Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è dell’assessore comunale all’Ambiente di Gorizia Francesco Del Sordi (FdI), che
ha cavalcato la protesta dei genitori clericali per la mancata messa di fine anno in due scuole del comune
A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.
I presidenti di 3 seggi elettorali in Via Casati 6 a Milano, nel corso delle elezioni amministrative, si sono rifiutati di rimuovere i crocifissi presenti, come pacatamente richiesto da Angela Ciani, rappresentante di lista per il M5S e socia Uaar. Uno dei presidenti l’aveva tolto ma poi lo ha rimesso, su pressione dei rappresentanti di lista di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia. Non è intervenuta alcuna pattuglia della Polizia.
L’assessore alla scuola del Comune di Imola (BO), Giuseppina Brienza, propone l’istituzione di un albo dei doposcuola, in strutture soprattutto religiose e non nelle scuole stesse.
L’assessore della Regione Toscana all’Istruzione, Cristina Grieco, propone di prendere esempio dalla Lombardia e avviare una convenzione tra Ufficio Scolastico Regionale e diocesi locali per l’alternanza scuola-lavoro. L’idea viene accolta con favore dal direttore dell’Usr Domenico Petruzzo.
La Regione Veneto assegna 10 mila euro alla Scuola di Cultura Cattolica di Bassano del Grappa (VI) per le spese relative al 34esimo Premio Internazionale al merito della Cultura cattolica.
La redazione
Dialogo della foto.
Assessore: Meno ore di scuola, meno istruzione, più superstizione, più voti per noi!!!
Pubblico: Si, si, è vero, è vero!!!
“…rappresentante di lista per il M5S e socia Uaar.”
Mizzica, trattasi di evidente caso di doppia personalità.
“….si sono rifiutati di rimuovere i crocifissi presenti, come pacatamente richiesto da Angela Ciani…”
E fin qui tutto bene, ma poi con cosa voleva fare? Sostituirlo con una foto di Gianroberto Casaleggio con scritto sopra “Quando c’era lui le funivie arrivavano in orario”? 🙂
Nella scuola elementare dove ho votato io il crocefisso non c’era, così come nella scuola dove ho accompagnato mio padre. Entrambe elementari
Riguardo al tuo commento mi verrebbe da dire da una setta all’altra senza passare dal pensiero libero
Non mi sembra molto carino dire ciò di una persona che non si conosce, per il solo fatto che vien detto che fosse rappresentante di lista del M5s. Alla fine ha fatto il suo dovere anche nell’interesse degli altri elettori, tentare di mantenere laico il luogo di voto.
Francesco S., ti rimando ad un link:
https://it.wikipedia.org/wiki/Diritti_degli_animali_nella_Germania_nazista
Capisci che per una persona di buon senso il fatto che il M5S possa avere dei pregi (personalmente credo solo di facciata) non pregiudica tutto il resto (vedi commento finale di Tiziana con cui sono d’accordo).
@Francesco_s:
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Per taluni soggetti qui dentro se sei del M5S sei brutto, cattivo, anti-scientifico, filo-clericale a prescindere e per principio assiomatico.
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ED ovviamente sono meglio del M5S i soliti partiti italioti con il piddi`cicci` in testa.
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firmato: Mago Sumadarto Sono
@Tiziana:
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Che io sappia il M5S non e` sotto osservazione come alcune sette tipo scientology o similari.
SE invece hai prove che il M5S sia organizzato come una setta dove gli adepti subiscono violenze fisiche e psicologiche allora ci faCCia sapere.
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firmato: Mago Sumadarto Sono
Tiziana, è tipico delle sette che gli adepti sono capaci di negare anche l’evidenza. 🙂
E’ tipico dei mugugnanti mugugnare a prescindere e senza citare mai dati di fatto oggettivi.
Finalmente un’autocritica.
Perché è più importante una messa e non la didattica. Ma v.affancuore.
Segnalo come clericalata del cavolo ma odiosa la distribuzione di pane per i pellegrini. Non potendo resistre a tale svemenza ho scritto una lettera (banale) ma guardatevi la risposta (pavida?) Grazie e saluti a tutti e per favore lasciateci la libertà di pensare @Sumadart ecc, come vogliamo. Graziehttp://forum.roma.corriere.it/una_citta_mille_domande/15-06-2016/i-9-milioni-del-giubileo-2864775.html
e perchè mai in due scuole DEL COMUNE bisognerebbe fare una messa di fine anno?!
Per soddisfare il bisogno impellente dei clericali di farla fuori dal secchio, come si dice dalle mie parti.
Chi ha a cuore le messe vi partecipi nei luoghi di culto.
Chi, credente, ha a cuore la laicità dello Stato vada alla messa in chiesa.
Fare messe a scuola non è tradizione, è tradimento.
la clericalata dell’albo dei doposcuola è uno scherzo vero?
altrimenti siete proprio arrivati alla frutta purtroppo.
penso abbiate già letto sta cosa ….:
http://tuttoimola.it/2016/06/09/albo-doposcuola-lappello-di-vacchi-isv-sia-accessibile-a-tutti-gli-enti-gestori-o-e-crisi/
A cercare in rete si vede come altre realtà si affidino a strutture apposite e non alle parrocchie. Quale sarebbe, in parrocchia, il personale educativo preparato, personale ausiliario, cucina di tutto rispetto e momenti ludici.?
Ma il Vacchi autore dell’articolo non si ferma qui. Secondo lui, la spiegazione del problema sarebbe che la sede è la parrocchia quando è la parrocchia l’ente gestore, la sede è il patronato fanciulli quando è questo l’ente gestore e così via.
Cioè, in un comune che conta quasi 70.000 abitanti, questo servizio è affidato solo alle parrocchie? La domanda sorge spontanea, vista la volontà di privilegiarle per l’albo.
Ma la chiusura è la parte migliore:
Vorrei dire al delegato UAAR che anzitutto al doposcuola parrocchiale non si insegna il catechismo, ed in secondo luogo è libero con i mezzi e le strutture dell’UAAR di organizzare un doposcuola presso la sua sede.
Quindi, le parrocchie possono accedere all’albo, ma altre realtà devono sbrigarsela da sole. E la polemica sarebbe sterile?
Da ragazzino ho partecipato ad attività di doposcuola e di campeggio organizzate da realtà parrocchiali. E non era certo solo gioco e divertimento.
E.n.g.y, tesoro, tu hai bisogno dell’alka seltzer. Da parecchio.
@ gmd85
Non credo sia da intendere così. Piuttosto nel senso che qualora l’UAAR (sempreché una cosa del genere rientrasse tra i suoi scopi) mettesse su un doposcuola rispettoso dei criteri previsti dalla norma, allora potrebbe usufruire dell’abbattimento della retta.
In parole povere il tizio dice: “mettine su uno e partecipa alla ripartizione dei fondi”. Così l’ho intesa. Che poi Nella Parrocchia di Zolino, nella Fondazione di Culto Santa Caterina, nell’Oasi Santa Teresa, nella Parrocchia Nostra Signora di Fatima, nella Parrocchia di San Giacomo Maggiore del Carmine, nel Patronato Fanciulli Sacro Cuore si faccia doposcuola senza alcun condizionamento religioso (non si fa catechismo, non sia mai!) è credenza che solo chi è credulo può credere e aver la faccia di voler far credere. Engy rispetta tutti i requisiti.
@StefanoTM
Sì, può essere. È quel con i propri mezzi che mi suona male.
@ Engy
E perché mai?
* Si usano soldi pubblici per fornire servizi in strutture (anche e sopratutto religiose) e non nella scuola stessa.
* Nessuno chiede doposcuola UAAR.
* Nessuno chiede educazioni atee a carico delle finanze pubbliche.
* Al contrario si vogliono finanziare doposcuola religiosi, inclusi quelli che per i requisiti richiesti dalla norma, ritenuti troppo rigorosi, potrebbero rischiare di chiudere i battenti .
Tu che non sei alla frutta (ma già alla marmellata) invece cosa ne pensi?
caro gmd,
io non ho detto che ci sono solo le parrocchie.
quello che ho detto comunque riguarda la mia realtà e perciò chiedevo di verificare una situazione generale, perchè la mia realtà è fatta di doposcuola per tutti i gusti e tutte le tasche e, in riferimento a quelli tenuti in parrocchia, in quello che si tiene vicino a casa mia, l’oratorio don bosco, si fa doposcuola, non si fa catechismo.
leggerò i tuoi linchini appena possibile.
MA quello che anche tu fingi di non capire è che io sono la prima a essere contrarissima al fatto che nei doposcuola si faccia catechismo, quando anche si tengano in parrocchie; il fatto è vedere se è vero e quanto è vero.
Quanto alle proteste da mettere in atto visto che siete tanti, ancora una volta ti spiego che la mia critica non era rivolta all’uaar, ma ai genitori; si fa senza dell’uaar, lo vediamo tutti i giorni come sono capaci i genitori di farsi valere quando una cosa preme.
per questo parlavo di illazioni.
Tieni poi presente una cosa: anche in una scuola pubblica puoi trovare un insegnante (non di religione) credente e questo insegnante – come tutti gli insegnanti – rassegnati ma ha tutto il diritto di far publicamente riferimento alle proprie convinzioni.
@ Engy
Ahhh! Quindi la frase:
si riferiva ai genitori! Ma come ci è potuto sfuggire!
Certo, ma in un contesto neutrale si identificano come le convinzioni di quell’insegnante.
In un contesto “orientato” si identificano come le convinzioni che tutti dovrebbero avere.
Nel primo contesto si possono ascoltare anche idee diverse, nel secondo non sono ammesse.
In una scuola pubblica il personale non viene selezionato in base alle idee, in una privata religiosa si.
Come sempre a disposizione per spiegarti l’ovvio che ti sfugge.
@ Engy
A parte il fatto che il contesto è “orientato” religiosamente, quindi vale quanto ti ho scritto prima, se tu dessi un’occhiata ai “linchini” magari ti potresti fare un’idea invece di “ideuzze”. Giusto per evitare di arrivare, tu, alla frutta…
engy,
sul dar credito al sentito dire, contesti – ancora! – il mio su Delrio, la cui fonte era la redazione di Uaar, mentre assicuri, sulla base del tuo sentito dire, che nell’oratorio parrocchiale del tuo quartiere NON si fa catechismo: dimmi in nome di cosa non ci dovremmo fidare di una redazione che riferisce del comportamento di un sindaco e che potrebbe dover rispondere pubblicamente di quanto scrive, mentre dovremmo fidarci di una che si firma engy che riporta il racconto di qualcuno che ha figli che frequentano l’oratorio di zona. Ah già, ovvio, noi siamo faziosi, cattivi, invasati. Meno male che non siamo permalosi!
Se si facesse catechismo nel dopiscuola, assodata l’esigenza degli stessi, penso che i famosi dieci milioncini di atei Vrebbero saputo imporsi. Ci sono realta’ che devono arrangiarsi anche privatamente per questi servizi, ma qua la sola pparola parrocchia fa perdere il lume oltre al senso del ridicolo
Scusa Engy, a parte l’idea assurda secondo cui un doposcuola fatto in parrocchia potrebbe essere confessionalmente neutro, che già non regge in piedi di suo, ci spieghi perché non deve essere fatto a scuola? O sono l’unico che li ha sempre visti fatti appunto nelle scuole, da cui la definizione di “dopo” “scuola”?
Qui non si tratta affatto di arrangiarsi privatamente per un servizio extra, perché se la stessa cosa può essere fatta nelle strutture esistenti (le scuole) con personale direttamente retribuito, per quale motivo dev’essere appaltata all’esterno? Ovviamente puoi anche non rispondere, mi rendo conto che non è facile arrampicarsi sugli specchi 😉
@E.n.g.y
Certo, dato che è un’informazione di largo dominio… come no.
Quando non sai che rispondere la butti in caciara.
Le parrocchie non sono esenti da critica. Soprattutto se a mancare è il senso del decoro.
@E.n.g.y
Tra l’altro, stiamo parlando di una realtà comunale, non nazionale, per quanto possa non essere la sola.
Se ci sono realtà che devono arrangiarsi privatamente, a maggior ragione concentrare l’iniziativa su quelle religiose è una decisione negativa.
@E.n.g.y
E mettiti l’anima in pace.
https://dallapartedialice.wordpress.com/2013/11/29/quanti_sono_atei_agnostici_italia/
O cresci.
@ Engy
Finalmente un po’ di sana autocritica da parte tua…
si vabbè, procediamo con queste solite battutine!
ormai i talk show hanno fatto penosamente scuola!
Io ho forse detto che i doposcuola NON devono essere fatti nelle scuole ma solo nelle parrocchie?
Il mio discorso è ben diverso, dai su, non facciamo gli analfabeti faziosi.
E ci sono realtà sprovviste di tali utilissimi servizi.
per cui dico ben vengano i doposcuola, in qualunque posto si facciano.
il perchè non si facciano nelle scuole, per tornare al punto e all’articolo io non lo so, dico solo che se dovessi piazzare mio figlio fino alle 16 – 17, sarei ben lieta di avere a disposizione un doposcuola, in parrocchia, a scuola, al circolo tennis, alla scuola di ballo, alla fiera di Mancasale.
Sul catechismo (questione del tutto ridicola, guardando anche alla mia realtà): ripeto, quei 10 milioni di atei si sarebbero fatti sentire e avrebbero trovato il modo di diversamente organizzarsi.
@ Engy
Io il dopo scuola l’ho fatto a scuola e non si faceva catechismo. In parrocchia non so, ma è più probabile.
Solo Engy, campionessa mondiale di salto del ragionamento, può leggere senza capire uno scritto di uno che non capisce cosa dice e usarlo come argomento. E prendersi pure il lusso di aprostrofare gli altri di essere alla frutta.
Il tizio afferma che il servizio rappresenta valore aggiunto ma senza i contributi pubblici c’è il rischio che molte realtà chiudano, specie se i requisiti sono stringenti. Questa, Engy, per chi sa usare il cervello, è una contraddizione. Se una realtà rischia di chiudere significa che usa male risorse o che le medesime possono essere utilizzate meglio altrove. Questo sia che si autofinanzi sia che ottenga aiuti dall’esterno nper mantenersi artificialmente in vita. Questo non è valore aggiunto, è valore sprecato. Prima di apostrofare gli altri cerca di capire cosa leggi prima di postare e tue zappate sui piedi.
@ Engy
Vuoi dire che sono alla frutta?
Il problema del catechismo non si pone se nel doposcuola della parrocchia vanno credenti che si pagano il servizio. Comincia ad esserlo se il doposcuola è finanziato anche coi soldi pubblici. Se il doposcuola lo facesse, che so, la Lega, presso i propri locali, ti porresti il problema o saresti comunque contenta di parcheggiare i pargoli ovunque pur di liberartene? E se l’organizzazione fosse islamica? O indù?
Vabbé che te sei agnostica cattolica apostolica romana ma chi non ha le tue preferenze il problema se lo pone. Ed è difficile andare al mulino e non infarinarsi.
@E.n.g.y
Le battute da talk show le fai tu. I 10 milioni di atei – ai quali non credi nonostante i dati – si attiverebbero, probabilmente, se il mio Blera fosse di più larga portata. E comunque non è detto che interessi a tutti, per un motivo o per l’altro.
Stiamo parla di una realtà locale, contestata da atei locali, guarda un po’.
Di nuovo, se ci sono realtà sprovviste di tali servizi, concentrare le risorse solo sulle parrocchie, non migliora la situazione. Quello che faresti tu per “piazzare” tuo figlio non m’interessa.
Ah, e nessuno ha detto che tu affermi che il doposcuola vada fatto solo in parrocchia.
Prima di dare dell’analfabeta fazioso impara a leggere.
“se dovessi piazzare mio figlio fino alle 16 – 17, sarei ben lieta di avere a disposizione un doposcuola, in parrocchia, a scuola, al circolo tennis, alla scuola di ballo, alla fiera di Mancasale.”
wow. un mobile insomma, anzi, magari per un mobile staresti anche più attenta.
Pensa l’impressione che può fare visto da fuori uno Stato che delega la cura dei cittadini alle organizzazioni religiose: a chi ci stiamo avvicinando, ai paesi nordici o ai paesi arabi? Sai quelli con madrasse e i fratelli musulmani, che forniscono servizi perché sono tanto bravi…
Sandra,
hai ragione Sandra, oltre a essere scema sono anche irresponsabile e inaffidabile e se avessi un figlio lo tratterei malissimo, considerandolo molto meno di un mobile, lo picchierei dalla mattina alla sera e farei di tutto per affidarlo ai preti e alle suore, scelti accuratamente tra i pedofili accertati.
@E.n.g.y
L’ennesimo esempio della tua cretinaggine e della tua poca maturità, nonostante il tuo ciarlare. Si va sempre a colpo sicuro, con te.
engy,
come al solito la butti in caciara, e poi parli di talk show che fanno penosamente scuola…
Tra i 7 servizi di doposcuola (di cui 6 cattolici) ho dato un’occhiata al sito di uno, l’oratorio “Dopo la scuola… l’Arca”. Tra i criteri di precedenza per accedere al doposcuola si legge “l’appartenenza del ragazzo alla comunità parrocchiale, ovvero la frequentazione dei gruppi dell’Azione cattolica ragazzi o dell’agesci.”.
Vedi anche tu che condizione è l’affidarli a preti e suore. Perché un comune deve sovvenzionare un servizio con risorse pubbliche se l’accesso è a gradimento clericale?
non la butto in caciara cattivissima Sandra, ho soltanto risposto come risponde una che si è offesa; l’ho già detto, sono permalosa, e in questo caso il motivo è palese.
ma ribadisco: se in generale la realtà ITALIANA è quella che dici tu e che riporti con lo scrupolo a correnti alternate che pare – dico pare – contraddistinguerti (vedi il sentito dire su Del Rio che “forse” non celebrava matrimoni civili), se è così – visto che ad esempio a casa mia così non è – non capisco perchè non vi mobilitiate, voi atei con le vostre convinzioni di marmo e la vostra coerenza e la vostra incorruttibilità. Siete tanti, ed è inutile mandare link sui 10 milioni o meno, siete tanti, siete in crescita, muovete il culo perdio!
gmd85
cretinaggine e immaturità nonostante il mio ciarlare?
Che ci azzecca il “nonostante”?
@E.n.g.y
Perché, a Imola non si sono mobilitati, no? La news è spuntata da sola. I 10 milioni li hai tirati fuori tu, in mancanza di altro, ti si risponde a tono, che tu ti offenda o meno. E continuare infantilmente a tirarli in ballo perché non ci credi, anche quando ti si portano i dati è un comportamento da immaturi. Ma per te i dati sono un optional.
Ripeto, dubitando che possa giovarti: stiamo parlando di un caso specifico.
Chi ha parlato di situazione generale? Ah, si. Tu. E capirai che l’entità di una realtà locale non necessariamente costituisce problema per tutti.
Tesoro, certo che ci azzecca, l’accostamento è voluto.
http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/C/ciarlare.shtml
Ops, ti da fastidio se riporto un link?
Prova a rispondere alle obiezioni fatte in merito ai tuoi commenti.
@ Engy
A parte UAAR – che nel suo piccolo è portavoce di istanze di laicità – non mi pare esistano in Italia movimenti che organizzino gli atei. Ma il problema non è di ateismo, bensì di laicità.
Ed è politico, visto che la maggior parte (forse tutte) le clericalate hanno per protagonisti politici.
Che senso ha quindi il tuo invito? Nessuno. Da tempo si dice che non esiste un partito che abbia in qualche modo ben presente il problema e voglia difendere il principio. Purtroppo, aggiungo. Quindi non ti stai rivolgendo ad un’organizzazione, un movimento o un partito. I dieci milioni di non credenti saranno politicamente distribuiti tra tutti i partiti (o, anche, in nessuno) senza che tra quelli se ne veda alcuno che, lo ripeto, abbia a cuore in modo particolare il problema. Tutto ciò premesso, quel che si può fare e ciascuno dei presenti, cui ti rivolgi, fa è segnalare il problema, nella speranza che la sensibilità per esso diventi più diffusa. Se non a livello di organizzazione almeno da un punto di vista culturale. E sotto questo punto di vista l’impegno di UAAR è meritorio.
In merito alle convinzioni di marmo non hai capito un’acca. Un razionalista non ne ha per il semplice motivo che le sue credenze sono sottoposte a condizione: devono essere fondate su prove e devono essere falsificabili. A differenza di ciò che scrivi in altro sito il contrario di dogma è conoscenza falsificabile. Chi è disposto a cambiare idea se questa è dimostratamente errata o contraddittoria non è dogmatico: è amante del vero.
@ Engy
Secondo te perché la pubblicità dell’8×1000 ha cominciato ad insistere sul “chiedilo a loro”? Vabbé, si sono dimenticati di dire a chi si deve chiedere per l’80% dell’introito, ma lasciamo perdere. Che in qualche modo la cosa abbia a che fare con le campagne che sono state fatte in merito ai costi della chiesa? E chi le ha fatte? E se hanno fatto finta di ridurre gli stipendi ai cappellani militari da chi o cosa si sono sentiti spinti a farlo? E se dopo anni di tentativi è stata approvata una legge sulle unioni omosessuali, chi l’ha promossa? Che si tratti comunque di quei tre gatti che tu stai chiamando a raccolta? Quindi, come vedi, spiegando, criticando, denunciando, piano, piano, i risultati i laici – in ordine sparso purtroppo – alla fine li ottengono.
Per Engy.
“Siete tanti, …….. siete tanti, siete in crescita, muovete il culo perdio!”
Siete, siete, siete…. ma non dicevi di essere anche tu agnostica?
Stefano tm,
sull’8×1000 è proprio inziando a leggere gli articoli di uaar che ho capito il funzionamento perverso e così ho potuto – fin dove è possibile – regolarmi di conseguenza.
Per il resto, per quanto riguarda i doposcuola, scusami ma le chiacchiare stanno a zero credo.
Partito o no, un numero così alto di atei (sul quale io ho pochi dubbi peraltro), partito o non partito, considerando inoltre che i genitori quando vogliono sono capacissimi a piantar grane, qualcosa dovrebbe significare …
@ Engy
Ma di quali grane parli se hai dato dell’ormai alla frutta all’UAAR proprio perché ha piantato una grana?
Per quanto mi riguarda mi guarderei bene dal volere o appoggiare un doposcuola “ateo”. E chiedere pure soldi allo Stato. Ma stiamo scherzando? Ma per chi mi hai preso?
Lo Stato predispone e finanzia una scuola pubblica. Basta. Chi non vuole quella si paghi quella che desidera.
@E.n.g.y
Significa che non sai dove attaccarti. Ti ho già detto che una realtà locale non equivale al dato nazionale. Tu hai capito che questa news è frutto della protesta da parte di atei o no?
STEFANO TM
ovviamente non intendo una protesta volta a sostituire un tipo di indottrinamento con un altro di segno opposto. A questo punto poi sarebbe utile sapere come vanno davvero le cose nei doposcuola in parrocchie, lasciando perdere illazioni o esperienze personali limitate e non rappresentative di una situazione generale.
Stefano e gmd
Dato che mi pare che ancora una volta faccta finta di non capirmi, l’esortazione a piantare la grana era rivolta alle persone atee con figli e con necessita’ di doposcuola. I genitori si organizzano spesso e si coalizzano e portano avanti proteste, senza bisogno di farsi appoggiare da uaar o alre organizzazioni.
Nel caso raccontato dall’articolo poi non ho verificato se la protesta sia arrivata solo dalla uaar locale e se le famiglie non hanno sollevato problemi oppure se sono stati i genitori a lamentarsi che hanno mandato avanti uaar come loro portavoce.
@ Engy
sarebbe utile sapere come vanno davvero le cose nei doposcuola in parrocchie (Engy)
Sul catechismo (questione del tutto ridicola, guardando anche alla mia realtà) (Engy)
mi pare che ancora una volta faccta finta di non capirmi (Engy)
No, che dici, è chiarissimo che non ti capisci nemmeno tu. Ed è proprio quello che sosteniamo da tempo!
Tra i criteri di precedenza per accedere al doposcuola si legge “l’appartenenza del ragazzo alla comunità parrocchiale, ovvero la frequentazione dei gruppi dell’Azione cattolica ragazzi o dell’agesci.” (riportato da Sandra)
non ho verificato se la protesta sia arrivata solo dalla uaar locale e se le famiglie non hanno sollevato problemi oppure se sono stati i genitori a lamentarsi che hanno mandato avanti uaar come loro portavoce (Engy)
siete proprio arrivati alla frutta purtroppo.
penso abbiate già letto sta cosa ….: (Engy)
La cosa, come già scritto è il discorso del tizio che non sa cosa dice!
Grande Engy!
@E.n.g.y
Qui l’unica ad aver parlato di situazione generale sei tu. Nessuno ha detto che il caso Imola sia rappresentativo della situazione generale. Dubito che i doposcuola parrocchiali siano l’unica alternativa possibile, ed è proprio questo che stiamo criticando, ovvero lo sbilanciamento di risorse a favore di un’unica alternativa. Ci arrivi o no? Poco mi interessa se i genitori facenti parti di una parrocchia vogliono mandare i figli al doposcuola gestito dalla stessa. Poi, fammi capire, tutti i genitori atei d’Italia mandano i figli al doposcuola? Se si, chi ha detto che dappertutto ci sono solo le parrocchie? Ah, si. Tu.
Comunque, a scorrere un po’ di programmi di doposcuola, le affermazioni che tu critichi non sono tanto campate per aria:
ht tp://w ww.parrocchiaargile.com/oratorio/doposcuola/
ht tp://w ww.donboscobologna.it/wp-content/uploads/MODULO-DI-ISCRIZIONE-DOPOSCUOLA-e-VOLANTINO.pdf
ht tp://w ww.parrocchiasarmeola.it/wpnew/wp-content/uploads/2014/04/regolamento-pomeriggioinsieme1.pdf
ht tp://w ww.santateresamodena.it/?page_id=124
ht tp://w ww.upcm.it/scuolasantanna/doposcuola/progetto_educativo_doposcuola.pdf
ht tp://media.wix.com/ugd/9f8da3_c56bab1c072e4a61a98fede5a82d8d2b.pdf
ht tp://w ww.chiesasantuariodecollati.it/2016/05/19/poesie-dedicate-alla-madonna-a-cura-dei-bambini-del-doposcuola-parrocchiale-e-del-posto/
Potrei andare avanti a riportare regolamenti vari, ma questi sono sufficienti a capire che siamo ben oltre illazioni ed esperienze personali.
Cambia registro se vuoi continuare la discussione.
P.S. per consultare i link – sempre che tu voglia farlo – devi correggere http e www.
gmd,
questa la missiva che la persona dell’uaar di imola aveva inviato all’assessora:
http://vice-admirality.rssing.com/browser.php?indx=2657143&item=136
NON ho trovato la risposta, ne hai notizia??
P.S. missiva scritta con linguaggio da intollerante invasato, forse la donna non ha risposto …..
@E.n.g.y
Non so che ha fatto l’assessora.
Tu dai dell’intollerante invasato a piè sospinto solo perché si tratta dell’UAAR. La missiva, invece, è formale, pone delle domande, e mette in luce pratiche negative non recenti, senza insultare o inveire. Se l’assessora non ha risposto, magari è perché non sa cosa dire.
Ora, l’utilità di questo tuo ultimo commento quale sarebbe? Un parere sui regolamenti che ti ho riportato, no, vero?
@ Engy
Dunque, c’è un comune che distribuisce soldi pubblici alle parrocchie, uno lo fa notare, insieme ad altri casi in cui c’è un palese favoritismo ad una sola religione (da parte di organi di uno stato laico), e il tizio, lui, non quelli che praticano i favori, è invasato?
Forse tu sei abituata a ragionare al contrario ma sei capitata nel posto sbagliato.
Non solo, dopo che hai invitato i laici a darsi da fare quando uno lo fa gli dai dell’invasato?
Non sappia il tuo emisfero sinistro cosa dice il destro….
Quale esattamente è il punto della lettera in cui il linguaggio è da invasato e per quale motivo, di grazia?
Forse il tuo relativismo postmodernista si ferma quando si parla di religione cattolica? Forse c’è spazio solo per tutte le opinioni che ti aggradano e tutti gli altri sono invasati, per definizione, senza giustificazione alcuna e senza appello?
Ma ha un limite la tua capacità di spararle a casaccio o ti stai allenando per superarti?
@E.n.g.y
Mi era sfuggito un tuo commento. Se sei contraria al catechismo nei doposcuola, potevi dirlo subito senza fare tanto casino. La tua realtà non è rappresentativa così come non lo è quella di Imola, la quale, però come ti si dimostra, non è un caso singolo. L’unica argomentazione che hai saputo tirare fuori è quella dei 10 milioni di atei e ti è stato spiegato perché non c’entra. Ora mi chiedo, se tu sei contraria perché questa manfrina quando qualcuno si è attivato?
@E.n.g.y
Sulle convinzioni di un insegnante, ti ha risposto Stefano TM. Strano che tu ti spenda sempre per le convinzioni dei credenti. Eppure anche quelle degli atei dovrebbero essere legittime. Comunque, da un insegnante mi aspetto che insegni bene la sua materia. Un riferimento una tantum alle proprie idee non è la fine del mondo. Una sistematica propaganda di esse è un problema.
Ritengo più che giusto che, chi voglia partecipare alle messe, lo faccia in una delle tante chiese. Se no, a che servono le chiese? Ho capito che si voglia allargarsi anche al di fuori……
Come ho più volte sostenuto (insieme a Diocleziano) ritengo l’aumento in numero ed intensità delle clericalate un sintomo della crescente secolarizzazione e, quindi, del tentativo di rilanciare un prodotto in declino. Nella sezione Tweet di UAAR una notizia in tal senso: il calo della pratica religiosa diventa crollo tra i giovani.
La montagna quindi va da Maometto….
Del resto le tre componenti della secolarizzazione, la pratica, l’appartenenza e la credenza non variano nel medesimo modo e con la stessa velocità. Può esistere un generico senso di appartenenza quando la pratica e la credenza sono già ai minimi termini. Le tradizioni più volte richiamate (crocifissi e messe) sono il tentativo di far leva sull’appartenenza nella speranza di riuscire a ritirare su pratica e credenza. Ma non funziona più.
@ Stefano tm
Non so se l’aumento delle ‘clericalate’ rappresenti o meno una sorta di colpo di coda, un tentativo di rilanciare un prodotto che non tira più… so però che stiamo assistendo ad un aumento di movimenti politici, e più geneticamente culturali (non solo in Italia, e nemmeno solo in Europa – e anche qui in nazioni tradizionalmente laiche – ma, ad esempio, negli USA dei Trump) che di laico mi sembra abbiano molto poco e molto più invece di derive irrazionalistiche…
e siccome nell’acronimo di UAAR c’è una R che dovrebbe richiamare la razionalità, ritengo che si dovrebbe parlare di ‘clericalate, anche in merito a queste tendenze.
Le cause delle quali sono tante, ma tutte riconducibili ad un clima generalizzato di insicurezza, di paura, acuita soprattutto dal terrorismo di matrice islamica, che favorisce il rilancio di un pensiero magico-religioso che non si identifica esclusivamente con le religioni tradizionali, che comunque da questo clima hanno tutto da guadagnare.
E da questo punto di vista non credo si possa parlare di colpo di coda. Anzi…
ops. ‘genericamente’, non ‘geneticamente’
Per quanto… 🙂
@ bruno gualerzi
La secolarizzazione passa sicuramente (fior di studi lo dimostrano) dall’appartenenza a religioni organizzate a quella di idee superstiziose meno organizzate.
Da questo punto di vista si passa da una credenza irrazionale ad un’altra, indubbiamente. Ma l’impatto sulle istituzioni delle seconde non è paragonabile alle prime. Nulla toglie che ci si debba concentrare anche sulle seconde. Ma non è questo quel che intendo. Le clericalate (in senso proprio) sono intrusioni della religione organizzata nella vita istituzionale. A quelle mi riferisco.
@ Stefano tm
Ma l’impatto sulle istituzioni delle seconde non è paragonabile alle prime.
Forse è più visibile, ma, nella situazione attuale, credo che l’una sia di rinforzo all’altra. In ogni caso a me sembra che – ribadisco, nella situazione attuale – l’UAAR non sottolinei abbastanza questo attacco alla laicità non dovuto (caso Italia a parte) solo alle religioni istituzionalizzate.
E questo mi porta all’altra tua affermazione :
“ La secolarizzazione passa sicuramente (fior di studi lo dimostrano) dall’appartenenza a religioni organizzate a quella di idee superstiziose meno organizzate ”
Non conosco gli studi cui ti riferisci… ma non vedo come possa costituire – se ho capito bene – un passo verso la secolarizzazione questo passaggio da una superstizione organizzata ad una non organizzata. In ogni caso dipende dalle dimensioni assunte dal fenomeno… e attualmente forse stanno erodendo la laicità più queste ultime, proprio perché non riconducibili direttamente all’opera delle religioni tradizionali.
@ bruno gualerzi
Non capisco esattamente a cosa ti riferisci. Quale idea balzana alternativa alle religioni organizzate erode la laicità dello Stato?
Credo si debbano utilizzare i termini in senso proprio. Laico (nel senso qui normalmente utilizzato) è da intendere come non privilegiante una religione organizzata. Quale alternativa (ripeto, anche balzana) alla religione organizzata minaccia la laicità?
Non mi pare che ci sia un irrompere prepotente di, che so, astrologia, omeopatia, ufo, paranormale, nella vita delle istituzioni. Se ti riferisci ad altre idee irrazionali (quali? Razzismo, forse? Che altro?) occorre chiarire in che modo si insinuino e condizionino (politicamente e finanziariamente) le istituzioni. Altrimenti si parla d’altro, irrazionale quanto vuoi, non di problemi di laicità. RIpeto, quel che intendo col mio intervento più su è che l’avanzare della secolarizzazione (intesa come ridotta importanza delle religioni organizzate) non può essere osservata da istituzioni millenarie senza cercare di intervenire in qualche modo. Da discorsi banali teorici si deve passare a tradizioni banali pratiche. Come se “tradizione” fosse una giustificazione.
@ Stefano tm
” Non capisco esattamente a cosa ti riferisci. Quale idea balzana alternativa alle religioni organizzate erode la laicità dello Stato? ”
Intanto non ho parlato affatto di idee (balzane o meno) ‘alternative’ alle religioni, ma, se mai, ho parlato di rinforzo reciproco. Comunque quando intavolo queste discussioni dovrei sempre fare una premessa, e cioè – in disaccordo con te e con tanti altri – prima ancora che alle religioni storiche personalmente faccio riferimento ad un pensiero magico-religioso, fonte di alienazione… che certamente trova la sua massima espressione nelle religioni, appunto, storiche, le quali però funzionano da modello (o comunque ne ricalcano la forma mentis) per qualsiasi forma di fideismo.
Detto questo, quali sarebbero queste idee che corrodono la laicità degli stati (ovviamente quelli formalmente laici)? A me sembrano tutt’altro che ‘idee’, ma movimenti e partiti politici che si portano sempre più su posizioni che con la secolarizzazione non hanno niente a che fare: lepenismo in Francia, certi aspetti del grillismo assieme a gruppi apertamente xenofobi o di estrema sinistra in Italia, crescita esponenziale di partiti altrettanto xenofobi, per esempio in Austria, tendenze nazionalistiche e separatiste ovunque, negli Usa il consenso enorme che sta ottenendo Donald Trump, gruppi negazionisti o apertamente nostalgici del fascismo, perfino del nazismo, che non possono più essere considerati semplicemente folcloristici, recupero di miti e leggende intese a riscoprire le ‘radici’… e si potrebbe continuare.
Ora, tu dirai che si tratta di una normale (si fa per dire) dialettica politica che non ha molto, o niente, a che fare, con le istituzioni religiose e non minacciano come tali la secolarizzazione… ma nella misura in cui si rifanno – sia pure in forme nuove – a ideologie e vicende che si davano per condannate dalla storia, manifestano il ritorno in grande stile di quel pensiero magico-religioso, fondamentalmente superstizioso (zoccolo duro tutte le religioni) di cui ho parlato sopra, le quali, ripeto, con la secolarizzazione non hanno niente a che fare. Anzi ne costituiscono l’antitesi.
In quanto poi ai ‘discorsi banali teorici’… tutto dipende dai punti di vista. Io non ritengo per niente teorico in questo momento un impegno da parte di un’associazione come UAAR per sottolineare – assieme ovviamente alle altre iniziative in difesa concreta della laicità – questa deriva irrazionalista che, ripeto, tra l’altro non fa che favorire la chiesa. O comunque la cultura religiosa.
@ bruno gualerzi
Ho capito cosa intendi, io mi attenevo semplicemente alle religioni.
Quindi a clericalate e laicità in senso stretto.
In qualche modo, paradossalmente, credo che il fiorire di queste idee irrazionali sia favorito dal medesimo strumento con il quale si combattono più efficacemente: internet.
Aggiungo che l’uomo è comunque un animale gregario: se si pensa di non tenerne conto a lungo termine la natura spunta comunque fuori. Invadere territori (fisici o psicologici) provoca inevitabilmente reazioni di difesa, più o meno sofisticate. La globalizzazione ha bruscamente cancellato confini stabili da secoli, producendo in poco tempo spostamenti di persone e idee cui nessuno era adeguatamente preparato. Pretendere che per principio si dovesse esserlo è semplicemente ignorare istanze ancestrali. C’è chi con fatica si educa e chi invece segue chi fa appello allo spirito tribale. Non mi sorprende.
Del resto si sta riproducendo su vasta scala quello che prima accadeva, per esempio, in Italia su scala minore: gli “altri” erano i meridionali che invadevano il settentrione. Nulla di nuovo, purtroppo: solo su scala mondiale.
In merito ai discorsi banali hai preso un granchio 🙂
Mi riferivo al fatto che per tentare di arrestare la discesa la chiesa deve far seguire ai banali discorsi teorici (o ai discorsi teorici di Francesco) concrete tradizioni banali (crocifissi dappertutto, messe a scuola, bendizioni di penne e via di seguito). L’UAAR non c’entrava niente. Rileggi:
@ Stefano mt
” In merito ai discorsi banali hai preso un granchio 🙂 ”
Hai ragione, chiedo scusa. Il fatto è che ce lo su con UAAR… e la devo comunque sempre tirare in ballo anche quando non c’entra 🙂
Grazie per lo scambio e buona serata.
La signora Angela Ciani si e` comportata come dovrebbe comportarsi un funzionario dello stato.
Si puo` essere contrari al M5S oppure favorevoli ma il dato di fatto oggettivo e` che la tizia in questione si e` comportata difendendo la laicita` dello stato.
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Gli altri rappresentanti di lista di partiti italioti si sono comportati in modo italiota.
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firmato: Mago Sumadarto Sono (grande studioso di italiottologia)
Avvisiamo i genitori italioti che i loro piccoli pargoli italioti possono portarli a messa tutte le volte che vogliono.
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Che io ricordi ci sono chiese dove si fanno anche tre messe al giorno frequentate ormai dalle vecchiaCCie italiote.
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Ecco bene,…i piccoli italioti porteranno gioia e simpatia con i loro iPad ed iCazz pieni di app bimbo_minkioneske colorate alle grigie e tristi popolanaCCie vecchiaCCie italiote che ora possono tirare un sospiro di sollievo per la riuscita della cardiochirurgia del loro idolo berlusconi.
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firmato: Mago Sumadarto Sono (grande studioso di italiottologia)
Ma l’assessore italiota teme giustamente che i pargoli non ci andrebbero, perciò giudica la fine della scuola una buona occasione per trascinare il gregge di agnelli nei luoghi sacri a vedere lo show pretesco.