Troppi Charlie che ciarlano

È già passato un mese dall’attentato terroristico alla sede di Charlie Hebdo. Le immagini di quei giorni sono ancora talmente nitide che sembra quasi sia stato ieri: i fratelli Kouachi col mitra in mano mentre fuggono, le foto di Coulibaly e della sua compagna fuggita in Siria, gli ostaggi che escono dal supermercato Kosher. Ma anche, e soprattutto, il corteo che quattro giorni dopo sfilava per le strade di Parigi guidato da leader politici di tutto il mondo e lo slogan che campeggiava un po’ ovunque, da magliette e striscioni ad hashtag e immagini di profili sui social network: “Je suis Charlie”. Tutti ci sentivamo, e ci sentiamo, Charlie, offesi noi nell’orgoglio democratico forse non meno di chi si era offeso per le vignette raffiguranti Maometto, a gridare il nostro diritto di esprimerci liberamente per quanto ciò possa disturbare chi esige il totale rispetto di ciò che ritiene sacro.

Paradossalmente, e forse anche inevitabilmente, a soccombere nell’immediato furono però proprio quei meccanismi di garanzia che consentono a tutti di esprimersi liberamente. Con un decreto predisposto in fretta e furia il governo di Hollande conferì allora alla polizia postale il potere di disporre il blocco di interi siti internet, a sua totale discrezione e senza la necessità di un ordine della magistratura, qualora questi fossero stati ritenuti responsabili di apologia o istigazione al terrorismo. È chiaro che si tratta di reati che occorre in qualche modo prevenire e fermare, ma è altrettanto chiaro che misure simili hanno come effetto collaterale quello di mettere a rischio di oscuramento siti che si limitano a esercitare della sana critica. Cosa contestualmente avvenuta con l’arresto del comico Dieudonné, più volte in passato accusato di antisemitismo e adesso incriminato di apologia per aver scritto su Facebook che si sente Charlie Coulibaly. A poche ore e un lembo di mare di distanza un altro premier europeo, il britannico Cameron, prometteva di impegnarsi già dalla prossima campagna elettorale per mettere al bando le comunicazioni informatiche che fanno uso di crittografia, tra cui i popolari servizi Whatsapp e Snapchat. A voler essere cinici si potrebbe dire che qualche risultato i terroristi l’hanno raggiunto.

E se quelle erano le reazioni a caldo, dettate da paura e urgenza, a freddo la situazione è pure peggiore. Mark Zuckerberg aveva pubblicato orgogliosamente su Facebook, il social network di cui è fondatore, le seguenti parole il giorno dopo la strage: “Noi rispettiamo le leggi di ogni paese, ma non permettiamo mai a nessun paese o gruppo di persone di dirci quello che la gente può condividere con tutto il mondo”. Belle parole, da vero Charlie, ma c’è un problema; cosa fa Facebook se la legge di un paese gli impone di non pubblicare determinati contenuti? Per coerenza dovrebbe rivendicare la propria autonomia accettando il rischio di vedere oscurati i propri servizi in quel paese, ma secondo il Washington Post in realtà vi si è sempre adeguato e continua tuttora a farlo. E lo fa in particolare nella Turchia presieduta da Erdogan e governata da Davutoglu, un altro Charlie della prima ora che non ha resistito a mettersi in mostra nel corteo parigino di solidarietà alle vittime salvo poi, una volta tornato a casa, riprendere una delle sue attività preferite: la censura di oppositori e blasfemi.

jesuischarliemanif

Già, la blasfemia. Il delitto d’opinione per antonomasia visto che punisce chi critica i convincimenti altrui. Un delitto che tutt’oggi viene considerato tale in molte nazioni e che dal 30 gennaio scorso è oggetto di una nuova campagna globale lanciata dall’Iheu, organismo umanista internazionale di cui fa parte anche l’Uaar che quindi aderisce pienamente anche alla campagna “End Blasphemy Laws”. Quando si pensa al reato di blasfemia si immaginano istintivamente le vittime dei regimi teocratici islamisti, come le cristiane Meriam e Asia Bibi ma anche come il libero pensatore Raif Badawi, recentemente nominato per il nobel per la pace insieme al suo avvocato, e i tanti atei tra cui Alber Saber e il recentissimo caso di Karim al-Banna. Non bisogna però dimenticare che anche in occidente vi sono tuttora leggi anacronistiche che puniscono la blasfemia, anche se in genere si tratta di reati amministrativi poco applicati, e in Italia vige ancora perfino il reato penale di vilipendio. A ben vedere non è che qui gli Charlie veri siano poi così tanti come si potrebbe pensare.

Tra tanti paesi che continuano a mantenere leggi contro la blasfemia, per inerzia o per non rischiare di urtare la suscettibilità delle religioni con la loro abolizione, ne spicca uno che il reato l’ha addirittura introdotto appena cinque anni fa, in pieno ventunesimo secolo. È l’Irlanda, paese da sempre caratterizzato da una forte influenza della Chiesa cattolica e che adesso, nel dopo Parigi, si trova a dover fare i conti con quella legge scellerata che punisce chi arreca insulto o offesa riferendosi a ciò che viene ritenuto sacro da una religione. Non deve essere sembrato vero ad Ahmed Hasain, segretario del Centro Culturale Islamico, che ha infatti subito puntato il dito sulla recente pubblicazione della rivista Charlie Hebdo in Irlanda dicendo che questa è illegale. E non gli si può dare torto, tecnicamente è proprio così. Il paradosso irlandese dimostra clamorosamente, se mai ce ne fosse il bisogno, che quando si cerca di tutelare i permalosi si uccide di fatto la libertà di tutti.

Come se non bastasse di recente l’attore Stephen Fry, notoriamente ateo, in un’intervista su un canale televisivo irlandese ha risposto al presentatore che gli chiedeva cosa direbbe a Dio se un giorno dovesse incontrarlo con queste parole: “Come ti sei permesso di creare un mondo dove c’è tanta miseria di cui non abbiamo colpa? Non è giusto. È totalmente sbagliato. Perché dovrei rispettare un Dio capriccioso, narcisistico e stupido che crea un mondo pieno di ingiustizie e sofferenze?”. Anche Fry ha tecnicamente violato la legge irlandese e potrebbe essere incriminato secondo le leggi locali se solo le autorità volessero. A dirla tutta pure noi potremmo essere processati se facessimo affiggere i nostri manifesti “Senza D” nelle strade di Dublino.

Perfino l’arcivescovo di Canterbury si è sentito in dovere di difendere Fry: “È nel diritto di Stephen Fry dire ciò che ha detto e non essere attaccato dai cristiani com’è nel diritto dei cristiani celebrare Gesù Cristo”. Lo stesso arcivescovo che insieme ad altri 28 leader religiosi britannici ha chiesto al suo governo di rivedere la decisione di escludere le teorie laico-umanistiche dall’insegnamento della religione nelle scuole, in modo che il curricolo sia più ampio e inclusivo. Si dirà che comunque la Chiesa anglicana, così come le religioni cristiane protestanti diffuse nell’Europa settentrionale, ha una visione più laica e moderna, e certamente si avrebbe ragione a dirlo ma fatto sta che in Francia perfino musulmani, buddhisti ed ebrei hanno aderito alla campagna di Reporter senza frontiere intitolata “La libertà d’espressione non ha religione”, il cui scopo è quello di rivendicare il diritto di critica verso le religioni. Questo per dire che a volte gli Charlie si nascondono dove meno te l’aspetti, a dispetto di tanti altri sedicenti Charlie.

Massimo Maiurana

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135 commenti

Francesco s.

Ho apprezzato molto questo articolo, Maiurana. Lo condivido in pieno.

Manlio Padovan

Le armi più potenti dell’occidente sono la falsità e l’ipocrisia. Così ognuno per pura ipocrisia si è creato la sua piccola memoria (27/1; 10/2,…); con la setssa faccia tosta tutti i potenti marciano ipocritamente assieme, loro che sono la causa dei misfatti della storia (lì in mezzo ci sono fiancheggiatori di ricchi evasori fiscali, capi di Stati canaglia, guerrafondai, pupazzi fiorentini in combutta con delinquenti matricolati, affamatori di popoli,…);…

Laverdure

@Padovan
“Le armi più potenti dell’occidente sono la falsità e l’ipocrisia”
Mentre i regimi islamico integralisti,come pure quelli variamente ideologici come la Corea del Nord
( e ne cito uno solo)si basano sulla piu’ pura schiettezza e sincerita,chi puo’ dubitarne ?

Manlio Padovan

Mio caro, io uso intanto guardare in casa mia. E in casa mia trovo motivi sufficienti per la strage di Charlie Hebdo: per esempio il colonialismo. Franz Fanon ha certo ancora qualcosa da insegnarci.

Tino

Ah bene e cosa le dice Franz Fanon di un berbero indigeno del nord africa trucidato da due terroristi islamisti arabi discendenti dei coloni arabi che hanno conquistato il nord-africa ? Che la blasfemia è come l’omosessualità importata dall’occidente ? Francamente comincio a capire come mai in Italia il crocifisso rimane lì appeso. E della strage di ebrei sarà sicuramente colpevole Israele immagino ? Che oltrettutto non è in casa sua. Vedo che il giorno della memoria le da particolarmente fastidio certo. Vorrebbe vittimizzare i musulmani invece che gli ebrei. Alla fine è lei il più ipocrita di tutti.

Tino

Manlio Padovan qui in Francia farebbe sicuramente parte di quelli che avrebbero criticato Charlie Hebdo accusandolo di islamofobia e razzismo. Visto il suo passato di ex-colono la colpevolezza giusta c’è.

Manlio Padovan

Mio caro, “…farebbe sicuramente parte…” è una tua legittima supposizione; certamente errata a mio modesto avviso; io accuso C. H. di volgarità, di offesa gratuita e volgare: sono molto più intelligenti ed efficaci le vignette de L’ATEO.

Tino

Tra i morti c’era un uomo della Cabilia, mi dica in questo caso come lo gestisce il problema del colonialismo ? Discendenti di coloni arabi che uccidono un discendente di indigeni berberi ..
Franz Fanon che considerava l’omosessualità un’importazione dell’occidente ? Adesso la strage di Charlie Hebdo sarebbe colpa del colonialismo ? Ah certo se gli arabi non avessero conolizzato il nordafrica non ci sarebbero forse questi problemi. Di quale colonialismo sta parlando ?

Tino

@ Manlio Padovan
Appunto proprio come pensavo, ma che strano che questa accusa di volgarità arriva solo dopo che musulmani li hanno sterminati, prima quando insultava i cattolici non le poneva nessun problema. Lei fa parte dell’associazione ? In che cosa sarebbero più efficaci le vignette dell’ateo ? Chi decide chi è volgare o meno ? Visto che accusa ?

Manlio Padovan

Scusa ma m’era sfuggita l’espressione “ex colono”. Non so se ti riferisci a me. Nel caso: avevo 3 (tre: col t cacuminale) quando scoppiò la guerra e ne avevo 5 quando tornai dalla LIbia portandomi dietro pesanti frustrazioni che ancora mi angosciano, pidocchi, fame e non mi sono mai, mai, dimenticato di maledire quell’impero per tutta la vita. Ma tu che ne sai..cosa vuoi sapere se non quello che ti hanno raccontato…cerca di essere più realista…

Tino

Anche tu sai cosa vuoi sapere, ti interessa sapere che gli assassini di charlie hebdo sono “francoalgerini (cioè algerini traditi e costretti) e la Francia in Algeria, se non ricordo male, ne ha fatte di crude e di cotte. Vorrà dire qualcosa? Perché un gomitolo ha sempre un capo con cui affrontarlo.” ma non ti interessa sapere che chi è stato ucciso era berbero-algerino colonizzato dagli arabi. Inoltre altre persone di cultura musulmana della redazione si sono salvate perché erano in Canada in quel momento come Zineb el Rhazoui.

Tino

Secono me quello che fa padovan nella vostra associazione è proprio un regalo a tutte le religioni, prendiamo questo articolo :

STRAGE DI PARIGI / 4
DUE PESI
E DUE MISURE
Leggendo il Gazzettino, ma non solo, noto come, giustamente, si alzi un coro indignato contro il tentativo di imbrigliare, con l’attacco infame nella sede del Charly Hebdo, la libertà di stampa e di informazione da parte di esaltati personaggi del mondo islamico. Tanto che veniamo sollecitati a considerarci in guerra. Per amore di coerenza chiedo: come mai tanto sdegno non fu altrettanto esplicito quando, nell’anno appena chiuso, un aereo da combattimento israeliano ha bombardato l’ultimo piano di una torre residenziale nel Centro di Gaza dove si trovava la sede di Al-Jazira? Nessun governo occidentale ha allora dichiarato che Israele aveva attentato alla democrazia; nessuno si è scandalizzato per la libertà di stampa e di informazione compromessa. Chi era a Gaza, pochi giorni prima dell’attacco ad Al-Jazira aveva descritto così l’esecuzione di Hamed Shehab, un giornalista che lavorava per Media24 news agency: “Lo scorso 9 luglio, è stato ucciso in un attacco mirato sull’auto che stava guidando. Il veicolo era contrassegnato dalla scritta Tv. L’esplosione ha ridotto il suo corpo in pezzi”. Anche in tal caso nessuno si è scandalizzato in occidente. Trascuro, per farla breve, le informazioni che giungono da Reporters Senza Frontiere sugli attacchi israeliani che costituiscono “un ostacolo alla libertà di informazione”.
Manlio Padovan

Invece quello che succede che ne so in Papuasia dove due giornalisti francesi sono stati arrestati dall’esercito indonesiano che fa spesso stragi di cristiani ma i giornalisti non sono autorizzati ad andarci o al contagocce non gli interessa perché per lui i cristiani sono “se ne fregano del loro stesso Dio, ma non sono atei che è posizione di tutto pregio perché rispetta l’uomo per quello che è, perché ama la razionalità, perché risponde a se stesso, perché si comporta non per avere un premio ma per una coscenza civile, perché ama istruirsi.
I cristiani cattolici quando peccano vanno a confessarsi e tornano puri come l’acqua di fonte. Sono vigliacchi. Sono ipocriti. Lo sono sempre stati, specie le gerarchie che trasmettono i loro vizi ai più paraculi. Hanno paura della morte ed è ciò che li porta alla religione.
Non sono atei.”

Tino

Il gomitolo inizia con la colonizzazione araba del nordafrica e annesso schiavismo contro i neri sterminati tramite castrazione massiccia. Consiglio a Manlio Padovan di leggere il libro il Genocidio Velato scritto apppunto da un musulmano nero. L’omofobo Fanon lo tenga per i suoi amici ugandesi cattolici o musulmani che vogliono la pena di morte per i gay. Curioso che in un associazione che pretende difendere i diritti dei gay membri facciano la promozione di uno dei discorsi puù omofobi che è anche all’origine in parte di tutta la repressione in Africa contro l’omosessualità.

Laverdure

“…..A voler essere cinici si potrebbe dire che qualche risultato i terroristi l’hanno raggiunto.”
C’e’ del vero in questo,ma tra i comportamenti citati sopra, e quelli di certi governanti e magistrati
(indovinate dove)che sono capaci di ordinare il rilascio di individui trovati i possesso di armi,esplosivi e materiale a chiara finalita terroristica,affermando magari di voler dimostrare in tal modo “il loro disprezzo del terrorismo”,non credo proprio che i piu’ discutibili siano i primi.

Tino

L’obiettivo dei terroristi era quello di vendicare il profeta e di uccidere ebrei. In questo senso è stato raggiunto. Non credo si facessero tutti sti film sulla libertà di espressione. Semmai ci sono altri ipocriti tra cui il vignettista plantu autore di vignette particolarmente offensive contro il papa ma che aveva criticato le vignette di maometto per poi ritrovarsi insieme allo sceicco del Qatar è battezzare questo stato come un difensore della libertà di satira !!! Inanto a mettesi in questione oggi non è l’islam perché ci è stato spiegato dal Presidente della Repubblica che tutto ciò non ha a che vedere con l’islam, ma la laicità dello stato che sarebbe obsoleta. C’è gente che propone di estendere dell’Alsazia-Mosella il concordato a tutta la Francia, tra l’altro in Alsazia c’è una legge contro la blasfemia ma è in applicabile perché scritta in tedesco e non tradotta infatti l’ultima applicazione rimonta a quando l’Alsazia-Mosella faceva ancora parte della Germania.

francesco s.

I terroristi hanno come obiettivo terrorizzare, diffondere la paura. Il popolo spaventato è disposto ad accettare limitazioni della propria libertà. E’ troppo semplicistico limitarsi al solo obiettivo immediato “vendicare Maometto”.

Tino

Questa è una teoria, ma cosa ne sai che fosse l’obiettivo dei terroristi ? In ogni caso l’obiettivo di colpevolizzare i laici è stato raggiunto. Exit la responsabilità delle religioni la colpa è del colonialismo …

Francesco s

Tino, non è una teoria è la definizione di terrorismo, indurre la paura, terrore per conseguire obiettivi politici a prescindere dall’ideologia che sta dietro, in questo caso è quella del fanatismo religioso islamico.

Tino

Ma infatti non si tratta di semplici atti terroristi, ma di atti innazitutto antisemiti e fanatici religiosi contro atei. Loro non si considerano terroristi. Per il resto state tranquilli gli anticharlie continuano tranquillamente a scrivere le loro cose odiose nei mass media qui in Francia, pure la Nancy Huston che fino a tempo fa era l’egeria degli anti-gender per il suo libro contro il gender, adesso fa la madrina protetterice dei musulmani e scioccata per le caricature “omofobe” di Charlie. Allora che Charlie ha sempre sostenuto matrimonio gay e studi di genere.

Tino

@ Massimo Mariuna
Dieudonné non è stato arrestato è stato in fermo di polizia qualche ora.

Massimo Maiurana

Giusto, non c’era Erdogan ma c’era il suo primo ministro, chiedo scusa per l’imprecisione.

paniscus

Scusate, ma… ci voleva un mese in più, per accorgersi che tutta l’incredibile frenesia collettiva di dichiararsi tutti Charlie, di stigmatizzare e denigrare chi non si dichiarava immediatamente Charlie-pure-lui, e di fare a gara a chi era più Charlie dell’altro, e a chi aveva la charlitudine più lunga, aveva qualcosa di sospetto e di ipocrita fin dall’inizio?

L.

Laverdure

@Paniscus
Mentre ad esempio da noi,tutte le “ferme condanne” che seguono immancabilmente ogni omicidio compiuto da mafia,malaviata o terrorismo sono improntate dalla massima sincerita vero ?
Da noi si condanna ovunque la violenza .
Tranne che in tribunale.

Tino

Vuoi dire che il papa se ne è accorto subito perché ha detto che praticamente i giornalisti l’hanno cercata ? Ma dove la vedi la frenesia a denigrare quelli che non sono Charlie ? Il FN ha paragonato i funerali per i membri di Charlie hebdo a un funerale nazista e ha detto che loro non sono Charlie. Gli ipocriti sono quelli che hanno denigrato in tutti questi anni charlie hebdo per poi diventare charlie, ma tra di loro ce ne sono che hanno continuato a farlo e non mi sembra siano stati particolarmente denigrati. Non parlo poi dell’attentato al supermercato kosher da te lisa non ci si può certo aspettare compassione per ebrei uccisi in quanto ebrei. Comunque è importante il tuo messaggio perché mostra che alla fina mariuna con imprecisioni varie nel suo testo non basta neanche, bisognava da subito dire che gli ipocriti sono quelli di charlie hebdo e che se la sono cercata. Come del resto ha fatto più o meno il manifesto spiegandoci che non si insulta la religione dell’altro. Dunque non si può neanche insultare il cattolicesimo … perché io non sono cattolico. Non parliamo poi di tutte le persone che continua a dire qui in Francia che charlie hebdo è razzista, recentemente persino un insegnante di una scuola islamica che ha risposto a un suo collega. Chi secondo te ha dovuto lasciare la scuola islamica tra i due ? Quello che difendava charlie. Allora abbozzala con questa propaganda dell’estrema sinistra francese che va in giro a raccontare dappertutto cose distorte e tu ci caschi come una pera.

Tino

@ paniscus
E l’ipocrisia di quella che uccide cristiani e brucia chiese con la scusa di charlie hebdo e dei cristiani e dei musulmani in coro che dicono che la colpa di questi morti è di charlie hebdo. Qual’è il suo problema ? Che non si può parlare male abbastanza degli ebrei in tutta questa storia ? Io me le ricordo le sue elucubrazioni su ebrei, israele …

Tino

paniscus
2 apr 2010 14:41
Guarda che quelli che stavano in Palestina 3000 anni fa erano semplicemente gli antenati COMUNI dei palestinesi musulmani di oggi e dei palestinesi ebrei di oggi (e pure dei palestinesi cristiani di oggi), che non a caso risultano strettamente imparentati geneticamente tra di loro, anche se non risulta politicamente corretto dirlo.
Semmai è la maggioranza di quella categoria di ebrei arrivati DOPO, ossia da un paio di secoli a questa parte (e che oggi amano proclamarsi i veri eredi diretti del popolo di Israele) che non ha alcun rapporto biologico con le popolazioni ebraiche antiche del medio Oriente, essendo in massima parte discendenti di popolazioni dell’Europa dell’Est o dell’Asia centrale…
Tino
2 apr 2010 16:34
Ti sei dimenticata che in Israele vive una forte popolazione sefardita espulsa dai paesi arabi e spesso presente nel maghreb prima dell’arrivo del colonialismo e dello schiavismo arabo.

paniscus

E dov’è che avrei “parlato male degli ebrei”, in tali contesti?

E soprattutto, quando mai avrei citato “gli ebrei” nella discussione di oggi, in cui avevo parlato SOLO della reazione viscerale dei media e dei politici, che poi è stata ampiamente ridimensionata dalle evidenze dei loro comportamenti reali?

Se poi ti vai a ripescare interventi di 5 anni fa, che oltretutto sono assolutamente fuori tema con la discussione attuale, mi sa tanto che ad essere un pochino ossessionato dal tema sia tu, non certo io.

L.

Tino

Ma quali media e quali politici ? Questa maniera di fare la superiore e di presentarsi comme quella a cui non la si fa è particolarmente populista. Intanto non hai minimamente notato i diversi errori nell’articolo.

bardhi

@ paniscus
“l’incredibile frenesia collettiva di dichiararsi tutti Charlie, di stigmatizzare e denigrare chi non si dichiarava immediatamente Charlie-pure-lui” spero che per te la “frenesia collettiva” non significa un complotto “Pluto Ateo-Massonico”! invece nel mio piccolo piu che stigmatizzare e denigrare ho visto molto compressione e spesso solidarietà per i “sofferenti Je ne suis pas Charlie”.
Al coro dei “Je suis Charlie, ma mica tanto perche sono volgari, perche offendono e vattelapesca” si sono uniti; sulle pagine del Il Fatto il comico Enrico Brignano, sulla versione facebook il Vernacoliere, che gia il girono del primo numero dopo strage del Charlie, si sono lanciati in un “si “Je suis Charlie ma le vignette del Charlie fanno cagare, sono molto meglio le nostre” con una scia sterminata di commenti di approvazione che davano contro alla volgarità di Charlie Hebdo, come se i fratelli Kouachi avessero ucciso per motivi estetici.

Tino

Infatti ma sai di fronte ai vignettisti di charlie che sono morti per le loro idee questi in qualche modo devono credere di essere perseguitati. Che resterà di questa gente ? Nulla, persone inutili che non lasceranno nessuna traccia e che si prendono per ribelli, un po’ come i comici francesi che prima del massacro dicevano “con quelli di charlie non ho nulla a che vedere durante la resistenza saremmo stati da parte opposte”, e già quelli sono morti uccisi da terroristi, loro si credono in resistenza perché danno della prostituta (si fa per dire) a una deputata di destra …

Frank

Dialogo della foto:

Hollande: Angela, io ho provveduto alla nostra sicurezza per questa manifestazione ma se Renzi dice che possiamo stare sereni allora ti consiglio di scappare a gambe levate.
Merkel: Non glielo faccio ripetere due volte.

Tino

@ Mariuana
Mi scusi ma in Irlanda nessuno non si uccide la gente per blasfemia oggi, Charlie Hebdo è stato pubblicato e se ci saranno processi questi potranno forse mettere in discussione la legge antiblasfemia. Come è successo qui in Francia in Alsazia Moseall dove tecnicamente esiste una legge antiblasfemia ma essendo scritta in tedesco senza traduzione ufficiale i tribunali l’hanno dichiarata inapplicabile. Per il resto noto che nell’associazione membri come manlio padovan credono che il colonialismo sia responsabilie della strage di Charlie Hebdo. Dunque alla fine quello che succede se lo sono meritati, compreso il correttore di origine Cabila, che lui ha subito prima del colonialismo francese quello arabo e che è stato ucciso dai terroristi islamici. Direi che alla fine criticando solo ed unicamente una religione come si fa sull’ateo sia dal punto di vista storico che religioso si finisce di fare l’interesse di tutte. A proposito potete segnalarmi della vignette apparse sull’ateo che figurano sul vostro sito e che raffigurano maometto ? Visto che secondo manlio padovan quelle di Charlie Hebdo sono inutilmente offensive e volgari. Pare siano molto efficaci (per cosa tra l’altro ?) magari impariamo da voi che di islam ne avete tanta esperienza no ?

Massimo Maiurana

@ Mariuana
Mi scusi ma in Irlanda nessuno non si uccide la gente per blasfemia oggi, Charlie Hebdo è stato pubblicato e se ci saranno processi questi potranno forse mettere in discussione la legge antiblasfemia.

Io non ho scritto che in Irlanda si uccide per blasfemia, ho scritto che l’Irlanda è l’unica nazione ad aver varato una legge simile in questo secolo. Non dovrei parlare dell’Irlanda perché nel mondo ci sono leggi antiblasfemia peggiori?

Tino

Non ho detto che non dovrebbe parlare dell’irlanda, semplicemente non mettere sullo stesso piano una strage di giornalisti e una legge antiblasfemia. Anche in Francia ci sono delle leggi che permettono in effetti di condannare Dieudonné, ma anche Le Pen che aveva tenuto dei discorsi sui musulmani del tipo (quando saranno 20.000.000 saranno loro a comandare), ma nel caso di Charlie Hebdo il processo che vi è stato non è risucito a dimostrare il razzismo delle vignette. Volgari e inutilmente offensive secondo uno dei vostri membri che invcece ritiene quelle dell’ateo, molto più efficaci. Aspetto sempre una vignetta dell’ateo che raffiguri maometto sull’ateo ben in vista sul vostro sito, in effetti comincio a pensare che anche tra i charlie se ne trovano anche da voi che non lo sono per nulla.

Massimo Maiurana

@Tino
Il fatto di non essere applicata non rende automaticamente giusta una legge. Per me è inconcepibile definire reato l’offesa a una divinità, non mi interessa se poi il reato non viene effettivamente contestato. Mi interessa che non venga considerato tale. La stessa cosa vale per qualsiasi reato d’opinione, come ad esempio il negazionismo. Per me il negazionista è un deficiente, non un delinquente. Non so se riesco a spiegarmi. La sua teoria secondo cui nessuno è Charlie se non mostra una vignetta con Maometto o se trova volgare un certo tipo di satira è per me infondata. Lo sbaglio non sta nel ritenere offensiva un’opinione ma sta nel ritenerla illegittima, e se mi permette c’è una gran bella differenza tra le due cose. Ad esempio per me bestemmiare è volgare e insegno ai miei figli a non farlo, ma non per questo giustifico le leggi anti blasfemia. Così come ritengo che sia un errore proibire la prostituzione pur non essendo mai stato con una prostituta in vita mia.

Tino

@ Manlio Padovan
Le opinioni razziste e antisemite sono vietate dalla legge mi sembra pure in Italia. Mettere la negazione di un fatto storico sullo stesso piano dell’offesa a un profeta morto più di mille anni fa non permette di avere un dibattito sereno. Io non ho mai detto che “secondo cui nessuno è Charlie se non mostra una vignetta con Maometto o se trova volgare un certo tipo di satira è per me infondata.” Ho soltanto risposto a un commento di Manlio Padovan che sostiene che la colpa è del colonialismo (devo ripeterlo ? Una delle vittime era un ex musulmano di origine cabila funerale con rito laico, quindi un discendente di un popolo cristiano-ebreo e pagano colonizzato dagli arabi musulmani, ma questo a Padovan non interessa). Padovan sostiene che le vostre vignette sull’ateo sono molto efficaci rispetto a quello di Charlie Hebdo, sarei interessato a sapere in che senso vignette che rispettano divieti religiosi come quelli di raffigurare maometto possano essere efficaci e in che cosa. Aspetto solo un esempio. E poi io non sono solo “Charlie” è solo uno slogan, io sono anche Cacher in questo momento e mi sarebbe piaciuto che i francesi fossero scesi in massa già dopo l’attentato contro la scuola ebraica di Tolosa. Ma Padovan dirà che è tutta colpa di Israele. Alla fine tutte queste spiegazioni non fanno che discolpare le religioni ed in particolare l’islam e dare la colpa alla nostra società laica ma tanto cattiva che merita di essere punita. Le vignette di Charlie Hebdo alcune sono volgari, altre simpatiche dare un giudizio compe padovan “io ACCUSO Charlie Hebdo di questo e di quello” la dice lunga su questa persona, che in tutta la sua letteratura spara sempre a zero sui cristiani e trova scuse ai musulmani.
PS la questione del negazionismo è molto complessa. In qualche modo lo si reprime. Non mi dica che in Italia si possono trovare libri negazionisti nelle librerie municipali e un insegnante potrebbe tranquillamente consigliare un libro di Faurisson ai suoi studenti.

Tino

Era per Mariuana,
Aggiungo che la question del negazionismo è più complessa qui in Francia rispetto all’Italia non solo perché c’è una più vasta comunità ebraica, ma ahimé un negazionismo molto più diffuso. Poi certo pone problema una legge del genere. Per me i negazionisti non sono solo deficienti, sono anche degli antisemiti ed è per questo che alla fine succede ciò. Detto questo in Israele per esempio il negazionismo non è vietato.

francesco s.

Tino

L’Ateo non è una rivista satirica, anche se alcune vignette sono presenti. E’ la rivista dell’associazione degli atei italiani, quindi di Islam se ne parla poco. Forse nel prossimo numero se ne parlerà di più visti i fatti di cronaca. Essendo un bimestrale non è che si poteva prevedere il futuro. Comunque di islam e Maometto s’è sempre dato spazio sul sito, anche in relazione alla libertà di espressione e rifiuto delle leggi contro blasfemia. Non è certo la vignetta a fare la differenza ma la sostanza dei discorsi.

Tino

Appunto allora le famose vignette più efficaci dell’ateo che vantava Manlio Padovan alla fine non esisto. Su Charlie Hebdo ci sono una marea di vignette, alcune volgari altre no e quelle sull’islam sono molto meno volgari di quelle sul cristianesimo. Permettimi di dubitare fortemente della sincerità di un Padovan sempre pronto a mettere i cristiani TUTTI nello stesso amalgama che adesso si risveglia scioccato dalla volgarità. Senza contare il fatto che per lui gli attentati sono colpa del colonialismo. Saranno contenti gli atei di cultura islamica di Charlie di essere sostenuti in questa maniera. Fanon poi pare sia pura convertito all’islam, preferisco cento volte Aimé Césaire che ha denunciato chiaramente il colonialismo islamico e lo schiavismo islamico.

Gérard

Volgare e di cattivo gusto sarebbe per me vignette sugli morti della Shoah, dei bambini di Gaza o dell’ Irak .
Maometto è stato un uomo ” felice ” ( Fatima Mernissi dixit ) che ha amato le donne ( tante ) sopra tutto le giovane, la guerra ( fu un capo spietato e crudele ) l’ oro e i soldi ( buttino di guerra : un terzo per Allah, un terzo per l’ auto-proclamato “profeta” e un terzo per i guerrieri.. ( corano dixit ) e ha cogitato ( non da solo ) la religione la piu repressiva e totalitarista della Storia . Per questo motivo non vedo motivo di rispettare la sua memoria per chi non crede nelle sue pseudo rivelazioni ( Dobbiamo forse rispettare Hitler per via dei fascisti e nazisti per caso ? ) .
Inoltre volevo aggiungere che quando mi sono recato in Viet-Nam ( Hanoi ) ho pensato trovare gente con un profondo rissentimento verso noi occidentali, sopratutto francesi e americani . Ebbene no !! Mi hanno detto che non si puo vivere nel passato e nell’ odio e perciò sia francesi che americani sono ricevuti oggi come amici . Altro che l’ odio che vorrebbero nutrire per noi certe persone, dal tempo delle crociate e del colonialismo …

stefano

trovo assai ridicolo comunque che ad una manifestazione pro Charlie partecipino capi di stato che non sanno manco cosa sia la libertà, gente come il presidente del Benin o la Merkel, tanto per fare degli esempi, o Hollande capo di stato di un paese che ha inventato le rpimavere islamiche 😉 per il resto, “ovunque si affastellino più religioni insieme, sta ai magistrati il compito di regolare i rapporti tra i sacerdoti, e reprimere con decisione ogni pretesa di superiorità di una sull’altra o di una o più di una sull’autorità suprema dello Stato” – Hume 😉 sarebbe il caso di leggere i libri di veri laici e applicarne i principi invece di andare dietro alle belle parole di liberi pensatori alla Vattimo o a Benigni che elogia i 10 comandamenti come paradigmi di libertà ???

Tino

La Francia ha inventato le primavere islamiche ? Questa è nuova. Alcuni l’accusano di averla impedita in Tunisia. Che io sappia Gannouchi era in Inghilterra ….

stefano

che le primavere islamiche siano invezioni di paesi occidentali interessati al petrolio di suddetti paesi e non altro mi pare chiaro, la Francia come altri avrà il suo tornaconto mentre libici, egiziani e tunisini continuano a scannarsi tra loro e a scappare a migliaia verso l’italia…

Tino

Stefano, Al Jazzera che ha largamente provocato le primavere arabe non è un canale occidentale chi comanda per il petrolio è l’Arabia Saudita che adesso a deciso di abbassare il corso del petrolio mettendo in difficoltà paesi come l’Algeria. Sono i paesi del golfo ad aver pagato tutti questi interventi in Irak, in Libia. I paesi occidentali si interessano sempre meno al petrolio da quando gli USA sono autosufficienti, che poi ci siano altri interessi non ci sono dubbi ma credere che le primavere arabe siano un invenzione dei paesi occidentali è ridicolo. In Siria per esempio è il Qatar che vuole far passare un gasodotto. Lei sottovaluta il potere che hanno i paesi del golfo nell’influenzare le nostre decisioni. Lo sa che la prima guerra del golfo è stata interamente pagata dall’Arabia Saudita ?

Federix

“Ma anche, e soprattutto, il corteo che quattro giorni dopo sfilava per le strade di Parigi GUIDATO da leader politici di tutto il mondo…”
NO, NON FU COSI’!!! I “leader politici di tutto il mondo” hanno “sfilato” completamente DA SOLI, ALLA TESTA DI NESSUNO! ERANO ISOLATI E SENZA NESSUNO DIETRO! Guardate questo filmato ttp://www.pandoratv.it/?p=2673 dal minuto 14.00 al minuto 16.30!!!
Poi guardate anche l’intero filmato: è estremamente interessante.

Tino

Giusto Federix, l’obiettivo dell’articolo è probabilmente quello di discreditare questo movimento.

Francesco s

Effettivamente sapevo anch’io che capi di stato o i rappresentanti stavano isolati dal corteo vero e proprio e ho visto diverse foto dei media.

Massimo Maiurana

NO, NON FU COSI’!!! I “leader politici di tutto il mondo” hanno “sfilato” completamente DA SOLI, ALLA TESTA DI NESSUNO!

Io vedo un corteo con alla testa dei leader politici.

francesco s.

Purtroppo Maiurana erano isolati dalla gente che manifestava, motivi di sicurezza o meno è emblematico che i rappresentanti del popolo non possono stare tra il popolo, neanche in una simile occasione, forse perché in mezzo a quei leader politici c’era anche chi la libertà d’espressione non è che l’avesse mai tenuta ben in conto. La foto cui forse si riferiva Federix —> http://ilmanifesto.info/storia/quel-vuoto-a-parigi/

Massimo Maiurana

@Federix
Ho capito a cosa ti riferisci, ma quel drappello è o non è un corteo? Per me lo è, e quindi non capisco dove sarebbe l’errore. Avessi detto che era una manifestazione di milioni di persone con a capo i leader potrei capirlo, ma non l’ho fatto e non è nemmeno pensabile che tutti quei leader possano scendere in strada insieme alla gente comune senza mettere a repentaglio la sicurezza di tutti.

Federix

@ Massimo Maiurana
A giudicare dal numero, quel drappello poteva essere costituito da politici del mondo, più molti agenti della sicurezza in borghese (non credo sia stato evitabile). Direi che la popolazione dei manifestanti costituita da gente comune sia stata, quindi, altrove. Tra l’altro, i politici erano come in rango serrato e avevano tutti un’espressione un po’ rigida e impaurita, come se avessero timore di essere loro stessi oggetti di un attentato: bersaglio relativamente facile, lì in gruppo, magari da parte di qualcuno col mitra da qualche finestra (infatti per esempio la Merkel guarda alle finestre almeno un paio di volte con aria preoccupata)… motivo in più per essere distanti dalla folla.
Dici di no?

Federix

@ Massimo Maiurana
Scusa, magari hai ragione tu… però nell’articolo dici “il corteo che quattro giorni dopo sfilava per le strade di Parigi guidato da leader politici”… Un “corteo” (a dispetto della parola) è “lungo”, un “drappello” è “corto”…
Comunque è anche vero che noi non eravamo lì presenti a vedere…

Tino

Intanto mentre si parla dei troppi Charlie che ciarlano un partito musulmano in Francia vede l’affluenza aumentare dopo gli ultimi attentati, progetto politico, rilanciare l’economia tramite l’halal e la finanza islamica, il partito possiede già un consigliere comunale che amministra con una formazione centrista il comune di bobigny. Insomma alla fine gli attentati hanno fatto molto bene all’islam, più conversioni tra le altre cose. Ma l’importante è prendersela con i laici per l’associazione.

Francesco s

Scusa, ma a che articolo ti riferisci e a che associazione? Non mi sembra proprio che nell’articolo di Maiurana ce la si prenda coi laici anzi mi sembra proprio l’opposto, si parla della difesa della libertà d’espressione contro le limitazioni imposte da leggi contro la blasfemia o limitazioni di altra natura.

Puoi citare i passi a cui ti riferisci?

Tino

Quelli in cui denigra la manifestazione parigina, tra l’altro con info false.

Massimo Maiurana

Scusa, ma a che articolo ti riferisci e a che associazione? Non mi sembra proprio che nell’articolo di Maiurana ce la si prenda coi laici anzi mi sembra proprio l’opposto

Mi conforta che qualcuno abbia letto l’articolo nel modo in cui l’ho concepito io. Anzi, mi piacerebbe sapere se ci sono altri che come Tino hanno letto un articolo denigratorio della manifestazione parigina. A me sembra di aver evidenziato le incoerenze di chi pratica bene, con dichiarazioni da paladino della libertà e partecipazione a manifestazioni di solidarietà, e pratica male subito dopo. Ho criticato le persone, non la manifestazione. E non capisco come tutto ciò possa essere da buttare solo perché ho erroneamente scritto che c’era Erdogan a Parigi invece di Davutoglu, cosa di cui mi sono pure scusato. Mi sembra che Tino abbia il dente avvelenato e si appelli a qualunque pretesto pur di prendersela con me, con Manlio Padovan, con paniscus e chissà chi altro.

Tino

@ Massimo Maiurana
Qualunque pretesto ?
Gente che ti spiega che in fondo gli attentati di Parigi sono giustificati perché c’è stato il colonialismo ? Inoltre bisogna fare nomi quando si parla di “di chi pratica bene, con dichiarazioni da paladino della libertà e partecipazione a manifestazioni di solidarietà, e pratica male subito dopo”. L’unico che ha fatto non c’era alla manifestazione. Qui in Francia la gente che non è charlie non è certo denigrata stia tranquillo continua tranquillamente a sputare sui cadaveri.

Massimo Maiurana

@Tino
Comincio a pensare di avere serie difficoltà a farmi capire. I nomi di chi pratica bene e razzola male li trova nel post e sono tutte persone vive e vegete, non cadaveri, dai leader in testa al corteo (che era un corteo alla cui testa c’erano leader, è inutile obiettarmi che non c’era la gente dietro a loro perché io non l’ho scritto) a Zuckerberg, passando per Cameron e il suo Hollande. O non c’erano questi nomi nel post? Criticarli significa denigrarli? Su quali cadaveri ho sputato? E poi, potrei sapere perché continua a contestarmi argomenti che non ho nemmeno nominato, come ad esempio il colonialismo? Non è che sta parlando con qualcun altro e nel frattempo pensa a me, col risultato di addebitarmi non capire più chi dice cosa?

Tino

@ Mariuna
Anche lei non mi capisce, non ho detto che lei continua a sputare sui cadaveri ma che i suoi poveri je ne suis charlie perseguitati dal cattivissimo hollande continuano a farlo. Quindi quali sono le critiche a hollande ? Che dovrebbe abolire le leggi contre le dichiarazioni rassiste ? Che non colpiscono solo Dieudonné ma anche altre persone che emettono dichiarazioni razziste sui musulmani.

Massimo Maiurana

@Tino

Quindi quali sono le critiche a hollande ?

I poteri speciali alla polizia per bloccare i siti web e il fermo a scopo intimidatorio di Dieudonné. Ma è sicuro di averlo letto l’articolo?

Tino

“il fermo a scopo intimidatorio di Dieudonné”

Non è un fermo a scopo intimidatorio è l’applicazione della legge. Mica è hollande che decide chi arrestare, è sicuro di aver letto i giornali bene ? Povero Dieudonné un’altra povera vitima, 20 anni che diffonde l’antisemitimso più becero e trova persino avvocati qui.

parolaio

Guarda che i prodotti di finanza islamica sono i soli usciti indenni dalla crisi del 2008.
Il Corano infatti obbliga ad avere, dietro un prodotto inanziario, degli asset economici reali e concreti, non montagne di carta straccia.
Se qualche banca italiana se ne uscisse con prodotti di questo tipo ci metterei sicuramente i miei risparmi.

parolaio

Secondo me fa più casino Tino, con l’infinità di stupidaggini che spara, di tutti noi cattotroll messi insieme.
Comunque, a proposito di libertà di espressione veicolata attraverso l’insulto: “Je souis Calderolì!”
Non vedo perché dare alla Kienge di orango sia meno grave di far inc…are un miliardo di musulmani bestemmiando la loro religione.

Fra un po’ per difendere il diritto alla bestemmia, cosa molto diversa dal “criticare le religioni”, ci troveremo a dare l’addio a Shengen.

Frank

Sproloquaio, essendo tu un bigotto dai più peso alle parole che ai fatti, punire (cosa che poi non è successa) chi dice alla Kyenge che assomiglia ad un orango è giusto perchè non è vero, punire chi dice che è stupido credere che un cammelliere fanatico sia un profeta (da imporre a tutta l’umanità come tale) o che un ebreo eretico sia il figlio di una divinità è ingiusto perchè chi crede a queste cose è veramente cretino. Hai capito adesso? 🙂

parolaio

Risposta del tipo: “Calderoli ha torto quindi va punito, Charlie ha ragione quindi no.”
Con buona pace della libertà di opinione. E anche della satira, se può solo dire cose vere.
E’ questo che intendete con “Diversi ma con identici diritti” ?
In confronto a codesto approccio la sharia è un regolamento condominiale.

Tino

Parolaio la libertà di espressione non significa insulto o diffamazione di persone con nome e cognome vive e vegete. Se non sei in grado di capire ciò ti mancano proprio le basi di qualsiasi pensiero democratico.

parolaio

Quindi se qualcuno insulta Martin Luther King, o JFK, o Wiston Churchill , o Ghandi, o Mandela , o i martiri delle Fosse Ardeatine non può essere punito perché sono morti.
Se invece dico che la Kienge somiglia ad un orango si perché è ritenuto un insulto razzista. Perché poi razzista? E se avessi detto che la Bindi sembra una mozzarellona, quello si può? E se chiamo “frocio” Luxuria? Ah.. quello no… è omofobia. Su quello ci vuole la legge. Chi non la vuole è un clericale. Ma vi rendete conto su che china scivolosa e indecidibile porta la vostra logica che dovrebbe essere ineccepibile? Gli insulti sono insulti, La copertina di Liberation piena di bestemmie voleva essere, ed era, un insulto a tutti i credenti. Tanto quanto l’offesa di Calderoli. O si accettano entrambe, o si rifiutano entrambe.

francesco s.

Parolaio

La legge tutela le persone, non le entità la cui esistenza è opinabile.

La risposta di Frank mi pare illogica. Non è che se la Kyenge assomigliasse davvero ad un orango si sarebbe legittimati ad insultarla per questo.
Punire chi dice è stupido credere in Maometto o Gesù è ingiusto non perché chi ci crede sia stupido sul serio, ma perché la verità di quella fede è un opinione ed è lecito averne una diversa.

Frank

Incredibile sproloquaio è ancora più ottuso di quello che sembra, dire il falso deve essere punito dire la verità no, ma del resto da uno che dice di credere a certe cose che cosa sici si può aspettare….

francesco s.

chiedo scusa dei refusi. Ho saltato un ‘che’ dopo ‘dice’ e un apostrofo prima di ‘opinione’

Tino

@ parolaio
Ti piacerebbe che qualcuno mettesse la tua foto con nome e cognome dicendo che vai a sfruttare bimbi in thailandia ? Non sporgeresti denuncia per diffamazione ?
La diffamazione è una limitazione legittima della libertà di espressione. Un’altra limitazione possono essere gli insulti razzisti contro persone o gruppi di persone. Oppure incitare a uccidere persone o gruppi di persone tramite l’espressione. Mi sembra un po’ superficiale la maniera con cui hai di discutere, un po’ come quelli che ti chiedono come mai la patente a 18 anni si e a 17 no.

Tino

Ma poi le vignette di Maometto sono state l’oggetto di un processo per razzismo, non sono state considerate razziste nel senso che non lo erano, invece nel caso della Kienge mi sembra evidente che paragonarla a un orango tango sia un classico del razzismo antineri che riduce quest’ultimi allo stato animale.

gmd85

Da quel che ho capito, Tino può osservare le vicende francesi più direttamente, visto che in Francia ci vive. Perché sarebbero stupidaggini? Avrà anche il dente avvelenato, forse, ma ripeto, ha anche modo di osservare le cose diversamente.

Tino

@gmd85
Ho il dente avvelenato nei confronti di questi discorsi vittimistici su “chi non è charlie”, di gente che non è charlie ce n’è tanta, cattolici (di destra e di sinistra), atei che scrivono articoli “Ma certo che non sono charlie” e non subiscono nessun tipo di vessazione. Quello che non mi piace dell’articolo di Maiurana è che fa un calderone di tutto. La libertà di espressione non è mai completa si può discutere della non opportunità di una legge che vieta il negazionismo, ma è un’altro dibattito rispetto alla blasfemia.

gmd85

@Tino

Ok, ma, per come ho letto l’articolo, Maiurana non ha fatto altro se non criticare quelli che si sono riempiti la bocca e fatti belli cavalcando l’onda emozionale dopo l’attentato. Tu analizzi la situazione francese, giustamente. Ma l’articolo è esplicitamente riferito a quelli che si sono definiti Charlie ipocritamente e non penso ci sia nulla di aberrante in questa critica.

Tino

Ma tu sei un cattotroll filoislamico è una cosa molto più perversa dei cattotroll normali. Poi non mi risulta che un miliardo di musulmani si siano incavolati. La maggior parte di essi ha altri problemi a cui pensare che le vignette. Dare alla Kienge dell’Orango è un insulto razzista nei confronti di una persona in particolare che è vietato dalla legge, molto semplicemente.

Giorgio Pozzo

Mi sembra che Tino abbia il dente avvelenato

Ho letto i suoi interventi, ed effettivamente si ha quest’impressione.
Però, si ha anche l’impressione di non capire bene contro chi abbia il dente avvelenato.

O meglio, probabilmente ce l’ha con l’UAAR, e per motivi opposti a quelli di altri, scaldati e avvelenati più o meno quanto lui. Non so se sia una corretta interpretazione, ma mi sembra proprio che dai due opposti estremismi (tradizionalmente chiamati “destra” e “sinistra”) arrivino dei comodi attacchi a delle posizioni che cercano di essere equilibrate e razionali.

Troppo comodo, dall’alto delle roccaforti dell’estremismo, attaccare le posizioni di chi estremista non è, e sta solo cercando una posizione di difficile equilibrio tra i due estremi. Gli estremi, per definizione, non possono essere attaccati, in quanto non hanno mai altro che frasi assolute, perentorie, e dogmatiche (“la colpa del terrorismo è il colonialismo”, oppure “l’obiettivo dell’Islam è la conquista dell’Europa”). Noi poveri laici tolleranti e razionalisti siamo invece condannati, in qualche modo, a dover giustificare e caratterizzare il più possibile quanto affermiamo.
Confrontate semplicemente il numero di parole che ha utilizzato Massimo con quello degli slogan estremisti e fondamentalisti: siamo a 150:1, o giù di lì.
Una specie di teoria dei numeri, con tutti i suoi postulati, teoremi e corollari, stretta tra le due semplici (2+2=3) e (2+2=5).

Ancora una volta, abbiamo la forza della ragione stretta tra diverse ragioni della forza.

francesco s.

Per quanto ti dia ragione sul discorso di Maiurana, che ho molto apprezzato, per inciso, credo che il ragionamento che fai su destra e sinistra parta da un’assioma opinabile: “destra e sinistra sono estremismi” e perché non il centro? Non sempre la verità è nel mezzo.

Se A dice 2+2=4 e B dice 2+2=6 allora C dice 2+2=5, C sbaglierà come B. Un po’ come teoria Darwiniana, Creazionismo e Disegno Intelligente, non è che chi sostiene il disegno intelligente che media tra Darwinismo e Creazionismo abbia ragione.

francesco s.

Per dire che non sempre la “forza della ragione” non si identifica necessariamente con la mediazione.

Tino

Ma io non capisco cosa ci sia estremista in quello che dico. Io dico semplicemente che qui in Francia quelli che non sono charlie continuano ad esprimersi tranquillamente sulla stampa un po’ ovunque contrariamente a quanto sostiene Maiurana. Poi è chiaro che se un gruppo di ragazzi si prende in foto davanti al supermercato Kosher della presa di ostaggi antisemita facendo il saluto nazista all’incontrario e vengono interpellati non è che sia da stupirsi. Maiurana non spiega bene chi siano le vittime dei Charlie. Su Dieudonné bisognerebbe sviluppare ulteriormente è stato diverse volte condannato non per le leggi che vietano il negazionismo, ma per dichiarazioni antisemite. Queste leggi possono essere discutibili quanto vuoi ma esistono e si applicano a tutti. Ma Charlie Hebdo non è stato mai condannato per esempio per vignette che deunciano la circoncisione ebraica. Non è neanche mai stato denunciato. Chi è sceso in piazza lo ha fatto per dire NO all’uso della violenza e all’antisemitismo che ha ucciso 4 persone perché ebree. Una vignetta volgare e razzista sullo schiavismo e sul colinialismo sarebbe stata sicuramente censurata o l’oggetto di condanne. Nell’articolo di maiurana non si capisce bene chi siano questi famosi charlie che ciarlano troppo. Se si riferisce a una situazione italiana che lo spieghi.

Giorgio Pozzo

destra e sinistra sono estremismi” e perché non il centro? Non sempre la verità è nel mezzo

Nel mezzo non c’è la verità, ma l’equilibrio. Intendo dire l’equilibrio di chi rifiuta le posizioni estreme. E con il termine posizione estrema intendo dire quella della dialettica, del dualismo, della contrapposizione tra due posizioni nelle quali ognuno dei contendenti dice di avere ragione e l’altro torto. E, soprattutto, ognuno dei contendenti dice cose diametralmente opposte rispetto all’altro. Tipo due tifosi, uno laziale e uno romanista. O anche, uno filoisraeliano e l’altro filopalestinese. La mia tribù ha ragione, e la tua torto.

Per quanto riguarda creazionismo, evoluzionismo e ID, non considero questi esempi come adeguati. Evoluzionismo è scienza, mentre nè creazionismo nè ID lo sono. Questo dovrebbe essere sufficiente a rifiutare di considerare l’ID come “intermedio” tra due estremi.

francesco s.

Giorgio volevo far notare che forse ti eri espresso in maniera ambigua.

L’ID non è scientifico proprio perché cerca di fare equilibrismo tra 2 posizioni che non l’ammettono, una è fatto scientifico l’altra è una fantasia. L’esempio è adeguato per dimostrare che la posizione centrale a volte fallisce equalmente come l’estremo se uno degli estremi ha ragione.

Era sola una riflessione su quella che sembrava posizione un po’ assoluta espressa dal tuo concetto sul dualismo delle posizioni, a volte qualcuno ha davvero ragione e la ragione non è per forza nella media di tutte le posizioni.

patros

# la forza della ragione stretta tra diverse ragioni della forza

bellissimo ossimoro: purtroppo la ragione per definizione non ha forza e la forza non ha ragione
la storia, cattiva maestra, ci insegna che per uccidere un uomo basta un coltello in mano ad un fanatico ma per “uccidere” la stupidità di un fanatico occorrono milioni di morti
il libero pensiero è un premio per pochi, in particolare per quelli che hanno il coraggio di guardare il cielo sperando solo di trovarci le stelle

Tino

E che in realtà guardano tanto il cielo che alla fine dimenticano quello che succede in terra. L’importante è credersi dalla parte del bene e credere che tutti gli altri invece siano dalla parte del male. In ogni caso per adesso il libero pensiero qui non ha prodotto nessuna strategia positiva, si limita solo a far critiche a chi agisce, trattandolo di fanatico pronto ad uccidere milioni di persone. Vabbé continua a crederti superiore agli altri ne farai tanta di strada per la laicità. Si vedono i risultati.

Tino

Scusa Giorgio pozzo,
Dove avrei scritto “l’obiettivo dell’Islam è la conquista dell’Europa” ?
Io semplicemente trovo che il vostro discorso sui poveri non charlie perseguitati sia particolarmente estremista. Il dente avvelenato ce l’ho con chi fa questi discorsi. Continuate a sentirvi perfetti. Per il resto con il cattolicesimo io non vi definerei per nulla poveri atei tolleranti razionalisti. I discorsi anti cattolicesimo sono spesso molto violenti, non dico nulla perché sono per la libertà di espressione.

Giorgio Pozzo

Dove avrei scritto “l’obiettivo dell’Islam è la conquista dell’Europa” ?

Non ho detto che l’hai scritto: le mie due frasi erano un esempio di posizioni estreme, riassunte in una tipologia da “slogan”, di poche parole, e che poco spazio lasciano alla discussione e soprattutto alla giustificazione.
Detto questo, non intendo dire che una singola persona sia un estremista: la stessa persona si comporta e scrive in modi differenti, che vanno dall’estremismo al razionalismo. Ho comunque detto che (almeno a me) davi l’impressione di avere il cosiddetto dente avvelenato.

Per quanto riguarda il discorso sui poveri “non charlie”, al di là del fatto che non ho capito bene di che cosa si tratti, vorrei solo sottolineare che non esiste un discorso “UAAR”, che deve andare bene a tutti. Esiste uno statuto UAAR che deve andare bene a tutti (salvo proporre modifiche). L’UAAR non è un partito, e io potrei anche dissentire da quanto scrive Massimo o Raffaele o chiunque altri.

Manlio Padovan

Mai avuto tanto successo in vita mia!
11/2 20,19 Il nostro amico mi dà dell’ipocrita: lui che si nasconde dietro 4 lettere mentre di me sa nome , cognome e residenza dal momento che cita due mie lettere ad un quotidiano locale…ma lasc iamo perdere.
Su Franz Fanon -I dannati della terra- non ci sono affermazioni come quelle del nostro amico: certo io non conosco tutto Franz Fanon, come tutto Sartre, come tutto Moshe Dayan, come tutto Platone, come tutto Socrate, come tutto Galileo,… e qui mi fermo per ovvii motivi e spero che l’amico non mi sfidi sugli ismi perché io conosco solo l’ismo di Corinto.
11/2 20,25 la accusa mia di volgarità arriva quando mi si offre l’occasione di farla dal momento che io non ho alcun potere. Per esempio su L’ATEO 6/2014 (97) la vignetta di pagina 7 riguarda tutti i cosiddetti credenti e a me pare intelligente ed utile.
11/2 21,00 A me interessa solo che i fatti riportati siano veri o che da me siano percepiti come tali in quanto legati a fatti reali. I fatti sono fatti e fanno la Storia. Certo, anche qui, come sopra, non so ciò che avviene in Papuasia o a Russel della Nuova Zelanda o a Cratakieadrumacity della….
11/2 21,09 Eh, no! Tutto comincia con l’ominide che per primo alzò il bastone su un suo simile…e poi, presane l’abitudine, andò a farsi i cazzi suoi in casa d’altri.
So bene che la schiavitù era commercio fiorente in Africa centrale contro i neri. Devo credere che il colonialismo occidentale andò in Africa per eliminare la schiavitù?
In un commento, che è un commento, che può o meno essere intelligente ma certo non una disamina dell’argomento, ho attratto l’attenzione sul colonialismo: non ho mai affermato che il colonialismo è la causa (leggi bene Giorgio Pozzo): ho scritto “per esempio il colonialismo”.
11/2 22,50 Sullo Stato canaglia di Israele ho detto più volte.
“La questione del negazionismo è molto complessa”: così afferma il nostro. Invece le altre questioni sono di una semplicità spaventosa e a prova di stupido, tanto che il colonialismo fu un viaggio per far conoscere agli altri i nostri cioccolatini.

Tino

Ma dove avrei affermato che gli occidentali sono andati a colonizzare il mondo musulmano per abolire la schiavitù che tra l’altro di fatto non è ancora abolita come denunciano le associazioni in mauritania ? Lei si sta costruendo un interlocutore immaginario. I fatti sono successi in Francia non in Algeria, e come le ho detto se iniziamo a cercare le origini dell’uno e dell’altro tra i morti c’era un berbero della Cabilia colonizzata dagli arabi. Qui siamo in Francia la questione della blasfemia è relativamente semplice, non esiste e non l’ho mai sentita lamentarsi per i disegni altamente più volgari anche di Plantu contro il Papa che poi se ne va in Qatar a ricevere premi con i suoi caroonist for peace in un paese dove mettono in prigione gente per aver usato della libertà di espressione. Plantu che aveva criticato charlie hebdo all’epoca e che oggi fa finta di sostenerli. Per il resto nessuno la obbliga ad essere con nome e cognome ma penso appunto che con quello che scrive rappresenta proprio il tipico ex-cattolico che ha in odio la chiesa e basta. Israele stato canaglia ? Qui in Francia abbiamo un blogger palestinese che è rifugiato politico per appunto aver criticato l’islam. Certo molto più facile vituperare su Israele e fare l’ateo in Italia che andare in Palestina a fondare un’associazione di atei.

Manlio Padovan

Capisco che nella figa dell’accaloramento possa pelosamente perdersi e non possa ragionare ; ma io “ex cattolico”? Se conosce Paolo Scandaletti, mio compagno di scuola al Marconi di Padova ed ex vicedirettore del gazzettino, lo chieda a lui dal momento che don Alfredo Contran è morto da tempo: quello che a 18 anni voleva farmi bocciare per le mie giuste osservazioni ma che non ci riuscì perché trovò l’opposizione degli altri insegnanti (cosa che mi è stata riferita dal prof Germanis)! Lei ha le idee confuse. Non mi sono costruito un interlocutore immaginario; la domanda era, come mi pare si dica, retorica o per prendere pe ril culo.
Sì, Israele è uno Stato canaglia costruito sull’ipocrisia e con l’ipocrisia dell’occidente.
Adessso per me basta.

Tino

Mi sembra che abbia annunciato i gran pompa il suo sbattezzo dunque un ex-cattolico che le piaccia o no. Anzi direi che quanto a sensi di colpa nei confronti del suo essere un ex-colono è veramente molto cattolico, non basta sbattezzarsi per perdere i riflessi. Quanto a Israele mi sembra che l’Unione Sovietica l’abbia subito riconosciuto e costruito con l’ipocrisia dell’occidente non vuol dire nulla è solo uno slogan la Palestina non è mai esistita come stato sovrano ed è stata cristiana prima di essere musulmana (molti cristiani sono fuggiti prima della creazione dello stato d’Israele a causa delle persecuzioni islamiche). Vabbé da quanto ho capito lei è solo contro un certo colonialismo non contro tutti. La colonizzazione islamica del nordafrica non le pone nessun problema.

Tino

Consiglio a Manlio Padovan di leggersi meglio Fanon in particolare il passagio in cui dice che non esistono omosessuali in martinica. Mente ha incontrato neri della martinica omosessuali in Europa solo passivi e nevrotici.

Tino

A questo proposito un commento della compagna di Luz di charlie hebdo per difenderlo dalle accuse di “problemi sessuali” e “razzzisti islamofobi”. Meglio essere un montone che segue la massa piuttosto che un tacchino che fa discorsi idioti con aria fanfarone e oscura la vista a tutti con le sue piume.

Tino

Un’altra imprecisione nell’articolo di Maiurana è che la famosa campagna di reporter senza frontiere è stata subito criticata dai musulmani e i cattolici. Che ci siano cattolici e musulmani per la libertà di espressione francamente lo scoprite solo adesso ? E che ci siano invece tantissimi atei che hanno criticato charlie hebdo e hanno dato praticamente la colpa a loro non lo sapete ? Inoltre proprio invocando Fanon intimano che non si insulta la religione “dei dannati della terra” e certo gli sceicchi del golfo sono proprio dannati della terra ….

Massimo Maiurana

Un’altra imprecisione nell’articolo di Maiurana è che la famosa campagna di reporter senza frontiere è stata subito criticata dai musulmani e i cattolici.

Cioè siccome io ho detto che “perfino musulmani, buddhisti ed ebrei hanno aderito alla campagna” e non ho detto che altri musulmani e cattolici l’hanno criticata sono stato impreciso? Direi che questa si commenta da sola.

francesco s.

Tino

Secondo me stai interpretando male l’articolo di Maiurana, che mi pare una critica dell’ipocrisia di chi si è detto Charlie e poi rappresenta uno stato che ha leggi sulla blasfemia nel proprio paese, si è fatto l’esempio dell’Irlanda e Turchia, ma si potrebbe mettere anche la nostra italia ( illecito amministrativo). E poi anche facebook nel suo proprietario che è tornato ad applicare la censura proprio per non far torto a quei paesi che la applicano.
Mi sembra proprio ingiusto accusare Maiurana di “sputare sui cadaveri”. Secondo me sei arrabbiato per altro e proietti sull’autore.

Tino

@ francesco s.
Ma non ho detto che sta sputando sui cadaveri. Il suo articolo è un grosso calderone che mescola diverse cose tra queste la questione della marcia. Subito è stata criticata come “occidentale” poi quando sono arrivati gli “orientali” criticata perché sono contro la libertà di espressione. I famosi “je ne suis pas charlie” che sembrano secondo l’articolo di Maiurana perseguitati continuano la loro agenda politica. Ultimamente hanno deciso che la libertà di derisione della religione è un valore etnocentrico. Lo hanno già fatto in passato ma fin che si tratta di dichiarare “ingerenza coloniale” anche il solo fatto di chiedere a certi governi di permettere la libertà di espressione nella derisione delle religioni il danno che fanno (grave già) è riuscire a isolare i gruppi che in questi paesi si battono per poter criticare l’islam dal resto dell’occidente. Ma quando iniziano a farlo pure qui arrivando praticamente a definire i terroristi come vittime della società etnocentrica cominciano i problemi. Ora queste cose mi sembrano molto più pericolose che la legge contro il negazionismo che riguarda un fatto storico talmente estremo che è in fondo un po’ l’unico che viene realmente contestato a livello mondiale. Tra l’altro una francese di estrema destra vinse qualche anno fa il concorso di vignette sull’olocausto in Iran. L’hanno assasinata ? No è sempre attiva sul giornale di estrema destra in cui scrive.

francesco s.

Ho capito ha cosa ti riferisci, ma era un po’ ambiguo:

Qui in Francia la gente che non è charlie non è certo denigrata stia tranquillo continua tranquillamente a sputare sui cadaveri.

avresti dovuto scrivere:

Qui in Francia la gente che non è charlie non è certo denigrata, stia tranquillo, continua tranquillamente a sputare sui cadaveri.

oppure

Qui in Francia la gente che non è charlie non è certo denigrata – stia tranquillo – continua tranquillamente a sputare sui cadaveri.

Come avevi scritto prima sembrava che accusavi Maiurana di sputare sui cadaveri. E’ stata un’incomprensione linguistica.

francesco s.

ecco ho commesso anch’io un errore:
Ho capito a cosa …

per la fretta saltano virgole o si aggiungono acca dove non servono e si rischia di non capirsi 😆

Tino

Quello che sarebbe molto pericoloso è che pure qui in Europa i gruppi di ex-musulmani o comunque musulmani che sostengono la libertà di espressione vengano sempre più isolati o considerati secondo la logica di Fanon cara a Manlio Padovan considerati come “occidentalizzati” . Fanon ha fatto tanti danni altro che consigli utili con la suo omofobia e misoginia.

bardhi

nel frattempo i quel bel pezzo di “Je suis Charlie” di Erdogan, dopo aver dichiarato che sono stati i mussulmani a scoprire le Americhe, dopo aver chiesto a Castro di costruire una moschea per i 400 musulmani presenti in Cuba, se la preso con Obama, perché non ha condannato l’uccisione 3 musulmani: “Se rimanete in silenzio di fronte a un fatto del genere e non fate alcuna dichiarazione, allora il mondo rimarrà in silenzio nei vostri confronti”.

Tino

Erdogan ha detto che sono stati i musulmani a scoprire le americhe ? Per il resto non ho seguito bene la vicenda, ma chi è l’assassino e quali sono le sue motivazioni ? Ho letto che era antireligioso…

bardhi

Si l’assassino è ateo antireligioso. Si Erdogan lo ha detto, lo puoi cercare in google.

Tino

Gli atei negli USA già non sono in odore di “santità” allora dopo questo episodio rischiano di essere sempre più emarginati. Da quanto ho capito rischia la pena di morte. Vedo che Obama ha condannato.

Engy

scusate miei adorati, ma secondo me il simpatico TINO non ha alcun dente avvelenato ma sta solo ragionando e offredo argomenti, argomenti che non piacciono molto a quanto pare.
E mi pare che si riproponga ancora una volta quel pregiudizio nei confronti del ragionamento cui faceva riferimento un certo Luigi non molto tempo fa, pregiudizio che porta spesso, anche in questo caso, a tentare di tagliar corto con frasi sbrigative del tipo “hai il dente avvelenato verso l’uaar”.

Tino

Ciao engy 🙂 guarda non ho neanche voglia troppo di far riferimento ad articoli allucinanti che sono usciti comunque il FN ha paragonato il funerale di Charb a un raduno nazista precisando appunto che lui “non è charlie”, il sito per segnalare le apologie al terrorismo evidentemente paragonato agli anni ’30 e la delazione nei confronti degli ebrei. Intanto 4 ebrei sono morti nel supermercato perché ebrei. Ma certa gente ha sempre bisogno di lottare contro pericolo immaginari al punto che poi ignora (o fa finta di ignorare) quelli che sono non-immaginari.

Massimo Maiurana

@Engy
Se si trattasse di una semplice critica alle opinioni che ho espresso non avrei nemmeno messo becco, come non ho mai fatto per gli altri miei articoli e come non ho fatto, ad esempio, nell’ultimo commento sul caso Deudonné. L’importante è che si discuta su quello che effettivamente è scritto, stabilito questo si può essere in accordo o in disaccordo e io mi metto da parte perché ritengo che non tocchi a me commentare il mio stesso articolo. Se però a quello che scrivo viene dato un significato completamente diverso, addirittura opposto, a quello che ha, o che io intendevo dargli, allora il discorso cambia e devo necessariamente intervenire per precisare.
Detto in altri termini: mi si può dire che le mie opinioni sono discutibili, ma non mi si può dire che ho criticato il corteo di Parigi quando invece ho fatto un ragionamento su chi è un giorno strenuo difensore della libertà d’espressione e il successivo uno di quelli che tale libertà l’affossano.

Sandra

ma davvero, troppi charlie che ciarlano, e molti che ciurlano nel manico.

Tino

Magari se fai i nomi sandra … le accuse globali, sai abbiamo avuto diritto pure ha “mi è piaciuta molto la maniera in cui ad uno ad uno hanno fatto loro declinare i loro nomi” la Despentes la solita fuori di testa, ormai è diventato alternativo sputare su cadaveri.

Tino

Se viene confermato l’hate crime per i musulmani uccisi negli USA pensate che qualcuno inizierà a dare colpo all’ateismo ? ça craint …

francesco s.

Credo che qualcuno potrebbe farne un uso strumentale, ma non capisco il nesso con l’articolo.

Tino

Beh il nesso è che lo stanno paragonando all’affare di Charlie Hebdo. Anche se per adesso non si conoscono le motivazione e in Danimarca apparentemente è morto un poliziotto durante una sparatoria in un colloquio con l’autore delle vignette su maometto. Chissà se Padovan troverà una motivazione per esempio “la colonizzazione danese” della Groenlandia o chi sa altro.

klement

L’Oriente ammazza per la religione, l’Occidente per i diritti umani e il politicamente corretto.

alessandro pendesini

…..”Tutti ci sentivamo, e ci sentiamo Charlie”….
Dice INgiustamente questo articolo ! Ingiustamente proprio perché -pur essendo irreversibilmente ateo- NON mi sento affatto Charlie « je ne suis pas Charlie » (ma non sono il solo…) e ritengo avere delle ragioni pertinenti per giustificare questa mia « stranissima o paranoica » (diranno certi..) scelta !
Con questo vorrei precisare che non intendo minimamente « applaudire » questi fanatici, pazzi o scquilibrati mentali di dio. Ma, come gia detto precedentemente, eccitare degli scquilibrati mentali NON ritengo sia il miglior metodo che abbiamo a nostra disposizione per diminuire l’antagonismo religioso e/o sociale : questo atto terroristico ha come conseguenza diversi morti innocenti e una amplificazione del fanatismo o odio di queste persone e NON solamente. Solo in Belgio il governo ha stanziato -in un periodo di piena crisi quando le casse erariali sono vuote- decine di milioni di euro per rinforzare la sicurezza civile !
Nel frattempo certe scuole, università, ospedali, servizi di assistenza a persone senza risorse per sfamarsi e/o sopravvivere ecc… hanno seri problemi per mancanza di fondi….Capisca chi puo’…..

Gérard

Dunque se ho ben capito dobbiamo criticare o caricaturare soltanto religioni come per esempio il buddismo oppure il cristianesimo ?

Tino

Oppure mettere in prigione chi offende maometto visto che non si deve provocare.

Tino

In Belgio dove si fanno intere conferenze nelle università per parlare a senso unico e anche incoerenti del neoconservatismo alla francese, beh certo spendiamoli per queste cose i soldi per parlare di altri paesi invece di non parlare del fatto che il belgio è il paese che in proporzione alla sua popolazione ha prodotto più djihadisti in Europa. Je suis charlie non vuol dire che sono d’accordo con le vignette o che penso che sia utile pubblicarle (del resto charlie non è un giornale di diffusione mondiale con pubblicità sulle televisioni), ma che penso che un giornale abbia diritto a pubblicare un po’ quello che vuole nei limiti della legge senza essere sterminato da un attentato. Comunque grazie per dimostrare che questo articolo non ha senso, di gente che “non si sente charlie” ce n’è tanta in giro.
PS I morti innocenti sono in opposizione ai morti “non innocenti” cioè i vignettisti di Charlie Hebdo ?

alessandro pendesini

Tino :
In realtà credo che si stia confondendo allegramente due termini che non sono veramente sinonimi : CRITICA e PROVOCAZIONE !
In chiaro, penso che la critica pertinenente o razionale è necessaria, ma NON certamente la provocazione, l’umiliazione, insulti gratuiti ecc…!
Milito personalmente contro tutto cio che incita all’odio, caricature satiriche incluse! Ma anche, naturalmente, esecro il comportamento di questi oscurantisti fondamentalisti che considero parassiti sociali, ma anche e soprattutto squilibrati mentali che rientrano nell’ambito della psichiatria, e che il loro vero posto sarebbe l’internamento ! … Ma non sono assolutamente convinto che il METODO “GIUSTO” per cercare di diminuire l’antagonismo religioso e sociale che esiste da migliaia di anni …sia quello praticato da persone che, per ragioni -diciamo – ludiche, ironizzano, umiliano, insultano ed eccitano fanatici “pazzi di dio” solo per divertimento! Sarebbe più intelligente -a mio umile parere- che diffondessero delle critiche “acide” sulla rilevanza o razionalità della loro fede e ideologia, iniziando, ad esempio, con la domanda: possiamo immaginare solo un momento che un dio “di amore infinito “, come descritto nei vostri libri” santi “, possa razionalmente esistere ? Sono pro provocazione a condizione -ben inteso – che sia costruttiva; che informi razionalmente sulla nostra vera natura, origine e limiti cognitivi escludendo qualsiasi considerazione ideologica, mitica o irrazionale.
N.B. -Ma siamo veramente sicuri che questo obiettivo sia quello della maggior parte degli occidentali, inclusi coloro che sono al dominio : prelati, costruttori e mercanti d’armi, di petrolio, la finanza, e ovviamente molti politici ….Senza dimenticare che molti credenti monoteisti sarebbero -malgrado l’apparenza- contenti di sbarazzarsi di questi ”ignoranti analfabeti” che NON condividono il loro credo e ideologia ?…

Francesco s.

Il problema Alessandro è che gli unici che hanno fatto un attentato contro quel giornale sono stati i fondamentalisti islamici, gli altri gruppi religiosi anche nell’interpretazione più conservatrici, si sono rivolte ai tribunali non alle armi. Qualsiasi autocensura in questo momento storico sarebbe controproducente confermando che con la violenza si può ottenere tutto. In Europa se abbiamo un po’ di libertà lo dobbiamo anche allo scontro sociale e alle rivoluzioni. Deve passare che se uno si sente insultato si rivolge al tribunale, se uno vuol diffondere la sua fede usa la parola non le armi.

Tino

Ma al di là di questo concretamente cosa vuol dire ? Una legge contro la blasfemia ? Perché innazitutto Charlie Hebdo lo compra chi ha voglia di farsi insultare io sinceramente non compro le riviste musulmane dove immagino si insultino frequentemente gli atei, per il resto il Belgio dove vive pendesini è una società minata dal comunitarismo. Politici che negano il genocidio degli armeni per piacere alla comunità turca, insomma direi un esempio proprio da non seguire.

Tino

Dunque sei per il divieto di determinate vignette comprese quelle contro il cristianesimo allora ? Perché i vignettisti di Charlie ne hanno fatto molte di più contro il cristianesimo. E chi decide se una vignetta è provocatrice ? Il giudice ? Il fatto è che il tuo metodo non lo si vede in giro, che nessuno critica veramente la religione islamica forse invece di criticare chi fa rischiando la vita sarebbe ora di agire no ?

Gérard

Alessandro Pendesini

Dovresti andare a vedere certe caricature dei secoli scorsi . Paragonando i disegni che rappresenterebbero l’ auto-proclamato ” Profeta ” dell’ Islam ( se vedi l’ ultimo disegno, è scritto da nessuna parte che si tratta di ” lui ” e non è apparamente ridicolo ..! ) questi mi sembrano molto innocenti .
I disegni sul conduttore di camelli di Makka sono soltanto un pretesto per creare tensioni . Se non ci fossero stati, ne avrebbero trovati altri…

Tino

Ma tu pensi alessandro che le tue critiche acerbe contro Israele servano ? Potrei accusarti di essere responsabile allora degli attentati antisemiti che si svolgono in Europa seguendo la tua logica.

alessandro pendesini

Francesco S.

Ti ringrazio per l’osservazione.
Insisto pero’ sul fatto che qui trattasi non di fanatici normali, ma PATOLOGICI, che entrano perfettamente nell’ambito psichiatrico ! E di questo una persona che si considera razionale ed un tantino colta nella branca neuropsicologica dovrebbe -a mio umile parere- tenerne conto.
Inoltre questo fatto ha causato (e causa) oltre che la morte di persone innocenti, genera un profondo malessere generalizzato e costa al contribuente una certa somma che avremmo potuto evitare…Non ha minimamente servito ad inibire -bensi amplificare- l’odio non solo di certi credenti, ma -stranamente- anche di certi atei…..
Buona domenica !

Tino

Ah certo facciamo una legge contro la blasfeami così ci farà risparmiare soldi, chi ha fatto morti innocenti ? E chi sono i morti non innocenti ? Non si capisce per nulla. Inoltre la somma non la puoi evitare perche con l’antisemitismo alle stelle in Europa non basta stare zitti sull’islam per evitare gli attentati, a meno che non vuoi pure vietare l’essere ebrei per risparmiare.

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