Sconcertante che il Vicariato inviti i docenti di religione alla manifestazione contro i diritti gay

«Si tratta dell’ennesima conferma della contraddizione di un sistema — quello degli insegnanti di religione pagati dallo Stato ma scelti, ed in caso rimossi, dalle Curie — che andrebbe riformato alla radice, come l’Uaar dice da sempre». Ha commentato così il segretario dell’Uaar, Raffaele Carcano, la notizia, diffusa dal settimanale Adista, che il Vicariato di Roma, nella persona di don Filippo Morlacchi, direttore dell’Ufficio per la pastorale scolastica, ha scritto ai docenti di religione cattolica della diocesi, che insegnano (anche e soprattutto) nella scuola pubblica statale, per invitarli a prendere parte alla manifestazione del 20 giugno prossimo contro il ddl Cirinnà.

Nella tradizionale lettera di fine anno scolastico don Morlacchi scrive infatti esplicitamente: «Desidero ancora comunicarle che sabato 20 giugno, alle ore 15.30, è stato organizzato un corteo da piazza della Repubblica a piazza san Giovanni in Laterano per contestare il disegno di legge Cirinnà (su matrimonio e adozioni di coppie omosessuali) e il disegno di legge Fedeli (che, nonostante l’apparenza di doverosa tutela delle “pari opportunità”, mira ad introdurre organicamente nelle scuole l’educazione sessuale secondo la gender theory). Il Vicariato di Roma non è tra i promotori ufficiali dell’iniziativa, ma la appoggia, conoscendo bene il significato dei disegni di legge ricordati: perciò, anche a nome del cardinale Vicario, vi esorto a partecipare a questa mobilitazione, quantomeno per esprimere che i temi sensibili dell’educazione non possono essere imposti dall’alto. È giusto che il coinvolgimento pubblico degli insegnanti non si limiti a contestare scelte di natura amministrativa o economica, come recentemente è accaduto, ma si manifesti anche quando si tratta di temi squisitamente educativi, certamente non meno importanti».

«I profili da considerare sono diversi», prosegue Carcano: «Prima di tutto l’opportunità che il “datore di lavoro” convochi i propri “dipendenti” a iniziative, non partecipando alle quali magari si rischia una penalizzazione della propria situazione lavorativa. In secondo luogo ci sarebbe da domandarsi se in questo caso non valga quella, in altri casi, tanto decantata “libertà di coscienza” che appare sempre più un principio ritenuto applicabile a intermittenza». Infine, prosegue Carcano, «non si capisce perché la diffusione degli ormai celebri opuscoli dell’Unar contro l’omofobia siano stati considerati una indebita ingerenza, al punto che alla fine il Ministero li ha messi al bando, mentre nessuno dice niente su queste iniziative del Vicariato!».

«Non c’è da stupirsi, non si tratta neppure del primo caso di questo tipo: solo qualche settimana fa il vescovo di Verona ha preso carta e penna per suggerire ai docenti di religione chi votare alle elezioni regionali che ci siamo appena lasciati alle spalle. Per non parlare poi della lettera scritta nel novembre scorso dalla diocesi di Milano agli insegnanti di religione per chiedere loro di segnalare colleghi o progetti scolastici che trattassero con gli alunni temi legati all’omosessualità e all’identità di genere. Ma allora: se i docenti di religione cattolica sono, oltre che scelti, anche agli ordini dei vescovi per attività extrascolastiche, che siano i vescovi a pagarli, visto che costano circa un miliardo alle esauste casse pubbliche! Di fatto si tratta della conferma — se ancora ne avessimo bisogno — che il Concordato va superato e che si dovrebbe procedere speditamente a una riforma della scuola, questa buona per davvero, che preveda la cancellazione dell’insegnamento della religione cattolica».

Comunicato stampa Uaar

Archiviato in: Generale, UAAR

81 commenti

bruno gualerzi

“Di fatto si tratta della conferma – se ancora ne avessimo bisogno – che il Concordato va superato e che si dovrebbe procedere speditamente a una riforma della scuola, questa buona per davvero, che preveda la cancellazione dell’insegnamento della religione cattolica».

Esatto… e credo non sia più il caso di promuovere iniziative per organizzare ‘laicamente’ le ore alternative: si tratterebbe di razionalizzare, sia pure in chiave laica, un provvedimento che così verrebbe in qualche modo legittimato. C’è solo un obiettivo da perseguire: l’eliminazione… e dovrebbero essere d’accordo anche i cattolici non integralisti.

mafalda

Credo che il Vaticano accetterebbe anche le adozioni gay, prima di mollare la dottrina nelle scuole…

dfghj

Il Vicariato ha fatto benissimo invece, pane al pane e vino al vino e vizio al vizio.
Altro che “omosessualità naturale variante della sessualità”, è così naturale che se tutti fossero così, non esisterebbe neppure il genere umano.
Proprio naturale eh…

RobertoV

dfghj
Anche se tutti fossero preti e suore non esisterebbe più il genere umano. Non è naturale essere preti e suore. Eliminiamo questo “vizio” di non voler fare figli e di rinunciare al sesso che è naturale……….

francesco s.

Non sono così sicuro che la legittimi, superata una certa massa critica che o non frequenta l’IRC o ha scelto l’alternativa, rende di fatto l’IRC inutile e non giustificabile l’assunzione di altri insegnanti. Quindi in prospettiva può portarne all’eliminazione. L’eliminazione potrebbe avvenire in maniera bilaterale solo con un accordo con la chiesa cattolica, figurati se molla da sola questo privilegio, oppure per modifica costituzionale, ma non sono sicuro che ci una maggioranza per far questo e non so se ci sarà in futuro. Quindi con realismo bisogna prenderne atto e puntare sul pluralismo. Poi le petizioni si possono sempre firmare come questione simbolica di protesta, ho firmato anch’io quella per l’abolizione del concordato, pur sapendo che non avrebbe avuto alcun effetto materiale.

tony

tutto condivisibile.
Purtroppo sappiamo dove siamo e con chi condividiamo la cittadiananza. La maggioranza dei genitori sceglie di far frequentare ai figli l’ora di religione. i più sperano in una funzione educativa e “caratteriale”, i famosi “valori”, qualsiasi cosa significhi. I ragazzi più grandi scelgono da soli e alle superiori le percentuali calano un po’. Alcuni genitori, assecondano i figli che non vogliono essere esclusi dalla scelta maggioranza dei compagni.
Perciò, se aspettiamo che l’ora di religione diventi inutile per mancanza di adesioni, ci vorranno dieci generazioni.

FSMosconi

“vi esorto a partecipare a questa mobilitazione, quantomeno per esprimere che i temi sensibili dell’educazione non possono essere imposti dall’alto”

Vien proprio da dire: da che pulpito!

Diocleziano

E da chi dovrebbero essere imposti i temi sensibili dell’educazione? Da loro?
E se non dall’alto, da che parte? Da dietro?

bruno gualerzi

@ Diocleziano
“E se non dall’alto, da che parte? Da dietro?”

Mi auguro in senso metaforico 🙂

Lorenzo Galoppini

Per inciso, è disgustoso che venga permessa una manifestazione contro i diritti degli altri che non ledono i propri come quella del 20 giugno.

Diocleziano

Eppure Sua Banalità proprio oggi ha chiesto ‘per favore’ che si costruiscano ponti invece di innalzare muri. Non far sapere all’emisfero destro quello che dice il sinistro.
Per favore… buon pranzo… buonasera.

Nuccio.C

Basta con l’ora di religione cattolica! O si trasforma in un’ora di storia delle religioni fatta da gente competente e super partes (ammesso che ci sia) o meglio venga abolita e l’onere di insegnare la religione sia totalmente e finanziariamente a carico delle parrocchie.
AMEN

mafalda

I cosiddetti “insegnanti di religione” (catechisti, in pratica) sono infiltrati del vescovi, spie. Da una parte fanno pena (tutti devono lavorare), dall’altra sono insopportabili da digerire, non come persone, ma come presenze inutili e onerose per la scuola.

Engy

su come si svolga l’ora di religione (se cioè si faccia catechesi o invece si preferisce un’altra impostazione), per quel che ne so e che mi raccontano quelli che hanno figli, dipende dall’ordine e grado della scuola: più i ragazzi sono grandi, meno catechesi si fa.
I cosiddetti insegnanti di religione, se davvero sono “infiltrati del vescovi, spie” (io non lo so), allora oltre a fare pena (e non perchè tutti devono lavorare, chè tanto fanno pena anche altri insegnanti di altre materie che, appunto, dovendo lavorare, tirano a campare) “sono insopportabili da digerire” SOPRATTUTTO come persone, non solo perchè “presenze inutili e onerose per la scuola”.
Perchè infine convincere/sensibilizzare i genitori sull’ora alternativa? I genitori lo sanno molto bene e se continuano a scegliere per i figli minorenni l’ora di religione, avranno i loro più o meno buoni motivi. Lei Mafalda, se per caso ha figli, ha piacere che qualche cattolico cerchi di convincerla a non scegliere l’ora alternativa?
Invece l’ora facoltativa di insegnamento della religione cattolica andrebbe semplicemente eliminata.

francesco s.

@Engy
Invece quella di religione deve rimanere o va pure quella eliminata?

Diocleziano

…ha piacere che qualche cattolico cerchi di convincerla a non scegliere l’ora alternativa?

Engy, in questo discorso c’è una certa asimmetria: non si tratta solo di un conflitto del punto di vista ideologico o culturale, ateismo vs religione, ma è anche questione di sostanza: c’è un insegnamento di parte pagato dallo stato. Senza ora di religione non ci sarebbe ora alternativa. Un problema ne causa un altro.

gmd85

@E.n.g.y

I genitori lo sanno molto bene

Come puoi affermarlo con certezza?

phil l'individualista

Non fa una grinza…
Sono un gregge di pecorelle non smarrite, non sono in grado di fare nulla senza un pastore che dica loro cosa fare o pensare .

mafalda

L’unica arma per fermare la dottrina nelle scuole sono i genitori. Dovrebbero essere sensibilizzati a scegliere le attività alternative, perché molti forse non sanno che hanno questa possibilità. Che siano uno o due soltanto in una classe non serve molto, il coraggio si trova se il gruppo è numeroso.

Giorgio77

Se proprio non si può fare l’ora di “storia delle religioni” perchè è un discorso abbastanza complesso (nella religione esiste pur sempre il mito), anche io sarei a favore di una bella legge costituzionale che impedisce l’ora di religione in tutte le scuole pubbliche, semplicemente la si abolisce e per chi vuole insegnare religione ci sono le scuole private. Mentre in filosofia e in altre materie si studiano diverse correnti di pensiero, l’ora di religione cattolica ha una connotazione troppo ideologica e faziosa per avere senso nelle scuole pubbliche.

Gianluca

Giorgio77

“per chi vuole insegnare religione ci sono le scuole private”

Io direi per chi vuole insegnare religione ci sono le chiese.

A scuola si studia.

Florenskij

Un gay, per motivi suoi, di cui è pienamente consapevole e di cui di ritiene personalmente giudice, chiede di essere aiutato a “ricondizionarsi” in senso eterosessuale. Lo psichiatra non può trattarlo secondo i suoi desiderata perchè le disposizioni dell’Ordine dei Medici Psichiatri glielo vietano. È libertà di coscienza questa?

gmd85

@Flo

Ma chi vuoi far abboccare. Lo psichatra degno di questo titolo sa che la richiesta è infondata. Che facciamo, ci lamentiamo del fatto che ci siano medici che non amputino arti ai feticisti delle amputazioni perché la legge e il codice deontologico vietano di procurare danni alla persona?
Tra l’altro, un gay che dovesse chiedere di essere ricondizonato, come minimo proviene da un ambiente poco salutare.
Ah, Flo…

Angelo

Lo stesso discorso vale anche per un eterosessuale che voglia diventare gay?

Luca

Motivi suoi di cui si ritiene personalmente giudice? Ok allora aboliamo i ricettari, legalizziamo qualsiasi droga, lasciamo che le persone assumano farmaci a caso e si sottopongano a qualsiasi intervento desiderino. A qualsiasi età. Perché in fondo a cosa serve specializzarsi per dieci anni in psicologia o psichiatria, a cosa servono decine di studi e una fitta rete di collaborazioni internazionali, tanto c’è il parroco di quartiere che la sa più lunga di tutti.

Florenskij

PS. La tematica dell’ateo che non vuole figli perchè l’esistenza individuale è destinata al dolore, alla noia e alla morte non è una mia pensata ma si trova in un film di Ingmar Bergman ( se non ricordo male, la moglie desiderosa di maternità era Ingrid Thulin).
Su Sheldrake risponderò appena possibile, magari per le rime, come a suo tempo ho fatto con Diocleziano a proposito di Bonaventura.

gmd85

@Flo

Quindi, visto che l’ha detto Ingmar Bergman, è il Verbo? Adesso ci mettiamo a fare la lista di autori in un senso o nell’altro e vediamo che viene fuori? No, vero?

Diocleziano

Vedo che è un episodio che ha segnato la tua vita… :mrgreen:
(Sei in grado di recuperarlo? Mi piacerebbe rileggere il botta e risposta)

Stefano™

@ Florenskij

Su Sheldrake risponderò appena possibile

Le risposte le hanno già date gli scienziati, non perda tempo.
Si documenti piuttosto sulle differenze tra scienza e pseudoscienza.

Florenskij

Molto probabilmente il film è “Il posto delle fragole” 1957.

Florenskij

Gmd85. Non facciamo finta di non aver capito, perchè “accà nisciuno è fiesso”, come dicono a Napoli.
Io non ho per nulla affermato che Ingmar Bergman è il Verbo… figuriamoci, non c’è nulla di più acattolico di un austerissimo e afronzoluto ex protestante scandinavo; mentre cattolicissimo è l’ateismo di Luis Buñuel, il regista de “La Via Lattea”, che suonava volentieri il tamburo nella processione commemorativa del Miracolo di Calanda, quello della gamba ricresciuta nel ‘600.
Ho voluto soltanto portare adeguati riferimenti per sostenere che il problema esiste ed è serio. Comunque, non dovrebbero bastare i nitidissimi versi del grande pensatore ateo Giacomo
Leopardi nel”Canto notturno di un pastore errante dell’Asia”?

gmd85

@Flo

il problema esiste ed è serio

Non per me. E, non per parlare a nome di altri, neanche per gli altri che scrivono qui. Se lo è per te o è la solita morbosa tendenza cattolica a sondare le peccaminose e tribolate anime altrui (la trave proprio non si vede, eh) o un tuo solito patetico tentativo di negativizzare in qualche modo il concetto di ateismo, con i soliti accostamenti, manco fossi un neonato che vuole inserire il quadrato nel cerchio. Ciò detto, riesci ad attenerti alla tematica in questione, almeno una volta?

Stefano™

@ Florenskij

Un ateo non è altro che uno che non crede ad affermazioni non provate e/o contradditorie su divinità. L’ateismo è un caso particolare di quello più generale di rigetto di credenze infondate.
Da questo atteggiamento non deriva la propensione a soffrire di brufoli piuttosto che essere pessimisti, a meno che anche lei non patisca simili disgrazie tutte le volte che rigetta una stupidaggine. Il tentativo di abbinare le due cose è palesemente sconclusionato, quindi da rigettare per i soliti motivi più su elencati, con buona pace di registi o poeti, più o meno bravi e più o meno famosi.
Al contrario non posso non notare come chi invece accetta credenze sconclusionate sia portato ad usare spesso e volentieri linee di pensiero della medesima qualità, pur se gli si fa notare che non hanno alcun pregio o sostanza.

Giorgio Pozzo

Comunque, non dovrebbero bastare i nitidissimi versi del grande pensatore ateo Giacomo
Leopardi nel”Canto notturno di un pastore errante dell’Asia”?

Bastare per che cosa? Per dimostrare che anche un ateo pervaso da pessimismo cosmico riconosce, in qualche modo, l’esistenza di qualcosa di trascendente?
Io direi che la risposta sia un secco NO, in quanto si vuole affibbiare alla Luna leopardiana un ruolo esistenziale che questa non ha. La Luna non simboleggia il trascendente, e meno che mai il Trascendente, con la t maiuscola. La Luna è la realtà, la natura, che con la propria indifferenza sembra invitare ad una inutile ed illusoria ricerca dell’inesistente soprannaturale.
L’ateismo non è ricerca di qualcosa del quale si sente il bisogno, ma l’ammissione che questo qualcosa non esiste in quanto non si cura di noi.

giovanni da livorno

@ Florenskji

caro Florenskji, che piacere risentirla! avevo addirittura temuto che qualche novello maresciallo, poi generalissimo, Stalin (sicuramente spuntato fuori dai meandri serpentiformi e luciferini dell’UAAR) l’avesse mandato in qualche gulag, come il suo omonimo. Mi compiaccio di rileggere i suoi post…… MA per i post, come tali, NON per il loro contenuto.

Venendo a noi: QUESTIONE “RICONDIZIONAMENTO” DEI GAY: a parte il fatto che ci sono psichiatri e psicologi che seguono e applicano le c.d. “terapie riparative” di quel tale J. Nicolosi e non vengono assolutamente radiati dall’ordine.
Ce ne uno scrive libri a sostegno delle terapie suddette e che trae (dice lui) validi spunti, in campo psicanalitico dal pensiero dell’Aquinate, il quale è sempre regolarmente iscritto all’ordine degli psicologi e psicoterapeuti della Lombardia.
Inoltre, provi, come ha fatto un mio amico, a spacciarsi per un gay e a scrivere al NARTH (l’organizzazione creata da Nicolosi e che ha una filiazione ed un sito anche in Italia), chiedendo di farsi indicare uno psicologo che adotti le terapie in questione e vedrà che gli daranno, nome , indirizzo, telef. e mail di quello più vicino alla sua residenza. E naturalmente si tratterà di un professionista regolarmente iscritto all’albo.
Quindi, caro Florenskij non venga a parlarci di libertà di coscienza e di cura, perchè queste ci sono. Le dichiarazioni ufficiali degli ordini professionali, al proposito, non sono che pezzi di carta come le grida manzoniane e inapplicate come quelle.

Comunque uno psichiatra o psicologo (di quelli che noi apprezziamo) prima di attribuire il malessere causato dalla condizione di omosessuale, alla condizione stessa, si domanda SERIAMENTE se quel malessere non sia causato dallo stigma sociale, perdurato per secoli (e in gran parte perdurante) nei confronti dei gay, e quindi ormai INTERIORIZZATO dalla collettività.

In secondo luogo: L’ATEISMI E LA MANCATA PROCREAZIONE, ebbene, essi non stanno per niente in relazione di causa-effetto.
Alla base del voler avere figli, non c’è l’ateismo, ma una concezione pessimistica dell’esistenza.

Un credente può benissimo avere una concezione pessimistica del mondo e non mettere al mondo figli, suffragando la sua scelta con passi come 1 Corinzi 7, 8 e sgg. (poi basta pensare ai Catari, i quali, sia pure a modo loro, erano CREDENTI).

Un ateo può benissimo credere nelle “magnifiche sorti e progressive” e non rifuggire la procreazione.

Anche i personaggi di Bergman, mi sembra che fossero animati da una concezione ampiamente pessimistica dell’esistenza e non parliamo poi di Leopardi.

Ateismo e pessimismo, possono, ma NON debbono, stare insieme.

Bunuel era legato al miracolo di Calanda perchè era un uomo immaginifico e fantasioso e quel “fatto” colpiva, appunto, la sua fantasia, a prescindere dalla sua veridicità (sulla quale ci sarebbe molto, anche troppo, da dire). Era l’assurdo la dimensione di Luis Bunuel!

Saluti. GdL

“La psicoanalisi è quella malattia mentale di cui pretende di essere la terapia.”
(K. Kraus)

giovanni da livorno

Scusate alcuni errori di sintassi e refusi, ma purtroppo non è ancora stata proclamata la mia infallibilità. GdL

paniscus

Per favore, la vogliamo finire con questa storia del disprezzo e della commiserazione verso chi ha scelto di avere figli, o chi desidera averne? Da parte di chi si pregia di ispirarsi a principi di razionalismo, di pluralismo e di rispetto di tutte le scelte individuali altrui, comincia ad essere parecchio fastidiosa.

Non vedo che differenza ci sia con il corrispettivo pregiudizio cattolico, ovvero che “chi non vuole figli è egoista” o “chi non vuole figli è un superficiale che non è in grado di prendersi dalle responsabilità”. Come livello di infondatezza e di insignificanza, siamo esattamente allo stesso punto.

L.

paniscus

Oltretutto trovo piuttosto bizzarra la combinazione tra queste due linee contraddittorie.

Da una parte, ci si spende tanto nella difesa a oltranza dei diritti riproduttivi personali per chiunque (cioè, per il diritto alla fecondazione assistita, il diritto all’eterologa, il diritto alla genitorialità gay, il diritto alla gravidanza surrogata, e quant’altro)… e dall’altra, viene regolarmente fuori la risatina di disapprovazione dall’alto in basso per chiunque desideri riprodursi, in generale.

Ma santa pazienza, è mai possibile che l’avere figli debba essere considerato un diritto insindacabile e una grande vittoria di principio solo per chi ha bisogno di fecondazione assistita, mentre chiunque abbia avuto la fortuna (non certo il merito, ma la FORTUNA) di potersi riprodurre spontaneamente in maniera semplice, debba essere ritenuto un povero cretino, conformista, pessimista e dozzinale, che non ha capito niente della vita?

L.

Florenskij

Caro Giovanni, le rispondo mentre sul televisore scorrono le immagini di un bel film ( “Per sesso o per amore ?” di Bernard Blier ) in cui campeggia quel gran pezzo di madonnina umbra del ‘400 che è Monica Bellucci… film in cui mi sembra si esprima una gran nostalgia del legame matrimoniale, affettivamente sicuro perchè indissolubile, il che corrisponde alla mia personale esperienza. A latere le confesso che un giorno o l’altro finirò per comprare un numero del “Vernacoliere livornese”, espressione dello spiritaccio che a suo tempo produsse la beffa grandiosamente toscanaccia dei “finti Modigliani”.
Delle terapie alla Nicolosi so pochissimo, essendo saldamente eterosessuale ed assolutamente monogamo; chiederò a uno psichiatra molto colto che conosco. Peraltro mi sembra che questo farla in barba alle disposizioni ufficiali rappresenti la versione in regime agnostico-ateistico del controriformistico “NISI CASTE, SALTEM CAUTE”.

Quanto allo stigma sociale ricordo che ai tempi del Liceo ( Beccaria ) quando giocavamo a pallone nei giardini antistanti ( io ero una frana anche prrchè già miopissimo ) mentre i miei laicizzati compagni insultavano con un parola in -ulo un tipo strambo che si aggirava nei dintorni, il sottoscritto, memore dell’esempio di san Domenico Savio, si asteneva assolutamente da qualsiasi detto che potesse ferire.

Il riferimento a quel brano di san Paolo e ai Catari mi sembra improprio; la cattolica astensione dal sesso si spiega con il rifiuto della riduzione dell’essere umano a una macchina di carne infoiata; per il resto è
da tener presente il cattolicissimo “non lo fo per piacer mio, ma per dare un figlio a Dio”.

Ho già più volte osservato che accanto a un ateismo pessimista ( Leopardi, Pirandello, Cioran ) ce n’è uno umanistico-progressista; in ogni caso la volontà dell’ateo di generare in un “pianeta pericoloso” come è la nostra terra dipende dall’obbedienza a un indefinibile “impulso vitale”; dunque si tratta di “intuizionismo etico”, piuttosto che di rigoroso razionalismo.

“Immaginifico e fantasioso” : ma questa è una caratteristica del Barocco, l’ultimo grande stile autenticamente cattolico-mediterraneo ( “È follia ma c’è del metodo” ). Vedasi l’hidalgo don Quixote de la Mancha.

Concludo relazionando di una recente “illuminazione” : la papagenica buffoneria di Mozart, splendidamente rappresentata da Miklos Foreman nel suo “Amadeus”, deriva da un atteggiamento religioso: di fronte all’infinita grandezza, maestà e splendore di Dio, ogni grandezza umana si riduce a ben poco; dunque sgonfiarsi e prendersi in giro da soli è un riconoscimento devoto, talora perfino mistico.

Devo non poco a Pavel Florenskij come impostazione generale, ma almeno un concetto risolutivo mi è stato fornito dall’ex economista marxista Serghej Bulgakov.

Mi piacerebbe che lei guardasse su YouTube i filmati con sottofondo musicale sulla pittrice russa Zinaida Serebriakova e sul pittore spagnolo Ignacio de Zuloaga. Questo a proposito del preteso disprezzo del mondo cattolico per la carne.

Stefano™

@ Florenskij

Delle terapie alla Nicolosi so pochissimo, essendo saldamente eterosessuale ed assolutamente monogamo

Già.
Chissà se lo pseudo psicologo di cui scrive sarebbe in grado di ricondizionarla per farla diventare gay. Lei che dice?
Ed ora una battuta, non me ne voglia: che la risonanza morfica sia una bufala è provato, tra l’altro, dal fatto che Florenskij non vi attinge per premere correttamente il tasto rispondi 🙂

paniscus

Florenskij:

film in cui mi sembra si esprima una gran nostalgia del legame matrimoniale, affettivamente sicuro perchè indissolubile, il che corrisponde alla mia personale esperienza.
———————————

Allora, due cose:

– se, quando parli di “legame matrimoniale che veniva considerato affettivamente sicuro perché indissolubile”, mentre adesso non più, parli del matrimonio religioso, ti informo che non è cambiato nulla: la chiesa cattolica lo considera ANCORA indissolubile, e chi sceglie di sposarsi in chiesa dovrebbe saperlo.

– se invece parli di matrimonio civile… io non so esattamente quanti anni tu abbia, ma se affermi di esserti sposato in un’epoca in cui “si dava per scontato che il legame matrimoniale venisse percepito come indissolubile”, vuol dire che hai alle spalle più di 40 anni di vita coniugale, e quindi, presumibilmente, almeno 65 di età.

Ma in tal caso, pur facendoti tutti i miei sinceri complimenti perché la vita personale tua e della tua famiglia ha avuto evidentemente una bella riuscita… preciserei che non è poi così vero che nella tua generazione tale percezione fosse così ovvia per tutti.

Le spinte sociali per l’introduzione del divorzio sono arrivate PROPRIO dalle esigenze di massa di tante persone della tua generazione, o un po’ più vecchie, che non avevano avuto tanta fortuna coniugale quanto te.

Non è che il divorzio sia stato introdotto per scelta politica dall’alto, del tutto estranea a una società che non ci aveva mai pensato prima e che non lo voleva.

Il divorzio è stato introdotto perché ormai, alla fine degli anni sessanta o all’inizio dei settanta, era diventata diffusissima la situazione di migliaia e migliaia di cittadini che, anche in mancanza di divorzio, si separavano lo stesso, si rifacevano una vita con un secondo/a compagno/a lo stesso, ci andavano a convivere lo stesso, ci facevano figli insieme lo stesso, e formavano lo stesso delle famiglie a tutti gli effetti, che però con la legislazione precedente non avrebbero avuto alcuna tutela di legge, figli compresi.

Non è che il divorzio sia stato introdotto per far separare a gente che altrimenti non l’avrebbe fatto e che fino al giorno prima andava d’accordo: è stato introdotto per regolamentare la situazione di coppie che erano già separate da un bel pezzo, e che non avevano più nessuna intenzione di accettare un vincolo di indissolubilità al quale non attribuivano più nessun significato.

Per cui, l’idea che nella tua generazione “tutti considerassero il matrimonio rassicurante perché indissolubile”, mi pare proprio priva di fondamento.

Nel migliore dei casi, lo consideravano una cosa che fosse GIUSTO mettere in discussione; nel peggiore, c’è stata anche gente che l’ha vissuto come una gabbia insostenibile in cui si doveva rimanere incatenati per forza anche in casi di vessazione, di violenza, o di tradimenti continui… e quindi per nulla “affettivamente rassicurante”.

saluti
L.

RobertoV

Paniscus
La discussione sul divorzio in Italia data alla 2° metà dell’ottocento, coi patti Lateranensi l’accordo tra Mussolini e la chiesa proibiva il divorzio. Quindi il problema era già ben presente prima ed è legato al riconoscimento di diritti minimi e alla tutela della donna, problema che esisteva anche se ufficialmente tutti erano cattolici. Era un problema sentito ben prima del riconoscimento ufficiale. Come in altri campi la legge regolamenta qualcosa che prima era proibito, ma che esisteva in altri modi. Sono i soliti detrattori che fanno l’assurda considerazione che è la legge a creare il problema e che preferiscono un mondo repressivo in cui si nascondono sotto il tappeto i problemi. L’importante è l’immagine esteriore, non cosa sta dietro.
Florenskij è il sostenitore del ruolo da schiava di una donna, visto che diverse volte si preoccupava del fatto che le donne si occupassero degli anziani della famiglia.

Stefano™

@ Florenskij

accanto a un ateismo pessimista ( Leopardi, Pirandello, Cioran ) ce n’è uno umanistico-progressista

È chissà quanti altri ancora. Né lei né io ce lo immaginiamo..

la volontà dell’ateo di generare in un “pianeta pericoloso” come è la nostra terra dipende dall’obbedienza a un indefinibile “impulso vitale”; dunque si tratta di “intuizionismo etico”, piuttosto che di rigoroso razionalismo.

La volontà di generare del religioso, cristiano cattolico, in particolare, della variante in cui la carnalità non è stata abolita ma sublimata, invece da che deriva?
Perché oltre al pericolo del pianeta c’è n’è pure uno aggiuntivo, ben peggiore: l’inferno.

bruno gualerzi

@ Stefano TM
Ma la vuoi capire che all’inferno, nel caso esistesse, con questo papa non ci va più nessuno (l’ha garantito perfino all’ateo – si fa per dire – Scalfari)? Ed è forse per questo che al nostro Florenskij questo Francesco non garba molto (per l’altro, quello storico, anche se non stravede, ha rispetto).
E in quanto alla ‘carne’… per non togliere tutte le speranze ai credenti… c’è poi sempre la sua resurrezione, anche se alla fine dei tempi. Non ho mai capito però se questo vale anche per gli atei, che siano o non siano finiti all’inferno. Dante, ne parla?

PS – Ma tutto ciò avrà a che fare con l’ora di religione?

Stefano™

@ bruno gualerzi

Lo so, l’inferno non è più politically correct, con buona pace dell’ideatore, in versione padre e figlio.
Chissà se rimarrà esclusivamente come una sorta di recinto per soli diavoli o con l’andar del tempo anche quelli saranno condonati, mettendo ancor più in ridicolo la saga dell’apprendista stregone.

Ha a che fare con l’ora di religione? Non è anche lì che spacciano queste perle, sulle quali si basano anche per prendersela con i gay? A parer mio la critica dei principi su cui si fondano le credenze fasulle è parte essenziale di quella dei corollari. Questi ultimi hanno le gambe corte, cortissime.
L’ossessione per i gay, oltre a non avere alcuna base razionale in sé, si fonda su principi completamente sballati.

RobertoV

I preti pedofili, i preti che hanno un’amante, ma continuano a fare i preti, la Roma dei papi che scandalizzava Lutero, i cattolici che giustificano gli stupri, tutta gente che ha una visione “alta” del sesso.
Sant’Agostino, uno dei padri della chiesa, aveva un’amante ed un figlio che ha scaricato. E dopo assieme alla madre cattolica voleva prendere una moglie di non più di 12 anni per la sua scalata nella società, prima di abbandonare tutto. Una grande considerazione del sesso e delle donne.
Un’indagine pubblicata recentemente in Germania ha evidenziato come parecchi preti abbiano al di là di chi ha praticato la pedofilia, parecchi problemi e disturbi col sesso.
Proprio una visione “alta”. Immagino che anche il cattolico Berlusconi abbia una visione “alta” del sesso.

Ormai le indagini più recenti evidenziano come non vi siano sostanziali differenze tra cattolici e non credenti nel numero dei figli. Vi sono solo alcune famiglie ultracattoliche con tanti figli, ma il loro peso statistico è praticamente trascurabile. Per l’amante delle citazioni alla cavolo Veronesi che è ateo ha ben sei figli.
L’Italia è ultracattolica, eppure è una nazione con una visione negativa del futuro ed ha tra i più bassi indici mondiali di natalità.
Addebitare agli atei pseudoragionamenti e pseudoconclusioni è molto disonesto …….
Io ho due figli come Florenskij e non ho assolutamente la visione negativa che si pretende di attribuire agli atei (non mi interessa assolutamente che cosa pensino letterati, artisti e filosofi vari): mi sembra che siano molti credenti ad avere una visione negativa del mondo e cercano una fuga in un altro, di fantasia. Il mondo ci sforziamo di migliorarlo ed alle nuove generazioni si cercano di trasmettere le nostre conoscenze perchè possano operare nelle migliori condizioni possibili.

Florenskij

No, il Cattolicesimo non vuole affatto abolire la carnalità, ma incanalarla e dislocarla sublimandola verso mete più alte. La invito a cercare in rete notizie e filmati su Dolores Hart, attrice bella e già lanciatissima ( la prima che baciò Elvis Presley per lo schermo ) una futura Ingrid Bergman, che a ventisei anni nel 1963 lasciò la carriera e un fidanzato bello, buono, ricco e in carriera ( che le fu amico fedele nel resto della vita ) per farsi felice monaca benedettina in un convento del Connecticut, di cui ora è superiora.

Stefano™

@ Florenskij

il Cattolicesimo non vuole affatto abolire la carnalità, ma incanalarla e dislocarla sublimandola verso mete più alte

E la sublima talmente che nella meta più alta, il paradiso, la abolisce.

gmd85

@Flo

Devo non poco a Pavel Florenskij come impostazione generale

Ma lo stesso Florenskij che critica il dogmatismo e la fissazione rituale della Chiesa? No, perché, se così fosse, il tuo metodo è viziato proprio a monte.
Ribadire che i bambini di cui parli erano laicizzati e tu no servirebbe è una frecciata che come al solito, denota immaturità.
Il pianeta diventa pericoloso anche grazie a chi crede a baggianate e le spaccia per vere. E non sono persuaso che questi emani dall’impulso vitale.

Stefano™

@ gmd85

Il pianeta diventa pericoloso anche grazie a chi crede a baggianate e le spaccia per vere. E non sono persuaso che questi emani dall’impulso vitale.

Parole “sante”! 🙂

Florenskij

No, il Cattolicesimo non vuole affatto abolire la carnalità, ma incanalarla e dislocarla sublimandola verso mete più alte. La invito a cercare in rete notizie e filmati su Dolores Hart, attrice bella e già lanciatissima ( la prima che baciò Elvis Presley per lo schermo ) una futura Ingrid Bergman, che a ventisei anni nel 1963 lasciò la carriera e un fidanzato bello, buono, ricco e in carriera ( che le fu amico fedele nel resto della vita ) per farsi felice monaca benedettina in un convento del Connecticut, di cui ora è superiora.

Florenskij

No, il Cattolicesimo non vuole affatto abolire la carnalità, ma incanalarla e dislocarla sublimandola verso mete più alte. La invito a cercare in rete notizie e filmati su Dolores Hart, attrice bella e già lanciatissima ( la prima che baciò Elvis Presley per lo schermo ) una futura Ingrid Bergman, che a ventisei anni nel 1963 lasciò la carriera e un fidanzato bello, buono, ricco e in carriera ( che le fu amico fedele nel resto della vita ) per farsi felice monaca benedettina in un convento del Connecticut, di cui ora è superiora.

Florenskij

No, il Cattolicesimo non vuole affatto abolire la carnalità, ma incanalarla e dislocarla sublimandola verso mete più alte. La invito a cercare in rete notizie e filmati su Dolores Hart, attrice bella e già lanciatissima ( la prima che baciò Elvis Presley per lo schermo ) una futura Ingrid Bergman, che a ventisei anni nel 1963 lasciò la carriera e un fidanzato bello, buono, ricco e in carriera ( che le fu amico fedele nel resto della vita ) per farsi felice monaca benedettina in un convento del Connecticut, di cui ora è superiora.

Florenskij

No, il Cattolicesimo non vuole affatto abolire la carnalità, ma incanalarla e dislocarla sublimandola verso mete più alte. La invito a cercare in rete notizie e filmati su Dolores Hart, attrice bella e già lanciatissima ( la prima che baciò Elvis Presley per lo schermo ) una futura Ingrid Bergman, che a ventisei anni nel 1963 lasciò la carriera e un fidanzato bello, buono, ricco e in carriera ( che le fu amico fedele nel resto della vita ) per farsi felice monaca benedettina in un convento del Connecticut, di cui ora è superiora.

Florenskij

No, il Cattolicesimo non vuole affatto abolire la carnalità, ma incanalarla e dislocarla sublimandola verso mete più alte. La invito a cercare in rete notizie e filmati su Dolores Hart, attrice bella e già lanciatissima ( la prima che baciò Elvis Presley per lo schermo ) una futura Ingrid Bergman, che a ventisei anni nel 1963 lasciò la carriera e un fidanzato bello, buono, ricco e in carriera ( che le fu amico fedele nel resto della vita ) per farsi felice monaca benedettina in un convento del Connecticut, di cui ora è superiora.

Florenskij

No, il Cattolicesimo non vuole affatto abolire la carnalità, ma incanalarla e dislocarla sublimandola verso mete più alte. La invito a cercare in rete notizie e filmati su Dolores Hart, attrice bella e già lanciatissima ( la prima che baciò Elvis Presley per lo schermo ) una futura Ingrid Bergman, che a ventisei anni nel 1963 lasciò la carriera e un fidanzato bello, buono, ricco e in carriera ( che le fu amico fedele nel resto della vita ) per farsi felice monaca benedettina in un convento del Connecticut, di cui ora è superiora.

Florenskij

No, il Cattolicesimo non vuole affatto abolire la carnalità, ma incanalarla e dislocarla sublimandola verso mete più alte. La invito a cercare in rete notizie e filmati su Dolores Hart, attrice bella e già lanciatissima ( la prima che baciò Elvis Presley per lo schermo ) una futura Ingrid Bergman, che a ventisei anni nel 1963 lasciò la carriera e un fidanzato bello, buono, ricco e in carriera ( che le fu amico fedele nel resto della vita ) per farsi felice monaca benedettina in un convento del Connecticut, di cui ora è superiora.

Florenskij

No, il Cattolicesimo non vuole affatto abolire la carnalità, ma incanalarla e dislocarla sublimandola verso mete più alte. La invito a cercare in rete notizie e filmati su Dolores Hart, attrice bella e già lanciatissima ( la prima che baciò Elvis Presley per lo schermo ) una futura Ingrid Bergman, che a ventisei anni nel 1963 lasciò la carriera e un fidanzato bello, buono, ricco e in carriera ( che le fu amico fedele nel resto della vita ) per farsi felice monaca benedettina in un convento del Connecticut, di cui ora è superiora.

Florenskij

No, il Cattolicesimo non vuole affatto abolire la carnalità, ma incanalarla e dislocarla sublimandola verso mete più alte. La invito a cercare in rete notizie e filmati su Dolores Hart, attrice bella e già lanciatissima ( la prima che baciò Elvis Presley per lo schermo ) una futura Ingrid Bergman, che a ventisei anni nel 1963 lasciò la carriera e un fidanzato bello, buono, ricco e in carriera ( che le fu amico fedele nel resto della vita ) per farsi felice monaca benedettina in un convento del Connecticut, di cui ora è superiora.

Stefano™

@ Florenskij

(…) Dolores (…) farsi felice monaca benedettina

Nomen omen…

Murdega

No, il Cattolicesimo non vuole affatto abolire la carnalità, ma incanalarla e dislocarla sublimandola verso mete più alte.

Mi dispiace per te, ma mi piace come è.
Non me ne può importare di meno di come la vuole il cattolicesimo.

Florenskij

Chiedo scusa per la mitragliata compulsiva: libido interveniendi.

bruno gualerzi

@ Florenskij
Tipico ‘lapsus calami’ freudiano, il tuo (spero di non sbagliarmi, nei tuoi confronti mi sento sempre un dilettante improvvisatore 🙂 ) : la incontinenza citazionista ha imposto alla mano di ‘esagerare’ anche nell’invio… delle citazioni.
A parte l’inconciliabilità delle nostre scelte, ho già espresso più volte il mio totale dissenso in merito alla tua convinzione che, più autori si leggano e si commentino più ci si avvicini ad una qualche verità…
ma non posso nascondere – forse perchè mi sento sempre un pò in colpa – la mia ammirazione per la vastità dei tuoi interessi, e mi chiedo come possano non accavallarsi in qualche modo elidendosi a vicenda, sempre puntualmente disponibili a supportare una polemica o a legittimare una qualche tua convinzione. A volte mi chiedo dove trovi proprio anche solo il tempo materiale per replicare a chi ritieni di dover replicare (praticamente a tutti) a spron battuto, con tutti quei riferimenti letterari frammischiati alla descrizione di esperienze personali, che vanno dalle estasi mistiche all’esplicazione delle incombenze più quotidiane. Non entro quasi mai nel merito perchè spesso non sono nemmeno a conoscenza dei nomi degli autori e delle opere citati, o conosco proprio a malapena solo i nomi, e ammiro gli amici che si cimentano con te sullo stesso piano… ma non me ne vogliano se – ovviamente sul piano quantitativo, e lasciando perdere la pertinenza o meno delle citazioni – li ritengo non all’altezza.
Senza ironia (o solo un pò. 🙂 )
Buona domenica

gmd85

@bruno

Poche news addietro, il buon Flo parlava di obiezioni che DEVE superare se vuole rimanere cattolico…

Stefano™

@ bruno gualerzi

Per quanto mi riguarda (ma credo valga per molti, qui) potrei fornire una dettagliata bibliografia a supporto di quanto affermo. Sarebbe pesante e inutile. Posto qualche link ogni tanto perché lo ritengo particolarmente chiaro, quindi utile, a documentare un argomento. Alla fine, tuttavia, non faccio affermazioni eccezionali che necessitino di prove altrettanto eccezionali. Il riferimento è comunque a conoscenze scientifiche o a presupposti e conclusioni razionali. Altra cosa per Florenskij: impossibilitato a fornire prove di quanto afferma pensa siano sostituibili da citazioni di qualcuno, possibilmente ritenuto importante, che in qualche modo ritiene possano essere di supporto a quel che scrive. Poco importa se le citazioni abbiano le medesime caratteristiche delle affermazioni di Florenskij: siano non provate o facciano a pugni con quanto si conosce, siano incoerenti, contradditorie o del tutto parziali. Tutto viene superato dall’appello ad una presunta autorità.
Un esempio: il suo ricorso a concetti che fanno parte della storia della psicologia, come gli archetipi. Il che è come chi continuasse a parlare di flogisto. Ma se lo ha detto Jung…

Osvaldo

“perciò, anche a nome del cardinale Vicario, vi esorto a partecipare a questa mobilitazione, quantomeno per esprimere che i temi sensibili dell’educazione non possono essere imposti dall’alto.”

Che faccia tosta. I temi sensibili dell’educazione li devono imporre loro (v. opuscoli Unar), non dall’alto ma da Oltretevere.
E’ davvero fondamentale che ci liberiamo dal Concordato, al più presto.

Giorgio Pozzo

Quella del 20 giugno a Roma è una mobilitazione a difesa della famiglia “tradizionale”, un evento organizzato dal “Comitato difendiamo i nostri figli” – sigla che si autodefinisce “apartitica e aconfessionale”, dietro la quale ci sono diversi esponenti della destra cattolica

Qualcuno poi mi dovrebbe spiegare com’è che un comitato che si definisce apartitico e aconfessionale sia formato da esponenti della -rispettivamente- destra cattolica.

giovanni da livorno

@ Florenskij

caro Florenskij, vede, io ho parlato di stigma sociale cui i gay sono stati sottoposti per secoli (e in parte lo sono ancora), stigma che in gran parte non è possibile NON ricollegare all’influenza del cristianesimo nella società occidentale, ma so ben distinguere i singoli dalla generalità.
Non dubito che ci siano degli atei o dei laici i quali sono degli s…..i e dei cattolici che sono tutt’altro.
Essere una persona perbene non dipende dall’essere cattolico o ateo o altro. Con la sola eccezione dei c.d. “atei devoti”: per quelli il mio giudizio è totalmente negativo, in senso generale e A PRESCINDERE!
Il mio discorso sul brano di s.paolo e sui catari (vittime della violenza cattolica, mi dispiace ma è così), andava inteso “cum grano salis”, nel senso, cioè che il rifiuto della procreazione in questo mondo, di cui il principe è satana (biblicamente parlando), NON è in contrasto con una visione cristiana dell’esistenza.
Saluti. GdL

“Dovunque Dio erige una chiesa, sempre il demonio innalza una cappella; e se vai a vedere, troverai che dal secondo ci sono più fedeli”.
(D. Defoe)

sumadart son

Pace e bene a tutti i frequentatori cattolici del forum che ci dilettano con il loro pensiero di amore e fratellanza nel voler essere sicuri forti dell’appoggio di un’entità potente e benevola chiamata dio di cui loro sono gli unici depositari della verità assoluta che nell’italietta degli italioti nulla cambierà mai:
.
.
Nè si toglierà il concetto italiota dell’ora di religione (esiste già il catechismo e l’oratorio se uno vuole studiarsela libero di farlo ma non in una istituzione pubblica).
Inoltre per fare contenta la corrente “rivoluzionaria” del picci` piddi` (e garantirsi anche se democristianoni DOCG un bel pacchetto fedeltà-voti del 20% di quota voti) si proporranno riforme di legge in parlamento, registri unioni civili nei comuni ma mai nulla di fatto e concreto per dire:
*) matrimonio civile (uomo+donna) == matrimonio civile (uomo+uomo/donna+donna).
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Ed inoltre sia mai che si faccia come in Irlanda un bel referendum propositivo E/O consultivo per fare stabilire in modo chiaro SI/NO se è giusto che le coppie gay/lesbiche possano adottare E/O sposarsi senza problemi.
.
.
Andate in pace e amore frequentatori cattolici del forum che in questa italietta degli italioti (che immagino vi piaccia tanto) nulla cambierà.
A tutti gli altri laici ed idealisti auguro con il mio cuore più sincero la possibilità che in sella ai vostri ronzini e lanciati in carica a testa bassa possiate distruggere la premiata ditta:
*) Mulini vaticani farina del diavolo SPA
.
.
Sia ben chiaro “distruggere” in senso legislativo E di libertà civili, tolleranza reciproca E convivenza civile senza uccidere nessun essere umano; al contrario dei cattolici che nel corso dei millenni si sono macchiati dei peggiori delitti atroci e crudeli (mentre il dio tanto buono stava lassù in cielo con magari la madonna che piangeva).
.
.
firmato: sumadart son (colui che vede nel passato, presente e futuro dell’italietta degli italioti e continua a vedere sempre più italioti).

giovanni da livorno

@ Bruno Gualerzi che scrive:
– Tipico ‘lapsus calami’ freudiano, il tuo (spero di non sbagliarmi, nei tuoi confronti mi sento sempre un dilettante improvvisatore 🙂 ) : la incontinenza citazionista ha imposto alla mano di ‘esagerare’ anche nell’invio… delle citazioni. ecc. ecc………………….. Non entro quasi mai nel merito perchè spesso non sono nemmeno a conoscenza dei nomi degli autori e delle opere citati, o conosco proprio a malapena solo i nomi, e ammiro gli amici che si cimentano con te sullo stesso piano… ma non me ne vogliano se – ovviamente sul piano quantitativo, e lasciando perdere la pertinenza o meno delle citazioni – li ritengo non all’altezza.
……………….

mi dispiace Bruno, ma credo ti sfugga l’essenza dei post di Florenskij. Essi, più che un valore “sostanziale” (in quanto, sul piano dei contenuti, mi sembra che gli altri e, molto più modestamente, anch’io, abbiamo sempre, o quasi, replicato con i necessari argomenti e citazioni), hanno un valore “formale”, oserei dire “artistico” (e questo, da parte mia, è un grande complimento, perchè, per me, crocianamente, l’arte è forma NON sostanza).
Florenskij, come ho detto più volte fa della “letteratura” nei suoi post, una letteratura che trova la sua scaturigine, non solo, dalle sue esperienze di vita personali, ma anche dalle più disparate, stravaganti ed eteroclite zone dello scibile.
In un certo senso, mi ricorda Vincenzo Monti (che io considero poeta autentico), che traeva la sua poesia, non tanto dalle impressioni e suggestioni del mondo reale, ma dalla letteratura altrui.
Dove trova tutto il tempo? Ma probabilmente dal fatto (mi sembra che l’abbia detto) che è in pensione (magari ci fossi io) e che non ha altri grossi impegni.
Saluti. GdL

“La letteratura, per essenza prolissa, vive della pletora dei vocaboli, del cancro della parola”.
(E. Cioran)

Stefano ™

@ GdL

Non sono d’accordo: lui vorrebbe fare scienza utilizzando metodi letterari. Il che è impossibile.
Quindi non è un pregio, al contrario è un grossissimo difetto.

giovanni da livorno

@ Stefano

lui vorrebbe fare scienza, è vero, però fa della discreta letteratura (anch’io vorrei fare tante cose……..).
Saluti. GdL

RobertoV

In realtà Florenskij legge tutto in maniera superficiale alla bulimica ricerca di una frase, una citazione da utilizzare, senza comprendere neanche il testo, il contesto e fare analisi e fa un “erase” di tutto il resto. L’analisi non esiste, neanche la comprensione, ma la citazione gli serve per supportare il suo pensiero stabilito ex-ante, con buona pace se quell’affermazione abbia subito critiche e quanto sia valida oggi. Così per i suoi scopi non si fa scrupolo di citarti alla cavolo pensatori noti di secoli fa come attuali.
Un po’ come se uno oggi sostenesse l’esistenza dei marziani citando il noto astronomo Lowell, studioso di Marte e scopritore di Plutone, ignorando tutto ciò che è venuto dopo.
Per me è come quegli studentelli che leggono le cose in modo superficiale senza comprendere e poi all’interrogazione ti citano alcune cose spot senza collegamento basandosi su quanto ricordano per cercare di far credere di aver studiato. Ignorando tutto il resto. Sta di fatto che il nostro ricorda solo alcune cose, quelle che gli servono, un po’ come faceva Hitler un altro lettore bulimico e citazionista (ma ovviamente solo a senso unico).

giovanni da livorno

@ Sumadart che scrive:
– Andate in pace e amore frequentatori cattolici del forum che in questa italietta degli italioti (che immagino vi piaccia tanto) nulla cambierà.
A tutti gli altri laici ed idealisti auguro con il mio cuore più sincero la possibilità che in sella ai vostri ronzini e lanciati in carica a testa bassa possiate distruggere la premiata ditta:
*) Mulini vaticani farina del diavolo SPA
Sia ben chiaro “distruggere” in senso legislativo E di libertà civili, tolleranza reciproca E convivenza civile senza uccidere nessun essere umano; al contrario dei cattolici che nel corso dei millenni si sono macchiati dei peggiori delitti atroci e crudeli (mentre il dio tanto buono stava lassù in cielo con magari la madonna che piangeva) –
………
veda, caro esoterico ed ermetico amico (in confidenza le dirò che ho molti amici massoni e mi interesso molto di massoneria), l’italietta è “italietta” anche perchè NON ha mai avuto un momento autenticamente rivoluzionario, ma, al contrario, ha sempre cercato compromessi e “modus vivendi” con il potere esistente. E quel poco di spirito rivoluzionario che si è visto (v. la resistenza) lo si è visto perchè circostanze estreme lo hanno reso INEVITABILE; inoltre esso non ha coinvolto la maggioranza del popolo ed è durato finchè sono durate quelle circostanze estreme.
Tanto tempo fa lessi da qualche parte che l’Italia è “il paese arato e seminato col sole papale”. Ebbene: nulla di più vero!
La CCAR ha avuto secoli di tempo per forgiare l’italiano come più gli si confaceva, nessun popolo ha subito un’influenza così diretta e continua.
E una tale asfissiante influenza sulla vita civile e politica del popolo italiano è stata ben compresa dai governi, pur cattolici, di altri paesi. In un recente post ho fatto un esempio illuminante: nel 1881, Leone XIII Pecci, accarezzò l’idea di trasferire la sede papale in Austria (in odio all’Italia liberale e usurpatrice) e scrisse in tal senso al cattolico Franz Joseph, ma l’imperial-regio governo si guardò bene dall’aderire ad una tale ipotesi, perchè sapeva bene quali impicci comportasse avere il papato in casa! Bastava guardare la storia d’Italia!
Quindi, caro amico, dispero che in Italia, si possa arrivare alla pacifica distruzione da lei auspicata. E questo credo “per sempre” (il “sempre” umano di cui parla il gattopardo, naturalmente, ossia 50-60 anni).
Mi dichiaro, della S.V. Ill.ma,
dev/mo GdL

“Il Vaticano è la più grande forza reazionaria esistente in Italia: forza tanto più temibile in quanto è insidiosa e inafferrabile”.
(A. Gramsci)

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