La strage al resort di Sousse. La decapitazione di Lione. Uno stato di quasi-guerra nel Sinai. Altri attentati in Kuwait e in Somalia. E la “normalità” di avere da un anno un califfato che ogni giorno che passa si inventa efferatezze sempre più indicibili. Una marea montante che sembra non trovare ostacoli, a parte il popolo curdo. Che un triste finale sia già scritto? Vien da pensarlo, a giudicare dalle reazioni. Che già definirle “reazioni” è andar ben oltre l’eufemismo…. Leggi tutto »
Archivi Giornalieri: venerdì, Luglio 3, 2015
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