Buone novelle laiche

Non solo clericalate. Seppur spesso impercettibilmente, qualcosa si muove. Con cadenza mensile vogliamo darvi anche qualche notizia positiva: che mostri come, impegnandosi concretamente, sia possibile cambiare in meglio questo Paese.

La buona novella laica del mese è la decisione della Regione Emilia Romagna di non ritenere più applicabili le disposizioni che stabiliscono che il 7% degli oneri di urbanizzazione secondaria siano destinati alle chiese e altri edifici per attività religiose.

Un ottimo intervento e, si spera, un ottimo precedente per intervenire su contributi che costano ogni anno alle casse pubbliche circa cento milioni di euro: una cifra che, in tempi di secolarizzazione incalzante, può trovare migliaia di impieghi più utili che la costruzione di nuove chiese.

A proposito di contributi religiosamente orientati. Il tribunale di Milano, in una contesa tra genitori su quale educazione dare ai figli, ha stabilito che mandarli a una scuola pubblica è una scelta più “neutra” rispetto a una cattolica. Una riconferma, se ce ne fosse stato bisogno, che quest’ultima è invece “di parte”: e non si capisce quindi perché debba essere finanziata con soldi “di tutti”. In proposito, una sentenza del Consiglio di Stato ha a sua volta dichiarato illegittima la preferenza accordata alle scuole (sedicenti) non lucrative rispetto alle altre in materia di erogazione di contributi pubblici. Superfluo specificare che si tratta in larga parte di scuole confessionali. Non rappresenta un taglio dei fondi distribuiti ormai a pioggia agli istituti cattolici, anzi, ma quanto meno boccia un ulteriore privilegio riservato a chi è già ampiamente privilegiato.

Il riconoscimento della cosiddetta stepchild adoption è stato un po’ ipocritamente cassato dal ddl Cirinnà, ma si sta comunque imponendo nella prassi. Il tribunale dei minori di Roma ha infatti detto sì in due diversi casi all’adozione incrociata delle figlie di una coppia di donne, e ha inoltre riconosciuto l’adozione di un bimbo (nato in Canada con la gestazione per altri) da parte di una coppia gay.

Inoltre, il sottosegretario Graziano Delrio, in una nota inviata alla Corte Costituzionale, ha sostenuto che “non può ritenersi alcuna contrarietà, ai principi del diritto di famiglia e del minore, della trascrizione di un provvedimento dell’autorità straniera di adozione a favore della compagna della madre biologica del minore”.

L’attivismo parlamentare laico dà qualche segno di ripresa. Alla Camera ha finalmente preso il via l’esame delle proposte di legge su eutanasia e testamento biologico, per le quali anche l’Uaar aveva raccolto le firme, mentre presso la commissione giustizia del Senato si è cominciato a discutere di divorzio diretto e si è ripreso a dibattere della legge sul contrasto all’omofobia.

I deputati di Alternativa Libera-Possibile hanno presentato una proposta di legge costituzionale per eliminare la ripartizione delle scelte inespresse in materia di Otto Per Mille, che frutta alla Chiesa cattolica circa 600 milioni di euro ogni anno. Quelli di Sinistra Italiana hanno invece presentato un’interrogazione parlamentare ai ministeri delle Finanze e della Difesa in merito agli esorbitanti costi pubblici (6 milioni di euro) dei cappellani militari.

Un’altra interrogazione parlamentare, curata dal deputato Claudio Cominardi (M5S) e rivolta al ministro del lavoro, ha da parte sua evidenziato che il buco del fondo pensionistico per il clero è ormai pari a 2 miliardi. Sono infatti i contribuenti (tutti) a integrare gli scarsissimi contributi versati dai sacerdoti.

Qualche notizia interessante anche dal territorio. Va segnalato lo sprezzo del pericolo della consigliera regionale veneta Patrizia Bartelle (M5S) che, quale sorta di contrappasso alla crociata identitarista in favore dell’esposizione istituzionale del crocifisso, l’ha definito “due pezzi di legno incrociati”, scatenando inevitabili polemiche.

Il Pd di Bologna ha tagliato dalle liste un candidato anti-gay, suscitando le ire di Avvenire, mentre, grazie a una diffida inviata dall’Uaar, il Comune ha dovuto fare marcia indietro e con una nota ha precisato “che nessun dipendente comunale dovrà accompagnare alcun sacerdote lungo i corridoi o sarà costretto ad abbandonare il proprio posto di lavoro”.

Anche a Londa (FI) il preside ha impedito l’accesso a un prete che voleva benedire la scuola.

Infine, l’autorità del farmaco ha abolito l’obbligo di ricetta anche per l’ultima delle pillole del giorno dopo. Confidiamo che la notizia sia giunta anche ai numerosi farmacisti obiettori, spinti a negare i diritti delle donne dagli zelanti leader della confessione religiosa a cui appartengono.

La redazione

47 commenti

Francesco S.

Alternativa libera sarebbe un gruppo legato a Civati, mentre Sinistra Italiana a Sel+Fassina?

Francesco S.

Ah ok, cerco di stargli dietro coi nomi, visto che mi interessa il loro progetto politico.

Andrea

Patrizia Bartelle ha tutta la mia stima per la definizione che ha dato del crocifisso, nonostante nella parte successiva del suo intervento abbia poi ripiegato su quanto il Cristo dovrebbe essere esempio per la vita di tutti. Vabbe’, nessuno è perfetto. Un passo alla volta.

Tiziana

Spero che uaar e altre denominazioni simili, lavorino per i diritti dei singoli. Gli sposati finalmente potranno divorziare con maggiore difficoltà e gli omosessuali cominciano a vedere riconosciuti diritti se in coppia
Buona novella laica sarebbe ad esempio l adozione per i singoli.
Non ho devozione per il crocefisso, ma trovo fuori posto le cose dette dalla pentastellata. Fosse stata laica non avrebbe detto ne del legno né dell esempio da seguire

Francesco S.

In realtà lo ha fatto in contrasto col suo gruppo, come anche sulla difesa delle minoranza sinti (i rom). E una che ragiona con la sua testa, già per questo merita rispetto.

Tiziana

Francesco s.

Va bene, però penso che sia bene usare formule e linguaggi giusti .

ΔΙΩRAMA

Se l’avesse chiamata «suppellettile a carattere religioso» avrebbe comunque scatenato lo stesso putiferio come è successo a me alle superiori. (ma in un liceo è più probabile che si conosca la parola «suppellettile» che nel consiglio regionale veneto).
@ Tiziana sulle formule e linguaggi “giusti”: posto che non si possa pretendere continenza verbale da una matrice grillina, posso accogliere il tuo accenno solo in funzione di mera opportunità politica. La “giustizia” del linguaggio, altrimenti, genera mostri come dimostrano le fatawa a scrittori, giornalisti, attivisti scagliate in mezzo mondo.
Alla signora Bartelle andrebbe soltanto la solidarietà e nessun “distinguo” o “reprimenda”, soprattutto a fronte delle esternazioni di Sandonà e Montagnoli per cui affermare un’ovvietà (i pezzi di legno) è “inaccettabile”, “diseducativo”, “vergognoso”, “offensivo”.
Se in un consesso politico affine potrei non condividere ma accettare la tua notina qui sopra (e.g. come hai fatto con Gualzieri in precedenza), non la accetterei in un contesto diverso (e.g. se non ti avessi letta sul blog UAAR ti avrei data per “atea devota”).
Ti invito a valutare più attentamente il ruolo politico delle tue affermazioni.

Diocleziano

ΔΙΩRAMA
Concordo pienamente, e aggiungo che il ‘politicamente corretto’ spesso si confonde con l’ipocritamente formale.

Andrea

@ Tiziana

Dire “linguaggio giusto” non significa nulla.
In realtà, chi critica la definizione data dalla consigliera vorrebbe ergere la glorificazione alla norma. Non è di per sé offensivo definire un oggetto descrivendolo per quello che è di fatto, nè più nè meno; lo diventa per chi invece ritiene che quell’oggetto dovrebbe essere considerato da TUTTI un oggetto magico.
Come vedi, con la scusa del “linguaggio giusto” si vuole conformare il linguaggio stesso alla visione superstiziosa del mondo per portare acqua al mulino degli interessi (economici e dominatori, perché solo quelli ruotano attorno alla religione) che ruotano attorno ad essa.
Controllare il linguaggio è un’essenziale necessità per controllare i pensieri.

Tiziana

@rispondo

Credo, magari sbagliando, che il ruolo della politica sia la mediazione. Più che del legno e dell esempio di Cristo penso sarebbe stato il caso di ridiscutere sullo statuto veneto che prevede la cristianità , una affermazione anti italiana.
E questa e la mia opinione.

dissection

@ cannabinoso amico:
“Non è di per sé offensivo definire un oggetto per quello che è, né più né meno; lo diventa per chi vorrebbe eccetera”: esatto, e aggiungo che si tratta all’incirca dello stesso meccanismo per cui i cattotroll vengono qui a cianciare di “astio” nei confronti loro e delle loro superstizioni quando leggono le nostre confutazioni delle stesse, se sono stato chiaro…

Tiziana

@rispondo ancora
Non avevo letto bene, per Gualerzi era una battuta ironica che, credo e spero, lui abbia capito, ma il politicamente corretto non c entra e questione di metodo. Però, comprendo che io non attribuisco peso alla religione e non la utilizzo come controparte e la valuto solo come costo o ingerenza, diversamente da chi ne vuole trovare il senso. Ribadiscono per diorama ecc. Che la croce non e legno, e solo un suppellettile che non va nei luoghi frequentati da tutti.

Tiziana

@rispondo ancora
Non avevo letto bene, per Gualerzi era una battuta ironica che, credo e spero, lui abbia capito, ma il politicamente corretto non c entra e questione di metodo. Però, comprendo che io non attribuisco peso alla religione e non la utilizzo come controparte e la valuto solo come costo o ingerenza, diversamente da chi ne vuole trovare il senso. Ribadiscono per diorama ecc. Che la croce non e legno, e solo un suppellettile che non va nei luoghi frequentati da tutti.

Francesco S.

Sinceramente della definizione data mi interessa poco, anche perché pare estratta fuori contesto ( cfr. Comunicato n. 468 ), leggo anche che la consigliera si dichiara cattolica praticante ( cfr. Dai rom al crocifisso, caos in Veneto sull’asse M5S-Lega ). Ciò che conta è l’opposizione all’esposizione in un luogo laico, a cui pare che anche pd locale abbia mostrato contrarietà. ( Cfr. Crocifisso in Regione Veneto Protesta Pd: “Ci infastidisce” – Il Giornale, 3 dic 2015 ). Il Video originale dell’intervento della Bartelle mi pare una reprimenda da cristiana ai “cristiani adoratori del dio Po”. Mi pare tutta una polemica leghista.

Tiziana

Francesco s.
Grazie per queste ulteriori info.
Ormai le persone religiose le riconosco immediatamente

ΔΙΩRAMA

Penso che lo status di “cattolico praticante” non sia una pregiudiziale alla solidarietà, soprattutto se questo cattolicesimo praticante non è “osservante” su questioni di rilevanza laica. Tu quoque/l’appello all’ipocrisia è una fallacia logica.
Non è la definizione data che conta, è il rischio che dare definizioni/dire ovvietà diventi perseguibile anche in termini di legge. (in particolare @Francesco S.) Sono molto insofferente alla giustizia che seda le critiche vergando il vilipendio e le offese alla religione. Dovreste esserlo anche voi che un domani potreste essere a processo perché fate professione di ateismo/agnosticismo/razionalismo e negate le “radici cristiane” della società, il “portato socioculturale” di “simboli universali”, “che hanno formato la nostra storia e la nostra civiltà”, (notare ossimoro simboli universali vs simboli identitari) da interpretare non “come un segno di divisione, bensì come immagine di apertura e dialogo”. Vi potrebbe essere negata la libertà non solo di espressione, ma anche di interpretazione.

Tiziana

@Diorama

Ma di quale pregiudiziale parli?
Io ho scritto che mi sembra corretto in un consesso pubblico ricordare che non previsti simboli religiosi. Dare giudizi non e politicamente scorretto, è inutile
Tirare fuori spiegazioni ci costringe a confrontarci su un tema che come persone libere laiche agnostiche o che credono in altro, non ci riguarda.
Dobbiamo avere pareti bianche perché è giusto e basta

ΔΙΩRAMA

Era un discorso generale sulla solidarietà che si riagganciava a quello che ho scritto più sopra. Vedi che ti trovi d’accordo.
Sulle pareti bianche c’è una letteratura che un giorno vi racconterò… (quando il tempo è maturo, vi chiedo di pazientare)

Tiziana

@Diorama

Figurati, non solidarizzo con un partitocrate.
Come ho già scritto , se all interno della regione ci fosse un serio politico denuncerebbe lo statuto, in realtà credo che dovrebbe pensarci il ministero dell interno.

Tiziana

Diorama

Si, certo. Non rispondermi per favore che i ciquestelel sono un partito diverso. Sono un partito, prima o poi vedremo se migliore peggiore uguale a quelli nati prima. Per giudicare occorre il tempo lento della storia.

ΔΙΩRAMA

@ Tiziana: M5S è un partito, e chi lo nega. Pensavo ti riferissi a me, avrei scritto “una” partitocrate al posto tuo, ma va bene così.

Gianluca

“In merito alle benedizioni pasquali nei palazzi comunali si precisa che nessun dipendente comunale dovrà accompagnare alcun sacerdote lungo i corridoi o sarà costretto ad abbandonare il proprio posto di lavoro.
Come da prassi consolidata, all’interno dei palazzi comunali saranno predisposti spazi per il rito religioso, a cui i dipendenti potranno liberamente partecipare. Ai sacerdoti sarà permesso l’accesso alle residenze comunali e saranno indicati i luoghi per la benedizione”.

Non mi sembra una buona novella laica, lo sarebbe stato se avessero impedito al prete di compiere il rito.

Tiziana

@benedizioni

Quest anno il parroco del mio rione non è passato come abitudine nel palazzo lasciando a chi non c e un santino sulla porta con su scritto ho benedetto il tuo uscio, ma ha lasciato un biglietto da visita in portineria. Lo scorso anno ho organizzato una campagna di lettere alla cronaca di Roma del corsara e messaggero (anche qualcuno di questo blog scrisse) poi portai il pacchetto al vicariato.
Più che buona novella laica un normale comportamento del parroco, ma non spontaneo

Gianluca

“Va segnalato lo sprezzo del pericolo…”

Addirittura!
“Il crocifisso è un simbolo che ha formato la nostra civiltà e va difeso”

Io direi è un simbolo che ha formato la nostra inciviltà.

Angelo

Sembra che il PD abbia imparato qualcosa dall’esperienza con la Binetti e abbia subito eliminato Paolo De Fraia. La cosa fa sperare bene.

Manlio Padovan

Ho inviato alla amica Patrizia, conterranea di Corbola, e agli amici comuni il seguete messaggio.

Cari amici, vi segnalo il link di un articolo apparso sul blog dell’UAAR -Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti- in cui al quartultimo capoverso viene citata la nostra amica e conterranea Patrizia Bardelle che è stata attaccata per avere coraggiosamente espresso una sua opinione.
Esprimo il mio più sentito ringraziamento a Patrizia, non essendo abitudine molto diffusa tra i politici di dire ciò che realmente pensano.
Ciao a tutti.
Manlio Padovan

ΔΙΩRAMA

Le altre due mail che ho usato:
luciano.sandona@consiglioveneto.it
alessandro.montagnoli@consiglioveneto.it

OGGETTO: [Solidarietà] La libertà di affermare ovvietà

«Cara cittadina Patrizia Bartelle,
e cc consiglieri Luciano Sandonà e Alessandro Montagnoli,
Le esprimo la più vivida solidarietà per la delirante reprimenda che ha ricevuto dai consiglieri Luciano Sandonà e Alessandro Montagnoli a causa della Sua definizione di crocifisso come «due pezzi di legno incrociati»: un’ovvietà, considerando la sua natura di suppellettile. I toni di condanna sono gli stessi che pervadono le fatawa contro scrittori, giornalisti, blogger scagliate in mezzo mondo, dimostrando come il modo di ragionare di leghisti e affini non sia troppo distante dall’islamismo radicale che tali dichiarano di combattere.

Cordialmente,
[XXX] [YYY]»

mafalda

Quello che colpisce è la sfrontatezza di questi preti che si ostinano ad entrare negli edifici pubblici per i loro riti magici, pur sapendo che la cosa potrebbe suscitare polemiche. Non gli interessa l’eventuale fastidio che possono causare, semplicemente si sentono al di sopra dei normali cittadini.

Diocleziano

Bisogna capire che dal loro punto di vista non è più solo una questione di visibilità, è proprio in gioco la loro sopravvivenza. Le loro entrate sono ancora enormi e questo maschera l’effettiva consistenza del seguito popolare. Quindi, se il popolo non va dal prete, il prete tallona il popolo ovunque sia, come se fosse richiesto.

dissection

@ Emperor: sì, ma secondo me non si sono rassegnati a che Maometto vada alla montagna, e la sfrontatezza di cui parla Mafalda è un sintomo di una nostalgia clericale per i vecchi tempi quando era la montagna a muoversi; e un modo, forse l’unico che conoscono, di far sì che le cose tornino a essere come aggrada loro…

mafalda

Non mi risulta invece, limitatamente alla mia esperienza, di preti che insistono a benedire la casa dopo che gli hai detto che la cosa non ti interessa, né si fanno più vedere gli anni successivi. È proprio nei luoghi pubblici che gli secca mollare l’osso.

Tiziana

@mafalda

Ti invito a leggere quello che ho scritto qualche commento più su sulle benedizioni ai privati nel rione san saba Aventino a roma

mafalda

Tiziana
Ho letto la tua esperienza. Perché mai il prete si sente in diritto di entrare a proprio piacimento in scuole e uffici pubblici, a differenza dei luoghi privati? Perché qualcuno glielo lascia fare, perché qualcuno non sa dire di no, oppure, come la consigliera pentastellata, ci si lascia sfuggire un no che subito dopo viene trasformato in un “ni”. Conoscendo i suoi polli, il prete non si astiene dal cercare di segnare il territorio.

Frankie

..”che nessun dipendente comunale dovrà accompagnare alcun sacerdote lungo i corridoi o sarà costretto ad abbandonare il proprio posto di lavoro”. Mi fa piacere che il comune di Bologna abbia mandato questa comunicazione ai dipendenti, ma non si capisce che significa. Sembra che il dipendente avrà la giornata libera non programmata.
Per gli odiatori dei pubblici dipendenti, vale la pena precisare che nessuno è licenziato perché accompagna qualcun altro per gli uffici. in realtà capita spesso, quando gli utenti si perdono.

Franco Diego

Mi chiedo se è possibile ricevere le newsletter di questo sito sul mio indirizzo di posta elettronica. Grazie

Admin

Se si utilizza un programma che gestisce i feed, tra cui vi sono vari programmi per email, browser web e applicazioni dedicate, si può ricevere il feed in modo automatico. Gli indirizzi dei feed di questo blog sono i seguenti:
http://www.uaar.it/news/feed/ per gli articoli
http://www.uaar.it/news/comments/feed/ per i commenti

Sottoscrivendo un servizio come feedburner dovrebbe essere possibile ricevere i feed sotto forma di email, ma è un servizio a parte che un tempo era gestito da Google e non so esattamente cosa nel frattempo è cambiato

Frank

La consigliera regionale veneta Patrizia Bartelle (M5S) ha definito il crocifisso “due pezzi di legno incrociati” tenuti insieme da un meccanismo ad incastro segreto conosciuto solo ad i Maya la cui soluzione, se sarà rivelata, scatenerà la fine del mondo. Non ce ne accorgiamo perché i “microcippi sottopelle” innestatici quando siamo stati vaccinati e stimolati dalle sostanze rilasciate dalle “scii chimici” ci impediscono di vederlo per quello che è veramente, in poche parole”gumblotto”.

Giorgio Pozzo

Il crocifisso – concludono Sandonà e Montagnoli – è un simbolo che va al di là della fede religiosa, è universale e non deve essere interpretato come un segno di divisione

Hanno ragione: in effetti, il “+” è un segno di addizione, e non di divisione…
:mrgreen:

Diocleziano

Un oggetto neutrale. Come il pendolino dell’astrologo, che con il suo andirivieni non prende mai una posizione di parte.

Frank

Eppure, vedendo come si comportano coloro che si identificano con questo simbolo, la sensazione è che si debba interpretare come un simbolo di “sottrazione” e pure fraudolenta.

Frank

Forza continuiamo così che si “aggiunge” l’Admin. 🙂

Gérard

Questa ” facenda ” con i ” due pezzi di legno incrociati ” mi fa tornare in mente la vecchia storia di Adel Smith, il quale aveva chiamato il crocefisso due pezzi di legno incrociati dove si trovava appeso un cadavere . Tutta questa storia che non meritava nemmeno due righe su giornali seri fu montata come si monta una maionese oppure la panna fresca in un modo vergognoso da giornalisti, e in primo luogo da Bruno Vespa con la sua trasmissione televisiva Porta a Portadove questo Adel Smith fu quasi costretto a sparare le piu spauracchiose cose onde provocare indignazione presso le massaie davanti a loro televisore ! ( La fantomatica associazione di Adel Smith contava molto meno aderenti che la casa del popolo di Vergaio e anche per questo semplice motivo, non aveva nessun requisito per fare l’ oggetto di una trasmissione televisiva ..)
Amici cattolici praticanti non furono emozionati da questa presa di posizione in quanto il crocefisso era effettivamente , secondo loro, ” due pezzi di legno dove si trova un cadavere, oppure un uomo morente, sul quale noi cristiani meditiamo ..Pensare che il crocefisso è il simbolo di una civilta è un offesa fatta a Cristo che non è venuto per questo scoppo ”
Questa fu la reazione di miei amici cattolici praticanti…
E su questo che dovrebbero riflettere i vari Sandonà e Montagnoli , i quali suppongo si ritengono cattolicissimi …

Francesco S.

Per i leghisti il crocifisso è un mero strumento per marcare il territorio in chiave xenofoba. Fossero stati in un paese a tradizione islamica avrebbero messo una mezzaluna in consiglio comunale. La chiesa cattolica fa finta di nulla,anzi spesso a livello locale sostiene tali oscenità.

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