La Chiesa cattolica gode di un monopolio assoluto nei palinsesti televisivi, pubblici e privati. L’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar) lo dice da anni e nel 2014 ha anche presentato un esposto all’Agcom contro la Rai per violazione del proprio contratto di servizio, il quale impone di rendere disponibile a ogni cittadino “una pluralità di contenuti, di diversi formati e generi, che rispettino i principi dell’imparzialità, dell’indipendenza e del pluralismo”.
«A confermare la validità del nostro esposto, che è invece stato respinto, con motivazioni che hanno dell’incredibile, è arrivato ora il IV Rapporto sulle confessioni religiose e tv redatto dalla Fondazione Critica Liberale e pubblicato sull’ultimo numero del trimestrale Critica Liberale», commenta Raffaele Carcano, segretario dell’Uaar.
Lo studio ha preso in esame, avvalendosi della stessa società di ricerca che utilizza l’Agcom, i sette principali canali televisivi, pubblici e privati, dal 1° settembre 2013 al 31 agosto 2014, monitorando telegiornali, trasmissioni di approfondimento, nonché programmi, fiction, film e documentari a carattere religioso.
«Dai risultati – prosegue Carcano – emerge con chiarezza che le confessioni religiose in tv hanno un trattamento diseguale e che la confessione cattolica ha di fatto un monopolio praticamente assoluto. Lasciamo all’immaginazione quale spazio possano avere voci come la nostra o semplicemente voci laiche che esprimano un punto di vista scevro da condizionamenti religiosi!».
Nelle trasmissioni di approfondimento analizzate – un campione scelto di programmi di informazione a carattere generale che fornisce uno spaccato sull’atteggiamento dei media televisivi verso il pluralismo religioso – la religione cattolica totalizza il 95,5% di presenze sul totale dei soggetti confessionali.
Quanto alle trasmissioni specificamente dedicate ad argomenti religiosi quelle dedicate alla religione cattolica sono state complessivamente 495 per una durata di 291 ore e mezza, pari al 78,6% del totale (in netto aumento rispetto agli anni passati). Le trasmissioni dedicate alla religione protestante ed ebraica coprono rispettivamente l’11,4% e il 10%, ma si tratta di due rubriche di trenta minuti ciascuna in onda a settimane alterne la domenica notte (all’1,30 circa), con replica settimanale il lunedì successivo (in terza serata e al mattino). A buddisti e musulmani è stato dedicato un tempo inferiore a 10 minuti nell’arco dell’intero anno e in tutte le sette reti televisive.
Le fiction a carattere religioso sono state nel 92% dei casi incentrate su argomenti o soggetti di religione cattolica, il 6,8% si rifà alla tradizione giudaico-cristiana. Come nelle due stagioni precedenti “La piccola moschea nella prateria” è l’unica fiction che fa riferimento alla religione islamica (1,4%).
Quanto ai documentari di argomento religioso, 55 (pari al 96,5%) sono relativi alla religione cattolica, uno fa riferimento agli Amish (“Il sogno di una vita semplice”) e un altro alla cultura cristiana (“Campane in Europa”).
Le opere cinematografiche di argomento religioso sono state 37, 28 delle quali (73%) di confessione cattolica, 7 (19%) di ispirazione giudaico-cristiana, un film si rifà in parte alla religione buddista, uno fa riferimento al mondo protestante.
Infine i telegiornali. Nel primo bimestre del 2014 la Chiesa cattolica ha totalizzato una percentuale di presenze tra i soggetti confessionali che va dal 92,46% del Tg2 al 100% di Studio aperto, passando per il 97,93% del Tg1.
«Speriamo davvero che la pubblicazione di questo prezioso Rapporto possa spingere le istituzioni ad agire. Nel corso del nostro incontro con il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, abbiamo ribadito che è indegno di uno Stato democratico che il servizio pubblico radiotelevisivo non dia spazio alla voce dei non cattolici. Per questo – conclude Carcano – l’Uaar continuerà a battersi finché non verrà raggiunto questo obiettivo, nell’interesse di tutti i cittadini».
Comunicato stampa Uaar
Invito tutti a guardare l’angolo quotidiano delle guarigioni miracolose a La Vita in diretta, programm importantissimo per 5 giorni alla settimana occupa tutto il pomeriggio di Rai1. Se non lo vedete non potete crederci
@ Stefano marullo
Sindrome della sindone! Perfetto!
Ormai nei programmi delle tv nazionali (ma anche, per quel che ho potuto vedere, in quella locali) la dose propinata quotidianamente di patacche – come richiama Tiziana – non ha limiti.
Questo commento…è finito prima di ciò che intendevo commentare. Sindrome anch’esso dell sindone? 🙂
Sono d, accordo non è più possibile neanche ascoltare il telegiornale, qualcosa la mattina con Radio 3 ma se avesse tanti ascolti lo chiuderebbero Giulietta Verona
E la vera alternativa alle trasmissioni dedicate ai miracoli e ai miracolati nelle ore di massimo ascolto è rappresentata (per altro coerentemente 🙂 )… dall’astrologo. Che snocciola le sue balordaggini come se riferisse di un esperimento rigorosamente scientifico e con dovizia di particolari… mentre il pubblico – ammaestrato o meno che sia – chiede ulteriori chiarimenti all’oracolo. Anno di grazia 2015!
Qui il riferimento era al commento di Tiziana! Brutta giornata…
Speriamo sia solo una brutta giornata, se però inizi a fare citazioni “ad minchiam” allora ti sei beccato la florenskijste e questo sarebbe molto grave. 😉
“Se non lo vedete non potete crederci”
Qui devo citare il vangelo: perché farsi del male e verificare che “La vita in diretta” è uno schifo? Beati quelli che crederanno senza avere visto, anche perché risparmieranno un sacco di tempo.
Ottimo commento.
Mi ritengo conseguentemente Vaso d’elezione, o Vaso dello Spirito Santo, non avendo da trent’anni ormai la TV.
Ma la radio, ancorché non si veda, non è da meno…quante bestemmie a sentire certe nauseanti notizie!
@Sandra
io pretendo che la rai trasmetta cose serie. E per chiederle bisogna guardare conoscere protestare.
Io ho struimenti per fare a meno della tv, ma desidero occuparmi anche di chi non li ha
Ma ci vuole male signora Tiziana? Già ci sono i TG ora ci dobbiamo sorbire anche “la vita in diretta”, la crediamo sulla parola. 😆
Tiziana
Mi sono trovato ogni tanto a ” vederla senza vederla ” in un bar di Prato dove la tv con Rai Uno funziona dall’ apertura alla chiusura ( Serve inanzitutto a creare un rumore o un animazione di sotto-fondo perchè nessun cliente la guarda, salvo quando si tratta di calcio ..) .
Le pochissime volte che ho prestato l’ orecchio a sentire di cose parlavano, erano quasi sempre temi religiosi con guarigioni miracolose …
Questi tipi di trasmissioni sono veri stimoli alla superstizione e all’ ignoranza, e cioè l’ esatto contrario che una Tv di stato dovrebbe fare !
Perchè non scrivete a questa rubrica romana molto letta per sostenere la mia tesi anche in modo più argomentato? Grazie http://forum.roma.corriere.it/una_citta_mille_domande/22-04-2015/udienze-papali-2655404.html
non occorre login
Siamo in piena ostensione della sindrome
@ stefano marullo
Ostaggi dell’ostensione…
… e allora ostentiamo la nostra astensione dall’ostensione!
del resto finchè Fassino che è il Sindaco dice che è un sibolo identitario per l’Italia
https://liberelaiche.wordpress.com/2015/04/19/la-sindone-di-torino/
Più che altro… ostensione del plagio obbligatorio imposto al popolo italiano.
Vergogna. Non mi viene proprio nessun’altra parola.
Sono anni che quelli di critica liberale pubblicano i loro rapporti su media e religioni e sulla secolarizzaione, ma quanti ne sono informati? Quanti vedono i risultati e ne discutono?
La presenza della chiesa cattolica è invasiva ed è aumentata nell’ultimo decennio. Anche ieri in occasione della morte del rabbino Toaff sono riusciti a dare ampio spazio alla chiesa cattolica, così come su qualunque cosa non manca mai il pensiero del papa.
Effettivamente oggi ho sentito la mancanza del parere del papa o di qualche prete sulla cura delle emorroidi durante il programma Elisir di Mirabella.
@ Francesco S.
Di solito – da incorreggibile ipocondriaco quale sono – quando posso seguo anch’io questo programma. Sei sicuro che il pur simpatico Mirabella non abbia colto l’occasione per ringraziare il Signore di aver creato quella macchina perfetta che è il corpo umano? E – si badi bene – in una trasmissione in cui si parla di malattie 🙂
@Roberto V.
Perfino i commenti fatti all’interno della Sinagoga dove sono andata per l’ultimo saluto al rav da parte dei romani più semplici richiamavano alla sua umanità alla lotta partigiana alla equità e alla laicità delel istituzioni da lui sempre invocata e insegnata.
Due pesci giovani incrociano un vecchio pesce.
Il vecchio pesce domanda “Salve ragazzi, come è l’acqua oggi?”
I due pesci giovani continuano a nuotare, dopo un po’ si guardano e uno domanda all’altro:
“Cosa cavolo è l’acqua?”
@ parolaio
Oggi sono particolarmente rintronato. Per favore, non farmi soffrire ulteriormente e spiegami il significato della parabola. Che immagino sia attinente al tema del post…
Vediamo se ci azzecco.
La “parabola” è di David Foster Wallace, un autore cult per i più giovani, complesso ma per certi versi geniale, morto suicida qualche anno fa.
L’idea è che spesso si guarda ma non si vede, quindi, se capisco bene, quello che parolaio vuol dire è che l’acqua per i “pesci” (o boccaloni?) italiani è la cultura cattolica, il loro habitat naturale.
Mi riferisco al laicismo. E’ talmente pervasivo che quando se ne esce fa notizia.
@ parolaio
Mi sa che i due pesci non sapevano cosa fosse l’acqua perché nuotavano nel vino…
@ parolaio
Dunque vediamo. Il laicismo fa notizia quando ‘se ne esce’. Da dove, dagli schermi tv?
Adesso ho capito ancora meno! Per favore, spiegati meglio…
…voglio dire che è l’acqua nella quale si nuota.E’ vero che quando se ne esce il cattolicesimo la fa da padrona, ma solo quando se ne esce.
Naturalmente è un mio punto di vista, ma guardando tutte le trasmissioni, dall’intrattenimento, ai talk show, ai film…. forse solo i telegiornali fanno eccezione.
A meno che per laicismo non si intenda certa trasgressione / mondanità che viene trasmessa in TV, io tutto questo laicismo non lo vedo.
@ bruno gualerzi
Secondo parolaio tutto ciò che non è fatto sotto il marchio in franchising della CCAR è laicismo. Insomma, se la moto non la guida un prete, la formula 1 un frate, le squadre che giocano a calcio non sono vescovi contro diaconi, i film non riguardano Gesù o al peggio l’AT, i quiz non vertono sulle domande del catechismo, ebbene, tutto questo è laicismo.
Quindi di che diamine ci lamentiamo se lo spazio televisivo rimanente – tolto a questo laicismo imperante – è affidato in toto alla ccar?
Te l’ho detto che i pesci nuotano nel vino…
“E’ vero che quando se ne esce il cattolicesimo la fa da padrona, ma solo quando se ne esce.
Naturalmente è un mio punto di vista, ma guardando tutte le trasmissioni, dall’intrattenimento, ai talk show, ai film…. forse solo i telegiornali fanno eccezione.”
Solo quando se ne esce?? E quando mai se ne esce???
http://www.religione20.net/2009/04/24/il-milionario-le-domande-sulla-religione/
http://www.religione20.net/2009/05/29/“chi-vuol-essere-milionario”-le-domande-sulla-religione-2/
http://www.religione20.net/2009/10/17/chi-vuol-essere-milionario-–-domande-sulla-religione-3/
Forse qualcosa ho capito. Il nostro amico con ‘laicista’ intende riferirsi a quella che anche certi giornali cattolici chiamano ‘tv spazzatura, in quanto scollacciata, pruriginosa, con momento emblematico l”isola dei famosi’, con dibattiti futili e inconcludenti… a quella televisione insomma che ha cominciato a imporsi con i programmi Mediaset (o come cavolo si chiamava allora)…
ma per fortuna che “quando se ne esce il cattolicesimo la fa da padrona”. Insomma, dovremmo ringraziare questa invasione cattolica perchè ci offre la possibilità di purificarci da tanto lerciume. Probabilmente è ancora troppo timida…
Pa’
Io veramente avevo pensato che intendevi dire esattamente il contrario:
viviamo immersi nel clericalismo e la maggioranza non se ne accorge.
Qualcuno sì.
@gualerzi
(@parolaio, se si degna di capire che “parlo a suocera perché nuora intenda”)
Bisognerebbe ricordargli che la cosiddetta ‘tv spazzatura’, nome più corretto della blanda ‘tv commerciale’, è stata portata in Italia (o meglio: ha ottenuto un oligopolio) grazie al sempre cattolicissimo politico e show man di destra, vicino alla cattolicissima CL, appoggiato dalla cattoliche [e ci mancherebbe] gerarchie ecclesiastiche. E che in questa tv spazzatura si fa costantemente propaganda bigotta palese…
Secondo te val la pena ricordarglielo?
@ FSMosconi
“Secondo te val la pena ricordarglielo?”
A ‘parolaio’ non credo possa servire più di tanto. Bisognerebbe che capisse come l’una (la tv spazzatura) sia complementare, perfettamente funzionale, all’altra (la tv edificante). La prima, spazzatura per spazzatura, non è che -come rilevi – dia molto fastidio alle religioni (almeno a quella cattolica), tutt’al più qualche volgarità un pò troppo spinta… ma a chi ‘fare la morale’ se non ci fossero gli ‘immorali’? Non è che coloro i quali seguono la tv spazzatura poi seguono anche la tv edificante… ma di fronte a qualche ripensamento, quale alternativa la tv potrebbe offrire loro? Magari non seguirebbero proprio i riti strettamente religiosi (messe, processioni, prediche ecc.), ma una bella fiction con il prete o la suora virtuosi protagonisti, può sempre diventare un diversivo. E se poi ci si pongono (può capitare) le cosiddette domande esistenziali, cosa di meglio delle testimonianze dei tanti ‘miracolati’?
@parolaio
Certo, e in chiesa si balla la pole dance.
Padre Pio TV è un chiaro esempio di laicità ……. visto che non trasmette solo celebrazioni……
Anche TV 2000 è “troppo” laica per parolaio …….
Quindi secondo l’immenso acume di parolaio saremmo così “immersi” nel laicismo (nel senso più dispregiativo della parola e di conseguenza la causa di tutti i mali) che non ce rendiamo conto, è solo quando ritorniamo sulla retta via (il cattolicesimo) lo possiamo comprendere, il tipico ragionamento del clericalista, la colpa di tutti i mali è sempre degli altri.. se la gente facesse come facciamo noi saremmo tutti contenti.
Ragionamento di una persona dotata di buon senso, innanzitutto si sta discutendo non dei programmi televisivi in generale ma solo di quelli che trattano argomenti religiosi, viene dimostrato, con i fatti, che praticamente sono di proprietà esclusiva della Chiesa, a questo punto la domanda sorge spontanea, forse.. forse.. viviamo in mondo sbagliato e una di queste conseguenze è quella di favorire la Chiesa nei programmi televisivi? Figurati se uno come parolaio ci arriva.
Parolaio
Vediamo se ho capito: quindi stai dicendo che le cose stanno così e quindi non dobbiamo stupircene e la legittimazione di tutto ciò è che le cose stanno così?
Tra l’altro, che cavolo è
“La piccola moschea nella prateria”?
🙂
Una serie canadese di un regista di origini pakistane ambientata in una località di campagna dove una piccola comunità islamica si è fatta la moschea nei locali della sala parrocchiale della locale chiesa anglicana. Insomma se le chiese non le riempiono i cristiani allora le riempiono i musulmani, purché paganti ovviamente.
Detto così pensavo che fossero quelle cose puzzolenti che lasciano in giro le mandrie, e che si riempiono di mosche…
Per come la vedo io tutte ‘ste preziose informazioni sul papa, miracoli, santi, sarebbe più opportuno venissero raggruppate e trasmesse su un canale specifico (magari a pagamento) insieme a trasmissioni sui mormoni, islamici, testimoni di geova, oroscopo e similari.
Così, giusto per facilitare gli appassionati nel loro rinc… ricerca quotidiana della “Verità”, quella di cui sono certi di essere gli unici granitici detentori.
Non credo che alle giovani generazioni piacciano più di tanto i programmi della Rai (ormai completamente invasa dal pretume di tutte le risme, dai papi alle suore); sarebbe interessante vedere quali fasce di età seguono i programmi rai. Comunque, siccome mi tocca pagare il canone, scriverò una lettera per esprimere il mio punto di vista sui palinsesti e sul contenuto dei programmi, nel modo più espressivo possibile.
Secondo me è tempo perso scrivere a quella gente; ci sarà un fantozzi in un
sottoscala che riceve e cestina le lettere, le direttive che a loro interessano
arrivano per altri canali.
Magari prova a disegnare sulla lettera un triangolo con l’occhio…
forse ci cascano! 👿
@ mafalda
Come esponente delle g(g)iovani generazioni (25 anni e una manciata di giorni) rispondo: PER NULLA, eccezion fatta per qualche puntata su Rai 3 (il cui Tg, purtroppo, mi pare cominci a dare fin troppo spazio a papapiacesco).
@ Diocleziano
Le sue parole mi fanno pensare a una vignetta della mia infanzia: il povero tapino di turno che inserisce la propria letterina nell’apposita fessura solo per sentire il crepitìo delle fiamme che la avvolgono senza pietà 😛
Per quanto riguarda l’occhio massonico, per carità: sarebbero capaci di imbastirvi un’intera puntata della Vita in Diretta, magari in collaborazione con La strada dei miracoli: “La lettera misteriosa: messaggio dall’Altissimo o diabolico inganno? Dibattito con monsignor Pinco, il card. Panco, Ateo Devoto 1 e 2 e la dottoressa Ines Perta, vaticanista dai tempi di Pio XII”.
Quando ho letto il commento del buon parolaio :”Naturalmente è un mio punto di vista, ma guardando tutte le trasmissioni, dall’intrattenimento, ai talk show, ai film…. forse solo i telegiornali fanno eccezione”, mi è sembrato di leggere un post dal blog degli ottimi cattorazionali.
Infatti a quella gente non solo NON BASTA lo spazio che hanno in TV, ma, attaccandosi alle rare volte in cui viene dato spazio ad una voce laica, si dice, con una faccia tosta degna di miglior causa, che “viene fatta informazione di parte contro la chiesa”.
Io vorrei sapere da quelli, cosa vogliono?
NOn c’è talk show in cui un prete non sia presente ed abbia la possibilità di dir la sua, ad abundantiam.
A “porta a porta” quando c’è una puntata di argomento religioso (e non è infrequente) gli anticattolici non sono nemmeno più invitati (una volta compariva di sfuggita Odifreddi, ora nemmeno più), al massimo c’è qualcuno, NON polemico, di qualche altra religione.
Idem dicasi per “quinta colonna” a rete 4 (lì, addirittura hanno fatto una trasmissione su Medjugorje e non c’era uno, dico “uno”, degli ospiti che fosse avverso alle c.d. apparizioni mariane).
Si sono fatte varie trasmissioni sulla sindone e i sindonologi e i sostenitori dell’autenticità del lenzuolo hanno sempre avuto l’ultima parola.
A tutto quello che fa o dice papa Francesco, viene dato ampio rilievo su tutti i telegiornali.
Le fictions di argomento religioso si susseguono una dietro l’altra e mostrano solo eroi positivi.
Avete mai visto una fiction sull’inquisizione o sulla sterminio dei catari o sulla strage dei valdesi di Calabria?
Ma insomma parolaio, cosa volete?
Importiamo serial TV dagli USA in continuazione, eccetto quelle in cui si parla male della CCAR (ho saputo che anni fa, fu prodotto una fiction americana dove un papa veniva chiamato a testimoniare in un processo USA e da testimone diventava accusato; sarà stata un’americanata, ma l’hanno importata in Italy?).
Saluti. GdL
“La vita non imita l’arte, imita la cattiva televisione”.
(W. Allen)
Cosa ti aspetti da uno che è riuscito a sostenere che il mondo è governato ed è stato governato sempre da atei?
Secondo la sua visione in Arabia Saudita sono laici perchè non c’è un imam in tutte le trasmissioni e non parlano solo di religione.
Mi è capitato di leggere recentemente degli scritti di don Bosco e del suo vescovo: questi riuscivano a sostenere che la chiesa cattolica era perseguitata dai valdesi e dagli ebrei perchè i Savoia avevano terminato le persecuzioni contro di loro. Il fatto che questi non fossero più ghettizzati e che potessero uscire dalle loro valli e fare lavori prima proibiti (tipo l’insegnante) era una chiara persecuzione contro la chiesa cattolica attuata dai valdesi. Eppure la chiesa cattolica era sempre religione di stato e continuava ad esserci il divieto di scrivere qualcosa che potesse essere interpretato come non gradito alla chiesa cattolica. La sola esistenza degli altri era persecuzione.
Quand’ero bambina, non mi ricordo come, immagino con il catechismo, mi arrivò un libretto illustrato con i sogni di don Bosco, era quello dell’elefante, una cosa raccapricciante, ragazzi schiacciati e sanguinanti…. Me lo ricordo ancora adesso. Più che un educatore modello a me dà l’impressione di una persona con scarso equilibrio mentale, spaventare così i bambini.
Anche nella faccenda dei valdesi non si è comportato come uno che ha tutte le tazze nella credenza, per dirla come i francesi. Era una piccola comunità, cosa gli toglievano?
Ho letto questo:
“La storia della chiesa di San Giovanni è interessante. Don Bosco, non essendo riuscito, pur essendosi adoperato con tutti i mezzi legali o quasi, a impedire la costruzione del tempio valdese, volle far costruire proprio lì vicino una chiesa con una curiosa caratteristica tuttora visibile: ha una guglia di altezza spropositata rispetto al corpo, ma la guglia doveva essere più alta dell’estremità superiore del tempio valdese.“ (w w w.ilf oglio.info/archivio/310/Anche_i_cattolici_furono_riscattati.htm – è una pubblicazione di cattolici progressisti)
@ Roberto V
c’è qualche link relativo a quegli scritti di “san-don” giovanni Bosco, di cui parlavi? GdL
GdL
Ordinanza del vescovo contro i valdesi e racconta di don bosco sulla conversione di una ragazzina valdese:
http://www.donboscosanto.eu/download_orig/Don_Bosco-Conversione_di_una_valdese-i.pdf
Racconto di don Bosco sulla Conversione di un giovane ebreo.
Nella descrizione della madre ci sono tutti gli stereotipi sugli ebrei, applicati anche ai valdesi nel racconto della ragazzina valdese.
https://forum.termometropolitico.it/1721-don-bosco-e-la-conversione-dell-ebreo-giona.html
Avevo trovato anche il racconto di uno studioso valdese che don Bosco cerca di convertire. Prima lo blandisce e fa finta di essergli amico, quando poi lo studioso abbandona Torino e non si converte Don Bosco si scatena e scrive diversi scritti insultanti e denigranti dello studioso.
In un altro racconto parla di discussioni con ministri valdesi che non reggono la sua sapienza (uno addirittura terrebbe un libro di greco alla rovescia perché non sa leggere il greco).
Questo sito è ciclopico ed è una vasta raccolta:
http://www.donboscosanto.eu/memorie_biografiche/Scritti/Don_Bosco-Memorie_biografiche_Vol_03.html#_Toc187575273
Storia della Libertà religiosa in Italia:
http://biellaprotestante.blogspot.it/2008/07/la-liberta-religiosa-in-italia.html
Sandra
Uno che ha tutte le tazze nella credenza….
Non la conoscevo codesta….
In merito alla storia della guglia che doveva essere piu alta del tempio protestante, devo dirti che è esattamente la stessa cosa in Egitto . Dove sta una chiesa copta si trova una moschea che deve essere piu alta che la chiesa cristiana…
Per molti aspetti, ho trovato l’ atteggiamento di certi cattollici similissimi a quello dei musulmani .
La mia opinione in merito a Parolaio è quella di uno che parla di laicita senza sapere di che cosa parla . E un parolaio e basta…
Approposito… quanti sanno in Italia cos’è la laicita ???
Sandra, ecco cosa dicono dei cattolici tradizionalisiti:
“Una di queste è trovare personaggi totalmente estranei alla loro epoca: prendete, ad esempio, san Giovanni Bosco: vive nel secolo del treno a vapore e del socialismo scientifico, eppure la sua vita è intessuta di profezie, miracoli, sogni profetici, visioni, anatemi, senza farsi mancare una miracolosa moltiplicazione di castagne e l’intervento di un angelo custode nelle fattezze di un cane lupo.
La vita di don Bosco, insomma, sembra un’agiografia medievale abusivamente ambientata nel XIX secolo. C’è però un’altra epoca che meglio si attaglia al suo carattere: l’età del Concilio di Trento. Don Bosco dà alla sua congregazione il nome da san Francesco di Sales, fonda l’Oratorio come san Filippo Neri, è devoto a Maria Ausiliatrice come san Pio V, esalta la battaglia di Lepanto, scrive elogi dell’Inquisizione… in un certo senso, fu l’ultimo santo della Contro-Riforma.”
Gérard
…. infatti… è un detto tedesco, sono io che ce l’ho in mente in francese, non so come mai. Facciamo finta di non sapere perché il cervello inizia a mescolare le cose, va.
Gerard
“laicità è non parlare espressamente del papa, della chiesa e religione cattolica?
Chissà cosa direbbe delle TV e Media di altri stati tipo quello francese o in minor misura dell’Austria e della Germania (eppure anche lì i Freidenker si lamentano, ma non c’è paragone con l’Italia).
GdL
Se e quando si sbloccherà l’intervento in attesa vedrai i link richiesti.
Su don Bosco ho trovato un paio di cose. Degli ebrei scrive:
“…stanno letteralmente scritte nel loro Talmud. In esso sta scritto:
1° Che ogni Giudeo dovrà bestemmiare tre volte al giorno i Cristiani, supplicando il Signore a volerli confondere ed esterminare insieme coi loro Principi e Sovrani, ed a ciò fare saranno particolarmente tenuti i Rabbini nelle loro Sinagoghe in odio di Gesù Cristo Nazareno.
2° Che Iddio ordinò agli Ebrei di appropriarsi, in qualunque modo, sia coll’usura, o col furto le sostanze de’ Cristiani.
3° Gli Ebrei dovranno considerare i Cristiani come altrettanti bruti animali.
4° L’Ebreo non farà al Gentile nè bene nè, male, ma trattandosi d’ un Cristiano dovrà industriarsi per torgli la vita.
5° Incontrandosi da un Ebreo un Cristiano sull’orlo di qualche precipizio, egli trovasi in dovere di tosto buttarlo al fondo.
Più altre cose avrei a dirvi a questo riguardo, le quali stimo bene di tacere, sia perchè non possono a meno di eccitare il disprezzo verso di questa già troppo infelice nazione, sia perchè mi fa vergogna il raccontarle. Piuttosto vi dico che questa gente, dopo di avere condannato a morte, il Divin Salvatore, degenerò talmente e nella religione e nella cognizione delle stesse cose naturali, che, chiunque studiò attentamente la loro posizione politica e religiosa dopo la venuta di Gesù Cristo non può a meno di riconoscere in quella un segno permanente e sensibile della divina maledizione.”
Sui valdesi:
“gli sforzi che questi eretici fanno di comune accordo per trascinare i Cattolici all’errore, mi persuadono essere meglio prevenire il male e non aspettare che siasi fatta la piaga per guarirla poi con qualche rimedio.”
“Miei teneri figli, se io volessi continuare a notare tutti gli errori e le falsità che si leggono negli scritti dei Valdesi e dei Protestanti sarebbe un non finirla mai.”
da “Il cattolico istruito nella sua religione”, 1853
@Sandra
Notabile il fatto che il primo, il terzo, il quarto, il quinto punto sugli ebrei siano palesi bugie e luoghi comuni. Mentre il secondo punto invece è un modo per ignorare il fatto che gli ebrei erano costretti all’usura perché i cristiani gli permettevano solo quello…
Sandra
Sospettavo fosse antisemita, ma avevo trovato solo la descrizione della madre dell’ebreo convertito Giona con tutti gli stereotipi dell’antisemita ed il lamento per la visione a Torino della sinagoga.
Anche con i valdesi utilizza luoghi comuni e stereotipi dell’antisemita. Vengono descritti come infidi, meschini, violenti, diabolici, che cercano di corrompere col denaro, ignoranti (uno dei loro studiosi terrebbe in un dibattito il libro alla rovescia perchè non sa leggere il greco).
Gioisce poi delle disgrazie altrui se non fanno quello che lui vuole, se non si convertono li dileggia e insulta.
Il suo interesse per i ragazzi è per evitare che vengano in contatto con altre “idee pericolose”, cioè di indottrinarli bene demonizzando gli avversari ed invitandoli ad avere fiducia nella chiesa ed affidarsi a lei.
Il suo vescovo fa addirittura un’ordinanza contro i valdesi che lui sostiene e ripropone (donboscosanto.eu/download_orig/Don_Bosco-Conversione_di_una_valdese-i.pdf)
Roberto V.
Se cerchi in rete troverai riferimenti al Bosco come pedofilo/omosessuale, forse l’interesse per i ragazzi era più personale che educativo.
C’è anche il giudizio di un grafologo che, non sapendo chi era il soggetto in esame, ne dà un giudizio devastante. Il grafologo era G. Moretti, francescano pioniere della grafologia in Italia… Florenskji gongolerà. 😆
Diocleziano
Da alcune descrizioni di giovani fatte da Don Bosco il sospetto l’avevo.
Eccessiva l’enfasi sull’aspetto fisico e descrizioni “particolari” del rapporto di amicizia.
Comunque era un predicatore più che un educatore. L’educazione gli serviva per indottrinare i ragazzi, imbottirli di pregiudizi verso gli altri ed evitare che venissero in contatto con idee non in accordo con la chiesa cattolica.
Da anni la tv la guardo praticamente solo a cena con i miei genitori, e nel fine settimana e festivi anche a pranzo, per l’ora del telegiornale (guardiamo il Tg di La7, che nel complesso è un po’ migliore dei Tg Rai, ma dal punto di vista del clericalismo è pressoché indistinguibile da questi). Fuori da questi orari non guardo mai i programmi trasmessi ma ho il MIO palinsesto, ovvero film dei più vari generi (che non sono programmi televisivi), cartoni animati, soprattutto anime, e programmi del passato, quando la tv era senz’altro migliore di oggi sotto molti punti di vista, ossia vecchi sceneggiati e telefilm, documentari, inchieste, vecchi varietà e spettacoli teatrali e di cabaret, tutto preso da vecchie registrazioni, dvd e scaricato da Emule. Anche le fiction non le guardo più da parecchi anni, ma so bene che sono appannaggio anche quelle della religione cattolica. L’azione dell’Uaar in questo senso è meritoria e deve essere portata avanti con decisione, senza lasciarsi scoraggiare dagli insuccessi.
Per me la tv ha cominciato a degenerare nella seconda metà degli anni ’80, qualche anno dopo l’avvento delle emittenti berlusconiane, scivolando sempre più verso il basso col passare dei decenni. Non saprei però datare con esattezza da quando è iniziata questa invasione della religione nei programmi, anche perché, come dicevo prima, a parte i telegiornali da molti anni non guardo più nulla che non siano i MIEI programmi.
Contro lo strapotere della Chiesa in televisione.
Cambiare canale alla velocità della luce.
Anche abbonarsi a SKY può essere un’idea.
Perchè non scrivete a questa rubrica romana molto letta per sostenere la mia tesi anche in modo più argomentato? Grazie http://forum.roma.corriere.it/una_citta_mille_domande/22-04-2015/udienze-papali-2655404.html
Se il prevalere di lavori inerenti il cattolicesimo fosse dovuto al fatto innegabile che viviamo in una realtà culturale con forti fondamenta basate sul cattolicesimo stesso, non ci vedrei nulla di male. Anzi, mi sembrerebbe strano ed innaturale accadesse il contrario. SE il prevalere ecc…
Se invece il prevalere di lavori inerenti il cattolicesimo (o, in prospettiva, qualsiasi altra religione, islamica in primis) fosse il frutto di una scelta propagandistica “guidata”, allora e solo allora non avrei dubbi a parlare di scelta scandalosa e ad affiancarmi almeno idealmente alla protesta.
P.S. Pur ateo, mi rendo conto senza vergogna alcuna (anzi, con un minimo d’orgoglio) che la mia cultura, ovvero le basi profonde del mio modo di ragionare e di comportarmi, si basa saldamente su fondamenta che sarebbe stupido non riconoscere come cattoliche. Io ci sguazzo nella “normalità” del modo di pensare cattolico! Altra cosa sono i fondamentalismi religiosi (cattolici inclusi) e le strumentalizzazioni delle religioni con finalità di gestione del potere e di asservimento dei “sottoposti”. Troppo raffinato?
@ benjamin l’@sino
E sarebbero?
Anch’io sono un ateo che ha una base culturale cattolica/cristiana – ci sono nato non ho potuto mica sceglierlo – ma non capisco perché la TV pubblica italiana debba dare una così tanto spazio ad un’unica religione, tra l’altro maggiore di quello che effettivamente ha nella società.
Io ci scherzavo circa il parere di un prete sulla cura delle emorroidi, ma in TV è pieno di preti opinionisti che non si capisce a che titolo lo fanno. Neanche tra i cattolici che conosco io – e ne conosco parecchi essendo nato in una famiglia cattolica – ci si rivolge a un prete così spesso. Senza parlare del dato del 95,5% di presenza cattolica nei programmi di informazione a carattere generale, eccessivo anche per l’Italia dove secondo il CENSIS il 64% degli italiani si dichiara cattolico e i praticanti il 36%. E’ fin troppo chiaro l’intento propagandistico di una sola religione da parte dei media.
Aggiungi anche che si è osservato un aumento negli ultimi anni della presenza sui media nonostante una diminuzione dei fedeli e della loro partecipazione. e’ chiaro che perdendo i fedeli ed il controllo su di essi hanno bisogno di propaganda per limitare i danni e conservazione del potere a prescindere dai fedeli.
Premesso che non me la sento di considerare dei concetti dogmatici come cultura, vorrei anche dire che trovo difficoltà a capire come un ateo sia in qualche modo orgoglioso del suo comportamento da cattolico. Se il comportamento del buon cattolico è dettato dall’osservanza delle leggi divine cattoliche, abbiamo tutta una serie di contraddizioni che scaturiscono dalle differenze tra leggi cattoliche e leggi dello stato, o anche solo leggi morali individuali. Qual è il senso di un ateo che voglia privilegiare le leggi cattoliche a scapito delle altre?
Altra cosa che non capisco è come il modo di ragionare si possa basare sul cattolicesimo. Casomai si dovrebbe basare su assiomi più universali di quelli del cattolicesimo, come quelli logici, accoppiati ad uno spirito critico che permetta di osservare i dogmi dal di fuori, e di considerarli per quello che sono, cioè come soggettivi in quanto non falsificabili.
@ Francesco S.
In che senso hai una base culturale cattolica/cristiana pur essendo ateo?
@ Lorenzo Galoppini
Anch’io sono curioso. Una cosa è conoscere, anche bene, gli elementi culturali cattolici, per esservi stati esposti. Altro è dire che quegli elementi sono parte integrante del proprio modo di ragionare e comportarsi essendo atei. Un po’ come dire che siccome conosco bene le regole della dama le uso quando gioco a scacchi.
Comunque non ho detto che ragiono da ateo applicando la mentalità cattolica, ho detto che la mia base culturale è cattolica, come chi nato in una famiglia ebrea ortodossa o islamica.
Ma forse ti interrogavi su Benjamin.
L’ambiente culturale di provenienza non è eliminabile, non è possibile fare la tabula rasa baconiana.
Si notano modi di ragionare differenti se uno è cresciuto in un ambiente cattolico, protestante, ebreo, ecc., così come di un italiano rispetto ad un inglese o un tedesco, ecc.
Scherzosamente dico che esistono gli atei cattolici, gli atei protestanti, gli atei ebrei, ecc. ed ovviamente gli atei italiani, tedeschi, inglesi. Vi sono delle differenze. Anche un italiano che va all’estero, pur amando il paese dove si è trasferito si porta dietro peculiarità italiane difficili da eliminare.
Per esempio quando si parla di religioni, di dio o si contestano alle religioni determinate cose si vede che lo schema mentale di un ateo italiano è in genere quello della religione cattolica.
Vuol dire che conosco molto bene la mentalità cristiano cattolica essendo stato io stesso un cattolico fino ai miei 18 anni, cosi come il contesto culturale di un ateo nato in una famiglia musulmana che si libera dei dogmi islamici ha comunque una base culturale islamica, o ancora un ebreo che diventa ateo,
Sarebbe innanzitutto da chiarire quanto della cultura greco-latina sia alla base del cattolicesimo. (Secondo me il 98% 😎 )
Nel cristianesimo latino è confluito molto del platonismo addirittura a livello dottrinale. Per esempio la vicenda di Galilei non so fin a che punto è dovuta perché la sua teoria contraddiceva la bibbia o Aristotele le cui tesi erano state ampiamente inglobate dai teologi cristiani. Buona notte.