E dopo anni, battaglie, rimpalli, emendamenti sui segni zodiacali, canguri carpiati e chi più ne ha più ne metta, anche l’Italia si è dotata di un minimo di normativa atta a regolamentare la omoaffettività. Un minimo, per nulla scontato nemmeno quello, ma che comunque tra conte parlamentari e accuse reciproche, tra una cesoiata fra Senato e Camera, rispetto al ddl Cirinnà “doc” è comunque un compromesso. La legge riconosce infatti le unioni civili come “formazioni sociali specifiche” (e invece era un calesse), con importanti diritti e doveri assistenziali e patrimoniali, ma lascia fuori, e ben lontano, tanto l’auspicabile matrimonio egualitario quanto la stepchild adoption e l’omogenitorialità nel suo complesso.
Ma tempo e luogo di commentare e seguire gli sviluppi, anche tribunalistici, di questa anelata normativa ce ne sarà ancora per molto. Piuttosto, colpiscono le immediate reazioni, soprattutto di coloro che hanno sempre dichiarato esserci cose ben più importanti del matrimonio gay e che invece adesso ne sembrano ossessionati. Tempo 24 ore e già era pronto il lancio della campagna per un referendum abrogativo per parziale incostituzionalità (tra i promotori, il fiore fiore del progressismo illuminato: Roccella, Quagliariello, l’inevitabile Giovanardi, Gasparri e Malan tra gli altri).
Ma ancor prima tuonavano le reazioni delle gerarchie ecclesiastiche. Dal simpatico folklore del parroco molisano che ha suonato le campane a lutto e ha affisso manifesti funebri in memoria del matrimonio e della famiglia (situazioni che vive proprio di persona, un parroco) al trasudante amor cristiano del vescovo di Ferrara. Che, con una logica di pongo, accomuna l’omicidio Varani alle unioni civili. Entrambi “espressione incondizionata dei propri istinti e dei propri desideri, a cui questa società si dispone a concedere ogni riconoscimento civile e giuridico”. Oh, abbiamo depenalizzato l’omicidio e non me n’ero accorta. Saranno contente anche parecchie famiglie “tradizionali”, allora.
D’altronde non è andato in porto il progetto di Bagnasco , che aveva chiesto a gran voce di imporre il voto segreto e invece si è ritrovato con l’esecutivo che ha posto la fiducia. Confortante comunque sapere che, casomai ci venissero a mancare esperti di dinamiche parlamentari, possiamo sempre contare sui cardinali. Anche Galantino, prima ancora del voto, ha sprizzato umana comprensione da ogni poro: “Una sconfitta per tutti”. Ma forse invece che da capo della Cei parlava da famiglia arcobaleno.
Consoliamoci, comunque. Per non stravolgere una qual certa immagine patinata e soprattutto per riprendere saldamente i titoli di testa, con annuncio shock e rullo di tamburi la Chiesa apre alle donne. Qualche segnale importantissimo c’era in effetti già stato. Parallelamente infatti alla “carta bianca” che Bergoglio avrebbe dato al portavoce del Familiare Day, il buonMassimo Gandolfini nella “lotta ai gay” (fa pure rima), una rivoluzione avveniva nella carta stampata.
Il quotidiano della Sede, L’Osservatore Romano, trasformava infatti il suo inserto femminile “Donne, Chiesa, mondo”. Non solo con una nuova veste grafica ma anche con un “potenziamento di pagine notevole, da quattro a quaranta, tutte a colori”. Come ha entusiasticamente commentato Lucetta Scaraffia, coordinatrice dell’inserto. Che parla anche di piena valorizzazione del ruolo della donna all’interno della Chiesa cattolica, “via dagli ultimi banchi”.
Wow. Trentasei pagine in più e già impallidiscono un passato e un presente che sembrerebbero dire altro. E quindi ecco lo scoop del giorno, “le donne nella chiesa potrebbero sposare e battezzare”, leggo nella veloce e preziosissima rassegna stampa che mi offre il bar di fiducia.
Poi, a ben vedere, la gran notizia è che Bergoglio prevede di istituire una commissione che approfondisca la questione del diaconato femminile nella chiesa primitiva e ne studi la possibile applicazione come risorsa per il presente. Insomma, per ora non se ne parla. Anzi, si dice piuttosto sia un mandato per il suo successore.
In ogni caso l’accesso delle donne al diaconato, fermo restando tutto il resto (e su tutto il resto si potrebbero scrivere, e si sono scritti, volumi) più che una promozione sul campo sembrerebbe un tentativo di supplire alla ormai conclamata carenza di risorse disponibili, soprattutto se di sesso maschile. A ogni modo, al di là delle tempistiche da calende greche (“possibilità per oggi” mica tanto, insomma), ci rassicurano gli stessi cardinali che tanto non se ne farà niente.
Ma comunque è bastato per riavere appieno l’attenzione osannante dei media e sentire di nuovo parlare di aperture, rinnovamento, accettazione dell’altro. Sempre che l’altro sia formalmente probo, uomo e ovviamente etero. In ogni caso ci penserà la nostra classe politica a mettere in pratica gli anatemi già lanciati e a ostacolare l’attuazione e soprattutto il miglioramento di questa freschissima normativa che qualcosa, comunque e finalmente, migliora. Ma non tutto e non abbastanza.
Se è vero che si giura sulla Costituzione e non sul Vangelo, se è possibile essere cattolici nel privato e laici nella funzione pubblica, allora è il momento buono per ricordare come esista un articolo 3 che ci vede tutti, ma proprio tutti, uguali.
Adele Orioli
Articolo pubblicato sul blog di MicroMega il 15 maggio 2016.
Articolo godibilissimo in una situazione non proprio tale. E lontano dalla chimica, soprattutto. 😉
Che la chiesa promuova,no, le donne a diacond mi lascia indifferentissima. Nel senso che proprio non li considero. Unico vero grande immenso problema e che una notizia che dovrebbe riguardare i cattolici ha aperto i TG Rai e i principali giornali italiani
«… Unico vero, grande, immenso problema è che una notizia che dovrebbe riguardare i cattolici ha aperto i TG Rai e i principali giornali italiani… »
Come la battuta sugli animali e i vicini. Ogni giorno ne ha una nuova, sempre più banale, e tutti i media giù a commentare cercando di spremere quel poco di succo di rape che vogliono vederci.
Mi pare che il Banale sia molto ingrassato dal giorno del suo insediamento. Mangia troppi baci perugina? Se non li mangia perde l’ispirazione? Qualcuno gli suggerisca di continuare a leggere i bigliettini – ormai siamo rassegnati – ma faccia mangiare i cioccolatini a Bagnasco…
Quella sugli animali è davvero pietosa ma mi sono persa quella sui vicini.
Erano collegate Mafalda, e se ha ascoltato solo la considerazione sugli animali non puo’ comprendere.
E devo dire che, sul punto, concordo in pieno con lui, anche perchè è sotto i nostri occhi, se solo volgliamo vedere: animali sempre più sacri, anche quando imperfetti, anche quando malati, esseri umani, esseri umani ultimi, perfetti invisibili.
Ricordavo la parola “prossimo” al posto di “vicino”. Fa parte della stessa bergoglionata. Spero ci sarà un articolo in futuro su questa monumentale “stravaganza” del gesuita e per adesso lascio stare per non andare fuori tema.
Daniele
Capita a tutti, anche al papa ovviamente, di dire cose di buon senso. Anche io basisco continuamente su come vengono trattati gli animali in casa da gente che se ti prende un infarto in strada manco chiamano l ambulanza, solo contestato che non e possibile dare spazio a
Esagerato a quello che fa la chiesa.
Ogni tanto ne dice una di buon senso, ma sono cose normali, che potrebbe dire chiunque.
Ma neanche tanto di buon senso. Ha concluso criticando l’attaccamento ai beni materiali. Toh, non mi sembra che la sua istituzione si così distaccata.
http://www.lercio.it/ritrovato-in-autostrada-il-cane-di-papa-francesco/
Diocleziano,
e se oltre ai cioccolatini il Banale ascoltasse EELST?
Sai quella canzone dove dice donna (o donnetta?) volante pericolo costante? Perché parla anche di gatti e vicini:
Intanto il vicino, affacciatosi sul giardino, dice: “Restituiscimi i miei gatti, ladro”.
Daniele,
proprio sotto gli occhi del papa c’è chi a vicini, gatti e bambini preferisce un attico.
Daniele
Quanti luoghi comuni. Guarda troppo la televisione.
Ma come un buddhista che si lamenta della sacralizzazione degli animali?
Vi sono religioni basate su questo e la colpa non è certo della modernità.
Cavalli o cani idolatratati in passato mai successo?
Nella bella società del passato si spendeva tanto per le pensioni, l’assistenza sociale e le cure agli ammalati?
Se le fa così, schifo il presente, può sempre provare la “maggiore” sensibilità umana dell’ottocento per esempio (quella reale, storica, non quella propagandistica).
Notare come il gesuita riveli sé stesso definendo donnette addirittura chi come lui ha scelto i voti. Un ometto misogino, insomma, al di là del marketing.
@Mafalda Il fatto p che noi guardiao alle diaconesse, poi succedono in politica cose gravissime sul piano del costume (non credo infatti sposterà una virgola praticamente) come la campagna demografica intrapresa da Lorenzin. Un pò come dire la religione è l’oppio dei popoli sia che siano a favore che contro
@Mafalda
Volendo qui https://liberelaiche.wordpress.com/2016/05/15/la-ministra-lorenzin/
Tiziana
Delle diaconesse non m’importa granché, se non per il fatto che l’apertura alle donne da parte di una setta profondamente misogina denoti insicurezza, come quando nell’esercito romano fecero arruolare gli stranieri. Mi preoccupa un po’ quella che potrebbe essere la risposta di molte donne che vedrebbero in questa “carica” un ruolo di potere col quale far la morale alle altre donne facendosi forti delle stupidaggini maschiliste contenute nella Bibbia.
Sulla Lorenzin, che dire? Ora pare che l’obolo per il primo figlio raddoppiera: è il modo di fare di questo governo, fare la carità invece di creare strutture solide (agli insegnanti regalano 500 euro! Poi se vai a lavorare gratis per tappare i buchi, quello non viene considerato), in perfetto stile cattolico-assistenziale.
Diàconati e sii sottomessa.
Aiorama (scusa il minuscolo)
Non sarebbe una cattiva idea se gente come me o Tiziana si diaconasse proprio perché non ci si sottomette. Ma non credo passeremmo gli esami…
Scusa Mafalda,
ma chi ce lo dice che tu e Tiziana non vi sottomettete?
Me pari davero come quelli che dicono “perchè IIIO sono onesto, IIIO!!”
@ mafalda
“(…) l’apertura alle donne da parte di una setta profondamente misogina denoti insicurezza…”
Più che insicurezza (che comunque va sempre di pari passo con i cambiamenti) credo si tratti più semplicemente di una tappa di quegli adeguamenti ai tempi che la chiesa ogni tanto, per non sparire dalla storia, è costretta a fare. Che siano veri cambiamenti o finti tali… resta sempre il fatto, sempre più sconcertante (per quanto mi riguarda anche odioso) di ritenere ‘rivoluzionari’ – da parte di chi un minimo di conoscenza della storia della chiesa dovrebbe averla (pazienza per il semplice fedele) – questi adeguamenti, mentre, al contrario, si dovrebbe metterne in luce l’ipocrisia di fondo. Come il ‘chiedere scusa’, quando proprio non può più farne a meno, per gli ‘errori del passato’ (alcuni per la verità anche recenti, come la pedofilia).
In merito all’apertura alle donne… da quanto tempo circola la facile profezia che – prima o poi – anche su questo piano la chiesa (in questo caso cattolica) finirà per ‘aggiornarsi’? Con la dovuta cautela e oculatezza, per salvare capra e cavoli (tradizione e novità), e soprattutto – in questo momento particolare – approfittando del consenso che, qualsiasi cosa dica o faccia, vine assicurato al Francesco. Che così, tra l’altro, potrà contrabbandare come cambiamento anche ciò che non è, o lo è per non compromettere troppo il proprio ruolo di ‘autorità morale’.
PS. In queste situazione scatta sempre il meccanismo del ‘bicchiere mezzo pieno’…
da due opposti punti di vista (per tanti anticlericali come dimostrazione, sempre auspicata, della crescente debolezza della chiesa; per tanti laici come novità da salutare comunque come fatto positivo…
o ‘bicchiere mezzo vuoto’ (per quanto mi riguarda – ovviamente in quanto ateo, e convinto anticlericale – per questo ulteriore ‘trucco’ in grado di far recuperare alla chiesa una credibilità declinante).
Diciamo che ‘la verità sta nel mezzo’? Per banale che sia, quando c’è comunque il rischio di ‘rovesciare il bicchiere’… diciamolo pure 🙂
@E.n.g.y
Ti brucia?
@bruno gualerzi
Ieri avevo parenti a casa. Di quelli un tantino addentrati nell dinamiche vaticane, per la presenza di un monsignore in famiglia. Bene, mi hanno raccontato una porcata dopo l’altra, soprattutto sulle dinamiche di nomina alle varie cariche. Peggio della peggior politica. In tutto questo le donne, temo, rischiano di essere trattate come le valette di Berlusconi.
Engy
Io non sono cattolica e questo fin dalal nascita.
Comunque sono nata nel ’57 e pur faticando e pagando prezzi non ho abbassato la testa davanti a nessuno. Sarei più ricca sicuramente,ma sonolibera. Figurati se mi faccio mettereilmorso dal papa che, detto per inciso, non èmanco un uomo attraente
DIORAMA non AIORAMA E’ un delta!
Usate gli occhiali da lettura.
Tiziana,
stavo facendo dell’ironia (senza faccina esplicativa, è vero, grave mancanza …) su questa affermazione – tanto categorica quanto inverosimile – fatta da Mafalda, che non si è limitata a parlare di se stessa (al limite, ma molto al limite), ma coinvolgendoti, sulla base di quale conoscenza “vera” poi non si capisce…
E scusami, mi sembra anche banale star qui a spiegare, ma frasi – SOLENNI e categoriche e che pretenderebbero di non lasciare spazio al minimo dubbio – del tipo “non ho abbassato la testa davanti a nessuno” o “sono libera”, al pari appunto di quella che ho tirato in ballo io (perchè iiiio sono onesto, oppure iiiio non ho MAAAAI accettato compromessi) sono infantili e ridicole, soprattutto da parte di chi ha la pretesa del quasi-monopolio della razionalità e della oggettività. Prima o poi l’asino casca, PER TUTTI, LA VITA E’ un compromesso perenne, altro che balle, e la testa la pieghiamo tutti, magari non tutti di fronte al papa, ma la pieghiamo.
Lasciamo queste frasi ai divi e divette dei rotocalchi, quelli che dicono anche l’altra frase agghiacciante “iiiio rifarei tutto, non mi pento di niente”.
ma cosa mi deve bruciare @gmd85, il confronto tra l’idea che mi sono fatta di esseri virtuali che magari dicono l’opposto e si presentano all’opposto di quel che sono (e questo vale naturalmente anche per me)?! e … che cosa? quello che scrivo qui, il modo in cui mi presento qui o quello che sono realmente???
Mancano due elementi fondamentali per questo eventuale confronto che porterebbe, per te, a una sicura “bruciatura” mia: le “vere” Mafalda e Tiziana.
Tzè, quello che mi tira in ballo le fallacie logiche a ogni piè sospinto!
@Gmd85
“In tutto questo le donne, temo, rischiano di essere trattate come le valette di Berlusconi.”
Visti i gusti sessuali prevalenti nel clero, questo e’ il rischio minore.
Gualerzi
Il suo ragionamento è condivisibile, io ho accolto la notizia del futuro diaconato femminile con ottimismo, gli scettici non ci vedono nulla di nuovo. Diciamo che solo l’intenzione di aprire alle donne è sintomo di debolezza ed è vero che il colosso vaticano ha i piedi d’argilla e resta in piedi grazie alle TV e alle elargizioni in denaro sempre più indigeste ai cittadini. Condivido il disgusto per coloro che potrebbero smascherare le finzioni del gesuita e non lo fanno.
Angelo
È davvero scandaloso!
Engy
Se mi conoscessi sapresti che non sono capace di obbedire (anche se spesso sarebbe facile), non so tu.
@Bafalda
Non e’ scandaloso e’ irritante.
Gualerzi
E’ un’apertura mediatica come quella sui gay.
Hanno indetto due concili sui gay e non se ne è fatto niente, solo qualche parola conciliante niente di più e si vede l’atteggiamento reale con la legge sulle unioni civili.
Anche per le donne ha solo promesso di parlarne. Alla fine vi sarà il nulla di fatto che verrà celebrato dai cortigiani come un cambiamento epocale. Sono le finte concessioni di un imperatore per tenere a bada il suo gregge, imperatore che non può concedere nulla perchè la chiesa cattolica è irriformabile. Non a caso anche sotto di lui delle suore sono state ridotte allo stato laicale e punite proprio per aver osato celebrare delle messe.
Al massimo promuoveranno delle serve ad un livello superiore.
E’ comunque significativo il commento della Scaraffia che si tradisce e riconosce il ruolo subalterno della donna dopo che in passato avevano sempre negato che la donna fosse ai margini nella chiesa cattolica.
Anche in campo protestante pur con una differente struttura gerarchica, democratica, con la partecipazione diretta dei fedeli alla stessa gerarchia, hanno faticato ad arrivare a concedere spazio alle donne. Che possibilità ci sono per una setta che dichiara apertamente che non è democratica e che mai lo sarà ed in cui i fedeli non votano, non decidono sulla loro gerarchia?
A 50 anni dal concilio vaticano II tanto osannato, è cambiato veramente qualcosa nella chiesa cattolica?
@E.n.g.y
No, manca che tu la smetta di fare la stupida. Tu dici di non poter fare confronti fra le vere Mafalda e Tiziana e quelle che quo scrivono, ma presumi che ciò che scrivono non sia poi tanto veritiero. Non rientri neanche nel campo delle fallacie, ma del pregiudizio, mossa dalla smania di trovare difetti in chi commenta. Quindi, al solito, errore tuo.
Anzi, ci rientri: ad ridiculum, ad personam, avvelenamento del pozzo. Sei una fuoriclasse, accidenti. Tu puoi dire di non esserti mai sottomessa? Se no, prendere in giro chi può farlo non è maturo.
@E.n.g.y
Suppongo che quello che scrivi qui sia tutto inutile.
Engy
Solo spiegato che tutto può succedere ma difficile che capiti l inchino al papa
gmd,
tutti i giorni – ma proprio tutti – IO mi sottometto a qualcuno o a qualcosa.
adesso l’argomento è l’apertura alle donne da parte della chiesa cattolica.
Ma a te personalmente Roberto V chettifrega?
Non ti basta, non “vi” basta la denuncia sui privilegi e sull’interferenze della Chiesa? di quello che fa, delle aperture o chiusure, chevvifrega?
Proprio vero quello che ho sempre sostenuto: quando anche la chiesa fosse definitivamente messa al suo posto, l’uaar continuerebbe ad esistere e continuerebbero gli articoli sbeffeggianti sulle clericalate.
Engy
Non ce ne fregherebbe se alla cosa non venisse dato tutto questo spazio sui media e da parte dei politici. Se il personaggio non venisse additato come riferimento morale, politico e sociale. Se in Italia non vi fossero donne e uomini cattolici che sono legati o influenzati da quanto dice. E se la chiesa non venisse vista come riferimento per tutti, non solo per i cattolici e non avesse la pretesa di parlare per tutti. Non mi sembra che il mondo della chiesa cattolica e dei cattolici sia un mondo isolato, separato dal resto della società. Si è mai chiesta perchè la situazione della donna in Italia è così arretrata? Chi dobbiamo ringraziare?
E’ lei che ha problemi e le da fastidio che si commenti e critichi la chiesa e passa il tempo a contestare gli altri: ma non è lei che dice in continuazione che si devono accettare le idee degli altri?
@ Engy
“Proprio vero quello che ho sempre sostenuto: quando anche la chiesa fosse definitivamente messa al suo posto, l’uaar continuerebbe ad esistere e continuerebbero gli articoli sbeffeggianti sulle clericalate.”
Tu intanto… per non continuare a sbeffeggiarla … informaci quando la chiesa “sarà messa definitivamente al suo posto”.
Gualerzi
La chiesa si “sbeffeggia da sola”. Pensare che nel 2016 un gruppo di potere consistente della società si pone il problema se mantenere l’esclusione delle donne dal potere …. Non si trattasse della chiesa un partito del genere altro che sbeffeggiato: sarebbe subissato di cause sindacali, sarebbe ridotto ai margini della società e ridicolizzato. Ed invece pretende di essere riferimento della società, si permette di giudicare la società e non sta certo al suo posto come abbiamo visto anche ieri con le dichiarazioni di Bagnasco e controllo diversi politici e leve economiche (vedi oggi l’intervista su Repubblica sulla finanza cattolica). E purtroppo ha un seguito di cortigiani che dipendono da lei.
Cosa succederebbe se la FIAT si ponesse il problema se accettare donne dirigenti o nel consiglio di amministrazione? Per Engy come al solito il problema sono le critiche, non la sostanza, cioè il perchè.
@E.n.g.y
Problema tuo se ti sottometti. Sempre che tu non ne goda. Liberissima di farlo. Ma non si parlava della vita di tutti i giorni. E comunque, c’è chi non si piega, ti piaccia o meno.
Del diaconato femminile poco import, è loro dottrina. Si critica l’ennesima presa per i fondelli. Che tu non cogli, come al solito.
Ma, Adele Orioli è sempre da leggere.
Io sono molto contrario all’apertura alle donne: gli apostoli di Gesù erano tutti uomini.
Ed erano pure tutti ebrei. 🙂
A quando il primo papa ebreo dopo secoli, anzi millenni?
C’è stato San Pietro. 🙂
Frank
Appunto, da allora sono passati secoli, anzi millenni. Ho scritto male, intendevo il primo dopo tanto tempo. Quando c’è stato l’ultimo papa ebreo?
Dubito che da quando la religione cattolica ha preso il potere ve ne sia stato uno.
RobertoV, che tu lo sapessi non mi meraviglia, l’importante è ricordarlo ai cattolici (spesso smemorati o ignoranti) che il loro messia e gli apostoli erano ebrei, non ti puoi immaginare le facce fanno quando mi domandano: “se sono favorevole all’esposizione del crocifisso nei luoghi pubblici statali” ed io gli rispondo: “che non è un problema perché non sono antisemita”, ad alcuni di loro per poco non gli viene un colpo. 🙂
Sorry, “che facce fanno”.
Ci sono cose piu’ ecitanti del diaconato. Ad esempio ammettere le donne all’interno di un ring di sumo, dal quale sono state interdette per piu’ di 700 anni. Sono sicuro che le donne faranno la fila per andare a fare le sumotori. Sicuramente le donne saranno ammesse a danzare l’ Haka e’ solo questione di tempo prima che accada.
Pensando al “fisico” dei lottatori di sumo dubito che sarà molto eccitante vedere delle sumotori. Forse volevi dire “raccapriccianti”.
Comunque è più probabile che arrivino prima le sumotori che le diacone.
Perchè poni limiti alla creatività teologica?
Se necessario potrebbero sostenere che hanno sempre parlato di uomini, hanno usato termini maschili perchè così era la società dell’epoca e non si poteva dire altro, ma in realtà …….
Infatti le regole non possono cambiare, i cattolici si dovrebbero adeguare a ciò che è scritto nella Bibbia. 😆
Anche i protestanti hanno bibbia e vangeli come riferimento, anzi molto di più dei cattolici, eppure diversi di loro giungono a conclusioni differenti. il problema non è ciò che c’è scritto, ma ciò che si vuole leggere ed interpretare. Per i cattolici bibbia e vangeli sono meno importanti perchè conta ciò che hanno detto e dicono i vertici della chiesa ed è molto più difficile sconfessare quelli, anche per questioni di potere.
Hai mai sentito dire apertamente da dei cattolici “quel papa ha sbagliato, quel dogma è sbagliato”? Di solito devono usare giri di parole per parlare genericamente di chiesa, qualcuno, colpa di altri, indotti in errore (che poi quando si va nel dettaglio, difficilmente riconoscono un errore specifico).
Ecco ciò che dice una teologa valdese:
http://www.chiesavaldesetrapani.com/public_html/it/con-occhi-di-donna/1019-lettura-della-bibbia-al-femminile
Dove si fa un excursus storico e si dice espressamente:
“L’interpretazione è sempre stata assegnata a studiosi che, nella maggior parte dei casi, causa una forma mentis inquadrata da forti schemi patriarcali, hanno letto i testi biblici da questa loro prospettiva. Pian piano, con l’imporsi del movimento femminista, esso stesso sostanziato da una lettura biblica non omologata, emerse con chiarezza la necessità di leggere la Bibbia con la consapevolezza della propria appartenenza al sesso femminile.”
RobertoV
La maggioranza dei cattolici non sa neanche la differenza tra la propria setta e il cristianesimo, figurati sui dogmi. Quanto alle religiose femministe, siano cattoliche, valdesi, protestanti o altro, fanno semplicemente tenerezza e a volte rabbia quando cercano di interpretare i “testi sacri” in forma moderna. L’articolo dei valdesi dice:
“Non è ormai un mistero che una certa concezione patriarcale, se non addirittura misogina, abbia pesantemente condizionato il pensiero religioso del passato a partire dalle stesse Scritture, immerse in un contesto culturale fortemente “sessista”.” La scrittrice cerca di essere soft, non osa dire che le scritture sono pesantemente misogine e cerca qualche appiglio per giustificare l’importanza delle donne in una società di tipo talebano. E comunque le parole di dio non si interpretano, si applicano. Non so le valdesi a chi si ispirino ma le cattoliche seguano l’esempio di Maria e Maddalena: buone, zitte, fare figli, non si lavora, si sta in casa. Non c’è niente da interpretare.
Il solito topolino partorito dall’elefante. Riportiamo la notizia del diaconato femminile com’è, al di là dei titoli. Nell’udienza annuale con le superiore, ad una domanda se fosse vero che nei testi antichi si faceva riferimento a donne diacono, il Papa ha replicato che la faccenda non è stata mai chiarita definitivamente. Incalzato sulla opportunità di dirimere la questione magari con una commissione ad hoc, Bergoglio ha risposto che forse penserà a qualcosa del genere. Cioè chiarire se in epoca paleocristiana le donne erano diacono. Forse.
Chi ha mai detto che Bergoglio ha aperto al diaconato femminile?
In effetti da quanto dice non si comprende che notizia sarebbe, visto che riguardava una presunta donna diacono nella chiesa cristiana primitiva. Il resto è un castello costruito sopra dai soliti cortigiani che pendono dalle labbra dell’imperatore e si aspettano qualche apertura che la maggioranza dei fedeli chiede da anni.
Ecco come riportano e commentano in un’associazione di preti irlandesi critici:
http://www.associationofcatholicpriests.ie/2016/05/ordaining-women-to-the-diaconate-a-small-step-forward/
Leggo che nel magazine dell’osservatore romano dedicato alle donne tra le firme ci sarà quella della Mazzucco, l’autrice di quel Sei come sei che tanto fece infuriare i cattolici, essendo la storia di una ragazzina con due papà, e nata da una madre surrogata. Sono curiosa di leggere cosa scriverà, e come verranno accolti i suoi contributi.
Sandra
Un romanzo-cosiddetto-shock che fa infuriare i cattolici serve ad avere facile & immediata visibilità, soprattutto in certe fasce di pubblico, per come la vedo io; per il resto, se l’hanno arruolata tra le loro fila, la vedo difficile che si pronunci contrariamente ai diktat del datore di lavoro.
Credo che abbiano fatto pubblicità gratuita a un romanzo mediocre (mio parere). Più che altro mi chiedo se sappiano chi hanno assunto.
@Francesco,
avevo poi letto il libro in questione, che mi era piaciuto (per cui ne avevo in seguito letti altri due della Mazzucco).
Non so se sia da considerare mediocre, ma leggo:
“Il romanzo è scritto benissimo, i personaggi reali e ben tratteggiati, l’intreccio appassionante: come sempre, Melania Mazzucco si conferma come una delle migliori scrittrici italiane di oggi. La bella scrittura ci porta a parteggiare per i protagonisti.”
La recensione che ho riportato è quella della Scaraffia, apparsa sull’OR del 5.12.13 con titolo “Realtà falsificata”. Il seguito della recensione è tutto in calando, ma ne condivido l’inizio.
@dissection,
si è già pronunciata contro il datore di lavoro, e nemmeno molto tempo fa:
ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2015/10/20/gender-linganno-perfetto51.html
Ah, sì? Dunque dici che la cosa si fa interessante?
E comunque, era già assunta (in cielo)? 🙂
Ma di cosa vi lamentate ?
Alla fine Santa Madre Chiesa concedera alle donne l’investitura sacerdotale,cosi come concedera agli omosessuali il diritto al matrimonio religioso,e lo stesso diritto ai membri del clero.
Occorre solo un po’ di pazienza,cos’e’ qualche secolo di fronte all’eternita ?(Vedi il caso Galileo e la sua teoria eliocentrica,ad esempio)
E diranno pure che il merito sarà loro, si prendono tempo anche per far dimenticare le loro malefatte. 🙂
Frank
Anzi, secondo me il motivo per cui ragionano in termini di secoli è proprio quello, coprire insabbiare obliterare.