Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è della Regione Lombardia, guidata dal centrodestra:
Il nuovo inno regionale della Lombardia, scritto da Lavezzi&Mogol, cita “la gente silenziosa nella chiesa / a pregare tutti uniti come uno”
A seguire le altre segnalazioni per questa settimana.
La Regione Friuli – Venezia Giulia, guidata dal PD, ha confermato lo stanziamento di tre milioni di euro per l’edilizia di culto, consentendo rimborsi anche per il cento per cento della spesa.
È stato inaugurato nel Comune di Pisa “il tradizionale presepio”. Alla cerimonia erano presenti il sindaco Marco Filippeschi e il presidente del Consiglio Comunale Ranieri Del Torto, entrambi del PD. La cerimonia si è conclusa con la benedizione al presepio e ai bambini presenti impartita da monsignor Franco Cei, parroco del Comune.
Per Storie Vere, nel corso della trasmissione Unomattina, in onda su RaiUno venerdì scorso, è intervenuto Craig Warwick, “l’uomo che parla con gli angeli”.
Il Comune di Rubano (PD), amministrato dal centrosinistra, ha stanziato 450 euro per le parrocchie locali e 400 euro per gli scout cattolici.
La redazione
E’ un discorso difficile complicato e che facilmente può essere frainteso, ma più che clericalate questi sono atti antiitaliani. E questo dovrebbe inquietare tutti non solo noi che leggiamo questo blog.
Sì.
Credo che un grave problema sia la “normalizzazione” delle ingerenze cattoliche in tutto ciò che è manifestazione dell’andamento dello Stato e del servizio pubblico: dall’art. 7 ai presepi nelle scuole, dai finanziamenti erogati (a livello statale, regionale, comunale) alla CCAR alla presenza di preti, suore, “angelologi” in una cospicua parte delle trasmissioni RAI.
Un insieme che contribuisce a rafforzare l’equazione: Italia/italiani = Chiesa; anzi, a farne il principale elemento di coesione in un’identità nazionale fragile, sempre sul punto di strapparsi a causa delle più o meno probabili spinte centrifughe (Lega, Neo-borbonici, minoranze linguistiche varie…).
Chiunque abbia una minima nozione di storia dovrebbe ammettere come la storia del nostro Paese come nazione unita sia iniziata nel segno di un necessario anticlericalismo – se vogliamo più politico che un prodotto dello sviluppo di ideali “laici”… e di come la Chiesa abbia di fatto rappresentato un corpo estraneo, separato dall’entità “Stato”, almeno fino al Patto Gentiloni del 1913 (fra l’altro, separazione determinata dalla stessa Chiesa – non expedit del 1874 ecc. – per la serie: come si cambia per non morire… dallo sdegnoso rifiuto – peraltro sempre meno rigido, alla rappresentanza politica entro un partito, fino all’attuale semina di “devoti” in quasi tutte le formazioni politiche).
Poi, è vero che purtroppo anche in quei frangenti la CCAR riuscì a mantenere una certa presa sulle masse; è vero anche però che iniziarono a diffondersi importanti germi di dubbio circa gli insegnamenti impartiti dalla Chiesa, favorendo un certo anticlericalismo (a livello accademico e popolare).
Il punto è che quasi nessuno si prende la briga di leggere un libro di storia.
Ma molti si sorbiscono tiggì e contenitori pomeridiani assortiti a tema Papafrancesco (sì, tutto attaccato: il nuovo brand sornione e benevolo)…
Senza contare come vengono diffuse le notizie circa il terrorismo islamico, da Boko Haram all’ISIS: quasi mai come una minaccia ai valori laici che dovrebbero caratterizzare ogni Paese civile, ma come: “i brutti cattivi che perseguitano i cristiani; preghiamo per loro con Papafrancesco”.
”… Ma molti si sorbiscono tiggì e contenitori pomeridiani assortiti
a tema Papafrancesco … ”
La sigla del TG diodue rai propone in sequenza: 1° la foto di Obama, 2° la foto di Sua Banalità, 3° la foto di Renzi… cosa aspettarsi da simili professionisti? Nemmeno la dignità di anteporre il governo che li rappresenta.
iO CREDO CHE LA FRATTURA SIA ARRIVATA col fascismo e la sistematica cancellazione della Repubblica romana e del Risorgimento. Ovviamente col valoroso e volenteroso contributo della Chiesa cattolica.
Sto tentando di scrivere un saggetto sul libro Cuore ritenuto (a torto secondo me) retorico. Bene, lì si parlava dell’importanza della scuola per tutti, dell’amico che veniva dalle Calabrie, la pagina nera della morte di Garibaldi, le festività religiose non avevano spazi. Quel libro è stato bollato di retorica da sx a dx. Oggi parliamo del presepio a scuola come se fosse normale.
Sul presepio a scuola io ho scritto questo http://liberelaiche.wordpress.com/2014/12/09/ogni-natale/
Sono d’accordo. E penso che chiunque debba inquietarsi, i credenti in primis, altrimenti, se questo non avviene, che sappiano di essere i primi responsabili del degrado etico ed esistenziale che c’è nella nostra società, senza nessuna scusante.
Perchè “gente sileziosa che prega in chiesa”?
Non sarebbe forse meglio “gente onesta che lavora e paga le tasse”.
No “gente onesta che lavora e paga le tasse” avrebbe escluso una importante fetta della popolazione. Sarebbe stato meglio un “gente onesta con una buona percentuale di ipocriti”
“a pregare tutti uniti come uno”
No, no, guarda che è rimasto proprio uno solo! 🙂
Non sono d’accordo con la classifica è molto più grave lo stanziamento di 3 milioni di euro del Friuli.
Poi vi dirò a me la prima non sembra una clericalata ma un’idiozia, ascoltando l’inno si capisce che si tratta di una canzone di musica leggera, manca qualsiasi solennità. Il riferimento al ricordo della preghiera in chiesa non ne fa una clericalata. Sono molto più clericali alcune strofe dell’Inno nazionale che infatti non vengono cantate.
E’ semplicemente una brutta scelta, quindi fuori concorso, tra l’altro non sapevo neanche che le regioni dovessero avere un inno 😆
Per il giudizio sul resto concordo con Tiziana-
Ma la futura Repubblica Federal-Leghista di Padania sì 🙂
Per l’inno forse Caparezza sarebbe stato più congeniale.
L’autore dice di averlo buttato giù in mezz’ora:
”Si capisce benissimo sa, signor Mogol?
O ha voluto mettere le mani avanti per parare le critiche?”
È l’inno della Lombardia ma cita solo Milano come potrebbe
ricordarla uno nato nel 1875…
Qualcuno sa quanto è costato?
Qualcuno sa quanto è costato?
– Pochissima materia grigia a chi lo ha scritto;
– Fin troppo tempo, sopportazione, inquinamento visivo/acustico a chi lo ha letto/ascoltato.
Hanno lavorato a titolo gratuito, del resto è un adattamento di una canzone del ’91.
400 euro alle parrocchie e 450 agli scout non mi sembra una gran cifra. Non e’ che mancano degli zeri?
Caro Angelo non sarà una gran cifra ma sommata alle centinaia di migliaia di euro per edilizia di culto, sostegno alle scuole paritarie e contributi a feste patronali diventa la punta di un iceberg. L’amministrazione di Rubàno (metto l’accento per evitare speculazioni) di centosinistra è tutto questo. I voti delle parrocchie sono, naturalmente, decisivi alle elezioni.
Papa ufficiale: Lavezzi&Mogol? Mucho meglio Maradona&DeGregori.
Segretario: Chissa cosa ne pensa l’Emerito…..
Papa ufficiale: Por lui? Probabilmiente Navratilova&RenatoZero.
Papa emerito: Ti ho zentinen fetentonen!!!
http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/lombardia-il-nuovo-inno-firmato-da-mogol-e-lavezzi-e-identico-a-un-brano-del-1991_2086048-201402a.shtml
Chissà che anche Caparezza non abbia qualcosa nella differenziata che possa incontrare il gusto della regione lombardia… Darei un’occhiata anche nell’umido di Alec Sbritti… 🙂
… o in quello di Mac Spezzali o di Vascor Ossi 😆
ho dimenticato Mac Sgazzè, poverino, ! 🙂
😉
Bah! Nessuno sa più finire in bellezza. Mogol poteva essere ricordato per il suo brillante passato da paroliere, ed uscire di scena “regalmente”. Invece anche lui non si esime dal fare quella che Alfieri chiamava la “genuflessioncella d’uso”.
Un poveraccio che deve campare, lo capirei, ma Mogol sarà senz’altro ricco, non ha certo bisogno di mettersi a scrivere inni lombardi.
Saluti. GdL
“La virtù non ci porterebbe tanto lontano se la vanità non gli tenesse compagnia”
(F. De La Rochefocauld)
Storie vere farebbe parte della famosa varietà d programmi fornita dal palinsesto RAI?
“Per Storie Vere, nel corso della trasmissione Unomattina, in onda su RaiUno venerdì scorso, è intervenuto Craig Warwick, “l’uomo che parla con gli angeli”.”
Io invece parlo con i marziani, chissa se chiamano anche me.
No.
I marziani fanno nerd-sfigato, di quelli che ormai sono sempre connessi su Internet e non si filano la TV neanche di pezza.
Gli angeli invece fanno tanto New Age rilassante, vecchie signore parruccone dall’aria benevola che sono commosse all’idea che almeno un alato invisibile amico sia loro accanto, senza squagliarsela all’ennesimo lai su reumatismi-figli/nipoti che latitano-pensione bassa-i bei tempi andati 🙂.
sarà un caso ma l’oramai insopportabile invadenza della CCAR nella vita pubblica italiana conincide con il massimo del degrado morale civile del paese – concidenza ? non credo proprio!
Not at all. In fin dei conti la religione cattolica (e presumo anche molte altre, se non tutte) insegna che:
– siamo tutti peccatori, la pietra scagli solo chi non fa sbagli, Satana è sempre pronto a tentarci al male;
– se dici le preghierine e racconti ogni tot un mazzetto di c@##i tuoi al parroco (se sei povero)/padre spirituale (se sei un VIP… fra l’altro, distinzione che mi ricorda da vicino quella fra “ospedale psichiatrico-manicomio” per i poveri e “clinica per le malattie nervose” per i ricchi) tutto ti sarà perdonato. Se sganci qualche soldino, poi, avrai un banco col tuo nome in chiesa e un posto accanto a Gesù in Paradiso, quindi perché sbattersi a comportarsi “come Dio comanda”?
Perché non una canzone di Jannacci (lombardo docg), che so? Faceva il palo nella banda dell’Ortica; El purità scarpe de tennis; o altro!!!
Forse ”La Balilla” descrive meglio il declino inarrestabile della regione… 🙂
Ma anche ”El purtava i scarp del tennis” preconizza adeguatamente il nostro destino!
in quanto lombarda mi sento insultata da questo inno, che non è il mio. (aggiungiamoci anche il fatto che qualitativamente è pessimo)