«Non passa giorno che Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente Anci, non si lamenti dei tagli governativi ai Comuni: se questo è l’utilizzo che ne fanno, direi che sono persino modesti». Commenta così Raffaele Carcano, segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), l’apertura imminente dell’Ostensione della Sindone.
Nonostante sia stato dimostrato che la Sindone non è il lenzuolo nel quale sarebbe stato avvolto Gesù – un’evidenza corroborata da sempre nuovi studi, come quelli condotti, con il contributo dell’Uaar, da Luigi Garlaschelli – la diocesi di Torino continua a invitare il mondo a visitare il «Sacro Telo».
Un invito che costa caro alle amministrazioni locali. «Secondo la deliberazione della giunta regionale relativa agli adempimenti economico-finanziari – sottolinea Carcano – il costo sostenuto sarà pari a 800 mila euro per la Regione Piemonte, altrettanti per il Comune di Torino e 100 mila euro per la Provincia: per un totale di 1 milione e 700 mila euro». «Ci sono poi i contributi della Fondazione CRT e della Compagnia di San Paolo: 800 mila euro ciascuno. E, come tutti i grandi eventi cattolici insegnano, i pellegrini mangiano, bevono e dormono in strutture cattoliche. Non c’è e non ci sarà dunque l’indotto dei grandi eventi, che peraltro si concludono quasi sempre in perdita ovunque si svolgano».
«Insomma, di questa Ostensione – la quinta negli ultimi 17 anni – avremmo fatto volentieri a meno. Sarebbe stato doveroso – conclude Carcano – che le amministrazioni pubbliche avessero investito quel milione e 700 mila euro a beneficio di tutti e tutte».
Comunicato stampa Uaar
“Non c’è e non ci sarà dunque l’indotto dei grandi eventi, che peraltro si concludono quasi sempre in perdita ovunque si svolgano».
La solita meschinità laicista, per non dire atea. Cosa può valere una… fosse pure consistente… perdita in danaro di fronte ad un guadagno che, per i visitatori della Sindone, può valere per l’eternità? E – si badi bene – anche se non si tratta nemmeno di un oggetto ufficialmente sacro. In saldo, per così dire.
“Durante l’ostensione della Sindone, che si terrà dal 19 aprile al 24 giugno ed è “un tempo di grazia che può tradursi in atteggiamenti di conversione”, tutti i sacerdoti di Torino potranno assolvere il peccato dell’aborto con la remissione della scomunica “latae sententiae”, per la quale invece essi stessi ordinariamente dovrebbero chiedere di volta in volta un’autorizzazione specifica. Il decreto è stato firmato dall’arcivescovo Cesare Nosiglia.”
@ RobertoV
Superstizione al lavoro…
Sinceramente? Chi se ne frega. Sono le loro regole, a me invece interessano di più i soldi pubblici spesi.
@ Francesco S.
“Sinceramente? Chi se ne frega. Sono le loro regole, a me invece interessano di più i soldi pubblici spesi.”
Scusa , ma ti sembra così irrilevante – e proprio per i cittadini torinesi e piemontesi – mettere in evidenza ‘per che cosa’ si spendono i loro soldi?
Anche se fosse solo per segnalare ai tanti atei devoti che inneggiano alle ‘riforme francescane’ – oltre che ai credenti con un minimo di autonomia di giudizio – come di riforma si possa sì parlare… ma di quella luterana, quella provocata dalla pratica romana delle indulgenze.
@ Francesco S.
“Sinceramente? Chi se ne frega. Sono le loro regole, a me invece interessano di più i soldi pubblici spesi.”
Scusa , ma ti sembra così irrilevante – e proprio per i cittadini torinesi e piemontesi – mettere in evidenza ‘per che cosa’ si spendono i loro soldi?
E più in generale anche se fosse solo per segnalare ai tanti atei devoti che inneggiano alle ‘riforme francescane’ – oltre che ai credenti con un minimo di autonomia di giudizio – come di riforma si possa sì parlare… ma di quella luterana, quella provocata dalla pratica romana delle indulgenze.
@ Francesco S.
Il raddoppio del mio intervento è dovuto ad un disguido… non era per sottolineare con forza il mio disaccordo 🙂
Francesco S.
Il rapporto causa-effetto è importante: se dicessero che chiunque veda ‘sto telo guarirà da qualsiasi malattia e ciò sarà vero, i soldi spesi valgono la candela.
Ma se promettono la remissione di peccati immaginari che offendono un idolo immaginario, beh, sì, questo ha la sua importanza…. magari anche con un richiamo alla credulità popolare.
@Bruno
In realtà mi sembra abbastanza irrilevante che durante l’ostensione abbiano dato facoltà ai preti di assolvere peccati come l’aborto. Tra l’altro sull’aborto non ci sono mai state aperture neanche presunte montate dai media.
Il problema non è cosa accade in chiesa, ma quello che accade fuori di essa a causa di questi eventi. Come ateo mi disinteresso totalmente dei riti che compiono all’interno dei luoghi di culto (la confessione dell’aborto), me ne interesso solo nel momento in cui questi hanno conseguenze sul sottoscritto (i soldi pubblici spesi per l’ostensione) .
P.S. a me a volte è capitato il commento triplo, non c’è bisogno neanche che ti giustifichi, è un problema noto.
Diocleziano è proprio il concetto di remissione dei peccati peccato che è irrilevante, fin quando rimane tra le mura del culto non è affar mio, lo diventa nel momento in cui si pretende che il peccato valga anche per chi non non ci crede. Sono pragmatico e mi interessa invece la spesa straordinaria a carico delle casse pubbliche, poiché l’utile va alla curia torinese a al suo indotto mentre le spese le sostiene il pubblico.
Errata
c’è un “peccato” di troppo. 😆
Francesco S.
Credi che queste remissioni saranno gratuite? E come pensi utilizzeranno quei soldi? Soldi, potere, controllo.
La chiesa ha sempre avuto la logica delle indulgenze e non l’ha mai abbandonata, incluso questo papa. Vedere per che cosa i soldi pubblici ( e privati) vengono spesi mi sembra interessante anche solo pensando a quanto viene speso in pubblicità per presunti cambiamenti nella chiesa.
E non vedi i soldi pubblici spesi ed i vari favoritismi dai vari politici per questa ostensione come una sorta di indulgenza sui loro “peccati”? Proprio ieri Bagnasco è intervenuto a difesa del sindaco di Genova per l’alluvione.
“Durante l’ostensione della Sindone, che si terrà dal 19 aprile al 24 giugno ed è “un tempo di grazia che può tradursi in atteggiamenti di conversione”,
Un’occasione non si presenterà ,forse ne approfitterò.
Se è così importante perché non li paga la chiesa i costi? Perché devono gravare su tutti i cittadini?
Vergognatevi!!!! Usare il popolo ignorante per i propri scopi!!!
“L’innocenza dei regazzini”
Duomo di Torino:
Figlio: Papà, papà ma quando Gesù è resuscitato c’era una suora con lui?
Fervente cattolico: No… ma che dici figliolo, come puoi credere una cosa simile?
Figlio: E allora perchè si tocca le palle come fai tu quando ne vedi una? E con tutte e due le mani….
Fervente cattolico: Figliolo!!!
Da Treni Italia
Speciale Sindone 2015
Con l’offerta “Speciale Sindone 2015” puoi raggiungere direttamente o in connessione la città di Torino, con uno sconto del 20%*, in occasione della ostensione della Santa Sindone.
L’offerta è valida per viaggi di andata e ritorno, anche non nella stessa giornata, su tutti i treni del servizio nazionale e in tutte le classi e livelli di servizio per partenze dal 17 aprile al 26 giugno 2015.
Il tuo biglietto deve avere come destinazione del viaggio di andata e come origine del viaggio di ritorno la città di Torino e puoi viaggiare, per l’andata e per il ritorno, anche su treni di categoria diversa.
Chi paga anche per questo?
oh beh, l’arcivescovo Nosiglia ha dichiarato che “l’ostensione è stata organizzata con il criterio del massimo risparmio”. Non ha specificato “nostro”. Come la maga Magò e i draghi viola.
Per dire, il pranzo al self service della basilica di maria ausiliatrice costa 10 euro.
E’ chiaro chi ci guadagna, e cosa rappresenta: niente di sacro per nessuno, per i preti l’occasione di far parlare e di far cassa, per i “fedeli” l’occasione di una gita in compagnia organizzata dalla parrocchia.
“Se non hanno pane, che mangino ostie”.
Da torinese, e da osservatore attinente al metodo empirico, posso dirvi che quasi ogni sabato, i bar vicino al mercato di Porta Palazzo (*) vengono utilizzati da Francesi che organizzano torpedoni e acquistano frutta e verdua. Ovviamente, tutto questo in totale indipendenza dalla Sindone.
In occasione delle precedenti ostensioni, non ricordo di aver notato i bar pieni. La maggioranza dei pellegrini si porta il panino e la bottiglietta di acqua da casa.
Certo, può essere che un certo aumento di clienti ci sia, ma non lo vedo proporzionato all’afflusso e alla spesa. Comunque, proverò a intervistare i gestori di questi bar.
(*) Porta Palazzo si trova a 100m dal duomo
ma infatti @Giorgo Pozzo
è la stessa cosa che accade per l’anno santo. Certo che i bar di via Candia sfornano qualche cornetto in più. Per me Roma dovrebeb adottare le compensazioni, cioè ti fornisco per il giubileo dei servizi e tu in cambio mi paghi , esattamente come è stato per oo7, la cui produzione ha pagato milioni di euro che adesso il Comune dovrebeb spendere per noi ma che forse spenderàper il Gibileo.
Leggendo questi primi commenti mi pare che da alcuni sia troppo sottovalutato l’aspetto religioso… cioè, qui più che mai, superstizioso. Credo che la maggior parte dei pellegrini (non tutti certo: fa bene Sandra a porre l’accento sull’aspetto ‘gita’) venuti da fuori a ‘visitare’ la sindone, sia costituita più o meno dagli stessi che vanno a Lourdes o a Medj… o come cavolo si chiama. E anche lì c’è sicuramente l’aspetto ‘gita’… ma rimane pur sempre la suggestione, la possibilità, di assistere a qualcosa di ‘miracoloso’. Hai un bel dire, ad esempio, che S.Gennaro è un santo ‘abusivo’… immaginate cosa succederebbe se venisse abolita la liquefazione pubblica del suo sangue!
E, al solito, non si considera che la ccar ci guadagna… ovviamente in soldi… ma perchè sfrutta questo tipo di ‘religiosità’, e nel contempo, appunto, tiene legato tutto un popolo di superstiziosi… come dire…di ‘prima fascia’. E ciò che è più singolare è che questa volta offre in pasto un prodotto non proprio di prima qualità, per palati buoni. Magari fosse un flop… ma non ci scommetterei più di tanto.
Potrebbe essere una buona occasione per realizzare una serie di interviste
ai credenti (doc), sul tipo di quelle delle iene ai parlamentari ignoranti.
C’è youtube, che è gratis, per mostrare il livello che hanno nella conoscenza
della loro fede.
Bruno,
ma siamo sicuri che sia la qualità del prodotto a contare? O è la partecipazione IL prodotto di qualità? Pensa a una partita di calcio, ce ne saranno anche di belle, ma a me pare che mediamente siano piuttosto ripetitive. Eppure c’è un sacco di gente che si sposta, viaggia, spende per …. non per la qualità della partita in sé, che presumibilmente vedrebbe meglio da casa, ma per l’esperienza, il lato emotivo.
Non importa se è il lenzuolo che ha avvolto gesù o un tizio qualsiasi o se le uniche persone che ha “fatto su” sono i creduloni.
Senza l’organizzazione delle parrocchie, molti (e molti anziani) non ci andrebbero (come non andrebbero a Lourdes). Ma si va in compagnia, ti porta il prete, si sta nelle strutture religiose (che ai vecchietti piacciono), e si spende poco (o almeno così pare…): qualcosa di diverso che rompe la monotonia.
@ Sandra
Certamente molti andranno a Torino per stare in compagnia, come andrebbero a quelle gite organizzate dai venditori di pentole, o pagati da Berlusconi per fare mucchio, ma… non voglio generalizzare, mi è già andata male una volta 🙂 … però conosco persone, alcune molto vicine, che a Lourdes e a Medj.ecc. ci vanno perchè ci credono. E conosco… non solo per sentito dire… persone che, partite scettiche, sono tornate ‘convertite’ (e di sicuro Florenskij ne conoscerà altre 🙂 )
E non credi che le continue trasmissioni televisive dove si esibiscono tanti ‘miracolati’ possano suggestionare i molti spettatori abituali di tali trasmissioni, in genere particolarmente influenzabili dalla tv? In quanto alla qualità del prodotto, credimi, non si tratta solo di pentole… e in ogni caso si tratta di pentole ‘sacre’.
Secondo me non si tiene mai nel dovuto conto il fatto che alla base delle religioni c’è sempre la componente superstiziosa. Nei confronti della quale nemmeno certi atei sono vaccinati.
D’accordissimo sulla componente superstiziosa. Ma quella che secondo me è preponderante è la componente sociale, senza dover escludere la prima, anzi: quanti pellegrini leggono il vangelo a casa, o pregano in segreto, perché davvero interessati alla religione in cui fanno mostra di credere? La mia esperienza (o interviste lampo su comandamenti e abc della fede ai credenti) porta a una frazione molto bassa del totale: le attività “in solitario” non fanno presa sulla massa. Quelle invece da compagnia/superstizione sì: sono come i turisti del detto, partono in un sacco e tornano in un baule. Chiaro che la Chiesa organizzi proprio questi eventi, tanto fumo e poco arrosto, è quello che piace ai fedeli: il fumo lo si respira tutti insieme e fa un certo effetto, l’arrosto invece te lo devi mangiare e digerire da solo…un peso.
E poi mettici che sviluppo del turismo e anziani con molto tempo libero si sono incrociati come fattori vincenti.
Invece a Roma sono stati stanziati parecchi denari (oggi sui quotidiani si reperisce volendo la cifra) per restaurare le chiese fuori dal gra, “in nodo coì perfetto che la porta santa potrebbe essere aperta anche lì”
@ Bruno Gualerzi. Conosco i casi di due diverse persone prima indifferenti che a suo tempo andarono in Jugoslavia a portare aiuti, con relativi rischi e disavventure,come il distacco di un cassone di camion, rotolato in un precipizio, tornando spiritualmente rasserenate. Volevo dire di più, ma trovo la cosa inconcludente, trovandomi di fronte alle sue faccine ridenti. Non somigliano affatto al ghigno sardonico di Voltaire, piuttosto a delle frittatine miserelle.
Purtroppo noto che gli interventi del prof. Gualerzi si fanno sempre più qualunquistici. Anche lui ha incominciato a sedersi ai tavolini del Bar Sport?
Non prendiamoci troppo sul serio… si tratta solo di religione! 😉
Frittatina o Voltaire? mmmh conciliamo con una crèpe!
Se vigesse la pratica di mettere ceri per ogni grazia ricevuta e di toglierne per quelle che non lo sono state sarei curioso di sapere che fine farebbero i racconti dei conoscenti dei conoscenti.
@ Florenskij
“Conosco i casi di due diverse persone prima indifferenti che a suo tempo andarono in Jugoslavia a portare…ecc.”
Come vedi ti ho citato a ragion veduta, non capisco perchè te la sia presa a male… lo sai che – sarà per insensibilità – ma non riesco a prendere sul serio queste storie di interventi dall’alto.
Te la sei presa per le ‘frittatine miserelle’? Lascia che mi complimenti per questa bella immagine… che, per pura assonanza, mi hanno riportato alla mente – se non ricordo male – un celebre verso (o qualcosa del genere) del poeta secentesco Marino, che si rivolgeva alla luna definendola “della padella del ciel la gran frittata’. Mi ha sempre divertito questa ‘degenerazione’ del barocco. 🙂
@ bruno gualerzi
Ma come, non sai che è comparso il volto di Gesù sulle frittate?
http://www.nanopress.it/curiosita/foto/apparizioni-di-gesu-cristo-in-posti-incredibili_4241_10.html
@Flo
Sarà che invece credi, a torto, di essere all’Accademia di Atene? Sai, a leggerti, non posso fare a meno di pensare a colui che si chiedeva chi fosse Carneade…
Parecchi anni fa ho letto un libro nel quale si sosteneva che l’autore della sindone era Leonardo. Da allora, ogni volta che sento parlare di questo lenzuolo, non riesco a non vedere la comicità della situazione. Pensare a tutte le pecorelle adoranti, con gli occhi lucidi per la commozione, in raccoglimento davanti a quello che potrebbe essere uno scherzo di da Vinci, è troppo divertente!
È la tesi di una certa Lillian Schwartz:
http://www.altrainformazione.it/wp/la-sacra-sindone-svelata-2/sacra-sindone-secondo-uno-studio-usa-il-volto-quello-di-leonardo-da-vinci/
Anche tali Lynn Pickett e Clive Prince:
http://www.massimopolidoro.com/misteri/fu-leonardo-da-vinci-lautore-della-sindone.html#.VTFjltysVc0
Mi pare che sia di questi autori. Devo rileggerlo. Così come per i cattolici il telo è sacro anche se non ha contenuto il corpo di Gesù, per me potrebbe essere stato creato da Leonardo anche se le indagini lo escludono. L’idea che ci sia la sua faccia sulla sindone è senza prezzo.
L’ipotesi Leonardo è improponibile. Ho lasciato ora un commento a quel link esponendo un altro indizio sulla falsità, indizio che non mi sembra sia stato preso in considerazione prima d’ora. Che ne pensate?
@ Diocleziano
Qual è il commento, non riesco a individuarlo.
Stefano™
È questo: (è ancora in attesa del placet)
Era in risposta a qualcuno che prendeva per buona la ricerca dell’enea.
Riassumendo: non dovrebbe esserci soluzione di continuità tra il fronte/retro della testa.
La settimana scorsa avevo postato sullo stesso argomento nella discussione sulla sindone, ma era stata chiusa subito dopo.
@ Diocleziano
Mi pare un’ottima osservazione. Nel precedente thread facevo notare che la presunta, misteriosa, tridimensionalità (in realtà un falso negativo) è dovuta semplicemente al fatto di dover rappresentare su un piano i punti di contatto con una superficie tridimensionale (tralasciando del tutto i problemi di proiezione). Se si trattasse di energia radiante, perché mai dovrebbe avere intensità differente nelle varie zone del corpo, tanto da impressionare di più i punti di contatto? Per rappresentare una figura come quella sindonica le radiazioni dovrebbero avere una direzione tale da risolvere tutti i problemi di proiezione di una figura 3D su un piano (che poi, avvolgendo un cadavere, non era esattamente su un piano).
I “credenti” , poi, dovrebbero riflettere sul fatto che se la sindone è miracolosa non dovrebbero appellarsi a spiegazioni non soprannaturali: spiegare i miracoli con mezzi naturali è un’eresia, proprio per la loro fede.
E anche la nostra Vittoria Haziel (che ho il piacere di aver conosciuto)
http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_02/sindone_leonardo_haziel_4bd6a8bc-66f5-11de-9708-00144f02aabc.shtml
Non ci troviamo con l’intervallo di tolleranza del C14: 1260 e il 1390 d.C. invece Leonardo è nato nel 1452 d.C.
Ma potrebbe aver usato un lenzuolo vecchio recuperato chissà dove? Vabbè, siamo a livelli da C.S.I…. Anch’io ho letto Lynn Pickett e “coso”, lettura anche divertente, ma ovviamente anche lì castelli in aria a non finire, per quanto interessanti: se voglio della narrativa, torno tranquillamente ai miei studi lovecraftiani…
Perchè io vedo gli uomini morti…
Gesù: Papàààà………..
Dio: Non ci posso credere ho un solo figlio eppure rompe più le scatole lui di tutti i figli di Zeus messi insieme ehm…. dimmi figlio cosa vuoi?
Gesù: Papà, papà lo sai che quest’anno a Torino ci sarà l’ostensione della sindone?
Dio: No! E non me ne può fregare di meno.
Gesù: Come no? Io credevo che tu sapessi tutto.
Dio: Se intendi che sapevo che tu mi stavi per fare una domanda idiota questo si.
Gesù: Perchè sei onnisciente?
Dio: No, perchè so che ho un figlio cretino.
Gesù: Uffa papà… io volevo solo chiederti se sta’ storia della sindone era vera.
Dio: Vera in che senso?
Gesù: Se è veramente una tua opera miracolosa.
Dio: Boh e chi se lo ricorda…
Gesù: Come chi se lo ricorda?
Dio: Ne ho fatte di fesserie in gioventù (poveri dinosauri).
Gesù: Ma un dio non dovrebbe essere più serio nei confronti del suo creato?
Dio: Ringrazia… se fossi una divinità seria tu non saresti nato.
Bambino dall’aria iquietante: Io vedo gli uomini morti…
Gesù: Papà chi è costui?
Dio: E lo chiedi a me? Non è qualche sconclusionato di cui tu solitamente ti circondi?
Gesù: No, giuro che non lo conosco.
Bambino dall’aria iquietante: Io vedo gli uomini morti…
Gesù: Comunque papà possibile che non ti ricordi se mentre mi facevi resuscitare hai “miracolosomente” selfizzato la mia immagine nel lenzuolo in cui ero imbustato?
Dio: Io ti ho fatto resuscitare? Veramente? La devo smettere di ubriacarmi il sabato sera poi mi sveglio la domenica e mi accorgo di avere fatto certe cazzate…
Bambino dall’aria iquietante: Io vedo gli uomini morti…
Gesù: E smettila tu! Papà non ti ricordi neanche che mi hai fatto resuscitare? Ma che razza di dio/padre sei?
Dio: Appunto sono un dio/padre ergo non devo rendere conto del mio operato a nessuno per cui….. non rompermi i coglioni!!!
Bambino dall’aria iquietante: Io vedo gli uomini morti…
Dio: Invece cerca di liberarti di sto’ bambino imbecille!
Gesù: Va bene papà…. ragazzino cosa hai? Hai avuto dei traumi da piccolo, ha subito la perdita di una persona cara, sei triste perchè hai un padre stronzo come il mio?
Dio: Grrrrr……
Bambino dall’aria iquietante: Io vedo gli uomini morti…
Gesù: Non c’è niente di male ad avere dei”superpoteri” anzi… io li sfruttati per poter vivere agiatamente senza bisogno di lavorare, l’unica cosa che non devi fare è strafare come ho fatto se no poi t’ammazzano.
Bambino dall’aria iquietante: Io vedo gli uomini morti…
Gesù: Mi ricordi tanto il ragazzino del film “Il sesto senso”, un bel film…
Dio: Ma se fa cagare! Io ho capito subito come andava a finire.
Gesù: Perchè tu sei onnisciente!
Dio: No! Perchè è un film scemo e infatti a te piace.
Gesù: Mi devi sempre offendere? Non ne puoi fare a meno?! Allora… ragazzino, io trovo il colpo di scena finale un vero capolavoro, c’è da saltare dalla sedia quando il protagonista scopre di essere anche lui mort…. ma un attimo se il ragazzino mi vede potrei essere anche io un fantasma!
Bambino dall’aria iquietante: Io vedo gli uomini morti…
Gesù: Ma papà non dirmi che io non sono mai resuscitato e potrei essere un fantasma?!
Dio: E che so io? Ti ho detto che spesso faccio cose senza renderme conto….. scusami figlio ma ho appena intravisto una gnoccolona e devo correre se no quel mandrillo di Zeus mi frega come al solito.
Gesù: Papà! Papà! Possibile che tutte le volte che ho bisogno di te mi abbandoni sempre!!!
Pietro: Gesù quel ragazzino con l’aria inquietante con il suo modo di fare sta seminando il panico tra gli apostoli…
Gesù: Lascia che quel bambino venga da me così gli spacco personalmente la faccia!
Pitro: Ogni volta che discute con suo padre poi finisce sempre con l’incavolarsi di brutto…
Sorry “Bambino dall’aria inquietante”, il copia incolla amplifica la “curtura” di una persona 😉
http://www.wired.it/economia/business/2014/04/29/turismo-religioso/
http://www.unimpresa.it/crisi-unimpresa-criminalita-organizzata-fattura-180-miliardi-lanno/8991
Già questo è sufficiente a dubitare della precisione dell’articolo. Infatti, i dati Istat del 2014 sono del tutto diversi:
http://www.istat.it/it/archivio/148650
Aggiungiamo che l’autore, leggendo altri articoli è un filino orientato.
In ogni caso, anche fosse vero ciò che scrive, sottrarre denaro di pubblica utilità non è comunque giustificabile. Tanto più che, stranamente, se c’è tutto questo indotto… come mai l’economia, anche solo locale, none ne risente positivamente?
Fai il piacere…
http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/Tourism_statistics/it
Anche da qui si può evincere come il turismo sia un fenomeno così eterogeneo da non poterlo correlare a un unico parametro. Secondo te, dei 252 milioni di pernottamenti in Spagna nel 2013 erano tutti per Santiago de Compostela o per la Sagrada familia?
Ah, un articolista che parla di statistiche dovrebbe linkare le pagine specifiche -_-
La Chiesa invita i fedeli ad accostarsi alla Sindone non con la pretesa di attribuirle l’etichetta di autenticità ma proponendo la sua contemplazione in qualità di “manifesto” della Passione di Cristo. Il fatto che sia autentica o meno è secondario per la fede. Il cristiano che va alla Sindone va a vedere con i propri occhi l’infinita misericordia di Dio; non solo la vede ma la sente e ottiene quel conforto di cui ha bisogno.
Michele, chi va a vedere la sindone non vede altro che uno straccio su cui non si scorge nulla; ma dato che il potere religioso dice che rappresenta …bla, bla, bla, lui finge di crederci (tanto, che ci vuole?) e spera che lo straccio, in virtù dei poteri che gli attribuiscono,lo aiuti in qualche suo problema di vita. E’ per quello che in fondo le persone frequentano le reliquie ( anche le più ributtanti):solo per interesse personale-
La chiesa ci marcia.
Se la chiesa non pretende di spacciarla per autentica perché si ostina a
chiamarla ‘santa’? E così fanno tutte le oche che parlano in tv.
Più che ostensione, la chiamerei ostentazione.
Grazie Michele. L’unico commento che meritava leggere, tra le decine che ho letto.
Ah, quanta cristiana solidarietà… anche quando si ammette di venerare qualcosa che non si sa se sa autentica…
Michele guarda che se vuoi che i tuoi deliri vengano apprezzati è meglio che vai in un blog di bigotti come te, Francesca visto che apprezzi i deliri di Michele lo stesso discorso vale anche per te.
Frank, fai pena,
con questo interventone sei TU (e ti confermi ancora una volta) fanatico e bigottissimo. Michele non ha delirato proprio per niente, sei tu che, da bravo bigotto chiuso e intollerante, deliri e cacci via gli intrusi (da un blog pubblico per giunta).
Ti riescono meglio le tue vignette esilaranti, il che è come raccontare la vecchia e azzeccata battuta della Bindi più bella che intelligente.
“Il fatto che sia autentica o meno è secondario per la fede. Il cristiano che va alla Sindone va a vedere con i propri occhi l’infinita misericordia di Dio; non solo la vede ma la sente e ottiene quel conforto di cui ha bisogno.”
Secondario mica tanto, se lo fosse perché non dirlo allora?
Non il cristiano, il cattolico: di solito i protestanti non hanno grande considerazione per queste sceneggiate latine, anche le loro chiese sono molto più sobrie.
Questo tipo di conforto è dato dalla suggestione, e fa leva sull’ignoranza più che sulla spiritualità: per il conforto delle fede cristiana non dovrebbe bastare il vangelo?
@ Michele Salcito
scrivevo, più sopra, “superstizione al lavoro”: confermi.
la sindone, il sangue si s.gennaro, le processioni con inchino davanti alla casa del boss, si vedono solo in italia.
diamo uno sguardo in Europa; solo in Spagna troviamo accessi di superstizione così ridicola quanto le ostenzioni o i coaguli di sangue nostrano !!! è ridicolo in una nazione con 9 milioni tra disoccupati e cassintegrati, con le scuole pubbliche che franano sugli studenti e i professori, con le grandi opere progettate allo scopo di foraggiare i partiti, che un sindaco si preoccupi di queste idiozie.
lo diciamo, lo ripetiamo ogni giorno, ma come diceva il compianto Rino Gaetano, chi ce sente ???
🙁
Per quanto riguarda il visitare la Sindone (che io – se dipendesse da me – definirei piuttosto Venerata che Sacra) il problema non riguarda la sua autenticità, ma la LEGITTIMITA’ (non soltanto legale, cosa ovvia in democrazia, ma anche umana) di farlo e di promuoverlo. Che cosa vi autorizza (non dico legalmente, cosa ovvia in democrazia, ma umanamente) a trovare disdicevole (proibito, grazie a Dio e alla democrazia non potete dirlo … almeno per ora) che uno trovi conforto interiore da atti di culto religioso?
Quanto alle conseguenze economiche di eventi come l’ Ostensione o il Giubileo – che voi giudicate in perdita per le collettività che li ospitano – sareste da prendere in considerazione soltanto se vi opponeste in generale a tutto ciò che richiama grandi masse di persone in determinati luoghi, compresi non soltanto le manifestazioni straordinarie (come ad esempio le Expo, le Olimpiadi o … i Gay pride), ma anche i flussi turistici consistenti ordinari (come ad esempio quelli che interessano Venezia, Roma e Pompei). Avanti! Fatelo … Opponetevi al turismo in Italia, e date a tale opinione il dovuto risalto, ben precisando che essa proviene dall’ Associazione degli Atei: ne sarò felice.
Ecchene n’artro. 🙂
Suvvia, Marco Tullio, non essere banale; hai mai sentito che per ospitare qualche rocchettaro o gaypride un qualsiasi Comune abbia stanziato tre o quattrocentomila euro? Semmai loro avranno rimborsato il Comune del costo dei servizi effettuati e dei disagi procurati.
Ci sono, certo, anche le manifestazioni in perdita ma riguardano l’Italia, mica uno stato estero. e almeno su questo non dobbiamo renderne conto alla chiesa.
Non si capisce se per te conti di più il conforto religioso o il guadagno da turismo. Una sola cosa delle due è monetizzabile, o dovrebbe, dovendo in teoria l’altra essere spirituale.
Io trovo disdicevole che si prenda per il naso la gente: libro chiunque di commuoversi di fronte a un’immagine o di dormire meglio per le gocce omeopatiche: ma deve essere informato che si tratta di un falso, e rispettivamente di acqua. Ma non mi sembra proprio che la Chiesa sia, ancora una volta, chiara e trasparente, è sempre un dire non dire, implicare, suggerire, evocare… Buona fede vs. mala fede.
@Marco Tullio
Legittimo non vuol dire giusto. E il fatto che babbiare davanti a una reliquia sia legittimo, non rende legittimo lo sperpero di risorse pubbliche. Ora, è legittimo che ci si lamenti di questo o no?
L’Expo non ha neanche le strutture in sicurezza a due settimane dall’avvio. Se ci sono sperperi perché dovremmo astenerci dal dirlo?
Per il resto ti hanno risposto già.
@ Marco Tullio
Sacra o venerata non cambia un bel niente: “trovate conforto” in un falso spacciandolo per vero o lasciando credere che lo sia. In merito alla “legittimità “, è come finanziare una fiera delle patacche facendo intendere che potrebbero essere di marchi prestigiosi. Solo chi ha fatto sistema dell’ipocrisia può venire qui a piagnucolare per giustificare una tal cosa.
@ Marco Tullio
beh, noi abbiamo delle perplessità per l’evento “ostensione sindone” perchè abbiamo il fondato sospetto che non saranno le strutture di ricezione “laiche” (ossia i comuni alberghi, ristoranti e bar) a beneficiare di questo rinnovato afflusso turistico, ma le analoghe strutture afferenti al mondo ecclesiale (al massimo i turisti usufruiranno dei bar).
A fronte poi di una spesa notevole a carico della città di Torino e della Regione Piemonte. Sulla quantificazione di questa spesa non mi pronuncio, ma si è parlato di 1 milione e 700.000 €.
Comunque lei può smentirmi, sulle spese e sull’indotto; io non ho informazioni di primissima mano, e, se lei invece ce l’ha……. le ascolterò.
Riguardo all’expo, io (e molti altri) sono molto dubbioso che i benefici economici che ne verranno, ripagheranno le spese fatte.
Non parliamo poi delle olimpiadi, per cui bisogna solo sperare che altri paesi riescano a “soffiarcele” ancora per molto, molto tempo.
Per i “gay pride”, le spese fatte dalle pubbliche amministrazioni, non credo siano state molto ingenti.
Il turismo in generale, mi sembra un’altra questione: i beni artistici e archelogici ci sono già e, si presume, che i turisti si servano dei comuni alberghi, ristoranti e bar.
Saluti. GdL
“Le quattro parole più pericolose in un investimento sono “Questa volta è diverso”.
(J. Templeton)
mi pare di aver letto questo commento:
“Michele guarda che se vuoi che i tuoi deliri vengano apprezzati è meglio che vai in un blog di bigotti come te, Francesca visto che apprezzi i deliri di Michele lo stesso discorso vale anche per te”.
Cosa ne pensate Bruno, Giorgio, Roberto, Sandra?