Le unioni civili, con un ulteriore slittamento da parte del governo, sono state promesse entro la fine dell’anno. Ma l’opposizione cattolica anche nel Pd continua a farsi sentire in sede di commissione Giustizia, tanto da richiedere un estenuante lavoro di limatura e compromessi su un testo del disegno di legge sempre più al ribasso.
Ora le unioni civili, con un sub emendamento su proposta dell’ala cattolica del Partito Democratico, sono definite una “specifica formazione sociale”, per scongiurare l’accenno alla famiglia e l’equiparazione con il matrimonio, legando il provvedimento all’articolo 2 e non al 29 della Costituzione. Ma nemmeno questo è bastato ai clericali, che non lo hanno votato: l’emendamento è passato con voti decisivi di Pd, M5S, Conservatori e riformisti; contrari Area Popolare, Forza Italia, Ncd e Lega.
Unioni civili, mediazione Pd: diventano ‘formazione sociale’. Ma Area popolare contraria
hufff per un attimo ho pensato che si stesse facendo un tentativo per uscire dal medioevo. Meno male che si sono ripresi
Io rimango della mia opinione.
Se le unioni civili (o qualsiasi altro nome abbiano) sono per le coppie omosessuali (a cui per colpa del Vaticano non si vuole riconoscere pieni diritti e dignità) sono le benvenute in mancanza di meglio.
Ma se riguardano anche le coppie coppie eterosessuali sono da bloccare. Cambiano i nomi ma la sostanza rimane quella che più di otto anni fa esposi qui al riguardo si PACS e DICO: http://pensieri-eretici.blogspot.de/2007/03/pacs-dico-e-quantaltro_20.html
Effettivamente, bisogna pur cominciare. Comunque, quest’ultimo emendamento è ridicolo. la famiglia cattolicamente intesa cos’è se non una specifica formazione sociale? Anche una subcultura – laddove il suffisso sub indica semplicemente un gruppo con caratteri precisi e non inferiorità – può costituire una specifica formazione sociale. Bah…
Non sono d’accordo sul ”…meglio di niente”, è sempre stato il loro metodo
intralciare e allungare tempi e risultati. Ne abbiamo altri esempi in atto.
Certo, ma fra politici e beoti che gli danno agio, questo paese non riesce ad accettare cambiamenti radicali. L’ultima presa di posizione seria è stata quella sul nucleare. ma si deve avere la strizza, non ci si arriva per evoluzione di pensiero…
La mia opinione e’ che sarebbe da bocciare qualsiasi cosa che non sia equivalente al matrimonio. Quello che 8 anni fa era accettabile non e’ piu’ proponibile adesso. Alla fine gli italiani (io sono sposato in Scozia) si adatteranno e sara’ meglio che niente. La mia speranza e’ che il matrimonio sia presto sostituito da un serie di contratti che le parti liberamente sottoscrivino.
Meglio iniziare da qualcosa, parti liberticide possono essere smantellate per via giudiziaria, come è successo per varie leggi, ormai funziona così in Italia.
“La mia speranza e’ che il matrimonio sia presto sostituito da un serie di contratti che le parti liberamente sottoscrivino.”
Grazie, siamo in 2 a pensarla così: ancora un paio di anni, in cui non si sa se dovremo guardarci di più dalla destra, dai clericali tout court o dai sinistri che vogliono proteggere tutto e tutti, e forse potremo fare comodamente un congresso nazionale dentro una Panda.
Io quello che non accetto è che non debba essere utilizzato la scienza come parametro di giudizio, il metodo stamina è stato considerato inefficace perché solo dopo grazie alla sperimentazione ufficiale (lo so ai complottisti questo termine farà venire il mal di pancia) si è stabilito che non funzionava, non perché in Parlamento è stato votato contro. Cosa dice la “scienza” nei confronti dell’omosessualità? Se è normale allora è normale che un omosessuale abbia la possibilità di avere una vita normale facendo le stesse cose di un eterosessuale. Io punterei su questa strada.
Che gente ripugnante! Ma quanti anni hanno, da quale parte del medioevo escono, e soprattutto, cosa gli dà il vaticano? Basta, ci vuole un referendum.
@mafalda:
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I referendum non piacciono ai popolani italioti che sono stufi di andare sempre a votare che poi tanto non cambia nulla.
La costituzione italiana consente solo i referendum abrogativi E ci deve essere il quorum.
Inoltre vietarono anche come materia di referendum la fiscalità ed i trattati internazionali.
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Poveri padri fondatori costituenti che misero tale regola forse con buon-senso (per evitare se ne facesse abuso) ma ormai gli abitanti della nazione non sono piu` italiano ma in maggioranza italioti ed il loro italiottume potrebbe essere combattuto se ci fossero anche referendum propositivi E senza quorum.
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firmato: sumadart son
(colui che vede nelle sue sfere magiche il passato, presente e futuro dell`italietta degli italioti e continua a vedere sempre tanti italioti felici e gaudenti)
……ma anche……
(colui che piu` riflette sulla teologia passata, presente e futura delle religioni del popolino e continua a vedere sempre piu` incoerenze e illogicita`)
Non è più sufficiente il referendum abrogativo.
Fino che i trattati che l’Italia e gli altri paesi dell’Unione europea firmano citano la condizione di “coniuge” come condizione per ottenere dei diritti, l’eguaglianza fra cittadini si ottiene con uno stato di famiglia che contenga la parola “coniuge”.
Se poi la parola “coniuge” si ottiene andando davanto al sindaco, ma anche ad un assessore a ciò delegato, ma anche al rabbino, ma anche davanti ad un pastore, a anche davanti ad un prete cattolico, mi interessa meno: ma la parola “coniuge” su uno stato di famiglia rende i cittadini uguali e fa scattare gli articoli dei trattati internazionali e vincola gli stati contraenti.
Es. andate a leggervi le condizioni del trattato di Vienna sul trattamento del personale diplomatico oppure il Trattato di Cotonou fra i paesi dell’Unione europea e i paesi africani, dei caraibi, e del pacifico.
Ad es. se una persona è “coniuge” di una persona che lavora in un paese firmatario del trattato di Cotonou con finanziamento dei paesi europei, il paese africano è obbligato a dargli un permesso di soggiorno in quanto “coniuge”; se non è “coniuge”, non è obbligato (può farlo per sua cortesia, ma non è obbligato).
(Nella versione inglese la parola è “spouse”).
Questo tanto per fissare degli obiettivi chiari.
Rimango poi dell’opinione che la parola “naturale” nell’articolo 29 della Costituzione italiana sia stata inserita per potere escludere o in qualche modo vincolae o limitare i matrimoni dei non cattolici (c’era ancora papa Pio XII).
I servi del vaticano in Italia pretendono che l’articolo 29 escluda i matrimoni degli omosessuali e che non si deva avere delle coabitazioni registrate (o DICO o PACS o come si vogliono chiamare): su che base ? dove lo leggono nell’articolo 29 ?
In realtà lo leggono nelle loro teste.
Se confronto l’Italia da una parta con l’area storica della pace di Westfalia dall’altra, vedo che i matrimoni sono regolati molto diversamente dovendo i cattolici convivere (negli stessi partiti, negli stessi sindacati) con i protestanti; ad es. in Svizzera e in Germania un prete cattolico non può sposare una coppia che prima non sia già sposata per lo stato: si crerebbe un disordine pubblico.
Fino che il Vaticano e le sue emanazioni italiane considerano come “vero matrimonio” il solo matrimonio sacramentale cattolico, e la Repubblica italiana cede a queste pretese, non si riuscirà ad avere delle regole matrimoniali decenti in Italia perché l’intepretazione cattolica prevarrà sempre sullo spirito e sulla lettera delle leggi, che conterranno sempre deliberatamente delle aree grigie in modo che si possa sempre all’occorrenza partire con una catena di interpretazioni fantasiose.
I parlamentari italiani sono in ritardo e più servili persino rispetto ai funzionari del re Luigi XIV di Francia (Re Sole) che gli consigliavano di abolire il monopolio cattolico sui matrimoni e di istituire un registro separato per i matrimoni dei non cattolici per non obbligare gli Ugonotti ad emigrare in Svizzera e in Germania (dove i principi protestanti avrebbero considerate legali i loro matrimoni non sacramentali).
È proprio vero che la storia si ripete …
Quello che vale per la Germania e la Svizzera lo è anche per la Francia e il Belgio : nessun matrimonio religioso, il quale non ha nessun valore giuridico , puo essere celebrato prima del matrimonio civile .
Sono d’accordo sul fatto che l’atto di matrimonio debba essere essenzialmente una questione civile, ma non capisco perché se uno vuole una cerimonia valida solo a fini “spirituali” ma non legali non possa farlo. Che gliene frega allo stato se che ne so qualche figlio dei fiori fa uno di quei matrimoni spirituali nella natura et similia, ma non ha intenzione di stipulare un contratto di matrimonio. Cioè allo stato che gli frega se due convivono con o senza benedizione religiosa?
@Fancesco S
si puo’ fare benissimo la sola cerimonia religiosa senza alcun effetto civile. Anzi ti diro’ di piu’ si puo’ fare, ed e’ ammesso, un matrimonio cattolico in chiesa senza alcun effetto civile. Questo caso (molto raro) succede quando due pensionati decidono di sposarsi ma non vogliono rinunciare alla pensione ereditata dal precedente coniuge.
Ma dove in Francia?
State allegri popolani cattolici italioti, devoti della madonna impestata, adoratori delle croste di padre pio ed italioti tutti.
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Non si farà nulla per le coppie omosessuali dai DICO, ai PACS alle unioni civili, alla specifica formazione sociale non sarà fatto nulla…ma nulla ma proprio nulla.
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E mi raccomando cari omosessuali continuate a votare i politici del piddi` all`interno dell`area DEM che vengono a parlarvi all`arci-gay raccontandovi un po` di italiottate varie assortite su battaglie civili, processi normativi, ostruzionismi della lega ed altre italiottate…continuate a votarli.
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Ai lettori e` lasciato l`esercizio di andare a vedere quali formazioni politiche sono favorevoli al discorso delle unioni tra persone dello stesso sesso.
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Fossimo una nazione civile come in Irlanda. Un bel referendum e via andare.
Del resto (ma posso sbagliarmi…chi e` piu` informato in materia approfondisca e/o mi smentisca) nei Paesi Bassi quando hanno permesso a persone dello stesso sesso non hanno cambiato la legge sui matrimoni ma semplicemente hanno abolito lo specificare il sesso.
Del resto il matrimonio (parlando dal punto di vista legislativo) e` assimilabile ad un contratto tra due persone (come puo` essere affitto, la vendita di un qualche cosa, ecc. ecc.).
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Quindi continuate a votare il piddi`cicci` che va sempre bene cosi` potrete parlare tra di voi dei tempi gloriosi del `68, guardarvi un film di nanni moretti E discutere dello strapotere del vaticano E della perdita di certi valori mentre nei paesi civili del nord-europa i gay possono fare blablablabla…
Ebbravi italioti che continuate a votare il piddi`(cicci`). {PD(+exPCI+exDC) = PDCI+DDC = PDCC}.
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firmato: sumadart son
(colui che vede nelle sue sfere magiche il passato, presente e futuro dell`italietta degli italioti e continua a vedere sempre tanti italioti felici e gaudenti)
……ma anche……
(colui che piu` riflette sulla teologia passata, presente e futura delle religioni del popolino e continua a vedere sempre piu` incoerenze e illogicita`)
Quindi ci sono milioni (visto che secondo te il loro voto sarebbe determinante) di persone (omosessuali e non) che sono così stupide da votare il Pd quando questo (sempre secondo te) non farà mai niente per i diritti degli omosessuali? E di fronte ad un fatto così eclatante che dovrebbe essere sotto gli occhi di tutti e di conseguenza dovrebbe essere notato da ancor più milioni di persone te ne sei accorto solo tu. Hmmmmm……. ti faccio rispondere da loro:
https://www.youtube.com/watch?v=JCNO_ZAHfR8
@ Sumardat
te lo ricordi Rino Gaetano che cantava: “DC,PCI,PSI, PRI non te reggae più”?
In un trattato di italiotologia, quella canzone dovrebbe avere una citazione d’onore, parmi……….
Saluti. GdL
@ Francesco S.
«non capisco perché se uno vuole una cerimonia valida solo a fini “spirituali” ma non legali non possa farlo»
@ Angelo
«si puo’ fare benissimo la sola cerimonia religiosa senza alcun effetto civile. Anzi ti diro’ di piu’ si puo’ fare, ed e’ ammesso, un matrimonio cattolico in chiesa senza alcun effetto civile»
Angelo, hai dimenticato di aggiungere «in Italia si può».
Sulla Francia e Belgio sono meno documentata, ma in Germania e in Svizzera un matrimonio religioso non preceduto dal matrimonio civile è un atto contro l’ordine pubblico.
Pensaci bene: la chiesa cattolica potrebbe pretendere con la complicità dell’Italia o di altri paesi cattolici di data valore pubblicistico (su sua richiesta e quando gli fa comodo) al matrimonio religioso, salvo non avere registrato il matrimonio in altri paesi meno manipolabili, e finirebbe che alcune persone avrebbero un doppio stato civile, celibi o nubile quando e dove gli fa comodo, e sposati quando e dove gli fa comodo.
Normalmente sono I cattolici che fanno questi trucchi da “seconda autorità pubblica anti-stato”, i protestanti per loro motivi dottrinali non vogliono avere un matrimonio religioso separato dal matrimonio civile; che poi questo affidarsi allo stato civile abbia che come conseguenza un diverso rapporto di correttezza nei confronti con lo stato è cosa che lascio aperta alla riflessione dei lettori.
Come giustamente osserva Francesco S. lo stato non dovrebbe occuparsi di valori «spirituali ma non legali», il problema è come al solito la chiesa cattolica quando gli fa comodo pretende di essere anche uno stato che può dare valore legale ai suoi fatti spirituali e poi di farlo valere su altri paesi legati al Vaticano da trattati, e qui se non la blocchi potrebbe creare deliberatamente doppi stati civili (ovviamente se gli stati complici glielo lasciano fare).
I figli dei fiori non hanno uno stato a loro disposizione che dia valore legale ai loro matrimoni, e quindi non riuscirebbero nemmeno volendo a creare un doppio stato civile e ad andare contro l’ordine pubblico.