Bari, preside sospende lezioni per messa al liceo

Al liceo scientifico “Salvemini” di Bari, la preside ha autorizzato con una circolare una messa, sospendendo le lezioni alle 11:45. Chi ha voluto è andato a messa e chi non ha voluto poteva tornare a casa, ha assicurato la preside. Rimane uno dei tantissimi esempi di invadenza clericale nelle scuole, tema sul quale riceviamo molte segnalazioni e che vede purtroppo la strada spianata da chi dovrebbe invece garantire la laicità (talvolta con l’escamotage imbarazzante di sospendere le lezioni, per non sovrapporre il rito all’orario scolastico). Questione per la quale la soluzione non è di certo diversificare e aumentare i riti, cosa che finirebbe per far diventare la scuola una succursale multiconfessionale delle varie religioni, inasprendo divisioni tra studenti, instillando un comunitarismo confessionale che identifica gli studenti come fedeli e affossando l’indipendenza del contesto scolastico, rendendolo permeabile a ogni invadenza. Ma è risaputo che questo argomento apparentemente “pluralista” è usato oggi per sdoganare sempre messe, benedizioni e missioni evangelizzatrici di sacerdoti cattolici. Studenti e genitori hanno modo di tutelarsi, in certi casi, visto che gli atti di culto sono vietati.

Bari, la preside del liceo sospende le lezioni per la messa. Scatta l’interrogazione parlamentare

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17 commenti

Diocleziano

Anche ai preti piace la vita comoda: ormai per ‘terra di missione’ si intende la scuola, rassicurante e comoda da raggiungere.

Remo

Penso che si potrà muovere una denuncia alla preside visto che ha contravvenuto alla legge.

sumadart son

Ma come siamo in un liceo…dicasi liceo o liPeo dove la P significa P_erche` allarga al mente…un preside decide di fare una messa E non parte una bella sfilza di belle iniziative come:
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P01) oKKuppaZZioni
P02) autoGGestioni
P03) assemblee studentesche
P04) TatteZZebbao scritti sui muri
P05) incontri nella casa di lusso ed elegante del capetto soCCial-cieguevaresco della sQuola
P06) Kortei Kontro la Polizia borghese con le magliette di CIE` Guevara
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Cioe` non ho capito ora non si fa nulla di tutto cio` ?
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Forse ma fooorse (mia ipotesi) perche` adesso il cattolicesimo va bene alla cultura comunistoide dato che il papoccio francesco e` andato in visita dal sire Raoul Castro fratello del L_(I)(E)(A)_der maximo Fidel el companeros del cie` Guevara ed agnolotto ha detto che il papoccio francesco e` tanto bello e buono e quanto dice il paopoccio sono le stesse cose di quello che lui sosteneva al soCCial-Forum come una specie di tunnel spazio-temporale-mistico-spirituale di quindici anni addietro ?
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firmato: sumadart son (colui che approva la voglia di cambiare il mondo che puo` essere diverso ma critica il metodo dei soCCial-Forum che il tutto si traduce in due canne fumate attorno a dei bonghi suonati senza ritmo).

mafalda

Spero che i genitori atei iscrivano i loro figli ad un’altra scuola, motivando la scelta, ovviamente. Perdere clienti non fa piacere a nessuno. Nella scuola di Renzi, purtroppo, si può parlare di clienti anziché di utenti.

francesco s.

Soluzione impraticabile ai più. I genitori che ci tengono alla laicità (atei e diversamente credenti) e i professori dovrebbero invece vedere di organizzare delle forme di protesta contro queste messe a scuola.

Diocleziano

La cosa più semplice sarebbe che, insegnanti e studenti che non aderiscono,
continuino con le lezioni. Non credo che siano obbligati a uscire.
In questo modo sarebbero meno anche quelli che acriticamente andrebbero
all’inutile rito. Se le messe diventano dei flop alla fine si estingueranno da sole.

mafalda

Francesco
Le proteste non li toccano, e quelli che ci provano vengono guardati con sospetto. Anche restare in classe a far lezione non serve, un po perché la dirigente avrebbe il potere di “convincere” gli insegnanti ad andare a messa, un po per il motivo detto sopra. Togliere studenti invece, vuol dire meno cattedre…

Tiziana

speriamo anche che si finisca una volta per tutte di pensare alle cd ore alternative.la scuola pubblica dovrebbe anzi deve essere uguale per tutti con gli stessi insegnamenti. una volta mi sembra che uaar sosteneva l’ora alternativa (alla facoltativa , anche un errore di lingua)

John

Sono piuttosto contrariato da questa vicenda, purtroppo non isolata. Un’episodio che non fa male solo agli atei ma anche a chi, credente, vede questo tipo di espressioni come l’antitesi di una fede che dovrebbe essere vissuta come fatto intimo e per nulla invasivo.
Tutto ciò mi fa venire in mente che pochi giorni fa discutevo con una persona, credente come me, ma in modo piuttosto diverso da me; questa persona si diceva favorevole all’insegnamento della religione cattolica e alle processioni che bloccano il traffico (senza portare però convincenti argomentazioni e ancorando tutto a dogmi di fede) e mi sono reso conto che il problema non era tanto il fatto che la pensasse in modo opposto al mio (che non giustifico queste esperienze), ma il fatto che non arrivasse neanche a mettere in discussione le proprie convinzioni e a metterle sulla bilancia insieme alle mie.
Per questi motivi vi leggo volentieri, perché penso che la vostra opera sia più che utile, ricordando sempre però (e mi fa piacere quando qualcuno si mostra d’accordo su ciò) che si deve portare avanti il discorso-laicità in modo molto separato rispetto alla contrapposizione atei-credenti, perché il perseguimento della laicità a mio avviso riguarda tutte le persone di buon senso, a prescindere dal loro credere o non credere.

John

(non so perché ma mi è partito l’apostrofo tra “un” e “episodio”)

Frank

Papa ufficiale: Ma se è “per-messa” che se lamentano a far?
Segretario: Giustamente….

pompili giuliano

tutti quegli alunni, credenti o no, contrari alla invasione clericale avrebbero dovuto manifestare la loro contrarietà con urla e grida fino a far intervenire i carabinieri per far riprendere le lezioni. Non ci avrebbero più provato!

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