Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è del ministero dei Beni culturali guidato da Dario Franceschini, che
ha autorizzato la copertura con il cemento dei resti del foro romano di Crotone, appena scoperti, per realizzare un parcheggio per i fedeli della Madonna di Capocolonna
Segnaliamo altri episodi raccolti questa settimana.
Le amministrazioni e le fondazioni pubbliche hanno contribuito all’ostensione della Sindone con quasi due milioni di euro. Il sindaco di Torino Piero Fassino (PD) ha inoltre dichiarato che “la Sindone ha un grande significato civile per Torino”.
La Provincia di Bolzano garantisce corsie preferenziali per le suore nell’assunzione nelle scuole dell’infanzia.
Presso l’IIS “Dell’Olio” di Bisceglie si è svolto il “XV Meeting per i giovanissimi e per i cresimandi”, che si è avvalso del patrocinio della Provincia BAT e del Comune di Bisceglie.
Presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi di Palermo si è tenuto un incontro sul tema “Il matrimonio religioso oggi: le nuove sfide della secolarizzazione”. Patrocinato dal Pontificio Consiglio per la Cultura, è stato promosso dall’Istituto “Giuseppe Toniolo”, ente fondatore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in occasione della Giornata per l’Università Cattolica, e dava diritto a 1 Cfu.
Il Tg2 della Rai ha dedicato un servizio apologetico a un corso per esorcisti.
Il Comune di Cremona, amministrato dal centrosinistra, ha dato il patrocinio a un convegno anti-gay organizzato in collaborazione con l’ufficio pastorale diocesano.
L’Anci pugliese ha promosso un convegno anti-gay presso la diocesi di Andria.
Manuelita Vella, insegnante dell’istituto Olivetti di Monza, multa gli alunni, e multa più duramente le bestemmie delle parolacce.
Aggiornamento del 20 aprile 2015. Dopo nostra segnalazione, l’articolo sul sito dell’Anci Puglia è stato “misteriosamente” rimosso (ma è ancora visibile nella copia cache) ed è lo stesso comunicato inviato anche ad altri portali locali.
La redazione
avnti di questo passo… ci scandalizziamo per gli scempi del ISIS, coprire con il cemento della Madonna è un opera pia.
Ormai si spreca l’ironia per questa Sindone ‘ostentata’ a Torino. Visto comunque che l’argomento è più o meno lo stesso del post precedente, chiuso mentre stavo rispondendo ad un intervento di Sandra, non credo sia OT riprenderlo.
Si trattava di questo. Sandra scriveva, replicando Marco Tullio:
” Non si capisce se per te conti di più il conforto religioso o il guadagno da turismo. Una sola cosa delle due è monetizzabile, o dovrebbe, dovendo in teoria l’altra essere spirituale.”
Concordando sul senso generale del suo intervento ho trovato necessaria però questa precisazione. Non cosa pensi Marco Tullio, ma è un dato che questo mix di fede e di speculazione (in senso economico, non filosofico 🙂 … non solo è in qualche modo ‘legittimato’ dalla chiesa… ma viene giustificato anche dal fedele. La chiesa è un’istituzione che si è arrogata il ruolo di potere temporale e potere spirituale insieme, l’uno impossibile senza l’altro. E il potere temporale comporta la necessità di essere visibile e operante nel mondo, cosa possibile solo se si adegua alle esigenze che questa visibilità richiede di volta in volta, secondo i caratteri che assume la società umana. Ora, questo comporta che se la chiesa si desse strutture di natura veramente evangelico/francescana finirebbe per sparire dalla storia… il che farebbe comodo, vero?, ai suoi detrattori! Questo quindi comporta qualche volta (si fa per dire) di agire non proprio ‘spiritualmente’? Purtroppo bisogna fare di necessità virtù, e non è proprio il caso di scandalizzarsi se punta a trarre qualche profitto dalla devozione. E il vecchio peccato di simonia (fare commercio di cose sacre)?. Intanto anche la chiesa è fatta di peccatori, ma in ogni caso – come detto – il potere spirituale non è possibile senza quello temporale. Così siccome l’ideologia nettamente dominante è il capitalismo e il profitto costituisce la sua legge… lo si condanna ufficialmente ma se ne accettano regole.
Insomma, non è un caso che il suo capo supremo si faccia chiamare Francesco, perchè così si evoca l’escamotage utilizzato – come noto – a suo tempo di fronte alla ‘povertà’ ostentata dal poverello di Assisi: non sono i beni della chiesa che contraddicono al messaggio evangelico, ma, se mai il loro uso, che deve essere mirato alle opere di bene. Quindi tutti a Torino, col benvenuto del sindaco Fassino, a visitare la Sindone. Non si sa veramente cosa sia, qualcuno ci va in gita approfittando delle facilitazioni, la storia delle indulgenze fa acqua da tutte la parti? Dettagli irrilevanti!
In quanto al Francesco storico… ci pensa Dario Fo a tramandarne il mito, ponendo l’accento – nei suoi spettacoli dove si finge di sbeffeggiare la chiesa – sulle straordinarie imprese del santo, e mai sulla sua ‘ritirata’ quando si è trattato di condizionare veramente il potere del papa, al quale – allietandolo con qualche miracolo – manifesta tutta la sua devozione. Così, lui è fatto santo, e la chiesa continua indisturbata a fare i suoi affari. Con la benedizione dei vari Franceschi.
Questa agiografia la fanno per tutti i santi, basta vedere anche per don Bosco che è citato nell’articolo per i 200 anni dalla nascita. Puro revisionismo storico e propaganda. Ma è così che la chiesa vende il suo prodotto nei secoli contando che alla maggior parte della gente piace più il mito della realtà storica.
E per quella che è la mi esperienza con conoscenti cattolici, la scenografia piace ed è una delle cose che contestano ai protestanti, un po’ come ancora oggi pur vivendo in democrazia a molti piace osservare la vita dei vari casati reali. Quando visitai Roma con degli amici cattolici chiesi loro se non erano schifati dalla visione di tutte quelle ricchezze ostentate da una chiesa che a parole ripete di essere dalla parte dei poveri e semplici. Invece a loro piaceva che fosse così.
Nelle indagini si vede che la maggior parte dei fedeli è più legata a tradizioni, papa, miracoli, santi e santuari che alla fede in se.
L’idea delle indulgenze è un’idea vincente: con un po’ di soldi, un viaggio, un po’ di superstizione ti costruisci un tesoretto in cielo e ti lavi da “peccati immaginari”. Però questo vale solo se passi dalla chiesa, la più grande agenzia di riciclaggio ….
In un sito che seguo, quello di John Loftus (Debunking Christianity) Henry McHall ha appena
pubblicato un intervento in cui propone una definizione di religione che possa essere onnicomprensiva, valida per tutte. Credo che la cosa gli sia riuscita abbastanza bene:
La religione è un’illusione creata per aiutare le persone ad evitare la realtà
Tuttavia, ferma restando la definizione, è verissimo quel che dice bruno gualerzi: la realtà è che per mantenere l’illusione ci vogliono i soldi.
«per mantenere l’illusione ci vogliono i soldi»
Esattamente come succede a Disneyland. Per costruirla e per entrarci.
Il tocco di genio sarà convincere i visitatori che, dopo morti, vivranno a
Topolinia per sempre. La chiesa ci è riuscita.
“se la chiesa si desse strutture di natura veramente evangelico/francescana finirebbe per sparire dalla storia… il che farebbe comodo, vero?, ai suoi detrattori! “
La chiesa protestante non è sparita, e proprio Calvino scriveva di falsità e truffa a proposito di chi esponeva una sindone (ai suoi tempi ne circolavano di più).
E proprio a Torino ci fu il vescovo Claudio, grande oppositore di adorazioni e superstizioni (e da cui il nome alla casa editrice dei Valdesi). La loro chiesa non è sparita, ma non ha il potere e non gestisce il denaro della cattolica. Che la Chiesa voglia essere potente, e faccia di tutto (ma proprio di tutto!) per mantenersi tale, si capisce. Ma i “piccoli fedeli” che si dicono credenti, come possono sentirsi a loro agio dentro questo monumento all’incoerenza che è la Chiesa cattolica? Non è solo questione dell’irrazionalità della fede, è proprio l’illogicità della contraddizione.
S’è per questo neanche l’ebraismo è sparito, ciò che hanno perso è il potere temporale. Nelle società moderna è semplicemente anacronistico oltre che pericolosa tale commistione.
Sarei comunque cauto nel definire le chiese protestanti “francescane”. Hanno ridotto il loro potere, hanno meno ricchezze della chiesa cattolica in genere: è sempre difficile trovare una chiesa povera. Per esempio i luterani tedeschi hanno un 20% in meno di patrimonio immobiliare rispetto alla chiesa cattolica tedesca e gestiscono meno soldi ed attività, ma al massimo si arriva a differenze dell’ordine di 1/3 in meno.
Sicuramente come macchina per fare soldi ed accumulare ricchezze la chiesa cattolica è più efficiente.
@ Sandra
“Non è solo questione dell’irrazionalità della fede, è proprio l’illogicità della contraddizione.”
Ma la fede è contraddittoria per definizione. Il teologo, quando non ce la fa più a difenderla razionalmente, si rifugia (a mio avviso per altro più onestamente) nel “credo quia absurdum”. E il ‘piccolo fedele’, come lo chiami tu? Una volta che, da cattolico, ha riposto la sua fede nel magistero della chiesa romana… può sempre denunciarne alcune contraddizioni, ma non quelle che riguardano le ragioni della sua capacità di incidere profondamente nelle vicende umane. E se crede – come io ritengo, e come ho sentito sostenere più volte da tanti fedeli – che in fondo la chiesa ha un compito che va ben oltre quello che si richiede ad una qualsiasi istituzione ‘mondana’… può digerire qualsiasi contraddizione.
Se poi nel conto metti la dimensione superstiziosa… in fondo molti fedeli chiedono alla chiesa proprio questo. Per esempio che riconosca i tanti miracoli che accadono qua e là, anche se, per molti di essi, non prende una posizione chiara. E’ sufficiente che non si opponga. Nel caso della sindone poi, visto che ne sostiene il culto ufficialmente…
Bruno,
hai ragione, la contraddizione nella fede, ma non deve necessariamente ritrovarsi nel comportamento. Anni fa ebbi una discussione amichevole con una conoscente riformata, una specie di fondamentalista cristiana, di famiglia cattolica e poi sposata con un riformato, come scelta di vita, nel senso che le piaceva la vita di quella comunità: con apprezzabile onestà intellettuale, arrivò ad ammettere le contraddizioni delle scritture e della religione (non di una gerarchia, l’organizzazione della loro chiesa è piuttosto democratica) come ostacolo da voler superare: lo disse proprio, se io inizio a contestare questo o quel principio, crolla tutto e non voglio.
Però qui siamo a una contraddizione di base, ma poi ci costruisci sopra sforzandoti di mantenere una certa coerenza: l’autoinganno se vuoi è all’inizio, nell’accettare come divina la bibbia. Che poi appunto, una persona discretamente intelligente come questa donna ci arriva, che razionalmente non sta in piedi, ma che le serve crederci, vivendo poi con una conseguente onestà di comportamento, e che per lei la società che ne deriva vale il trucco.
Nella Chiesa cattolica siamo all’ipocrisia, all’assurdicolo. Una religione primordiale, da tribù primitiva, nella sostanza.
Avrei voluto rispondere a Sandra: tu, Bruno, me ne fornisci l’occasione. Mi attengo al ragionevole principio che quando si discute con qualcuno si deve puntare essenzialmente su ciò che può essere condiviso. Ad esempio, se discutessi con un lavoratore ateo circa il riposo domenicale non mi riferirei tanto all’opportunità di frequentare la Santa Messa, quanto all’utilità umana di tale cosa. E non per avere ragione, infine, con qualunque mezzo, ma perché ritengo DAVVERO il riposo domenicale un bene non soltanto religioso, ma anche umano. Che cosa mi interessi di più soggettivamente … sono affari miei.
Di conseguenza, parlando ad Atei che avevano – legittimamente – sollevato il problema dell’Ostensione dal punto di vista delle ricadute economiche, mi calavo anch’io in tale ottica e osservavo che quella critica – per essere motivata laicamente e non teologicamente (campo in cui – da liberale – non accetto critiche di nessuno nei confronti di nessuno, perché mi piace una società che sia una casa della tolleranza … e non un lupanare) tale critica, dicevo, dovrebbe estendersi ad ogni grande manifestazione ed anche al meno intenso, ma nel tempo maggiore, afflusso continuo di gente in questo o quel luogo: siano richiamati dalla religione, o da opere d’arte famose, o da altre meno nobili cagioni. E’ un’opinione legittima, ma, mi sembra, al giorno d’oggi parecchio minoritaria. E condivisa, mi pare, da voi soltanto quando c’è di mezzo la religione. Infatti l’idea che aree archeologiche non cristiane richiamino turisti non sembra dispiacervi.
Il problema non è il giorno di riposo, è il perché un ateo non può sceglierselo quando gli pare, considerando che se fosse possibile scegliersi il giorno di riposo molti cattolici preferirebbero scegliersi un altro giorno invece che la “santa” domenica (ed è proprio questo che fa rodere il sedere alla tua chiesa).
Solo un immenso ignorante come te può confondere una cretinata come l’ostensione della sindone con altre manifestazioni più serie. Se poi se parli in generale ti ricordo che le aree archeologiche non cristiane appartengono allo Stato mentre le chiese no, per non parlare che quest’ultime sono notevolmente privilegiate.
C’è un se di troppo, sorry.
Un tempio, un palazzo, una chiesa, sono eredità in pietra, il lascito di chi ci ha preceduti. Al di là di chi li ha commissionati, e di quello che voleva rappresentare (spesso il proprio ego), sono frutto del lavoro, spesso dello sfruttamento, dei nostri antenati. Quindi, no, non mi dispiace che i turisti visitino un sito archeologico o una chiesa.
Ci sono immagini, religiose e profane, che sono capolavori, c’è chi si commuove di fronte a un Giotto o un Magritte. Ci sono invece immagini che vengono spacciate per vere, approfittando della buona fede, dove l’ambiguità linguistica usata per manipolare diventa una forma di vigliaccheria: ce n’è davvero bisogno? Non sarebbe più onesto se la Chiesa fermasse tutta la fuffa della sindonologia? Invece preferisce alimentare un mistero che non c’è. La disonestà, per di più a spese della società, è sbagliata due volte, come fatto e come esempio.
MT
Pensi che il riposo settimanale sia un’invenzione della religione? In quei due/tremila anni in cui il tuo dio non esisteva ancora, pensi che nessuno avesse pensato di fare una pausa tra una sgobbata e l’altra?
Sandra
Stesso discorso per medjugorie, la chiesa non ne riconosce la sopranaturalità, però si guarda bene dal diffidare quei fanfaroni, anzi, il Banale telefona a brosio che ne è la mascotte. (Vabbé, brosio aveva bisogno di essere consolato dopo la figura barbina della finta telefonata… c’era il rischio che non si fosse più ripreso, è un ragazzo troppo sensibile ).
Marco Tullio
“E non per avere ragione, infine, con qualunque mezzo, ma perché ritengo DAVVERO il riposo domenicale un bene non soltanto religioso, ma anche umano.”
Ma qui penso che concordi chiunque, anche se, da ateo, non mi interesserebbe granchè se il riposo fosse di domenica o un altro giorno. Che poi, culturalmente, ci si riposi di domenica mi sta anche bene, anche se appartengo a una delle categorie di persone che capita che lavorino anche di domenica e recuperino il riposo un altro giorno. Quel che conta è avere in media un giorno a settimana di riposo.
Ritieni che le critiche sull’ostensione per essere laicamente motivate (e non teologicamente) dovrebbero essere estese a ogni grande manifestazione, ma nessun’altra manifestazione ha un così tale sperpero di soldi pubblici.
Inoltre c’è un problema morale e ora sono io che mi calo nei panni del credente (quale sono stato, e anche sincero): ma se la chiesa non riconosce la sindone come autentica, di che stiamo parlando? Non ti pare un tantino disonesto? Ricalati tu nei panni del laico, anzi no, rimani nei panni del credente (non pecorone) e dimmi se onestamente non ti sembra un imbroglio che la chiesa da un lato non si pronunci sull’autenticità della sindone e dall’altro inviti i fedeli all’ostensione.
Non ricordo dove ho letto che si potrebbe pensare che più uno ha fede più dovrebbe essere interessato se quello in cui crede è vero, se i fatti in cui crede sono veri dovrebbe ricercare le fonti extra religiose della sua autenticità, e invece è vero il contrario: più uno crede e meno gli interessa se quello in cui crede e vero, quantomeno per quello che sarebbe possibile verificare.
@ Marco Tullio che scrive
– da voi soltanto quando c’è di mezzo la religione. Infatti l’idea che aree archeologiche non cristiane richiamino turisti non sembra dispiacervi. –
…….
non è così, Marco Tullio (e te lo avevo già scritto nell’ultimo post del topic precedente): noi siamo contro l’ostensione sindonica, perchè comporta un esborso di denaro pubblico senza un adeguato ritorno economico per la collettività, esattamente come saremmo contro un qualsiasi evento “laico” o “pagano” che avesse gli stessi effetti.
Tant’è vero che ho fatto pure gli esempi dell’expo e delle olimpiadi, affermando che sono pessimista sui benefici economici conseguenti al primo, e, la speranza che le seconde non ci vengano assegnate per molto, molto tempo, per le medesime ragioni.
Parimenti avevo precisato che il turismo ordinario (attratto dalle bellezze artistiche già esistenti), ha, di solito, adeguato ritorno economico, in quanto è logico ritenere che i turisti si servano delle strutture ricettive “laiche” (i normali alberghi, ristoranti e bar); cosa che non avviene nel caso della sindone.
Se le spese relative all’ostensione della sindone fossero tutte a carico di coloro che desiderano accorrere ad adorare “l’idolo” in questione, noi criticheremmo l’evento dai punti di vista filosofico, storico e BIBLICO (perchè, ce ne sarebbe da dire, scritture alla mano, sul lenzuolo di che trattasi!), ma NON ci sogneremmo mai di criticare la legittimità del fatto e, ovviamente, la libertà di chiunque di venerare chi o cosa vuole (a sue spese, però).
Saluti. GdL
“L’arte del governo è l’organizzazione dell’idolatria”.
(G. B. Shaw)
@ GdL
Ben detto, questa è la risposta più esauriente alla obiezione di Marco Tullio.
Se poi – come per quanto mi riguarda, e in quanto ateo – l’aspetto ‘religioso’ viene visto come essenziale per definire tutta la vicenda… si tratta di un punto di vista che non esclude affatto gli altri aspetti.
Marco Tullio,
tante parrocchie organizzano uscite a Torino per la sindone, se dai un’occhiata p.e.
http://www.parrocchiacarugate.it/sacra-sindone-2015.html
il pranzo è o al sacco o in una struttura religiosa (http://it.donbosco-torino.org/ospitalita-valdocco/ristorante/).
Ma ammesso e non concesso che il ritorno economico per la società ci sia, la massima autorità religiosa del paese usa un falso per attirare fedeli!
Secondo te, quando il prete raccoglie i soldi per la gita dai parrocchiani, accetta senza pregiudizi anche banconote false?
Marco Tullio, spiegami “l’utilità umana di tale cosa” riferita al riposo domenicale…. Sono turnista da 27 anni, ho due riposi che slittano indietro di un giorno ogni settimana (cioè se questa settimana ho giovedì e venerdì la prossima avrò mercoledì e giovedì, eccetera). Quando mi cpitano i riposi di sabato e domenica è una rottura infinita, perchè se devo fare qualche commissione, un documento, la spesa, che ne so, trovo il pienone il sabato e chiuso la domenica. L’utilità sarebbe che si assumessero più persone per poter tenere aperti i servizi utili in ogni giorno della settimana. Giuro che quell’utilità umana lì proprio non l’ho capita.
Evidentemente vive in un altro mondo se non vede contestazioni anche agli altri grandi eventi. L’EXPO, le Olimpiadi, i mondiali di calcio, ecc. sono stati ampiamente criticati ed indagati. Qui a Milano stiamo contestando i lavori della nuova linea 4 e per la TAV o il ponte di Messina non mi pare che non ci siano state discussioni. Non vedo quindi perchè l’ostensione della Sindone non debba essere criticata e debba essere accettato il luogo comune sui ricavi. Guadagni poi per chi? Anche per l’EXPO continuano a parlare dei presunti guadagni.
Perchè se alcuni guadagnano ed altri perdono non possiamo dire che allora quelli che ci perdono devono essere contenti perchè complessivamente ci abbiamo guadagnato (ammesso che il bilancio complessivo sia in attivo).
Di solito i grandi eventi sono occasione di guadagno per alcuni, ma i risultati complessivi o per la maggior parte delle persone non sono edificanti.
Riguardo alle opere d’arte quello che si contesta è il voler fare diventare opera d’arte qualsiasi cosa fatta dal cristianesmo e che sia più importante di altre: dovrebbe essere una legge di mercato che se di una cosa ne abbiamo tanto il valore di quella cosa si deprezza e se mai indica più un qualcosa di buona fattura che un’opera d’arte.
Inoltre per rovine romane, ecc. non c’è nessuno che pretende dei privilegi perchè si ritiene il discendente dei romani, così come non accetteremmo che i Savoia o l’aristocrazia ci chiedano privilegi e trattamenti di favore per aver costruito castelli, ville, ecc. Castelli, ville, parchi, ecc. li usiamo oggi per fare turismo, ma questo non implica un giudizio positivo sui costruttori o il dimenticare a quale prezzo siano stati costruiti. Li abbiamo ereditati e li usiamo.
@Marco Tullio
Hai avuto risposte più che adeguate. Aggiungo solo che il ricorso alla storia del riposo domenicale e talmente standard da essere quasi prevedibile -_-
Nel 2013 il fatturato del turismo italiano era di circa 160 miliardi di €, pari a poco più del 10% del PIL, mentre il turismo religioso è dell’ordine di 4 miliardi di €, cioè il 2.5% del totale del turismo ed il 2.5 per mille del PIL: non è poco, ma non merita certo quella enfasi che volete dargli e l’ostensione della Sindone ne fa parte .
Inoltre quanto di quel fatturato finisce in Italia e nella casse dello stato se i pellegrini si servono di strutture della chiesa, magari esenti dal pagare tasse? E quanto i cittadini devono sborsare per questi eventi? Faccio fatica a vedere un bilancio in attivo.
“ha autorizzato la copertura con il cemento dei resti del foro romano di Crotone…”
E’ così che si protegge lo spirito cattolico del paese! Non vorrete mica che i milioni, anzi miliardi di turisti che visitano l’Italia per guardare lo splendore dell’arte cristiana che “sostiene” l’economia nazionale sia disturbata da quattro sassi di epoca pagana che non interessano a “nessuno”, come per Pompei dove “tutti” vanno a visitare il santuario …..
Anche a Pompei hanno capito finalmente che non serve conservare queste cose “inutili”: una bella colata di cemento anche lì prossimamente?
Poi a Crotone paese dalla “storia insignificante” prima del medioevo cristiano ………Perchè disturbare l’accesso alla chiesa e la sua visione per un foro romano che non interessa a nessuno, disturba e che non fa turismo……..?
Un’occhiata tramite googlemap è molto istruttiva: tutta la zona intorno alla chiesa è interessata da scavi archeologici, la chiesa stessa è SOPRA a resti antichi.
In pratica, a spese dello stato, la chiesa allarga il sagrato e si accaparra tutto il terreno verso il mare, sia mai che a qualche balengo venga in mente di valorizzare le radici greco-romane e la gente poi se ne fotta del santuario…
Ho letto che il sindaco della città ha detto che non sono previsti parcheggi e presenta l’azione come di protezione anche se i tecnici mettono in dubbio la capacità di protezione del cemento armato, dicono che la protezione si fa con un mantello di terra, non di cemento armato.
Resta il fatto che mi pare un vero scempio parcheggio o non parcheggio, non so se per negligenza o scientemente.
“per negligenza o scientemente.”
Essendo coinvolto Franceschini, eliminerei l’opzione “scientemente”.
@ Sandra
Che ne dice di “sc(i)ementemente”?
Sì, la “i” è grammaticalmente scorretta, ma così calzante al soggetto in questione… ;-P
A parte il fatto che gli studi sul C14 dinostrano che la Sindone risale al XIV secolo.
Ma anche ammesso fosse del periodo di Cristo, quale sarebbe la prova che questo è realmente il sudario di Cristo e non quello di un altro uomo?
@ MASSIMO
Modalità sarcastica ON (giusto per evitare i fraintendimenti del passato: “qual è la religione giusta, si ricorda?)
Perché guarda caso lo scheletro del sindonico fantasmino assomiglia molto da vicino alle effigi di Gesù di epoca medievale: barba e lunghi capelli… come dite? Solo dall’epoca medievale si ha notizia della sindone (datazione suffragata dal C14)? Ma sarà una coincidenza, o meglio ancora… gli artisti medievali sono stati direttamente ispirati da G. C. comparso loro in celestiali visioni… sessioni di posa a 1300 anni di distanza… anche questo è possibile per la grazia divina!
Modalità sarcastica OFF.
@ Monsieur Bovary
già…
http://infidels.org/kiosk/article/the-shroud-of-turin-the-great-gothic-art-fraud-because-if-its-real-the-brain-of-jesus-was-the-size-of-a-protohumans-815.html
@ Stefano ™
Thank you!
E se Gesù aveva un cranio da proto-umano, che dire di quelli di non pochi suoi seguaci o sedicenti tali?
Faro anche notare che il fenomeno delle stimmate ( Francesco d’ Assisi ) non esisteva prima del Medio-Evo ma soltanto dopo che ci furono rappresentazione di Christo con le mani inchiodate ( Allorchè i crocefissati avevano i polsi inchiodati ) .
Inoltre il colore blu di vestiti della Madonna in diverse apparizioni risale anche al Medio-Evo perchè per i pittori, questo colore era il piu costoso e difficile a realizzare e dunque scelto per ornare vestiti della Madonna …
@ Gerard
Non me ne volere Gerard, davvero, la mia è solo un’amichevole battuta, so benissimo che sei francese.
Ma a volte i tuoi errori fanno sì che si possano cogliere spunti attuali: i “crocefissati” ora sono dappertutto: nelle scuole, nei tribunali, negli uffici pubblici 😉
“ha autorizzato la copertura con il cemento dei resti del foro romano di Crotone”
Papa ufficiale: Me siembra giusto, se ce esta un foro… por far un parcheggio lo devi riempir con qualche cosa.
Segretario: Anche in Vaticano abbiamo il problema della fuga dei “cervelli”.
Visto che anche quest’articolo parla della sindone vorrei fare una precisazione.
Ho letto solo adesso che nell’articolo precedente la “solita sciroccata”, travisando come suo solito ciò che scrivo, abbia sostenuto che io “cacci via gli intrusi” da questo blog, è chiaro che le cose non stanno così, chiunque dotato di un minimo di cervello leggendo il mio commento capisce che io stavo solo consigliando all’autore di un commento, scritto per giustificare l’adorazione della sindone anche sapendo che sia falsa, di cercare approvazione in altri lidi, non che voglia giustificarmi, non c’è ne sarebbe bisogno, ma non voglio che qualche altro/a “penoso/a, bigotto/a e fanatico/a” ci speculi sopra, non avendo di meglio da fare nella vita, per scaricare qui le proprie frustrazioni personali.
Ignorala, si diverte così.
Lo so, ma fino a quando mi critica me ne frego ma andarsene in giro accusandomi di cose che non ho mai fatto è fastidioso.
@ Frank
Lei ha la strana idea che se qualcuno fa notare a un altro che ha una strana idea il problema non è dell’idea ma di chi lo fa notare.
A meno che non sia lei – però – a commentare, con strane idee sulle idee non strane degli altri.
Chiaro, vero? 🙁
Che ci vuoi fare…
Stefano ™, lo ha rifatto con me qui sotto. 🙁
@ Frank
CVD…
Clerical Weekly Review #16 – abridged version, ché ho poco tempo…
1) Franceschini… colare cemento è quello che si fa per nascondere i cadaveri… non bastava un bel tappeto ornamentale (a tema mariano, ovvio)?
2) Sindone: per la terza volta, mi domando come possa un simbolo religioso essere segno di civiltà – ove per civilità intendo sia laicità, sia educazione e rispetto degli altri al livello più basilare;
3) Prof.ssa Vella: leggo che è docente di Ed. Fisica… menomale che non sono incappato in lei, io che sudavo come un porco al quadro svedese… altrimenti mi sarebbero toccate estenuanti sessioni di camminata sulle acque.
https://www.youtube.com/watch?v=fDIZzILBBe4
https://www.youtube.com/watch?v=gxrzkkcNCpQ
Sbaglio o qualcuno elogiava pellegrinaggi e monumenti religiosi? Bello favorire questa cultura cementificando quella precedente. Bah, che disgusto…
gmd85. Se veramente stanno cementificando il foto di Crotone, fermarli subito, essendo la cosa abominevole. Però c’è da fare una sigolare osservazione, specialmente a lei che tiene tanto cultura popolare precristiana: il culto della Vergine Maria è o no la prosecuzione dei culti mediterranri della “Magna Mater”? Si vogliono preservare le pietre ( morte ) della cultura antica e al contempo si ridicolizza la sua prosecuzione nel mondo contemporaneo. Idem per “Natuzza la pazza” ( che non era affatto pazza nè isterica ), personalità sciamanica, prosecuzione della Pizia e della Sibilla, a proposito della quale e delle cui “emografie” il prof. De Vincentiis dell’UAAR ( vedasi incontro televisivo con la mistica) non seppe impapocchiare nulla di significativo.
Mentre scrivo in TV Dario Fo presentando Giotto sta dimostrando quanto poco l’arte e la tradizione
popolare italiana abbiano a che fare con le radici cristiane. Sfondo dell’esibizione: la chiesa di SANTA
CROCE a Firenze, la cittaduzza sottosviluppata in cui, vigenti i papi, si svilupparono l’Umanesimo e il Rinascimento come incontro tra cultura cristana e cultura pagana.
@ Florenskij
National Geografic ha tentato di organizzare un incontro tra la sciamana e il CICAP. Niente da fare, e non per colpa del CICAP.
Che strano…
Florenskij, ovviamente la cultura e l’arte italiane hanno subito l’influenza cristiana, chi può negarlo? Ma questo che ha a vedere con i principi di quella religione? Nei paesi orientali vale esattamente il medesimo principio. Forse questo legittima i contenuti di quelle religioni? Perché insiste a porre collegamenti che non possono esserci?
@ Florenskij
E allora? Tiriamo giù il Colosseo e ci facciamo un bello stadio?
Sul sito del comune di Crotone, a proposito della cattedrale, si legge:
“Nel corso dei secoli, la chiesa fu soggetta a vari interventi di restauro, sebbene nel XVI secolo il vescovo A. Lucifero operò una sua ricostruzione integrale, utilizzando materiali asportati dall’antico tempio di Hera Lacinia.”
il culto della Vergine Maria è o no la prosecuzione dei culti mediterranri della “Magna Mater”? Sì e no. L’iconografia è stata rubata da lì (Le madonne con bambino, ad esempio, sono spesso identiche alle statue di Iside e Horus) ma la Dea è creatrice dell’universo inclusi gli dei, non serva ubbidiente, utile solo come tramite per un vero dio maschio, praticamente un utero con le gambe, un simbolo utilissimo per tenere le donne sottomesse per qualche millennio e definirle come fattrici e cittadine di serie B. Non paragoniamo il cioccolato…. vabbè, lasciamo stare.
@Flo
Del tuo orgasmico intrattenimento con Fo non ci interessa. Preservare l’arte è cosa ben diversa dallo sbavare parossisticamente di fronte a statue e santoni. Della tua fissazione con la Evolo m’interessa ancor meno, e a schiaffarla ti mostri ridicolo. La Pizia a e la Sibilla? A meno che tu non riconosca capacità sciamaniche a tutti, indipendentemente da cristi e madonne, neanche loro avevano alcuna capacità. Quindi, posto che la prosecuzione la vedi solo tu, anche la Evolo sarebbe solo un idolo per chi ha bisogno di farsi abbindolare. Ah, Flo…
@Flo
Non so di de Vincentiis, ma non stento a pensare che tu ti si autoconvinto che non abbia prodotto nulla di significativo. Tra l’altro… una mistica che produce volti divini che sembrano peggio dei pittogrammi rupestri…. ma piantatela.
“Natuzza la pazza” ( che non era affatto pazza nè isterica ). Per una volta sono perfettamente d’accordo con te, Florenskji. Avida e ignorante, sfruttatrice e gabba-allocchi, approfittatrice e subdola forse sì, pazza no di sicuro anzi furba parecchio.
@Florasol
Isterica, no, visto che non è neanche una malattia e il termine è usato genericamente. A cavallo fra sindrome da personalità istrionica e narcisistica. Con qualche tratto di ossessione compulsiva.
@ Florenskij
“Mentre scrivo in TV Dario Fo presentando Giotto sta dimostrando quanto poco l’arte e la tradizione popolare italiana abbiano a che fare con le radici cristiane. Sfondo dell’esibizione: la chiesa di SANTA CROCE a Firenze, la cittaduzza sottosviluppata in cui, vigenti i papi, si svilupparono l’Umanesimo e il Rinascimento come incontro tra cultura cristana e cultura pagana.”
Dario Fo dimostra solo la ‘sua’ lettura di Giotto, tanto più suggestiva quanto più soggettiva, che nel suo caso significa avvalersi di una forza evocativa basata sulla sua straordinaria verve affabulatoria. In sè tutta da godere. Da qui a trarne le conclusioni che ne trai tu circa la matrice cristiana che presiederebbe all’arte e alla tradizione popolare… ti è già stati risposto esaurientemente da Stefano TM: come al solito hai scambiato la causa con l’effetto.
Avevo visto la puntata precedente dove il tema Giotto spesso serviva da pretesto per riprendere uno dei suoi cavalli di battaglia: la figura di Francesco d’Assisi, il ‘giullare di Dio”. Anche questo tutto da godere… una volta però considerato il ‘suo’ San Francesco niente più che un’icona da porre nella galleria dei suoi personaggi. Per cui anche quello che può essere considerato – come ho richiamato più sopra – una sorta di sottomissione del santo al papa, cioè al potere più potere che poteva esserci allora (e non solo allora), si risolve – nella rievocazione di Fo – in un paio di apparenti ‘stranezze’ (l”abbraccio’ dei maiali e lo ‘smerdazzo’ della corte papale) tali da impressionare il papa… salvo poi il non averlo per niente convinto a ‘sposare’ la povertà, bensì a trovare la formula per evocarla aggirandola.
Concordo col tuo intervento.
E’ assurda l’idea di derivare un assoluto dall’arte o dalla sua interpretazione, così come pretendere di far diventare assolute le proprie preferenze personali.
Visto che il nostro aveva citato Hegel pretendendo di dargli valenza assoluta, bastava leggersi il giudizio di Schopenhauer.
E’ evidente che a a Dario Fo piace il medioevo e la sua arte e la sua lettura della storia. ma questo non ha validità universale e denota solo le sue preferenze e le sue letture.
@Admin
Il link del convegno pugliese non funziona.
Bellissimo il servizio sul corso per esorcisti, con intervista al prete che parla di rito magico fatto con i capelli della posseduta.
Queste storia bisognerebbe metterle in una raccolta di leggende metropolitane. Se non sono già state rubate a piene mani da testi (o voci) del genere. 🙂
Spero che gli psicologi e gli psichiatri che partecipano al ‘corso’ curino soprattutto gli esorcisti. Il male va curato alle radici (cristiane).
Quello dei capelli è un caso di “maleficio”usuale nella fenomenologia della possessione. Il primo libro recente che tratta l’argomento è “La possessione diabolica” ( 1959 ) di Corrado Balducci, elaborazione della tesi di laurea che l’autore aveva scritto prendendo spunto da un caso di cui aveva avuto conoscenza diretta ( il caso di “Marcella”, a cui accostò quello dei bambini di Illfurt – Germania, metà dell’800 – e quello dell’indemoniata di Piacenza 1913 ).
PS. Che sia Franceschini l’Uomo della Sindone? Ha la bsrba, capelli lunghetti… iconografia medievale!
@ Florenskij
Che si tratti di capelli, unghie o brufoli in nessun caso (quando si è potuto controllare) si è rilevato alcunché di eccezionale (men che meno demoniaco) in qualsiasi fenomeno di presunta possessione, declinato secondo le zone geografiche, culturali e religiose del posseduto. Questo è quanto.
Dare credito a chi non sa cosa controllare e come controllarlo equivale a prendere per buona la capacità di contare del cavallo Hans (di testimoni ce n’erano a iosa).
Infine, caratteristica della conoscenza attendibile è quella di essere indipendente dalle credenze e dai desideri di chi indaga. Qualsiasi addebito ai risultati delle indagini che non verta su questioni di metodo, equivale a legittimare l’esistenza di, che so, fisica musulmana, chimica buddista e biologia cristiana (della quale lei è un fervido sostenitore).
“Quello dei capelli è un caso di “maleficio”usuale nella fenomenologia della possessione.”
Queste si che sono affermazioni di contenuto…. Bar sport?
non mi è chiara soprattutto una cosa: se la Sindone fosse di Leonardo Da Vinci, vi starebbe bene il proseguimento e l’approfondimento degli studi, impiegando denaro pubblico o ancora no?
Tipo il restauro dell’ultima cena?
Perché dovrebbe farsene carico lo stato?
(Tralasciando ulteriori considerazioni su una s†upidaggine come
quella di ipotizzare l’intervento di Leonardo)
Daniele
Il fatto non è che si impieghino soldi pubblici per studiarla, il fatto è che la chiesa non la riconosce come autentica ma invita i fedeli all’ostensione. Che ci vanno pure. Ma non ti senti preso in giro?
Daniele
Se è falsa, te la sentiresti di fare un viaggio apposta fino a Torino per avere una indulgenza che per logica dovrebbe essere altrettanto farlocca?
@ Daniele
Gli studi ci sono stati e i risultati sono chiari e concordano con i documenti storici. Le obiezioni mosse alla datazione non sono sostanziali e in nessun caso in grado di spostare l’epoca a quella del primo secolo. Come ha fatto notare più volte Giovanni da Livorno, chi volesse levarsi i dubbi al riguardo potrebbe semplicemente ripetere la datazione con un protocollo che prendesse in considerazione i dubbi (ripeto, ingiustificati) sorti sui risultati della prima datazione, fatta da quattro primari laboratori.
Non lo si fa, altrimenti potrebbero non esserci più i convenientissimi ritorni economici che sono presi a giustificazione dell’ostensione di un falso, alla cui visita si collegano “vere” indulgenze.
Ma un minimo di coerenza prima di scrivere, è troppo?
“non mi è chiara soprattutto una cosa: se la Sindone fosse di Leonardo Da Vinci,… ”
Soprattutto anche a me non è chiaro come si possa credere a un dio padre dà il comandamento di NON farsi immagini ecc, E a un dio figlio che chiama beati quelli che credono senza avere visto, E alla sindone. Se la sindone è vera, è falsa la bibbia.
@Daniele
No, ovvio. Che speravi di ottenere con questa domanda?
“Manuelita Vella, insegnante dell’istituto Olivetti di Monza, multa gli alunni, e multa più duramente le bestemmie delle parolacce.”
Mi auguro che qualche genitore sano di mente denunci quest’accattona.
Evidentemente i ragazzi e i genitori sono d’accordo, perchè potrebbero benissimo rifiutarsi di pagare.
La prof. poi sembra aver spiegato che è una questione di educazione e anche il modo per prepararsi al mondo del lavoro quando si è a contatto con il pubblico.
Personalmente quando in un locale (ad esempio in un bar) sento il gestore che impreca e smadonna, mi infastidisco e reputo molto ignorante un simile comportamento.
Ma chiedo agli insegnanti qui presenti: il turpiloquio e anche la bestemmia, voi come li avete “trattati” con i vostri studenti?
“Ma chiedo agli insegnanti qui presenti: il turpiloquio e anche la bestemmia, voi come li avete “trattati” con i vostri studenti?”
Non so come stiano le cose oggi, ma per quanto mi riguarda se sorprendevo qualche mio studente… magari anche per strada… abbandonarsi al turpiloquio e alla bestemmia, lo costringevo a inginocchiarsi davanti al crocifisso appeso alla parete dietro la cattedra (se non c’era lo mandavo a prendere) e a chiedergli pubblicamente perdono. Nel frattempo gli ricordavo a quali pene dell’inferno andava incontro.
PS: Dimenticavo. Non era tutta farina del mio sacco… applicavo soltanto un suggerimento del grande educatore e santo don Giovanni Bosco.
Come sempre l’evidenza esiste solo nella tua testa, vediamo gli sviluppi. Il mio invito è rivolto ai genitori normali, poi se sono tutti cretini e permettono che un insegnante faccia questo con i loro figli non significa che questo sia giusto a meno che non si sia fanatici e bigotti. Esistono provvedimenti disciplinari per i comportamenti scorretti degli alunni, non è necessario specularci sopra.
p.s.
Complimenti per aver fatto per l’ennesima la figura di chi non capisce quello che legge.
“l’ennesima volta”
molto divertente!
Mi risulta che fare l’insegnante sia tutt’altro che una passeggiata, ed avere a che fare con atteggiamenti maleducati e tracotanti da parte di certi studenti comporta fatica ed impegno.
Poi se mi dici che il turpiloquio che comprende bestemmie rientra nella libertà di espressione e nessuno, neanche chi ha scelto di fare l’insegnante, può nè deve intervenire, e che anzi è anche divertente, ok.
A proposito, cos’è per te l’insegnante? E’ e deve essere anche un educatore o no?
La stessa cosa avrai di sicuro fatto se qualche tuo studente inneggiava al nazismo, giusto (lo so che non è un paragone azzeccatissimo, ma mi hai infastidito con la tua risposta inutilmente sarcastica e alla fine puerile).
rispondevo a Bruno Gualerzi ovviamente.
e concludo:
indipendentemente dal tuo commento, mi pare come minimo superficiale presentare il “caso” della punizione di questa prof. come clericalata punto, dunque con preventivo giudizio nei confronti di una insegnante che non si conosce personalmente e che magari si fa un culo così tutti i giorni.
Poi per carità, la maggior entità pecuniaria della punizione riguardante la bestemmia può essere dettata dalle convinzioni più o meno religiose personali della prof. , ma credo che al massimo dovrebbe suscitare una moderata critica, non questo disprezzo.
Non so se lo considererete una clericalat, Io si oltre che una ffesa. Molti di voi sapranno che è morto rav Elio Toaff, per 50 anni rabbino capo di Roma. Molti servizi nel tg, ma la sua biografia di resistente e appassionato difensore della laicità nelle istituzioni non è stata ricordata a solo favore dell’incontro, pur importante, con Gramn Premio II. Va altresì ricordato che Rai ha preferito trasmettere il cordoglio del papa piuttosto che quello del presidente del Consiglio, della Repubblica, del Sindaco. Per quegli ebrei romani che sono cresciuti con lui avendo il principio “sacro” della laicità una grande offesa.
Tiziana sono perfettamente d’accordo con te. vera porcata.
Anch’io ho trovato stucchevole che alla morte di un rabbino si desse così tanto spazio agli interventi di cordoglio del papa e all’incontro con GP II come la cosa più importante: evidentemente in Italia si può brillare solo di luce riflessa avallata dal cattolicesimo.
Inoltre visti i 70 anni dalla fine della guerra sarebbe stato importante enfatizzare la sua partecipazione alla resistenza.
Grazie a entrambi. Per me e molti altri che sono andati a salutarlo al Tempio una grande offesa.
L’informazione non la prendo in genere dalla TV, comunque il corriere e l’ansa on-line hanno riportato anche il messaggio del presidente del consiglio e della repubblica, Renzi si è recato personalmente alla sinagoga.
Io preferisco ricordare il partigiano che era, spero che almeno quello lo abbia ricordato la RAI, oltre all’incontro con papa Wojtyla.
A proposito dell’indotto economico dell’ostensione, i pellegrini non vogliono pagare nemmeno per l’uso del bagno (50 centesimi!!):
ht tp://torino.re pubblica.it/cronaca/2015/04/19/news/toilette_con_l_obolo_e_stand_del_padrino_il_business_prospera_all_ombra_della_sindone-112369403/
E non è una cosa di adesso, già nel 2010 il proprietario di un bar in piazza aveva avuto sì più clienti, ma di quelli che entravano per usare il bagno senza consumare niente! E nessun guadagno extra per la città:
w w w.lastampa.it/2010/04/19/cronaca/speciali/ostensione/e-intorno-al-duomocosta-anche-la-toilette-TDjnY1mug4Fppqc5D967CI/pagina.html
Ecco un aspetto interessante della sindone degno di analisi scientifiche:
l’effetto lassativo sui fedeli. 👿
Quello che ha fatto Franceschini è gravissimo. Non ci sono parole. Anzi, le troverò non appena avrò l’indirizzo mail di questo farabutto.
L’insegnante ballerina di flamenco (Manuelita olè) meno male che insegna a Monza, insegnasse alle Piagge (FI) chissà quante multe fioccherrebero!