Non solo clericalate. Seppur spesso impercettibilmente, qualcosa si muove. Con cadenza mensile vogliamo darvi anche qualche notizia positiva: che mostri come, impegnandosi concretamente, sia possibile cambiare in meglio questo Paese.
Un mese ricco di tante piccole notizie, quello di marzo: tanti piccoli passi avanti, su tanti fronti, che fanno ben sperare. Senza troppe illusioni, beninteso, e senza attendersi provvedimenti perfetti.
Tale non è, per esempio, la proposta di legge sulle unioni civili omosessuali che è stata approvata dalla commissione giustizia del Senato grazie a un voto trasversale. La Conferenza episcopale non ha mancato di esprimere prontamente il suo sconforto, denunciando la “forzatura ideologica” del testo. Ha ottenuto la replica da Monica Cirinnà, relatrice della proposta: “Rispetto le posizioni della Cei, ma io mi occupo di leggi e diritti, semmai di reati. Non di peccati”. Se le risposte fossero sempre di questo tenore, di un’associazione come l’Uaar l’Italia non avrebbe alcun bisogno.
Anche il testo sul divorzio breve, nonostante l’ennesimo stop alla possibilità di saltare il passaggio della separazione, sta andando avanti, e dal Senato è tornato alla Camera per l’approvazione definitiva. Non va invece ancora avanti il progetto di legge di iniziativa popolare sul testamento biologico e l’eutanasia, per il quale anche l’Uaar ha contribuito alla raccolta delle firme. Ma quaranta parlamentari e quattro sottosegretari ne hanno chiesto la calendarizzazione, e non è quindi impossibile che si cominci presto a fare sul serio.
Sul fronte giuridico, il Tar del Lazio ha bocciato l’annullamento delle trascrizioni dei matrimoni gay celebrati all’estero operate dal Comune di Roma. Un brutto colpo per Angelino Alfano e i suoi solerti prefetti clericali. Il tribunale di Milano ha rinviato ancora una volta la legge 40 alla Corte costituzionale a proposito del divieto di diagnosi preimpianto per malattie genetiche. Ha anche assolto una coppia con figli nati da una maternità surrogata in Ucraina, accusata di falsa trascrizione. Un’altra coppia alla prese con un caso simile è stata assolta dalla Corte d’Appello di Brescia: comunque la si pensi su questa pratica, la criminalizzazione non ci sembra la strada più idonea per affrontare il fenomeno.
Una buona notizia anche dall’Agenzia del farmaco che, andando contro il parere del Consiglio superiore di sanità, ha sostanzialmente liberalizzato l’assunzione della pillola dei cinque giorni: l’obbligo di ricetta resta soltanto per le minorenni, e non ci sarà più bisogno del test di gravidanza. Il governo ha invece impugnato la legge iper-cattolicista della Regione Lombardia.
Buone notizie anche dall’estero. L’Onu ci ha raccomandato di procedere speditamente verso il riconoscimento delle unioni gay, e l’europarlamento ha fatto altrettanto. Quest’ultimo ha anche approvato la risoluzione Tarabella sui diritti delle donne, pur con un emendamento che conferma le prerogative dei paesi membri.
Non sono state poche le scuole che hanno respinto le pretese di parroci e vescovi di benedire le scuole: è accaduto a Piombino (PI), Roccastrada (GR), Foligno (PG) e Casalguidi (PT). Anche in questo caso la Cei si è lamentata della “censura” al suo desiderio di fare letteralmente quello che vuole nella scuola pubblica, e le querelle accesesi sulla materia (in particolare a Bologna) hanno attirato l’attenzione persino del New York Times, il cui articolo citava anche l’Uaar.
Ancora qualche notizia dal territorio. Il Friuli – Venezia Giulia ha approvato la legge che consente di lasciare disposizioni anticipate di trattamento, la Sicilia ha approvato il registro delle coppie di fatto, il Comune di Sassari ha istituito il registro per i testamenti biologici e l’Atac, l’azienda dei trasporti romani, ha concesso quindici giorni di congedo matrimoniale a una coppia gay.
Due paesi vicini hanno infine approvato importanti leggi: la Francia quella sul fine vita, che autorizza la “sedazione continua a profonda”, e la Slovenia quella che riconosce i matrimoni omosessuali e la possibilità di adottare. Continuiamo così, e ci arriveremo anche noi.
La redazione
Secondo me, certe buone novelle laiche come ad esempio la pillola dei cinque giorni dopo senza ricetta valgono più di cento clericalate…
io direi che la storia della pillola dei cinque giorni è una mezza notizia buona, in quanto la ricetta vale per le minorenni contrariamente a quanto sugerito dall’Ue. Faccio notare che richiesta la ministro Lorenzin ha detto “noi siamo in Italia”. Non mi sembra una buona notizia. Aggiungo anche per il titolo della rubrica che non si tratta di buone notizie laiche, ma di notizie normali, così come quelel clericalate sono atti contro il Paese.
@ Tiziana
Quando si tratta di doveri/provvedimenti impopolari “siamo in Europa, dobbiamo allinearci”; quando si tratta di diritti e di laicità “siamo in Italia, dobbiamo mantenere la ns identità, non siamo galoppini di Germania/Francia/(paese europeo più socialmente evoluto a piacere) ecc…”.
Ma su dài, cosa pretendete da una diplomata al liceo artistico?… Che ne capisca di sanità?
Probabilmente quando le hanno offerto, il posto alla domanda
”Sai fare disegni di legge?” Lei ha risposto ”Sì, all’acquerello”… 😆
Diocleziano
A me qua più che del ministro mi sembra un contrasto tra Consiglio Superiore di sanità e AIFA entrambe sotto la direzione del ministero della salute.
Credo sia giusto l’obbligo di ricetta per i minori. C’è da dire che dal punto di vista sanitario la pillola è innocua, ma c’è un motivo scientifico per fare il test di gravidanza prima di acquistarla: la pillola è inutile se è avvenuto l’annidamento dell’embrione nell’utero si spendono 35 euro a vuoto (un test di gravidanza costa 4 euro) e peggio si crede di aver risolto. Si spera che una donna adulta faccia questo ragionamento e comunque affari suoi se ne fa un uso incorretto l’aspetta un aborto in stato di gravidanza più avanzata con tutte le conseguenze. Ma per un minore è diverso può non avere la maturità adatta e non sapere quando la pillola è efficace e credendo e semmai per vergogna non rivolgendosi a un medico perde tempo, più il tempo passa più l’embrione si sviluppa, più l’embrione si sviluppa più è invasivo l’intervento di aborto.
Come è successo al sottoscritto quando aveva un mal di gola che tentava di tenerlo a bada con quei palliativi da banco che si vendono senza ricetta ma era completamente inefficace, 2 settimane dopo andando dal medico giù di siringhe di penicillina. Dei medici ci dobbiamo fidare semmai dobbiamo lottare affinché non ce ne siano di bigotti e facciano l’interesse del paziente.
cioè stai dicendo che in europa sono dei kamikaze con le giovani?
quando invece la ministro farà un pò di pubblicità al vaccino per il papilloma viris – completamente a crico del sistema sanitario nazionale, che le bambine devono fare dprima della loro attività sessuale?
Non proprio, dico solo che prendere dei farmaci quando sono inefficaci ha delle conseguenze proporzionali a cosa dovrebbe curare/trattare. Se questo è accettabile per un adulto diventa inaccettabile per un minore, forse in Europa lo ritengono accettabile anche per i minori. Per me no. Giusto bisogna pubblicizzare il vaccino per HPV (mia sorella lo ha fatto proprio perché informai la mia famiglia di ciò), fosse per me dovrebbe essere obbligatoria, vista la comprovata efficacia, ma questo non c’entra con l’argomento.
Aggiungo anche che secondo me questa pillola dovrebbe essere gratuita, essendo teoricamente un anticoncezionale di emergenza per chi subisce ad esempio uno stupro: preferisco la libertà sostanziale a quella formale.
@Francesco S.
Francesco il vaccino c’entra molto con l’argomento perchè è osteggiato in quanto richiama all’attività sessuale. (ricordo perfettamente la posizione di alcuni parlamentari in servizio permanente effettivo qualche anno fa quando le regioni , per prima il Molise, diedero il via alla sperimentazione: induce le bambine a fare sesso)Molti temi riguardanti lòa salute delle donne sono trattati così. Pensa al caso di Angelina Jolie, trattata dalla maggioranza dei media come una ricca viziata quando quei test esistono gratuitamente in Italia . Ovviamente servono in presenza di una ereditarietà della malattia. Volendo ne ho parlato qui https://liberelaiche.wordpress.com/2015/03/26/angelina/
Devo ammettere che sono abbastanza indifferente alle vite private degli attori famosi, il mio rapporto con loro si ferma ai personaggi che interpretano, a quali interventi si sottopongono e affar loro. Io di cosa dovrò probabilmente morire non lo voglio sapere. Sono stato in un reparto di neurologia universitaria per controlli e mi hanno sottoposto ad un esame particolarmente invasivo eseguito da una bella specializzanda che mi ha fatto sudare sette camicie per il dolore. Da allora seguo consiglio di un mio amico primario di andare in ospedale solo quando si sta davvero male, ed evito le belle specializzande. 😆
errata
… è affar loro.
Mi sembra una sciocchezza bollare come una frenesia di un attore e vita privata parlare coraggiosamente di malattie incoraggiando molte donne a fare i test. Poi ovviamente ognuno sceglie, ma solo dopo sapendo che esistono delle possibilità.
In Francia accade spesso che minorenne si trovano incinte . Spesso se sono musulmane, questo rischia di diventare un problema terribile per loro : picchiate a morte o buttate fuori di casa perchè questo è una macchia terribile per la famiglia . Si recono dunque dalla psicologa ( o assistente sociale non so piu ) della scuola che decide su il che fare per la bambina ( aborto nascosto o pillola ) senza informarne i genitori .
Anche in Italia, la legge permette di non informare i genitori se le circostanze lo sconsigliano, ma il medico di fiducia o la struttura socio-sanitaria cui si rivolge il minore deve far richiesta al giudice che sentita la volontà della ragazza da l’autorizzazione.
Mai visto le buone novelle laiche così ricche! Avanti così.
“…Ha ottenuto la replica da Monica Cirinnà, relatrice della proposta: “Rispetto le posizioni della Cei, ma io mi occupo di leggi e diritti, semmai di reati. Non di peccati”.”
Il tono è un po’ politicamente corretto, ma la sostanza è sicuramente da applaudire.
Troppa classe. Capire l’han capita ma tirano diritto, certi deretaneschi ceffi non arrossiscono.
Papa ufficiale: Ha ha ha!
Segretario: Guardi che sono di notizie vere… non si tratta di un pesce d’aprile.
Papa ufficiale: Sigh sigh sigh…
Sorry, c’è un “di” di troppo.
Bene la risposta di Cirinnà, ma penso che ancora meglio avrebbe fatto a ignorare del tutto lo stupido rammarico della CEI.
Mah, sarà che piano, piano…
Mi viene da pensare che la tanto paventata alterazione dell’ordine pubblico reggesse poco.