Per quanto pretestuosa o assurda possa essere, c’è sempre una matrice dietro qualunque terrorismo. Non esiste il terrorismo senza aggettivi, al massimo possono esistere persone che, pur di dare sfogo ai propri istinti violenti, si aggrapperebbero a qualunque pretesto. Quello entrato in azione a Parigi in ben sei diversi punti della città, uccidendo 129 persone e ferendone quasi il triplo, è terrorismo di tipo islamista, cioè religioso. Quindi con rivendicazioni religiose. Infatti si rifà al Jihad e ha come obiettivo il ripristino del califfato.
È chiaro che gli obiettivi degli attentati vengono sempre individuati sulla base della loro avversità, o percepita tale, rispetto all’ideale perseguito dal movimento terrorista. Nel caso specifico dello Stato Islamico, essendoci anche una rivendicazione territoriale, tra i nemici vengono annoverati per primi quei governi che ostacolano la sua espansione, ma questo non significa affatto che la componente religiosa dell’azione terroristica, o anti religiosa se vista in rapporto agli altri culti, sia marginale rispetto al contesto. Anzi, è vero esattamente il contrario, e lo dimostrano le cronache relativamente recenti. Charlie Hebdo è stato attaccato perché le sue vignette raffiguranti il profeta Maometto sono ritenute blasfeme. A Copenaghen sono finiti nel mirino dei fondamentalisti un centro culturale, dove si trovava il disegnatore Lars Vilks già finito in una lista nera degli islamisti, e una sinagoga.
Ciononostante vi è sempre stata, da parte di molti, un’incredibile tendenza a ridimensionare il peso che la religione assume nelle azioni dei terroristi, come se si trattasse di qualcosa di incidentale, di folcloristico. Questo almeno da parte di una certa sinistra multiculturalista che individua nell’occidente, e in fatti risalenti almeno al secolo scorso, il responsabile unico di tutti i mali, legittimando di fatto l’azione terroristica. Ma in un certo senso anche da parte dell’estremo opposto, ovvero una certa destra identitaria che assimila musulmani e terroristi e che blatera di radici cristiane quasi a voler proporre una sorta di “manifesto del culto”, opponendo quindi la cristianità all’islamismo. Da parte cattolica, poi, i soliti mantra riproposti puntualmente anche adesso; quello del “in fondo se la sono cercata”, che certo se si sbeffeggia una religione non ci si può poi lamentare delle conseguenze, e quello del “sembrano religiosi ma sono atei”, perché tanto a prendersela con chi non crede in nessun dio ci si azzecca sempre.
Questo fino a oggi, perché con un giubileo alle porte le cose assumono un’altra forma. Non perché siano effettivamente mutate, ma solo perché le si guarda da una prospettiva diversa. Adesso quella parte di italiani che finora si era convinta, ma in fondo neanche tanto, che la religione c’entrava fino a un certo punto, e che percepivano gli attentati come lontani da noi, comincia a ridisporre i tasselli del mosaico sul tavolo. Ci sono dei terroristi che ce l’hanno con l’occidente e con i non musulmani, quindi anche con i cristiani. C’è uno Stato di mezzo chilometro quadrato nel centro di Roma che rappresenta la principale confessione cristiana. C’è in programma un evento, della durata di un anno, che porterà a Roma non turisti qualsiasi ma pellegrini cristiani. Ci sono delle minacce esplicite dei jihadisti verso l’Italia e verso il papa. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per cucinare un bel piatto a base di terrore.
Solo fantasie? Magari fosse così, in realtà il quadro sembra piuttosto realista. Chiaramente nulla si può dare per scontato, ma è evidente che le probabilità che degli islamisti attacchino Roma sono molto maggiori durante l’anno giubilare imposto dal pontefice massimo, non occorre essere esperti di statistica per arrivare a capirlo. E dire che solo il giorno prima Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, incalzato sul rischio terrorismo per il giubileo aveva profeticamente dichiarato che «non ci sono particolari elementi per allarmare». Le ultime parole famose. Tra l’altro tra lo stesso Fisichella e il prefetto Gabrielli c’è pure stato un botta e risposta, dove il secondo metteva le mani avanti riguardo ai tempi entro cui realizzare le opere programmate, e il primo lo strigliava con toni perentori.
Così divampa sui social l’hashtag #StopGiubileo e con esso i dubbi sull’opportunità di mandare avanti, in questo frangente, la macchina organizzativa italo-vaticana. Molto più italo che vaticana. Dubbi che attanagliano non i soliti complottisti bensì rappresentanti di tutti gli schieramenti politici. Tutto ciò ad appena poche ore dallo stanziamento di 200 milioni deliberato dal Consiglio dei Ministri, peraltro ritenuto insufficiente da chi dovrebbe difendere i consumatori e si ritrova invece a sostenere i finanziatori di manifestazioni religiose a carico dei consumatori. Questo solo per cominciare, perché il capitolo sicurezza dovrà ulteriormente essere finanziato a parte e sarebbe bene che se ne facesse carico chi la sicurezza la mette a rischio: il Vaticano. Certo non si potrà lesinare proprio su quello.
Ma la Chiesa, come del resto era facile aspettarsi, non ha nessuna intenzione di rinunciare a un giubileo che piuttosto che della misericordia sembra essere della discordia. Di fronte a una simile ipotesi il principio secondo cui chi provoca è il primo responsabile della reazione suscitata, tanto caro ai detrattori di vignettisti e registi vari, non vale più. Al suo posto entra in vigore un nuovo principio del connubio tra sicurezza e responsabilità, che per il portavoce della sala stampa vaticana Lombardi si riassume nell’idea che il giubileo s’ha da fare «senza seminare atteggiamento di paura. Al contrario, viviamolo con coraggio continuando a cercare di costruire la pace, resistendo alla logica dell’odio e dell’omicidio. Non lasciamoci rubare la speranza». Ancora più netto il generale Leonardo Tricarico, secondo cui «rinviare il Giubileo sarebbe la vittoria dei terroristi». Quando si dice il relativismo.
Massimo Maiurana
Tutto vero, tutto giusto. La religione alimenta un idealismo irresponsabile.
Forse mi sento chiamato in causa; ma non credo proprio che si possano trattare con sufficienza, come mi pare faccia il post, le azioni politiche di un occidente che sarebbe ora pagasse, come sta probabilmente iniziando a pagare, il fio dei suoi misfatti politici, economici, imperialistici, culturali, che sarebbe troppo lungo qui riepilogare ma che sono in mente a tutte le persone oneste di sinistra.
I suddetti misfatti dell’occidente *come soggetto politico* sono per me, fuori discussione, sottolineo però quando parli di pagare, dicendo “sarebbe ora”, la cosa può essere fraintendibile, in quanto chi paga, oltre il 96% circa delle volte, sono innocenti che non c’entrano niente, identificati culturalmente come complici da gente che ragiona solo per categorie e con un culto di morte, Boko Haram, per dire significa Occidente = peccato o dissoluzione, senza troppe articolazioni e distinzioni.
Hai perfettamente ragione. In un commento breve, però, credo che la mia posizione (ho scritto di persone oneste di sinistra) fosse chiara.
Grazie comunque per la sottolineatura.
@manlio_padovan:
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E come dovrebbe pagare questo occidente ?
Se fosse come dovrebbe essere i bilanci dei paesi ricchi (e direi che rientrano in tale contesto non solo i paesi occidentali) dovrebbero riservare almeno 1% del loro bilancio per aiuti umanitari.
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Mi piacerebbe sapere se questo 1% dovrebbe essere riservato per:
#A) azioni di aiuto concreto e valido nelle nazioni povere affinche` possano sviluppare la loro economia.
#B) supporto economico di ogni tipo per i migranti che vogliono venire in Europa perche` il futuro e` multietnico e dobbiamo noi pensare al futuro.
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Presumo che una persona onesta di sinistra penserebbe ad #A).
Invece io ricordo discussioni dal vivo e sui forum con comunistoidi che sostenevano #B).
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firmato: Mago Sumadart Son (grande studioso di italiottologia)
Dici bene sinistrOidi e comunistOidi, per tanti aspetti l’opposto della, diciamo, sinistra, e ragione della sua crisi :D.
Scusa Manlio, potresti spiegare in che modo siano da attribuire all’occidente cattivo le recenti azioni di cittadini francesi (seconda e terza generazione)?
Comunicatio dell’ISIS:
E ripeto: attentatori francesi, seconda e terza generazione. Non voglio fare l’iper-reduzionista e negare l’influenza dell’interazione geopolitica con l’occidente, ma per favore qualcuno mi spiegasse come si fa a negare la dominanza della narrativa bigotta che trasuda da questi comunicati.
Sono sinceramente curioso di sapere quale azione i membri dell’ISIS dovrebbero compiere affinche’ i loro intenti e motivazioni (auto dichiarati) vengano presi sul serio.
Una ulteriore performance da parte del Guardian, pubblicazione avviata ad essere il fatto quotidiano anglosassone: il seguente paragrafo della dichiarazione di guerra da parte del corrente potere politico iracheno (ISIS) alla Francia
convenientemente riportato come segue
ovvero scordandosi della parte inerente alla ideologia religiosa. In questo modo si passa il messaggio che basta smettere di bombardare e fare gli imperialisti e si torna tutti amici. Cazzata immane ovviamente, pienamente in contraddizione con le dichiarazioni e le azioni dei fascio-islamisti, ma tanto ben vista tra i soliti noti masochisti.
E lo ripeto ancora: non me la sto prendendo con i migranti, ma al contrario sto dicendo che una certa narrativa va aggiustata alla luce del fatto che gli attentatori suicidi erano francesi di seconda e terza generazione.
A proposito (dal sito di Jerry Coyne)….
Maiurana per favore non solo fatti del secolo scorso, Libia, Afghanistan e Siria ee Iraq non sono cose del secolo scorso, lì ci sono stati degli interventi che ad assere gentili direi sgangherati, che hanno favorito la presa del potere di gruppi estremisti, a me non sembra proprio una coincidenza che il cosiddetto stato islamico si sia formato proprio tra Siria e Iraq e stia prendendo piede proprio in nord Africa. Hanno trovato un vuoto è lo stanno riempiendo. Senza contare che l’Arabia saudita, la culla dell’Islam politico e fanatico è per ragioni politiche ed economiche considerata un alleato. Errori ci sono stati ed anche attuali.
Infatti non è per nulla una coincidenza, è lì che storicamente ha sede il califfato:
https://it.wikipedia.org/wiki/Grande_Siria
Non dimentichiamo inoltre che ora questo ci impressiona perchè riguarda maggiormente noi come europei, mentre ci siamo, comprensibilmente anestetizzati, ma più rassegnati, quando riguardava sempre noi, come cittadini del mondo, ma alla lontana, in paesi dove questo inferno è la quotidianità, non per nulla la rilevanza e l’allarme sono legati al fatto che ora accada nelle “tranquilla” Europa.
In Afghanistan, al di là che fosse giusto o no un intervento, come si è svolto è profondamente ingiusto oltre che farsesco (il Mullah che scappa in motocicletta?) e inutile, 3000 morti circa nelle torri gemelle sono una tragedia, ma i civili morti in Afghanistan hanno presto superato questa cifra e di certo non sono definibili colpevoli.
Questi torti danno certamente argomenti al fanatismo ed all’equazione laicità=propaganda ed imperialismo occidentale, compresa la dialettica dello scontro di civiltà, e il fatto che ogni volta che si colpiscono innocenti e spesso poveracci di fascia economica medio bassa, aggiungerà sempre un torto all’escalation, la voglia di vendetta il demone identitario che divora il senso dell’individualità e della specificità prende il sopravvento. Non più responsabilità individuali ma colpe collettive su base etnica, che è il primo riflesso a cui si deve resistere e superare per delle discussioni evolute, per costruire un’umanità nuova.
Per curiosità, in che modo la guerra in Afghanistan ha rafforzato i fondamentalisti? Se per l’Iraq è chiaro, per l’Afghanistan ne ho una mezza idea, ma vorrei sentirlo da te, perchè è quella su cui più persone tendono a fare distinguo sulla allora necessità di farla, dove su quella in Iraq c’è un maggiore consenso sul fatto che fosse un errore. 🙂
In Iraq è venuto a mancare un governo forte e nel vuoto di potere post Saddam i gruppi terroristi hanno avuto la strada spianata.
Quello è chiarissimo,Saddam aveva laicizzato l’Iraq, controllato le fazioni in lotta, dato diritti e pari opportunità alle donne, nonostante il vergognoso e sanguinoso massacro dei kurdi, tuttavia sappiamo bene che non è per la sua cattiveria che è stato tolto di mezzo, come ti dicevo su quello ne conveniamo ed è chiaro. Ti chiedevo appunto dell’Afghanistan :).
@francesco_s:
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E speriamo il prezzo del barile del petrolio scenda ancora anche a 20$ al barile cosi` i cammellieri barbuti e barbitti dell`arabia saudita finiranno presto i soldini ed allora avranno due scelte:
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S01) Comprendere meglio il significato della vita e del progresso del pianeta Terra e fare tutte le rivoluzioni possibili in modo da condensare in 20anni quei 1000anni e passa di conquiste occidentali E darsi unab ella botta di vita.
S02) Fare tante belle barbittate multiculturali E diventare ancora più barbuti e dichiarare guerra all’occidente brutto e cattivo per conquistare 72mogli vergini E portare il regno di maometto il barbitto su tutto il pianeta Terra per poi lanciarsi alla conquista dell’universo.
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Del resto i barbitti arabi spendono i soldi in barbittate di ogni tipo E non fanno come i norvegesi che mettono da parte anno dopo anno in un fondo sovrano una quota delle vendite del petrolio…per cui quando finiranno i barili di petrolio ed i loro barconi, palazzoni, macchinoni non funzioneranno più e dovranno riassaporare la miseria di una vita nel deserto a fare i cammellieri li vedo già pronti a dire:
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* * * allah akbar barbitt barbutt…siamo poveri perche` e` colpa dei cani infedeli cristiani che ci hanno colonizzato in passato…gihahaaddd barbittica morte a tutti !!! * * *
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Perche` e` sempre colpa dell`occidente brutto e cattivo.
Invece i paesi arabi con il petrolio ricchi e pieni di soldi che non aiutano i loro fratelli musulmani loro vanno sempre bene in quanto anche loro barbuti, barbitti e multietnici e multiculturali perche` musulmani.
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firmato: Mago Sumadart Son (colui che detesta i profeti barbitti ed i loro seguaci barbuti)
“* * * allah akbar barbitt barbutt…siamo poveri perche` e` colpa dei cani infedeli cristiani che ci hanno colonizzato in passato…gihahaaddd barbittica morte a tutti !!! * * *” e continuano a farlo, ma è solo un modo per strumentalizzare le vittime di evidenti ingiustizie per commettere le loro senza fare autocritica sulla “civiltà” di cui si dicono parte. Aggiungere morti innocenti a morti innocenti.
No, io penso che la maggioranza delle persone comuni si rendano perfettam,ente conto che la religione è una aggravante delle tante scemità che circolano. In fondo essere religiosi è una forma di estremismo.
A me che vivo a Roma in questi giorni sembra incredibile che Fisichelalvoglia aggiungere trattino Vaticano alal fermata Lepanto della metro A e quando lo dico nessuno ne coglie il senso. Soprattutto credo per ignoranza, chi sa pià chi è Massimiliano Colonna. E adesso dopo i fatti gravi di prigi tocca pure pregare (sic) perchè il giubileo vada bene.
Ma guarda, parlo da turista. Sono stato a Roma e come tutti ho visitato anche san Pietro, inserire Vaticano su quella fermata mi sarebbe stato d’aiuto. Se la Fermata è la stessa che presi io, è una comodità per il turista scrivere che da lì si arriva in Vaticano, a prescindere dal giubileo. Comunque non è più vicina la fermata Ottaviano?
certamente si. trovo di pessimo gusto usare la scritta lepanto-vaticano
ho scritto questa lettera sul corriere pubblicata on line e carta. se volete fare un commento potete farlo scrivendo (non occorre login) Grazie http://forum.roma.corriere.it/una_citta_mille_domande/15-11-2015/dibattito-sul-giubileo-2762803.html
@ Tiziana
non avertene a male: “MARCANTONIO” Colonna. GdL
si scusa, tra l’altro è la strada che prosegue via lepanto e che percorro almeno tre volte a settimana col bus 280. . pensa il rifiuto e la rimozione a che punto arrivano,
A Tiziana.
Scusami, ma mi hai incuriosito. Sono andato a vedere in internet notizie su Massimiliano Colonna: cosa c’entra? Non ho trovato notizie su di lui che si accordino col post.
Grazie per la risposta.
era il papa in quel momento
No il papa era Pio V ossia l’ex inquisitore e ispiratore dello sterminio dei valdesi di Calabria, Michele Ghisleri (che la chiesa ha fatto pure santo). Marcantonio Colonna era il comandante della flotta pontificia e UNO dei vicecomandanti della flotta alleata (cristiana).
Di Nuovo. GdL
Il giubileo si farà. Qualcuno si illude che il Vaticano rinunci al denaro perché preoccupato per le vite umane? Rinforzeranno le misure di sicurezza intorno al gesuita e alla sua corte, e pagheremo noi. Per uno spettacolo scadente, direi.
Assurdo, durerà davvero un anno, quindi? Pazzesco, non ci sono parole.
Fa il paio con Expo…
@benjamin_asino:
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Qui a milano quando c`e` stato EXPO tutti i popolani belli in fila per ore ed ore E gioiscono contenti alla popolana che milano ah avuto expo, la capitale morale, la citta` europea, siamo come la baviera ed altre lombardIOATE (italiottate in lombardia) assortite.
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Per cui quando c`e` un grande evento il popolano e` felice e gaudente e tira fuori al sua bandierina da sventolare.
Nel caso di EXPO quella dell`italietta nel caso del giubileo quella del vaticano.
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Il quanto costi alla collettivita` e del suo impatto sul lungo termine (1..3..5anni) al popolano medio poco importa assai.
Importante e` gustare il momento e vivere galloso al brucio tali momenti troppo giusti che fanno si che l`italietta sia la quinta potenza mondiale ed abbiamo superato pure il Regno Unito.
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firmato: Mago Sumadart Son (grande studioso di italiottologia)
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P.S.: Il commneto finale e` ironico e scritto volutamente in linguaggio paninaresco per sottolineare come questa italietta degli italioti da circa 30anno non fa progressi di alcun genere.
Sumadart, ne sono ben consapevole. Cionondimeno mi sembrava il caso di proporre il parallelo, perché non ho letto nessuno farlo al posto mio. Ah, ovviamente al posto di Expo potremmo ricordare una nutrita serie di altre emerite e costosissime boiate della stessa levatura. Il giubileo sia una tra le tante, con l’aggravante del voler rivestire di “santità” (e quindi intoccabilità di stampo mafioso) le imposizioni che arrivano da uno Stato extraeuropeo. E con l’aggravante dell’aggravante che le dirigenze loro e nostre ricordano essere Stato autonomo a intermittenza, secondo convenienza (non certo la convenienza dei comuni mortali, sia chiaro, quella delle dirigenze stesse).
@benjamin_asino:
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Teniamoci gia` pronti spiritualmente per l`italiottata suprema delle olimpiadi di Roma 2024. Sono pronto a scommettere che il papoccio proclamera` il giubileo (se non sbaglio in realta` dovrebbe essere ogni 25anni) appena finite le olimpiadi.
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Poi gia` che ci siamo il governo italiota del momento magari potra` inaugurare anche l il nuovo ponte sullo stretto di Messina di cui gia` si sta ricominciando a parlare.
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E volendo in questo modo per l`anno 2025 potra` essere approvato un cambio del nome da Repubblica italiana a repubblica italiota dell`italietta.
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firmato: Mago Sumadart Son (grande studioso di italiottologia)
Che c’e’ di male ad ospitare expo? mi sono perso qualcosa?
Sì, anche a me è venuto in mente il parallelo Charlie Hebdo “non provocare, meglio non dare scuse o arriva il pugno” e il Giubileo “non devono condizionarci e rubarci la speranza”. Solite correnti alterne.
Tengo però alla distinzione tra l’Occidente e Oriente, parlando di soggetti e entità geografiche politiche e relative decisioni, e i relativi popoli, che spesso subiscono il potere di tali soggetti politici, comprese le conseguenze negative. Il se la sono cercata, rivolto di volta in volta ora all’Oriente, ora all’Occidente a seconda delle vare confessioni (per il modo di vivere determinate ideologie) politiche o dell’umore, sono tra le prime fallacie generatrici di flame inutili e consumi di byte ed energia “spiritual”, demotivante per chi li legge, nei commenti su internet. Altra fallacia, l’equivalenza tra il non farsi condizionare e il non ammettere errori passati e perseverare nelle assurde strategie geopolitiche e il non rinunciare alla propria libertà, umanità e libertà di espressione, per esempio non moderare la satira per “non dare scuse o moventi” o accettare derive razziste e securitarie, limitazioni della libertà, facendo il gioco del potere e dello sciacallaggio affidandovicisi completamente.
Si tratta di aspetti completamente diversi, rispetto allo smettere di contribuire alle sofferenze dei popoli con politiche colonialiste ed economia di guerra, uso creativo di terroristi per buttare giù regimi o democrazie, colpi di stato, etc, non solo per motivi di giustizia sociale, da non sottovalutare se poi ci si lamenta, ma per togliere moventi ed eventuali sedimentazioni di sentimenti di vendetta, non ovviamente perchè ai califfi importi molto di questo, ma mancherebbe loro proprio la benzina perchè la costruzione narrativa del riscatto contro l’imperialismo faccia, presa, o perlomeno diminuirebbe drasticamente.
Dire che gli attentati siano una conseguenza indiretta di ciò non costituisce quindi minimamente quei deliri di autoflagellazione e di senso di colpa bianco e occidentale “noi abbiamo fatto etc”. Poi è vero che la propaganda Isis può servirsi comunque dell’identificazione, della forzatura del senso di appartenenza identitario sopra quello individuale, per fare presa e trovare reclute, diciamo che i russi e il resto dell’occidente (molto meno :D) distruggano truppe Isis, quindi non innocenti o civili mi chiedo se davanti messaggi del tipo “guardate come stanno massacrando la vostra gente, gli occidentali cattivi” anche se si tratta di gente che ha sgozzato, messo a ferro e fuoco villaggi, rapito, distrutto musei, storia e monumenti.
Dite che l’identificazione possa fare presa?
Oggi il presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane Gaetano Manfredi ha pubblicato sul sito del CRUI (non sto a postare il link che poi magari il messaggio viene bloccato, lo trovate subito cercando su Google) un articolo dal titolo “QUESTO NON PÙO ESSERE L’ISLAM”, ecco alcuni passi, che fondamentalmente dicono tutto:
“La terribile strage perpetrata a Parigi da militanti dell’Isis ci ha sconvolti, ma non ci lascia impietriti. […] Diciamo immediatamente e con forza: ‘Questo non può essere Islam’. […] Come studiosi conosciamo l’inestimabile contributo dato a questa impresa universale da Paesi e culture di tradizione islamica.
Respingeremo sempre il tentativo di chiunque di chiamare un dio o un’intera civiltà a complice di azioni assassine, proditorie, spietate come quella del 13 novembre.”
Insomma, Manfredi vuole rinnegare che la religione abbia qualcosa a che fare con questi recenti massacri e lo fa dal pulpito del suo incarico nell’università statali: VERGOGNOSO!
Vorrei che l’UAAR rispondesse in merito.
Sarebbe tremendamente impopolare in questo momento. Il discorso l’ho letto ed è abbastanza condivisibile, non è bene gettare benzina sul fuoco.
Non so, ma quando il Papa decide qualche manifestazione anche fuori da casa sua, tutti gli italiani sono pronti all’ubbidienza. Il Papa ha chiesto forse al “Governo Italiano” la possibilità di indire un Giubileo fuori tempo? – Però tutti ad eseguire. Ma siamo alle dipendenze della Chiesa-Vaticano?
Perché queste ubbidienze? Non siamo uno Stato Sovrano? Forse no, anche perché dobbiamo sempre pagare noi.
Sembra che chi parteciperà al Giubileo, pellegrini e non turisti, saranno puliti da tutti i peccati. Ma è vero?
Così funzionano i giubilei.
Ritengo che ogni paese dovrebbe far proprio la dichiarazione di Costello
assumendolo come condizione preliminare per accogliere coloro che scappano dalle guerre
…e se le dirigenze (in senso lato) volessero gli atti di violenza fino a predisporne con cura le precondizioni, al fine di usarli per scopi che possiamo immaginare ma che non ci è dato sapere? Il lupo perde il pelo, ma non il vizio. E mi pare di ricordare che manovre simili non sarebbero una novità.
-E ‘quasi impossibile in Belgio o in Francia, per esempio, insegnare a figli o nipoti di immigrati africani la storia esatta della rispettiva colonizzazione. Come potremmo rendere loro amabile, desiderabile, il loro paese di adozione, come trasmettere “l’amore per la patria”, se gli insegniamo, sia pure in buona fede ed il più accuratamente possibile, come questa “patria” ha trattato i loro antenati ? Forse sarebbe meglio mentire, nascondere con astuzia la verita, non dire tutto. Così poco a poco la storia -la vera storia- cessa di essere imparziale e universale.
Con questo non intendo giustificare il loro esecrabile fanatismo, ma solamente di capire se l’odio di questi pazzi di dio si limita solamente a l’antagonismo religioso o va ben oltre !
Non dobbiamo inoltre perdere di vista l’ingiustificata guerra dell’Iraq voluta con falsi pretesti da Bush e C°, un criminale che ha sulla coscienza oltre 600.000 persone tra soldati, civili, donne e bambini ! Che ha scoinvolto l’equilibrio geopolitico del Medio Oriente ! Dando spunto a diverse reazioni, rivolte e guerre che tutti noi conosciamo e stiamo tuttora subendone gli effetti.
Alessandro Pendesini
Dimentichi la crisi che ci sta distruggendo, arrivata anche lei da paesi che vogliono imporre al resto del mondo il loro concetto di economia iper liberista .
In quanto riguarda gli emigrati africani, si tratta spesso di
Persone in situazione di precarieta
Forse problemi per trovare lavoro e casa per il fatto di essere fisicamente ” di origine straniera”
Fede religiosa piu o meno ben vissuta
L’nsegnamento della vera storia del loro paese di origine puo essere un catalizzatore per fare diventare persone frustrate e soffrendo dell’ ingiustizia, nemici sul nostro territorio .
Sento in giro e leggo su certi giornali che non vogliamo della loro cultura e della loro religione .
Va bene, ma… mi sembra che siamo noi che siamo con le nostre truppe ad invadere i loro territori, con la nostra cultura e nostri missionari …
Abbiamo chiesto il loro avviso ???
Un bel esame di coscienza sarebbe ben visto
Io non avrei mischiato la questione Giubileo con gli attentati dell’isis. Questo giubileo non si sarebbe dovuto fare per varie ragioni o comunque avrebbe dovuto seguire altri modi per essere presentato allo Stato italiano che se l’è trovato tra capo e collo, ma di certo il motivo per bloccarlo non è perché dei criminali decidono che ogni essere umano che non aderisce alla loro visione malata della religione è un nemico da uccidere.
Io pagherei per sapere se il beatissimo padre Francesco, prima di indire il giubileo straordinario (considerando che in un secolo ci sono già ben 6 giubilei: negli anni 0, 25, 33, 50, 75 e 83) abbia informato, per tempo, il governo italiano e la giunta municipale di Roma. Ma credo che non occorra molta fantasia per immaginare la risposta a tale quesito.
Saluti. GdL
“Ci sono domande alle quali è meglio non rispondere nell’interesse di chi le fa”.
(R. Gervaso)
Sono convinto che non ci saranno atti terroristici contro il papa , i pellegrini del giubileo o i cattolici in quanto tali , almeno per ora .
Attualmente sembra che IN EUROPA ce l’abbiano con le permissive culture e civiltà occidentali e non con le conservatrici e tendenzialmente repressive tradizioni religiose . Non credo sia un caso che nel nostro secolarizzato continente gli obbiettivi scelti siano di natura culturale/sociale e non religiosa .
Odiano e temono il nostro futuro fatto di continue ed inevitabili concessioni di libertà personali , non il nostro passato ancorato ai “principi non negoziabili” . Credo che per loro in questo momento storico dove l’occidente si sta spostando verso l’odiata laicità non avrebbe senso prendersela con chi tutto sommato propugna ideali religiosi che vorrebbero ancorare al passato i popoli e negare questo sviluppo libertario. Non ancora almeno .
Qui in Europa non sono ancora pronti ad affrontare quella sollevazione generalizzata che potrebbe causare un attacco diretto alla religione cattolica . Il gregge del signore del vecchio continente è fatto di pecorelle dormienti , non è ancora il momento di svegliarle … Tranquilli al giubileo andrà tutto liscio , poi si vedrà….