) copertura economica delle scuole paritarie, da parte dello stato.
Leggetelo sempre quel blog, perchè è vera e propria “letturatura” come un romanzo o un racconto!
Saluti. GdL

francesco s.

Concordo su tutto tranne che sulla pillola dei 5 giorni dopo senza ricetta, è un farmaco non sono vitamine. Mi pare che le indicazioni dell’AIFA invece siano corrette. Il farmaco viene dato se il test di gravidanza per il beta Hcg risulta negativo, test che indica se l’ovulo s’è impiantato o meno. Il principio attivo della pillola dei 5 giorni dopo funziona evitando l’impianto non è abortiva ergo se l’impianto è già avvenuto probabilmente è inefficace con ovvie conseguenze. In tal caso il farmaco da prendere è un altro.

francesco s.

Se è proprio un’urgenza si potrebbe permettere alla farmacia di vendere la pillola solo col risultato del test di gravidanza e successivamente prendere la ricetta che la donna si sarà fatta scrivere dal medico portandogli il risultato del test.

Florasol

La pillola dei 5 giorni è venduta praticamente ovunque senza ricetta. E questo proprio perchè come tu stesso dici “principio attivo della pillola dei 5 giorni dopo funziona evitando l’impianto non è abortiva ergo se l’impianto è già avvenuto probabilmente è inefficace”. Infatti lo è.
” con ovvie conseguenze”. cioè nessuna.

francesco s.

@florasol
Le ovvie conseguenze sono che la donna resta incinta e non lo sa, il medico non lo sa perché non si è recata dal medico e non ha fatto il test, ha sprecato soldi di un farmaco che non era quello adatto.
Chi ci guadagna è la casa farmaceutica che vende più farmaci anche quando questo sarebbe inefficace.
Se c’è urgenza il test di gravidanza lo può fare in farmacia come dicevo, che le fornisce la pillola se appunto può essere efficace (esito negativo) poi il certificato lo porta dopo.
E’ nell’interesse della donna fare il test, in caso di esito positivo prenderà altre misure sanitarie opportune (=aborto).

Francesco s.

Richiedere un test di gravidanza negativo, è una semplice misura per evitare l’abuso del farmaco. Un test anticoncezionale monodose costa 4 euro, la pillola 35 euro, conviene anche economicamente fare il test.

Giorgio Villella

Dati Istat relativi ai matrimoni in tutta Italia nel 2013:
Matrimoni religiosi 57,5%.
Matrimoni civili 42,5%. Ma nel Nord il 55%, nel Centro il 51%
Bambini nati da coppie non sposate 24,8%.
Smettiamo di chiedere che dalle aule pubbliche sia tolto il crocifisso.
Chiediamo che sia messo il simbolo della concezione del mondo maggioritaria.
Fra qualche anno ci sarà solo il nostro simbolo! 😉

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