Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è dell’amministrazione comunale di Pontoglio (BS), di centro destra, che
ha installato cartelli segnaletici in cui il paese viene definito “a cultura occidentale e di profonda tradizione cristiana. Chi non intende rispettare la cultura e le tradizioni locali è invitato ad andarsene”
A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.
Il Senato, con 160 voti favorevoli e 115 contrari, ha approvato il decreto che stanzia 159 milioni per il giubileo. Il testo è ora passato all’esame della Camera.
Il Senato ha organizzato un concerto di Natale con la presenza del card. Agostino Vallini, del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche in Italia Renzo Gattegna e del segretario generale del Centro Islamico Culturale d’Italia Abdellah Redouan. L’incasso è stato devoluto alla basilica di Sant’Eustachio.
Una mozione che chiede l’inserimento dei santi Benedetto e Francesco nello statuto è stata approvata dall’assemblea legislativa umbra con voto favorevole bipartisan. Unici astenuti tre consiglieri Pd e un socialista.
Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni (Lega Nord) ha stipulato un protocollo con il vescovo di Mantova per la ricostruzione delle chiese danneggiate dal terremoto. A tal fine sono stati stanziati dodici milioni di euro.
Il parlamento ha eletto alla Corte costituzionale il giudice Giulio Prosperetti, nonostante il suo conflitto di interessi clericali.
Il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha attaccato il dirigente scolastico dell’asilo “Scoiattolo” di Castelfranco Emilia (MO), “reo” di voler organizzare una festa di fine anno laica. Secondo Salvini, “qualcuno ha sbagliato mestiere. O ha sbagliato Paese”. Sulla pagina Facebook di Salvini campeggia ora un presepe.
Il sindaco di Ragusa Federico Piccitto (M5S) ha ammesso il neo vescovo Cuttitta a celebrare nell’aula consiliare una messa prenatalizia per i dipendenti comunali.
Il Generale di Corpo d’Armata Carmine Adinolfi, Comandante Interregionale “Vittorio Veneto” di Padova, in occasione del “Santo Natale” ha scritto sull’Espresso Napoletano un articolo apologetico dei valori della festività e della famiglia tradizionale, promossi – insieme all’articolo – anche attraverso una lettera inviata su carta intestata a tutti i suoi subalterni.
Il sindaco di Sassari Nicola Sanna (Pd) e l’arcivescovo Paolo Atzei hanno organizzato una cerimonia “per “salutare” il ritorno a casa della Vergine con Bambino, riappesa sul muro esterno del mercato civico”.
Il vescovo di Imola (BO) Tommaso Ghirelli ha impartito il suo indirizzo di saluto all’inaugurazione della sede locale dell’università di Bologna.
Rita Giuliani, dirigente scolastico vicario dell’Istituto comprensivo Pascoli, non ha problemi a ospitare ancora una volta il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, nonostante le proteste di alcuni genitori.
La redazione
Giusto questa mattina, sentivo al Tg che in Brunei è prevista una pena di 5 anni per chi ostenta festeggiamenti di Natale. Non posso fare a meno di chiedermi se il sindaco di Pontoglio e Salvini concordano, visto che anche lì si parla di salvaguardia delle tradizioni.
Adesso vediamo chi dirà che non è la stessa cosa.
Gmd: praticamente tutti gli italioti, come usa chiamarli il nostro buon Mago, diranno che non è la stessa cosa. Ma, alla richiesta di spiegazione di come & perché, si assisterà alla solita scena muta o scrollata di spalle o tirata fondamentalista in cui si assume per partito preso che sia così & che di certe cose non si debba neppure parlare. Salvini ormai senza più nessun ritegno. Mi fa sorgere il dubbio che ce l’abbia mai avuto…
Dimenticavo: godrei un sacco se nottetempo un manipolo di goliardi sostituisse quei cartelli con altri in cui sia scritto ad es. Pontoglio è un paese a “inioranza” occidentale di superficiale fondamentalismo cattolico…
@dissection
Reazione standard 🙂
@dissection:
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Sia mai che approvi la pontogliata del cartello.
Pero` tale cartello invita ad andarsene in modo generico mentre nel sultanato musulmano (quindi multiculturale e multietnico) del brunei se solo osi mettere un piccolo presepe di natale rischi cinque anni di galera.
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In ogni caso ognuno difende le sue tradizioni ed io ricordo sempre le parole di John Lennon: “Imagine there is no religion”
Quindi no religion no violenza…tutti amici, tutti felici 🙂 🙂 🙂
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Qui all`istituto di italiottologia pero` abbiamo preparato per Pontoglio un bel cartello con questa scritta:
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Nel comune di pontoglio si rispettano le sane tradizioni italiote:
*) Una donna che ha avuto piu` di cinque partner sessuali nella sua esistenza e` considerata una pu@@@@a.
*) Ricordati di dichiararti cattocolico solo all`apparenza pecca pure quanto vuoi ma poi confessati.
*) Santifica i calciatori italioti (in primis quelli della giuventus).
*) Guarda il massimo numero possibile di tolk-scio`.
*) Non studiare le lingue. Non informarti su quello che succede all`estero.
*) La crisi e` alla fine ci sara` presto la ripresa.
*) Mugugna contro i politici italioti ma ricordati di votarli sempre per non smettere di mugugnare.
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firmato: Mago Sumadart Son (grande studioso di italiottologia)
@ Mago: dopo i doverosi ossequi, rimarco che in ogni caso meno intransigente del Brunei non significa corretto di per sé, come dire che sopportare una piccola ingiustizia è cmq meglio che una grande; per il resto arguto e divertente come sempre!
Mago concordo
tranne sulla semplificazione nessuna religione => nessuna violenza. Lennon proponeva una somma di condizioni. Infatti era un “no religion too”. Da sola l’assenza l’assenza di religioni non basta.
Ovviamente, le modalità cambiano, ma penso che il sostrato sia lo stesso. Cosa impedirebbe a individui come il sindaco di Pontoglio di comportarsi anche peggio se non ci fosse un insieme di leggi e principii, che glielo impediscono formalmente?
mi limito a dire: magari si fosse di cultura occidentale. vera però
Ma ti sei accorto che, se un cattolico spara una ca..ata, non tutti gli altri cattolici sono necessariamente d’accordo con lui? Neanche se è il papa. Per quale misterioso motivo dovrei difendere questi politicanti da strapazzo che prima inneggiavano al dio Po, e ora millantano una ‘profonda tradizione’ ?
@parolaio
Perché ti senti sempre punto sul vivo? Non risulta ovvio che mi riferisco a certa fascia si credenti? Che diamine.
La notizia delle chiese mantovane è del 17 novembre…
Mi par dunque di di capire che patrimonio storico/artistico lesionato dai terremoti in odore di clero (ahi, metà del patrimonio storico/ artistico italiano è in odore di clero, maledetta storia patria!) non va finanziato…
Una proposta: il patrimonio storico/artistico italiano in odore di clero che viene ristrutturato & finanziato con soldi pubblici ITALIANI, venga fatto diventare proprietà dello stato ITALIANO, che ne disporrà come meglio crede anche se questo dovesse andare ad onta dei gonnelloni. Che gliene pare?
Le chiese si devono riparare a spese della chiesa.
Se una villa privata di notevole valore fosse lesionata da un terremoto, non credo che lo stato si premuri di spendere denaro pubblico, tanto più se il proprietario è facoltoso, e anche un po’ parassita…
@Diocle
Fonte gazzetta di modena 19/5/5 (ma c’è pure link istituzionale della regione, non posto perché non so se stia bene…)
“Contributi concessi per la ricostruzione di abitazioni ed imprese pari ad un miliardo e 770mila euro di cui 800 milioni già liquidati. Sono 9.439 le pratiche attive lavorate presso Comuni e Regione, il 60 per cento delle quali con ordinanze o decreti concessi: questi alcuni dati della ricostruzione a tre anni dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012 che ha colpito i territori dell’Emilia. In particolare, 1 miliardo e 89mila euro sono i contributi per la ricostruzione delle abitazioni di cui oltre il 50 per cento liquidati.”
@Dissection
L’esproprio proletario no? Era ben più radicale e profondo 🙂
In quei soldi c’è anche la restaurazione di ben 109 chiese, già risistemate. L’articolo del 17 novembre fa riferimento alle ultime 20 ancora mancanti.
Nelle abitazioni uno ci vive e tra i compiti di un comune o stato ci sono anche interventi nel caso di calamità naturali, coperte coi contributi di tutti i cittadini italiani.
Umm
«… ricostruzione di abitazioni ed imprese… » l’hai detto tu, quindi non giochiamo a non capirci.
Chiese come ville e preti come ricchi proprietari…
O chiese come formaggiai che pagano le tasse?
@Diocle
Sulla retorica dei preti grassi e ricchi non ho nulla da eccepire. Non concordo ma non ho intenzione di beccarmi agrumi in faccia come al carnevale di Ivrea per aver detto qualcosa. Passo.
@ Umm
“Preti” e relative ricchezze nell’accezione utilizzata da Diocleziano non si riferisce ai parroci e alle loro disponibilità ma all’organizzazione di riferimento e alle sue finanze. Poi c’è chi restituisce soldi per appartamenti che divide con suore che lo aiutano a scrivere libri, ma solo perché è generoso e ha piacere a fare beneficienza senza che alcuno lo sappia 😉
@Umm
No, il problema è che ci si affanna subito per la ristrutturazione di chiese varie e non per altro. Da dove escono questi soldi? Potevano essere usati per altre priorità?
Chi era che criticava templi et similia?
In accordo con gmd, i soldi pubblici vadano a coprire i fabbisogni pubblici; lamentarsi per le critiche ad una loro diversa destinazione è, a mio modesto avviso, disonestà intellettuale. Quella che la chiesa ha instillato nel cervello nonché nel tessuto sociale di questa popolazione in modo così subdolo e larvato che la suddetta popolazione non se ne rende nemmeno conto, e tutto ciò che dice formula uno è bello & giusto e ciò che pretende è equo & dovuto. Nauseante.
@gmd85
Subito? Son passati anni, vedi risposta a Diocleziano su ricostruzione.
@Dissection
Per la nausea mi pare usino il Metoclopramide Cloridrato, ma non è il mio campo, consulti il medico… 🙂
Umm
Nel caso di terremoti avere già 109 chiese riparate dopo meno di tre anni mi sembra abbastanza veloce, viste le priorità. Infatti in ciò che cita solo il 50% dei fondi sono stati stanziati per le abitazioni che quindi non sono ancora a posto.
In Abruzzo non sono ancora sistemati dopo 6 anni e per altri terremoti i tempi di attesa per la popolazione sono stati anche di decenni.
@RobertoV
Non tutti i tessuti sociali sono ugualmente efficienti nel ricostruire. Questione di risorse e chi sa che altro. Non mescolerei Abruzzo ed Emilia.
@Umm
Lo sai cosa intendo. Non ci si affanna tanto per altre necessità, tessuto sociale o no. Ogni anno vengono fuori finanziamenti recuperati chissà come. Viene da chiedersi che fine faccia l’8×1000, visto che solo il 20% è dato in beneficenza…
@Umm
Intaccare le finanze non è cautela.
@Umm: due impressioni. La prima è che mi stia prendendo in giro, la seconda che stia menando il can per l’aia. Parlavo di qualcosa di ben preciso, la sua mi sembra una deviazione del discorso pretestuosa. Quanto al metoclopramide, non basterebbe tutto quello disponibile al mondo, per una situazione che nauseante lo è istituzionalmente e non occasionalmente.
Non mi risulta che metà del patrimonio artistico italiano sia in odore di clero.
Per esempio i siti Unesco religiosi in Italia non superano il 20% del totale.
Inoltre non è che una chiesa diventa automaticamente un’opera d’arte.
All’estero se una chiesa è malridotta la abbattono se non si è in grado di mantenerla o non ha senso mantenerla. Ne abbiamo talmente tante ….
http://www.linkiesta.it/it/article/2015/02/14/la-gente-non-prega-piu-e-boom-di-chiese-in-vendita/24681/
@RobertoV
Osservazione seria, quella sulle statistiche, ma la mia era una iperbole. Non ho la più pallida idea dei dati esatti. Il senso dell’osservazione comunque resta (anche fosse il 20%).
Mi stavo giusto domandando leggendo i vari post… se un terremoto tirasse giù il Duomo di Milano che si fa? Lo si lascia giù così com’è perché “tanto è vecchio” e costa mantenerlo, lo si espropria alla chiesa per poterlo restaurare coi soldi pubblici, oppure si fa una colletta tra tutti e lo si ritira su perché è un pezzo di storia irrinunciabile?
Anche da noi le chiese si vendono, a Milano ce n’è pure una che è un bar famoso. Nella mia città le bonifiche fasciste han tirato giù chiese e pezzi di storia… E ovviamente non tutti gli edifici hanno valore artistico oltre che di uso. Ma comunque abbiamo anche i magazzini di Brera pieni, visto che ci mancano i muri con questo ragionamento potremmo vendere un po’ di quadri…
@ Umm
Le chiese le vendono per mancanza di clienti.
Per i quadri i clienti ci sarebbero ma mancano i muri.
Esempio non pertinente.
Magari lo si ritira su e si scala dall’8×1000, che ne dici?
Umm
Il duomo di Milano è una cosa, tutte le chiese un’altra. Ogni caso è diverso, regole diverse e valutazioni differenti. A Mantova sono state lesionate 129 chiese.
Non a caso proprio a Mantova la chiesa cattolica ha valutato di non ricostruire una chiesa parrocchiale, troppo lesionata ed eccessiva per i suoi bisogni attuali.
Ed è quello che ha fatto anche in passato.
Inoltre l’eccesso deprezza il valore: non possiamo seguire tutto per la follia sprecona del passato. 100 mila chiese non servono, sono troppe.
In Italia il fenomeno della vendita o abbattimento delle chiese è ancora molto limitato rispetto all’estero.
Vecchio non vuol dire artistico.
Il duomo di Milano è di una fondazione, viene mantenuto dal comune, ma la chiesa ne ha l’usufrutto gratis. Quindi i cittadini pagano già adesso e per il duomo non mi disturba. Ma il duomo è solo un elemento del patrimonio della chiesa. Sarebbe come dire che lo stato non può vendere dei suoi beni perchè tra i suoi beni c’è anche il colosseo. Non era del colosseo che si stava discutendo.
@Roberto
Vero: Vecchio non vuol dire artistico. Ma non sono futurista. Prima di perdere un pezzo di tessuto storico preferisco cautela.
@Ste
A me pare pertinente.
Umm
Per non perdere certi pezzi servono soldi. Qualcuno deve pagare. Ed i soldi non sono infiniti: se do da una parte tolgo ad altri e devo stabilire delle priorità.
Anche l’aristocrazia ha costruito tanti castelli e ville, diverse abbandonate o destinate ad altro. Non mi pare che ci si sia addolorati più di tanto.
109 chiese ricostruite in meno di tre anni vuol dire aver rimesso in funzione quasi l’85 % delle chiese lesionate, mentre i fondi stanziati per abitazioni e aziende sono solo al 50% e la ricostruzione non è terminata. Nelle abitazioni ci vivi tutti i giorni e le aziende servono per lavorare ed aiutare la ricostruzione, quindi dovrebbero avere precedenza assoluta, mentre le chiese non mi sembrano così sovraffollate ed utilizzate da necessitare un ripristino rapido di tutte. Alcune erano già in pessimo stato prima e grazie ai soldi per il terremoto sono state risistemate.
Quando fa comodo le messe si fanno dappertutto, quindi il servizio ai fedeli non sarebbe stato interrotto. Solite scuse per giustificare dei privilegi, privilegi di una religione “che non conta in Italia”.
“Nella ripartizione dei compiti, la Regione si farà carico di provvedere alla ricostruzione degli edifici maggiormente lesionati. Si tratta delle quattro chiese di Moglia, Bondeno, Quistello e San Giovanni le cui strutture erano state fortemente lesionate. Il Pirellone pagherà l’esecuzione dei lavori, mentre la preparazione, gli studi e le progettazioni sono state pagate dalla diocesi mantovana.”
Quindi per quattro chiese parrocchiali, con un totale di 20 mila abitanti dei comuni coinvolti di cui chissà quanti praticanti, la Regione si è impegnata a pagare i lavori previsti da altri. Ottimo, davvero furbi. Immagino anche in caso di sforamento del preventivo.
Sulla chiesa di Quistello: “La chiesa fu edificata fra il 1740 ed il 1745 e benedetta il 18 luglio 1745. Già da subito notati dei cedimenti nei pilastri portanti dell’edificio della chiesa e stessa e del campanile, probabilmente a causa di cedimenti del terreno su quale sorgono le costruzioni.”
Per restaurarla ci vorranno 5 milioni. Costo stimato eh.
Magari concentrarsi su altre priorità, visto che sempre la Gazzetta di Mantova del dicembre 2015 intitola che mancano 250 milioni per la ricostruzione? (“Terremoto Mantova, pronti 140 milioni per ricostruire – Sono la seconda tranche dei 205 promessi da Renzi. Baroni: «Bene, ma bisogna trovarne ancora 250»)
Certo, ed è Salvini: sarebbe ottimo a capo di Propaganda Fide.
Aggiungo una domanda per don Salvini: visto che la Regione Lombardia è generosa nel destinare soldi alle chiese, le mamme cristiane desiderose di insegnare canti di Natale non potrebbero farlo in esse?
Sono luoghi tradizionalmente cristiani in cui potrebbero sfogarsi cristianamente, crogiolandosi nelle loro tradizioni. Ovviamente, visto che siamo tutti italiani, con una bella bandiera italiana e la foto del Presidente sul tabernacolo, a garanzia dei valori della nazione cui lui tiene sicuramente. Non vorrei, non fosse d’accordo, che avesse sbagliato paese e dovesse andarsene…
“Chi non intende rispettare la cultura e le tradizioni locali è invitato ad andarsene””
Peccato per questi amministratori trogloditi che la costituzione vieti le discriminazioni anche culturali.
Non si può andare da un indiano col turbante e dirgli: “Il turbante non appartiene alle tradizioni italiane, o lo levi e metti un cappello o te ne vai.”
@ Umm
“Mi par dunque di di capire che patrimonio storico/artistico lesionato dai terremoti in odore di clero (ahi, metà del patrimonio storico/ artistico italiano è in odore di clero, maledetta storia patria!) non va finanziato…”
Non vedo perchè lo debba finanziare lo stato italiano. Prima, quando la religione cattolica era religione di stato, le chiese e gli edifici religiosi erano demaniali e lo stato li ristrutturava come avrebbe fatto per edifici comunali. In cambio l’accesso alle chiese era gratuito. Ora le chiese sono della CEI o del Vaticano, lo Stato le ristruttura e in alcune chiese fanno anche pagare per entrare (duomo di Sorrento che l’anno scorso volevo visitare con la mia famiglia. Alla richiesta di soldi abbiamo girato i tacchi e ce ne siamo andati).
Ti sembra giusto, Umm?
@ Gianluca
In genere quando fai notare che lo Stato sborsa cifre ben precise per questi interventi ti rispondono che essi hanno ritorni non ben precisati , ma sicuramente (?) superiori.
E siccome la fantasia prevale sempre sulla realtà, pare loro di aver dato una buona giustificazione.
In realtà la chiesa prende già l’otto per mille anche per questi scopi e la caritas raccoglie soldi anche per questi scopi (basta vedere cosa hanno fatto coi 35 milioni raccolti in Abruzzo per aiuti usati ampiamente per restaurare le proprie strutture).
All’estero se una chiesa non riesci a mantenerla o non ha senso mantenerla la vendono o l’abbattono.
@ Gianluca: però scommetto che se era per assistere alla messa l’entrata era gratuita…
@ dissection
Sì, infatti. Per gli orari della messa l’entrata era libera “ma solo per i fedeli per assistere alle funzioni”.
Da Wikipedia a proposito di Salvini:
A quale tradizione cristiana, per l’esattezza, si rifà questo zelota?
Posso suggerire? Alla tradizione cristiana personale che ogni cattolico si autocostruisce a proprio uso e consumo per sentirsi con la (sporca) coscienza a posto. Almeno i protestanti mi sembrano un po’ più osservanti. Se non ho capito male, aggiornamenti ovviamente ben accetti…
Il senato ha organizzato un concerto di Natale apparentemente multireligioso (anche con ebrei ed islamici), ma gli incassi li hanno girati alla sola chiesa cattolica. Come al solito le altre religioni utilizzate come foglia di fico a vantaggio della chiesa cattolica che secondo alcuni non conta in Italia.
In compenso hanno cancellato dopo oltre vent’anni il concerto di capodanno, cioè cultura italiana, perchè devono finanziare il giubileo vaticano.
Gli incassi li hanno girati alla chiesa, ma i costi, a chi li hanno girati?
Da notare che sul sito del Senato si cita il ”Tu scendi dalle stelle”
attribuendolo a un Antonio Maria de Liguri
anziché ad Alfonso Maria de’ Liguori. 😉
Salvini accusa il dirigente scolastico di organizzare festa di fine anno laica? Dicendogli che ha sbagliato lavoro o paese? Correggetemi se sbaglio, ma capodanno non È una festa laica? Si è bevuto il cervello! I “fatti” di Parigi, come hanno preso a chiamarli con la scusa della brevità ma in realtà con lo scopo di eluderne la causa principale, gli hanno dato alla testa più del dovuto o dell’auspicabile. Effetti collaterali?
mi limito a dire: magari si fosse di cultura occidentale. vera
però@dissection. ai miei tempi il capodanno era una festa laica, o meglio una festa.
adesso è la madonna e in rai si festeggia col papa
Certo, Tiziana. Mi ricordo anch’io che c’era, al massimo, una messa di inizio anno fatta forse dal papa ma non ricordo bene (indice di quanto attentamente la seguivo :)), fatta anche un po’ più presto e poi via tutti a guardare i meravigliosi walzer in diretta da Vienna, ora concerto dalla Fenice. Ma, come dice RobertoV più sopra, sembra che vogliano toglierci anche quello… Non mi meraviglierei che, per il prossimo capodanno (2017 intendo) in onore del giubileo appena trascorso facciano un bel concerto solo ed esclusivamente di musica sacra. Non che abbia niente di particolare contro la musica sacra, ma credo tu abbia capito dove voglio arrivare.
dissection
Non era a quel concerto che mi riferivo, concerto sul quale per fortuna i politici italiani e la stessa chiesa cattolica non hanno potere. Per la verità sono già diversi anni che la RAI propone in concorrenza un concerto italiano.
Il concerto di capodanno a cui mi riferivo era quello di Roma organizzato dal comune di Roma che nonostante fosse già stato approvato dalla giunta di Marino il commissario Tronca aveva deciso di annullare per mancanza di fondi da parte del comune (impensabile che annulli manifestazioni del giubileo per mancanza di fondi). Però dopo le polemiche ha fatto marcia indietro e, notizia recente, si farà, grazie anche a dei soldi dalla confcommercio.
@ Roberto V: grazie, aggiornato e rinfrancato.
@dissection
Sarà la frenesia da crocefisso.
Grande. Non ti ho visto subito perché stavo rispondendo a Tiziana.
😉
Su quell’assurdo cartello, due considerazioni, una logica e una giuridica.
Quella logica: la “profonda tradizione cristiana” fino a prova contraria dovrebbe essere quella che si rifà a “Cristo” e quindi al suo messaggio riportato nei vangeli, che in estrema sintesi dovrebbe essere “ama il tuo prossimo”. La prosecuzione del cartello costituisce l’esatta negazione di tale principio. È un bel paradosso che mi ricorda il barbiere di Russel: i primi ad essere estranei al concetto di “cristiano” sono coloro che hanno scritto il cartello, che quindi dovrebbero andarsene in fretta in virtù del cartello stesso.
La considerazione giuridica, più seria. Quel cartello costitutuisce un reato in base alle leggi italiane (attuale art. 3 della legge 654/1975 http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1975-10-13;654!vig= ). Non. Penso ci sia da aggiungere altro.
Beh sì, avrebbero dovuto scrivere “tradizione cattolica”, ma è una ambiguità a cui indulge anche la stessa Chiesa cattolica. Comunque nel 2010 don Mosca, che è ancora parroco di Pontoglio, aveva vietato l’oratorio a chi non parlava italiano.
Magari voleva evitare che si formassero gruppi chiusi.
@Enrico
Un gruppo che caccia via, cosa è, se non chiuso?
Ripeto se dei ragazzi entrano in un posto comune ed usano una lingua solo a loro nota lo fanno o no per escludere gli altri?
@ Enrico
E che ci andrebbero a fare in quel luogo?
Ci vanno, escludendosi, per escludere?
Enrico, cos’è, un nuovo mistero della fede?
Enrico
Il problema non è semplice così come lo esponi: se dei frequentatori parlano una lingua a loro nota è perché magari conoscono solo quella; l’oratorio non è una proprietà privata, in quanto gode di esenzioni e finanziamenti… e poi, dove finisce la tanto mitizzata ‘accoglienza’? E il ‘dialogo’?
Ma se l’intento è proprio quello di fare i comodi loro in casa altrui, ebbene, anch’io, poco ecumenicamente li butterei fuori. 🙂 Però io non faccio testo.
Aggiungiamo pure qualcosa: questo sindaco è stato eletto con il 33% dei voti sull’80% di votanti: quindi governa (si fa per dire) con un 25% effettivo di consenso. Troppo poco per emanare dictat di espulsione, e visto che l’altro 75% non lo ha votato cosa dovrebbe fare, andarsene? Pontoglio città fantasma? Non credo che ristoratori, artigiani e bottegai sarebbero d’accordo…
E questa è la proporzione di abitanti di Pontoglio che si è aggiornata sul vero significato della parola cristiano.
John, c’è scritto cristiano ma bisogna leggere “cattolico apostolico romano”.
Per la serie dai nostri frutti ci riconosceranno:
«Ma è deciso – annunciano i sacerdoti -: a breve i frequentatori del nostro Oratorio dovranno esprimersi esclusivamente in lingua italiana».
Altrimenti? «Chi non accetterà questa regola verrà cortesemente invitato a non frequentare la nostra struttura».
bresciaoggi.it/home/all-39-oratorio-scatta-il-divieto-br-di-parlare-lingue-straniere-1.3914469
Sandra. Nell’articolo di Brescia Oggi è scritto chiaramente che il divieto di usare lingue diverse dall’Italiano ha lo scopo di impedire la formazione di gruppi e gruppetti su base etnica, il che andrebbe in senso contrario rispetto all’integrazione.
@ Florenskij
Curioso.
Invece:
in che senso va?
@Flo
Salvini & Co. e gli idioti che gli vanno dietro dicono che non bisogna vietare per integrare. Ora, costringere a usate una lingua sola quanto pensi che possa integrare? Va bene che devono impararla, ma questi modi e queste motivazioni sanno un tantino di presa per i fondelli.
Flo,
non mi risulta che l’integrazione passi per il divieto. A scuola (e chi meglio di un ex-insegnante?) i non italiani tra di loro non parlano italiano, e non ho mai sentito che siano stati minacciati di espulsione per “integrarli meglio”.
La Chiesa cattolica ha sempre cercato di mantenere la lingua di origine degli emigrati italiani, stabilendo le missioni cattoliche in paesi dove peraltro esistevano chiese cattoliche che avrebbero potuto integrarli benissimo, p.e. in germania o svizzera, e dove invece si parlava italiano, e si insegnava in italiano, di solito la scuola dell’infanzia, e dove per finire non erano obbligati ad integrarsi (soprattutto le donne che non lavoravano).
Restando in tema di integrazione linguistica, non credo che a Pontoglio si sia vietato l’uso del dialetto, per uno straniero un dialetto può essere incomprensibile, e il bresciano non credo proprio faccia eccezione.
Secondo me quella del parlare la propria lingua come nemica dell’integrazione degli stranieri è una scusa.
Il tutto succede in zone dove si sforzano di introdurre segnaletica nel dialetto del luogo.
Comunque il colore marrone per i cartelli è perfetto…
Organizzare messe ed attività pastorali in italiano all’estero significa venire incontro alle esigenze dei migranti per ragioni pastorali magari nello stesso posto si organizzavano corsi della lingua del paese ospitante?A Bergamo succede cosi.
@Enrico
Perché le priorità dei migranti sono di tipo pastorale, certo…
Enrico,
e perché mai la chiesa cattolica italiana aveva bisogno di una missione italiana a Ginevra per esempio? Non si fidava della chiesa cattolica locale forse? Avevano paura che i preti svizzeri buttassero fuori dagli oratori gli italiani che parlavano italiano tra di loro? E come mai, se cattolica vuol dire universale la chiesa italiana non mette d’accordo con quella svizzero-francese? No, perché quando volevano mettersi d’accordo per trasferire preti, l’accordo l’hanno trovato. Dimmi un motivo ragionevole, che vada nell’interesse della gente, non della Chiesa, per continuare a dire la messa nella lingua di origine (che tra l’altro visto che le preghiere sono sempre le stesse, sentirle in una lingua diversa potrebbe anche aiutare).
In realtà la tradizione secolare cattolica e cristiana in genere è più in sintonia con quanto scritto dalla giunta comunale, in piena visione da religione di stato fino all’ottocento e oltre.
E’ solo per una visione buonista e revisionista attuale che si vuole far credere altro.
E’ nell’occidente cristiano che c’è stato l’olocausto e la questione ebraica ha tenuto banco per secoli. Per non parlare delle lotte tra cristiani (i valdesi potrebbero darne testimonianza) e fino a pochi decenni fa c’erano steccati tra cattolici e protestanti: chiunque avrebbe dovuto convertirsi al cattolicesimo per sposare un cattolico.
Sandra. Mi risulta che il parroco di Pontoglio si sia espresso contro quel cartello, e cosi’ pure un gruppo di giovani “di chiesa”. Quanto al problema dell’Italiano, mia figlia, che da anni è educatrice volontaria gratuita in oratorio, mi ha accennato qualche volta all’invadenza di sbandatelli o meglio gruppettari che vogliono utilizzare le attrezzature dell”oratorio senza partecipare alle iniziative comuni.
“Secondo me”. Ecco, una espressione saggiamente meno perentoria.
@Flo
E gli sbandatelli sono tali solo per problemi di lingua, vero? O non sono certo italiani, vero?
@Flo
E gli sbandatelli sono tali solo per problemi di lingua, vero? O non possono mica essere italiani, vero?
@ Florenskij
Se così è, bene. Questo risponde alla domanda da me fatta ad Enrico, più sotto.
“vogliono utilizzare le attrezzature dell’oratorio senza partecipare alle iniziative comuni.”
Tipo quelli che frequentano l’oratorio per rimorchiare? Ma si è sempre fatto, e non dire che non te ne sei mai accorto. 🙂
Sono gli oratori che vogliono utilizzare i soldi pubblici senza essere un servizio di tutti. Non puoi prendere il denaro pubblico per svolgere una funzione sociale, e poi selezionare quelli con cui svolgerla. Se l’oratorio fa proposte educative e poi espelle chi non è interessato, non fa una grande figura come educatore. In fondo poi da scuole cattoliche sono usciti personaggi ben peggiori, ho recentemente riletto della banda del Circeo, ma anche terroristi che frequentavano azione cattolica, alla faccia degli sbandatelli, che pure nessun prete ha messo alla porta. La verità è che i poveri immigrati non interessano a nessuno, nemmeno alla chiesa cattolica quando si tratta di fare davvero qualcosa che richieda un vero impegno.
In realtà il prete ha fatto una critica soft senza mai riferirsi direttamente alla giunta ed ai cartelli.
Ed infatti ha detto che ritornerà sull’argomento in modo più chiaro. Non mi pare che la chiesa in passato si sia fatta problemi a condannare qualcosa in modo abbastanza chiaro e non velato quando non le andava bene.
La storia non so, ma la geografia sì.
Per me, che sono di Torino, questo Pontoglio è, casomai, di cultura orientale. O quantomeno, sono più occidentale io di lui.
gmd. …vero? Non riesco a capacitarmi di questa tendenza perennemente aggressiva. Il fenomeno delle bande giovanili a base etnica contrapposte è oggetto di studi psicosociologici. E’ cosi’ gravoso esprimere un giudizio almeno in parte dubitativo quando le informazioni sono incomplete?
@Flo
Io non mi spiego la tua tendenza a uscire dal seminato, per dirla educatamente. Stiamo parlando di oratori, non di bande di latinos.
Incredibile ma vero.
Gli abitanti di Pontoglio schiaffeggiati saranno costretti a porgere l’altra guancia per non perdere la cittadinanza.
Voglio vedere chi lo fa. 😀
Ovviamente, nessuno, si è cattolici quando c’è da darle, non quando c’è da prenderle. N’est pas?
gmd. In certi oratori si pone il problema dell’invasività di gruppetti e bande. Recentemente un parroco del Milanese ha dichiarato di non poter tenere aperto il suo. Non sono affatto uscito dal seminato.
@Flo
http://qn.quotidiano.net/cronaca/2010/09/10/382631-choc_bresciano_fuori_dall_oratorio_parla_italiano.shtml
Il Mosca le bande non le ha neanche nominate. Il problema delle bande criminali nasce in contesti già contaminati. Ma di sicuro imporre una sola lingua è la soluzione migliore, un colpo di genio. Stai a vedere che i gruppetti spariranno. Sono curioso di sapere come li terranno fuori, lingua o non lingua. Comunque, visto che parli di dubbio e considerando le ultime da Pontoglio, subito seriamente che le intenzioni del parroco siano così nobili. Quanto ai cartelli, dubito che gli convenisse concordare.
Flo,
stiamo commentando il fatto che lo stesso parroco che oggi ha preso le distanze dal cartello catto-ligo, cinque anni fa ha messo alla porta gli immigrati che nel suo oratorio parlavano la loro lingua. Esprimersi nella lingua madre non è da considerarsi alla stregua comportamenti para o pre criminali: o per te lo è, visto che insisti nel portare casi di teppistelli stranieri?
Che tipo di insegnamento ha dato alla sua comunità “cristiana” questo parroco? Secondo me il cartello dice che i parrocchiani hanno capito alla perfezione. Condannare il cartello oggi è come nascondere la mano dopo aver lanciato il sasso.
Mi fa piacere che tu apprezzi il “secondo me”. Chissà quante volte lo pronunciano dal pulpito…. scherzo eh!
La rabbia con cui i politici si attaccano a queste sciocchezze tradizionaliste fa ben sperare, significa che la gente è sempre più scettica. Restano i finanziamenti ai preti la cosa grave, visto che ormai il loro potere si basa solo sui soldi.
@ mafalda
Concordo. Non si fidano del Padre che veste gigli e dà da mangiare ai passeri. Meglio lo Stato.
@mafalda
Sei rozza e violenta, si, si. 😀
Quella del senato a prima vista non mi pare una clericalata visto che si tratta di beneficenza e nel comunicato si dice che la fanno a prescindere dalla fede. Quella di Pontoglio non la voglio neanche commentare, mi limito a dire che mi vergognerei ad essere cittadino di quella città.
Si ma la beneficienza guarda caso, come al solito, la fanno ad una struttura cattolica. Non è che la chiesa cattolica ha il monopolio dell’assistenza.
Per fare un esempio i valdesi senza che nessuno lo sappia fanno già il 20% della beneficienza della chiesa cattolica. Solo che loro si pongono il problema di farlo in modo laico e non confessionale.
” …Chi non intende rispettare la cultura e le tradizioni locali è invitato ad andarsene.”
Toh, è quello che dicono molti in questo forum ….
@ Engy
In quale thread e in quale intervento, di grazia?
E, per l’ennesima volta, cosa hai scritto e dove?
@ Engy
Già che ci sei, questo thread è sulle clericalate (o cortigianate, se preferisci), ti vanno tutte bene o hai da dire qualcosa su quelle, piuttosto che su noi?
Grazie della risposta (ti rammento che stiamo tenendo il conto).
uuuhh che tono intimidatorio e minaccioso!
e che argomenti, che razionalismo: della serie, se ti stanno bene le clericalate, ti accettiamo, sennò sei del campo nemico!
Ma perchè ti metti in ridicolo in questa maniera Stefanino TM eeehh?
Ve saluto , divertiteve !
@E.n.g.y
Rispondi alla domanda di Stefano se sei in grado,sono curioso. Perché altrimenti quella che non ha argomenti e compensa con commenti inutili sei tu. Un po’come fikasicula 🙂
@E.n.g.y
No, il conto lo teniamo per vedere quanto sei para.cula 😀
@ Engy
Cara cortigiana, non si chiama intimidazione si chiama sput.tanamento e quella che si sta rendendo ridicola sei tu.
Volevi le prove? Eccole.
@ Engy
Detto da te è un attestato di serietà, del quale ti ringrazio di cuore.
Io non credo sia necessario rispondere a un utente che quasi mai si riferisce al post in oggetto ma quasi sempre ai commentatori. Questo è un blog tematico non una chat.
@Engy
Smettila di sottolineare la loro intolleranza, lo sai che si arrabbiano.
@parolaio
Intolleranti? Si, verso le c.azzate come questo tuo commento infantile.
parolaio
Sono curiosa, in che cosa si manifesta la nostra intolleranza? Le sembra che le notizie riportate nelle clericalate siano degne di un paese civile? Credo di intuire che, per un cattolico, sentir mettere in discussione alcune “insolite” decisioni di politici e istituzioni a favore della chiesa, sia estremamente sgradevole, così tanto da non valutare più con buon senso e obiettività le decisioni stesse.
@ parolaio
Quale sarebbe l’intolleranza e in quale comportamento si estrinsecherebbe caro, parolaio ?
@ mafalda
Nella mancanza di deferenza nei confronti dei privilegi che hanno, ovvio. Aspirerebbero anche a quello di zittirci.
Chiamala faccia di bronzo…
Ma non è lei quello che ha sostenuto che non si possono criticare le religioni e che è riuscito a giustificare gli assassini di Charlie Hebdo?
Chi sarebbe l’intollerante?
Criticare gli intolleranti sarebbe essere intolleranti?
Criticare dei privilegi sarebbe essere intolleranti?
Se critico gente che vuole imporre una religione di stato, sono intollerante?
Ma per carità.
Non mi arrabbio affatto se vengo chiamato intollerante.
E’ vero, infatti: sono intollerante verso l’intolleranza.
L’impressione che danno i vari Salvini è che si stia ritornando ad una sorta di paganesimo. Mi spiego. Nell’antica Roma c’era una notevole varietà di credenze religiose e non pochi erano gli scettici; tuttavia per vivere tranquilli era richiesto che si partecipasse ai riti comuni e, in età imperiale, che si rendesse omaggio al nume dell’imperatore. Allo stesso modo per i fautori dell’identità cristiana non è importante ciò che si pensa e nemmeno come si vive, bensì il rispetto dei rituali (presepio, canti natalizi e pasquali, partecipazione alle visite pastorali etc.), pena l’emarginazione sociale.
È sempre stato paganesimo, non c’è nessun ritorno. Gli italiani si sono sempre affidati a santi, madonne, voti, reliquie, e del famoso Gesù conoscono ben poco (e lo pregano poco).
Sciocchezza quella di Pontoglio, comunque per essere una clericalata dovrebbe seguire gli insegnamenti del tanto vituperato clero cosa che non mi sembra.
@Enrico
Il termine clericalata è di per sé negativo. Indica una certa tendenza a prostrarsi per bigottismo e per abitudine culturale a baciare le pile. Chiaro, no?
@ Enrico
E il clero, a cominciare da quello locale, ha preso le distanze?
Non mi sembra.
Vedi sopra.
@Enrico
Anche tu.
E.
Certo che è una clericalata, è il tipico errore dei servi: essere più papisti del papa.
Solo il papa non usa la parola civilta cristiana come una clava.
No, infatti: lui la usa come una chiave falsa per entrare dove gli pare.
@Enrico
No, la usa come un dildo.
Il clero è specialista nel far fare il lavoro sporco agli altri.
Qualche richiamo generico sull’argomento lo ha fatto su salvaguardia di tradizioni, poi se ne sta a guardare senza esporsi, intascando gli utili.
Dicono tradizioni, ma bisogna intendere privilegi riservati & esclusivi.
Io credo che bisogna essere grati al sindaco di Pontoglio, perchè ci ha indicato una località dove l’aria per uno spirito libero e laico è, in effetti, irrespirabile.
Non sareste grati voi a qualcuno che vi avvertisse di non recarvi in una zona insalubre? Questo, sostanzialmente, ha fatto il buon primo cittadino di Pontoglio.
Altra notizia interessante è quella del generale cattolico Adinolfi, anche se non mi stupisce perchè i generali cattolici hanno dato sempre un’alta prova di sè nella storia italica. Basta ricordare il grande Cadorna che notoriamente era cattolico.
Fra l’altro, quando pensò al suicidio, dopo Caporetto, ebbe la serafica visione di padre Pio, a conferma della sua fede intemerata. E il santissimo cappuccino di Pietrelcina lo dissuase dal commettere quel “gesto insano”; ed aveva ragione! perchè di morti italiani, soprattutto nelle undici battaglie dell’Isonzo (voltute da Cadorna), ce ne erano stati abbastanza ed il contributo personale del comandante in capo, non era poi così necessario.
Angelo Forgione, in arte p. Pio, sapeva scegliere le persone da aiutare.
Non era Francesco Forgione?
Non era solamente una visione: era un autentico fenomeno di bilocazione!
Avete ragione: era “Francesco” Forgione e si trattava di “bilocazione” perchè l’ottimo p. Pio era vivo nel 1917.
Comunque se il frate di Pietrelcina è comparso per salvare la vita a Cadorna ma non per salvare la vita ai soldati quando il generale ne ordinava le decimazioni, senza scrupoli religiosi, ciò ci dice, in modo inequivocabile, “da che parte stia” il dio cattolico di Enrico e parolaio!
“Pontoglio è un paese a profonda tradizione cristiana. Chi non intende rispettare …”
Insomma, qui bruciamo le streghe, torturiamo gli eretici, perseguitiamo gli infedeli, condanniamo i liberi pensatori, aborriamo la democrazia.
Dire semplicemente: “chi non rispetta le leggi di questa nazione sarà perseguito secondo le norme vigenti” in effetti sarebbe suonato un po’ banale.
“Pontoglio è un paese a profonda tradizione cristiana. Chi non intende rispettare …”
Insomma, qui bruciamo le streghe, torturiamo gli eretici, perseguitiamo gli infedeli, condanniamo i liberi pensatori, aborriamo la democrazia, crediamo a Babbo Natale e Maga Magò.
Dire semplicemente: “chi non rispetta le leggi di questa nazione sarà perseguito secondo le norme vigenti” in effetti sarebbe suonato un po’ banale.
“chi non rispetta le leggi di questa nazione sarà perseguito secondo le norme vigenti” è una frase pericolosa da dire per un politico italiano.
Corre il rischio che qualcuno verifichi.
Meglio parlare genericamente di tradizioni.
Comunque, si discute animatamente sulla clericalata di Pontoglio, ma ce n’è una di gran lunga peggiore:
Molto peggiore, in quanto a fare la clericalzzata non è stato un personaggetto di folklore locale come il borgomastro di un feudo Padano-occidentale, ma addirittura un parlamento intero.
L’articolo 7 della legge del 1953 sul funzionamento della Consulta recita così: «I giudici della Corte costituzionale non possono assumere o conservare altri uffici o impieghi pubblici o privati, né esercitare attività professionali, commerciali o industriali, funzioni di amministratore o sindaco in società che abbiano fine di lucro».
Sembra che si sia dimesso da giudice della corte d’appello Vaticana, anche se il fatto che fosse il candidato di NCD non depone a favore di una sua indipendenza.
Resta il problema di come si possa eleggere alla corte costituzionale italiana uno che è stato giudice in uno stato straniero, che non è nè una repubblica, nè uno stato democratico ed ha giurato fedeltà al papa.
RobertoV è la democrazia. Nessun giudice può garantire imparzialità oggettiva ma solo formale, da cui le dimissione dalla corte vaticana. Non si può chiedere di più a meno di non ledere altri diritti come la libertà di opinione. Non mi piace questi la connessione del giudice con il Vaticano, ma finché si eleggeranno i giudici costituzionali mi pare il male minore.
Francesco S.
quello che evidenziavo è che se un giudice lavora in uno stato non democratico segue regole e leggi non democratiche, anzi facendo parte della corte d’appello deve verificarne il rispetto e deve da cattolico giurare fedeltà al papa. Come si vede dal processo a Fittipaldi e Nuzzi quei tribunali violano le regole e non aderiscono alle regole internazionali democratiche. Quindi un giudice che ha operato in un simile ambiente senza problemi fino all’elezione tutelando ed applicando leggi non democratiche mi lascia perplesso che possa dover tutelare le leggi in uno stato democratico. Non mi pare un curriculum di tutto rispetto per un tutore della democrazia.
“ha stipulato un protocollo con il vescovo di Mantova per la ricostruzione delle chiese danneggiate dal terremoto”
Il “boss” distrugge e loro se ne approfittano per fregarsi i soldi. 🙂
Ed in più li informa in anticipo……..
Un prete aveva cambiato la polizza assicurativa della sua chiesa includendo anche i danni da terremoto pochi giorni prima del terremoto, così ha intascato dei soldi dall’assicurazione per la ricostruzione.
Secondo Salvini, “qualcuno ha sbagliato mestiere o ha sbagliato Paese”
Incredibile, è la prima volta che sento un politico italiano fare dell’autocritica.
Immagino che a Pontoglio non ci siano atei o agnostici, o che l’amministrazione supponga che si tratti di atei devoti, o che il cartello sia rivolto solo agli islamici. Non sarebbe stato meglio un avviso del genere: Pontoglio rispetta le libertà delle persone. Chi non riconosce i diritti delle donne è pregato di andarsene.
Io non so dove devono tornare quelli che non rispettano le tradizioni imposte dalla tribù di Salvini, ma so dove devono andare Salvini e i suoi. Non importa che sia esplicito, tutti avete capito dove!
Pontoglio, come al solito voi bresciani siete troppo miti.
Imponete assolutamente, rigorosamente e decisamente di imparare a dire speditamente: “A’ chèla aca là che la à và in chèla cà là”.
*
Bergamo nazione, il resto è meridione.
@ LaR
Propugni una nazione limitata come il tuo pensiero, vedo…
Ma va’ a cagher 😀
h ttps://youtu.be/4AwJr9msW6M
Questo la R mi fa riaffiorare alla memoria una mia lontana reminiscenza scolastica: “Il giuramento di Pontida” del Berchet. In quel componimento ad un certo punto si dice: “Su nell’irto, increscioso alemanno ecc. ecc.”.
Ecco, io credo che la R posso essere veramente definito “irto e increscioso”. Si, penso, proprio che quegli aggettivi si attaglino bene a quel “provocatorino” a cottimo.