Religioni in Rai: l’Agcom respinge l’esposto dell’Uaar

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha respinto l’esposto che l’Uaar ha presentato nell’agosto scorso contro la Rai.

Secondo l’Uaar la Rai — nei cui palinsesti la Chiesa cattolica la fa da padrone (totalizzando quasi il 100% di presenze sul totale dei soggetti confessionali) e non vi è nessuno spazio dedicato alle opinioni atee e agnostiche — viola il proprio contratto di servizio che impone di rendere disponibile a ogni cittadino “una pluralità di contenuti, di diversi formati e generi, che rispettino i principi dell’imparzialità, dell’indipendenza e del pluralismo” nonché di “avere cura di raggiungere le varie componenti della società, prestando attenzione alle differenti esigenze di tipo generazionale, culturale, religioso, di genere e delle minoranze, nell’ottica di favorire una società maggiormente inclusiva e tollerante verso le diversità”.

Nessuna violazione invece secondo l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che il 5 dicembre scorso ha respinto l’esposto dell’Uaar.
Prima di tutto, scrive l’Agcom, in tema di pluralismo sociale, a differenza di quanto avviene per la comunicazione politica disciplinata dalla legge sulla par condicio, non si rinvengono specifiche previsioni che impongono obblighi di tipo quantitativo in capo alla concessione pubblica.

In secondo luogo, prosegue l’Agcom, il pluralismo “sociale” deve essere inteso principalmente come pluralismo di argomenti, di temi e di orientamenti che animano la società, temi che non sono nell’esclusiva disponibilità di alcun soggetto. “La valutazione in ordine alla completezza dell’informazione pertanto non può essere effettuata in base al tempo televisivo fruito da ciascun soggetto portatore di determinati interessi o al numero di presenze degli stessi, ma alla luce della completezza dei temi oggetto di informazione”.

Secondo l’Agcom poi, la Rai ha riservato, nella propria programmazione, una significativa attenzione alla tematica religiosa: si consideri, scrive l’Agcom, che nel palinsesto di Rai Due sono presenti due programmi dedicati a confessioni differenti da quella cattolica, Protestantesimo, curato dalla Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, e Sorgente di vita, curato dall’Unione delle comunità ebraiche italiane.

L’Agcom conclude sottolineando che i temi oggetto di doglianza da parte dell’Uaar — “le tematiche ‘atee’, ‘agnostiche’ o ‘razionaliste’” — appartengono a un ambito culturale talmente vasto da non poter essere ricondotte ad alcuno specifico soggetto: “Appaiono riassorbite nell’insieme degli argomenti non religiosi trattati dalla stessa Rai nella sua articolata programmazione”.

“La risposta dell’Agcom ha dell’incredibile”, ha commentato il segretario dell’Uaar, Raffaele Carcano. “In pratica si erge a difesa del monopolio di fatto della Chiesa cattolica, sostenendo che non conta il tempo a disposizione nei palinsesti televisivi e che non conta neppure l’orario nel quale si va in onda, considerato che porta a mo’ di esempio dell’offerta plurale della Rai due programmi televisivi che vanno in onda a settimane alterne e all’una di notte!”. “E poi non si tratta di affrontare temi “atei” o “agnostici” ma di dare conto di un approccio differente, ateo o agnostico per esempio, a temi che la Rai tratta abitualmente e sui quali chiama a intervenire quasi esclusivamente rappresentanti della gerarchia vaticana”.

“Così com’è — ha concluso Carcano — la Rai non dà minimamente conto del pluralismo che anima il nostro Paese, facendo un torto a quanti non si riconoscono nella religione cattolica”.

Comunicato stampa Uaar

Archiviato in: Generale, UAAR

34 commenti

RobertoV

Quelli della RAI potevano anche dire che Protestantesimo e Sorgente di vita vengono mandate in onda ogni 15 giorni in terza serata, cioè all’una di notte. Non mi sembra che quelli siano gli orari per informare e che quindi si possa parlare di parità di trattamento rispetto a chi occupa orari di maggior ascolto.

Ma al di là delle trasmissioni ufficiali c’è la trasversalità dell’argomento religioso presente in quasi tutte le trasmissioni generaliste (proprio ieri in una di queste parlavano di un miracolo fatto dalla madonna) o film che danno ampio spazio alla sola religione cattolica. Per esempio in una trasmissione dibattito di 2-3 anni fa pur essendo l’argomento la fede, in tre ore di trasmissione avevano concesso un solo minuto ad un pastore valdese, tutto il resto era dedicato alla sola religione cattolica come se non esistesse altro.
Ed anche quando si parla di sociale, assistenza si invitano quasi solamente associazione cattoliche come se non esistessero altre.

L’indagine sui media pubblicata da critica liberale è fatta bene ed attesta il vero, cioè quanto spazio effettivamente occupi la chiesa cattolica.
Certo poi dall’altra parte per far tornare i conti ci sono quelli che vedono le trasmissioni scientifiche come trasmissioni di ateismo ……..

John

Roberto V
ci sono quelli che vedono le trasmissioni scientifiche come trasmissioni di ateismo

Ho capito che non avrei dovuto dirlo, perché quando l’ho detto devo averlo fatto talmente male che ho dato l’impressione di volermi contrapporre a voi, quando ciò non era nelle mie intenzioni.
Quando avevo detto ciò, semplicemente volevo dire che poteva essere considerato “ateismo” il parlare del mondo in modo razionale prescindendo totalmente dal concetto di “dio”, come avveniva in alcune trasmissioni scientifiche, che secondo me sono le uniche, pochissime, che si salvano alla Rai.
Capisco però (e condivido) il tuo punto di vista, in cui intendi “ateismo” come rappresentanza del punto di vista ateo, e ti do perfettamente ragione. Io non guardo la rai proprio perché non è per nulla pluralistica, e trovo molto più che stucchevoli sia le trasmissioni sui miracoli dei vari padri pii, sia le “fiction” sui personaggi religiosi, che sono veramente nauseabonde per quantità e qualità.
Quando parlavo di un ateismo inteso come divulgazione scientifica che mostra un mondo che prescinde da dio, ne parlavo in positivo (tenuto conto che secondo me, anche per chi crede, il discorso su dio debba essere un fatto personalissimo e intimo, non da divulgare o ostentare).
A tale tipo di discorso certamente va bene che si aggiunga (le due cose assolutamente non si escludono) un ateismo “positivo”, come proposta e manifestazione del punto di vista ateo, laico e laicista. E mi trovo d’accordo anche su ciò. Anche se purtroppo sperare che la Rai offra trasmissioni che mostrino il punto di vista ateo è come sperare che il circo Orfei suoni la III suite orchestrale di Bach. Su questo il mio ottimismo è ai minimi.
Quindi, mi scuso ancora per avere in passato, a causa del mio male argomentare, dato un’impressione diversa da quella che volevo dare, e suscitato uno spirito di contrapposizione che da parte mia non sussiste. Spero di avere meglio chiarito il mio punto di vista.

RobertoV

Non sei l’unico da cui ho sentito queste considerazioni.
Devo dire che mi aveva stupito che un cristiano progressista utilizzasse un argomento pretestuoso tipico dei fondamentalisti.
Come già detto in altre occasioni ateismo non implica necessariamente razionalità, ma è proprio di una certa corrente di ateismo.
La scienza è basata sulla ragione e nella maggior parte dei casi non crea problemi ai credenti oggi. Ci sono solo alcuni argomenti che si scontrano con le loro visioni del mondo che possono creare dei conflitti (in genere risolti da molti credenti, anche scienziati, cercando di tenere il più separato possibile i due ambiti).
Per questo non ha senso presentare la scienza come atea perchè non c’è un legame automatico. Le trasmissioni scientifiche vengono seguite sia da credenti che da non credenti, sono solo alcuni credenti che su alcuni argomenti hanno dei problemi.
Sapere come è fatto l’universo, come vivono gli animali, ricostruire la storia dele popolazioni antiche dagli scavi archologici, la geologia, ecc. non cambia a seconda che si atei o che si sia credenti.

John

RobertoV,
ll tuo ragionamento è chiaro, per cui non posso che darti ragione.
Peraltro, da subito non trovavo in ciò che dicevi nulla a cui volermi contrapporre. Semplicemente, in parte mi ero spiegato male, e in parte sbagliavo del tutto approccio. Usavo il concetto di “ateismo” in modo improprio, e tu mi fai bene capire ciò. Spero sia chiaro che sono qua in primis per correggere il mio pensiero dove errato, per cui faccio volentieri un passo indietro, e anche dieci se necessario. Anche perché era tutto il contrario delle mie intenzioni esporre “un argomento pretestuoso tipico dei fondamentalisti” (che rappresentano l’antitesi del mio pensiero), quindi, se è emerso ciò, l’errore è evidentemente mio e riparto da dove ho sbagliato.
Spero però che dal mio post delle 15.00 non sia emerso solo ed esclusivamente uno spirito di contrapposizione che assolutamente non volevo, ma che almeno in parte sia emerso il mio apprezzamento verso il tuo punto di vista (perché capirai che se una persona parla volendo dire “A” e poi capisce, dalle risposte, che da ciò che ha detto è emerso “non A”, poi questa persona un po’ di problemi se li mette…).

Monsieur Bovary

Mah, io penso che si tratti di una spiacevole conseguenza dei continui tagli alle iniziative a favore dei “diversamente abili”: dopo i sottotitoli che latitano per i non udenti, ecco l’assenza di una adeguata programmazione per i disabili del cuore (di chi era questa pérla – da pronunziarsi rigorosamente con una “é” mooolto chiusa… quasi una “i”… TG1? Mi pare di sì) 😛

Diocleziano

“Appaiono riassorbite nell’insieme degli argomenti non religiosi trattati dalla stessa Rai nella sua articolata programmazione”

Come dire: abbiamo tanti programmi di cucina, bricolage, calcio, cartoni animati, ballo liscio e previsioni del tempo dove non si parla di gesùcristi e madonne… non vi basta?

serlver

Insomma Superquark e Augias in quota atea a far da contraltare a madonnine, santini, preti investigatori e suorine canterine trasmesse a qualsiasi ora della giornata.
Una pluralità intesa à la Vespa in cui quando chiama un ateo lo chiama è in proporzione 1 a 7, per essere puntualmente sfessato.

Federix

@ serlver del 9 dic 2014 17:16
“Superquark” direi sì; invece “Ulisse – il piacere della scoperta” non mi sembra poi tanto filoateo: la critica alla religione è solo delicatamente sfiorata di tanto in tanto mentre parla di religione in un discreto numero di puntate, e con atteggiamento sorridente che sembra esaltare il cristianesimo. V. la puntata di sabato 6 scorso sulle “vestigia architettoniche” cristiane nella città di Roma.

francesco s.

I programmi scientifici non sono né filoatei né filo cristiani. Qualche giorno fa ho visto una puntata di Ulisse sulla Roma cristiana, mi è parso che fosse descritta con rigore, e sulle catacombe cristiane sono stati sfatati molti miti come quello che fossero luoghi di riunione segreta, e si è parlato di certe festività e tradizioni pagane assorbite dal cristianesimo.

Shiva101

Proseguirete questa battaglia legale?
.. o questa sentenza è l’ultima parola?

MASSIMO

Io è tanto che non guardo + la RAI, che a me fa schifo.
Le notizie le leggo su internet e se ho voglia di svagarmi guardo gualche film o qualche documentario su Focus canale 56.

Giorgio Pozzo

No, non c’è affatto di che stupirsi, e la risposta, almeno per me, non ha nulla di incredibile. Nulla.
Si tratta dello stesso, medesimo, principio per il quale il crocifisso sta bene nei luoghi pubblici, e l’ora di religione nelle scuole. Per non parlare di altri casi. Il principio della domanda pleonastica “ma che fastidio vi dà?”.
Non siamo mica in una teocrazia, andiamo! Il crocifisso nei luoghi pubblici, come l’ora di religione, non sono affatto un’imposizione. Il primo, addirittura, è un simbolo laico e rappresenta tutto quanto c’è di buono: ti dà fastidio? Sei tu ad essere intollerante. L’ora di religione, poi, è facoltativa; nessuno ti obbliga a seguirla. Non ti piacciono i programmi religiosi RAI? Non guardarli: chi ti obbliga? Che fastidio ti danno?
Ecco, questo secondo me è di gran lunga l’argomento più disarmante che i cattotalebani possono addurre. Lo confesso, temo di non essere capace di trovare controargomenti, anzi, non lo sono proprio. Di fronte al “ma che fastidio ti dà?”, argomento da caduta di boccette al suolo, sono totalmente impreparato; soprattutto in quanto chi se ne esce con tale argomento mi ha esplicitamente etichettato come piantagrane rompiballe, amante della polemica sterile e inutile.
Corollari ampiamente utilizzati al seguito del “ma (si può sapere) che fastidio ti dà?”, sono poi automaticamente quelli dei vari “con tutti i problemi che abbiamo (tu vai a tirar fuori ‘ste cagate)”, e “ma devi proprio lamentarti sempre?”, oppure “non sarai mica anarchico?”, “preferivi l’URSS o l’Arabia Saudita?”, “rispetta chi non la pensa come te”, eccetera ecc ecc ecc ecc ecc ecc….

PAOLO 48

Io non la vedo cosi’.
Il problema non e’ ” che fastidio da’ ” perche’ in effetti, a noi occidentali, sia laici che atei ( per me le religioni sono solo superstizioni al pari di maghi e cartomanti) non ci da’ e non mi da’ alcun fastidio. Non lo dava a nessuno sino a che non ci siamo incontrati ( scontrati) con gli islamici ma, ricordiamoci che sino al XVIII secolo, anche noi eravamo come loro e che l’Islam non e’ altro che la versione moderna della nostra inquisizione oltre ad avere in comune ( le due religioni) la visione negativissima della donna ( mi limito a citare Sant’Agostino) anche se il cristianesimo , su di lei, non e’ intervenuto come tra i mussulmani. Poi ci siamo evoluti col pensiero illuminista e altrettanto auguro all’Islam che rispetto al cristianesimo e’ di 500 anni piu’ giovane.

E’ che io, invece, sono un convinto di quel 20 settembre 1870 per cui lo stato dovrebbe impedire che il clero possa intervenire nella vita e istituzioni laiche. Divieto per tutte le religioni, ovviamente.
Per cui quel tal Chaouky nelle file del PD in Parlamento e’ un precedente pericoloso considerando che nell’Islam non esiste il laicismo ma solo una ossessione religiosa che regola addirittura la vita quotidiana tanto che non puoi minimamente toccarli in materia che sclerano subito.
Poi sapete che Mussolini con i patti lateranensi ha vanificato molto di quegli eventi e, l’avvento della repubblica, ha fatto il “dimenticarolo” .
La nostra costituzione ( anzi, tutte) garantiscono la liberta’ di culto ma attenzione a quelli che accampano diritti basandosi sul diritto del rispetto o di liberta’ di parola o di pensiero perche’ in realta’ il limite c’e’ eccome. Sono solo dei furbetti , che sanno quanto non facile sia rispondergli ma che, attraverso questi diritti, in realta’, se ne potrebbero appropriare per poi toglierli, tipico delle ideologie dogmatiche, sia laiche che religiose.
Insomma, questa e’ la funzione del dogma.

Io avrei preferito, invece, che lo stato si fosse attivato per difendere la popolazione dalle superstizioni.
Prima o poi ci arriveremo. Qui in occidente siamo tutti , minimo, diplomati e la cultura e’ temuta da tutte le ideologie dogmatiche, religione in primis.
Probabilmente e’ per questo che la scuola o certe scuole siano sotto attacco, sempre piu’ impoverite rispetto a quelle private o cattoliche.

Stefano ™

@ Giorgio Pozzo

Se qualcuno è indifferente agli argomenti e ne usa di sballati occorre usare i suoi: spazio alla fantasia per rispondere loro con la medesima “logica”. Il crocifisso non si può spostare? Si copre, come si è già scritto. Fanno il presepe? Ci si mette dentro una statuetta di Thor o della dea Kali. E se cadono dal pero si risponde al medesimo modo. Tolgono le statuette? Che male fanno? Sarai mica intollerante? Con le buona logica o con le “logiche” alternative si deve puntare a comunque a ridurre all’assurdo. Il che non è difficile, considerati i loro “argomenti”. Come ho scritto in altro thread, che ne pensano se la scusa che hanno fornito sulla programmazione RAI viene invertita?
Phil Zuckerman, professore di sociologia al Pitzer College in California, riferisce che i dati disponibili confermano la crescita della non credenza in tutti i paesi per i quali si hanno dati, inclusi i paesi musulmani. In occasione della perdita di quote di mercato di un prodotto una delle strategie è di aumentare la pubblicità, per ridargli visibilità. E’ quello che stanno facendo. Con la complicità dei politici, che ricattano con il voto cattolico.

Giorgio Pozzo

Stefano,

quello che dici ha senso, ma siamo comunque in condizioni di inferiorità, soprattutto strategica, ma anche logistica. Come controesempio alla statuetta di Kalì piazzata nel presepe, e poi rimossa, ti dico solo che negli ospedali torinesi, dove noi UAAR abbiamo i nostri volontari AMNC, i volantini (regolarmente approvati) appesi nelle bacheche vengono sistematicamente rimossi.
Certamente, e fortunatamente, esiste personale ospedaliero di opinione laica, ma nessuno di loro può essere di molto aiuto verso anche solo una persona bigotta che rimuove i volantini. E’ lo stesso argomento della RAI, e di altre problematiche: risulta molto più facile il sabotaggio delle tematiche laiciste piuttosto che la loro promozione.

gabrielik

Quella era un’ottima occasione per chiedere loro che fastidio gli dà, e vedere la risposta.

Sandra

Giorgio,
si potrebbe rispondere “ma non c’è quel comandamento, quello dei protestanti e degli ebrei come Gesù, di non farsi idoli e immagini?”. Almeno è una precisazione sulle radici spacciate come cristiane, ma in realtà cattoliche(pagane).

RobertoV

In realtà non è per niente innocuo.
Rappresenta pubblicità, propaganda, indica la “normalità” e l’accettabilità sociale, condiziona. Ha una funzione educativa della massa, condiziona la “cultura” di un popolo.
Se sin da piccolo vedo solo i simboli di una religione, se viene dato spazio ad una sola religione su tutti gli argomenti, se viene privilegiata e pubblicizzata la sola ora di religione cattolica riterrò questo un fatto normale. Se la chiesa cattolica può regolarmente pubblicizzare le proprie attività sociali ed umanitarie penserò che sia solo lei a farlo ed avrò una percezione distorta della realtà su quanto effetivamente faccia.
Se sui temi etici viene regolarmente fatta parlare la chiesa cattolica riterrò che sia il normale ed unico referente etico.
Se mi fanno vedere mielosi ed antistorici filmati su santi e miracoli presentati come veri, riterrò che questo sia la normalità ed un’informazione corretta.
Se riporto regolarmente ed ampiamente ciò che dicono i vari membri del clero su politica, economia, società riterrò che questo sia normale, non invadenza e condizionamento. D’altronde quanta gente si è scandalizzata per incontri segreti tra Napolitano ed il Vaticano per tutelare gli interessi della chiesa?
Il problema è che moltissime persone hanno come fonte principale di informazione i media. La chiesa cattolica sa benissimo che il confronto e la capacità critica la sfavoriscono: non potendo più imporre il credo e perseguitare i diversamente credenti, può, però, controllando l’informazione, ostacolare o rallentare la perdita di fedeli e rendersi “indispensabile” anche per molti diversamente credenti.

Osvaldo

Purtroppo mi trovo a condividere perfettamente il post di Giorgio Pozzo.

Gianluca

“La valutazione in ordine alla completezza dell’informazione pertanto non può essere effettuata in base al tempo televisivo fruito da ciascun soggetto portatore di determinati interessi o al numero di presenze degli stessi, ma alla luce della completezza dei temi oggetto di informazione”.

Bene. Quindi secondo loro, se io invito in una trasmissione un soggetto favorevole e uno contrario ad un certo argomento e faccio parlare 50 minuti uno e 5 minuti l’altro, secondo l’AGCOM non c’è nessun problema. Ma mi faccia il piacere!

dragor alphandary

La lobby dei bigotti ha colpito ancora. Com’era prevedibile. Perché un paese di bigotti dovrebbe lasciare la TV di Stato nelle mani degli atei? Se volete una TV onesta, dovete sbarazzarvi della religione. I cristiani sono come gli islamici, il loro scopo finale è il califfato cristiano. Sta a noi laici mettere i confini come abbiamo fatto nel 1789. e nel 1870. Da soli non se li metteranno mai.

Diocleziano

Cui prodest? Qual è l’interesse della rai a sostenere la chiesa? Il pensiero unico, l’ordine pubblico? Interessi di bottega? La chiesa ha grande potere corruttivo e coercitivo: ”Se fate i cattivi niente pubblicità da xyz…”. I politici sono generosi con la chiesa e la chiesa gli è riconoscente. Una partita di giro. Più interessi che ideali.

Engy

(fuori tema anche un po’ lunghetto, se posso, se no pazienza)
@Sandra,
prendo spunto dalla tua ultima risposta indirizzata a me (post “Otto per mille, la CEI deve fare i conti con la realtà” – tuo commento dell’08.12.2014 ore 14,53) e alle mie solite stronzate e imprecisioni, per dirti intanto che, se cerchi, puoi trovare riscontro di quanto ho detto e che tu mi hai contestato punto per punto; è evidente che devi anche procedere con lo spirito giusto, l’intelligenza non ti manca di sicuro e sai meglio di me che non sempre le cose che si dicono o si scrivono vanno interpretate letteralmente: è un messaggio che passa o che si vuole far passare quando si esprimono opinioni e anche opinioni precedute da fatti e chi come te possiede validissimi strumenti di istruzione e cultura (e lo sottolineo e lo dico senza ironia o sarcasmo), è perfettamente in grado di interpretare ciò che ascolta o legge nel modo giusto; quando “lo vuole” ovviamente.
Detto questo:
– io ho affinità SOLO con i singoli, non con intere e generiche categorie di persone, siano esse donne, uomini, credenti, atei, comunisti, fascisti, magri, obesi, con un occhio, tre tette, ecc, NE’ soprattutto MI PREOCCUPO di capire e stabilire quali sono le categorie con cui ho maggiori affinità:
– non capisco quale sia lo spirito dei tuoi interventi, se sia per eventualmente proporre e ricevere spunti di riflessione, anche di crescita (se è così, hai saputo mascherare bene questo intento) o se è solo per stare tra “amici” e trovare conferme.
– Quando “gli altri” (o quelli che immediatamente, a ogni virgola non perfettamente allineata, vengono catalogati come “altri” – e i motivi di questo modo di procedere non te li devo spiegare io) dicono cose che tu etichetti come stronzate o inesattezze o errate interpretazioni, tu sbeffeggi e metti alla berlina. Mi chiedo perché, cosa ci guadagni, forse acquisti sempre più autorevolezza qua dentro? E questo ti gratifica?
E non perdi occasione per farlo, poi sorvoli bellamente (non solo tu ovviamente ma lo dico ancora una volta a te visto l’astio che percepisco quando mi rispondi) su altrettante stronzate e inesattezze dette da quelli “buoni”, da quelli che come premessa forniscono subito le giuste credenziali, facendo dunque la cosa fondamentale: un’autodichiarazione di ateismo duro e puro. E anche a te (in questo non ti discosti molto dall’italiano medio mi sembra) basta un’autodichiarazione e sei tranquilla, altrimenti è scandalo perenne.
A proposito ancora dei tuoi interventi e dello spirito che li guida, guarda che il link del filmato della televisione belga che tu hai fornito qui e che poi ho postato IO sul blog di Adinolfi, è ancora là, sotto due post, e ti aspetta (visto che né Adinolfi né una tale Francesca mi hanno risposto): davvero non capisco perché non sei intervenuta TU se sei sicura del fatto tuo! Comunque puoi ancora farlo e a me non frega niente di tutelare gli interessi di qualcuno.
In ogni caso la mia opinione (non solo) su di te è che tu ti muova secondo la tipica logica settaria delle culture autoritarie: manicheismo, ansia da (immediata) catalogazione, ridicolizzazione, tentativo di riduzione al silenzio di ogni forma di dissenso.
Ultima cosa: non capisco la polemica sul termine “speculare”.
E quella su Veronesi è ancora una volta una mia opinione, mie impressioni, sempre se posso eh ..!

gmd85

Noi non capiamo quale sia lo spirito dei tuoi, di interventi. Una che indaga sul perché Sandra non sia intervenuta su una questione che per lei, probabilmente, – e per me, visto che ne discutevo anche io – è chiusa, o che sindaca su chi risponde a quali commenti e che non fa altro che lamentarsi di sentirsi ridicolizzata, qualche complessino ce l’ha. Ma, ovviamente, questa è una mia opinione, mie impressioni.

P.S. uno può dissentire quanto vuole, ma se dice s.tronzate non deve lamentarsi o portarla alle lunghe accusando gli altri di essere settari.

Engy

gmd85,
“voi” non capite?
A parte il fatto che non vedo cosa cambi e che le due cose non si escludono, a parte questo e a proposito di stronzate, tu – anche tu – che ti dai del “voi”, sei sicuro che sia un modo corretto di esporre le proprie opinioni, a nome di tutti? Non ti basta parlare solo per te stesso?
In questo “voi” dimostri proprio il tuo ottuso settarismo!
Francesco s,
non so cosa significhi la faccina che hai inserito.

francesco s.

Engy
È una faccia scioccata, ma la rappresentazione grafica che ne da il sito è penosa. In pratica condivido cosa ti ha detto Gmd.

gmd85

@E.n.g.y

A parte il fatto che non vedo cosa cambi

Ecco, appunto…

Noi che scriviamo e leggiamo qui, che diamine. E visto che tutti o quasi si sono espressi più o meno allo stesso modo sui tuoi commenti, si è un modo più che adatto. Comunque, la chisura del mio commento, prima del p.s., l’hai letta, si?
Bah…

Engy

gmd85, ma che bravo bambino: “E visto che tutti o quasi si sono espressi più o meno allo stesso modo sui tuoi commenti, sì è un modo più che adatto”. Quindi stai dicendo che la maggioranza ha sempre ragione, bravo.

gmd85

@E.n.g.y

No, bimba cara, sarebbe una fallacia logica. Semplicemente hai suscitato reazioni simili in quasi tutti coloro che ti leggono. La differenza è sostanziale. Riversare sugli interlocutori in mancanza di argomenti per ribattere non fa fare bella figura.
Altro?

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