La Nuova Zelanda ha introdotto una legge che, con lo scopo di fermare il cyber-bullismo, reprime duramente la blasfemia. In un paese dove quattro abitanti su dieci non fanno parte di alcuna religione sono state previste pene fino a due anni di reclusione e ammende anche di 30.000 euro.
Archivi Giornalieri: mercoledì, Agosto 12, 2015
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