Dell’essere Charlie, un anno dopo

È vero: ora ci vanno più cauti. Maometto, per esempio, non lo vogliono più disegnare. E non ha nemmeno tutti i torti chi sostiene che il dio con il kalashnikov, raffigurato sulla copertina dell’ultimo numero del Charlie Hebdo, ha connotati un po’ troppo “giudaico-cristiani”. Resta il fatto che andar cauti non serve poi granché, quando sei ormai finito nella lista nera di chi pensa che ti meriti comunque dei pugni.

Se anche l’ultima copertina ha fatto arrabbiare leader di fedi diverse non è soltanto perché i religiosi sono più permalosi e facili all’offesa. Il problema è che, per prima cosa, racconta in modo semplice e incisivo una verità. Le ultime parole che Charb, Cabu, Wolinski, Tignous e gli altri hanno sentito gridare sono state “Allah è grande”. Sono morti perché qualcuno, per il dio in cui crede, è disposto a uccidere. A compiere stragi in suo nome.

È dunque la verità a far male, a troppi credenti. E dire che la verità è su tutti i giornali, non solo sul Charlie Hebdo. Basta sfogliare le pagine dedicate all’attualità internazionale. Ma è una verità che contrasta con l’ecumenismo edulcorato alla moda, per il quale la religione è buona per definizione e, pertanto, tutto ciò che non è buono non deve esserle addebitato. Secondo cui “usare Dio per giustificare l’odio è un’autentica bestemmia”, per citare papa Francesco. Che vuol forse farci credere di non aver letto Bibbia e Corano, con le loro pagine zeppe di atrocità commesse su istruzioni dell’altissimo.

È una verità talmente palmare che per negarla si scrive che è solo satira rozza che non fa ridere, anzi, che non è nemmeno satira. Non sanno, evidentemente, che la satira, per essere satira, deve attaccare il potere. E quale potere è ritenuto più grande di quello dell’onnipotente? E dire che Luciano ha scritto il Dialogo degli dei ormai quasi diciotto secoli fa… ma non c’erano molti monoteisti in giro, a quel tempo.

Non sanno cos’è la satira, e probabilmente non sanno nemmeno cos’è il Charlie Hebdo. Forse non l’hanno mai sfogliato, forse non hanno mai sfogliato giornali satirici che, a differenza che da noi , in Francia invece abbondano. Chissà, forse non conoscono nemmeno bene la cultura francese. Potrebbero capirlo dando un’occhiata alla recente copertina di Marianne, in cui le immagini di diversi mordaci umoristi circondano un titolo inequivocabile: “Risposta a quelli che vogliono uccidere la nostra libertà. Ridere, deridere, provocare: questa è la Francia!”

“Le idee degli atei e dei laici possono spostare le montagne più della fede dei credenti”, ha scritto Riss. Usare pubblicamente espressioni del genere spiega perché i disegnatori del Charlie Hebdo siano tanto impopolari, al di fuori dell’Esagono. E quanto sia invece popolare un’immagine che non li rappresenta. Ma è soprattutto grazie a loro che la libertà di espressione è tornata al centro dell’attenzione.

Bene prezioso o avversario temuto, è la libertà di espressione che discrimina tra democrazia e autoritarismo, tra libertà e sottomissione, tra autodeterminazione e fede imposta. È ciò che che ci fa essere noi stessi anche quando scegliamo di non dire nulla. È ciò che ci fa essere Charlie anche un anno dopo, al di là delle commemorazioni retoriche e di ogni lip service. È ciò che ci fa essere Charlie ogni giorno. Perché noi non possiamo essere blasfemi nemmeno volendo: come ci ricordano le parole di Charb, “Dio è sacro solamente per colui che ci crede”.

Raffaele Carcano

Articolo pubblicato sul blog di MicroMega il 6 gennaio 2016.

167 commenti

FrancoA

“Uccidere in nome di Dio è una bestemmia” dice, all’incirca, Papa Francesco. Per il credente un po’ sprovveduto sembra esserci una graduatoria di gravità, un girone più severo (sadico) per il bestemmiatore che per l’assassino. Come per i ristoranti della Michelin, cinque fiammelle allo zolfo per il bestemmiatore, solo tre per l’assassino. Spiegategli che non è così.

Francesco s.

Innanzitutto ammazzare qualcuno e un reato, ammazzare in nome di un tizio dalla dubbia esistenza è anche un’idiozia.
Purtroppo per alcune religioni è un dovere di buon fedele ammazzare gli infedeli. Se il cristianesimo è riuscito a inventarsi l’Inquisizione nonostante gli insegnamenti di porgere l’altra guancia e amare il prossimo e addirittura i nemici, mi stupiscono che in giro tanti terroristi, evidentemente la maggior parte dei musulmani conosce poco il Corano, il che è un bene, aiuterà forse anche il fatto che è scritto in arabo e quindi la maggior parte dei fedeli non lo comprende e ne ripete a memoria le preghiere.

Umm

C’è una cosa che mi desta curiosità. Tutti quelli che parlano tanto bene di Charlie Hébdo… ma alla fine poi se lo comprano (spendendo di tasca propria per sostenerlo) e se lo leggono? Sia chiaro non ho nulla in contrario che uno pubblichi le vignette che vuole. Me ne frega zero, è da mufloni di montagna fare a zuccate per una vignetta di carta. Ma a vedere quelle che circolano sui media sono un tantinello… ripetitive. E per strappare un sorriso bisogna avere un guizzo di novità., stupire, divertire. Sennò è il classico peto in classe durante la lezione quando si hanno quindici anni. Si ride, ma solo da adolscenti. Vero, come si dice nel testo, la satira deve attaccare il potere… ma un minimo di fantasia non guasterebbe. E poi, anche nell’attaccare l’Onnipotente… e qui una nuova domanda… ma se l’Onnipotente è una dramatis persona immaginaria come qui si dice, che potere ha? non è un nonsense una satira contro un potere che però non esiste? cioè come fa l’inesistente ad avere potere? non è un nonsense attaccare qualcosa che non esiste tout courrt? non è che in realtà con le vignette si prende in giro solo chi in questo personaggio immaginario ci crede e che in molti casi non è un potente e non conta comunque nulla (parlo del popolino bue, non delle gerarchie) e quindi non è che si prende in giro nella maggior parte dei casi il classico pauvre chrétien (nel senso di povero cretino?)…
Il vero dramma di Ch. H. è che dei poveracci han perso la vita mentre facevano un lavoro con cui si portavano a casa la sacrosanta pagnotta. Che tu sia un vignettista o un semplice ascensorista sulle twin towers il dramma è che qualcuno si senta in diritto a toglierti la vita. Indipendentemente dal motivo… Il resto sono pour parler (anche il mio 😉 )

Gianluca

Umm

” e qui una nuova domanda… ma se l’Onnipotente è una dramatis persona immaginaria come qui si dice, che potere ha? non è un nonsense una satira contro un potere che però non esiste? cioè come fa l’inesistente ad avere potere? non è un nonsense attaccare qualcosa che non esiste tout courrt?”

Difatti il potere ce l’ha chi si proclama autoreferenzialmente rappresentante di quella divinità e pretende di imporre (facendolo subdolamente tramite ostruzionismo parlamentare) le regole della propria religione anche a chi non se ne frega niente.
E’ loro che si attacca, non la presunta divinità. Se poi mi dici “Ma allora perchè non fai le vignette contro il papa?” è una giusta obiezione, ma secondo me un certo tipo di satira, rappresentando direttamente la divinità, fa riflettere o almeno dovrebbe sull’assurdità dei principi (ritenuti assurdi da chi fa la satira) enunciati da quella religione. A tal proposito le vignette di Jesus & Mo rendono benissimo l’idea, meglio che se rappresentassero un prete e un imam, ad esempio.
Opinione personale.

Umm

@Gianluca
Concordo e il processo che descrivi mi è abbastanza chiaro, diciamo però che è come usare un antibiotico ad ampio spettro anziché uno mirato, ecco…

Poi la critica è più che altro che quelle vignette sono abbastanza paccottiglia indipendentemente dall’oggetto della satira stessa… secondo me al Vernacoliere son più bravi o almeno si spremono più le meningi, forse anche perché si sentono meno profetici.

Diocleziano

Ma con la chiesa è proprio la satira a largo spettro che ci vuole, un empirico ‘n do cojo, cojo funziona sempre. Per il resto, cosa pretendi da gente che deve sfornare vignette settimanalmente; il satiro è come il poeta: ci vuole ispirazione e la rivista non può uscire in edicola dopo 47 giorni o 92… e così si diventa ripetitivi e rancidosi. Se poi vuoi fare satira mirata, prendi per esempio la transustanziazione: chi capirebbe di cosa si parla? non certo i cattolici…

Umm

@Diocleziano

Ma si sono d’accordo. O uno è un genio o la vena comica si esaurisce in fretta dietro ritmi di lavoro intensi. Ma è appunto il mio pensiero…

Sandra

CH critica l’uso politico della religione. Perché dovrebbe criticare i credenti?

parolaio

“E’ loro che si attacca, non la presunta divinità.” Ma come, non valeva che la blasfemia non è tale perché non si offende nessuno in concreto ? Ora viene fuori che invece è consapevolmente mirata ad offendere i credenti, in questo caso dando loro degli assassini senza se e senza ma. E tutti i sottili ragionamenti che spiegavano perché è stupido offendersi per una bestemmia? Io comunque non mi offendo lo stesso e trovo queste polemiche da parte dei cattolici ridicole. Come diceva il Poeta: “Non ti curar di lor ma guarda e passa”

gmd85

@parolaio

Il senso è: si attacca chi crede, in concreto, non un concetto che rimanda a qualcosa di inesistente. Il problema è di chi crede che quel qualcosa esista e che criticarla sia blasfemia.

Stefano™

@ parolaio

La satira può riguardare i princìpi o le persone.
Se riguarda i princìpi e le persone si offendono il problema è loro: non si può pretendere che non si possano toccare delle idee.
Se invece riguarda le persone, per ciò che fanno e/o rappresentano, certo che si attaccano quelle: chi altri?

RobertoV

Umm
Veramente anche i geni non riescono a sfornare opere geniali di continuo, anzi ci sono scrittori, artisti, cantanti, musicisti considerati geniali che sono noti per poche opere.
Ed è abbastanza normale che a certi piacciano e ad altri no, però il fatto che a certi non piacciano non è un criterio valido per valutare la qualità dell’opera. Dica piuttosto che non le piacciono perchè toccano determinati argomenti che non dovrebbero toccare.
Sono le religioni ed in particolare certi credenti che ripetono nei secoli sempre le stesse cose ad essere poco originali, inventatevi qualcosa di nuovo: la satira mica può inventarsi qualcosa di nuovo da commentare se non vi sono cambiamenti. Il problema sono i soggetti. Anche nella politica se leggiamo certa satira ai tempi dei romani o anche di vita di corte potremmo trovare descrizioni piuttosto attuali. Certi comportamenti sono ripetitivi, a maggior ragione nelle religioni. Dubito che lei si lamenti di sentire sempre le stesse parabole, gli stessi sermoni o gli stessi versetti del corano: mancate di originalità.
Ed una parte dei fedeli, guarda caso quelli più attivi ed aggressivi, dimostra di avere ben poca originalità ed è contro questi che si dirige la satira. Dubito che la maggior parte dei fedeli si offenda per delle vignette: se penso a certi commenti di cattolici sulla loro religione, sui preti, ecc. Sono sempre i soliti ad offendersi, quelli che si offenderebbero per qualsiasi cosa, se non c’è il crocifisso in ogni posto, il presepe obbligatorio, ecc., cioè quelli sempre alla ricerca di pretesti.
Le tradizioni servono a questo, a ripetere sempre le stesse cose nel tempo: curioso che un difensore delle tradizioni pretenda dell’originalità dagli altri: ha scambiato l’effetto con la causa.

gmd85

@Umm

I contenuti li trovi anche sul web. Il resto è pour parler.

Umm

@gmd85
(sempre che io abbia capito bene quello che volevi dire)

Eh, ma se li trovi sul web aggratis non li sostieni economicamente. Insomma se sono davvero così importanti come baluardo di libertà uno che li sostiene questi qui se li compra e gli dà una mano. 😉

gmd85

@Umm

Andiamo, dubito che il tuo dubbio fosse di natura economica. Si può simpatizzare per una testata senza esserne assidui lettori. La domanda opposta è lecita: quanti di quelli che “Je ne suis pas CH” lo hanno letto?

Stefano™

@ Umm

Personalmente non leggo e neanche ho intenzione di leggere qualsiasi rivista di satira sia pubblicata su questo pianeta. Questo non significa che se una di esse viene colpita da qualche idiota al quale non piace cosa dice e invece di ignorarla uccide chi vi scrive si debba far notare che le battute non sono divertenti.
E neanche che non si possa commentare se non si compra la rivista.

Umm

@gmd85

Chiaro. Diciamo che è una misura dell’intensità dell’opinione. Qualcosa per cui paghiamo è qualcosa a cui teniamo di più.

@Stefano

Spero che tu sia d’accordo che una morte orribile possa essere disgiunta dalla valutazione qualitativa dell’operato di chi è morto. In altri termini penso che le due cose siano passibili di commenti appunto per il principio di libertà di espressione espresso dal je suis charlie. Posso piangere la loro morte e al contempo dire che il lavoro che compivano era di scarsa qualità. Anzi così affermo un principio più forte, che la libertà di opinione non spetta solo agli artisti ma anche a chi non ha cose profonde da dire.

gmd85

@Umm

Gusti personali a parte, perché le vignette di CH non sarebbero profonde? Puoi affermare con certezza che non mettano in luce un certo tipo di religione e che i cori si indignazione non siano di coloro ne fanno parte e no vogliono ammetterlo?
E se la critica è mossa solo perché si parla di religione, dove sta scritto che la religione stessa è esente da satira?

Umm

@gmd85

Beh, ho presente una in cui il triangolino cristiano era infilato in un diddietro… Fantasia a go go… Posso essermi divertito al cinema a vedere Ted2 e il protagonista che si svalangava addosso i vasetti di sperma di una banca del seme… ma so anche che la parte di me che rideva era quella adolescente… Su una cosa è vera: non posso dire che tutte non siano profonde. Posso giudicare solo quelle che ho visto.
Come dicevo sotto (vedi risposta a Tino) non trovo neanche profondo pensare che il cristianesimo sia un potere forte in Francia, dove si sta praticamente estinguendo (a meno di non considerare la svendita di chiese vuote come una pura speculazione edilizia di preti kattifi) e dove la chiesa non vince una battaglia dai tempi di Napoleone III.
Ma vengo al punto più “sapido del tuo commento” la religione stessa è esente da satira? Nulla di base è esente da satira, né tu, né io. La satira non conosce limiti. Però sta al buon gusto di ognuno capire se quello che ci fa ridere è qualcosa che sta offendendo i sentimenti di qualcun altro oppure no. E attenzione possiamo giudicare che sia lecito il nostro riso. Ma la misura avviene sempre tra due cose. Non siamo noi l’assoluto con cui si misura il mondo, ma quando misuriamo siamo misurati.
In altri termini la satira non é né buona, né cattiva, ma chi ne fruisce può viverla in maniera “buona” e in maniera “cattiva”: “cattiva” quando ne fa il metro con cui il mondo viene misurato, “buona” quando sa che la satira misura il mondo e il mondo misura la satira.
In sintesi: la religione può essere oggetto di satira, ma quando si fa satira su un qualcosa che coinvolge profondamente i sentimenti delle persone dobbiamo sapere che stiamo comunque maltrattando qualcuno. Possiamo ritenere di averne il diritto. Ma se lo diamo sempre per scontato definiamo pure noi stessi e la nostra umanità.

gmd85

@Umm

Parto dalla chiusura del tuo commento perché sintetizza bene ciò che vuoi dire.
Ti chiedo: pensi che la satira – non mi dilungo sul definirne i canoni – di CH voglia prendere di mira la totalità dei credenti? Irriverenti, certo, ma dubito fino a questo punto. La satira può essere offensiva, ma mira a qualcosa o qualcuno che lo è ancor prima. Il fondamentalismo c’è ancora, anche in Francia, e per come la vedo io CH critica quello.

Umm

@gmd85

Premessa: la tua percezione per cui CH critica il fondamentalismo è una percezione che può essere sostenuta da valide motivazioni. Non ho nulla da dire. Solo non corrisponde alla mia. Ora rispondo alla tua domanda: non penso che CH voglia prendere di mira esplicitamente tutti i credenti, penso che cammini dove l’acqua è bassa prendendo in giro idee che vede come culturalmente arretrate e però che sia del tutto indifferente rispetto ai sentimenti di chi crede. Che se ne freghi. E ti confesso preferirei prendesse esplicitamente di mira i credenti perché almeno sarebbe cosciente di avere di fronte gente in carne e ossa e che la satira è cosa più seria di un gioco. Comunque è solo una sensazione.

gmd85

@Umm

Di domanda in domanda: e che ci vuole a capire verso chi o cosa è orientata la loro satira? Gli stessi credenti meno oltranzisti ma indignati si interrogano sul perché di questa satira?

Umm

@gmd85

Non so se ho capito bene, scusami, se sbaglio risposta. Comunque i credenti meno oltranzisti si spera siano abbastanza maturi da farsene una ragione. Se uno se la deve prendere per ogni spintone che si prende sulla metro siamo finiti. Lo spintone c’è, sarebbe bello non ci fosse, ma si passa oltre. E, no non ci si chiede in genere perché ti spintonano. Diciamo che se vuoi farmi interrogare su un problema non è di certo prendendomi a spintonate che catturi la mia attenzione attiva. Usa altri metodi più soft. 🙂

gmd85

@Umm

Non devono per forza farsene una ragione. Potrebbero interrogarsi sul perché è chiedersi se effettivamente la loro religione, per come è attualmente connotata non abbia qualche problema.
Il metodo soft non funziona sempre.

Sandra

Umm,
se ti interessa la spiegazione della vignetta con il triangolino, la trovi qui:
w w w.uaar.it/news/2015/01/07/assalto-charlie-hebdo-un-attacco-valori-fondamentali-della-nostra-societa/#comment-745363

Certo che se non conosci il contesto in cui nasce una vignetta, non puoi che giudicarla di poca qualità o superficiale.

Umm

@Sandra

Insomma un rutto dopo aver bevuto champagne è più giustificato che dopo aver bevuto birra? 😉

Sandra

Umm,
in privato ruttare non disturba nessuno… Se ci si imbuca a una festa come cafoni, essere presi in giro per i rutti è il minimo, direi.
Per dire che se la religione cattolica non si immischiasse nella vita politica pretendendo di dire come e chi sposare, come e cosa esporre nei luoghi pubblici sotto natale, come e cosa rappresentare a teatro, CH non avrebbe avuto materiale per le vignette che sono seguite alle rispettive interferenze!

Gianluca

Parolaio

““E’ loro che si attacca, non la presunta divinità.” Ma come, non valeva che la blasfemia non è tale perché non si offende nessuno in concreto ? Ora viene fuori che invece è consapevolmente mirata ad offendere i credenti,”

Io per “loro” non intendevo i credenti, intendevo chi…

” pretende di imporre (facendolo subdolamente tramite ostruzionismo parlamentare) le regole della propria religione anche a chi non se ne frega niente.”

Pensavo fosse chiaro.

Sandra

Umm,
CH è un giornale satirico, e oggetto della satira non è la religione, è il potere. Dubito che CH si sia occupato degli amish, dato che vivono e credono senza imporsi a nessuno.

C’è un trafiletto sulla home page di CH (ne pubblicano uno di attualità al giorno con vignetta, da ottobre a questa parte), che potrebbe rispondere al tuo problema (e convincerti che per CH e i suoi lettori ci sono altri temi, oltre a religioni e relativi gadgets), e che è intitolato “Cosa fa ridere Putin?”, traduco a braccio:
“Cosa fa ridere un dittatore? Cosa fa ridere Putin? Si sa, non sono le vignette di Charlie, e tanto meglio così. Una vignetta satirica non ha come obiettivo far ridere i potenti, a maggior ragione quando uccidono i loro oppositori. Sembra che il Cremlino giudichi le vignette di Charlie su crash dell’aereo russo sul Sinai “sacrileghe” e “blasfeme”. Non sapevamo che Airbus discendesse dal Profeta. La propaganda moscovita ci insegna qualcosa ogni giorno. (…) Ma in fondo la vera domanda è questa: abbiamo davvero voglia di sentir ridere Putin?”.
Gérard BIARD le 9 novembre 2015

Non ti sembra plausibile che a CH forse non importi poi molto se tu e altri non vi divertite?

Umm

@Sandra

Ci mancherebbe che CH si preoccupi di me che non sono un suo acquirente. Né potrei esserlo perché la politica mi annoia. La domanda era solo su quale livello di interesse suscita effettivamente tra i suoi sostenitori una pubblicazione sulla cui qualità intrinseca nutro dubbi. E tu ad esempio fornisci una risposta articolata dimostrando di sapere di cosa parli. Quindi nulla da obiettare sul tuo giudizio.

Tino

@ Umm
Ma gurda che nemmeno io vado matto per le vignette in generale, quella su Arnault non la puoi capire fuori del contesto politico è piaciuta comunque moltissimo alla sinistra radicale. Anche a me quelle di vauro non piacciono e sono ripetitive però non vedo cosa c’entrino questi discorsi qui si sta parlando di diritto di satira blasfema senza essere uccisi. Siamo in un sito laico tutto sommato no ?

Sandra

“una pubblicazione sulla cui qualità intrinseca nutro dubbi.”

ma se non l’hai mai letto, come puoi averne, o dire che è ripetitivo o di scarsa qualità o persino confrontarlo con un altro del genere – il vernacoliere?

Umm

@Tino
Mah, sai, Tino, qua nessuno vuol mettere al rogo i blasfemi. E credo si capisca. Quello che mi piace, tuttavia, mettere in luce, è che ogni anno vengono massacrate un bel po’ di persone per le loro idee e per quel che dicono. Alcuni sono addirittura islamici che hanno dei blog e che per la loro libertà di espressione pagano pegno.
E allora la mia domanda (visto che non mi piace fare la pecora) è perché proprio CH è stato scelto come simbolo. Mi sono detto: per la qualità artistica? E mi sono risposto: non credo. E mi sono detto pure “meglio così sennò sosterremmo che solo gli artisti”.
Però capisci che la mia domanda non si è fermata lì… CH in fin dei conti è abbastanza cool. Sta bene dentro la cultura mainstream. E si, se la prende con il potere… ma… con quale potere? Ora io non ho studiato le sue vignette sulla politica francese, ma sorrido a pensare che per qualcuno la religione cristiana sia davvero un potere forte in un paese come la Francia che ha una legge sulla laicità dello stato da oltre un secolo (e infatti il concordato vale solo in Alsazia e Lorena riconquistate dopo tale legge). In un paese in cui un terzo della popolazione è atea. In un paese che ha le unioni omosessuali, leggi sull’aborto e tutto il resto. Posso stare al gioco e fingere che certe cose siano contro il potere. E lo faccio volentieri per il mio interlocutore. Però se quelli di CH sono dei martiri della libertà di espressione (e sono certamente dei martiri della libertà di espressione), sono anche i più significativi? Vale la pena spendere tanto tempo per celebrare loro e nessun minuto per celebrare tutti gli altri silenziosi? Quelli che magari non fanno satira, non si prendono il “papagno” di Francesco, ma nondimeno sono uomini con i loro diritti.
Io me lo domando. E ognuno darà ovviamente la sua risposta.

Sandra

Umm,
sicuro davvero che la Chiesa cattolica non conti niente in Francia? In fondo mani pour tous nasce in Francia.
Sopridex ha sede in rue de Rome e gestisce immobili di pregio di proprietà del vaticano. Ha avuto inquilini eccellenti, politici influenti, Mitterand, e anche Kouchner. Forse non c’entra, ma fu proprio con Kouchner ministro degli esteri che la Francia firmò un accordo per il riconoscimento dei diplomi in istituti cattolici, qualche anno fa, suscitando polemiche sulla famosa laicità. Sai la solita storia, privilegi potere scambi favori…. Finché la Chiesa sarà ricca, potrà corrompere e comprare pedine, apertamente o meno. Al di là dei proclami.

Umm

@Sandra

Manif pour tous ha combinato qualcosa? Non mi risulta, è un flop. Questo non è avere potere.

Quanto ai soldi… non diamo alla ricchezza più peso di quello che ha, in una nazione ricca e articolata come la Francia è solo una delle tante forze in gioco e non è la potenza più influente. Sarebbe un po’ come dire che siccome Tim Cook è gay e siccome guida Apple che ha in pancia 206 miliardi di liquidità i gay negli Usa comandano…

Tino

@ Umm
“Però capisci che la mia domanda non si è fermata lì… CH in fin dei conti è abbastanza cool. Sta bene dentro la cultura mainstream. E si, se la prende con il potere… ma… con quale potere?”

Con tutti. Charlie Hebdo è anche un giornale che si interessava di economia. Bernard Maris era un economista molto a sinistra, hai mai letto le sue cronache ? Ovviamente la satira non ha mai fatto crollare regimi qualunque essa sia. Concretamente qual’è il potere per te ? Per il resto non è stato scelto come simbolo è un simbolo a lui stesso per tutta una generazione che comincia nel ’68. Come si fanno a celebrare i silenziosi se sono silenziosi e quindi non sappiamo se esistono ? Certo che ci sono altri martiri della libertà di espressione nel mondo però a me sembre umano essere più vicini a quelli che muoiono nel nostro paese o in Europa. Ciò non impedisce peraltro di ricordare tutti i martiri della libertà di espressione, anzi magari chi critica questa posizione perché non comincia a farlo ? Perché alla fine gli altri martiri continuano a non venire ricordati.

Tino

@ Umm
Beh proprio un flop no. sono riusciti a bloccare la PMA per le coppie di donne. Non so mi ricordi una persona che veniva qui per lamentarsi che i musulmani non possono avere la poligamia perché non hanno i soldi come i gay per manipolare l’opinione pubblica.

Umm

@Tino
Tu scrivi “è un simbolo a lui stesso per tutta una generazione che comincia nel ’68” e forse ti dai una risposta chiara. Se non fosse stato politicamente quello, se fosse stato magari a destra non sarebbe stato preso come simbolo. Perché la libertà di parola è uguale per tutti, ma alcuni, come diceva il buon Orwell sono più uguali degli altri. Prendi ad esempio un “negazionista”… intellettualmente parlando il negazionismo è una pir*lata colossale. Tuttavia in Francia come in alcuni altri paesi il negazionismo è addirittura reato. In pratica dire certe pir*late porta alla galera, dirne altre no. E chi decide le pir*late lecite? Lo stato.
Insomma, prima di creare dei miti stiamo attenti di non sceglierli solo perché sono facili. Quanto ai casi sconosciuti… beh basta seguire le notizie e non solo le prime pagine 🙂

Concretamente il potere? Lo stato e chi ne riveste gli uffici. E con questo non dico che il potere sia male in sé. Lo stato è importante ne cives ad arma ruant.

Tino

@ Umm
Ma Charlie Hebdo se la prendeva con tutto ciò che è stato in particolare con la polizia. In realtà non è solo per il negazionismo che rischi la prigione ma per qualsiasi discorso razzista. Detto questo nessuno è mai stato condannato alla prigione ferma neanche Faurisson, ultimamente una del Fronte Nazionale è stata condannata a nove mesi di prigione ferma per aver disegnato Taubira il ministro della giustizia come una scimmia. Ma c’è appello è non credo che arrivino fino lì. Certo se fosse stata attaccata la sede di rivarol la cui vignettista francese ha vinto il premio iraniano per le vignette sulla Shoah non sarebbe stata sicuramente presa come simbolo. Però non è successo non si può nemmeno ragionare con i sè e con i ma. Qui però siamo su un sito ateo. È così strano scegliere di ricordare atei che sono morti esercitando la blasfemia ?

Umm

@Tino
“Qui però siamo su un sito ateo. È così strano scegliere di ricordare atei che sono morti esercitando la blasfemia ?”

Messa così… no assolutamente non è strano. Anzi.
Però è come dire che il club dei Juventini ricorda Edoardo Agnelli (quello del quinquennio d’oro) non è un po’ riduttivo? 🙂 ‘Notte

Sandra

Umm,
paragone azzeccato, il potere è legato all’influenza economica, vale per i gay come per i cattolici come per gli atei.
E la Chiesa francese non è affatto sparita, i movimenti che nascono e sono nati in Francia sono la prova che qualcosa cova sotto la cenere: flop o meno, c’è una rete capillare a organizzarli, e non si sa mai che un domani scoppi un incendio (se ricordi l’Avanguardia cattolica nata a Milano, e la sua “evoluzione”, vien da pensare a cosa succederebbe di questi movimenti flop se vincesse una le pen…).
La Chiesa è legata a certi ambienti, d’altronde i soldi sono trasversali, non hanno fisime ideologiche. L’importante per la Chiesa non è che si riempiano le chiese, ma che non si svuotino le casse.

Tino

@ Sandra
Sull’aereo russo direi che la vignetta di CH era certo offensiva. Però è anche vero che la Chiesa ortodossa benedisce gli aerei che bombardano in Siria. Alla fine non è forse più offensivo un simile comportamento ?

Francesco S.

Sinceramente non è che mi senta più vicino alle vittime francesi o europee di quelle in Libano o Turchia o Siria. D’altronde non è che i governi francesi e tedeschi abbiano fatto molto affinché un italiano si senta un po’ tedesco e un po’ francese. La colpa è un po’ nostra (noi non ci sentiamo spesso manco italiani) e un po’ loro. Tra l’altro Unione europee in realtà non è una cooperazione ma una coopetizione, termine ambiguo di origine economica che si può tradurre con il linguaggio della strada in “facciamo finta di cooperare, ma al momento opportuno ce lo mettiamo in quel posto”.

Tino

@ Francesco S.
Tu no, però gli italiani in genere hanno mostrato moltissima vicinanza per le vittime di Parigi. E ciò mi sembra umano. Parigi rappresenta qualcosa di più per un italiano in genere che un quartiere sciita di Beirut. Così come un iraniano si sentirà forse più legittimamente vicino alle vittime di Beirut. Io non mi sento colpevole di provare più vicinanza verso persone che mi sono più vicine. Succede nella vita di tutti i giorni con le persone della nostra famiglia.

Antome

Tino, capisco cosa vuoi dire, ma forse questo è una parte dei motivi dei problemi del mondo. Non è lo stesso meccanismo per cui accusiamo lo spirito identitario? Sarà umano ma va rivisto. Ovviamente non faccio bianco e nero, chiaramente c’è più vicinanza perchè l’Europa è da sempre vissuta in relativa pace, mentre purtroppo si sa che in Libano la guerra non è una novità, quindi niente di insolito, quegli attentati rimangono ovviamente ugualmente gravi e pioggia sul bagnato.
Questo meccanismo, portato all’estremo ovviamente, è lo stesso che fa sentire quelle, purtroppo, migliaia di musulmani jihadisti che sono scesi a violentare le donne, una cosa sola, non inclusiva di altri, sulla sola base della religione. Dall’altro lato la credenza che più razze, o, in chiave più moderna, più culture, non possano convivere a prescindere. E’ umano quindi, sì, ma si devono evolvere i criteri.
@Umm, senza ironia, siamo tutti orecchi, di chi ci siamo dimenticati, si sa che la copertura mediatica la fa da padrone, perchè quell’evento qui, è stato inquietantemente unico. Capisco anche il distinguo apparente, ma in realtà “falsa equivalenza”, del perchè il razzismo no e la blasfemia sì? Perchè, ma chi è infervorato non lo vede, non si profilava crimine di odio per categoria.

LaR

“…atrocità commesse su istruzioni dell’altissimo.”
*
Premessa.
Un popolo primitivo di pastori di 6000 anni fa, zotico, bramoso di violenza che si scannava per un agnello.
*
Prima strada.
Provare con: “scusate, per favore, permesso, mi consenta” usando i guanti gialli, bien sur.
*
Seconda strada.
Con modi decisi, facendo capire chi comanda, incanalare la loro violenza al proprio scopo.
Praticamente quello che fanno le polizie o i servizi di stato quando si servono di delinquenti.
*
Anche se si è atei non è obbligatorio essere ottusi eh, senza offesa.

Stefano ™

@ LaR

Un popolo primitivo di pastori di 6000 anni fa, zotico, bramoso di violenza che si scannava per un agnello

Insomma un’ammissione che al presunto onnipotente non ne riesce una bene, incluso rimediare dopo aver sbagliato.

Anche se si è credenti non è obbligatorio essere ottusi eh, senza offesa.

Umm

@LaR
@Stefano

Ehm, per leggervi non è obbligatorio “non essere ottusi”… e io un po’ lo sono… posso dire che non ho capito nulla di quello che volevate dire? Messaggi in codice?

Stefano™

@ Umm

L’ineffabile LaR ci dà degli ottusi perché non concepiamo, dice lui, il fatto che – alle prese con un popolo eletto riottoso – sia meglio per l’onnipotente (!) scendere al loro livello e prenderlo a scappellotti per fargli capire che si vuole piuttosto che trattarli coi guanti bianchi.
Insomma, non potendo imporre i suoi standard adotta quelli che biasima, che improvvisamente diventano accettabili.
Del resto lo standard di LaR è che gli standard di dio siano quelli che a lui pare e per ciò stesso buoni. Ha chiarissimi i termini del problema.

gmd85

@LaR

Questo popolo rispetta la figura di Gesù. E visto che gli elementi di base delle religioni sono simili, è facile che di zotici se ne trovino anche in Occidente.
@Umm
Niente, LaR è uno dalla contraddizione facile…

Gianluca

Stefano™

“alle prese con un popolo eletto riottoso ”

Tra l’altro un popolo che era schiavo in Egitto, è dovuto fuggire e si è perso per 40 anni nel deserto? 🙂
E meno male che era il popolo eletto, se era il popolo sfortunato che gli succedeva? 🙂

Diocleziano

Gianluca
Parrebbe che:

A)L’esodo degli ebrei, inteso come fuga, non sia mai avvenuto;

B)Siano stati cacciati dagli egiziani;

C)Gli egiziani abbiano scacciato gli Iksos, in seguito confusi con gli ebrei.

Probabilmente il libro dell’Esodo è una patacca.

Umm

@Diocleziano

Non ci scherzerei troppo su certe “patacche”… I lettori di quella “patacca” pur essendo quattro gatti hanno pesato sulla storia dell’umanità quanto 60 milioni di italiani o di inglesi e quanto un miliardo di cinesi (attualizzando i numeri…). I lettori di Omero, quelli originali, si sono estinti, i lettori del buon Virgilio, che erano tanto potenti, pure, i lettori della “patacca” sono oggi meno del 2 per mille della popolazione mondiale, ma han già prodotto un quarto dei premi Nobel…
Insomma se non credi nella metafisica, credi almeno nelle botte di fortuna, per cui aver avuto quella “patacca” è equivalso in termini di sopravvivenza evolutiva dei popoli ad avere il biglietto vincente della lotteria 🙂

Stefano™

@ Umm

Tra le botte di fortuna ti sei dimenticato l’olocausto, visto che credi nella metafisica…
In merito ai premi Nobel, l’essere ebrei conta quanto avere la bicicletta per i pesci, tanto più che diversi non erano neanche religiosi, quindi non dovrebbero aver avuto aiutini da colui che ha scelto il popolo eletto. Che poi scegliere un popolo non è che sia questo grande atto degno di ammirazione per una divinità onnipotente e onnisciente: fa tanto boss mafioso…
E comunque, mi dispiace per te, ma le prove di permanenze ebraiche in Egitto e di esodi sotto la direzione di un tal Mosé (che si vorrebbe far scrivere da morto) sono tante quante quelle di presenze di unicorni in riserve naturali al Polo Nord.
CH non farà ridere ma non prende favole per realtà.

Umm

@Stè

Non ti sfuggirà che il discorso è incentrato sul valore identitario di un fatto narrativo. La precisione storica o la pura invenzione di un mito fondativo non hanno nulla a che fare con i suoi effetti psicologici e sulla percezione di sé che un popolo ha avuto per millenni. In altri termini e semplificando molto giusto per farmi capire… il fatto che i romani fossero un popolo guerriero è vero indipendentemente dal fatto che la nascita di Roma sia macchiata dal sangue di Remo o meno…

Sandra

Umm,
quando il possesso di terra contava, agli ebrei era proibito. Quando il prestito di denaro era proibito ai cristiani, era concesso agli ebrei. La necessità ha trasformato una etnia condannata in una eccellente nelle professioni intellettuali – dalla medicina alla tecnologia, che da secondarie sono diventate primarie. Ma questo non ha niente a che fare direttamente con la lettura di favole di pastori!!

Stefano ™

@ Umm

Non ti sfuggirà che il discorso è incentrato sul valore identitario di un fatto narrativo

Non ti sfuggirà che la narrazione identitaria viene considerata un fatto…
E non ti sfuggirà che come tale ha il sigillo del presunto figlio del presunto dio…

Stefano ™

@ Umm

Andsowhat il dio vende patacche e il popolo eletto se le beve, pur di avere un’identità …

Umm

@Stè

E quell’identità gli permette di sopravvivere 3000 anni… un bel risultato, non mi risulta che gli Ittiti siano ancora lì a produrre letteratura, pompelmi e cose hi tech.

PS
Sono contento che ti sia convertito… per vendere patacche uno deve pure esistere heheheheh 😛

gmd85

@Umm

Non mi risulta che gli Ittiti abbiano avuto imperatori che hanno dichiarato religioni di stato…

Stefano ™

@ Umm

per vendere patacche uno deve pure esistere heheheheh

Anche per portare regali con le renne…

A me non interessa se sopravvivono con quell’identità, mi interessa piuttosto se ciò che affermano essere i fatti a base di quell’identità sono veri. Quelli degli ebrei piuttosto che quelli di buddisti, induisti, scintoisti e via inventando. Che producano hi-tech, copino gli altri o scegli tu…
Del resto ci sono quelli che l’identità se la fanno con i gadget contraffatti…

Francesco S.

Umm
A me pare che siano sopravvissuti nonostante le promesse di quella patacca
e di un Dio che gli promette una terra abitata da altri. A me pare che anche i cinesi siano un’etnia antica e sono anche molti di più senza terre promesse e Yahweh (rigorosamente vocalizzato e blasfemo).

Umm

@Francesco S.

Sono sopravvissuti “nonostante” la promessa di sopravvivere?
Mi pare che la logica sia debole.

@Sandra

Scusa ho visto solo ora il tuo commento, me lo ero perso. Non scrivi cose non condivisibili… ma ti farei notare che anche tu hai inserito un “direttamente” nel concetto di “niente a che fare”. Come se in fin dei conti ti rendessi conto che in quel popolo c’è comunque una particolarità che lo ha reso infinitamente più importante dei suoi numeri. Non pretendo che lo si chiami provvidenza, ripeto, lo si può anche chiamare botta di fortuna. Ognuno la vede come crede.

@Tutti
Temo che stiamo divagando un po’ off topic rispetto all’origine della discussione (cioè CH) e prima che ci sgridino per averlo fatto io preferisco fermarmi qui.

Sandra

Umm,
non è colpa tua se non mi hai letto, è che sono sempre messa in attesa….

Contemporaneità non equivale a causalità. Sono stati perseguitati in quanto ebrei, e per questo hanno dovuto specializzarsi in campi professionali che ai cristiani erano preclusi – la medicina era malvista, così come il prestar denaro, dato che il tempo era di Dio. Obbligati a stare con la valigia pronta, hanno puntato sulle professioni esportabili, quindi quelle intellettuali. E’ questo, e non le letture sacre, che li ha portati a essere proporzionalmente più intellettuali. Non mi sembra infatti che gli ebrei fossero intellettualmente “particolari” prima dell’inizio delle persecuzioni, in epoca medievale, quando in fondo cinesi e indiani erano già parecchio avanti nello studio di geometria e algebra: se la loro particolarità derivasse dalle letture religiose, come sembri voler suggerire, non avrebbero dovuto battere i cinesi, privi di un simbolo per indicare dio, per lo meno nella numerazione a base posizionale?

RobertoV

Come dice Sandra si fa di necessità virtù.
Gli ebrei per le contingenze storiche sono stati indotti ad assumere determinati comportamenti e a sfruttare determinate opportunità che li hanno portati ad eccellere in determinati campi.
Per fare un esempio all’università di Vienna a fine ottocento, in un’epoca di splendore culturale per Vienna, metà degli studenti era ebrea, nonostante gli ebrei rappresentassero solo circa il 10% della popolazione viennese. Per i cattolici studiare non era considerato così importante ed era un fatto elitario: più importante per aristocratici e ricchi borghesi fare carriera nell’esercito e dedicarsi alla guerra ed alla vita di corte. Per gli ebrei invece era un’opportunità per emergere dopo secoli di persecuzioni.
Come sempre numerosità del bacino e maggiori motivazioni fanno si che si ottengano maggiori successi.
Gli ebrei sono rimasti inoltre uniti perchè emarginati ed isolati dagli altri.

Stefano™

@ Umm

Direttamente o indirettamente , se le botte di fortuna sono provvidenza onestà vuole che quelle di sfortuna lo siano anch’esse, perché se fai la media con le sole sufficienze siamo tutti bravi….
Se valutiamo tutto non è che in giro se ne vedano di divinità prime della classe, come vorrebbero far credere i loro fan. E non è che uno zuccone che ripete la classe per secoli può pensare di andare in giro a vantarsene 😉

Umm

@Sandra
@Roberto

“emarginati e isolati dagli altri” e come mai non “assimilati” come ogni altro popolo? Voi prendete singoli episodi qua e là gli date una spiegazione che sta in piedi, ma secondo me non li leggete mai tutti in una visione di insieme che copra tutti i 3000 anni di sopravvivenza di questo popolo, per cui è ovvio che la specificità che è data da una identità molto più forte e radicata rispetto ad altri popoli ora assimilati o dispersi non diventa una chiave di lettura necessaria. Quanto alla filosofia ebraica medievale… non sono esperto, so che comunque sotto traccia ci sono stati un bel po’ di autori. Però non è il mio campo.

Sandra

Umm,
solo che tu parlavi di un quarto di premi nobel, che come sai non vengono assegnati in filosofia. Tanto meno medievale.

Stefano™

@ Umm

secondo me non li leggete mai tutti in una visione di insieme che copra tutti i 3000 anni di sopravvivenza di questo popolo, per cui è ovvio che la specificità che è data da una identità molto più forte e radicata rispetto ad altri popoli

Ascolta, gli aborigeni sono lì da quasi 60.000 anni, quindi sono 20 volte più “eletti” del popolo eletto.
Poi dici agli altri che hanno una visione parziale….
Diciamo che non usano criteri a vanvera?

Diocleziano

Umm
Guarda che la mitizzazione degli ebrei è dovuta soprattutto all’opera divulgatrice della chiesa cristocattolica, non per effettivi pregi di quel popolo, che non si discostava dagli altri popoli di quella regione.

La sopravvalutazione parossistica degli ebrei è avvenuta a loro insaputa e ha causato, a mio modo di giudicare, enormi danni alla cultura europea.

Basti pensare che per 1300/1400 anni non si è fatto altro che rappresentare giudei in tutte le arti figurative. Con l’Umanesimo si è spezzata questa fissazione riscoprendo la classicità e il paganesimo allegorico. I letterati umanisti riscoprirono il greco accanto al latino, rifiutando l’ebraico perché, dicevano, guastava la purezza del loro stile.

Umm

Ohibò Diocleziano, pur dandomi torto ammetti che gli ebrei hanno avuto una importanza notevole e superiori a quanto fanno pensare i numeri e questo in barba ai commenti degli altri. Se scoprono che hai dato loro indirettamente torto ti scuoiano. 🙂 Grazie per il sacrificio. 🙂
Sandra però, scusami, non ripigliare un mio discorso fatto in un post prima e in un contesto diverso e mescolarlo con un discorso fatto ore dopo in risposta ad alcune osservazioni completamente differenti. Il minestrone che ne ricavi è fatto sì di cose dette da me in cui mi riconosco pienamente, ma mescolate tra di loro in un modo così creativo e a mio avviso improprio che, permettimi, mi spinge a disconoscere la paternità del risultato. Non avertene a male. Oltretutto il fatto di avere filosofi nel medioevo e nobel nell’età moderna non è un fatto in contraddizione. Semmai c’è un minimo di correlazione nel fatto che si vede che sono secchioni da sempre 🙂
Stefano, non è che per darmi torto a tutti i costi devi citare la prima cosa che ti viene in mente, scusa, ma prendi fiato… probabilmente anche i pigmei sono lì da altrettanto tempo isolati nella foresta come gli aborigeni erano isolati sul nuovissimo continente. La differenza è nel contesto di contorno. Se parli di un popolo isolato (aborigeni/pigmei) è abbastanza normale che non ci siano altri popoli ad assimilarli o a fargli le scarpe… oserei dire che è ovvio. Diverso è sopravvivere con la propria identità a 3000 anni di mescolanze e di genti ostili. Mi sarei aspettato un esempio più simile, tipo la sopravvivenza degli zoroastriani fino all’età moderna. Certo poi culturalmente non pesano nulla sulla cultura mondiale degli ebrei per cui ti saresti infilato in un vicolo cieco, ma almeno avresti preso ad esempio un popolo in condizioni simili. ‘Notte

Stefano™

@ Umm

Certo se continui a spostare bersaglio puoi anche dire che nessuno ci prende. Ora viene fuori che non è tanto da quanto tempo sopravvivono ma il fatto che sopravvivono pur non essendo isolati. E io ti rispondo (lasciando da parte gli zoroastriani) che di atei ce ne sono da quando è stato ipotizzato il primo dio, sono (stati) invisi, non sono isolati e sono più degli ebrei. Ora sposta di nuovo il bersaglio, che sei molto bravo a farlo 😉
Poi ti spiego un segreto: se il flusso di elettroni spiega bene come funziona l’elettricità non c’è bisogno di ipotizzare che ciascun elettrone sia trasportato da uno gnomo. Quindi, tanto per prendere l’intervento di Diocleziano, se esistono argomenti che spiegano come mai gli ebrei abbiano avuto una certa importanza – che non ipotizzano alcun mistero – ipotizzare misteri in aggiunta non aggiunge un bel niente.
Del resto puoi ipotizzare misteri e provvidenze a piacere che colpiscono qualsiasi bersaglio, anche quelli in movimento o invisibili. Quindi caro Umm è proprio ridicolo, scusa se te lo dico, che tu faccia il precisino con le spiegazioni ragionevoli degli altri quando le tue non sono neanche spiegazioni.
Non è che puoi pensare che un ragionamento circolare sia pure buono: siccome esistono gli ebrei e gli ebrei dicono di credere al dio X allora questo significa che esiste il dio X che fa esistere gli ebrei. Staremo freschi se le spiegazioni si facessero così!

Stefano™

@ Umm

Aggiungo che se ritieni buone spiegazioni che oltre ad essere indimostrabili sono pure formalmente fallaci – e ritieni che esse ben rappresentino lo stato di cose voluto dal tuo dio – bene, questo è un altro argomento a favore della sua inettitudine, ben lontano dagli standard posti da Anselmo da Aosta.
Ma a quanto pare le proprietà del vostro dio sono isomorfe al gioco delle tre carte.

Diocleziano

Umm
Se per te parlare di ”…mitizzazione… non per effettivi pregi… sopravvalutazione… ” ecc. vuol dire ammettere alcunché, vabbé, vuol dire che usiamo vocabolari differenti.

Scambi la causa con l’effetto: se con le analisi del dna si isolassero tutti gli individui di origine etrusca oggi viventi e gli si attribuissero doti superiori, spulciando quelli che hanno raggiunto risultati notevoli nella vita, cosa se ne dedurrebbe?

Dimentichi che anche i rom non si sono dispersi, e anche tra loro c’è chi si è distinto; se avessero inventato un dio, probabilmente le chiese d’Europa sarebbero piene di santi magnani o commercianti di cavalli 😉 .

Francesco S.

Umm
Non ho capito dove vuoi arrivare con la storia degli ebrei. Se vuoi far intendere che ci sia una Provvidenza che si occupi di loro, sinceramente guardando la storia di quel popolo non mi pare. Anzi ammettendo che ci sia un Onnipotente che abbia fatto un patto con loro, mi pare che suddetto onnipotente o sai incapace o malvagio. Prima i Babilonesi, poi i Romani, poi i cristiani, i nazisti. Ora il conflitto arabo-israeliano, ma Yahweh è un po’ distratto?
Gli promette terre di altri, se ne frega di invasioni romane e della distruzione del suo tempio, fa intendere ai gentili che il suo popolo abbia commesso deicidio, i nazisti manco li considera, mi pare che ‘sto Yahweh abbia dei problemi.

Stefano™

@ Francesco S.

mi pare che ‘sto Yahweh abbia dei problemi.

Ma no, dai, basta attribuire i meriti a lui e i demeriti agli altri…

Admin

Penso che questa discussione sugli ebrei, che con l’oggetto c’entra veramente poco, sia andata avanti troppo. Tornate al topic, please.

Antome

Dio ha condannato l’uomo a peccare. Era più facile nel paradiso terrestre non lottare per la vita. Per non parlare dei favoritismi ad Abele, della serie vediamo quanto l’uomo è virtuoso e accetta di buon grado ingiustizie e umiliazioni.

Manlio Padovan

Si parla sempre di satira di C. H. contro cristiani e musulmani.
Il giornalista Israel Shamir, che lavora sia a Mosca che a Jaffa, ha fatto notare come le vignette di C. H. “…non offendono mai gli ebrei.” Credo valga la pena di pensarci su un attimo. Qualcuno può conefrmare o smentire? Perché la stessa notizia da me comunicata e pubblicata da un quotidiamo locale, ma a tiratura nazionale, non ha vuto smentite.
Grazie per la risposta.

Sandra

Veramente c’era la vignetta di un ebreo ortodosso che spinge un musulmano sulla sedia a rotelle, entrambi dicono “non bisogna prendere in giro” e il titolo è “gli intoccabili” (traduzione letterale del titolo del film francese tradotto “quasi amici” in italiano).

Gianluca

Manlio Padovan

“Il giornalista Israel Shamir, che lavora sia a Mosca che a Jaffa, ha fatto notare come le vignette di C. H. “…non offendono mai gli ebrei.””

Sarà perchè gli ebrei non vanno in giro a rompere i cosiddetti al prossimo?
Infatti mi risulta che CH non faccia neanche vignette sui nativi americani o sui pastafariani. 🙂

Gérard

La stragranza delle copertine di C.H. riguardano la politica francese . In realta le copertine che riguardano l’ Islam sono poche, e ovvio sopratutto da quando si sono messi a rompere le scatole . Gli ebrei ( i youpins -nomignolo dato agli ebrei ) hanno avuto anche l’ onore di diverse coperte .
E ovvio che la religione cattolica che fu fino a relativamente pochi anni fa prevalente nel paese è stato servita molto meglio .

Angelo

Il 19 settembre 2012 CH usci’ con la copertina raffigurante un ebreo che spinge un mussulmano in carrozina recante il titolo “gli intoccabili 2”. L’articolo era sul fatto che queste due religioni non possono essere impunemente criticate. Le critiche di ebrei e arabi a quella copertina dimostrano che hanno ragione. Storicamente CH non si e’ mai fatto problemi a criticare gli ebrei. Questo fino ai numeri degli ultimi mesi con la vignetta sul bambino palestinese.

benjamin l'@sino

Il riferimento all’ebreo che spinge la carrozzella mi fa tornare alla mente una storiella umoristica di qualche tempo fa:

Due anziani milanesi, un venerdì, passeggiano lungo viale Jenner quando all’improvviso vedono centinaia di persone chinarsi a terra all’unisono.
Uno fa all’altro: «Che succede?»
E l’altro: «Boh? Qualcuno avrà perso una monetina.»
Al che il primo risponde, sorpreso: «Ma va’! Vuoi dire che son tutti ebrei?»

Dite che è eccessiva?

benjamin l'@sino

Ah, c’è anche quest’altra, sui preti (per bilanciare un po’ le cose):

Un tale che non ha mai visto un prete ne vede uno che cammina per la strada e, notando il suo collare, lo ferma per chiedergli: «Scusi, ma… perché indossa la camicia al contrario?»
Il prete si fa una risata, e risponde: «Perché sono un Padre!»
Il tizio si gratta la testa e fa: «Anch’io sono un padre, ma non indosso la camicia al contrario!»
Il prete, sempre ridendo, replica: «Ma io sono un Padre per migliaia di persone!»
Al che il tale osserva: «In questo caso, quel che dovreste indossare al contrario sono i pantaloni, non la camicia!»

dissection

Mi pare che era Dawkins che riportava, nel suo splendido l’illusione di dio, che in realtà nei paesi mussulmani si pubblicano con grande nonchalance vignette antiebraiche becere e volgari…

Gérard

@ Dissection
Ma di gran lunga molto di piu che su Charlie….

Tino

@ dissection
Certo e infatti Greenwald ne aveva approfittato per fare un paragone tra le vignette antiebraiche della stampa arabe e quelle di Charlie sull’islam. Solo che in Charlie Hebdo ci sono vignette anche sull’ebraismo e quelle sull’islam rappresentano solo il 5%. A me è dispiaciuto molto che gli atei fossero in prima linea per denunciare Charlie hebdo insieme a musulmani e cattolici. Certo è lecito avere opinioni diverse però qui sono degli atei che sono stati ammazzati.

Tino

@ Manlio Padovan
Israel Shamir è un antisemita (tra l’altro non è il suo vero nome). È stato persino condannato dall’autorità palestinese !!! Solo tu puoi riuscire a scrivere ad un giornale nazionale citando un antisemita dei peggiori che ci sono in giro. Comunque c’è una vignetta di Charlie Hebdo sulla circoncisione ebraica se ti interessa.

Tino

Manlio Padovan aveva già mandato una lettera a non so quale giornale per dire che non era normale che ci si scandalizzaze per Charlie Hebdo ma non per non so quale antenna di al jazeera distrutta dall’esercito israeliano durante la guerra a Gaza …. boh adesso ci parla pudicamente di Israel Shamir come un giornalista che lavora sia a Mosca che a Jaffa … solo che “Israel Shamir” di cui non si conosce nemmeno la vera identità è un antisemita scatenato riconosciuto come tale pure dall’Autorità palestinese che nel 2012 lodava Pol Pot come un capo incorrutibile. Secondo la sua biografia addesso è cristiano ortodosso. Se Manlio Padovan fosse una persona corretta scriverebbe allo stesso giornale dicendo che innanzitutto di vignette sui religiosi ebrei ce ne sono a Charlie Hebdo (ovviamente non nella stessa proporzione visto che la religione ebraica in Francia e nel mondo è estremamente minoritaria), ma non lo farà. Ha fatto il suo colpaccio è riuscito a far credere che Charlie Hebdo non disegnava religiosi ebrei e a sporcare dunque l’immagine del giornale. Complimenti…

Tino

L’articolo è del gennaio del 2015. Dunque all’epoca Padova spingeva sull’acelleratore scrivendo a destra e a manca per discreditare Charlie hebdo :

“CHARLIE HEBDO
NESSUNA OFFESA
AGLI EBREI
Giustamente il signor Alberto Fusco con la sua lettera fa notare come sia musulmani che cristiani siano stati vittime della satira di Charlie Hebdo. Un satira che a me personalmente non piace quando raggiunge livelli, e lo fa troppo spesso, solo pesantemente e volgarmente offensivi. Mi preme di far presente che il giornalista Israel Shamir, che lavora sia a Mosca che a Jaffa, ha fatto notare come le vignette di Charlie Hebdo “…non offendono mai gli ebrei”. Credo valga la pena di pensarci su un attimo.
Manlio Padovan”

Pensarci ? Magari prima di scrivere simili falsità bisognerebbe informarsi. Ci sono vignette sulla religione ebraica a Charlie Hebdo. Invece” Israel Shamir” è oltre ad essere antisemita particolarmente omofobo. Qui un link ad Eco (Ebrei contro l’occupazione) che non potrà essere sospettato di sionismo :

L’Israel Shamir è antisemita, negazionista, e proclamatore dell’antigiudaismo cristiano (è stato battezzato da un prete ortodosso, sembra a Tiberiade nel 2004). Qui c’è un riassunto (in francese) http://www.phdn.org/antisem/ ; e qui https://groups.yahoo.com/neo/ – in inglese – quel che ne ha scritto la Susanne Scheidt, che teneva la mailing list al-awda.it.
Tuttavia, c’è qualcosa che non torna, nel quadro; ha troppi nomi (ne ho contati 6, senza dedicarmi a tempo pieno all’argomento) e troppi passaporti http://www.indymedia.org.uk/, con tutto il suo anti-israelismo va e viene (o per lo meno: andava e veniva; notizie recentissime non ne ho sull’argomento) tranquillamente da Israele (mentre gli antisionisti veri itemono di essere fermati all’aeroporto) Questo, In breve, può dare l’impressione che sia dei servizi segreti (israeliani); idea adombrata anche altrove da altri.
E’ lecito pensare che non sia una coincidenza, l’incontro organizzato con l’Atzmon il 7 ottobre a Milano, proprio in coincidenza con quello organizzato da Anita Sonego, sotto l’egida del Comune di Milano, in locale del Comune, a cui hanno partecipato attivisti e noti esponenti di Associazioni palestinesi ed italiane. Tra queste la rete ECO (Ebrei Contro l’Occupazione)
Molto cordialmente,
Giorgio Forti ( membro di ECO)
http://rete-eco.it/2012/en/component/content/article/15-gruppi-ebraici/rete-eco/41294-atzmon.html

Manlio Padovan

Manlio Padovan è talmente corretto che ha chiesto lumi pubblicamente alla notizia che aveva avuto, ma nessuno ha chiarito…nemmeno Tito che tanto strettamente mi controlla da riportare addiritura le mie lettere al gazzettino (e non è la prima volta che lo fa: quale onore!) . Ma si vergogna sempre di dichiararsi con nome e cognome e, come di me si sa, da dove scrive. Né, mi pare, abbia mai chiarito la sua posizione su religione, politica, sionismo…mentre di me sa di certo che sono politicamente molto a sinistra, ateo e antiisonista.

Tino

@ Manlio Padovan
Nessuno la obbliga a presentarsi con nome e cognome e non mi interessa sapere se sia il suo o meno. E stato chiarito che Charlie Hebdo ha fatto vignette sulla reliigione ebraica. Io sono ateo per il resto cosa c’entra il sionismo con questo discorso ? Ma non c’è mica solo Israele sulla faccia della terra. Le ho chiesto di chiarire la sua posizione sulla repression dei curdi da parte degli arabi, dei turchi e degli iraniani ?

Tino

Ma è lei ad aver tentanto di lanciare una polemica morta nata in base ad una sua lettera, mi sembra logico postarla per far vedere il suo duplice comportamento. Mi faccia ridere poi il suo “molto a sinistra” lei è semplicemente una persona che detesta l’occidente e basta e il suo anticlericalismo e antisioninsmo nascono da quello. Hamas di sinistra ? Mi faccia il piacere.

Umm

Il problema sta anche nel labile confine tra antisionismo e antisemitismo… 🙁

Manlio Padovan

Visto che posso rispondere solo a me stesso. Per cui non vedo i miei due atteggiamenti.
Sì, è stata almeno in parte risolta; ma su mia richiesta.
Sotto c’è un altro che fa il prete e cerca di mestare nel fango; ma, debbo ammetterlo, in modo non supponente e meno strafottente.
Quel confine è labile solo per chi voglia giustificare i due piedi in una staffa e la legge del menga. Confine già labile per l’emerito presidente Napolitano che certamente persona politicamente seria non è.

Tino

@ Manlio Padovan
Risolta su sua richiesta ? Ma prima di andare a insultare a destra e a sinistra un giornale ateo decimato da un attentato sulla stampa non può informarsi lei ? Poi se è per questo non credo che Charlie hebdo abbia mai fatto tante vignette sul buddismo e l’induismo. L’ateismo militante non è una postura intellettuale ma è una risposta a un’oppressione immediata. Infatti il 95% delle vignette sono sul cattolicesimo.

Sandra

Tino,
non è che volevi dire il 95% delle vignette sulla religione sono sul cattolicesimo? In realtà la percentuale è inferiore: seconde Le Monde in 15 anni (2005-15) di CH su 523 vignette in copertina, 38 erano sulla religione: 7 sull’islam, 21 sul cristianesimo, 10 su altre religioni. Le copertine politiche sono state 336, soprattutto sulla destra, e specialmente su Sarkozy.

Sandra

lemonde.fr/idees/article/2015/02/24/non-charlie-hebdo-n-est-pas-obsede-par-l-islam_4582419_3232.html#

Manlio Padovan

Ecco la lettera a il gazzettino che il signor Tino si è perso: forse perché citava Reporter senza Frontiere? O forse perché c’è un morto con nome e cognome certi?

“Gentili Signori,
leggendo il gazzettino, ma non solo, di oggi 9 gennaio noto come, giustamente, si alzi un coro indignato contro il tentativo di imbrigliare, con l’attacco infame nella sede del Charly Hebdo, la libertà di stampa e di informazione da parte di esaltati personaggi del mondo islamico. Tanto che il direttore del gazzettino si unisce a coloro, e non sono pochi, che ci sollecitano a considerarci in guerra: una guerra contro “la nostra civiltà, la nostra idea di umanità e di civile convivenza”.
Per amore di coerenza in fatto di civiltà, umanità e convivenza, chiedo: come mai tanto sdegno e tanto caloroso invito a consideraci in guerra non fu altrettanto esplicito quando, nell’anno appena chiuso, un aereo da combattimento israeliano ha bombardato l’ultimo piano di una torre residenziale nel Centro di Gaza dove si trovava la sede di Al-Jazira? Nessun governo occidentale ha allora dichiarato che Israele aveva attentato alla democrazia; nessuno si è scandalizzato per la libertà di stampa e di informazione compromessa. Nessuno ha preteso da Israele più attenzione.
Chi era a Gaza, pochi giorni prima dell’attacco ad Al-Jazira aveva descritto così l’esecuzione di Hamed Shehab, un giornalista che lavorava per Media24 news agency: “Lo scorso 9 luglio, è stato ucciso in un attacco mirato sull’auto che stava guidando in zona centrale nei pressi del parco di Al-Jundi al-Majhul in Gaza City. Il veicolo era contrassegnato dalla scritta TV. L’esplosione ha ridotto il suo corpo in pezzi”. Anche in tal caso nessuno si è scandalizzato in occidente per la distruzione di una fonte di informazione.
Trascuro, per farla breve, le informazioni che giungono da Reporters Senza Frontiere sugli attacchi israeliani che costituiscono “un ostacolo alla libertà di informazione”.
Insomma: un gomitolo ha sempre un capo da cui può essere capito.
Grazie per l’attenzione.
Cordiali saluti.
Manlio Padovan”

Tino

Appunto solita ossessione antisraeliana. Mi sembra che se c’è uno stato che dalla nascita fa l’ogetto di condanne di manifestazioni di geremiadi è proprio Israele. Manlio Padovan, in realtà il suo gomitolo è semplicemente che teme che i crescenti attentati terroristici in europa occultino il suo sport preferito cioè quello di criticare Israele. Lei ha scritto lettere per i giornalisti espulsi dalla Cina o in prigione in Turchia dove non si hanno informazioni su cosa succede nel Kurdistan turco eppure chi vive lì parla di centianaia di morti civili ? Perché scegliere l’esempio della guerra di Gaza e non altre guerre dove altrettanto la stampa occidentale o stampa tout court non si interessa ? Quindi prima di criticare la coerenza degli altri guardi un po’ la sua di corenza.

Frank

Papa ufficiale: Essere Charlie, un anno dopo? Retrovarsi en un avanzado stadio de decoposicion. Ah!Ah!Ah!
Segretario: Santità!!!

Francesco S.

Per una vignetta che diceva una cosa più o meno simile Vauro fu sospeso da mamma RAI.

Umm

@gmd85

Non ho detto di no. Ho detto “capita”…
D’altronde anche Tognazzi e Vianello furono sospesi per la gag della sedia ma non credo che ne facessero un dramma. Sono gli incidenti di un mestiere che dà comunque soddisfazioni. Non ho un giudizio in merito. Mica posso averlo su tutto, nèe 🙂

gmd85

@Umm

E io ho solo detto che rientra nel nostro discorso, nel senso che mi riferisco a quella fascia di credenti a cui CH mira.

Antome

Per curiosità qual’era la vignetta di Vauro? Quella sull'”aumento delle cubature… dei cimiteri” a proposito del terremoto all’acquila giustapposto ai provvedimenti di Silvio per il piano casa ed i condoni?

Francesco S.

Al di là di come si giudicano le qualità artistiche di quel giornale, e lì scusate parliamo del sesso degli angeli, io vedo nell’esperienza di GH un esperimento antropologico.
Conclusioni:
In Francia e in Occidente si può scherzare dei cristiani e degli ebrei, alle volte ridono anche con te, non sempre eh alle volte ti denunciano, ma nessuno ti ammazza. Il problema è culturale e fin quando esisteranno stati come l’arabia saudita non verrà mai risolto.

mafalda

Credo che con i cattolici in Italia si possa solo scherzare, visto che la censura piomba inevitabile anche davanti a piccole cose come una bestemmia in TV. Ricordo che ci sono stati quadri imbarazzanti (non per il valore artistico) tolti dalle mostre, giornalisti sollevati dal loro incarico per una frase sincera, spettacoli teatrali osteggiati perché mettevano in scena personaggi biblici. Tutto questo non è accettabile, è necessaria una legge che abolisca il reato di blasfemia.

LaR

Saranno piccole cose per te che sei veneta, dove la bestemmia fa parte della sintassi del popolo ignorante. Togli quella e cade il filo logico del già penoso discorso, sostenuto da ombre e spritz tracannati di gusto. Persino i preti da quelle parti sono molto indulgenti sulla bestemmia.
Aggiungi poi che sei atea e altra menata non potevo dire. Complimenti.
A proposito, cara la mia idolatra di stato centralista e risorgimentale, un po’ di indigno di come il glorioso Veneto Serenissimo è stato ridotto alla fame dopo l’annessione dei savoiardi non te lo sei conservato? La provincia di treviso era la più ignorante d’italia dopo quella di enna o caltanissetta (se non erro). Venexia calpestata val meno di uno stupido presepe o lo stipendio statalista ti fa volenterosa complice dei tuoi carnefici?

dissection

LaR: “la provincia di Treviso era la più ignorante d’Italia”: precisamente, a quale epoca ti riferisci? Non che cmq ora le cose stiano troppo diversamente, ma va detto che la provincia di Treviso rimane una delle più clericali e democristianotte d’Italia. Quale potrà mai essere il nesso, indovinalagrillo? Il resto del tuo commento è anche più pietoso del solito…

mafalda

Lar
Come dice giustamente dissection, di quale periodo stai parlando, scusa? Attualmente, stando ai risultati delle prove nelle scuole dell’obbligo, il Veneto è sopra la media dei risultati nazionali, merito forse della scuola statalista. Purtroppo non ho i risultati delle sole scuole private, sarebbe interessante vederli, ma questo dato non ci viene comunicato.
Per il resto, in che cosa non sarebbe logico il mio discorso? Continuo a non capire come uno che si dice papa e padrone di sé stesso possa accettare la censura della libera espressione o che si scandalizzi per una bestemmia.

Stefano™

@ LaR

un po’ di indigno di come il glorioso Veneto Serenissimo è stato ridotto alla fame dopo l’annessione dei savoiardi

E dove lo mettiamo il glorioso impero romano (era statalista o no?) dopo la presa di potere da parte papa (era statalista o no?).

gmd85

@Mafalda

Le private non hanno gli stessi risultati, secondo l’OCSE. Ma chissà come la considera LaR.
@LaR
Vuoi sapere quanto si bestemmia in una bottega di arte sacra?

Sandra

Dice Bergoglio “usare Dio per giustificare l’odio è un’autentica bestemmia”. Ma diceva anche Bergoglio “I matrimoni gay sono un segno del diavolo e un attacco devastante ai piani di Dio”.
Ma allora usare Dio per negare diritti ai non cattolici cos’è?

benjamin l'@sino

Uccidere per la satira è un abominio non solo criminale, ma pure idiota. Punto. Detto questo…

Attenzione, perché nessuno è disposto ad accettare di buon grado la satira contro le proprie convinzioni, neppure voi. La differenza rispetto all’accaduto? Dubito che chiunque tra i presenti ucciderebbe uno che facendo satira usasse toni estremi contro l’ateismo, o contro il pensiero “di sinistra”, o contro le dirigenze del proprio partito (anzi sono certo che non accadrebbe mai e poi mai). Eppure… querele? In definitiva, fatta la dovuta tara, una querela cos’è se non una versione “civilizzata” di quel che è accaduto in Francia? E’ il tentativo di zittire chi dice cose non gradite.

E ancora, sempre fatta la dovuta tara, cosa sono le leggi come la nostra legge Mancino se non un modo “civilizzato” (ehm, civilizzato… discutiamone) di chiudere la bocca a chi non si “allinea”? Facciamo un po’ di satira contro la legge Mancino e gli obiettivi idelogici e di potere che intende tutelare? Mi portate voi le arance?

E ancora, cos’è il nostro principio dell’inammissibilità dell’esprimersi in modo satirico verso il Presidente della Repubblica o verso la bandiera? Certo, non si minaccia il mitragliatore d’assalto, si minaccia esclusivamente di rovinare l’esistenza di una persona tramite “avventure giudiziarie” economicamente e socialmente distruttive. Be’, c’è di nuovo quella “tara” di mezzo, ma concettualmente siamo tanti distanti? No. Il meccanismo è e rimane “questa cosa non la puoi dire; chiudi la bocca o ti mollo un ceffone”. Quel che cambia è la modalità del ceffone, grezza quella del mitragliatore d’assalto, raffinata ma solo di poco meno distruttiva quella delle aule dei tribunali (c’è gente che è stata ridotta sul lastrico dalle proprie avventure giudiziarie; alcuni sono arrivati fino al suicidio).

Sandra

“In definitiva, fatta la dovuta tara, una querela cos’è se non una versione “civilizzata” di quel che è accaduto in Francia? E’ il tentativo di zittire chi dice cose non gradite.”

Ma infatti CH è stato citato 13 volte da associazioni cattoliche.

mafalda

La satira colpisce principalmente l’ipocrisia, l’arroganza, il potere. Ora chiediamoci come mai la satira sia facile nei confronti della politica e della religione, mentre praticamente non esiste contro l’ateismo. Non è solo perché la non credenza non ha potere politico, è perché si basa su fatti e deduzioni reali che non limitano la libertà di nessuno.

Antome

Credo sia inapplicabile, Vauro ha fatto diverse vignette su Napolitano. Non particolarmente offensive va detto.

Frank

“….una verità che contrasta con l’ecumenismo edulcorato alla moda, per il quale la religione è buona per definizione e, pertanto, tutto ciò che non è buono non deve esserle addebitato….”

Si sono ispirati al “Paradosso del Comma 22” ripreso anche in Sturmtruppen da Bonvi:

“Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo.”

Ma quanto sono furboni. 🙂

Frank

Papa ufficiale: Esto Charlie era un vero ipocrita, se divertiva appositamiente a disegnar Maometto che por los eslamicos es peccato, proprio lui, che non se faceva mai veder.
Segretario: Come glielo devo spiegare che non era il “Charlie” delle “Charlie’s Angeles”….

Frank

Il papa ufficiale è un buongustaio.

P.s.
Sorry “charlie’s angels”

Umm

@Tino

Da quello che linki mi pare che più che abolito è inapplicabile. Ad ogni modo non ho intenzione di andare a bestemmiare a Strasburgo per cui la cosa mi riguarda poco 🙂 anche se l’ultima volta che ci sono stato e ho scoperto che non ti potevi più affacciare dal tetto della cattedrale perché c’erano delle transenne che ti tenevano lontano dal bordo ero un po’ incavolato…
PS
Io avevo citato l’Alsazia per il concordato (tra l’altro andando a memoria, per cui chissà che fesseria ho detto) non per il codice penale… che una legge penale di 140 anni fa sia aggiornata secondo lo spirito dei tempi mi pare normale… sono il primo a pensare che il contenuto della legge e la morale siano due cose che non hanno necessariamente a che fare (vedi quanto detto sopra in difesa dei negazionisti che definisco idioti e un po’ immorali, ma che mi guarderei bene dal mettere al gabbio).

Tino

Sì innaplicabile però è scritto nero su bianco sulla gazzetta ufficiale questa volta.

Zar

Il signor dio nella vignetta non ha connotazioni SOLO giudaico-cristiane. È lo stesso dio unico anche di Maometto. Quando si rappresentano i credenti delle tre varianti vanno bene esastelle, croci e mezzelune, ma il loro oggetto del timore e desiderio è lo stesso (bisognerebbe farglielo notare più spesso) ed è rappresentato perfettamente (mio cugino una volta l’ha visto… poi è morto).

Sandra

A proposito di censura e libertà di espressione, segnalo la notizia – diffusa ieri pomeriggio dalla stampa tedesca e riportata da testate internazionali (assenti per ora le italiane e le francesi) – è che dall’inchiesta sugli abusi nel coro di Ratisbona dove era direttore Georg Ratzinger è emerso un quadro orrendo: 231 ragazzini hanno subito abusi fisici, dalle botte a sangue allo stupro, e si ipotizza che un terzo dei 2100 transitati negli anni ’50-’90 siano stati vittime di una decina di abusanti. Secondo il titolare dell’inchiesta è estremamente improbabile che il fratello dell’emerito fosse all’oscuro, un testimone al telegiornale tedesco ARD ha dichiarato che Ratzinger era a conoscenza.

Tino

Sandra in questo momento in Germania il silenzio è stato fatto su altri tipi di stupro. Vedi gli avvenimenti di Cologna. È interessate tra l’altro vedere come in questo caso la stampa da la parola alle vittime …. cioè ai rifugiati che temono di essere stigmatizzati ….

Sandra

Sono giorni che la prima notizia al tg di ARD è quella delle aggressioni alle donne di Colonia. E ieri insieme a quella delle dimissioni del capo della polizia, proprio legate alle sue dichiarazioni sulla presenza di rifugiati: se ha dovuto dimettersi nel giro di pochi giorni non c’è tutta questa censura a protezione dei rifugiati o della politica del governo Merkel. E come terza o quarta notizia del tg, non ricordo, quella di Georg Ratzinger. Idem per la stampa tedesca, il rilievo maggiore è per Colonia, poi Ratisbona. Vai a dare un’occhiata. Non far sempre passare tutti per filoislamici, pf.

benjamin l'@sino

Be’, dalle nostre parti, invece, gli stupratori vengono allegramente chiamati “molestatori”… e non venitemi a dire che è un caso, perché sono sì ingenuo, ma non così tanto.
Sarebbero anche esilaranti, se non fossero odiose, le affermazioni di quelle finte femministe tinte di rosso che possiamo riassumere con l’espressione “eh, ma che ci volete fare? sono uomini, e gli uomini sono tutti uguali”. Ci starebbe bene un sonoro insulto rivolto a questo tipo di femminismo, ma in questo momento non ho voglia di fare lo sforzo creativo necessario. Lascio alla fantasia di chi legge il privilegio di lasciare libere le briglie dell’immaginazione.

benjamin l'@sino

Comunque sia, il termine che userei io non è neppure stupratori, bensì terroristi islamici (perché sono fermamente convinto del legame con gli altri eventi precedenti, nonostante le forme leggermente meno sanguinarie). E terroristi islamici sono anche questi, che invece pare avranno solo una denuncia per violenza privata, senza neppure l’aggravante dell’odio religioso o etnico, nè quella della violenza su minori (aggravanti che sarebbero invece state prontamente invocate a parti invertite).
Qual è il progetto delle nostre dirigenze dietro a queste scelte? Be’…

Francesco S.

Benjamin
sono reati diversi, se palpeggi una persona contro la sua volontà commetti una molestia sessuale, se invece ci fai sesso contro la sua volontà si chiama stupro. Credo che fosse 1 il caso di stupro. Sembra che si trattasse di bande di criminali nodafricani/mediorientali, che tramite l’artificio delle molestie rubassero. Chiaramente è un problema, ma non c’è bisogno di farli diventare terroristi.

Tino

Sandra.
è il sindaco di Cologna che doveva dimettersi dopo le dichiarazioni scandalose che invitava le donne a vestirsi decentemente e a non provocare. Per il resto io non facevo riferimento a te dicevo che in questo momento in Europa parlare degli stupri di ventanni fa non fa molto ricetta nella stampa.

mafalda

E secondo uno degli avvocati il numero delle vittime è ancora maggiore. Mi chiedo dove fossero i genitori di questi ragazzi, forse assorbiti nella lettura di qualche manuale educativo che elogiava le maniere forti per raddrizzare il carattere. Credo che in Italia queste notizie vengano prese con indifferenza, se non con fastidio, tanto è forte l’imprinting clericale subito da piccoli.

VHEMT

Comunque se Charlie Hebdo si astiene dalla satira su maometto e l’islam, lo scopo di far tacere i “blasfemi”, i fanatici islamisti, l’hanno raggiunto, perlomeno in parte.
E’ triste doverlo ammettere, ma il fanatismo religioso quando non può imporsi con il dialogo, cosa che avviene molto di rado, si impone con la paura. Basta ricordarsi di come è prevalso il cristianesimo nella tarda antichità.
Fino a quando è stato perseguitato ha trovato adepti fra i disperati della società e fra quei membri delle classi elevate che si sentivano filosoficamente insoddisfatti dal paganesimo. Ma una volta cessate le persecuzioni e divenuto, poi, religione ufficiale, il cristianesimo non ha esitato ad convertire le masse con la forza, la paura e l’interesse: d’altra parte non era più cristianesimo, ma, era, ormai, “cattolicesimo”.
Non credete voi che se qualche pagano, ai tempi di quei violenti e ributtanti personaggi che furono s. Ambrogio o s. Cirillo d’Alessandria, si fosse azzardato a irridere il sedicente cristianesimo non l’avrebbe pagata cara?
Nulla di nuovo sotto il sole……….
Con gli integralisti religiosi si può convivere pacificamente solo quanto sono “sotto persecuzione”, sia che il persecutore si chiami Diocleziano, Comitato di salute pubblica, presidente Calles, repubblicani spagnoli, basta che ci sia; se non c’è, i suddetti integralisti tendono inevitabilmente ad imporre “erga omnes” la loro morale e il loro modello di vita, e, non sopporano offese e ridicolizzazioni.
E’ questa una lezione che ci dà, inconfutabilmente, la storia.
Vorrei dire qualcosa , riguardo al nostro amico “papa R”: credo di aver capito quali siano le sue posizione politiche, economiche e religiose. Da un punto di vista politico è un uomo di destra oscillante fra la lega e Berlusconi,da un punto di vista economico è “anarco-capitalista”, un seguace di quell’economista e filosofo (schizofrenico) chiamato M. Rothbard, colpevole, fra l’altro, di aver profanato un nome nobile come “anarchia”; da un punto di vista religioso è il papa di una sedicente chiesa personale che sta lentamente evolvendo verso il ritorno al cattolicesimo.
Si, penso di averlo inquadrato.

VHEMT

Una precisazione: più che alla CCAR ufficiale, la chiesa personale del nostro focoso amico, entrerà a far parte della fraternità sacerdotale s. pio X (quella di Lefebvre, per intenderci). “Chi si somiglia, si piglia” dice un antico adagio.

Giorgio Pozzo

Se anche l’ultima copertina ha fatto arrabbiare leader di fedi diverse non è soltanto perché i religiosi sono più permalosi e facili all’offesa

Boh… Pur essendo piuttosto ignorante sulle religioni monoteistiche, mi sembra che il dio della copertina sia puramente cristiano: sulla testa ha il triangolo, simbolo della Trinità.
Avanti di questo passo, e avremo vegetariani che si offendono con della satira su Berlusconi, oppure juventini offesi da una storiella sui Carabinieri. Credo che molti avrebbero da imparare da Totti quando presentava la raccolta delle storielle su sè stesso…

Zar

Il dio cristiano è lo stesso dio degli ebrei che è lo stesso dio degli islamici.

mafalda

Però poi ha avuto un figlio, lo ha fatto ammazzare e da lì è diventato improvvisamente buono (sempre a proposito di coerenza).

Mauritius

Soprattutto è diventato trino, per quello viene raffigurato col triangolo. Il dio degli ebrei e quello dei musulmani non è trino, la trinità è un concetto solo cristiano.

benjamin l'@sino

Post: ” Maometto, per esempio, non lo vogliono più disegnare.”

Figurarsi che io vorrei non sentirlo nemmeno più nominare!

Aristarco

Forse è il momento di capire da che parte arriva la più grave minaccia che la Laicità abbia mai ricevuto.

Frank

‘Un anno dopo – L’assassino ancora in fuga’

Cerchiamo di essere realisti, hanno dichiarato le forze dell’ordine francesi, sappiamo che al massimo e se saremo fortunati possiamo arrestare e condannare solo suo figlio.

Gérard

@ Sandra
La facenda con i ragazzi del coro di Ratisbona e del fratello di Benedetto XVI si trova da leggere oggi su Nouvel Obs …

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