La Filosofia, ancella della Teologia e del Complotto

Lettera aperta a Diego Fusaro

 

Gentile dott. Fusaro,

a differenza dei molti «leoni da tastiera» che la deridono per il suo bizzarro modo di esprimersi e per le altrettanto bizzarre tesi da lei sostenute, io vorrei provare a prenderla davvero sul serio. Vorrei, cioè, potermi confrontare con lei in maniera leale, onesta, giusta. Eppure è proprio questo che mi risulta estremamente difficile.

Anche io, come lei, ho studiato e studio tuttora Filosofia. Non ho dunque alcun problema a comprendere i suoi discorsi e i suoi riferimenti storico‑filosofici. Ciononostante, terminato ogni suo articolo mi ritrovo sempre pervaso dalla stessa medesima sensazione — quella di essere stato ingannato, raggirato, letteralmente preso in giro.

Discutibili, infatti, non sono tanto le sue tesi, bensì il suo modo di argomentarle. Ci sono mille modi per difendere la famiglia tradizionale, il marxismo, la religione, così come ci sono mille modi per attaccare i propri nemici — l’ideologia Gender (sic!), gli atei, i laicisti, i vegani, i banchieri, il Nuovo Ordine Mondiale, etc. Modi più o meno onorevoli, razionali, condivisibili. Lei inevitabilmente sceglie sempre i peggiori — anzi, il peggiore, perché in ultima analisi lei non fa che riciclare un unico metodo argomentativo per ogni più disparata tesi.

In questa maniera può permettersi di parlare di tutto, parlando in realtà sempre della stessa cosa — i suoi video su Youtube sono esemplari a riguardo. Il suo mantra lo conosciamo bene: capitalismo, capitalismo, capitalismo, e ancora capitalismo, in un loop interminabile. È questo il suo passepartout argomentativo. Mi chiedo soltanto come sia possibile che i suoi ammiratori non si siano ancora stancati, o almeno accorti, di tutta questa ridondanza analitica a priori (Kant).

Quando, ad esempio, definisce Charamsa «la testa d’ariete con cui il potere mondialista finanziario mira a colpire la Chiesa per imporre anche ad essa l’accettazione del nuovo costume orwelliano del godimento illimitato e coestensivo al valore di scambio disponibile», sembra di sentir parlare Mario Adinolfi su una pagina di social‑complottisti — non di certo un filosofo.

O ancora, quando si domanda retoricamente: «Capirà mai l’armata Brancaleone dei laicisti che la lotta contro il Dio tradizionale è, essa stessa, uno dei capisaldi dell’odierna mondializzazione capitalistica, la quale si regge appunto sulla neutralizzazione di ogni divinità non coincidente con il monoteismo mercatistico?», sembra di leggere un post di un nostalgico marxista sul sito dell’UCCR — non di certo un filosofo. Ma in entrambi i casi — paradossi della filosofia — lei è formalmente inattaccabile.

È inattaccabile perché la sua stessa argomentazione è logicamente infalsificabile — Popper è morto invano. In effetti, per confutarla bisognerebbe riuscire a dimostrare che non esiste un invisibile Nuovo Ordine Mondiale che segretamente muove le sorti del mondo e che, da dietro le quinte, guida Charamsa, gli atei, i gay, i vegani e tutti gli altri inconsci turbo‑capitalisti nel processo di sdivinizzazione (Heidegger), di mercificazione (Marx) e di scristianizzazione (Nietzsche) del mondo. E, soprattutto, io stesso dovrei riuscire a dimostrarle di essere in buona fede — di non essere, cioè, «pagato» dal Bilderberg o «inconsciamente asservito» a quello stesso Nuovo Ordine Mondiale che lei attacca.

A lei piace vincere facile, dott. Fusaro, ma non tutti stanno al suo gioco. Ci pensi: se domani soltanto volesse, lei potrebbe usare lo stesso passepartout argomentativo contro le scie chimiche, i vaccini che causano l’autismo ed ogni altro possibile complotto. La cosa più bella è che, anche allora, lei ne uscirebbe su due piedi; anche allora, cioè, lei sarebbe inattaccabile‑perché‑inconfutabile (Heidegger). Del resto, non è proprio lei che — parodia di se stesso — ha scritto un articolo «contro il gastronomicamente corretto del piatto unico»?

Dott. Fusaro, lei è un filosofo, o almeno si rivendica tale. Ha dunque una responsabilità oggettiva verso gli altri, i cosiddetti «non‑filosofi», ma soprattutto verso la Filosofia stessa. Se oggi quest’ultima versa in un pietoso stato di coma, è anche merito suo. Perché lei — mastro sofista, colto demagogo, econo‑mistico — è riuscito nell’impossibile: ha sdoganato il complottismo in Filosofia.

Giovanni Gaetani
UAAR Giovani
Laico-capitalista part‑time presso il NWO

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40 commenti

Michele

Probabilmente la risposta di Fusaro sarà che questo attacco è un’arma del Capitale.

Angelo

Or vi spiego perche’ anziche’ fare il filosofo ho fatto il programmatore:
«la testa d’ariete con cui il potere mondialista finanziario mira a colpire
la Chiesa per imporre anche ad essa l’accettazione del nuovo costume orwelliano
del godimento illimitato e coestensivo al valore di scambio disponibile»,

analizziamo la frase:

“la testa d’ariete” e’ un paragone tra il coming out in questione
e una macchina bellica. Non da alcuna informazione e non e’ una analisi ma serve solo
a dare una connotazione emotiva.

“con cui” il paragone e’ divenuto una reale testa d’ariete, una vera
e propria reificazione, ma e’ falso non c’e’ uno strumento con
cui fare qualcosa. C’e un tizio che ha detto di essere gay, sono i destinatari
del messaggio che faranno qualcosa.

“il potere mondialista finanziario” il grande manipolatore dietro lo strumento
inesistente. Inevce di essere colui che riceve il messaggio a fare qualcosa
e’ un misterioso e inderminato ente che sta usando lo strumento inesistente
e che persegue un compito specifico infatti

“mira a colpire la Chiesa” finalmente parliamo di qualcosa che esiste. Peccato
che tutto il discorso tenda a scardinare la catena di causa ed effetto.
Non e’ la chiesa in quanto destinataria del messaggio che reagisce ma
un “potere” che usa questo messaggio (non sollecitato) contro il suo destinatario.

“per imporre anche ad essa l’accettazione” adesso il destinatario non solo
non reagisce ma subisce una imposizione. Notare com il coming out sia diventato
del tutto accessorio ormai siamo entrati nella notte in cui tutti i gatti sono neri.
Qualsiasi cosa puo’ divenire la “testa d’ariete” in mano all’occulto potere che
riduce ad una posizione passiva la chiesa.

A questo punto la discussione in questi termini e’ diventata inaccettabile
perche abbiamo gia perso qualsiasi contatto reale. Il nostro filosofo non sta
parlando di qualcosa che esiste o che e’ successo, neppure cerca di convincerci
che qualcosa, magari non vero, esista. Sta semplicemente parlando a ruota
libera di teste di ariete e comandate da tutti e da nessuno.

Non penso che nessuno sia arrivato a leggere fino a questo punto ma se ci siete
arrivati vi domando vale la pena perdere tempo e neuroni a leggere libri di
filosofia?

gmd85

@Angelo

Sono arrivato fino alla fine ☺

La risposta alla tua domanda finale è si. L’autore della lettera a Fusaro ha messo bene in luce come il Fusaro stesso faccia filosofia seguendo le sue regole. Non saprei neanche se definire filosofiche le sue dissertazioni, proprio perché seguono quella non-logica – tipica dell’ estremismo e del bigottismo – che hai espresso tu. Tra l’altro tutta questa critica al capitalismo è mossa da un individuo che in un modo o nell’altro con il capitalismo deve avere a che fare. Il resto è ossessione.

Angelo

Il motivo per cui non vale la pena di leggere un libro di filosofia e’ perche’ la filosofia come viene intesa oggi ritiene un discorso impostato e condotto come fa Fusaro non solo sia accettabile ma che addirittura “sta in piedi”. Un discorso impostato in questi termini ha una vita brevissima in ambiente tecnico-scientifico. Zichichi e’ stato sbeffeggiato per molto meno. Il Problema di Fusaro e’ il “bullshit” (termine tecnico): Fusaro non sta parlando di qualcosa di reale o che vorrebbe farci credere reale o quanto meno ipotetico e verosimile. Sta parlando dei sogni che gli vengono dalla sua indigestione di formaggio o dal mal di fegato. Parla di cose incomunicabili, che sembrano comprensibili ma di cui ognuno si fa un proprio film nella testa. Tutto questo e’ (nonostante Kant) considerato accettabile dalla filosofia italiana.

gmd85

@Angelo

Premetto che le mie competenze di filosofia non sono di tipo accademico, ma dubito che soggetti come Fusaro sarebbero considerati filosofi da coloro che in passato hanno incarnato la disciplina. Posso concordare con te sulla produzione filosofica attuale, quella a la Fusaro, per l’appunto, ma non certo sui filosofi del passato, comprendendo anche i grandi del ‘900.

FSMosconi

@Angelo

Ma poi pedendoci pure nei dettagli: non è molto marxista qualificare un possibile “complotto” capitalistico (che già questo in termini puramente marxisti è un quasi-controsenso bello e buono) un possibile “complotto” capitalistico debba poi andare inevitabilmente a parare sulla finanza e basta. Non che la finanza sia meno responsabile del resto, il punto è che alla base questo è un argomento palesemente reazionario, rosso-bruno [infatti se a “finanziario” aggiungi “giudaico” il tutto si svela per ciò che è].

Marco

Monti risponde seriamente a Fusaro, l’UAAR parla seriamente a Fusaro, ma che inutile spreco di tempo, dai!!

Manlio Padovan

“Quando, ad esempio, definisce Charamsa «la testa d’ariete con cui il potere mondialista finanziario mira a colpire la Chiesa per imporre anche ad essa l’accettazione del nuovo costume orwelliano del godimento illimitato e coestensivo al valore di scambio disponibile»,…”
Devo rileggere tutto nuovamente perchè non ho esperienze di filosofia. Al momento posso dire che spesso penso a quella mia figlia mancata anzitempo, laureata proprio in filosofia, cui avrei potuto chiedere: Paola, per piacere mi spieghi cosa vuol dire costui? Ma debbo arrangiarmi.
Pe ora l’unica risposta che so dare a me stesso, non so se vantarmene o vergognarmene, è di considerare che l’evoluzione ci ha creato brutti scherzi…e che Diego Fusaro è la rappresentazione vivente dei paraculi che dovremo sempre sopportare anche quando ilnuovo si sarà imposto e sarà di nostro gradimento.

Giorgio Pozzo

Leggo che Fusaro ha studiato “Filosofia della storia” e “Storia della filosofia”: cos’è, uno scherzo da italiota?

Michele

Avrebbe dovuto studiare “Miseria dello Storicismo” di K. Popper.

sumadart son

@giorgio_pozzo:
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Forse tra le due materie citate c’è una certa differenza.
In tal caso bruno_gualerzi (rinnovo l`invito a ritornare da queste parti e spero che stia bene) potrebbe darci una illuminante risposta.
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Di sicuro invece (hai tirato in ballo la parola italioti 🙂 ) posso dire che gli italioti non imparano mai dalla loro storia mentre il loro vivere italiota e` orientato al presentissimo senza minimamente pensare o ragionare in termini di fra 1..3..6 mesi figuriamoci fra 1..3..5 anni.
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firmato: Mago Sumadart Son (grande studioso di italiottologia)

ezio pellegrini

non concordo con Fusaro… parte con ragioni obiettive e termina con un fanatismo obbiettivo (target) monodottrinario pseudo anarkista …

andrea

bravo, ben detto e ben argomentato.
La retorica irriflessiva con cui fusaro sorvola qualsiasi chiacchera è la ripetizione in scala seriale dello stesso errore.

Daniele

quelle di Fusaro – filosofo o no che sia – non sono tesi “bizzarre”, non per me ad esempio.
E’ invece evidente che l’autore non contrappone altre argomentazioni, limitandosi invece alla facile derisione, limitandosi a dire che non è da filosofo “serio” argomentare così, mentre nello stesso tempo dice a Fusaro che è inattaccabile.
Questo capoverso ad esempio: (partendo dal presupposto, dall’assunto che del Mario Adinolfi si può solo ridere, ecco che) “Quando, ad esempio, definisce Charamsa «la testa d’ariete con cui il potere mondialista finanziario mira a colpire la Chiesa per imporre anche ad essa l’accettazione del nuovo costume orwelliano del godimento illimitato e coestensivo al valore di scambio disponibile», sembra di sentir parlare Mario Adinolfi su una pagina di social‑complottisti — non di certo un filosofo”.
Questo pezzo, scritto bene non v’è dubbio, mi appare solo come uno sterile esercizio di un confronto sulla sostanza dei temi che non si ha alcuna voglia di affrontare.

gmd85

@Daniele

1) L’autore della lettera ha scritto a Fusaro e non resta da vedere se riceverà risposta.
2) Non mi sembra proprio che l’abbia deriso, anzi.
3) il pezzo che tu riporti sono parole di Fusaro, non di Gaetani. Lo trovi qui:
http://www.lettera43.it/firme/charamsa-e-un-arma-del-capitale-contro-la-chiesa_43675219219.htm
4) Adinolfi si comporta da complottista, non c’è bisogno di definirlo tale per deriderlo.
Ora, la domanda: secondo quale logica, l’episodio di Charamsa sarebbe un’arma del capitalismo? No, lo chiedo perché la Chiesa stessa è capitalista. Non vorrai farmi credere che prendi davvero per buone le uscite di Bergoglio sul rinnovamento?
Sono curioso, sentiamo quali sono i tuoi argomenti in merito, visto che sostieni che l’autore della lettera non argomenta. Eppure è proprio Fusaro a fare ciò, limitandosi a dire X è conseguenza di Y, senza spiegare nulla. Ironico, poi, il fatto che citi Orwell con un passo che chiude così: Gli uomini sono infinitamente manipolabili. Solo quelli che non si accorgono delle macchinazioni del capitalismo o anche quelli che non si accorgono della presa per i fondelli del fenomeno altrettanto mediatico Bergoglio?

Stefano™

@ Daniele

senti, qual è la sostanza di «la testa d’ariete con cui il potere mondialista finanziario mira a colpire la Chiesa per imporre anche ad essa l’accettazione del nuovo costume orwelliano del godimento illimitato e coestensivo al valore di scambio disponibile , se mai ne ha una?
E come fai a dire se la frase sopra ne ha una? Come fai a sapere se esprime una verità? Cosa falsifica l’espressione? Ora se la cosa non ha alcun significato, deriderla è la sola risposta sana, provare a darne una intelligente nobilita un’affermazione stupida. Che sia un filosofo o un macellaio a pronunciarla.

Gianluca

Che poi, tra le altre cose, che cavolo significa “mondialista”?

Stefano™

@ Gianluca

“mondialista” è il capo dell’armata Brancaleone di parole inserite nella frase ; -)

Manlio Padovan

“Questo pezzo, scritto bene…”: non è una critica alla sostanza degli argomenti; bensì al modo di esporli: volutamente farraginoso e ridondante, ipocritamente aulico, falsamente erudito, confusamente parolaio, concettualmente mistificatorio, per prendere in giro i più deboli,…

Frank

Io manderei il Fusaro, il Gaetani, che gli sta dietro e menzionato (ancora!) l’uWCr, nelle miniere, così dovendo trascorrere almeno 12 ore al giorno a picconare sono sicuro che avrebbero altro a cui pensare ed essendo un “buono” manderei loro in aiuto l’admin, che non fa altro che censurare i miei commenti in risposta ai deliri di un complottista sedicende veggente che sta frequentando da un po’ questo blog. Sono o non sono un illuminato? 🙂

sumadart son

@Frank:
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Cosa ha detto admin qualche post addietro ?
Che avrebbe evitato i litigi tra me e l`altro tuo socio il sig. firestarter.
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Presumo (ma posso sbagliarmi) che tale regola sia stata estesa anche a te.
Io invece erano mesi che non rispondevo mai ad un vostro primo post ma mi sono sempre difeso.
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Come e` quella famosa frase ?
* * * Io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perché tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente. * * *
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Ecco bene sul forum dell`UAAR ci sono diverse posizioni e per me vale il vivi e lascia vivere.
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Concordo al 100% con admin che ha delineato una linea guida sul forum e tutti debbano rispettarla.
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firmato: Mago Sumadart son (colui che passa sul forum dell`UAAR per diletto e gioia e diffondere le sue perle di saggezza e non vuole fare polemica)

Frank

E allora? Io stavo esprimendo un parere su questo tipo di “dibattiti” filosofici e un giudizio sull’admin. Che c’entra tutto questo con la notizia? Fatti gli affari tuoi.

sumadart son

@Frank:
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Come dire sentivo un certo fiiiii…fiiiischio alle orecchie mentre leggevo il tuo comment e dato che per fortuna non soffro di acufenia ne` di altri disturbi acustici ho trovato corretto risponderti 🙂 🙂 🙂 .
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firmato: Mago Sumadart Son (colui che non vuole fare polemica ma solo divertirsi per non piangere della situazione attuale di questa italietta degli italioti).

Francesco Aldo Tucci

Mi risulta molto più facile prendere sul serio gli oroscopi di Paolo Fox che i vaniloqui di Fusaro. Persino definirne i discorsi “argomentazioni” mi risulta essere una concessione enorme, dato che quasi mai essi si basano o fanno riferimento a chiari, comprovati e verificabili elementi fattuali, e in ogni caso sono un florilegio di tali non sequitur e altre fallacie logiche da mettersi le mani nei capelli. Fusaro non merita di essere preso seriamente, è una macchietta che ciancia a vanvera.

gmd85

Mi sembra di capire che fai debunking. Ora, ho ascoltato con l’auricolare e con un audio non eccelso, quindi non ho colto molto, ma non mi sembra che Fusaro sia un buon esempio da seguire. Le sue affermazioni sul capitalismo come vanno considerate in relazione al concetto di verità? Soprattutto, lui come le considera?

giovanni da livorno

Il pezzo del Fusaro è molto significativo di certo cattolicesimo che, per me, è ormai maggioritario fra i cattolici praticanti e osservanti (non fra i cattolici in generale, beninteso). In un voluto guazzabuglio, mettono insieme: il liberismo turbocapitalista, il comunismo, il keynesismo, le ideologie liberali e socialdemocratiche, il modernismo di certi teologi cattolici, il protestantesimo e chi più ne ha, più ne metta, al fine di svalutare tutto ciò che non rientra sotto l’egida della chiesa.
In politica l’unica giusta dottrina è la “regalità sociale di Cristo” (ossia della CAAR), in economia la rivalutazione del mondo feudale (salvo poi accordarsi col capitalismo neoliberista quando occorre: v. la collaborazione con l’ultraliberista Gotti tedeschi), in filosofia, l’unica dottrina da privilegiarsi rispetto alle altre è il tomismo.
Tutto ciò che non è cattolicesimo è complotto contro di esso. Non ci sono cause economiche, politiche e geostrategiche a spiegare gli eventi storici, perchè, al contrario tutto si spiega come una battaglia contro la chiesa.
Tutta la storia si snoda sulla contrapposizione fra la CAAR e i suoi nemici (tutti in combutta fra loro, anche se diversissimi: ROckfeller e Lenin erano parte dello stesso complotto!).
Dell’onere della prova se ne fregano (tanto ricasca sempre sugli altri).
Sto cominciando sempre di a pensare che l’errore col cristianesimo fu a monte e molto indietro nel tempo: quello fatto da Galerio e Costantino di far cessare le persecuzioni. Perchè le persecuzioni agivano come un “tappo” affinchè il cristianesimo non diventasse cattolicesimo e non si mettesse in testa idee di “regalità sociale del Cristo”.
Le persecuzioni più che una punizione erano una “misura di prevenzione” per evitare che il cristianesimo diventasse ciò che è diventato.
Saluti. GdL

“Inferno cristiano, fuoco; inferno pagano: fuoco; inferno maomettano: fuoco; inferno indù : fiamme. A credere alla religioni dio è un rosticciere”
(V. Hugo)

Diocleziano

Fino a questo pomeriggio non sapevo chi fosse questo Fusaro. Da quel po’ che ho letto e dalla sua età direi che deve farne ancora di strada… mi dà l’impressione di uno che ha studiato benissimo il codice della strada ma non ha mai messo il culo
sul sedile di un’auto. Diamogli tempo, intanto dedichiamoci ad altro.

Francesco S.

Beato lui che campa con la filosofia, noi dobbiamo lavorare. Lo so che l’affermazione è un po’ , , visto i risultati di tale attività filosofica del Fusaro, un po’ se l’è andata a cercare.

vincenzo

La cosa assurda è che le tesi di Fusaro hanno poco o nulla a che vedere con il marxismo. Ne L’origine della famiglia, della proprietà privata, e dello Stato vengono proposte le tesi marxise sulla famiglia, ma in un ottica strettamente ottocentesca. Chiunque non abbia gli occhiali per vedere al di là di questo forte filtro si può a ragione definire miope. D’altra parte se da un lato la tesi di fondo è che il capitalismo tende a disintegrare la famiglia come forme di unità sociale (fenomeno ampiamente dimostato), non viene altresì presentata una ipotetica forma di famiglia cui dovrebbe far riferimento una futura civiltà comunista. Anzi, dal punto di vista marxista la famiglia è il lontano lascito di una società senza classi in uno stato anteriore alla civiltà, poi progressivamente distrutto nella civiltà e che nel futuro finirebbe del tutto superato. Una difesa della famiglia non c’è mai stata né in Marx, né in Engels, né in Lenin. Un attacco contro sessualità differenti da quella canonica eterosessuale, invece si, ma in questo bisogna tenere conto che per quanto visionari questi personaggi erano persone del loro tempo e non riuscirono a superarlo in tutti i suoi aspetti. In altre parole Fusaro anche se si appella al marxismo mistifica il pensiero marxista e si pone su una linea pienamente reazionaria e a difesa dei valori in crisi della famiglia

mafalda

Bravo l’autore della lettera, ma è tempo perso parlare con uno come Fusaro…senza deriderlo.

giovanni da livorno

@ Vincenzo

dici bene, il Fusaro dimostra di non capito, strumentalmente, il marxismo. L’hanno già capito di più i cattolici più tradizionalisti che parlano di “genesi satanica” del marxismo. Loro hanno almeno chiara l’incompatibilità assoluta fra cattolicesimo e socialismo (dal loro sconvolto e paranoide punto di vista, ovviamente).
Saluti. GdL.

giovanni da livorno

errata corrige: “di non AVER capito, strumentalmente ecc.” GdL

giovanni da livorno

Devo correggere un po’ il tiro su Fusaro (l’ho riguardato meglio) non sembrerebbe propriamente un pensatore cattolico (come De Mattei, per esempio), sembrerebbe più un tardo revisionista del marxismo.

Però obiettivamente certe sue idee appaiono funzionali ad un certo mondo cattolico che si richiama alla tradzione, alle radici culturali cristiane, all’interventismo politico della CAAR.

Mah?! Sarà………………..

Saluti. GdL

“Quelli che scrivono con chiarezza hanno dei lettori, quelli che scrivono in modo ambiguo hanno dei commentatori”.
(A. Camus)

Giovanni Gaetani

Grande stima per la pertinente citazione di Camus, il mio autore di riferimento per eccellenza.

Giusto una precisazione sul testo, che è il seguente:

“Quelli che scrivono in modo oscuro hanno una bella fortuna: avranno dei commentatori. Gli altri avranno soltanto dei lettori, il che, sembra, è spregevole”.

“Ceux qui écrivent obscurément ont bien de la chance : ils auront des commentateurs. Les autres n’auront que des lecteurs, ce qui, parait-il, est méprisable.”

Un saluto,

Giovanni Gaetani

Bimba

Io mi trovo d’accordo con la critica mossa, quello che mi infastidisce di questo scritto o questa lettera che dir si voglia è il leggero tono di arroganza dietro un’analisi che appare lucida e condivisibile. In particolar modo mi rivolgo all’appellativo “leoni da tastiera”; Lei stesso nel momento in cui più che criticare sembra attaccare, rientra nella medesima categoria, per quanto sembra a me, non sarà certo la qualifica che ha in Filosofia a rendere la sua opinione più rilevante.
In secondo luogo penso che le persone che criticano il modo di espressione del Dott. Fusaro spesso abbiano chiaro ciò che intende dire, il più delle volte i concetti vengono compresi da chi legge (intendiamoci, di certo a nessuno digiuno di filosofia interessa leggere la pagina di Fusaro), ma inevitabilmente ci si accorge che ciò che intende dire è esprimibile in maniera più chiara, senza fronzoli o barocche architetture di linguaggio: proprio da lì nasce l’ilarità. Perché è sotto gli occhi di tutti che le sue parole artificiose nascondono lacune di svariato genere (non certo nell’erudizione). Anche Nietzsche diceva che chi si sforza di essere oscuro nasconde un grande vuoto.

p.s. “Gentile” di solito si usa rivolto ad una donna

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