Lo scorso ottobre Mattia Zucchini, assessore alla cultura a San Giorgio di Piano (BO) in quota Sel, fu attaccato dalle opposizioni di centro-destra per aver scritto sul proprio profilo Facebook di essere serenamente e formalmente uscito dalla Chiesa cattolica. Secondo la tesi sostenuta dalla lista “Insieme per San Giorgio”, dire di essere sbattezzato «stride fortemente» con «una carica pubblica così delicata».
In questi giorni i consiglieri comunali di “Insieme per San Giorgio” sono tornati alla carica, e assieme a quelli del M5S hanno scritto al prefetto, denunciando alcuni post che hanno rintracciato sempre sul profilo Facebook privato dell’assessore Zucchini. Tra questi, l’immagine di un cartello con la scritta “l’unica chiesa illuminata è quella che brucia”. Avendo appreso che il procuratore aggiunto di Bologna, Valter Giovannini, ha aperto un fascicolo conoscitivo per acquisire le frasi e verificare eventuali ipotesi di reato, abbiamo raggiunto l’assessore Zucchini e gli abbiamo rivolto alcune domande.
Redazione: Assessore Zucchini, fin dal 1979 la Corte costituzionale ha stabilito che ateismo e agnosticismo rientrano nell’art. 19 della Costituzione al pari della fede religiosa. A San Giorgio rivestire una carica pubblica «stride fortemente» anche con l’adesione a una confessione religiosa o tale presunta incompatibilità dovrebbe valere solo per le scelte areligiose?
Zucchini: Ciò che spaventa i pretesi difensori delle fede è la non appartenenza: si può essere dei biscazzieri, frequentatori di minorenni o disonesti (negli affari e nella gestione della cosa pubblica) ma, se si rimane nel solco dell’aperta adesione ad una religione, non si pongono problemi di sorta. Invece la non appartenenza, soprattutto se ostentata, è una posizione che spiazza e non viene compresa, tanto da essere intesa come contrappositiva invece che inclusiva e includente. Da atei si viene facilmente derubricati a satanisti, quando va bene, oppure a persecutori di cristiani, quando va male. Fanno pensare e fanno anche un po’ paura le parole delle destre quando mi ritengono inidoneo — in quanto sbattezzato — a rapportami ai giovani e quando giungono ad appellarsi al sindaco (credente) per chiedergli di emarginarmi in quanto non uniformato nella fede. Fortunatamente ho a che fare con una Giunta ed un Sindaco intelligenti che mi sanno apprezzare per quello che faccio indipendentemente dal mio rapporto con il trascendente. Mi chiedo: cosa sarebbe successo se io avessi manifestato pubblicamente una scelta religiosa diversa da quella cattolica? Chissà se mi avrebbero attaccato con altrettanta facilità e se non avrebbero rischiato di essere tacciati di razzismo.
Ora le opposizioni di centro destra e del M5S hanno alzato il tiro. Frugando sul suo profilo Facebook personale hanno trovato una vecchia immagine di un cartello con la scritta “l’unica chiesa illuminata è quella che brucia” e per questo l’hanno denunciata alle autorità. Cosa risponde all’accusa di aver incitato all’odio contro le “nostre” istituzioni religiose?
Quando è scoppiata la “bufera” su questa frase (peraltro fomentata da pochi militanti delle destre e rimasta priva di seguito fino all’intervento della stampa nazionale, tanto che parlerei piuttosto di una leggera pioggerella) davo per scontato che il contesto nel quale quel motto era espresso ed il patrimonio di intelligenza che ogni comunità condivide lasciassero chiaramente intendere il tono ironico ed il senso metaforico dell’espressione; la mia stessa storia personale e politica, oltre che la mia attività come assessore, non potevano certamente sollevare alcun dubbio sul corretto significato da attribuire alla frase. Evidentemente ho peccato di ingenuità e non ho considerato di avere a che fare con opposizioni pronte a sfruttare quella che credono sia una pistola fumante. Mi hanno addirittura accusato di essere schizofrenico perché “nonostante quella frase” ho da poco organizzato un bellissimo e molto partecipato incontro in collaborazione con la parrocchia sul tema dell’accoglienza.
Anche in base alle sue competenze giuridiche, sa dirci a quali rischi va incontro sul piano penale?
Beh, ad essere onesti sono un avvocato prevalentemente civilista, ma immagino che il PM intervenuto acquisirà la documentazione e non potrà che ritenere quel contenuto postato quasi un anno fa come una manifestazione della libertà di pensiero; per il resto sono sereno e, per certi versi, anche se trovarmi sulla stampa nazionale non mi ha fatto piacere, sono contento che da quanto accaduto possa trarsi una ulteriore occasione per discutere di laicità: l’intervista che il Resto del Carlino ha ospitato oggi mi ha dato modo di esprimere alcuni concetti importanti… anche se ovviamente titoli e impostazioni non erano certo del tutto imparziali nei miei confronti (il richiamo sugli altri quotidiani era poi assolutamente fuorviante).
Venendo alla sua veste istituzionale, può illustrarci alcune iniziative culturali promosse dal suo assessorato che possono aver urtato alcune sensibilità religiose (o sarebbe meglio dire clericali)?
In questo primo anno e mezzo di mandato credo di avere fatto tanto, sia in ambito sociale, dove ogni giorno occorre lottare per trovare risorse con le quali aiutare i cittadini, che in ambito culturale; in questo secondo settore di mia competenza abbiamo realizzato moltissime iniziative, alcune delle quali sono state occasione di polemica da parte delle destre, senza che peraltro i consiglieri di opposizione si siano degnati di parteciparvi per conoscerne i contenuti e — magari — portare il proprio contributo: qualche mese fa, per esempio, ho deciso di dedicare un intero mese al tema dell’educazione alle differenze di genere, con un incontro sul tema del famigerato “gender” e uno sull’omofobia, al quale è intervenuto anche il senatore Sergio Lo Giudice (ma curiosamente mancava il segretario locale del suo partito…); ecco, pensate che le destre hanno scritto al sindaco chiedendo di annullare i due incontri in quanto dai nomi dei relatori ci accusavano di non garantire l’imparzialità… abbiamo dovuto rispondere che nessun omofobo si era reso disponibile ad intervenire. Se vi pare assurdo, sappiate che l’anno scorso un consigliere di destra ha presentato una interpellanza per lamentare che il Comune non avesse fatto nulla in occasione del Giorno del Ricordo… peccato che avessi dedicato una serata a tale ricorrenza insieme alla Giornata della Memoria e quel consigliere, pur invitato, non si era, come solito, presentato.
La redazione
Qualcuno può dirmi in che anno siamo? Medioevo oppure futuro dominato da una Morte Nera religiosa?
“(…) davo per scontato che il contesto nel quale quel motto era espresso ed il patrimonio di intelligenza che ogni comunità condivide lasciassero chiaramente intendere il tono ironico ed il senso metaforico dell’espressione;”
Non dare mai niente per scontato quando si ha a che fare con una religione (ma le altre non sono da meno) basata quasi esclusivamente su metafore prese alla lettera. Basate cioè, in sostanza, sulla superstizione.
«…chiedergli di emarginarmi in quanto non uniformato nella fede… »
In questa frase c’è tutta la miseria umana di quegli ‘uniformati nella fede’,
a Milano sarebbero marchiati con un bel ‘ruffian di moneg’… 🙂
_
(Un consiglio per l’assessore: faccia sparire da casa accendigas e zolfanelli,
potrebbero essere prove a carico 😆 )
Certo che se le opposizioni si attaccano a queste cose, vuol dire che sono a corto di argomenti. E il partito (non partito) che si ispira a San Francesco mostra la sua vera natura.
Pure un’interrogazione in consiglio comunale hanno fatto su questa idiozia? –> https://www.youtube.com/watch?v=PfU6rh0l1TE&feature=youtu.be
Speriamo che a questa cosa venga dato molto spazio sui giornali e sulle televisioni, che finalmente si cominci a parlare di laicità come dice l’assessore, e che il tutto sia trattato con la razionalità necessaria. Davvero, sembra di essere in una storia di secoli fa.
E poi, se parli con loro, i cattos ti dicono no, la chiesa non è oscurantista, no, sono cose del passato, ora è diverso e bla bla bla…
” L’unica chiesa che illumina è quella che brucia!”
Papa ufficiale: E allor? Para mì tiene ragion.
Segeratrio: Bruciare intransitivo non transitivo….
Vedo che oggi siamo particolarmente in forma! 🙂
+ Frank – Splendida! (nel senso di “luminosa” per via della Luce, in tutti i sensi). Per ragioni storiche, la chiesa attuale si limita a fumare (in senso transitivo). Si tratta comunque di M-/maria tagliata male, senz’altro. A parte tutto, è l’uovo di Colombo: perché non far valere l’argomento grammaticale sotteso all’uso del verbo “bruciare”? Non sarebbe un modo per rilanciare ancora meglio (e in carrozza!) il tema del contrasto Illuminismo/oscurantismo, con un vago richiamo a usi e costumi neanche troppi lontani nel tempo? Dopo secoli di “dottrina”, perché non imparare dai clericali, quanto meno, a rovesciare la frittata? – vedi “rettifiche”, “smentite”, “fraintendimenti” del GIORNO DOPO che gli “alti prelati” vedono tradizionalmente più di buon occhio della pillola. Ultimamente, da parte clericale mi è perfino toccato sentire che la portata dell’intervento di Bagnasco sul voto segreto sul DDL Cirinnà è stata… deformata ad arte perché il suddetto capo della CEI si sarebbe “espresso in buona fede, in un contesto tutt’altro che ufficiale”, per poi scoprire che il giornalista di provincia che “gli aveva messo in bocca la risposta”… aveva divulgato la notizia contro le sue intenzioni ecc. ecc. L’idea, in altre parole, sarebbe stata che l’uscita di Bagnasco era tutta una macchinazione degli infedeli e dei senza Dio, perché il povero Bagnasco ha sempre tenuto un basso profilo e usato sempre toni pacati e dimessi in merito alle questioni parlamentari; la provocazione del giornalista, lo avrebbe insomma portato a sfogarsi un po’ e a dire la sua in incognita e sotto voce, da quel pover’uomo perseguitato dalla cultura dominante laicista che è.
Perché non prendere quel che c’è di buono nell’insegnamento cattolico e usare, almeno per una volta, la stessa arma? Per nostra fortuna – come in altre lingue – la forma per esprimere il concetto di “distruggersi nel fuoco” e “distruggere col fuoco” è la stessa, in italiano. In svedese, per esempio, sarebbe stato diverso – ‘brinna’ nella prima accezione; ‘bränna’ nella seconda. Sarà perché il Buon Dio aveva previsto che, nel 2016, gli svedesi non avrebbero avuto bisogno di difendersi dalla chiesa, gli italiani, invece, sì? 🙂
Postilla minima: a ben pensarci, basterebbe chiedere scusa per aver usato la minuscola: anziché “L’unica chiesa che illumina è quella che brucia”, “L’unica Chiesa che illumina è quella che brucia” – dimostrando tutta la Deferenza di cui Tutti I Fedeli Timorati che contano sembrano aver sempre Bisogno 😉
Grazie.
Ma se uno scrivesse che l’unica chiesa che illumina è quella con 100 lampade da 1000 watt sarebbe un invito a montare lampade sulle chiese secondo il PM?
Secondo chi lo accusa, il giudice non fa altro che rispondere alla denuncia. Speriamo che archivi subito, vista la demenza dell’accusa.
Domanda terra terra:
ma PERCHE’ una persona che riveste un ruolo pubblico scrive liberamente sproloqui di sfogo personale su facebook o su whatsapp, con lo stesso spirito di come se pensasse di essere su un salottino privato di amici…
…quando invece SA BENISSIMO che tali esternazioni saranno a disposizione di tutto l’universo mondo per tutta l’eternità, e saranno liberamente utilizzabili da chiunque voglia manipolarle fuori contesto?
Paniscus
Risposta terra terra: forse, e ripeto forse, il baldo giovine non aveva ancora una misura diretta di quanto la libertà d’espressione in realtà non venga rispettata, in vaticalia, soprattutto se si criticano certe idee & certi discorsi. Se ne farà una ragione e si ravvederà, una volta passato ciò che dovrà passare, di cui io non ho la minima idea, e lo metterà nella casella con scritto Esperienza. Resta il fatto che si tratta di un attacco puramente strumentale & grondante vigliaccheria morale.
“il tono ironico ed il senso metaforico dell’espressione”
In questo paese vale solo per cose tipo “possono morire” se dette da un La Russa.
Più “neutro” di così, si muore (sul rogo): “l’unica chiesa che illumina è quella con tante candele elettriche finte a pagamento (anche quelle)”. Eppoi, chiedo venia… che dire, sempre in tema di fuoco come elemento, quell’elemento della Lega che a Genova a detto che, se gli fosse nato (ovviamente senza eterologa) un figlio gay, lo avrebbe buttato nel forno? Qual è stata la sua “way out” per sedare le fiamme mediatiche? “Hanno capito male: io ho detto ‘NON lo butterei nel forno”. Basta poco, che ce vo’?
Più “neutro” di così, si muore (sul rogo): “l’unica chiesa che illumina è quella con tante candele elettriche finte a pagamento (anche quelle)”. Eppoi, chiedo venia…che dire, sempre in tema di fuoco come elemento, di quell’elemento della Lega che a Genova ha detto che, se gli fosse nato (ovviamente senza eterologa) un figlio gay, lo avrebbe buttato nel forno? Qual è stata la sua “way out” per sedare le fiamme mediatiche? “Hanno capito male; io ho detto “NON lo butterei nel forno”. Basta poco, che ce vo’?Più “neutro” di così, si muore (sul rogo): “l’unica chiesa che illumina è quella con tante candele elettriche finte a pagamento (anche quelle)”. Eppoi, chiedo venia…che dire, sempre in tema di fuoco come elemento, di quell’elemento della Lega che a Genova ha detto che, se gli fosse nato (ovviamente senza eterologa) un figlio gay, lo avrebbe buttato nel forno? Qual è stata la sua “way out” per sedare le fiamme mediatiche? “Hanno capito male; io ho detto “NON lo butterei nel forno”. Basta poco, che ce vo’?
(Il mio commento era in moderazione, forse perché da smartphone; lo rimando corretto – c’erano refusi – pregando di non tener conto del precedente – identico a parte i refusi)
“….si può essere dei biscazzieri, frequentatori di minorenni o disonesti …. ma, se si rimane nel solco dell’aperta adesione ad una religione, non si pongono problemi di sorta. Invece la non appartenenza, soprattutto se ostentata, è una posizione che spiazza e non viene compresa ….”
Molto giusto.
E applicabile tranquillamente a tutte le “parrocchie”: tanti sono i “difensori della fede” ed è vero che l'”appartenenza” basta per accordare fiducia incondizionata e difese a spada tratta, preventivamente, senza ascoltare chi ha da dire cose diverse.
Emblematico nella mia città è stato il caso (che ho seguito in modo particolare) di Pino La Monica, educatore-attore, alla fine condannato per violenza sessuale su una decina di bambine, ma fin dall’inizio immediatamente difeso da un comitato (di amici della stessa parrocchia, in questo caso politica-culturale), prontamente costituitosi e che non ha esitato, infischiandosene delle testimonianze di una decina di bambine e delle denunce dei genitori, ha portato avanti con inaudita tracotanza una serie di manifestazioni, fiaccolate, sit in, in difesa preventiva e definitiva dell’attore-educatore; non solo, ma pretendendo letteralmente la solidarietà pubblica dell’intera città, sindaco in testa.
@E.n.g.y
Ah, ma piantala con questa solfa. Ci si riferisce al fatto che ci si può comportare anche come delle m.erde, basta essere religiosi. Poi, però, se qualcuno dichiara di non seguire alcuna religione, apriti cielo. Si chiama ipocrisia. Tu prova a pensare come consideri chi esprime idee qui.