Ieri la pagina Facebook dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, nonché i profili personali degli amministratori che la gestiscono, sono stati bloccati a causa della pubblicazione di un contenuto ritenuto violare gli “standard della comunità di Facebook”.
Il commento in questione tratta dell’educazione sessuale dei bambini, della fantomatica “ideologia gender” che ormai imperversa su tutti i mezzi di comunicazione e dell’abuso della propria posizione da parte di una preside.
Tanto è bastato ai moderatori di Facebook per decidere di rimuovere il contenuto e di sospendere per 24 ore la possibilità di pubblicare nuovi contenuti sulla pagina dell’Uaar, specificando che «gli account delle persone che pubblicano ripetutamente contenuti non consentiti su Facebook potrebbero essere disattivati in modo permanente». «Per continuare a connetterti con le persone a cui piace la tua Pagina — è il consiglio dei moderatori di Facebook — consulta gli Standard della comunità di Facebook e rimuovi i contenuti pubblicati su UAAR Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti che non rispettano le normative in questione».
«Omofobia, razzismo, violenza: su Facebook siamo abituati, purtroppo, a vedere di tutto», ha commentato il segretario dell’Uaar, Raffaele Carcano. «E se già questo è sconcertante lo è ancora di più alla luce del fatto che altri contenuti, come nel nostro caso, sono invece prontamente rimossi. E oltretutto senza che ci sia stata fornita alcuna spiegazione su quali standard avremmo violato. Insomma — ha concluso Carcano — passa di tutto, ma certi temi non solo non si possono trattare a scuola, ma ora, scopriamo, nemmeno su Facebook».
Comunicato stampa Uaar
Aggiornamento 25/06/2015, 15:30
Allo scadere delle 24 ore abbiamo ricevuto questo messaggio da Facebook:
Un membro del nostro team ha accidentalmente rimosso un contenuto che hai pubblicato su Facebook. Si è trattato di errore e ce ne scusiamo sentitamente. Abbiamo ripristinato il contenuto che adesso dovrebbe essere visibile.
Il team di Facebook
Ne prendiamo atto.
Forse e` il caso di invitare chi ci segue su Facebook a spostarsi su Google+ o Twitter. Su questi social l’UAAR non e` mai stata censurata finora.
Colpiteli dove fa piu` male: sul portafogli.
Infatti su G+ era stata fatta la stessa identica condivisione con lo stesso identico commento, che poi era semplicemente un brano dello stesso articolo:
https://plus.google.com/101457995903703790540/posts/7in9zcp6UGM
Non voglio prendere le difese di FB però non so quanto g+ possa essere più aperto come idee e impostazioni sul controllo dei messaggi, o semplicemente avendo 4 gatti da socializzare non possono certo permettersi di bloccare chi è attivo sulla loro piattaforma.
«… Per continuare a connetterti con le persone a cui piace la tua Pagina
consulta gli Standard della comunità di Facebook e rimuovi i contenuti
pubblicati su UAAR Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti che non
rispettano le normative in questione …»
Il genio della comunicazione: se vuoi che le persone a cui piace la tua pagina
continuino a seguirti, devi togliere i contenuti per i quali ti seguono le persone
a cui piace la tua pagina.
Chiaro.
Una bella pernacchia a sti scoccial forum nooo?
Sinceramente fosse per me, zero iscrizioni a qualunque social forum, avrebbero chiuso i battenti prima di aprirli.
Badate che i post vengono segnalati. Che io sappia, lo staff agisce solo dopo un tot di segnalazioni ricevute. Non mi meraviglierei che la tipologia di utenti che segnala post come quello in questione non si preoccupi minimamente di segnalare quelli razzisti.
Io non gestisco pagine da parecchio, ma un account apposito eviterebbe di trovarsi bloccati.
@Ateo64
Non sono un assiduo utilizzatore di FB, ma non demonizzerei i social in contumacia. Lo stesso FB non era nato così com’è oggi.
😉
Fa piacere che abbiano rimediato.
Lascerei perdere il social per nonne e nipotini. Questa sezione del sito con i commenti è più utile e più appropriata.
Ma guarda chi invece può discutere sui temi dell’educazione sessuale nella scuola: L’Osservatore Romano, proprio il più competente! Tralascio commenti troppo facili che
si possono intuire.
Su facebook non di dovrebbero essere profili non appartenenti a persone reali appure è pieno fake, tanto che da alcuni è stato ribattezzato fakebook, non ci dovrebbero stare contenuti che incitano all’odio, al razzismo e all’omofobia ma puntualmente vengono chiusi solo le pagine satiriche e non quelle che vengono usare per dar eco ai deliri omofobi e razzisti.
Ho conosciuto un tipo che per autopromuoversi come cantante aveva aperto un sacco di profili su FC (lui e alcuni suoi amici) e poi riempiva le sue pagine di commenti entusiasti e like da parte di centinaia di fantomatici fan.
Sarà. Per aver agito, anche per sbaglio, su quel post, la segnalazione c’è stata. Magari, chi l’ha gestita ha cliccato male. Spero.
Sicuramente ci sono state delle segnalazioni, mi sembra alquanto improbabile che possano prendere provvedimenti di propria sponte, ma è chiaro che o non hanno letto il post che hanno bloccato oppure hanno voluto accontentare i segnalatori. O entrambe le cose. È strano poi che il ripristino del post sia avvenuto esattamente allo scadere delle 24 ore di blocco, suona come se si trattasse di una strategia atta ad accontentare un po’ tutti, prima i segnalatori e poi i segnalati, e nemmeno questo gli farebbe onore.
Alla fine chi ne esce male sono, oltre a FB, gli intolleranti organizzati; il fatto che vengano sempre presi provvedimenti non contro chi fomenta odio e intolleranza ma, al contrario, contro chi infastidisce i fomentatori la dice lunga, molto lunga. È evidente che a organizzare spedizioni punitive sono sempre i soliti, chi lotta per la libertà di espressione non è capace di formare squadroni di segnalatori, al più ce ne saranno una manciata che lo fanno e la loro azione non può avere successo.
Concordo.
Non frequento FB, ma frequentando abbastanza Wiki mi sono reso conto
che ‘loro’ sono molto attivi nel manipolare a proprio vantaggio tutto quello
che può essere addomesticato. Quindi ciò non mi meraviglia. Chi di spada…
Ti riferisci a questo?:
htt p: //ww w. wumingfoundation.c om/giap/?p=17162
ht tp:/ /www.wumingfoundation .co m/giap/?p=19327
Preciso che con ‘loro’ intendo i cattolici;
alla voce ‘Povertà’ se ne può avere un saggio delle loro vedute unilaterali
nei paragrafi su Ambrogio e il medioevo.
Un esempio di malafede lo puoi vedere nella voce Madalyn Murray, dove
corressi il paragrafo iniziale che falsava completamente il senso dei fatti,
correzione del 12-7-12 immediatamente cancellata (nella pagina di
Discussione mi sono fatto sentire!…) poi ho corretto tutta la pagina.
Forse vogliono che L’UAAR se ne vada? Restiamo.
Siete stati vittime di segnalazioni multiple reiterata, il sistema di Facebook blocca praticamente di default le utenze, poi un essere umano controlla. Successe lo stesso ad una pagina che seguivo a sostegno della ricerca medica con cavie animali, che fu bloccata per diversi giorni a seguito di gruppi organizzati di segnalatori. Comunque la cosa è positiva, la pagina è vista come una minaccia alle idee di qualcuno, per cui hanno ritenuto necessario utilizzare questo mezzuccio.
Io ho sempre diffidato di facebook e, di conseguenza, non ho mai voluto iscrivermi. Ebbene, ora, ho anche un motivo morale e ideale per continuare a NON iscrivermi. GdL
Giovanni da Livorn
Mi sono iscritto su facebook tempo fa per poter intervenire su alcuni blogs e basta . L’ unica cosa di positivo che ho trovato con questa cosa è che una amica americana che avevo perduto di visto da almeno 30 anni mi ha ritrovato…
Per il resto : cugini americani mi mandano fotos di spiagge, bottiglie di birra, etc
I francesi : fotos di mazzi di fiori che cambiano colori
Gli italiani : fotos di cani e gatti e piatti di pasta
I tedeschi : fotos di bambini, clowns e camere di alberghi…
Perciò non mi sono mai iscritto al resto : twitter, youtube etc…
Ma ci volevano le discussioni sul gender per far capire che facebook è una schifezza DI PER SE’? Io non ho un profilo facebook e non voglio averlo, ma da molti anni prima che venissero fuori ‘ste boiate, e per ragioni completamente diverse…
Direi che il problema sta un po’ più a monte di ciò che si scrive in questo articolo.
Il problema non sono le politiche di facebook; il problema è facebook: il regno sterminato dei conformisti che non sanno cosa sia il senso critico. Lo spazio, all’interno di internet, di chi non sa che cosa sia internet (perché Internet è tutto fuorché facebook, e chi sa essere autentico abitante della Rete in facebook non ci mette piede). Facebook è lo spazio dove tutti si conformano al livello di ignavi gregari mentalmente obesi mossi dall’inerzia del non-pensiero, che sanno essere nello stesso tempo religiosi quanto basta per conformismo e agnostici quanto basta per pigrizia, che leggono “focus” nella sala d’aspetto del barbiere e pensano che quella sia scienza, che mettono il “mi piace” alla foto di papa francesco che fa “ok” e a quella di Einstein con la lingua fuori… e dicendo ciò non ce l’ho con il web, ma tutto il contrario, perché queste persone conoscono il web quanto la vecchietta che sistema le candele nella chiesa del mio quartiere conosce i locali notturni di New Orleans.
Quindi, lamentarsi delle policy e delle “sanzioni” di facebook presuppone una considerazione di facebook poco comprensibile.
Sintetizzando: chi dorme con i cani, si sveglia con le pulci.
E munirsi di un buon antiparassitario?
Più semplice: io lascio i cani nel canile e dormo nel mio letto.
Iscriviti a Johnbook, entra anche tu a far parte della community di quelli che hanno la puzza sotto il naso.
😆
Comunque il problema di Facebook è esattamente lo stesso di qualsiasi altro social network, di Internet in generale e del mondo intero: ossia, gli imbecilli.
😆