Il velo del rispetto

Nei giorni scorsi hanno suscitato polemiche le fotografie che mostrano Debora Serracchiani, presidente del Friuli-Venezia Giulia (nonché vicesegretaria del Partito Democratico), recatasi in visita ufficiale in Iran per allacciare rapporti commerciali, indossare senza problemi il velo. Curiosamente, una polemica ha contemporaneamente coinvolto anche il premier (nonché segretario Pd) Matteo Renzi, che si è visto regalare diversi Rolex dalla famiglia reale dell’Arabia Saudita, dove si era recato per incrementare i rapporti commerciali con quel paese.

Iran e Arabia sono sull’orlo di una guerra, e non dubito che Renzi e Serracchiani abbiano avuto modo di accennare alla necessità di una pacificazione della regione. Che, sia detto incidentalmente, fluidificherebbe molto meglio anche i rapporti commerciali. Dubito invece che Renzi e Serracchiani, durante le loro visite, abbiano sollevato il problema del rispetto dei diritti umani. Iran e Arabia saranno anche ai ferri corti, saranno anche differenti per identità etnica, per lingua, per storia e per l’interpretazione della successione del Profeta nel settimo secolo: condividono tuttavia la stessa religione, che applicano in modo estremista. In Arabia, per esempio, condannando a mille frustate il libero pensatore Raif Badawi e addirittura a morte il poeta Ashraf Fayadh, accusato di apostasia. In Iran la condanna a morte di un poeta, Hashem Shabaninejad, definito “nemico di Dio”, risale a soli due anni fa ed è stata ordinariamente eseguita. Più recentemente una coppia di poeti, Fatemeh Ekhtesari e Mehdi Mousavi, hanno invece subito una sentenza a 99 frustate e undici anni di carcere per “propaganda contro lo Stato”, “insulto alla divinità” e per aver stretto pubblicamente la mano a persone dell’altro sesso che non facevano parte della loro famiglia. Inoltre, il codice penale iraniano prescrive tuttora che le donne debbano mostrarsi pubblicamente “indossando un copricapo religiosamente accettabile”, rischiando in caso contrario una detenzione fino a due mesi.

serracchiani-velo

Inevitabile dunque l’atteggiamento di Serracchiani (che peraltro mi sembra assai meno imbarazzante, per la credibilità internazionale del nostro paese, della “baruffa dei Rolex”). La vicenda può tuttavia proporre diverse riflessioni sulla questione del velo. È questo un tema che continua a suscitare un certo dibattito anche all’interno del mondo laico occidentale, perché mostra un conflitto tra libertà: quella delle musulmane che (giustamente) lo vogliono indossare e quella delle giovani che non si ritengono più (o non abbastanza) musulmane e che (altrettanto giustamente) non lo vorrebbero indossare, ma che sono costrette a farlo da genitori particolarmente osservanti. C’è chi dice che indossando il velo si mostra la propria appartenenza religiosa: ma poi lo si fa indossare anche a chi (come Serracchiani, alfiere del “sentimento religioso che alimenta il senso di comunità”) non vi appartiene. Qualcun altro sostiene che è una scelta di libertà delle donne: ma poi ci sono donne che non sono libere di rifiutarlo. Si sente anche affermare che il velo garantisce sicurezza a chi lo indossa: in Europa, oggi, non ne sarei così sicuro. Il velo è un’imposizione religiosa che ricorda a tutti la sottomissione della donna. Sarebbe il caso di non chiudere troppo spesso gli occhi su questo aspetto.

Si dirà: Serracchiani poteva non andarci, in Iran. Vero. Matteo Salvini ha come al solito espresso in modo brutale questo pensiero, senza rendersi conto che la presidente friulana si è comportata esattamente come lui vorrebbe che si comportassero gli immigrati in Europa: si è adeguata senza fiatare ai costumi locali. La mia opinione è invece che gli incontri non si debbano mai rifiutare: purché siano alla pari, improntati al rispetto reciproco. Incontri in cui si possa far presente, con le dovute forme e argomentazioni, che vi sono valori che, per il nostro modo di pensare, non hanno proprio nulla da invidiare a quelli promossi dai regimi islamisti. Come ha fatto il presidente francese Hollande con quello iraniano Rohani, che (in Francia) non voleva vino a tavola nemmeno per gli altri commensali.

C’è chi avanza pretese ovunque, c’è chi dice “no” e c’è chi cede. Non è forse un caso se ci sono paesi che riconoscono i matrimoni gay e paesi che incontrano enormi difficoltà anche soltanto per approvare una tiepidissima legge sulle unioni civili. Rinunciando a rivendicare i propri valori si fa passare il messaggio (agli occhi dei musulmani come agli occhi della nostra popolazione) che i valori della civiltà occidentale siano il denaro e il petrolio. È questo che voleva la “democratica” Debora Serracchiani?

Raffaele Carcano

Archiviato in: Generale

94 commenti

Tiziana

Quando si parla di valori ci si mette su una strada sdrucciolevole, ci si deve attenere alle leggi. Serracchiani se evitava il velo sarebbe stata ricevuta ugualmente . non era in una moschea, ma sola tra uomini. Per quanto riguarda i rolex sono come previsto nella disponibilità della presidenza del consiglio che dovrà darne conto a fine mandato come decisione presa dal governo letta.

Senjin

Se la Serracini non si fosse messa il velo sarebbe finita in galera.
Quale parte della legge iraniana che impone il velo a TUTTE le donne, sanzionando con detenzione fino a due mesi è difficile da capire? Non vengono fatte eccezioni per nessuno.
Se una donna vuole viaggiare in Iran deve per forza mettere l’hijab ogni qualvolta esca dalla stanza d’albergo.
I rolex invece andavano rifiutati punto.

gmd85

@Senjin

C’è un’altra donna in foto, e non indossa veli. Dubito, poi, che gli iraniani si vogliano dimostrare tanto idioti da arrestare un rappresentante di un altro paese, soprattutto in un momento simile. Tra l’altro, non penso che la Serracchiani se ne sia andata in giro da sola. Le donne, seppur lentamente, cominciano a rigettare questa imposizione e se personaggi istituzionali – magari gli stessi che si battono per i diritti civili – si piegano a queste imposizioni, non lanciano un bel messaggio.

dissection

E io se fossi stato Renzi avrei chiesto dei Vacheron-Constantin…
;-D

FSMosconi

Io andrei anche più a monte:

Rinunciando a rivendicare i propri valori si fa passare il messaggio (agli occhi dei musulmani come agli occhi della nostra popolazione) che i valori della civiltà occidentale siano il denaro e il petrolio.

C’è una serie di errori macroscopici (penso in buona fede):

Si presuppone l’esistenza di un “noi” occidentale oltremodo generico. Ci si dimentica in pratica – senza voler scomodare i Giovani Turchi o Ghandi o Sun Yat-Sen – di tutto il discorso post-Edward Said, ma anche solo di discorsi macroscopici che partono dal tardo Ottocento come la questione se la Russia fosse europea o meno.

Si presuppone che tale entità generica abbia dei “valori” altrettanto generici. Cosa che si smentisce ogni volta che fazioni politiche occidentali ingaggiano guerre fredde sotterranee l’una contro l’altra (questo diventa macroscopico sulle questioni economiche).

Si presuppone che tutti i musulmani non condividano i valori occidentali – chissà come è stata possibile la Rivoluzione Iraniana o le varie Primavere -. Il che comunque è più scusabile dato che si prendono come esempi l’Iran e i regimi del Golfo (ma verrebbe da chiedersi perché storicamente c’è questa generalizzazione).

Dovendo rispondere alla domanda retorica finale direi che in effetti non ci sarebbe da stupirsi di un sì: non saremmo i primi e non saremmo gli ultimi a chiudere gli occhi sui misfatti dei Saud in cambio del petrolio. Ditemi l’ultima volta che è passata nei media mainstream una notizia sullo Yemen o sulle italianissima bombe che i mercenari arabi sganciano su Sana’a?

Tiziana

Era un incontro politico. Mogherini in Iran era vestita normalmente.

FSMosconi

@Tiziana

Quello l’ho capito. La risposta era alla domanda retorica:

Rinunciando a rivendicare i propri valori si fa passare il messaggio (agli occhi dei musulmani come agli occhi della nostra popolazione) che i valori della civiltà occidentale siano il denaro e il petrolio. È questo che voleva la “democratica” Debora Serracchiani?

E alla luce della guerra saudita in Yemen (peraltro non dichiarata e per motivi che definire “imperialisti” è poco) guerra condotta con le bombe che noi lasciam vendere, dire che la domanda ha già avuto la sua risposta.

Tiziana

Mosconi

In realtà risponevo a sanjin che paventava il taglio della testa di serracchiani

Tiziana

Grazie di questa precisazione. Resta il fatto che Serracchiani poteva evitarlo. Faccio notare che numerose giornaliste anche della Rai si coprono nel centro islamico di Roma dove intervistano qualcuno, quando viene richiesto solo alla interno della moschea. Come spesso succede si e più realisti del re caro admin o raffaele

Sumadart Son

@FSMosconi:
.
Eccerto proprio belle le primavere arabe.
Tutti in piazza quel 10% di popolazione araba attiva sui soCCial network a gridare per la democrazia ed avere una migliore situazione politica.
.
Poi sono andati alle urne in modo regolare e senza brogli ed i partiti barbittici hanno stravinto.
Io sono convinto di una cosa che ci sara` una bella rivoluzione nel mondo arabo solo e soltanto li si fara` barbittare fino all`estremo….fino a quando applicheranno il corano alla lettera…fino a quando non avranno piu` rapporti economici/commerciali con l`occidente.
.
Fooorse ma foooorse allora penseranno: “ma quanto siamo barbitti e barbuti…via presto tutti in bagno a radersi al barba”
.
.
firmato: Mago Sumadart son (colui che questa mattina si e` fatto per bene la barba ed e` molto contento)

FSMosconi

@Sumadart Son

E il fatto che i Fratelli Musulmani fossero foraggiati da Arabia Saudita e (con una probabilità un po’ minore ma non comunque da escludere) da Erdogan come la mettiamo?
Non ci vuol molto a fare due più due, specie se – come nel caso dei Saud – si parla di gente che è da una vita che persegue queste politiche…

Sumadart Son

@FSMosconi:
.
Sia mai che io giustifichi arabia saudita e il modo dell`occidente di gestire la politica internazionale nella zona.
Io mi riferivo al fatto che quando ci sono state le elezioni LIBERE…ripeto libere dopo le primavere arabe i partiti barbittici e barbuti che vogliono vivere seguendo le regole del profeta barbitto maometto primo hanno trionfato.
.
.
Puoi foraggiare quanto vuoi ma se le elezioni sono state libere i simpatici barbitti (donne comprese) hanno votato in modo libero per i partiti religiosi (fratelli musulmani inclusi).
.
.
firmato: Mago Sumadart son (colui che questa mattina si e` fatto per bene la barba ed e` molto contento)

FrancoA

Difficile (si fa per dire) per un ateo capire il significato della religione: nel migliore dei casi egli la considera un modo intimo di cercare di affrontare problemi dell’esistenza difficili da capire col solo metodo razionale. Intimo ha un significato preciso., Nel momento in cui uno si mette un distintivo, perde il significato di intimo e diventa associativo. Con i pro e i contro del clan. I pro: gli appartenenti si aiutano a vicenda. I contro: chi la pensa diversamente ti riconosce, e ti può ferire. Nessuno mi obbliga a mettere al collo la collanina con la croce se sono cattolico. Ma Sigmund Ginzberg su Repubblica (14/1, pag.19) sostiene addirittura che “è scandaloso che un ebreo nasconda la kippah” Non capisco cosa c’entri con la religione. E lo dico da ateo. Se poi uso il distintivo per opportunismo (cfr. il velo del ministro),ne avrò un beneficio..

Tiziana

Non sempre bisogna capire. Il capo coperto e sempre una sottomissione. La chippa mostra che c e un limite tra l homo e Dio, ha un senso al tempio e mentre si prega, e un inutile esibizionismo fuori, . serracchiani e un politico e il suo gesto non e stato sensato. Aggiungo che molte donne italiane si coprono la testa quando visitano il papa anche se non previsto dal cerimoniale vaticano

Tino

@FrancoA
La questione della kippa penso sia riferito al recente invito del Concistorio ebraico di Marsiglia di non metterla per evitare gli attacchi dell’ISIS come è successo qualche giorno fa. Ovviamente è riferita agli ebrei che portano la kippa a richio e pericolo persino in Europa.

gmd85

Non posso fare a meno di domandarmi se la Serracchiani avrebbe il coraggio di spogliarsi nuda per fare vista a una tribù amazzonica…

Frank

Papa ufficiale: Ha endossato el velo però se è lasciata i pantaloni, ora cumpriedo porque se messa el velo…. por far capir che es una donna. Ha! Ha! Ha!
Segretario: La faccia finita!
Papa ufficiale: Volevo i pantaloni…
Segretario: Che c’entra il romanzo?
Papa ufficiale: Nada me es venuto en miente por associazione, se non sbaglio parla de un uomo scozzese che se vuole emancipar? Ha! Ha! Ha!
Segretario: E’ inutile quando comincia non la finisce più.

Frank

Chiedo scusa, questo commento non doveva stare qui non c’entra con la discussione, insomma mi è successo quello che una volta si sarebbe chiamato una botta di Florenskijte.

Frank

Dialogo della foto.

Serracchiani: Sbaglio o la donna dietro di noi non porta il velo?
Politico iraniano: Mi sembra normale, mica assomiglia come lei alla figlia di Fantozzi.
Serracchiani: Com’è umano lei….

G.B.

Se l’altra donna della foto non portava il velo, allora significa che il protocollo non ne prevedeva l’obbligo per le rappresentanti straniere. Quindi la Serrachiani lo ha messo per compiacere i padroni di casa e non perchè non aveva scelta. D’altra parte dalla vicesegrataria del PD è il minimo che ci si possa aspettare.

Francesco s.

Frank, la battuta è divertentissima, ma se guardi bene attorno al viso si intravede un contorno nero. La foto è abbastanza sgranata forse è un ciuffo ribelle come quello della monaca di Monza.

stefano

si fa passare che i valori occidentali ITALIANI siano il denaro e il petrolio, se non ricordo male il primo ministro svedese si comportò in maniera totalmente opposta in Arabia Saudita allorchè criticò pesantemente le “istituzioni” medioevali di quel paese, ma si sa, si nasce anche schiavi e noi italiani siamo particolarmente portati a calarci i panataloni.

FSMosconi

Che la retorica nazionalista del belpaese nasca dal vittimismo (o chiagnifottismo a dirla alla napoletana) non ci piove. Solo, a costo di fare l’avvocato del diavolo, bisogna dare atto che pure la comunità internazionale fa di tutto per mettersi nel codazzo ignorando fatti macroscopici come la guerra in Yemen o la repressione anti-curda in Turchia in cambio della più meschina delle stabilità economiche.

Sumadart Son

@stefano:
.
Per favore usiamo le parole come si deve. Valori occidentali ITALIOTI (e non ITALIANI).
.
.
firmato: Mago Sumadart Son (grande studioso di italiottologia)

mafalda

Assolutamente sbagliato mettersi il velo, simbolo di sottomissione e inferiorità. Nelle chiese cattoliche non si possono indossare shorts o minigonne: si eviti di entrarci e quando si accorgeranno che perdono clienti, cambieranno regole. Lo stesso doveva fare la Serracchiani con questi prepotenti, ma è pretendere troppo da questa banderuola piddina.

Tiziana

A santa Maria in Trastevere, che oltre ad essere una bella chiesa e la chiesa ,una delle, di sant Egidio, alla ingresso ti danno una specie di pareo.

mafalda

Posso anche capire le tradizioni nelle chiese (sono interessanti da un punto di vista antropologico): col pareo in chiesa, senza scarpe in moschea…, ma che una donna non musulmana debba mettere il velo in testa nei paesi arabi non esiste. Cosa sono, una specie di chiesa a cielo aperto? E non dico quello che penso sulle musulmane che girano sotto mantelli, veli e sottanoni, altrimenti qualche benpensante potrebbe accusarmi di razzismo.

Tiziana

In realtà trovo paradossale il pareo, anche se comprendo e condivido che il visitatore dovrebbe astenersi durante le funzioni. Credo che non dobbiamo temere di essere giudicati islamofobi se vogliamo vivere come ci piace.

Sumadart Son

@mafalda:
@Tiziana:
.
Per i comunistoidi voi siete razziste e islamofobe perche` non volete accettare e fare vostre le tradizioni musulmane E subito partite con preconcetti e pregiudizi.
.
.
firmato: Mago Sumadart Son (sincero anti-comunistoide ma non anti-comunista)

florasol

altro che shorts e minigonne, tanti anni fa (avevo 11 anni, potete immaginare quanto assomigliassi a Jessica Rabbit…) mi hanno sbattuto fuori dal duomo di Milano perchè avevo sì i pantaloni lunghi, ma una maglietta (con Minni, roba davvero sexy!) senza maniche con la spallina larga 4 dita. Quindi le braccia scoperte. Ho giurato che non ci sarei entrata mai più. E così ho fatto.

dissection

Sei mitica! Oltretutto, i pretozzi si guardano sempre molto bene dallo spiegare perché dio avrebbe fatto le donne così belle per poi costringerle a nascondere la loro bellezza…

Sumadart Son

@florasol:
.
E` inutile che venite qui in oratorio pittate come delle sciantose a farvi corteggiare…perche` qui siamo in oratorio e dobbiamo diventare comunita` e comprenderci meglio come cristiani (da Born To Be Abramo di Elio e le storie tese).
.
.
firmato: Mago Sumadart Son (sincero estimatore del glruppo EELST)

Senjin

@gmd85
Non è che dalla foto si veda benissimo ma l’altra donna probabilmente portava il velo spostato all’indietro come fà il 90% delle iraniane.
Con l’Iran ci lavoro da anni, ci sono stata e tornerò a Tehran fra 2 settimane per onor di cronoca.
Molte cosa sono già cambiate e altre cambieranno ancora, ma tieni conto che anche nel periodo più oscurantista post-rivoluzione le iraniane hanno sempre potuto sia uscire fa sole che lavorare. La proibizione ad uscir sole è tipicamente araba.
Al momento l’obbligo del velo c’è ma le iraniane sono straordinariamente creative nel farsi beffe di tale legge. Vedi magnifici chignon cui è appuntato un velo che copre a malapena la nuca, fuolard coloratissimi da cui sbucano ciocche, ecc. Rispettano la lettera della legge al contempo beffandosene.
Se la nostra politichessa si fosse presentata completamente senza velo ad ogni modo con tutta probabilità come minimo non l’avrebbero ricevuta fin tanto che non se ne fosse messa uno. Forse hai ragione la partnership con ENI e altre nostre aziende gli sarebbe interessata più del corano.
Il discorso sull’Iran sarebbe molto lungo da fare, diciamo per amor di brevità che è una paese che ha subito grandissimi cambiamenti sociali negli ultimi 5/6 anni e che penso nella prossima decade procederà parecchio su un cammino di modernizzazione.

gmd85

Non metto in dubbio la tua conoscenza del contesto.
Caso specifico a parte, non indossarlo sarebbe stato un messaggio forte. Non l’avrebbero ricevuta? Tanto meglio, si sarebbero mostrati intolleranti.
Parlare dei diritti delle donne e di quote rosa, e poi piegarsi a una legge simile dimostra poca coerenza.

alessandro pendesini

….. che penso nella prossima decade procederà parecchio su un cammino di modernizzazione……
@ Senjin :
Dipende cosa si intende dire per « cammino di modernizzazione » !
Modernizzazione nel senso economico, erbanistico, strategico, tecnologico ecc…direi di si ; ma per cio’ che trattasi di modernizzazione etica/culturale, cioé esente da insegnamenti scolastici ufficiali e propaganda via mass media dogmatici e mitici, ne dubito !
P.S. Non vedo come una persona possa cambiare di paradigma se frequenta sempre gli stessi luoghi, persone e realtiva ideologia, alla quale gli viene vietata di leggere trattati scientifici che negano razionalmente –cioé con prove indiscutibili- delle credenze assurde, o aderire a culture –razionali, scientifiche- che possiamo definire moderne, non alienanti, che non impongono unilateralmente -CON VIOLENZA- quello che è lecito leggere o fare ignorando quasi completamente l’etimologia della parola Etica,(E maiuscola !) che non ha niente a che vedere con tradizioni millenarie arcaiche.

Aristarco

Forse in luogo del velo, era più appropriato un sacchetto (tipo quelli per il pane) infilato in testa.
E non solo per le femminucce, ma anche per i maschietti, non solo in Iran, ma anche in Italia.

dissection

Ho paura che questa purtroppo sia la cruda e amara verità, Aristarco…

alle

mica pretenderete che la serracchiani sia al livello di Michelle Obama (che ultimamente è andata in visita ufficiale in as senza velarsi), vero? tra l’altro sembra che a farsene un problema, del non indossare il velo da parte di politici in visita, intendo, più la stampa occidentale che i presunti offesi. ai quali interessa ben di più la pecunia, come del resto a tutte le religioni rigidamente codificate e gerarchizzate.

Antony81

Michelle Obama ha dietro di se la maggiore potenza economica, politica e militare al mondo e la cui protezione è vitale per l’Arabia Saudita la Serracchiani ha dietro di se l’Italia e non argomento sul nostro status geopolitico per carità di patria.

Sumadart Son

@Antony81:
.
Guarda che l`italietta degli italioti (per gli italioti felici e beoti che votano il piddi`cicci` della serracchiani) e` ancora la quinta potenza economica, militare, territoriale al mondo.
.
.
firmato: Mago Sumadart Son (grande studioso di italiottologia)

Francesco s.

Questa del velo mi pare una polemica inutile. Il velo è imposto a tutte le donne in Iran. Negli incontri pubblici poi la censura iraniana tende anche ad aggiungere o correggere con photoshop veli troppo laschi. L’altra donna a ben vedere sembra indossare qualcosa nella foto o sarà sfuggita alla censura, non dubito che in Iran la foto sia stata corretta. La Sarracchiani ha la scusante di essere costretta a indossarlo, molto meno Renzo nell’accettare quel tipo di regali dalla casa di Saud. Quindi mi pare inutile soffermarsi su questo punto del velo, la Serracchiani non è Michelle Obama, ma l’Italia non è gli Stati Uniti.

Tiziana

Il precedente di miss Obama rende non inutile la critica. La questione. Rolex non c entra nulla, i ricchi fanno regali costosi sempre. Anche berl regalava orologi ai Blair ecc. L importante e che da prodi monti letta , e Renzo non ha cancellato, rimangono i regali nella disponibilità di palazzocbigi. Gusto e opportunità ma nessun reato. Non perdiamo tempo su cose che non riguardano il punto che stiamo trattando.

Francesco S.

Neanche decidere di indossare il velo è illegale. Ma mi sembra che si stia parlando di opportunità. Trovo meno scusanti per Renzi che per il ministro, che è comunque costretto da una legge locale idiota, invece non c’è nessuna legge che obbliga ad accettare regali dai tiranni, rifiuto dei quali non pone alcun rischio di contenziosi tra i 2 stati, il fatto che siano stra-ricchi è accidentale.

E’ inutile perché l’Italia non ha lo stesso peso politico degli Stati Uniti d’America, che si possono concedere di essere meno “rispettosi” di certe leggi locali. E questo è noto a chiunque non viva ad Utopìa.

PS. decido io di che parlare e al più l’admin e si parlava anche di Renzi e la casa di Saud. Cordialmente.

Francesco S.

PPS. Ovviamente decido io rispetto agli argomenti in-topic. Specifico per evitare fraintendimenti.

Tiziana

Ma certo che può decidere di parlare di orologi, anche se la sottomissione a dio mi sembra più grave e quindi più utile il confronto. Ma, mi rendo conto che si preferisca il gossip.

gmd85

@francesco s

per come la vedo io, Italia o USA, è l’Iran a essere in una situazione più scomoda. Gli hanno appena rimosso le restrizioni sul nucleare e il periodo storico è caratterizzato da exploit integralisti. Non so quanto gli conviene attaccarsi alla questione del velo in una situazione simile. E poi, scusa, è vero che la Serracchiani non è la Obama, ma rifiutare di indossarlo sarebbe stato un buon messaggio. Invece, no, blateriamo di diritti qui, ma pieghiamoci lì.

Tiziana

La questione del velo in realtà non frega moltissimo, sento dire spesso anche da autorevolissima, se la donna vuole… , tutto sommato e questione di donne come lo stupro, ben difficile vedere un gruppo di maschi che riflette su questo. Addirittura equiparare la questione ai rolex… Comprendo che e questione odiosa, anche se e la tipica cosa di cui si ama parlare per distrarsi e non prendere posizione. Trovo anche cretino dare per dato che non siamo gli USA .

Francesco S.

@Gmd
Mi risulta che anche Emma Bonino fu costretta ad indossarlo, pena doversene ritornare a Roma. Purtroppo l’Italia, non ha il peso per fare queste cose, le ragioni di stato prevalgono e non se ne può dar una colpa al ministro che ha in quel momento il mandato.

gmd85

@francesco s

Qui sta il punto. Un rifiuto a presentarsi sarebbe un’ottima risposta.

Diocleziano

Considerando che Serracchiani, o qualunque altra, non sono cittadine né fedeli di quei regimi, avrebbe dovuto imporsi fino alle estreme conseguenze: forse avrebbe scoperto che non avrebbero insistito più di tanto (pena una figura di m…) oppure tornare a casa e lasciare che i tecnici sbrigassero gli affari per i quali erano andati là.

Francesco S.

Tiziana
Forse sarà cretino farlo notare, ma a me il fatto che 2 ministri di diversi partiti e orientamenti politici siano state costrette ad indossarlo e anche un rappresentante UE italiano abbia dovuto far lo stesso, fa riflette sul fatto che avere alle spalle la più grande potenza economica e militare al mondo sia diverso da avere alle spalle l’Italia.

Per fare la voce grossa in casa d’altri bisogna avere le spalle larghe, purtroppo per le donne iraniane l’Italia non può sostituirsi all’ONU. E’ giusto che non si possa fare ciò che consigliano Gmd e Diocleziano? No, assolutamente no. E’ ingiusto. Ma nel mondo reale è Golia che riesce a far valere le sue ragioni non Davide, che deve ingegniarsi in altro modo.

Daniele Pizzocaro

Giusto. Indossare un fazzoletto sul capo, soprattutto quando lo si fa per rispettare le leggi e gli usi di un paese straniero, è in modo evidente un oltraggio alla dignità della donna. Fortunatamente, io dico, in Italia si permette agli stranieri (pardon, diversamente italiani) di non adeguarsi alle leggi locali, e fortunatamente i canoni di abbigliamento occidentali tutelano al massimo grado la dignità dei sessi e degli individui, oltre a mostrare che i nostri valori non sono (soltanto) il denaro e il petrolio.
Ma soprattutto, in Italia, l’informazione si occupa di temi seri e di grande momento.

dissection

Cosa significa grande momento? Comunque, se finire ogni telegiornale, rotocalco e rubrica con un quarto d’ora di calcio, e soprattutto iniziare i suddetti strombazzando ogni minima uscita del papoccione è serietà, allora me lo deve spiegare lei la serietà che cos’è, forse io non ci arrivo…

Diocleziano

Ahhh… bei tempi quelli! Oggi non abbiamo più nemmeno i morti di una volta.

mafalda

Trovo che Tiziana abbia ragione: non sembra che il problema del velo tocchi più di tanto la popolazione maschile occidentale. Bene ha fatto la Obama (o meglio, la Robinson) a non metterlo, la Serracchiani non ha la forza della first Lady, è vero, se si fosse rifiutata di indossarlo l’avrebbero lasciata a casa. A questo punto, i maschi potevano appoggiare, rifiutando anch’essi l’incontro, oppure mandando in loro vece delle sostitute donne. Ma si fa prima a far mettere il velo alla femmina, tanto è solo il tempo della visita. Le altre donne che restano là contano poco.

Gérard

Due cene di stato organizzate al palazzo dell’ Eliseo in Francia in onore di ospiti del governo iraniano ( organizzate dagli Presidenti Chirac e Hollande ) dove, secondo il protocollo dello Stato, sarebbero state presenti bottiglie di vino francese sono state annullate .
Gli ospiti avendo fatto sapere che il vino sulla tavola non sarebbero stati graditi , le cene furono annullate dalla Presidenza della Repubblica .
Dunque penso che, in paese suo, l’ ospitante puo esigere quello che vuoi …

Alle cene di delegazioni di industriali iraniani qui in Italia, e alle quale ho partecipato, praticamente tutti bevevano il vino … Senza paura di una qualche censura di stampo religiosa ! Anzi, fu un grande industriale al quale avevo, diplomaticamente suggerito acqua e coca che mi rispose ” No ! vino per tutti i delegati !
( Cosa che non sarebbe mai avenuta se ci fossero stati delegati di qualche paese musulmano arabo … L’ alcool l’ avrebbero bevuto comunque fuori dalla vista degli altri ) .

Tiziana

@Mafalda
Menomale che qualcuno è d’accordo.
personalmente ritengo che ci siano più differenze tra la massa dei maschi e delle femmine piuttosto che tra le diverse concezioni filosofiche del mondo.
Basti pensare alla reazione maschile suglle molestie di Colonia.

Francesco S.
Cretino pensare che la situazione è irreversibile. Mi è capitato recentemente di partecipare a Roma ad una conferenza stampa organizzata dall’ambasciata dell’Arabia saudita e all’ingresso offrivano foulard alle donne. Io, e per la verità molte altre giornaliste ma non quelle della rai, non lo abbiamo preso e nessuno ha osato dirci nulla. E non eravamo importanti come Serracchiani ovviamente. Se per primi noi non crediamo ai cambiamenti direi che è inutile anche alzarci dal letto la mattina.
Saluti,

Francesco S.

In Italia non in Iran. Nel proprio paese i rapporti di forza sono invertiti. In Iran non la farebbero scendere neanche dall’aereo senza. Alla Bonino successe esattamente questo.

mafalda

Francesco
E allora l’aereo torna indietro.
La verità è che agli uomini, e purtroppo a parecchie donne, la questione del velo sembra marginale. Non lo è, come per gli atei non è poco importante togliere il crocefisso da scuole e uffici (non per tutti gli atei, purtroppo).

Tiziana

Non è così. In Iran è vero che si va con camicia larga e foularino, che però viene tolto spesso nei negozi e in qualsiasi posto al chiuso con presenza di iraniani . basta il semplice turismo che pure ha molte limitazioni. ormai non fanno nemmeno più caso se hai il timbro di isarele sul passaporto cosa che dieci anni fa era impensabile. se senjin dice che non è così sono pronta a scansionare il mio timbro.

Francesco S.

Tiziana in Iran c’è la “polizia della morale”. Di fronte alle autorità di polizia bisogna indossare il velo altrimenti scatta l’arresto. La compagnia Air Iran addirittura lo fa indossare già sull’aereo. Che poi i commerciati se ne freghino è un altro paio di maniche, così come se in Italia ti fai una canna difficilmente qualcuno che ti vede ti denuncerà, ma se te la fai di fronte alla polizia ti fermano e arrestano.

Tiziana

Francesco s
Non so da quanto manchi io sono andata a maggio, c ero sta dieci anni fa , e ho trovato costumi molto più aperti, probabilmente per favorire il turismo

benjamin l'@sino

Vivo con molta più serenità il velo indossato da un ministro italiano in visita diplomatica in un Paese estero, dove è richiesto, che quello ostentato da così tante donne comuni nelle strade del luogo ove vivo, dove non è richiesto ed anzi è considerato bislacco e da alcuni è poco gradito.
Senza dimenticare che il velo è un aspetto secondario, perché i nostri “ospiti” (in troppi casi neppure invitati, o comunque invitati da gente che dovrebbe rappresentarci e non ha neppure chiesto la nostra opinione in merito) ostentano spesso abitudini ben peggiori.
Ancor più importante: a differenza di Serracchiani che è una ed è già rientrata, gli “ospiti” dalle nostre parti sono ormai milioni e non tornano certo a casa dopo qualche giorno.

Engy

ciao benjamin,
senza appunto dimenticare che il velo è un aspetto tutto sommato secondario, perchè dici “ostentato” così convintamente in neretto se, a quanto pare, molte donne sono costrette a indossarlo?

benjamin l'@sino

Accettiamo per buona l’ipotesi (tutta da verificare) che quelle donne siano effettivamente costrette a velarsi dai mariti o dai genitori… significherebbe semplicemente che il velo viene ostentato dai mariti o dai genitori per tramite delle mogli e delle figlie. Cosa cambierebbe, a parte un aspetto che dovrebbe scatenare un’attiva ira furibonda da parte delle femministe e che invece, misteriosamente non le scatena affatto? Sempre d’ostentazione in grassetto si tratterebbe. Però un po’ peggio, perché comprenderebbe l’elemento dello svilimento, della sottomissione e dell’umiliazione femminile.

P.S. Non esistono più le femministe d’una volta. Forse stanno riflettendo in attesa d’ispirazione, visto che hanno perso gran parte del loro fervore, o lo indirizzano malamente verso obiettivi più “morbidi”. Eh, quanta pazienza ci vuole per non dire che quelle femministe apparentemente così decise ed attive erano in effetti dei fantocci e ora tacciono perché gli ordini di scuderia sono cambiati.

Engy

benjamin, ho capito.
non posso darti torto a questo punto, almeno sul concetto di ostentazione, mentre per il discorso della costrizione, mi pare che solo in minima parte sarebbe da dimostrare.
E purtroppo, in tema di femminismo o femminismi, anch’io ho una percezione negativa – in generale – su quegli ordini di scuderia cui ti riferisci.

dissection

Questo dell’ostentazione è un punto di vista valido e che probabilmente non viene tenuto in debito conto. Aggiungo che le donne che fanno ostentazione del velo come appartenenza religiosa, quasi sicuramente sono quelle che per prime indottrinano a casa i figli, soprattutto maschi, a tutte queste belle cose che sappiamo tipo sottomissione della donna e via delirando, in pratica perpetuando esse stesse un circolo vizioso da cui faranno una fatica incredibile a uscire, se non capiranno che il cambiamento da molti auspicato si attuerà principalmente attraverso di loro stesse, le loro parole e le loro azioni. Per come la vedo io. Poi ovviamente non so come funziona, se sono costrette a fare così o se è per l’ignoranza nella quale vengono tenute, per paura o per chissà quali altri motivi.

Roby GOD

Sulla pagina di Salvini citata nell’articolo compaiono due foto, una è quella presente anche in questa pagina, l’altra è una foto dei due rappresentanti a colloquio dove si può notare una cosa interessante: la Serracchiani porta un velo ma anche il suo interlocutore sembra aver fatto un gesto analogo in quanto indossa una sorta di foulard a mo’ di cravatta, accessorio il cui uso è vietato in Iran. Per come la vedo io quindi mi sembra che durante il colloquio sia stato appropriato da parte di entrambi fare un gesto di avvicinamento alla cultura dell’altro, mentre fuori da questo colloquio la Serracchiani credo fosse comunque vincolata dalla legge che prevede l’obbligo per tutte le donne, anche straniere, di indossare un Hijab cioè un velo leggero che copra testa e spalle. Nelle moschee l’obbligo è ancora più stringente in quanto prevede l’uso, in aggiunta al velo, anche del chador, un mantello che copre tutto il corpo.

Sumadart Son

Articolo che condivido per intero tranne per questo:
——
quella delle giovani che non si ritengono più (o non abbastanza) musulmane e che (altrettanto giustamente) non lo vorrebbero indossare, ma che sono costrette a farlo da genitori particolarmente osservanti.
——
.
.
Siamo proprio sicuri che la maggior parte delle giovIni musulmane non siano contente anche loro di essere parte di questa grande religione barbuttica del profeta maometto primo il barbitto supremo ?
Fooorse sara` vero nei paesi occidentali per le seconde e terze generazioni (anche qui molti dubbi) ma nei paesi barbittici magari e alle giovini stesse che piace tanto essere belle bardate E mogli devote dei loro mariti barbitti e barbuti e starsene chiuse in casa perche` poi dopo una vita misera ma giusta (del resto noi donne siamo inferiori…pensano le belle donne multietniche e multiculturali) potremmo andare in paradiso anche noi insieme al nostro marito barbuto che ci trattera` molto meglio dato che sara` felice in quanto oltre a me avra` a disposizione altre settantadue mogli vergini.
.
.
firmato: Mago Sumadart Son (devoto dell`agnosticismo mosconiano)

MASSIMO

A proposito di velo. Ieri, su internet ho trovato ad una cosa interessante. Una donna era andata ad intervistare dei gruppi di musulmani sui fatti di Colonia.
Ebbene, questi musulmani dicevano che era tutta colpa delle donne che erano vestite troppo sexy e li provocavano. Unica soluzione per non essere molestate, andare in giro con la burqa.
Morale della favola, questi musulmani credono di avere il sacro diritto di stuprare una donna che non porta la burqa.
E se a voi sembra possibile integrarsi con gente così…. mah…

dissection

A loro pare morale stuprarle anche se HANNO il burka. Quella del troppo sexy è una scusa vestita di religione per fare alle donne, esseri secondo loro inferiori e non completamente umani, quello che gli garba quando gli garba.

parolaio

@Massimo e @dissection,
Il Corano non autorizza lo stupro. Un musulmano (=sottomesso a Dio) che stupra non è, per definizione, musulmano.

parolaio

“e e quella delle giovani che non si ritengono più (o non abbastanza) musulmane e che (altrettanto giustamente) non lo vorrebbero indossare”
Proprio non ce la fate a sfuggire ad una interpretazione ‘quantitativa’ della religiosità.
Magari le giovani si ritengono più musulmane delle loro madri, ma non ritengono il velo il modo per esprimere ciò. Questo approccio bislacco permea anche il vostro sondaggio “Quanto sei cattolico”. Non sono riuscito ad andare oltre la seconda domanda, fra le varie opzioni non c’erano risposte decenti.

mafalda

Parolaio
Se le giovani rifiutassero il velo sarebbe già un passo avanti sulla strada della consapevolezza dei propri diritti, ma qualsiasi presa di coscienza in questo senso cozza contro la religione, specialmente le tre monoteistiche. È semplicemente impossibile avere rispetto per sé stesse ed essere musulmane; credo che per molte ragazze in futuro si aprirà questo dilemma: restare legate alle proprie tradizioni attraverso l’islam o provare la strada dell’indipendenza, seguendo il modello occidentale.

parolaio

BUM! Questa è proprio una ca…ta. Basta conoscere qualche musulmano per saperlo.

bardhi

parolaio
“Magari le giovani si ritengono più musulmane delle loro madri, ma non ritengono il velo il modo per esprimere ciò.”
Avrei una domanda, ma secondo te, solo in linea teorica, ci saranno delle ragazze cattoliche che si ritengono più cattoliche delle loto madre, ma hanno rapporti sessuali pre matrimoniali e sono pro aborto, e ritengono che tutto cio non impedirebbe loro ad esprimere la loro fede?!
Se fra i giovani islamici osservanti in italia avessi trovato una ragazza non velata potresti avere un briciolo di credibilità, altrimenti sta parlando a vanvera.

parolaio

In Italia le ragazze musulmane sono velatre e non. Per esempio tutte quelle che vengono dal Senegal, ma anche di seconda generazione con genitori di etnia araba.
Una domanda, se ne incontri una per strada senza velo, come fai a sapere che è musulmana?

RobertoV

Senza un approccio “quantitativo” si può millantare quello che si vuole, tipo presunti ritorni della fede.
Esistono statistiche significative a riguardo che indicano come i giovani tendano ad essere meno religiosi. Difficile che religioni tradizionaliste si manifestino in modo differente dalla tradizione.
Una delle lamentele classiche nel mondo mussulmano è proprio l’eccessiva “occidentalizzazione” dei giovani: non a caso poi nelle loro nazioni hanno bisogno della polizia religiosa.

RobertoV

Personalmente non ritengo una cosa così grave il velo della Serracchiani, diverso se avesse messo il velo integrale (il velo in sè non lo vedo così come simbolo di sottomissione, ma più di convenzione sociale nel vestire). Mi pare una concessione minima.
Ho visto oggi che i principi di Monaco sono stati ricevuti dal papa e la principessa aveva il capo coperto da un velo bianco (anche in quel caso ci sono dei vincoli cerimoniali: in genere devono essere vestite di nero, ma per i reali vale il bianco).

mafalda

A conferma che il velo è simbolo di sottomissione femminile, ecco la principessa velata.

mafalda

Andiamo, Roberto, è ridicolo. È come se gli uomini in visita in Scozia dovessero mettere per obbligo il kilt (senza mutande). Ognuno si veste come vuole, può anche non seguire regole vetuste.

Commenti chiusi.