C’era il precedente di Malta: un paese in cui il cattolicesimo gode di un consenso bulgaro, e in cui le unioni civili e l’adozione da parte degli omosessuali sono tuttavia state approvate dal parlamento. C’era anche il precedente della Slovacchia, dove a febbraio è stato respinto — per mancato raggiungimento del quorum — un referendum contro i matrimoni gay. La consultazione tenutasi venerdì in Irlanda era però molto più significativa. La scelta era tra sì e no, in un paese… Leggi tutto »
Archivi Mensili: Maggio 2015
Il cielo irlandese e il seminterrato italiano
Dopo la Slovenia, della quale avevamo già parlato da queste parti, l’Irlanda (quantomeno, la maggioranza della) festeggia con clamore internazionale il referendum costituzionale che ha portato al riconoscimento dei matrimoni omosessuali, mentre il parlamento groenlandese, passando decisamente più inosservato, ha votato all’unanimità l’adozione delle leggi danesi sulla legalizzazione del matrimonio e dell’adozione per le coppie dello stesso sesso. Insomma, contando i 28 stati dell’Unione Europea, sono rimasti solo in 9 a non prevedere alcuna forma seppur minima di riconoscimento delle… Leggi tutto »
Una nuova ricerca mostra la minaccia esistenziale che gli atei pongono ai credenti
La gente non ama la morte, la teme e farebbe qualsiasi cosa per evitare di pensarci. È una delle ragioni per cui la religione è così potente. Infatti non si muore davvero quando c’è una meravigliosa vita che ci attende dopo la morte. La religione in molti modi funge da meccanismo di difesa contro la paura della morte. E secondo una nuova ricerca pubblicata nel giornale Social Psychological and Personality Science (Giornale della Psicologia sociale e della Scienza della Personalità),… Leggi tutto »
La clericalata della settimana, 21: il Governo
Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”. La clericalata della settimana è del governo
Premio di laurea Uaar 2015
Anche quest’anno l’Uaar assegnerà il premio di laurea per studenti meritevoli. Un appuntamento che ormai è arrivato alla nona edizione e prevede l’assegnazione di tre premi da mille euro l’uno per le tesi giudicate migliori: un modo per valorizzare la cultura laica e l’impegno di giovani studiosi. Contiamo anche sulla vostra collaborazione per far conoscere questo concorso nelle università!
8×1000 alla Chiesa cattolica: nonostante gli slogan pochi fondi agli interventi caritativi
«È paradossale. Dei 995 milioni di euro — 60 in meno rispetto al 2014 — dei fondi 8 per mille che la Chiesa cattolica riceverà quest’anno, solo un misero 27% andrà ad interventi caritativi. Come emerso ieri all’Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana, per l’ennesima volta la quasi totalità dei fondi sarà destinata ad esigenze di culto e pastorale (40%) o al sostentamento del clero (33%)». Ha commentato così il segretario dell’Uaar, Raffaele Carcano, i dati 8 per mille diffusi… Leggi tutto »
L’Uaar “rifonde” al prof. Coppoli lo stipendio trattenuto dallo Stato
Domani si terrà il convegno “Laicità e scuola pubblica. A che punto è la notte?”, organizzato dal circolo Uaar di Terni insieme ai Cobas e all’associazione culturale “Civiltà Laica”, con la partecipazione, tra gli altri, di Piero Bernocchi (dei Cobas-Scuola) e Franco Coppoli, il docente sospeso per un mese dall’insegnamento e dallo stipendio per aver rimosso il crocifisso dalle aule dell’Istituto “Allievi – San Gallo” di Terni, nel quale insegna. Nel corso dell’incontro l’Uaar consegnerà a Coppoli lo “stipendio” raccolto… Leggi tutto »
Il governo impugna la legge del Friuli Venezia Giulia sul biotestamento
L’Uaar esprime sconcerto e amarezza per la decisione del governo Renzi di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la legge regionale con cui il Friuli Venezia Giulia ha introdotto il registro per le libere dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario (Dat), perché le materie trattate dalla norma sarebbero di esclusiva competenza dello Stato.