ICI e Chiesa, lo scandalo della “legge uguale per tutti”

Per la prima volta in Italia due sentenze della Cassazione intervengono a chiarire definitivamente la questione a lungo dibattuta, quella delle esenzioni fiscali garantite dai governi alle scuole private della Chiesa cattolica. Il caso è quello di due istituti confessionali, che sono tenute a pagare gli arretrati dell’Ici al comune di Livorno. Ma il governo, dopo le proteste della conferenza episcopale, si mostra disposto a intervenire per il mantenimento dei privilegi fiscali alla Chiesa, cedendo alle pressioni clericali.

L’Uaar ha lanciato quindi una campagna per chiedere al governo di far pagare le tasse alle scuole cattoliche. I nostri circoli stanno scrivendo ai Comuni affinché verifichino le situazioni tributarie degli istituti paritari presenti nel territorio comunale e chiedano il pagamento delle tasse non versate. Invitiamo i cittadini a sensibilizzare le istituzioni e a rivolgersi ai Comuni, inviando la lettera scaricabile dal nostro sito.

ICI e Chiesa, lo scandalo della “legge uguale per tutti”

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20 commenti

giovanni da livorno

Ma signori miei, bisogna comprendere il nostro infelice governo, che si trova costretto a promuovere una legge sulle unioni civili da un’europa che non sa farsi i fatti suoi. Naturalmente il governo cercherà di far passare una legge edulcorata ed annacquata (tale da scontentare il meno possibile la CCAR), ma “qualcosa” dovrà far passare! e basta scorrere i siti cattolicisti per constatare che anche quel “qualcosa” non è tollerabile da parte dei nostri amici clericali…………..
Ora, a fronte di ciò, voi vorreste che il governo non usasse, a s. romana chiesa, la finezza e la compiacenza di non farle pagare un ingiusto balzello con l’esile scusa che lo pagano tutti gli altri?!
Suvvia!”
SUMARDAT, Lei che è uomo di mondo, lo faccia capire anche agli altri che è una questione di buona creanza, risolvere l’impasse determinato (malauguratamente) dalle sentenze della Cassaz.!
Saluti. GdL

“Io sono uomo di mondo: ho fatto 3 anni di militare a Cuneo”.
(Totò)

sumadart son

@giovanni_da_livorno:
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Lo ho cercato di far capire anche agli altri il fatto che TUTTI (chiese cattoliche, buddiste, musulmane barbittiche e barbuttiche varie) devono pagare quello che c’è da pagare con dei post negli interventi precedenti.
Sto altrettanto cercando di far capire agli altri (un mio post dovrebbero pubblicarlo sulla news precedente a questa) che morire democristiani votando dei neo-democristiani felici e gaudenti è proprio da…popolani italioti felici e beoti.
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firmato: sumadart son (colui che vede nel passato, presente e futuro dell’italietta degli italioti e continua a vedere sempre più italioti).

stefano

la faccina era per sumadart.
purtroppo ha ragione, siamo immersi nella…vabbè lasciamo stare, diciamo che al peggio del peggio di un paese govenato da ex democristiani non ex me sempre più democristiani con l’appoggio della ccar, non può esserci rimedio.

Massimo Maiurana

Ho provato adesso e mi si apre, magari era un problema momentaneo. Puoi riprovare?

Giorgio Pozzo

Qui il problema è ben più ampio di quanto si pensi, perchè coinvolge un aspetto tanto negativo quanto fondamentale dell’italiota medio: l’ammirazione sfrenata per chi non paga le tasse.
L’italiota medio non potrà mai essere sensibilizzato su un’ingiustizia sociale, in quanto per lui, semplicemente, non si tratta affatto di ingiustizia. Lui ammira, venera, e in qualche modo invidia che evita di pagare le tasse. Chi nei Paesi civili (con la P maiuscola quindi) viene visto come un ladro, qui da noi diventa un esempio da seguire. L’italiota medio non pensa (dovrei fermarmi qui con la frase, ma devo dire altro) che ogni euro non pagato allo stato diventa un euro rubato alla collettività. E sui furti clericali la questione è perfettamente analoga. La grama questione, infatti, è che chi comanda in qualche modo continua ad assecondare queste ingiustizie italiche. O formalmente, come in questo caso sfacciatamente proclericale, o informalmente, sottobanco, con manovre avallate da bustarelle e inciuci vari.
L’italiota medio, essendo tale, non verrà quindi mai sensibilizzato: lui invidia i preti perchè possono fare quello che lui sogna di fare.

sumadart son

@giorgio_pozzo:
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Per enne_esima volta rinnovo i sinceri complimenti per un altro approfondito saggio sul comportamento di questa creatura infame denominato italiota. Tale creatura vivente è capace di rovinare un ecosistema con un elevato potenziale come la nazione Italia.
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Aggiungo anche (ad esclusivo titolo di nota integrativa) quanto segue:
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N01) Una tipologia di italioti medi al momento di firmare per otto_per_mille pensa: “ah no io non firmo per nessuno i miei soldi no glieli do mica ai preti ladri…figuriamoci allo stato…eh poi ci manca anche che fanno firmare per i musulmani che vogliono distruggere la nostra civiltà cristiana”.
N02) Firmo convinto per la chiesta che danno tutti i soldi per aiutare i poveri in Italia ed in Africa (così non emigrano qui se stanno nelle missioni dei preti).
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Superfluo dire (almeno qui sul sito dell’UAAR tutti lo sappiamo) che se non firmi i tuoi soldi vengono ripartiti sulla base di chi ha firmato ergo la CCAR si becca almeno il 90% della tua “non firma” E che i porporati della CEI e del Vaticano usano solo il 20% di tutta raccolta otto_per_mille per scopi sociali.
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firmato: sumadart son (colui che vede nel passato, presente e futuro dell’italietta degli italioti e continua a vedere sempre più italioti).

Engy

ma come, anche tu con l’italiota ing. Pozzo …. ?? (>_>)
Non ci son più gli ingegneri aeronautici atei di una volta ! 🙂

Giorgio Pozzo

Engy,

puoi anche cancellare o ignorare la parola “italiota” dal mio post, tanto tutto il resto che ho scritto lo penso sinceramente e da alcune ere glaciali a questa parte. Ho preso la parola in prestito, lo confesso (ere geologiche or sono utilizzavo la locuzione bove italico, presa a prestito da un amico, e che a buon dire dovrebbe essere considerata la genesi di “italiota”).
:mrgreen:
PS: ragazzi, un po’ di sarcasmo ci vuole, altrimenti mi metto a piangere e imbratto la tastiera…

Engy

io ti perdono voLOntieri Giorgio, non so se farà lo stesso Bruno Gualerzi …. (oh ma dove 6 andato a finire Bruno?) che una volta si era un po’ alterato per l’abuso di questo termine da parte di taluno ….. :-).
E condivido quel che hai scritto e che pensi sinceramente da alcune ere glaciali a questa parte. 🙂

giovanni da livorno

@ Giorgio Pozzo

come ho già scritto in un post relativo ad un topic recente: la chiesa ha avuto, tempo, modo e luogo di “forgiare” gli italiani come più le piaceva, dimodochè, anche quando il suo potere temporale fosse cessato, la gente avrebbe continuato a pensare “cattolicamente”: ha fatto un bel lavoro, non c’è che dire!”
CCAR e popolo italiano si sono condizionate reciprocamente e per questo si comportano allo stesso modo.
Veramente, s. romana chiesa può essere soddisfatta del suo operato.
Saluti. GdL

“L’italiano è per il divorzio, l’aborto, la pillola, la fecondazione artificiale, ma spende un milione per il vestito della figlia che va alla prima comunione”.
(C. Marchi)

sumadart son

@giovanni_da_livorno:
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Illustre collega commentatore mi permetto di dissentire.
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Se tale ipotesi poteva essere valida fino agli anni ’50..’60 dopo le persone ormai hanno strumenti E coscienza E capacità di consultare diverse fonti di informazione (E non più solo il prete tanto bello e buono della chiesa) per cui sono anche gli italIOTI (almeno il 66.527125% degli abitanti dell’Italia) che gioiscono felici e contenti di questa genuflessione verso la CCAR.
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Riprendendo uno slogan fascista sulla spada & aratro (vediamo SE salta fuori qualcuno a “interpretare E giudicare”) il discorso è questo:
“E’ il cetriolo compare all’orizzonte ma è il popolano che gira il c@@o e lo accoglie felice e gaudente”.
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Magari anche nell’800 tedeschi, inglesi e francesi ascoltavano quello che dicevano i preti E lo prendevano per verità assoluta…ma ora basta loro fanno parte delle nazioni civili perchè tale progredire è stato la summa di tanti piccoli comportamenti di presa di coscienza E volontà di usare il proprio cervello.
La nazione Italia è diventata italietta perchè molti dei suoi abitanti (almeno il 66.5279267%) decidono di loro spontanea e genuina volontà e contentezza di essere italIOTI.
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firmato: sumadart son (colui che vede nel passato, presente e futuro dell’italietta degli italioti e continua a vedere sempre più italioti).

sumadart son

@giovanni_da_livorno:
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Giusto per intenderci alla fine di mio intervento potevo aggiungere (a proposito di “marchi”) questa citazione orientata al modus-pensandi degli italioti.
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“Lo SCIOGLIPANCIA a sole centoooomilaaaaa!!! Mangiando quello che volete, bevendo quello che volete !!! Volete essere dei luridi barili di lardo che rotolano per laspiaggia ED allora su veloci dinamici E svelti chiamate e prenotate la vostra confezione di SCIOGLIPANCIA”.
(W. Marchi)

Giorgio Pozzo

In effetti, il problema è complesso e non si può riassumere in poche righe o in tre nostri post di discussione.
Una componente che ha giocato pesantemente alla formazione evolutiva dell’italiota medio, oltre alla succitata CCAR (indubbio), è che in Italia non si è ancora formato uno spirito nazionale identitario (nazionale, non nazionalista!). L’Italia, al contrario di Francia e altri, sotto certi aspetti è ancora un mosaico di staterelli, il cui abitatore indigeno medio si sente contrapposto allo Stato e non sente di farne parte. Lo Stato è mio nemico, lo è sempre stato (e quel che è stato, è stato…). Dovremmo scurdarce o’ passato, infatti.
PS: in Germania c’era una situazione analoga, ma forse i fenomeni sfociano in estremi contrapposti. Dove non si è abituati alla democrazia, o si diventa italioti, o si diventa l’opposto.
Mah…

Giorgio Pozzo

Certe volte provo un po’ di invidia per la Common Law britannica. Sono poco ferrato in giurisprudenza, ma mi domando: se fosse successo in Gran Bretagna, una sentenza siffatta, come quella della nostra Cassazione, non diventerebbe in qualche modo un precedente da rispettare?
Comunque sia, ottima la foto di MicroMega, ottime le due sentenze.

roberto masia

la sentenza della cassazione non produce norma, in quanto il potere legislativo è di competenza del parlamento o del governo, però assume rilevanza normofillatica, cioè armonizza le interpretazioni di una norma, in questo caso parliamo di norma tributaria, la cassazione ( quinta sezione) ha infatti stabilito che il ricorso del comune di Livorno è legittimo, perchè i due istituti religiosi non hanno mostrato credibile giustificazione per ottenere l’esenzione, quindi, la sentenza non obbliga tout court le scuole paritarie ha pagare l’ici, infatti, sempre nella sentenza viene rimandato al giudice ordinario lo stabilire se un istituto paritario è esente o meno, ma certamente, ed è qui la rivoluzione della sentenza, ogni giudice ordinario che deve emettere una sentenza non può non tenere conto di ciò che ha sentenziato la quinta sezione della cassazione o meglio può non tenerne conto ma……voglio vedere cosa tirano fuori adesso per giustificarsi i dirigenti degli istituti paritari, visto che a monte c’è la corresponsione di una retta, un pagamento, a questo punto solo il governo può intervenire, con una legge ad hoc, magari creando la figura del non -profit per le scuole cattoliche, staremo a vedere

Federico

UAAR mi invita a sottoscrivere una petizione a favore della sentenza della Cassazione: http://www.uaar.it/doc/newslettersoci20150731.html

Trovo la cosa assurda e non intendo firmare. Il governo deve solo attuare la sentenza e la Costituzione; se farà in modo di aggirarla, bisognerà deferirlo alla Corte costituzionale (per l’art. 33) e ai competenti organi dell’Unione europea (aiuti di stato).

Massimo Maiurana

In effetti la petizione chiede proprio questo al governo: non aggirare la sentenza ma rispettarla, sebbene abbia paradossalmente dichiarato che non ne terrà conto.

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