La clericalata della settimana, 19: l’Istituto comprensivo Fabrizio De André

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è dell’Istituto comprensivo “Fabrizio De André”, che

ha escluso un’alunna dalla gita scolastica di fine anno perché non ha frequentato l’ora di religione

ics-deandre

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker ha consegnato in Vaticano il Premio Carlo Magno a papa Francesco, conferito dalla città tedesca di Aquisgrana a personalità con meriti particolari in favore dell’integrazione europea. Presenti alla premiazione diversi rappresentanti dei paesi europei, compreso il presidente del Consiglio Matteo Renzi.

I cappellani militari ancora costano molto alle casse pubbliche, nonostante le annunciate riforme. Nel 2015, secondo i bilanci dei Ministeri della Difesa e dell’Economia, per 205 sacerdoti sono stati spesi più di 10 milioni, cui si sommano circa 2 milioni per il funzionamento dell’Ordinariato a Roma e altri 7 milioni in laute pensioni, per una cifra che si assesta sui 20 milioni di euro. Uno dei tanti costi della Chiesa che l’Uaar denuncia da tempo.

Il Comune di Venezia ha sottoscritto un accordo con il patriarcato cattolico per il restauro del Tempio Votivo del Lido. La giunta ha approvato un progetto che costerà 1,5 milioni di euro. Il Comune parteciperà per 490 mila euro al fine di risistemare le opere di arredo urbano esterne. La Regione Veneto invece finanzierà per 1 milione e 400 mila euro, con fondi europei. Il patriarcato fornirà solo 100 mila euro. La struttura è di proprietà della curia, che l’ha data in concessione all’Esercito.

La Giunta comunale di Sesto San Giovanni (MI) ha regalato alle parrocchie un contributo di 34 mila euro per spese di ristrutturazione, come oneri di urbanizzazione secondaria.

Il Comune di Fara in Sabina (RI) ha donato alla diocesi di Poggio Mirteto un terreno per la costruzione di una concattedrale.

Il Comune di Bassano del Grappa (VI) non ha concesso il passaggio sul Ponte di Bassano alla marcia contro l’omofobia, in programma sabato 14 maggio, per motivi di sicurezza. Nessun problema invece per la marcia podistica in occasione lo stesso giorno.

La redazione

52 commenti

giancarlo bonini

E’ già una cosa orribile intitolare un premio per l’integrazione europea a Carlo Magno; un re che ( come tanti altri) l’integrazione la effettuava a suon di guerre di conquista, riposandosi appunto in inverno ad Aquisgrana.
Il fatto poi di dare un premio europeo ad un papa ( ed in particolare a questo papa), supera i limiti del grottesco.

dissection

Che sia per i dodici migranti schiaffati ovviamente su suolo italiano?

Diocleziano

L’unico premio che meriterebbe sarebbe quello per lo sviluppo del marketing.

Qualcosa tipo il ”Boccalone d’Oro”.

Francesco S.

Credo che sia la prima volta che tra le clericalate si inserisce un’istituzione europea, anche se non sono molto d’accordo. Alla fin fine visto il tipo di premio e l’impegno del papa a riguardo del tema migranti, sicuramente ci stava una “nomination”.

Tiziana

Più che una clericalata mi sembra il Carlomagno un premio obsoleto considerate le condizioni dell Europa. Il papa, come al soliti, ha detto cose ovvie che comunque all Europa non interessano. Una giornata che più per l inutile premio al papa mi ha scocciato per la perdita sciocca di tempo dei leader europei che devono lavora’.
Quanto alla scuola, più che clericalata mi sembra una trasgressione alle regole IRC, che ha paletti precisi: insegnamento dottrinale non gite culturali. Spero che anche uaar si convinca ad abbandonare la strada dell ora alternativa impegnandosi al pensionamento definitivo dell ora facoltativa

Mauritius

Veramente tutto questo impegno del papa io non lo vedo. A meno che non sia impegno il chiedere di aprire i conventi a chi non lo farà mai, o il chiedere agli altri paesi di farsi carico allo stesso tempo dei migranti e del finanziamento della Chiesa. Questo sempre ammesso e NON concesso che per fare grande l’Europa occorra passare dall’accoglienza dei migranti, che francamente non vedo il nesso tra le due cose. Per giunta il Vaticano non fa nemmeno parte dell’UE a quanto ne so.

Diocleziano

Ma la fortuna del Banale sta proprio nel fatto che lo citano ad ogni piè sospinto, ma non tengono in alcun conto quel che dice; perché se l’Europa realizzasse davvero le sue fantasticherie, tempo un anno e avremo 27 stati con governi di destra.

RobertoV

Infatti, a parte le parole a costo zero e le offese all’Europa, io non vedo altro. Classiche promesse elettorali e pubblicitarie, discorsi retorici da politico. Cosa ha fatto di concreto? Non ha un solo profugo in Vaticano, i 12 profughi (ben selezionati visto che ci sono ingegneri tra di loro e, quindi, di più facile collocazione in modo da ridurne i costi) costeranno al massimo qualche decina di migliaia di euro, un’inezia per la chiesa, che comunque li ha scaricati all’Italia e si fa pagare dall’Italia per l’attività di assistenza. L’invito ad aprire conventi e monasteri è caduto nel vuoto. Per i corridoi umanitari ha espresso apprezzamento, ma soldi pochi, visto che i costi principali sono a carico dei valdesi. In tutte le nazioni la chiesa cattolica si fa pagare e abbondantemente dagli stati per i suoi servizi, che, quindi, sono a pagamento e ci guadagna. D’altronde sono secoli che dice di essere dalla parte dei poveri ed intanto ha accumulato ed accumula enormi ricchezze.
Una chiesa che volesse veramente aiutare i poveri ed i rifugiati venderebbe le proprie ricchezze, i propri investimenti per poterli aiutare, non costruirebbe ulteriori inutili chiese, tra l’altro di grosse dimensioni per fedeli che non ha più, facendosi regalare terreni dallo stato e aiuti per costruire le chiese. Non si farebbe pagare dallo stato per aiutare.
Stati che già oggi fanno incomparabilmente di più della chiesa cattolica che lei offende con le sue critiche: l’anno scorso la Germania ha accolto 1.5 milioni di persone, per il 2016 prevedono un costo di 22 miliardi di Euro, 28 miliardi per il 2017. L’Austria, oggetto di critiche per i limiti che vuole introdurre, ha speso quasi 1 miliardo l’anno scorso, più di un miliardo quest’anno, l’Italia 1.3 miliardi. Soldi che in parte vanno anche alla chiesa.
Stati che devono fare i conti coi propri cittadini che li votano e che pagano le tasse e che devono fare i conti coi bilanci, la crisi economica e con l’avanzata dell’estrema destra. Ho visto che in Austria i socialisti già sui profughi vogliono limitazioni per togliere terreno alla destra, in Svezia si sono accordati con la destra contro l’estrema destra e questo implica anche l’accettare decine di migliaia di rimpatri di rifugiati.

ΔΙΩRAMA

Piuttosto è la prima volta che il nome “Fabrizio De André” compaia nel titolo delle clericalate. Uno strazio.

stefano

Carlo magno, quel re ignorante e alèssico che firmò tutta la vita con il monogramma CM, che delegò il potere laico a papa Leone in cambio della corona imperiale, quello che fece decapitare 3000 sassoni refrattari che non vollero convertirsi al cristianesimo, che avversò sempre i longobardi e gli fece pure la guerra perchè almeno loro di fare la pace coi preti e di diventare cristiani non ne volevano proprio sapere? quello lì? cosa dite? ah si è proprio lui…siamo messi bene…

Tiziana

Non mi sembra che il buon papa abbia fatto rilievi. Mi sembra che manco ha rinunciato al premio, simbolico, di 5mila €.

dissection

Alla faccia, ovviamente, della chiesa povera e soprattutto DEI poveri.

Tiziana

Dissection

Infatti ha concluso il suo discorso chiedendo di pregare per lui perche Cristo lo faccia sempre+ povero, e Acea , azienda acqua e luce romana, per meta del Campidoglio, gli paga tutte le spese, costi che non ricadono sui soci privati. Oltre la mia acqua e la mia luce pago pure un po di quella vaticana.

dissection

Tiziana
Che poi, “simbolico”, per me sono 1, 10, 100€; NON 5000! È vero che sono abituati a ben altre cifre, ma simbolico mi sembra un vero schiaffo alla miseria; altro che il ricco imprenditore che regala la collana di perle alla moglie…

mafalda

Soldi, soldi, soldi: nelle clericalate si parla sempre dei soldi versati a piene mani a preti e chiese. Buone novelle laiche? Qualche timido riconoscimento…qualche mite presa di posizione…

Engy

Dissection,
speriamo sia una forma acuta, che in un giorno o due passa 😆

dissection

Mafalda
Hai ovviamente ragione e ti voglio bene come sempre, era il tono generale del commento che ricordava quello della nostra amica.
Sull’agire concretamente, ho detto la mia nel thread precedente 😉 🙂

mafalda

dissection
Ovvio che ho ragione (da leggersi immaginando un tono molto autoritario).
Stai buono che già ieri a scuola ho avuto a che fare con gente che considera croci, pani, pesci dei messaggi universali 😤

dissection

Emperor: megalol!
Mafalda: per quanto riguarda i messaggi universali, immagino che i tuoi alunni (se di alunni si trattava) non si siano minimamente posti il quesito di mettersi nei panni di invece proprio proprio non li trova, e che indirettamente questa impasse è un indizio, se non una prova, dell’assurdità delle religioni & superstizioni varie. En passant, alla luce di questo veloce scambio, capisco perché molti troll vengono qui: questo è il blog più bello del mondo!
Per restare sul faceto: vorrei commentare la clericalata di Bassano del Grappa, che so già che qualcuno non arriverà a vederla come tale: in effetti, non si capisce ( o almeno io no) , dove sarebbe il problema per il ponte, se la questione è la sicurezza: forse che il gay pride pesa più della marcia longa o quel che è?

Engy

amica? hai detto proprio “amica” @dissection?
hai proprio deciso di farmi piangere dalla commozione ? :’D :’D :’D

bruno gualerzi

Con riferimento a questo ‘premio Carlo Magno’
Il Banale, come da copione, inanella le sue banalità, e, come pure da copione, i media (italiani in testa, ma non solo) le riportano come si trattasse di moniti sacri (è il caso di dirlo) che dovrebbero far riflettere popoli e governi. In questo caso popoli e governi d’Europa, ma il monito del capo della cattolicità è rivolto al mondo intero…
Ma è poi tutto così ‘banale’? In altre parole, sono solo parole al vento che lasciano il tempo che trovano e che nessun governo prenderà seriamente in considerazione? Per i contenuti ‘concreti’ presenti nelle parole del papa, certamente è così, ma credo ci sia anche tanto altro da non sottovalutare. Anzi.
In un mondo in cui sempre più l’immagine, la ritualità, è ciò che conta, questo rito dei potenti che fingono (come è in sostanza tipico di ogni rito) di ascoltare reverenti questi moniti che cadono dall’alto, provoca conseguenze che non sono poi così rituali. In questo modo infatti il papa rafforza la sua immagine nei confronti del ‘suo’ popolo, i governanti sfruttano per il ‘loro’ popolo questo alone di sacralità per mietere consensi (si pensi alla gara delle forze politiche italiane, dall’estrema destra all’estrema sinistra, per ‘appropriarsi’ dei moniti papali)… col risultato che i populismi – che si alimentano soprattutto di miti, di miracoli, di figure carismatiche – prosperano un pò ovunque. In Europa, ma l’America dei Trump, non è da meno.
Tutto, a mio parere, è da vedere sullo sfondo di crisi identitarie (per come la vedo io inevitabili, in quanto crisi di modelli di sviluppo ormai ‘globalizzati’) che generano insicurezza, timori per il futuro, sfiducia nella capacità delle istituzioni di affrontare e risolvere problemi tanto più enormi quanto più di dimensioni planetarie… e così finisce per entrare a far parte sempre più dell’immaginario collettivo un’istituzione, la chiesa, che, ‘secolarizzandosi’ quel tanto che le ha sempre consentito, almeno fino ad ora, di sopravvivere nel tempo storico, sembra conservare una sua solidità. Solidità per la quale la religione come scelta esistenziale non è indispensabile… mentre l’immagine che sa trasmettere di essere – nonostante le sue ‘debolezze’ – al di sopra delle istituzioni ‘mondane’, in questa situazione non è scalfita più di tanto.
E in ogni caso, come ripeto sempre, la secolarizzazione sta facendo rovinosi passi indietro un pò ovunque. E anche qualora il punto di riferimento non fosse la chiesa romana (che per tanti comunque è e continua ad essere), altre ‘chiese’ stanno cavalcando i vari populismi.

RobertoV

Non conosco l’importanza del premio, ma dall’elenco di quelli che l’hanno ricevuto mi sembra la solita bulimia dei politici ad accumulare premi. L’anno scorso lo ha ricevuto Schulz, anni fa la Merkel, diversi economisti quali Schäuble, Trichet e Ciampi, altri politici come Van Rompuy. Magari l’anno prossimo Draghi. Effettivamente sono politici dell’Europa comunitaria, parecchi dei partiti popolari che hanno comunque la maggioranza in Europa, ma il papa non ne fa parte.
Francamente a me sembra che gli inviti del papa siano a costo zero per lui, ma non per gli altri che pagano decine di miliardi per i profughi, soldi che vanno anche alle attività umanitarie della chiesa che ci guadagna, e non siano per niente nel senso di costruire un Europa, mi sembra più un volerla distruggere. Come ben dice sopra Diocleziano, alla fine avremo 35 governi di destra, anzi di estrema destra in Europa. Forse è questo quello che vuole? Pensano di appoggiarsi al papa perchè non sanno come opporsi all’avanzata della destra?
Come europei si dovrebbero sentire offesi dai rimproveri del papa visto quello che fanno già.

Sandra

Il premio Carlo Magno sembra una clericalata in sé: nella lista dei premiati spiccano leader di partiti cristiani, da De Gasperi a Kohl alla Merkel passando per Blair, mentre sono assenti due grandi tedeschi come Brandt e Schmidt! Tra i cinque patrocinatori del premio, ci sono due re, Belgio e Spagna, e il granduca di Lussemburgo. Con tali premesse non c’è da stupirsi che il premio sia andato a Bergoglio.
Curiosità: per tradizione il premio viene consegnato il giorno dell’ascensione a partire dal 1950 (da quando cioè pio xii ne stabilì il dogma), e nel municipio di Achen. Quest’anno invece sono partiti tutti in pellegrinaggio a Roma: medaglia o corona, sempre a Roma.

Francesco s.

Che fosse un premio un po’ fasullo lo sospettato anche viste le precedenti assegnazioni, quindi conferma la mia ipotesi che la nomination del papa ci stava.

Sandra

Dopo un iniziale sostegno, la politica di accoglienza del governo Merkel non riscuote successo, e nei sondaggi si registra una forte flessione di chi non la vuole come candidata nelle elezioni del prossimo anno. Germania e Europa sono andati dal papa per cercare uno sponsor morale per le loro politiche, ma alla gente evidentemente non interessano i valori spirituali quando non hanno lavoro e si vedono minacciati anche nei valori civili: anche la percezione della possibile integrazione dell’islam in Germania è crollata nei sondaggi.
Alla fine le belle parole e i premi assegnati all’interno della cricca non convincono.

RobertoV

Sandra
Proprio oggi dicevano su Der Spiegel che secondo un sondaggio circa i 2/3 dei tedeschi non vogliono un quarto mandato della Merkel. Pochi giorni fa è stata criticata sulla politica di immigrazione internamente al suo partito, la CDU.
Le belle parole, se attuate, sarebbero un regalo alla destra xenofoba. la teoria è una cosa, la realtà un’altra.
Tra l’altro leggevo anche che parecchi immigrati tornano poi in patria delusi (un po’ come succedeva una volta con diversi profughi dall’est attirati verso l’ovest quando si scontravano con la realtà dell’ovest). Lo stesso patriarca Caldeo che avevo citato tempo fa diceva che è un errore incentivare a lasciare le proprie nazioni di provenienza, sia perchè la realtà è differente dalle illusioni, che per il fatto che diventa un regalo a chi li vuole cacciare dalle loro terre, indebolendo la resistenza.

Sandra

“secondo un sondaggio circa i 2/3 dei tedeschi non vogliono un quarto mandato della Merkel.”
A novembre erano la metà, per cui il premio di carlo magno non è servito a molto. Persino il partito bavarese associato con la cdu federale, la CSU, sta pensando di sganciarsi e candidarsi indipendentemente dallo storico alleato. E se i cattolici bavaresi sono indifferenti ai messaggio papali e ai premi di Carlo magno, figuriamoci gli altri!

dissection

@ Gualerzi: anche a me viene più o meno la stessa impressione; la superstizione sta vincendo sulla ragione in più parti e a più riprese, e non me lo so spiegare. Fobia collettiva da mancata fine del mondo nel 2012 e conseguente isteria da non-so-più-che-pesci-pigliare causa inaffidabilità di profezia, di qualunque religione faccia essa parte non importa, ma ora ci sentiamo tutti più dubbiosi e dobbiamo rinforzare la nostra fede, per quanto imbecille essa sia? Boh…
È che ho provato a buttare giù un per quanto discutibile “scenario emotivo” in cui certi ragionamenti potrebbero ritrovarsi, certo è che ultimamente sembra quasi vada di moda professare qualsiasi cosa ci possa essere di misterico, anche contro evidenza lampante del contrario, come ho avuto modo di sperimentazione di persona ad esempio con la fede nel frate purulento, e mia spiegazione delle prove contrarie, che puntualmente sono state rigettate, nonostante i dati alla mano.

bruno gualerzi

@ dissection
“(…) la superstizione sta vincendo sulla ragione in più parti e a più riprese, e non me lo so spiegare.”

‘Spiegare’ è una parola grossa, specialmente di fronte a problemi a loro volta talmente ‘grossi’…
tipo flussi migratori inarrestabili, a loro volta conseguenza di situazioni rese invivibili dalle mille contraddizioni ‘storiche’ che – anche in conseguenza della globalizzazione e della rivoluzione informatica – stanno presentando il conto…
che si potranno fronteggiare nell’immediato con soluzioni più o meno adeguate, ma che a tempi nemmeno tanto lunghi, presenteranno conti sempre più salati, e per questo sempre meno passibili di soluzioni razionali, di ‘spiegazioni’ nell’immediato razionali.
La causa di tutto ciò? Di fronte a questo quesito in questo momento storico io credo che le risposte parziali servano a poco, e anche se c’è il rischio reale di fuggire per la tangente ricorrendo ai cosiddetti ‘massimi sistemi’ (che spiegano tutto e niente, come tirare in ballo la natura umana, a sua volta per tante religioni riconducibile ad una qualche ‘peccato originale’, o, per altro verso, al fallimento di tante ideologie che franano sotto le loro contraddizioni)… un tentativo di allargare lo sguardo quanto meno al di là delle singole specificità, per esempio nazionali (Italia compresa), diventi indispensabile. Perchè è proprio su questo… su questo tirare in ballo i massimi sistemi, quelli che a loro volta tirano in ballo i quesiti esistenziali… che le religioni giocano in casa, per cui non bisogna lasciare loro il monopolio delle risposte. Come? Non vedo altra strada che far fronte col massimo impegno (e qui credo che UARR possa rappresentare a suo modo un punto di riferimento) a questa deriva populista denunciandola come la risposta peggiore possibile, perchè la più irrazionale, a tali quesiti.
Per venire al papa e al suo ruolo. Non credo serva più di tanto – come si fa da più parti, e come certamente è comunque indispensabile fare – porre in rilievo l’inconsistenza delle delle sue proposte e la sostanziale ipocrisia dell sue parole… perchè non basta. Come non basta rincorrere soluzioni più o meno miracolistiche e come tali delegate sempre più a figure carismatiche (i partiti politici presentano i loro simboli non più per richiamare i principi cui si ispirano, ma personalizzandoli proprio anche nei simboli), mentre è tutta una cultura – quella che ha le sue radici, pur con i suoi limiti e le sue contraddizioni, nell’illuminismo – che viene gettata alle ortiche. E con essa laicità e secolarizzazione. Battaglia persa? Forse, ma non intravedo altre strade.
E lo ‘scenario emotivo’ che descrivi efficacemente, credo sia un effetto di queste risposte lasciate al monopolio dei fideismi piuttosto che la causa.

RobertoV

Gualerzi
La maggioranza al parlamento europeo è dei popolari, cioè dei partiti cristiani, quelli che volevano le radici cristiane nella costituzione europea. Naturale che omaggino un papa.
Juncker è un cattolico popolare, anche Tusk, il presidente attuale, è un polacco cattolico (Polonia cattolica che rifiuta i profughi), tra i fondatori di Solidarnosch, la Merkel è dei popolari. Schulz è il presidente di questo parlamento a maggioranza popolare. Vai a vedere tutte le onorificenze che hanno accumulato, di che tipo sono. Sembra che cerchino di celebrarsi, farsi forza a vicenda, perchè non in grado di gestire la situazione attuale e combattere l’avanzata dell’estrema destra xenofoba.
Non credo sia un problema di crisi della secolarizzazione, ma delle istituzioni e della rappresentatività politica. Siamo nel mondo dei media dove l’apparire è più importante dell’essere.
Riguardo agli USA è un mondo dell’immagine, dove sempre avevano la fiducia nell’uomo forte, nel presidente: non mi sembra che personaggi come Trump siano poi così nuovi. Bush junior, quello che parlava con dio, non mi pare fosse molto differente ed aveva l’appoggio dei fondamentalisti cristiani. Negli anni ’80 gli americani avevano votato per Reagan, un attore.

RobertoV

Reagan che nei suoi discorsi definiva l’URSS l’impero del male, cioè utilizzando una terminologia cristiana ed aggressiva (vedi la politica che poi ha attuato, sia in Europa che in Sud America).
Ci siamo illusi con Obama che la mentalità fosse cambiata, Trump ci risveglia dalle illusioni.

bruno gualerzi

“Non credo sia un problema di crisi della secolarizzazione, ma delle istituzioni e della rappresentatività politica”

Ma la crisi delle istituzioni e della rappresentanza politica, da cosa dipende se non dal fatto che non sanno veramente come fronteggiare situazioni sempre più ingestibili… e non si tratta certo solo dei governi e dei partiti cattolici, perchè la destra xenofoba si sta diffondendo anche nei paesi non cattolici, o comunque ritenuti più ‘laici’. E che la crisi della secolarizzazione ne sia una causa o un effetto, di fatto la secolarizzazione sta arretrando su tutti i fronti… e non è un caso che le religioni, la cultura religiosa (quale che sia la forma che assume) sta riprendendo vigore. Quale che ne sia la forma, perchè non necessariamente si incarna solo nella chiesa romana, e comunque non certo per le sue proposte concrete di soluzione dei problemi, ma per ciò che per tanti sembra pur sempre rappresentare: un’istituzione più affidabile come alternativa alla crisi delle istituzioni ‘laiche’.
Certo, come dici, per il fatto che l’apparire è più importante dell’essere… ma la secolarizzazione, meglio i suoi ritardi spesso sottaciuti, non ha niente da rimproverarsi per questa situazione?

gmd85

@bruno gualerzi

Però è anche vero che a fronte di un arrancare della secolarizzazione si assiste a fenomeni che dovrebbero indicare un dato positivo, vedi le unioni civili, seppur ci si è arrivati diversamente da come si era previsto. Ciò che tempo io è che si creino sacche di de-secolarizzazione. A livello più globale sappiamo, almeno noi, che il Bergoglio costituisce un’azione di marketing. Dubito poi, che l’opposizione a tematiche come i dritti civili sia di natura esclusivamente morale/filosofica, ma che sia sintomo di una certa paura di non avere più la presa di una volta. E se non si ha presa, o ci si affida ai poteri o ci si adegua.

bruno gualerzi

@ gmd85
Io parlo di una tendenza, che tra l’altro, come tale e con questa rapidità, è un fatto abbastanza nuovo, ma che ha il suo retroterra in secoli di prevalenza del pensiero magico religioso che la modernità – almeno per ora – non è riuscita a superare. Non a caso c’è questa diffusa ‘ricerca delle radici’, cristiane o ‘pagane’ che siano, e comunque una rivalutazione della tradizioni, di ideologie che sembravano ormai condannate definitivamente dalla storia (fascismo e nazismo), populismi e xenofobie, che non risparmiano certo nemmeno gli USA (v. Donald Trump). Si potrà dire – come molti dicono – che sono, in alcuni caso fenomeni folcloristici più o meno sempre esistiti, in altri reazioni locali, legate a situazioni specifiche (‘sacche di de-secolarizzazione’, come, se ho capito bene, le definisci tu) proprio di fronte all’avanzare di una secolarizzazione che comunque continua: può darsi, ma intanto bisogna fare i conti con questa tendenza, che, se sottovalutata, sarà difficile contrastare. In ogni caso partiti dichiaratamente xenofobi, alimentati da populismi e nazionalismi di varia natura, si formano un pò ovunque ed è arduo pensare, almeno a tempi brevi, che la secolarizzazione possa esercitare un freno efficace.
Gli esempi che riporti tu (unioni civili e altre conquiste laiche come in Italia, e prima altrove) a me sembrano costituire, più che novità, residui di rivendicazioni laiche del passato che non sono certo in grado di interrompere una tendenza di segno nettamente contrario.
In quanto al papa… che si tratti di un’azione di Marketing (che cosa non lo è oggi?), a mio parere invece di costituire un limite è il segno della capacità della chiesa di adeguarsi (apparentemente) ai tempi. Il disegno ‘francescano’ – più avveduto in questo del ceto politico – consiste proprio nel cavalcare un disorientamento sempre più diffuso… se non proprio globale (non so cosa potrà succedere nei cosiddetti paesi emergenti), certamente nei cosiddetti paesi del ‘primo mondo’. Come ho richiamato in un precedente commento, in ogni caso c’è il recupero da parte della chiesa romana di un prestigio che era calante… e, ripeto, il fatto che si tratti di marketing, basato quindi più che altro sull’immagine, al di là di immediati risultati concreti, risponde perfettamente al bisogno crescente di ‘spiritualità’, comunque intesa, ciò che costituisce da sempre la forza della religione. Oggi questo bisogno – quale che sia il modo di manifestarsi, fanatismi compresi, anche come ‘risposta’ al fanatismo islamico – a me sembra sempre più percepibile.
Le cause? I rimedi? Ho provato ad accennarvi in un intervento precedente… ma personalmente più che accennarvi non saprei proprio… a che santo votarmi 🙂

dissection

Gmd, Gualerzi.
Quello che tu temi, le sacche di desecolarizzazione, a mio parere ci sono indizi che esistano già: non in senso organico, ben si intende, quanto più a un livello di inconscio collettivo: il fatto ad esempio di contrapporre estremismi di natura ideologica & religiosa con estremismi di segno uguale & contrario, senza intendere l’inutilità di questo atteggiamento, ne è chiara dimostrazione; l’immobilismo e, forse, con Gualerzi, l’incapacità delle dirigenze, fanno il resto. Un umanità che, per biologia o per abitudine, cerca sempre & comunque la risposta facile al posto di quella giusta qualunque essa sia (volendo con questo indicare più un “mainstream” emotivo che razionale, come tentavo di esprimere più sopra), in frangenti storici come quelli che stiamo attraversando, sembra non accorgersi di ripetere errori che essa stessa condanna quotidianamente, e che addirittura scambia, a mio avviso, con “rivendicazioni” di “diritti sacrosanti” a rispondere al fuoco col fuoco che non solo non portano da nessuna parte ma sicuramente sono controproducenti sia sul breve che sul lungo periodo. Senza pensare né accorgersi della soluzione che potrebbe rappresentare la laicità, se questa fosse implementata a tutti i livelli sia della società che della politica con tutti gli aspetti economici ecc. che ne deriverebbero, se solo i poteri, stabiliti o meno, avessero la capacità di vedere un centimetro più in là del proprio naso. Abbiamo a disposizione qualche millennio per osservare gli effetti? Ovviamente no, resta il dubbio che, come suggerì qualcuno, insegnare la storia nelle scuole per non ripetere gli errori del passato sia inutile, visto che si continuano a ripetere a intervalli sempre più stretti, purtroppo, a quel che è dato di vedere.

gmd85

@gualerzi

Ma infatti penso che la chiesa stia attuando proprio questo meccanismo. Non mi stupirei se, fra qualche anno, avessero la faccia tosta di dire che hanno favorito l’approvazione delle unioni civili, come hanno fatto con il disgelo Cuba-USA. Ovvio che non possono schierarsi di punto in bianco.
Quanto alla ricerca della dimensione sacro-mistica-spirituale, si, è vero che sembra rifiorita, ma mi sembra meno attaccata alle “logiche” della dottrina vera e propria. Poi ci sono gli irriducibili da ascrivere nei fenomeni di populismo e xenofobia e per questo punterei il dito sulle sinistre che, vuoi per buonismo (vero o pubblicitario) vuoi per logiche di mercato non proprio regolari (vedi il caso delle cooperative) hanno gestito il fenomeno migratorio in modo pessimo, favorendo, di conseguenza, i rigurgiti die strema destra.
@dissection
Certo. Io pero parlavo proprio in senso organico. sacche che scoppiano quando si parla di crocefissi, per esempio. O come nel caso della gita di stampo confessionale. Perché quando si parla di tempi più ampli i pareri cominciano a essere contrastanti.

dissection

Gmd
Dici che certe espressioni siano risultato dell’organicità, checché io possa dirne, di codeste sacche già più o meno fisicamente esistenti, più in occasione di eventi a esse sgraditi e meno nei quieti intervalli tra l’uno e l’altro di questi ultimi?
E che la loro organicità risieda paradossalmente nella loro non-organizzazione? Potrebbe spiegare molte cose… in ogni caso, rimangono fenomeni che si esplicano a livello emotivo, sempre su scala sociale, si intende: per altri suggerimenti, ti ascolto. In risposta a Bruno, mi sento di dire che se la secolarizzazione ha qualcosa da rimproverarsi, questo sta nella sua stessa coerenza, ossia, in massima parte, in quel meccanismo per cui ci si controlla nella proposizione di istanze alle quali si ha paura che vengano tacciate di razzismo e compagnia cantante. Se mi sono spiegato. Bisognerebbe imparare, forse, un po’ più di disinvoltura nei propositi, per non dire negli argomenti.

gmd85

@dissection

Esatto. E sono spesso i peggiori. Individui che esplicano la lor religiosità solo nell’imporre e nel dettare divieti. Chiamiamolo pure microfanatismo, ma sempre fanatismo. E si esplica quando si toccano questioni che hanno poco a che fare con la spiritualità in senso stretto, ma con un’esteriorità fine a se stessa. Sono convinto che tanti qi quelli che vogliono tenere appeso il crocefisso, per esempio, non siano proprio delle cime o degli individui integerrimi e votati all’aiuto del prossimo.

RobertoV

Gualerzi
Perché identifichi crisi delle istituzioni, crisi della rappresentatività politica con crisi della laicità e della secolarizzazione?
Proprio nel discorso per il premio sono stati citati certi personaggi del passato tipo Adenauer o De Gasperi, quando le istituzioni sembravano solide, eppure la secolarizzazione e la laicità erano più arretrate ed erano personaggi cristiani, anzi cattolici. Anche allora c’era il riferimento a personaggi “forti”, di riferimento. Non mi pare, quindi, una cosa nuova che si cerchino dei personaggi “forti”.
Poi questa ricerca dei personaggi “forti” mi sembra più una ricerca mediatica che reale e c’è una tendenza a bruciarli più rapidamente un po’ come nello show-business: guarda il caso di Obama. Anche la Merkel è in caduta, anzi direi che lo è già da anni. Ed anche tra la destra che avanza non mi pare che vi siano dei personaggi così carismatici. Le ideologie erano solo nascoste, non sconfitte, ci si è illusi che ciò fosse avvenuto, anche perchè non abbiamo mai voluto fare i conti veramente con esse.
E nel caso del papa al di là del successo mediatico che cosa resta? Quanto lo segue veramente il “suo popolo”? Alla fine molti cattolici votano per altri e si muovono in contrasto con quanto dice. E’ riuscito a far aumentare i suoi fedeli? E’ riuscito a riempire le chiese? E’ riuscito a convincere ad accogliere ed aiutare di più i profughi? Non mi pare visto quello che succede per esempio in Polonia, in Austria, nella stessa Italia, in Croazia, in Germania, ecc. Alla fine gli stessi popolari si stanno distanziando nei fatti. Ed anche sulle libertà individuali e la laicità mi sembra che ne abbiamo di più rispetto all’epoca di Adenauer o De Gasperi. La stessa questione delle unioni civili fino a qualche anno fa sarebbe stata impensabile. Ho visto che anche in una roccaforte cristiana come l’Uganda incominciano a porsi il problema del controllo delle nascite ed anche in vari paesi del terzo mondo vi sono state decisioni in contrasto con le religioni.
Se mai dal punto di vista laico c’è una certa delusione rispetto alle attese, cioè che certi cambiamenti vanno ancora difesi e che quelli auspicati non sono arrivati o richiedono troppo tempo e che le religioni abbiano accettato la loro secolarizzazione, mentre in realtà stanno combattendo contro di essa e stanno cercando di nasconderla, appoggiandosi a media e potere. Ci siamo illusi di non dover combattere più.

bruno gualerzi

“Perché identifichi crisi delle istituzioni, crisi della rappresentatività politica con crisi della laicità e della secolarizzazione?”

Risposta rapida, perchè immagino il post stia per chiudere. Se si presenterà l’occasione entrerò nei dettagli del tuo intervento.
La crisi della laicità per me ha radici strutturali che la situazione attuale fa solo emergere in modo particolare… e che adesso non richiamo qui (l’ho fatto anche nel blog più volte). Nella situazione attuale, dove la crisi delle istituzioni è determinata da fattori legati alla crisi degli ormai ‘globalizzati’ modelli di sviluppo, si è creata una situazione di insicurezza, di sfiducia nelle istituzioni, che ha aperto la strada alla ricerca di alternative spesso trovate in quelle situazioni del passato che richiami… non tanto nei contenuti (giustamente molte conquiste laiche allora erano ancora al di là da venire), quanto nella speranza riposta come allora nelle soluzioni miracolistiche. E in questo clima la ‘cultura religiosa’ – se così la vogliamo chiamare – ha trovato nuova linfa. Che ha ridato fiato (e qui torno al ruolo dell’immagine), sia alle religioni tradizionali che hanno saputo ‘aggiornarsi’, sia a religioni arcaiche, pure aggiornate e comunque…direi soprattutto… a forme politiche che sembravano superate , come populismi e nazionalismi. Oltre che a richiami ossessivi a ‘radici’ e a tradizioni varia. Diverse nella forma, ovviamente, ma non nella sostanza. Ora, non bisogna intendere la secolarizzazione solo con riferimento alle religioni istituzionalizzate (che comunque in questo clima trovano condizioni favorevoli) ma anche, e in questo caso direi soprattutto, a quelle scelte irrazionali (vissute ‘religiosamente’ proprio in quanto irrazionali) che stanno alimentando sempre più consistenti movimenti…diciamo genericamente di estrema destra.
Quindi, sintetizzando, schematizzando, diciamo che mentre tu poni l’accento sul fatto che rispetto al passato la secolarizzazione ha fatto molti passi avanti con conquiste considerevoli (e questo è indubbio), personalmente temo che queste conquiste non siano in grado di combattere efficacemente questa deriva… diciamo anti illuministica.
Punti di vista diversi, evidentemente, ma credo più che legittimi entrambi.

Engy

la clericalata riguardante il Comune di Venezia che ha sottoscritto un accordo con il patriarcato cattolico per il restauro del Tempio Votivo del Lido, e visto che è ricorrente come tema, quindi in generale chiedo: in uot sens?
Scusate l’ignoranza crassa imperdonabile e inammissibile , ma codeste cose non sono sottoposte a leggi e regolamenti e concordati vari?
Quindi, lasciando stare il fatto che il patrimonio artistico di ispirazione religiosa E’ appunto patrimonio artistico (e che patrimonio, a detta dei competenti in materia), in che senso è una clericalata?

gmd85

@E.n.g.y

Potrei sbagliarmi, ma se si parla di intesa, penso si siano aggirate le vigenti leggi in materia, probabilmente per poter accedere a fondi non dedicati a questo scopo. E se questi fondi dovevano essere usati per altri scopi, eccoti servita la clericalata, patrimonio artistico o no.

Engy

grazie gmd85,
quando mi capisci e mi rispondi pertinentemente, quasi quasi ti amo 🙂

Engy

Acseee ! 🙂 … io invece sono impertinente … ogni tanto ….:-)

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