Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è dei 28 deputati che
hanno votato contro la legge sul divorzio breve. Tra di essi Giorgia Meloni (FdI): “No al matrimonio usa e getta”
Segnaliamo altri episodi raccolti questa settimana.
I deputati Mario Sberna e Gian Luigi Gigli (Per l’Italia) hanno presentato un progetto di legge che chiede il ripristino delle festività soppresse (tra cui diverse cattoliche) agli effetti civili. Gigli ha anche abbandonato la cerimonia ufficiale del 25 aprile a Udine, nel momento in cui il sindaco Furio Honsell ha parlato dei matrimoni omosessuali.
La Regione Marche e la regione ecclesiastica marchigiana hanno stipulato i protocolli d’intesa per il sostegno agli oratori nel triennio 2015-2017.
Il Comune di Francavilla Fontana (BR) ha inserito la messa cattolica nel programma ufficiale delle celebrazioni del 25 Aprile. (Non dubitiamo che molti comuni abbiano fatto lo stesso in tutta Italia: ci segnalano Tortona, Alessandria e Acqui Terme). Il presidente dell’Anpi brindisina Donato Pecorillo si è dichiarato d’accordo con la decisione.
L’inaugurazione dello Yacht Med Festival 2015 a Gaeta prevedeva da programma: rassegna militare, alzabandiera, inno d’Italia, benedizione da parte dell’Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Gaeta Fabio, taglio del nastro.
La redazione
“L’inaugurazione dello Yacht Med Festival 2015 a Gaeta prevedeva da programma: rassegna militare, alzabandiera, inno d’Italia, benedizione da parte dell’Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Gaeta Fabio, taglio del nastro.”
Forse mi sbaglio, ma la parola Yacht non è che mi faccia propriamente pensare a dei pescatori. Se invece riguarda ciò che penso… mi sarei meravigliato che tra ‘ militari, alzabandiera, inno d’Italia’ non ci fosse anche l’Arcivescovo dell’Arcidiocesi (“Se l’Arcivescovo dell’Arcidiocesi si disarcivescovis… ecc 🙂 ) a tagliare il nastro.
In effetti perchè stupirsi.
Per 1 anno e mezzo a capo dello IOR avevano un aristocratico, armatore che costruiva navi da guerra e navi di lusso. Solito connubio militari-chiesa (dio-patria) e ricchi. D’altronde ci sono i cappellani militari e sono anche aumentati negli ultimi anni.
“No al matrimonio usa e getta”
Papa ufficiale: Sono d’accuerdo, sto vizio dell’americani de sposarse all’apierto e non in una bella chiesa… ed effettivamente la Volksvagen ha fatto autos meliores.
Segretario: Ha un modo tutto suo di capire le cose…
“Volkswagen”, errore mio non del papa. 😉
La signora Meloni ha un senso veramente limitato della realta e sta cercando di pescare voti che le mancano tanto nelle acque torbide delle acquesantiere .
Non conosco le cifre italiane ma mi è capitato stamattina di leggere su un giornale francese che ci sono 125 000 divorzi all’ anno il che significa che 250 000 persone che vivono in coppie si separano cioe che non vogliono piu vivere assieme .
Una donna viene picchiata a morte ogni 2 giorni . Ogni anno 220 000 donne subiscono violenze di ogni tipo, senza poi parlare degli bambini picchiati che subiscono anche violenze sessuale . La signora Meloni, invece di sparare le sue stupidita che non hanno niente a che fare con la realta quotidiana della gente dovrebbe invece capire che per i bambini non è la vita con due persone che si odiano la soluzione migliore !
Poi se vai a vedere la Meloni e i suoi “matrimoni” politici, vedi che ha cominciato con Msi, poi An, poi PdL, poi Fratelli d’Italia… Partiti usa e getta?
E sì che la Meloni l’ha provata sulla sua pelle la separazione dei genitori.
Forse, più che il divorzio breve, preferisce il divorzio ‘fai da te’.
E questa?
ht tp://milano.corriere.it/cronaca/15_aprile_24/expo-cerimonia-apertura-saluto-diretta-papa-francesco-9a074bce-eaaa-11e4-850d-dfc1f9b6f2f5.shtml
‘Ste piattole s’imbucano dappertutto: e la madonna replicante, e l’ostentazione della sindrome di Torino, e il Banale che vuol salutare, e l’hanno santo a rimorchio dell’expo…
(Flo, non leggere, tanto non le capisci… 👿 )
@ Diocleziano. Anch’io ho un diplomino di quinta elementare, esattamente come lei.
Guarda che è un tarocco: alle elementari non danno diplomi. 😉
(forse hai studiato a Tirana col Trota)
@Flo
Grazie per avercene messo a parte. Ora dormiremo sonni tranquilli…
non leggere, tanto non le capisci… 👿 )
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Fermi,non stuzzicate la tigre che o ricomincia dal PRECAMBRIANO,PALEOZOICO (vita antica), MESOZOICO (vita intermedia) CENOZOICO (vita recente)e dimostrare
che l’uomo viene dal mare e quindi bla…..bla……..bla…..
Ti saluto simpaticone,
l
A che titolo interviene il papa, un capo di stato estero?
L’EXPO è organizzato dall’Italia e all’inaugurazione gli interventi sono italiani. Non mi risultano altri interventi di capi di stato. Il Vaticano ha finanziato l’EXPO?
La religione cattolica non è più religione di stato da 31 anni e non mi risulta che il papa sia un funzionario dello stato italiano.
Hanno bisogno dello sciamano per riti superstiziosi ……..
@ RobertoV
Per non parlare delle ultime, patetiche notizie di un timido riavvicinamento fra Vaticano e Turchia, timidi baci scambiati fra gli stand dell’Expo… non voglio entrare nel merito ora della posizione del governo Erdogan sul massacro/genocidio armeno, fra Realpolitik e diritti umani, ma non capisco perché dovrebbero riguardarci i bisticci fra quello che è uno “Stato indipendente” (almeno finché non c’è da pagare, o da rispondere per i crimini sessuali…) e quell’altro fanatico…
P. S.: Hanno bisogno dello sciamano per riti superstiziosi ……
Finché non si tratta della danza della pioggia… ché qui fra domenica sera e stamane ne è caduta un bordello 😉
E questa è la dimostrazione (l’approvazione del divorzio breve con solo 28 voti contrari) che la maggioranza dei cattolici italiani quando qualcosa gli fa comodo, di quello che dice la Chiesa se ne fotte allegramente.
E sono molto meno anche della percentuale ufficiosa dei cattolici.
“Gigli ha anche abbandonato la cerimonia ufficiale del 25 aprile a Udine, nel momento in cui il sindaco Furio Honsell ha parlato dei matrimoni omosessuali.”
Honsell: Appena se ne parla scappi come al solito… vero? Ma stasera dormi sul divano!
Gigli: Ti ho detto che non mi sento ancora pronto!
Honsell: Sono tre anni che dici così!
Una volta, alle jene, hanno fatto una domanda alla meloni sui crocifissi nei luoghi pubblici. Sembrava posseduta. Avrebbe potuto tranquillamente interpretare una fanatica che aggredisce un eretico condannato al rogo. Che pena, è ancora giovane…
Gà ci vuole stomaco per vedere queste sedicenti iene che poi non sono altro che stalker prestati al giornalismo (giornalismo?), (poi è vero che ormai ci vuole stomaco a vedere tutto) ma anche tu @mafalda non scherzi quanto a fanatismo!
Anche il tuo linguaggio rozzo mi ricorda proprio la Meloni, una che piace tanto a quella brava e pia personcina di Travaglio perchè, come lui, è nata già vecchia!
Engy
Per dirti la verita non ho mai guardato le iene, non perchè non voglio vederle ma perche non guardo quasi mai la TV salvo qualche servizio o programma politico .
In quando riguarda Mafalda, non ho mai notato un linguaggio rozzo in quando la vedo non tanto presente ” su questo schermo ” …
Pero mi sembra, a quanto sento attorno a me ( gente al bar ) che questa trasmissione piace a tanti . E ovvio che questi programmi non possono piacere alle persone ” per bene “…
@E.n.g.y
Per la seconda volta: cosa avrebbe di rozzo il linguaggio di mafalda?
mio caro Gerard,
non ho capito se quel “per bene” è sarcastico oppure serio: ebbene sì, devo ammettere che non sempre si riesce a capire l’intento, se non con le faccine.
Ad ogni buon conto guarda, io vedo parecchia tv, di tutto e di più, e anche delle boiate pazzesche; ma programmi come le Iene, Striscia, ma anche Servizio Pubblico, Ballarò, ecc, – dove stanno appunto pseudo-giornalisti (magari con ben altre aspirazioni), di solito giovani rampanti col nasino moralista sempre all’insù, che inseguono le persone e incalzano con domande o stupide o fatte nel momento meno opportuno (per strada), ottenendo nel mio caso l’immediata simpatia per il pedinato di turno, fosse anche Jack lo squartatore – ebbene, questi programmi non ce la faccio a seguirli, mi fanno veramente caCare (insieme a tutti quei reality di cucina o di nuovi talenti – seguitissimi purtroppo – dove c’è quella cattiveria studiata e quella volontà di umiliare che mi fa impressione).
@E.n.g.y
Praticamente, l’ennesimo sfogo su ciò che non ti piace e che non c’entra un tubo con la news. Prassi. Ma ancora non hai spiegato perché il commento di mafalda sarebbe rozzo.
è rozzo – per me – nel linguaggio, linguaggio che esprime concetti brutalmente manichei, mentalità aggressiva e intollerante.
ma di sicuro mi sbaglio giemmedi, io mi sbaglio spesso al contrario di te!
e di quale sfogo blateri o mio caro trentenne ?
@E.n.g.y
Che lo sia per te è irrilevante. Inoltre, spiega dove sarebbe aggressivo, intollerante e manicheo. Che puntare i piedi e dire “è così” senza saper argomentare non è meglio.
Sai, quando te lo fanno notare tutti, forse, il dubbio che sbagli dovresti fartelo venire. Storpiare i nicknames è da te. Se questo è il massimo delle tue capacità argomentative, non stupirti delle reazioni ai tuoi commentucoli.
e di quale sfogo blateri o mio caro trentenne ?
Io comunque, a lungo termine, non starei a preoccuparmi più di tanto delle fantasie morbose che i nostri politici possono partorire in materia di legislazione sul matrimonio, per il semplice motivo che nel giro di pochi anni saranno tutte superate dai tempi.
Fra un po’, semplicemente, si limiteranno TUTTI ad andare a convivere e non si sposerà più nessuno; il matrimonio “tradizionale”, sia civile che religioso, non avrà alcun bisogno di essere abolito, o nemmeno riformato e ridiscusso, perché tanto sarà completamente abbandonato nella pratica, e nessuno ne sentirà la mancanza…
Tra le nuove nascite, siamo già arrivati a più di un quarto, e in alcune province anche un terzo, di bambini nati da genitori non sposati.
Non escludo che poi alcune di queste coppie si sposino dopo…
…ma di sicuro vuol dire che è andato a cadere anche il tabù principale che ancora restava fino a pochi anni fa, ossia quello della convivenza libera che “può andare bene solo finché non si hanno figli”, ma appena questi arrivavano ci si sarebbe dovuti precipitare a sposarsi subito, per “non farli nascere in una situazione irregolare”.
Nel giro di altri 10 o 20 anni, chi se lo fila più, il matrimonio?
L.
Non credo, ci sono tutta una serie di tutele legate al matrimonio. Per la legge italiana il partner di una coppia non sposata è un signor nessuno, alla fine l’Istituto di matrimonio è proprio questo, faccio ufficialmente sapere allo stato che noi coppia costituiamo un sodalizio socioeconomico e questo vale anche per le unioni civili che ci sono negli altri paesi. Quindi servono queste modifiche all’istituto per tenerlo al passo coi tempi.
Anch’io credo che sulla tendenza di questi anni i matrimoni diminuiscano ma non per l’avanzare della secolarizzazione ma per l’enorme disoccupazione giovanile e il precariato. Chi ufficializza alcun sodalizio socioeconomico se non ha alcuna stabilità di reddito?
Nell’ultimo periodo credo che serva qualche virgola. Spero sia comprensibile lo stesso. 😆
Torneranno a salire se introdurranno i patti matrimoniali, come pare siano stati proposti.
i patti matrimoniali …. non mi riguardano e penso non mi riguarderanno giammai, ma a me fanno inorridire mio caro @Diocleziano, te cosa dici ? 🙂
Ciao, mia diletta, è un po’ che non ci incontriamo 😉
Per la verità anche a me non interessano personalmente, ma penso che possano evitare problemi in seguito; e poi, se non ci si mette d’accordo, si può sempre evitare di sposarsi… no? Ma valeva anche prima, non c’è legge che prevenga i guai degli sprovveduti.
per francesco s. :
ma appunto, la tua visione presuppone un’istituzione matrimoniale che abbia come unico scopo quello di “costringere qualcuno a mantenere qualcun altro”.
E quindi, anche se in un prossimo futuro le cose andassero meglio e ci fosse meno disoccupazione e meno precariato giovanile, chi glielo farebbe fare, alla gente, di sposarsi?… visto che ormai è largamente passato nella normalità assoluta delle cose, il concetto che la sussistenza economica riguardi le singole persone e non i clan familiari, ANCHE se poi le persone stanno in coppia e stanno in famiglia?
Davvero pensi che, se solo ci fosse un po’ di ripresa economica e ci fosse meno disoccupazione, si tornerebbe immediatamente al modello arcaico in cui le donne erano ben contente di occuparsi della casa a tempo pieno facendosi mantenere dai mariti, e gli uomini erano ben contenti di avere la moglie che non lavorava, purché facesse trovare tutto pronto a casa? Ma dai, non è credibile!
L.
Paniscus
Tu confondi il matrimonio civile con quello religioso. Il matrimonio civile è un accordo tra pari, che sancisce un sodalizio socioeconomico di una coppia. Lasciamo stare il caso italiano, dove la commistione con la religione ne ha fatto un accordo quasi blindato, ma qualcosa si muove. Il riconoscimento ufficiale dell’unione (questo è il matrimonio o le unioni civili che si chiamano così solo perché a qualcuno piace dogmaticamente solo il matrimonio tra un uomo e la donna) risponde ad un bisogno. Con 42% di disoccupazione giovanile e precarietà del lavoro mi stupisco ancora che qualcuno si sposi.
“Tu confondi il matrimonio civile con quello religioso. “
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Per nulla, io parlavo solo del matrimonio civile.
Del matrimonio religioso proprio non mi interessa parlarne, lo considero irrilevante a qualsiasi considerazione legale o economica.
Ma comunque, parlando appunto del matrimonio CIVILE, insisto a sostenere quello che ho detto: indipendentemente dalla crisi economica, è inevitabile che anche quello subisca, nel tempo, un drastico calo di interesse e di appeal sociale.
Mi sembra normale che ANCHE l’importanza attribuita al matrimonio civile vada inesorabilmente a diminuire col tempo, quanto più una società si allontana dalle modalità familiari “arcaiche”… cioè, quanto più la società è fondata su diritti e doveri dei singoli individui e non sulle dinamiche relazionali di gruppo contano più dei diritti degli individui.
Il legame matrimoniale ufficiale sancito dalla legge, in passato, era considerato importantissimo per due motivi: perché assicurava la “sistemazione economica” a persone che altrimenti non avrebbero mai potuto (o voluto) mantenersi da sole, e perché attribuiva ai figli uno status legale MIGLIORE di quello dei figli nati fuori dal matrimonio. E a questo si aggiungeva un fattore psicologico, cioè la paura della gravissima disapprovazione sociale che colpiva le coppie conviventi senza matrimonio.
– Se (giustamente) non c’è più nessuna differenza di legge tra figli nati dento e fuori dal matrimonio;
– e se (altrettanto giustamente) sia uomini che donne possono avere una propria indipendenza economica allo stesso modo;
– e se la convivenza è stata completamente sdoganata anche sul piano dell’approvazione sociale…
…la gente non si sposa più, semplicemente perché non c’è più nessun vantaggio concreto a sposarsi, e perché non ci sono più nemmeno le pressioni sociali simboliche per farlo.
Ormai, nemmeno la nonna ultraottantenne media si scandalizza più se la nipote va a convivere col fidanzato: al massimo continua a covare la speranza che prima o poi decida di sposarsi in seguito, ma di sicuro nessuno viene rinnegato dalle famiglie o ostracizzato sul lavoro perché conduce una vita di coppia “irregolare”!
Se la causa di tutto fosse solo la crisi economica, come dici tu, non diminuirebbero “solo” i matrimoni regolari, diminuirebbero drasticamente anche tutte le altre forme di famiglia. Invece quello che notavo io è che comunque, tanta gente, anche se non si sposa, va a convivere lo stesso e fa figli lo stesso.
Se il problema fosse solo economico, non potrebbero fare nemmeno quello, no?
Non mi risulta che pagare un affitto o mantenere un bambino costi di meno se i genitori sono conviventi senza matrimonio!
Io ho due figli in età da elementari e quindi posso dire di frequentare da almeno 10 anni un numeroso campionario di altre famiglie con bambini: bene, tra tutti, ce ne sono sorprendentemente POCHI nati all’interno di un regolare matrimonio tradizionale.
E sia chiaro che non parlo di separati, riaccompagnati, o ragazze madri… parlo soprattutto di famiglie stabili, che stanno felicemente ancora insieme, e che insieme allevano figli senza essersi mai sposate, o essendosi sposate solo molti anni DOPO la nascita dei figli, quando già da anni gestivano insieme una casa, una famiglia e tutte le normali responsabilità quotidiane da coppia stabile di adulti.
Alcuni stanno economicamente meglio, altri peggio, ma comunque una famiglia se la sono fatta, e conducono una vita indistinguibile da quelli sposati in maniera più tradizionale.
Non credo che questa sia la tipologia di persone che “non si sposano perché non se lo possono permettere”, e che “se non ci fosse stata la crisi economica, si sarebbero sposati prima”! Semplicemente, non si sposano perché la cosa ha perso qualsiasi significato concreto ed è diventata irrilevante…
L.
Anzi, aggiungo un’ultima osservazione: se il problema fosse davvero “solo” economico, tra le giovani coppie di formazione nuova i matrimoni dovrebbero essere di più e non certo di meno.
Ossia, SE è vero che il matrimonio garantisce determinati vantaggi dal punto di vista economico e giuridico, allora è PROPRIO in una situazione di fragilità e precarietà, che la gente dovrebbe aspirare di più a garantirsi tali vantaggi, rispetto a una situazione in cui comunque si sta meglio tutti.
Per esempio, se in una coppia uno solo dei due ha un lavoro in regola, e l’altro è disoccupato o lavora solo occasionalmente (e non più “per scelta familiare” come si faceva 50 anni fa, ma perché proprio non trova), tale coppia dovrebbe avere PIU’ interesse a farsi riconoscere, che so, il diritto agli assegni familiari, o le detrazioni per il coniuge, o le facilitazioni per famiglie monoreddito… senza contare che l’accesso a mutui e finanziamenti privati è più facile per chi dimostra di avere una situazione familiare stabile.
Per cui, perché mai queste giovani coppie in difficoltà economiche dovrebbero comunque preferire la convivenza libera (pagando mutui o affitti lo stesso, e mantenendo figli lo stesso)?
Scusa, ma non mi torna proprio!
L.
Va bene, ma mi pare ingenuo sottovalutare l’aspetto economico, non ci possiamo solo basare sulle sensazioni delle esperienze personali. Allo stato attuale il matrimonio garantisce tutele alle coppie e se è vero che c’è chi pur stando bene economicamente non cerca il riconoscimento ufficiale della propria unione e gli sta bene così per una valutazione di pro e contro, c’è anche chi non si sposa e non convive nemmeno perché non ha i mezzi e si sposerebbe pure perché non vuol essere un signor nessuno per lo stato e incorrere in spiacevoli inconvenienti burocratici legati all’ufficiositá della situazione.
e allora la mia domanda rimane valida: come si spiega che nascano un sacco di bambini da genitori che non si sono sposati, ma che comunque convivono, e hanno la possibilità di fare una vita familiare stabile? E che non sentono l’esigenza di sposarsi nemmeno quando il figlio ormai c’è?
È chi lo nega? C’è a chi va bene così (lo ripeto anche se lo avevo già scritto). Resta il fatto che c’è un’alta dissoccupazione giovanile e che si raggiunge più difficilmente l’indipendenza economica (fonti ISTAT), e quindi non si può spiegare la riduzione dei matrimoni solo come un fatto di costume, trascurando l’aspetto economico. Buona notte, vista l’ora.
ma veramente io conosco coppie conviventi e con figli che sono sì poco interessati al matrimonio ma in più hanno diversi vantaggi economici (non avranno altri diritti ma vantaggi economici sì): visto che marito e moglie sono sempre e comunque considerati come unico nucleo anche quando non convivono, mentre due genitori non sposati e che magari risultano non conviventi grazie ai soliti mezzucci da italiano medio che sposta fittiziamente residenza (quante volte l’abbiamo visto fare o anche fatto? ), ebbene questi ultimi hanno vantaggi per l’isee, le detrazioni per i figli a carico, gli assegni famigliari, le esenzioni per i ticket sanitari, l’importo delle rette di scuole e asili, ecc.
@E.n.g.y
Il problema è chi usa i mezzucci (esecrabile comunque) o il fatto che si venga messi nelle condizioni di doverlo fare? Non è che è l’impostazione della famiglia giuridicamente intesa a risultare problematica, vero? Dire che conosci coppie che si comportano così non è dato sufficiente a generalizzare. Nitidezza fuorviante. Vedi che sei tu…
Engy, poche balle: io chi dichiara una residenza fasulla commette un’irregolarità e se viene sgamato può benissimoe ssere sanzionato, multato, e costretto a restituire tutto ciò di cui si è appropriato indebitamente. E assicuro che fare i controlli sarebbe facilissimo, qualche anno fa nel mio comune l’hanno fatto, e hanno ricacciato indietro dalle graduatorie dell’asilo nido un sacco di famiglie che si erano piazzate in posizioni alte perché si erano dichiarate “famiglie monoparentali” senza esserlo, restituendo la giusta posizione in graduatoria a chi era stato scavalcato ingiustamente. Due conviventi veri e normali che dichiarano onestamente la residenza non hanno nessun vantaggio rispetto a una coppia sposata. Nei casi che dici tu, l’irregolarità non sta affatto nell’essere conviventi, sta nel fatto di aver dichiarato il falso.
O quello che ti rode è che i conviventi, se sono disonesti, possono provare a usare il mezzuccio mentre gli sposati, se sono disonesti anche loro, vorrebbero farlo anche loro ma non possono?
Paniscus,
non capisco perchè dovrebbe rodermi qualcosa, io poi convivo e non ho figli … come mai questa aggressività?
quello che ho raccontato si riferisce a casi che conosco personalmente e non sono balle.
La disonestà è disonestà, punto, e chi vuole essere disonesto bene o male, sposato o convivente, trova il modo per esserlo.
altra cosa Paniscus: forse nella tua città i controlli saranno più severi e la mentalità generale sarà più onesta. Nella mia è capitato a una mia amica che, non avendo voluto ricorrere al cambio di residenza fittizio per avere un qualche vantaggio economico, poi si è sentita dare della cogliona da un sindacato affiliato alla Cgil …
Sarà, ma io non credo nemmeno alla sincerità di quella gente. Alla fin fine non si tratta altro che di “omaggi feudali” alla CCAR, al fine di procurarsene dei benefici politici. Sono come quei personaggi secenteschi che si inchinavano facendo svolazzare i loro cappelli piumati.
Finchè la chiesa avrà un po’ di potere, su politici come quelli potrà sempre contare. Peccato, poi, che il “bacio della pantofola” sia stato abolito, perchè avrebbe dato ai suddetti, l’occasione di manifestare al massimo grado la loro deferenza verso il clero….peccato davvero………..
Saluti. GdL
“Molte persone religiose sono sospettosissime. Sembra che – per motivi puramente religiosi, s’intende – sull’iniquità la sappiano molto più lunga dei reprobi”.
(R. Kipling)
@ Giovanni da Livorno. Con la protervia non si discute: la si compiange perchè rivela di fuori il livore e la supponenza che covano dentro.
@Flo
Neanche con la supponenza e con i giri di parole…