Parlamento europeo approva rapporto Rodrigues su uguaglianza di genere a scuola

Il Parlamento europeo ha approvato il rapporto Rodrigues per invitare i Paesi membri a migliorare il sistema dell’istruzione, promuovendo l’uguaglianza di genere, la cultura dei diritti, una corretta educazione sessuale e combattendo bullismo, stereotipi e discriminazioni anche omofobiche. Le lobby clericali hanno fatto pressione sui parlamentari per bocciarne l’approvazione, ma è passato con 408 voti a favore, 236 contrari e 40 astensioni.
Tra gli europarlamentari italiani, 48 hanno votato a favore, 19 contro, 5 non hanno votato, 1 astenuto.

A favore i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, gli unici a votare in opposizione alla dichiarazione di voto del gruppo degli euroscettici di cui fanno parte. Hanno votato sì anche i membri del Partito Democratico (contrari solo Morgano e Zoffoli, mentre Costa, Picierno, Soru, Zanonato non hanno partecipato al voto) e del gruppo della sinistra unita. Contrari gli affiliati al Partito popolare europeo, tranne Dorfmann (Südtiroler Volkspartei) che si è astenuto, mentre Matera e Maullu (Forza Italia) come “rebel” hanno votato a favore. Hanno votato no anche i leghisti (non ha partecipato al voto Salvini) e i conservatori-riformisti.

European Humanist Federation – Gender equality at school: support education as a tool for change!

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37 commenti

Gianni Uaar Torino

Riguardo al bullismo sarebbe già una gran cosa che si facesse rispettare un pò di sana buona educazione nelle scuole!
La buona educazione ed il rispetto degli altri sono prerequisiti senza i quali non si va da nessuna parte.

Diocleziano

Hai ragione, ma credo che la sana educazione non sia così a portata di mano; ho la sfortuna di dover passare davanti a una scuola elementare e se i più maleducati sono i genitori c’è poca speranza che i figli siano migliori. Quello che è peggio è notare che la maleducazione non nasce dalla bassa condizione economica, ma proprio dall’alta supponenza di sé che viene trasmessa come valore aggiunto ai loro mostriciattoli.

G.B.

Posso pienamente confermare dopo 38 anni di insegnamento. In effetti i più maleducati e arroganti sono proprio i figli di papà

sumadart son

Gli italioti appartengono ad ogni classe sociale, livello di istruzione, origine geografica.
Sono tra noi, sono ormai la maggioranza della popolazione (io sostengo almeno il 65%) dell`Italia e si riproducono quindi portano i loro figli a scuola.
.
E` il caso di affermare con gli esempi da voi citati quanto segue: PICCOLI ITALIOTI CRESCONO.
.
.
firmato: sumadart son
(colui che vede nelle sue sfere magiche il passato, presente e futuro dell`italietta degli italioti e continua a vedere sempre tanti italioti felici e gaudenti)
……ma anche……
(colui che piu` riflette sulla teologia passata, presente e futura delle religioni del popolino e continua a vedere sempre piu` incoerenze e illogicita`)

mafalda

Ottimo!
Presumo che Salvini fosse assente. Ho letto che è uno dei più assenteisti.

benjamin l'@sino

Ora tutto sta a vedere cosa c’è nella pancia del cavallo.

Giorgio Pozzo

Sarebbe interessante conoscere le motivazioni dei contrari. In che cosa il rapporto sarebbe errato? Non si devono forse combattere bullismo e maschilismo?
Oppure, secondo questi signori i problemi non esistono?
Faccio sinceramente fatica a comprendere certi punti di vista, senza voler considerare il salame sugli occhi.

Diocleziano

Giorgio Pozzo
«… promuovendo l’uguaglianza di genere, la cultura dei diritti, una corretta educazione sessuale e combattendo bullismo, stereotipi e discriminazioni anche omofobiche… »
Eccole qui le motivazioni dei contrari:
– cultura dei diritti
– corretta educazione sessuale
– discriminazioni omofobiche
Vorrai mica conculcare il loro diritto a discriminare gli omosessuali, obbligarli a una corretta educazione sessuale (se non altro, fargli capire che certe str… che gli hanno insegnato all’oratorio, non sono peccati), disabituarli ai privilegi considerando che anche gli altri hanno dei diritti… no?

Giorgio Pozzo

Io ho l’impressione che, prima ancora dei tre punti che hai elencato, bisognerebbe considerare il problema a monte di tutto, e cioè che uno dei due generi ha più difficoltà dell’altro già con l’accesso agli studi, e poi durante gli studi stessi.
Devo dedurre che chi è contrario al rapporto si rifiuta di ammettere che nel mondo le donne sono osteggiate e ostacolate già nel diritto allo studio? E che poi, quelle che riescono ad accedere alla scuola, sono osteggiate durante (e dopo) lo studio?

Giorgio Pozzo

Io ho l’impressione che, prima ancora dei tre punti che hai elencato, bisognerebbe considerare il problema a monte di tutto, e cioè che uno dei due generi ha più difficoltà dell’altro già con l’accesso agli studi, e poi durante gli studi stessi.
Devo dedurre che chi è contrario al rapporto si rifiuta di ammettere che nel mondo le donne sono osteggiate e ostacolate già nel diritto allo studio? E che poi, quelle che riescono ad accedere alla scuola, sono osteggiate durante (e dopo) lo studio?

Giorgio Pozzo

Io ho l’impressione che, prima ancora dei tre punti che hai elencato, bisognerebbe considerare il problema a monte di tutto, e cioè che uno dei due generi ha più difficoltà dell’altro già con l’accesso agli studi, e poi durante gli studi stessi.
Devo dedurre che chi è contrario al rapporto si rifiuta di ammettere che nel mondo le donne sono osteggiate e ostacolate già nel diritto allo studio? E che poi, quelle che riescono ad accedere alla scuola, sono osteggiate durante (e dopo) lo studio?

Giorgio Pozzo

Io ho l’impressione che, prima ancora dei tre punti che hai elencato, bisognerebbe considerare il problema a monte di tutto, e cioè che uno dei due generi ha più difficoltà dell’altro già con l’accesso agli studi, e poi durante gli studi stessi.
Devo dedurre che chi è contrario al rapporto si rifiuta di ammettere che nel mondo le donne sono osteggiate e ostacolate già nel diritto allo studio? E che poi, quelle che riescono ad accedere alla scuola, sono osteggiate durante (e dopo) lo studio?

Tino

Questo sito ha spesso criticato le femen, intanto sono le uniche ad aver avuto il coraggio di perturbare il salone della donna musulmana dove predicatori integralisti giustificano stupri e violenza sulle donne. Sono un’algerina e una tunisina, un gruppo di uomini è corso loro dietro gridando insulti e appelli ad ucciderle per poi dar loro dei calci nel sedere, i video parlano chiaro. Silenzio di tomba tra le femministe intersezionaliste quelle che pretendono allearsi con i musulmani per combattere la dominazione “bianca eterosessuale e maschile”.

Francesco S.

Non è che hai sbagliato sito, non mi pare proprio che il sito dell’UAAR abbia spesso criticato le femen, anzi.

Comunque certe azioni di disturbo andrebbero evitate, se si vuol protestare lo si fa fuori dalla fiera.

Francesco S.

Tino
Per l’ordine pubblico. Non ci si può inbucare in un evento autorizzato e allestito in una struttura privata e ostacolarne lo svolgimento, al 100% è sicuro che si viene arrestati. E’ una regola democratica, se venisse meno tutti gli eventi organizzati da chiccessia potrebbero essere interrotti da chicchessia. Se si protesta contro un evento lo si fa fuori da dove l’evento si svolge, ciò riguarda la sicurezza (sia di chi protesta che di chi partecipa all’evento) sia di democrazia.

Tino

Bah non ti ho sentito dire queste cose quando ciò veniva fatto nelle chiese cattoliche o in riunioni di altro genere. A me sembra che questo tipo di contestazioni siano spesso utilizzate.

Francesco S.

Purtroppo non sono dotato di onniscienza, ma entrare in chiesa ed effettuare azioni di disturbo od entrare in luoghi e riunioni di altro genere per disturbare e ostacolare le attività sono azioni da evitare perché nelle costituzioni in genere è garantito a tutti di riunirsi per vari scopi purché non contrari alla legge. Le proteste si fanno fuori altrimenti la democrazia non funziona.

Tino

Dunque le pussyriot sono state messe in prigione per far funzionare la democrazia 🙂

Francesco S.

Tino quello è un caso di sproporzione tra pena e reato. Come già dissi all’epoca, le Riot andavano arrestate, portate in questura, identificate e avrebbero dovuto pagare una multa ed eventualmente un processo civile se la chiesa del luogo lo riteneva opportuno. Non deve passare assolutamente che chiunque per qualsiasi motivo possa interrompere attività autorizzate di persone che si riuniscono per svolgerle. Ciò è a difesa soprattutto dei deboli. Immagina se tale tutela non esistesse.

mafalda

Tino
Anch’io ho letto critiche alle femen, per fortuna non su questo sito. Quanto alle femministe che non si pronunciano sulle volgarità troglodite dette in queste riunioni e non difendono le femen, stendiamo un velo pietoso, altrimenti potrei essere tracciata di “ostilità” nei confronti delle donne.

Tino

Le femen ovviamente possono essere criticate però nei loro confonti c’è spesso un odio sospetto e comunque nessuno fa nulla contro queste riunioni troglodite “se si vuol protestare”, in sostanza per molti non sono nemmeno un problema.

Tino

Ed ecco infatti che arrivano subito le critiche, sopratutto da giornali comunisti che incensano l’islam.

Diocleziano

Daniele
Non credo che per fare la femen ci si debba sottoporre a un casting, lo fa chi vuole farlo. E se sono belle raggiungono più facilmente il loro obiettivo. Brutte e cadenti fanno tristezza e vengono più rapidamente rimosse (non in senso fisico).
Per ora stai guardando il dito.
Comunque penso che sia lecito fare casino dove è necessario, se quelli del salone propugnano idee contro le donne non meritano alcun rispetto, né dentro né fuori.

gmd85

@Daniele

Le Femen avranno anche le loro pecche, ma anche la protesta necessità di marketing e immagine. A parte questo il paragone con l’FKK tedesco è parecchio forzato.
@Tutti
Siamo un tantino OT.

Francesco S.

Hai ragione Gmd, ma io ci terrei a sottolineare che non esiste nessun diritto a “far casino dove ci pare”, anche le proteste devono seguire delle regole, diversamente c’è l’anarchia e la legge del più forte, chi riesce a gridare di più (o mena di più!). Non è su questo che si fondano i valori della civiltà.

Admin

Non si sta parlando più di uguaglianza di genere, si sta parlando solo delle Femen, che tra l’altro non mi risulta siano mai state criticate qui. Ergo, tornate per favore al topic, grazie.

Tino

Non ho capito l’uguaglianza di genere è solamente un’opzione da utilizzare contro i clericali cristiani ? Quando sono altri tipi di clerciale invece silenzio stampa. Io invece credo che il poco entusiamso che ci sia nei confronti di questi programmi di educazione all’uguaglianza di genere che poi di fatto non vengono applicati per l’ostilità di questo o quell’altro gruppo venga anche dal fatto che chi li promuove spesso poi tace quando le disuguaglianza vengono da altre “culture”.

Admin

Tino, 1) in quell’articolo nessuno se la prendeva con le Femen, si commentava il contenuto di un film su di loro e si esprimevano dei dubbi sulla reale efficacia della loro modalità di lotta, 2) come per qualunque altro blog/forum/ml, gli interventi della moderazione non si criticano (in realtà per la netiquette non si dovrebbero nemmeno commentare) ma si rispettano, e 3) l’equazione “le femen sono ot”=”si parla solo contro i clericali cristiani” è francamente priva di senso.
Detto questo, fine dell’ot.

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