La Nuova Zelanda ha introdotto una legge che, con lo scopo di fermare il cyber-bullismo, reprime duramente la blasfemia. In un paese dove quattro abitanti su dieci non fanno parte di alcuna religione sono state previste pene fino a due anni di reclusione e ammende anche di 30.000 euro.
Archivi Giornalieri: mercoledì, Agosto 12, 2015
Lingue disponibili
Articoli recenti
- La clericalata della settimana, 23: Matteo Renzi appoggia il cardinale Zuppi sull’8×1000
- Cinque anni di banca dati ministeriale “Dat” alla mano
- Buone novelle laiche
- Le ingerenze di Zuppi sull’8×1000
- La clericalata della settimana, 22: il governo Meloni non aderisce alla lettera Ue per la difesa dei diritti lgbt in Ungheria
- Il lato positivo