La clericalata della settimana, 12: il Senato

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del Senato, che

ha stralciato la norma che avrebbe consentito il cosiddetto “divorzio immediato”

senato-it

Segnaliamo altri episodi raccolti questa settimana.

Il Comune di Roma sta valutando l’ipotesi di destinare l’Irpef del 2015 alle spese per il giubileo, anziché alla riduzione del debito pregresso dell’amministrazione.

Una copia della “madunina” sarà posizionata vicino all’ingresso dell’Expo.

Esponenti bolognesi di Forza Italia, Lega Nord, Ncd e Pd hanno chiesto la revoca dei finanziamenti comunali alla sede Arcigay del Cassero, “rea” di aver organizzato una serata ritenuta “blasfema”.

Al Policlinico Umberto I di Roma presta servizio soltanto un medico non obiettore, denunciano i Cobas.

Federico Gorbi, consigliere comunale di Serravalle (PT) per la lista “Serravalle Popolari e riformisti”, ha criticato la decisione del consiglio d’istituto del polo scolastico “Ilaria Alpi” di non autorizzare una benedizione, in orario scolastico, a cura del parroco di Casalguidi: «Giusto rispettare la sensibilità di ciascuno, ma chi rispetta quella di noi cristiani? Oppure la presenza di qualche alunno di religione diversa è solo un comodo paravento di qualche laicista?»

La redazione

49 commenti

Giorgio Pozzo

Il parroco di Casalguidi:

Proprio nelle scuole i ragazzi dovrebbero essere educati a rispettare credi diversi e non a lasciarli fuori dalla porta perchè è meglio fare in questo modo

Interessante giramento di frittata: si tratta di un prete, o forse di un cuoco travestito da prete?
Della serie “Come spostare la critica di indottrinamento forzato dagli indottrinatori agli indottrinati”. Secondo logica, questa affermazione è perfettamente equivalente a dire che
“proprio negli ospedali i pazienti dovrebbero rispettare le stregonerie sciamaniche e non a lasciarle fuori dalla porta perchè è meglio fare in questo modo”.

Diocleziano

Infatti, non sapendo chi ha pronunciato quella frase si può pensare che i ragazzi dovrebbero essere educati a rispettare credi diversi A) non imponendoli B) subendoli.
Trattandosi del prete sappiamo già che si tratta di una democratica imposizione.

RobertoV

Infatti pretende di entrare nella scuola di tutti per fare propaganda per una sola religione e per dividere gli studenti in cattolici e non, laici e non, sottraendo tempo all’attività scolastica per un’attività che potrebbe essere fatta benissimo al di fuori dell’orario scolastico. Nella neolingua separare significa unire. Il consigliere comunale dimostra di intendere la democrazia come dittatura della maggioranza: presume che vi sia una maggioranza di persone “cristiane” che vorrebbero il privilegio della benedizione durante l’orario scolastico e che quindi nella scuola di tutti possano decidere di fare quello che vogliono.

Consiglio la lettura dei vari interventi fatti sull’articolo linkato: ci sono diverse persone che ritengono ancora la religione cattolica la religione di stato (in effetti all’atto pratico non sembra essere cambiato molto) e quindi i preti funzionari di stato che possono operare liberamente nelle scuole pubbliche. C’è addirittura gente che se la prende con i patti lateranensi perchè avrebbero sancito una separazione stato chiesa inaccettabile per loro ….(se definire una religione di stato ed i suoi rappresentanti funzionari di stato è una separazione ….)

Agnos

Attenzione, anche se fosse fuori dall’orario scolastico e solo su base volontaria sarebbe inaccettabile.

Monsieur Bovary

Clerical Weekly Review, issue #12:

1. Che palle questo continuo intervenire sulla vita privata dei cittadini (sudditi) vatical… ehm italiani. Ma qui forse c’è più lo zampino dei tanti azzeccagarbugli che siedono in Parlamento, che non della chiesa. Poi be’, ci saranno senz’altro parecchi azzeccagarbugli mentecattolici…;

2. Comune di Roma: nel segno della tradizione, lasciamo che a mettere le pezze ai debiti dell’amministrazione siano i cittadini… squadra (di disinformati e disillusi) che vince (o meglio perde) non si cambia;

3. Expo: mettano tutte le statue che vogliono, ma non si può certo dire che abbiano fatto “un lavoro della Madonna”;

4. Arcigay a Bologna, a.k.a. la prima edizione di fr#ci sulle croci… avrebbero dovuto usarle per appenderci ‘sti cattotrogloditi, anziché giocare a fare le madonnine infilzate;

5. Umberto I: miracolo (acc… stupido retaggio cattolico) che ce ne sia ancora uno;

6. La sensibilità dei cristiani dev’essere pienamente rispettata… nelle loro chiese, templi, conventi. A scuola si deve rispettare il buon senso e la logica. Punto.

Diocleziano

Federico Gorbi, consigliere comunale di Serravalle (PT) per la lista “Serravalle Popolari e conformisti”, ha criticato la decisione del consiglio d’istituto del polo scolastico “Ilaria Alpi” di non autorizzare una benedizione, in orario scolastico, a cura del parroco di Casalguidi: «Giusto rispettare la sensibilità di ciascuno, ma chi rispetta quella di noi cristiani? Oppure la presenza di qualche alunno di religione diversa è solo un comodo paravento di qualche laicista?»

Ma il povero Gorbi non ha nient’altro da fare per occuparsi di una scuola che non vuole il prete tra i piedi? È affar suo?
E il prete di Casalguidi, poverino, adesso non sa dove andare a farla… dovrà trattenersi fino alla prossima occasione… vabbé, la faccia a Casalguidi… Come si dice a Milano «l’è inutil levass su prest per andà a pissà luntan».

Diocleziano

Lo so, l’ho fatto apposta! :mrgreen:
Comunque brava, non ti sfugge niente.

Sandra

aagh blasfemia!! Dunque, il crocifisso, usato negli spettacoli, è un simbolo religioso.
Se usato sulle pareti delle scuole, è storico e culturale.

Sandra

Allora, leggo che la Fabbrica del Duomo commissiona ‘sta statua, quindi di sua iniziativa, in occasione dell’Expo. Poi il venerando comitato chiede al comune di poterla piazzare davanti a palazzo Reale, riceve un niet e rifiuta la controproposta di piazza Fontana: piccati i venerandi annunciano che la copia sarà all’interno del duomo. Però una letterina all’expo scrivono comunque, ed ecco infatti che la statua verrà posta all’ingresso dell’Expo. Piazza Fontana no perché “passano i tram, c’è un parcheggio, è una situazione non accettabile per una statua dal fortissimo valore simbolico ed emozionale”, invece l’expo è un posticino tanto ben frequentato…. quante venerande balle: piazza fontana è dietro al duomo, luogo simbolo di milano degli anni di piombo, di certo un luogo più ricco di emotività. Domanda retorica, chi pagherà per trasportare, montare e smontare questa patacca non richiesta? E quanta cresta riusciranno a farci?

Francesco S.

Bé non esageriamo, la copia della statua ci sta secondo me nel contesto dell’Expo, è comunque un simbolo della città. A quanto ho capito la copia non è proprio una patacca, ma una vera riproduzione realizzata da una fonderia di Napoli. Ha anche senso la riproduzione perché permette di far vedere da vicino l’opera. Sono altre le vere clericalate, almeno dal mio punto di vista.

Francesco S.

In tema d’arte credo che questa sia una clericalata:

Tolto il Crocifisso dall’Aula consiliare del Comune di Termoli (Campobasso) per fare posto ad alcuni quadri del ‘Premio Termoli’, la mostra nazionale d’ arte contemporanea allestita nella Galleria Civica: per questo il M5S ha protestato durante in consiglio comunale. Dopo la polemica è stato deciso che le opere del ‘Premio Termoli’ saranno spostate, per far tornare al suo posto il Crocifisso. “Crocifisso” che era presente sulla parete “da anni”, ha detto il consigliere comunale pentastellato Nicola Di Michele.

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/ContentItem-2d65c135-b754-4129-bf4e-aa4bbe325d07.html

Sandra

francesco,
come simbolo della città e in tema con l’expo ci stava piuttosto un panettone.

Se ho capito bene leggendo, la statua era un’iniziativa della veneranda fabbrica. La quale a un certo punto ha preteso la collocazione che voleva lei, ma che non era mai stata concordata prima dato che era un’alzatina d’ingegno propria. Poi hanno fatto gli offesi, ripiegando sulla collocazione all’interno del Duomo – che è il posto suo, tra l’altro. E appunto, com’è che non ci hanno mai pensato prima? Adesso tra l’altro, con tutto l’ambaradan di informazione digitale che basta gongolare madonnina per avere migliaia di foto ad alta definizione, adesso fanno la copia sti cimberli: ma svegliarsi prima, no?, chissà perché…
Ma se messa nel Duomo la statua gli sarebbe restata sul groppone, così hanno scritto a uno dell’expo che ovviamente li ha accontentati: un dono, a carico del destinatario. Il prete ordina, il cittadino paga: ecco perché è una clericalata.

Francesco S.

Sinceramente come clericalata mi pare loffia anche se dovessero pagare per il trasporto in loco c’è un interesse culturale, turistico e artistico nell’esporre quella riproduzione nel contesto Expo.
Diverso sarebbe stato se avessero messo la statua nella piazza dove chiedeva la fabbrica del Duomo.

PS. Ma come fai a rispondere ad Enrico, mi cadono le braccia solo a leggerlo.

Diocleziano

Effettivamente in questo caso non si può nemmeno parlare di clericalata, in quanto nessuno dall’Expo ha chiesto quella statua; pare proprio uno scherzo da prete: fare qualcosa non richiesta e poi metterla come cappello su una manifestazione in cui la religione c’entra meno dei cavoli a merenda.
Di solito si usa un testimonial per trainare il prodotto, non il contrario: qui si userà l’Expo per far conoscere agli stranieri quale è la mascotte di Milano perché io credo che ben pochi la conoscano.
Vabbé, non sono in tema con l’Expo nemmeno la CocaCola e McDonald, mettiamoci anche la madonna…

Sandra

Come simbolo di milano c’è anche il toro della galleria, ma mica lo si va a riprodurre…
se ci fosse stata una ragione valida per avere la statua, avrebbero dovuto pensarci prima, non ti pare? Già non riescono a finire quello che devono, hanno ordinato migliaia di metri quadri di pannelli per nascondere il non finito. La statua è un extra, un impiccio, ho letto che la metteranno al posto del padiglione della Nigeria (che non si capisce che fine farà, ma tanto manca un sacco di tempo per decidere…): i monumenti si vanno a vedere, non è che si riproducono a pezzi o in scala, per chi vuole le imitazioni c’è minitalia nemmeno tanto distante. E invece i preti impongono i loro simboli religiosi spacciandoli per universali, e poi magari fanno gli offesi se si fa una battuta sulla madonna messa sulla strada principale al posto delle nigeriane …

enrico è un agnostico della sintassi. Secondo me i suoi insegnanti di italiano ne hanno conservato i temi per le serate invernali, nella sezione di quelli per riderci su. Ci vuole originalità per dire sempre le stesse cose, e riuscire divertente nel dirle sempre male ma in modo diverso.

Sandra

diocleziano,
la richiesta del monsignore venerando è di febbraio. Considerato lo stato dei lavori, direi che c’era benissimo lo spazio per declinare l’offerta, visto che il posto per metterla nel duomo c’era.
http://w w w.expo2015.org/it/comunicato-della-societa-expo-2015-s-p-a–25-febbraio-2015

l’accenno finale al racconto storico del popolo mi piace poco….

Sandra

Cos’hanno in comune i due nella foto?
w w w.duomomilano.it/it/article/2014/11/12/allarme-duomo-sui-fondi-mancano-35-milioni-per-garantire-i-restauri/8d2adf00-7f63-4398-9e29-7b980ff825de/

Ispirata alla madonnina…. parbleu! a mi me par propri….
w w w.duomomilano.it/it/event/2014/11/04/una-grande-opera-darte-contemporanea-in-duomo/ff5ba8d5-3a12-4ae5-b3e9-e40d04f4f154/

Enrico

La Madonnina è una mamma che quando disse si sapeva che avrebbe sofferto per suo figlio come soffrono per il figlio tutte le mamme del mondo perchè non metterla all’ingresso dell’expo?

Sandra

ah ma guarda che a livello simbolico, per quello che penso io dell’expo, la madonnina ci sta da dio.

Giorgio Pozzo

Enrico, abbia pazienza, ma non ho capito nulla.
Chiederei, se possibile, di inserire qualche virgola qua e là, e magari qualche punto, in modo da separare le frasi ed evidenziare (se possibile) i soggetti delle medesime.
Oppure, meglio, di riscriverla in altro modo.

Gérard

Enrico…
Non capisco il tuo discorso . Si tratta di un Expo dedicata all’ alimentazione nel mondo .. Cosa c’ entra una ” mamma ” che ha sofferto per il suo figlio ??
Il Panettone, è anche un simbolo di Milano e il rapporto con l’ alimentazione c’é….

Francesco S.

Ma prendete sul serio questo Enrico?
Oltre a scrivere in maniera inconsistente, non conosce evidentemente neanche la statua. Si tratta di una rappresentazione di Maria assunta e non addolorata dal chiaro influsso neoclassico. Quindi il dolore non c’entra nulla. Ma ‘ste mamme devono essere sempre sofferenti?

Enrico

Le visitatrici delle expo o sono mamme oppure lo diventeranno quindi è giusto ricordare una mamma, lo vedo come un segno di rispetto nei confronti della donna.

Francesco S.

Faceva miglior figura a starsene zitto, conferma solo che non conosce la statua, oltre ad una visione neolitica delle donna. Buona notte.

Gérard

Enrico

Lei soffre di una fissazione infantile sulla mamma ( frutto dell’ educazione mammista che imperversa ancora in questo paese ) . Perciò Le consiglierei di vedere uno psicologo

gmd85

@Enrico

Io lo vedo come feticismo. Comunque, vuoi accostare la madunina a un’operazione che fino a ora ha visto più scandali che altro? Prego.

Frank

Statua della “madunina”: Like a virgin…. Touched for the very first time….. Like a viiiiirgin….
Gesù: Mamma per favore ma che figura mi fai fare?
Statua della “madunina”: Sono stati gli organizzatori dell’Expo a dirmelo, così mi scambiano per l’altra madonna e dicono che in questo modo vengono più persone all’evento…
Gesù: Ok allora, ma stai attenta che quelli dell’Isis hanno minacciato di fare attentati…
Statua della “madunina”: Cosa!? E sti Fiji de lo spirito santo non me lo hanno detto? Ma ora mi sentono…

giovanni da livorno

Dite quel che volete, ma per me la più grave di tutte è quella del policlinico Umberto I di Roma, in cui vi è rimasto un solo medico NON obiettore. Mi fa venire in mente un mio lontano conoscente (morto da anni) il quale diceva: “Dove non arriva la ragione, arriva la forza, dove non arrivano la ragione e la forza, arriva l’inganno”. Così è stato. Riguardo all’IVG i clericali, hanno perso in parlamento, hanno perso davanti davanti alla Consulta, hanno perso clamorosamente il referendum, ma con l’astuzia stanno ribaltando l’esito di tante sconfitte, rendendo di fatto inapplicabile l’aborto in tutta l’italia centro meridionale (e difficile in quella centrosettentrionale).
E lo credo bene che non propongono un nuovo referendum (cosa giuridicamente possibile) anche se dicono che “la sensibilità della gente è cambiata” e che si sta facendo strada sempre di più il rispetto per “la vita nascente”, preferiscono non rischiare e rodere alla base una legge voluta dal popolo, senza formalmente abrogarla.
Saluti. GdL

“Perché, o stolti, far birberie fuor della legge? c’è tanto posto di farne dentro!”
(C. Dossi)

giovanni da livorno

E’ presto detto, caro enrico, qual’è il problema: che, con una furberia, utilizzando ad oltranza una facoltà concessa da una legge, la si è completamente travisata e resa INOPERATIVA di fatto, in barba ad un voto del parlamento e del popolo tutto.
Se voi cattolici, ritenete che la sensibilità della gente sia cambiata, perchè non seguite la via ordinaria, riproponendo un altro referendum abrogativo?
L’errore da parte del mondo laico fu nel non approvare anche il referendum radicale che avrebbe consentito l’IVG anche nelle strutture sanitarie private, impedendo la strozzatura creata dall’obiezione di coscienza nelle strutture pubbliche.
Saluti. GdL

Enrico

Io invece ritengo che valga il principio primo in favore della vita.

gmd85

@Enrico

Io ritengo che tu oltre una serie di risposte rimodulabili non riesca ad andare.

Tino

Per quanto riguarda l’islamizzata della settimana, il partito islamo-turco filo AKP contro il matrimonio gay et il “gender”fatto in una circoscrizione di Belfort il 6%. A Colmar 4% davanti ai comunisti. Più deludente la prestazione a Strasburgo dove fa intorno al 2% ma sempre un dato significativo considerato che è la loro prima elezione.

Gérard

Communque il movimento UNSER LAND non ha fatto male, visto che era la prima volta che si presentava in questo tipo di scrutinio ..

giovanni da livorno

A proposito di clericalate, vorrei segnalarne una che nell’elenco non c’è. Ieri sera a rete 4 c’è stata la trasmissione “quinta colonna” condatta dal sig. Del Debbio Paolo. Essa trattava di Medjiugorie. Ebbene a cominciare da Paolo Brosio per finire ai restanti, non c’era UNA voce dissenziente.
Quella era una trasmissione devozionale, NON un pubblico servizio di informazione e di approfondimento!!
Poi Enrico e Florenskji si lamentano che non c’è dialogo: ma come è possibile con questi presupposti?!
Saluti. GdL

“Oh vergogna, dovè il tuo rossore?”
(Shakespeare)

RobertoV

E’ stato appena pubblicato da critica liberale il IV rapporto sulle confessioni religiose e la tv, dossier con monitoraggio completo dei media italiani sui temi religiosi che indica come il 95.5 % dell’approfondimento religioso in tv, ha avuto dal primo settembre 2013 al 31 agosto 2014 temi e soggetti inerenti la fede cattolica.
La tv con più trasmissioni religiose è Raiuno (357 in totale), poi Raidue (215), Rete 4 (54) e Canale 5 (37).
E’ curioso constatare come quasi il 4 % degli argomenti religiosi riguardi i miracoli, un valore di poco inferiore allo spazio dedicato alla solidarietà e che ben il 51% sia dedicato all’idolatria dei papi (il 34.4 % per il solo Bergoglio), mentre solo il 13,1% alle questioni della fede in generale.
Nel rapporto precedente di 1 anno fa si legge anche che:
“Porta a porta ed Unomattina da una parte, sono quasi trasmissioni distaccate della Santa Sede in Rai (con rispettivamente 203 e 43 presenze di esponenti cattolici, e ben due spazi fissi ad Unomattina. In termini percentuali, il 97,5% e il 100% di presenza cattolica sul totale dei soggetti confessionali) …”
“L’Infedele su La7 ha ospitato 5 esponenti cattolici a fronte di 0 altri, quindi sempre il 100%. E così anche Zeta, Telecamere e Omnibus. Servizio pubblico riporta il 95,7% di presenza cattolica, grazie a un rappresentante della comunità ebraica vs 22 cattolici. E gli islamici? Soltanto 2, ad Unomattina (vs 198 cattolici).”
“Altro dato di interesse è poi la varietà di trasmissioni, per genere e target, dedicate al cattolicesimo, con una pervasività totale rispetto ad ogni altra confessione, trattata invece, quando presente, nell’ambito ristretto di vere e proprie riserve di programmazione (documentari e cronaca).”
“Nell’ambito dell’informazione televisiva giornalistica, le percentuali dei tempi di notizia dei soggetti confessionali sono piuttosto stabili nei cinque anni considerati (2009-2013), con Vaticano e Chiesa cattolica saldi al di sopra del 99%. Stessa percentuale, ma in aumento rispetto agli anni precedenti anche di 5 punti tra il 2012 e il 2013, si ha per i tempi di parola dei soggetti confessionali cattolici nei tg: con il 100% totalizzato in sette dei dieci considerati nel 2013. Sole «eccezioni»: Tg1 con il 99,7%, Rainews24 con il 99,3%, SkyTg24 con il 98,8%.”

Diocleziano

RobertoV
Dall’articolo di Repubblica che hai linkato:

francesco domina i palinsesti della tv italiana, pubblica o privata che sia. È il paradosso di un Papa che ama la semplicità e il nascondimento, ma ha i riflettori sempre puntati su di sé

Il vero paradosso è capire perché i giornalisti italiani sgomitino tanto per parlare di uno che non va oltre le banalità. Quando in un tg si dà la priorità al viaggio del Banale a Napoli, stanti i cadaveri degli italiani morti a Tunisi ancora caldi, più che sul Banale qualche domanda bisognerebbe porsela sui giornalisti.
La chiusa dell’articolo di Repubblica cita la dichiarazione di un sociologo: «Se tutti gli italiani si dicono cattolici è normale che in tv siano preminenti»: sono sicuro che tutti gli italiani si dicano intelligenti, e allora com’è che le tv non sono piene di programmi culturali o scientifici? Il Banale sta alla fede come Giacobbo sta alla scienza?

Francesco S.

E quando mai rete 4 ha fatto servizio pubblico? E’ una rete commerciale e di parte ecco perché non è nell’elenco.

dragor alphandary

No, caro signor Gorbi, i “laicisti” non rifiutano la benedizione in orario scolastico a causa della presenza di alunni di altre religioni. La rifiutano in nome della laicità dello Stato. Ha capito? La laicità dello Stato, qualcosa che, nella sua bigotteria, lei non riesce nemmeno a concepire. Voi cristiani potete fare i vostri riti nelle chiese e nelle case, certamente non negli spazi pubblici che appartengono a tutti.

Monsieur Bovary

@ dragor alphandary

OTTIMAMENTE DETTO.
Lo sporco gioco dei cattotradizionalisti consiste nel radicare l’equazione: critici della CCAR = alleati dell’ISIS et similia, difensori a spada tratta sempre e comunque degli immigrati ecc.
Vogliono far credere che noi si voglia togliere la croce per sostituirla con la mezzaluna, la stella di David, Sai Baba, Spongebob o il Grande Demone Celeste.
NO.
A loro proprio non passa per l’anticamera del cervello che possano esistere cittadini ITALIANI che non tollerano ingerenze clericali nella loro vita personale e civile.
O meglio, vogliono creare sempre più un’insidiosa quanto surrettizia identità fra “italiano” e “cattolico”.

gmd85

@dragor

Questioni di guerra a parte, i cristiani, i cattolici, almeno, vedono persecuzioni dappertutto. Per loro.

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