Viviamo nel paese in cui un vicepresidente del Senato può dare dell’“orango” a una ministra senza che si riesca a mettere in discussione la carica che ricopre. Ma se si scrive su Facebook che “Sentinelle in piedi, Forum della Famiglia e vescovo Camisasca sono un bel moloch di conservazione e propagatori di odio”, accade invece che siate censurati dal consiglio comunale.
È quanto accaduto a Dario De Lucia, consigliere di Reggio Emilia. L’ordine del giorno presentato contro di lui, oltre a solidarizzare con il vescovo, conteneva un rieducativo invito all’autocritica, perché “chiunque ricopre un ruolo istituzionale deve attenersi ad atteggiamenti decorosi e rispettosi del ruolo medesimo”. È stato approvato con i voti del centrodestra e di tre Pd: gli altri “democratici” si sono astenuti, così come i Cinquestelle. Unica contraria, l’esponente di Sel.
A Mattia Zucchini, assessore alla cultura a San Giorgio di Piano (BO), è andata un po’ meglio. Si è sbattezzato, e l’ha scritto sul suo profilo Facebook. Tanto è bastato alla lista civica “Insieme per San Giorgio” per denunciare “l’inopportunità nel metodo utilizzato per divulgarla e le possibili ricadute collegate, in ragione della posizione pubblica ricoperta dallo stesso nell’amministrazione di San Giorgio”.
C’era una volta l’Emilia mangiapreti, quella dove era prassi comune il rifiuto dei “nomi dei santi da lunario”. Ora c’è invece l’Emilia protagonista delle liste di clericalate compilate dall’Uaar. Una de-evoluzione, incarnata al meglio da Giovanni Lindo Ferretti: già leader dei CCCP, dichiarati alfieri del “punk filo-sovietico”, è poi diventato fedele alla linea ratzingeriana, tanto da fare l’opinionista per Avvenire.
Tempi duri per la libertà di espressione, quando diventa sempre più difficile distinguere i nipotini del Sant’Uffizio da quelli della Lubjanka. Incide, forse, anche la vicinanza con Rimini e col meeting di Comunione e Liberazione. Un movimento tanto forte che non solo Camisasca, ma anche Luigi Negri (arcivescovo di Ferrara) e Carlo Caffarra (arcivescovo di Bologna fino a pochi giorni fa) ne fanno parte. Tanto potente che le Coop ci fanno tanti affari insieme.
E tanto influente che anche i leader dell’ex Pci lo visitano ad limina avanzando tesi ardite, come quando Bersani cercò di solleticare la platea del meeting affermando che, “se vuole rifondarsi, la sinistra deve partire dal retroterra di Cl”. Bisogna ammettere che ci è praticamente riuscita. C’erano una volta gli asili pubblici di Reggio Emilia, che 24 anni fa Newsweek giudicò i migliori del mondo.
In seguito l’Emilia-Romagna ha però deciso di fare da apripista nazionale allo sdoganamento delle scuole private cattoliche, e oggi l’amministrazione comunale di Bologna le finanzia a piene mani – anche dopo che i cittadini, nel corso di un referendum, le hanno fatto capire che non sarebbe proprio il caso.
Saranno forse gli stessi cittadini che hanno disertato in massa il voto per le elezioni regionali? Perché esprimere voti o opinioni, se non si viene prese in considerazione o si finisce censurati? C’è futuro, in Emilia, per chi dissente da questo andazzo?
Raffaele Carcano
Articolo pubblicato sul blog di MicroMega il 6 novembre 2015.
Alcune considerazioni, seppur frammentarie. Mi limito al caso specifico del consigliere comunale, che richiede un’analisi la più oggettiva possibile.
Secondo me si sommano parametri di analisi differenti.
Da un lato, penso che in un’assemblea istituzionale (che sia il parlamento o il consiglio comunale) sia sempre opportuna una, diciamo, diplomazia dialettica, che porti a calibrare le espressioni, e per questo motivo sarei più propenso ad assimilare sì il caso-calderloli con il caso- De Lucia, ma non nel senso che siccome Calderoli è stato lasciato libero di esprimersi occorra lasciar libero anche De Lucia, bensì all’inverso: è stato gravissimo non prendere forti provvedimenti contro Calderoli. Espressioni molto forti e emotive (anche quando vere, perché nella sostanza concordo con De Lucia) vanno un minimo attenuate quando si è ha un ruolo istituzionale, sempre e comunque.
Nel contempo, è vero che in entrambi i casi l’espressione “forte” è stata usata fuori dalla sede istituzionale, per cui mi chiedo: colui che ha incarichi legislativi e di governo deve tenere un linguaggio misurato solo all’interno dell’assemblea elettiva o anche fuori: al bar, su facebook o in un comizio politico?
Distinguerei le ipotesi: le espressioni fortissime possono essere usate da queste persone in privato: al bar o in spiaggia, per dire, ma non in sedi pubbliche seppur extraistituzionali (un comizio, una trasmissione tv o facebook).
Ciò non per una questione di censura me per una ragione di stile. Io pensoche anche con un linguaggio misurato si possano esprimere posizioni forti, rendendosi paradossalmente molto meno contestabili. Se io uso lo sproloquio o uso espressioni eccessivamente spinte in pubblico (p. es. “propagatori di odio”), mi presto a contestazioni che possono avere l’effetto boomerang di creare uno spostamento di opinione in difesa del destinatario delle espressioni. Se invece sono in grado usare parole più diplomatiche, lasciando intendere (anche con il “non detto”) che il concetto è il medesimo, divento molto più inattaccabile.
QUesto vale per chiunque: per un leghista, per un ateo, per un credente, per un agnostico: per chiunque voglia propagare un’idea “forte” in modo incisivo ma senza un inutile effetto boomerang.
Hai messo sullo stesso piano due cose diverse, ossia l’opinione “forte” (Calderoli) e la critica (De Lucia) all’opinione “forte” (Camisasca). E infatti non mi sembra qualcuno si sia scandalizzato ai tempi quando si levò l’accusa di razzismo nei confronti del leghista. Purtroppo ci si scandalizza che si dica l’ovvio nei confronti del vescovo (per il quale le sentinelle operano per il bene dell’umanità… ).
Sandra,
Attenzione, non ho argomentato contro la critica di De Lucia nel merito, anzi, ho proprio detto il contrario, cioé che la condivido nell’intenzione, data la mia contrarietà a fenomeni come le “sentinelle in piedi” e il fastidio che esse mi suscitano.
Ho sostenuto altro, e cioé che la critica di De Lucia poteva essere paradossalmente più efficace se resa inattaccabile attraverso un linguaggio più diplomatico (ma non meno tagliente) che comunichi più attraverso il non-detto e l’evocazione piuttosto che attraverso espressioni non diplomatiche che finiscono per indebolire (in relazione al fatto che De Lucia ricopre una carica pubblica, e diventa facilmente vittima di contro-attacchi).
La frase di De Lucia non mi è sembrata così ‘forte’.
Penso che De Lucia abbia di seguito specificato i motivi della critica, altrimenti
la frase sarebbe risultata alquanto criptica.
Al contrario, la frase di Calderoli non ha giustificazioni perché indirizzata alla
persona fisica e quindi non ‘produttiva’: un ‘incompetente’ sarebbe stato molto
più corrosivo.
C’è una tecnica anche nell’insulto.
In realtà la “disponibilità” dei comunisti nei confronti dei clericali è di vecchia data. Si pensi all’approvazione dell’articolo 7 della Costituzione (quello che recepisce il concordato), alle titubanze ed esitazioni per l’introduzione del divorzio in Italia, etc. La strategia, già di Togliatti, era quella di mantenere i buoni rapporti con le masse cattoliche, nella prospettiva di avvicinarle al socialismo. Che questa strategia sia risultata perdente lo hanno dimostrato i fatti, tant’è che oggi il PD sembra più l’erede della D. C. che non del P.C.I.
non capisco la frecciata a Giovanni Lindo Ferretti: non aveva diritto di cambiare idee e di aderire alla fede religiosa che gli pareva e a diventare fedele alla linea ratzingeriana e anche opinionista dell’Avvenire?
Oltretutto non mi pare proprio una persona banale, anzi.
Non lo era prima, non lo è diventato adesso.
Non so, mi pare che Giovanni Lindo Ferretti non sia il clero vaticano, ma un privato cittadino.
Siamo sempre lì: sembra che anche in assenza di tutti i privilegi e il malaffare della Chiesa Cattolica, vogliate proprio spazzare via – a suon di ridicolizzazioni s’intende e delegittimazioni – i cattolici (solo loro tra l’altro …)
@E.n.g.y
Certo che ne aveva il diritto. Con ciò che questo comporta.
I cattolici sono presi di mira? Poveri… Guai ad assumersi la responsabilità delle proprie credenze e delle fesserie che ne possono derivare. Non mi sembra che valdesi ed ebrei da noi si diano tanto da fare per rendersi ridicoli. Anche volendo, il cattolicume diffuso non lo consente. Comunque, siamo alle solite: libertà di opinione solo quando ti conviene. Brava.
gmd85,
allora, riassumendo:
il vaticano è corrotto e corrompe, pullula di preti pedofili impuniti, gode di insopportabili privilegi di casta, è arrogante nei confronti dello stato italiano e ne condiziona le scelte, ecc;
il popolo della chiesa è composto di altrettanti corrotti ma più fessi;
tutta la chiesa è fatta comunque di fessi, più o meno altolocati che credono in fesserie (giacchè ogni cosa indimostabile è una fesseria inesistente).
Questa associazione quindi per cosa nasce?
Per occuparsi di fessi più o meno corrotti ?
Ha ragione chi dice che l’ateo vive bene senza Dio/dio, se ne fotte di Dio/dio, non è contro Dio/dio
p.s. le altre religioni credono in un dio, ma loro non devono assumersi la responsabilità delle proprie credenze fesse ….. misteri della fede atea modello simpatizzante uaar.
@E.n.g.y
E chi l’ha mai detto? Certo che devono farlo. Ma quali altre religioni ci sono in Italia che pretendono di imporsi?
No, dico, dell’ultimo scandalo hai sentito qualcosa o no? per cosa nasce questa associazione? Sarà anche nata con scopi meramente religiosi, ma, ti piaccia o meno, è diventata un centro di potere. E tu, tesoro mio, nella tua accorata difesa, nel tuo sdegnato risentimento a ogni minima critica, rappresenti al meglio quei fessi che proprio non sopportano che questa associazione riceva critiche. E quando parlavo di fesserie, mi riferivo proprio alla massa di boccaloni, non alle alte sfere. Quelle sono tutto meno che fesse.
Io non sono contro dio, sono contro le imposizioni che derivano da chi lo propina.
In compenso, tu di misterioso non hai nulla, anzi, sei quasi prevedibile nelle tue risposte.
@ Engy
ma no, dai! Dietro la tua testa c’è uno gnomo invisibile che ti fa costantemente le linguacce…
Stefano tm,
proprio così 😆
hai scritto tu queste cose gmd85 o il tuo (come diceva un anziano mio conoscente) alter ECO?
“Poveri… Guai ad assumersi la responsabilità delle proprie credenze e delle fesserie che ne possono derivare. Non mi sembra che valdesi ed ebrei da noi si diano tanto da fare per rendersi ridicoli.
Vuoi che ti faccia l’analisi logica e del periodo?
Engy
L’UAAR è nata per difendere la laicità dello stato italiano e i diritti dei non credenti non certo per dire per rompere le palle a chi crede di fede sincera e personale.
E mi pare che lo abbia dimostrato. A me gli atei incazzati che rompono le scatole al prossimo come certi vegani stanno sulle scatole. L’idea su cui si fonda la società civile è di non rompersi le scatole a vicenda, ma spesso le religioni travalicano
@E.n.g.y
Ti prego, si. Perché ho come l’impressione che, come al solito, non hai capito.
@Engy
Il mistero è come uno da comunista possa diventare Ratzingeriano… Non conosco che superficialmente il Ferretti pensiero, ma dal punto di vista culturale la distanza tra comunismo e pensiero di Ratzinger è la stessa che passa tra un panino allo squacquerone e una tartare di salmone. O è un genio assoluto (il che può benissimo essere), o qualcosa non mi quadra… le basi culturali sono assai distanti.
Umm,
la mia esperienza mi dice che soprattutto nei casi di convinzioni viscerali e scelte radicali, le persone cambiano idea radicalmente e aderiscono visceralmente a qualcos’altro.
Secondo me poi non c’entra il fatto di essere dei geni o dei fessacchiotti (e direi che nel caso di G:L. Ferretti sia da escludere la seconda ipotesi comunque) per cambiare idea radicalmente.
Non c’è per forza una gradualità da seguire quando si cambia idea e ancora una volta non esistono schemi.
Poi potrà risultare strano o stravagante, ma giudicare il valore di una persona dalle sue idee che a un certo punto cambiano radicalmente e sbeffeggiarla quando a un certo punto queste sue idee non ci piacciono, non va bene.
“Il mistero è come uno da comunista possa diventare Ratzingeriano…”
Opportunismo, si vede che ai tempi gli conveniva fare il comunista ed ora invece gli conviene fare il Ratzingeriano.
@E.n.g.y
Ma dove?
http://www.vice.com/it/read/giovanni-lindo-ferretti-cccp-atreju-445
Leggiti anche i commenti.
@Engy
Di fondo non posso negare quel che dici. Il problema forse è mio: Diffido delle persone radicali. Ho sempre la sensazione che nelle loro giravolte soddisfino solo il loro egocentrismo. Solo gli sciocchi muoiono fedeli a un’idea che non hanno mai messo in discussione, ma i convertiti che pubblicamente ne fanno manifesta pubblicità raramente arrivano a un approdo per poi restarci. Prendi il convertito Allam che poi quando la chiesa non si è adeguata alla sua lotta ha cambiato casacca di nuovo. Io non so se Ferretti resterà per sempre “ratzingeriano” con quel percorso che ha sarebbe davvero un miracolo se le sue basi sono così solide. E a parlar di miracoli in un sito di atei mi ridono dietro 😈
@Frank
Non so. In realtà la svolta non gli aggiunge molto di opportunità salvo la visibilità. Per questo temo sia una certa dose di egocentrismo. Che negli uomini di spettacolo non è una cosa grave, ma che che contribuisce a farmi pensare che attori e cantanti non vadano presi per guru.
@Umm
Io direi che è solo un ipocrita indeciso: la sua non è una conversione, è sempre stato cattolico, ma iscritto al PCI e cantante di un gruppo che, a mio avviso, ha risentito del ’68. Insomma, come avere la botte piena e la moglie ubriaca. E non è possibile, a meno che la moglie non trovi altre botti.
capisco Umm e posso condividere …. ad esempio io rimango perplessa di fronte ai continui cambiamenti di Giuliano Ferrara, senza nulla togliere alla sua testa che era e rimane di un certo tipo.
Anche qui è questione di opinioni, a volte impressioni non meglio approfondite.
Volevo solo rimarcare il fatto che il signore di cui stiamo conversando non è un alto prelato influente, è un comune cittadino, sia pure un po’ più famoso di molti altri.
sììììì gmd85, scontro duro, sempre, guai a parlarsi, guai andare a certe feste!
ma dove vivi?
io ad esempio, quando ho potuto, ho visitato tutte le feste di partito o simili; sai che io una volta sono andata alla festa della lega? vuol dire che simpatizzo per la lega?
mi piace questo tuo modo schematico e rigido di ragionare, un casino, sissì!
@Engy
Secondo me Ferrara non ha cambiamenti. Lui è un conservatore e usa concettualmente la chiesa come uno strumento do conservazione. Della religione ha visione filosofica e mai da credente. Mi pare coerente come ateo devoto.
@Engy @gmd85
Vi han mai detto che siete i Sandra e Raimondo di questo blog? 😜
@gmd85
Musicalmente non è il mio genere anche se per dieci mesi durante il servizio civile mi ha fatto da colonna sonora ob torto collo e x questo ne nutro una strana nostalgia… A me però è sempre sembrato pre sessantotto e forse perfino pre invasione dell’Ungheria… 😓
Umm (non nel senso che sto riflettendo ma rispondendo a Umm 😉 ), magari sono stato troppo semplicistico ma non posso fare a meno di associare la sua storia a quella di gente come Paolo Brosio e Claudia Koll.
GLF non è mai stato comunista, era filosovietico. Il regime dell’unione sovietica era un totalitarismo forte che non ammetteva critica o dissenso, nel quale tutto doveva necessariamente essere finalizzato all’esaltazione de regime stesso, mi riferisco all’arte, alla letteratura, al cinema, all’architettura, ecc. Rimasto orfano del suo assolutismo d’elezione si è naturalmente rivolto ad un altro assolutismo che presentasse esattamente le stesse caratteristiche cioè il cattolicesimo più clericale. Ferrara è, invece, semplicemente un professionista che come altri vende i suoi servizi, di giornalista, al migliore offerente, passando senza problemi da un datore di lavoro all’altro.
@E.n.g.y
Puoi visitare le feste che preferisci. Ma non il piede in due staffe. Non stiamo parlando di uno che ha cambiato idea, ma di uno che non ha mai nascosto la sua fede e allo stesso tempo militava in un partito che, almeno fino agli anni 70, non era certo il partito ideale per un credente convinto. Se ci mettiamo le tematiche trattate dal band, qualche dubbio sorge spontaneo.
Tesoro mio, io non ho neanche problemi ad entrare in chiesa. Ma tu mi dai l’idea di una che si gira a destra e a manca senza concludere, facendo propri incoerenza e ambiguità. Come quando blateri di opinioni legittime e poi te ne esci in commentini insulsi per controbattere a quelle che non ti piacciono.
@Umm
Forse, ma il 68 l’hanno visto.
Umm,
A parte la differenza d’età e il fatto che facciamo di sicuro meno ridere, io soprattutto!
😆
“Tesoro mio …..Ma tu mi dai l’idea di una che si gira a destra e a manca senza concludere, facendo propri incoerenza e ambiguità”.
E’ vero giemmediottantacinque, cosa vuoi, sono un’anima in pena e tormentata e sono uno scorpione ascendente gemelli!
🙂
@E.n.g.y
E si vede che per te gli astri non sono allineati… o quello che è…
@Frank
Koll non so, ma Brosio mi sembra aver scambiato il cristianesimo per un libro della Rowling 😒
@Umm
Un libro della Rowling è più educativo dei sistemi pseudo-valoriali propagandati oggi.
Come meravigliarsi che il Palazzo sia incongruente, ipocrita e falso anche nei suoi bordelli periferici se il signor Galan, che è un affermato delinquente e sulla circostanza non c’è alcun dubbio, è ancora parlamentare e presidente della commisisone cultura della camera?
Ma cosa c’entra Galan che ha criticato Calderoli dicendogli che gli oranghi hanno delle cose da insegnargli.
La posizione attuale di Galan, al quale pare sia stato proposto di diventare insegnante di educazioen civica (non so in che scuola), rappresenta l’ipocrisia del bordello centrale e le prime 9 righe del post ben rappresentano l’ipocrisia del bordello periferico chiamato Emilia. Mi pare che quadri.
l’emilia mangiapreti in cui i pepponi si piegano e chiamano il figlio Libero Antonio Camillo Lenin
Non credo che in questo caso si possa parlare di censura e di libertà di espressione. La libertà di espressione non è poter dire quello che si vuole senza che (nei limiti della democrazia) nessuno possa reagire, è una questione semmai di libertà di espressione all’interno di un partito politico, apparentemente si tratta di politici clericali, ma lo avrà saputo no prima di mettersi in questa lista no ? Quando Dario de Lucia si è iscritto al partito democratico poteva seriamente pensare che questo genere di dichiariazioni sarbbero state accettate ? Il problema è la mancanza di un partito laico in italia.
E in ogni caso la mozione del consiglio comunale non mette in causa la sua qualità di consigliere, non può farlo, solo la giustizia può eventualmente intervenire sempre che esista una legge che prevede l’ineggibilità per persone che abbiano tenuto tali o tal’altri discorsi. Nel caso di calderoli di nuovo un voto può rimettere in questione la sua carica, ma non il mandato di deputato o senatore se lo aveva. Dov’è alla fine qui la censura ? Che hanno fatto loro delle mozioni di rimprovero ? Ma non valgono nulla giuridicamente. Ultima domanda è stato escluso dal partito democratico ?
di che vi meravigliate…
Sono emiliano e nipote di comunisti. Possono dire che in Emilia non sono mai esistiti i veri comunisti che la mattina mangiavano preti e a cena bambini, erano tutti catto-comunisti che e finito l’iniziale livore anti-clericale – perché il clero appoggiava i padroni – con qualche pistolettata ai proprietari terrieri, sono tutti pian piano tornati da brave pecorelle a baciar le pile.
Non vale solo per l’Emilia. In Italia esiste solo il catto-comunista, i laici col coraggio di parlare sono mosche bianche.
Condivido tutto tranne due cose.
1) La vera parte offesa è stata quella più nobile, taciturna e dignitosa e cioè l’orango.
2) Ferretti dichiara di essere stato sempre cattolico, dunque non mi pare un gran mistero.
Del resto ha sempre dato l’idea di personaggio tipo Battiato, in bilico tra il prete e l’asceta.
Buona cosa comunque è che abbia smesso di fracassare i chitarrini in quella rumorosa band di spaccatimpani.
Casomai un vero mistero di fede è quello di Paolo Sorbi, ex 68ttino ateo lottacontinuista divertito-pervertito e ora convertito divenuto un convinto anti-gay e mangia-atei su Radio Maria. Ahi voi, aggiungo.
Perché leggendoti mi viene da pensare a un braccino steso in avanti?
Ma veramente gli ex di lotta comunista finiti nelle chiese sono parecchi, passano da una chiesa all’altra…
Personalmente non credo che ci siano differenze estreme tra comunismo e cattolicesimo: sono anzi ideologie dogmatiche tutte e due. Aderire visceralmente a un’ideologia politica non è molto diverso dall’atto di fede.
Ne parla, tra l’altro, Michael Shermer nel suo interessante libro .
Non concordo. Nel marxismo non c’è nessun atto di fede, né più né meno che aderire ad idee politiche liberiste.
Non è che ci sia un atto di fede intrinseco nel marxismo: c’è un atto di fede nel momento in cui si “creda” nella superiorità del marxismo, come di qualunque altra ideologia, sulle altre.
Non vorrei finire OT, volevo solo commentare spiegando che certe “conversioni”, come quella citata di Ferretti, non mi sembra affatto inspiegabile: da un dogma a un altro.
Mi stupirebbe molto di più un biologo evoluzionista che diventasse creazionista (da scienza a dogma). Applaudo invece le conversioni opposte, da dogma a scienza.
Leggendo la biografia non sembra che si tratti di “conversione”, è sempre stato religioso e avvenimenti personali come la guarigione dal tumore ne hanno probabilmente esaltato quell’aspetto.
Capisco che una in una visione religiosa della politica le due facce possano apparire uguali. Ma nel comunismo le idee di uguaglianza e giustizia sociale sono fondanti qui ed ora nella realtà. Nel cattolicesimo, nella religione, l’aguaglianza è solo sulle anime, mentre la giustizia sociale è un paravento.
Se il comunismo non è, forse, direttamente dipendente dal marxismo, perché il marxismo è secondo me un lavoro in continua evoluzione, solo con Marx la ragione è scesa sulla terra e non può non influenzare il comunismo.
Nella pratica altra cosa è l’esercizio del potere da parte degli uomini (Stalin docet).
Penso che l’idea di uguaglianza non sia affatto peculiare del marxismo. Penso invece che si tratti di un ideale, ovviamente positivo, ma non dovremmo confondere gli ideali con le ideologie.
@giorgio_pozzo:
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Se non altro i maestri del comunismo (al contrario dei profeti barbuti e barbittici della bibbia e del corano) non sono proprio tutti barbuti:
http://www.pciml.org/img/4maestri.jpg
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Anzi uno porta un bel pizzetto stile anni ’90 ed un altro dei bei baffoni neri.
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Mao Tez-Tung che non ha invece un pelo di barba e` infatti considerato da taluni un eretico del comunismo.
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firmato: Mago Sumadart Son (colui che questa mattina si e` dimenticato di farsi la barba).
Cosa dirvi se non che tutto questo e` il magico mondo del piddi`cicci` dove i vecchiaCCi popolanaCCi italioti ritirano puntuali a fine mese la loro pensione e rimpiangendo le feste dell`unita` con le salamelle e il vino continuano a votare nella loro testa da popolanaCCi rinc@@@@iti quello che pensano sia ancora il vecchio PCI.
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Ogni tanto a salvare la faccia al piddi`cicci` e alla sua anima “democratica e revolucionaria” salta fuori qualche consigliere comunale a dire: “ehi ragazzi guardate che noi siamo la sinistra diciamo qualche cosa di sinistra”…
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Ma per ogni consigliere comunale sinceramente di sinistra ci sono dieci funzionari e politici vari belli orientati con lo spirito del giovine rottamatore democristiano della margherita.
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BRAVI POPOPOLANI ITALIOTI…continuate a votarli !!!
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firmato: Mago Sumadart Son (grande studioso di italiottologia).
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Intanto da altre parti si dice qualche qualche cosa di laico e anti-clericale:
http://www.beppegrillo.it/2015/11/a_chi_va_lotto.html
Posso immaginarmi che di comunisti veri, ce ne furono ben poco ( come pure di cristiani fedeli al Vangelo ) . Oggi che le condizioni economiche sono molto cambiate ( grazie a partiti di sinistra – andate a vedere fotos o filmati di case di villaggi italiani negli primi anni del 1950..) gli operai di ieri sono diventati piccoli borghesi con la mentalita perbenista tipica di questo tipo di gente…
In realtà essere comunisti non implicava non essere credenti, a maggior ragione in Italia con una chiesa cattolica così forte: d’altronde si è sempre parlato di vie nazionali al comunismo (a parole lo era anche Stalin, non nei fatti). Al massimo erano un po’ anticlericali (pensando alla demonizzazione dei comunisti nel dopoguerra da parte della chiesa cattolica), ma rimanevano cattolici.
Però dopo il concilio Vaticano II le posizioni sono cambiate e c’è stata una certa ibridazione coi preti operai. L’idea che alla fine cattolicesimo e comunismo (anzi euro-comunismo) fossero poi dalla stessa da parte, dalla parte dei poveri, alias contadini e classe operaia.
Concordo con quanto detto precedentemente da Remo.
Da allora i cambiamenti economici e sociali hanno portato ad una sostanziale scomparsa della classe contadina e operaia con una frammentazione dei lavoratori. Mentre la chiesa ha aumentato il suo potere politico ed economico, la sua visibilità e con la scomparsa della DC la sua trasversalità, il comunismo è praticamente scomparso (ed anche il socialismo per tangentopoli).
Aggiungerei anche il fenomeno età, cioè molti dei cosiddetti “rivoluzionari di ieri” lo erano da giovani, contestatari “alla moda” (non veramente convinti) magari con qualche debole ideale in più, poi con l’età diventano più pragmatici, guardano al solo interesse personale.
Certo, certo, così i soldi che risparmiamo non dandoli alla Chiesa li spendiamo a curare le persone che si ammalano perché non si fanno i vaccini e poi giù il Beppe a dire che è tutto un gumblotto ordito dal Vaticano, che in realtà è governato dalla massoneria e che a sua volta è governata dai rettiliani, per vendicarsi del mancato introito dell’ottoxmille.
Mi sa cher alla fine, i pensionati e in generale gli italiani (al di là ci come ci descrivi a causa della tua immensa superficialità), abbiamo più buon senso di te. 🙂
Belle parole, quando inseriranno nel programma elettorale l’abolizione dell’8×1000 potremmo prenderli in considerazione. Verba volant scripta manent.