I gravi fatti di Orlando in Florida ci impongono non solo una presa di posizione a sostegno e solidarietà della comunità LGBT come fieri loro alleati nelle lotte per l’uguaglianza e per il riconoscimento dei diritti, ma anche una riflessione sulle dinamiche che contribuiscono fortemente affinché tutto questo accada ancora. Un’analisi a caldo, a prescindere dai dettagli e dalle reazioni che in queste ore emergono e si susseguono, perché a ben vedere è a seguito di precedenti stragi avvenute che abbiamo già evidenziato un sistematico e quanto mai odioso agire del terrorismo religioso, contro obiettivi selezionati. La strage che si è consumata domenica al Pulse di Orlando non fa altro che confermare ulteriormente alcune nostre tesi.
Ramadan e regali
Dalle prime indiscrezioni troviamo conferma che l’attentatore di Orlando era religioso praticante, frequentatore assiduo di moschee, e a detta dei suoi stessi familiari di origine afghana smodatamente razzista ed omofobo. Particolari confermati anche dalle autorità che hanno invece sottolineato una sua radicalizzazione islamista negli ultimi anni, soprattutto attraverso il web, tanto che risultava in una presunta lista di simpatizzanti Daesh, ed era stato perfino interrogato già due volte dall’FBI per sospetto terrorismo. Infine non possiamo provare alcune testimonianze che descrivono lo stragista come un individuo con forti difficoltà ad accettare il suo orientamento sessuale o a relazionarsi, e pertanto non possiamo escludere che questi problemi non lo abbiano portato ad abbracciare ideologie identitarie e fondamentaliste. Resta il fatto che è impossibile bearsi in giustificazioni pressappochiste e asserire che la religione non c’entri nulla con questi tragici fatti, se l’estremista carnefice prima di morire ha dichiarato che quei 49 morti era il suo “regalo” al califfato islamico per il Ramadan.
Obiettivo ricorrente: colpire a morte la laicità
Al di là del miserabile attentatore, ci preme invece sottolineare come vi sia ben più di qualche banale coincidenza a permetterci di accomunane gli attentati di Utoya, quelli di Parigi a Charlie Hebdo prima, e al Bataclan poi, quello di Colorado Springs alla clinica per le interruzioni volontarie di gravidanza della Planned Parenthood, e questo di due giorni fa al club gay di Orlando. Non solo la fredda premeditazione e pianificazione di atti terroristici sanguinari eseguiti in modo spietato da fondamentalisti religiosi tutt’altro che folli, che si distinguono per avere sempre un background da individui introversi, violenti e sostanzialmente alla deriva nell’oceano della radicalità dei propri dogmi e precetti religiosi.
Anche gli obiettivi da loro scelti infatti non sono casuali e mostrano quel trend allarmante sul quale riteniamo doveroso che si cominci a porre l’attenzione collettiva. Perché i posti dove avvengono gli attentati sono sempre, puntualmente e sistematicamente, luoghi dove le persone si incontrano e vivono insieme a pieno la propria felicità, la propria spensieratezza e il loro tempo libero. Club, stadi, concerti, ristoranti, spiagge, luoghi di vacanza, o musei che possano essere, queste “mattanze” si consumano sempre in posti dove la religione è la grande assente. Per giunta, a differenza di quanto accade in paesi considerati caldi dal punto di vista delle divisioni e delle guerre tra diverse fazioni religiose, in occidente a farne le spese non sono quasi mai credenti praticanti alle prese con i propri riti o con la propria intima spiritualità, qualsiasi possa essere il loro credo. No, qui non è mai una guerra di religioni tra religiosi nel senso più stretto del concetto.
Le vittime, in considerazione dei luoghi dove sono avvenuti questi omicidi di massa sono presumibilmente persone laiche, o in ogni caso pressoché disinteressate ai precetti e stili di vita confessionali che viceversa il fanatismo dei loro carnefici vuole imporre loro. Individui per lo più liberi da dogmi di sorta, ai quali evidentemente non interessa più di tanto il fatto religioso e si limitano a vivere serenamente la loro vita, lasciando che gli altri vivano altrettanto serenamente la loro. Uno stile di vita di persone che auspicano la propria e altrui serenità, che diventa bersaglio sistematico e mirato di quell’odio da sempre portato avanti nel nome di un qualche dio o precetto religioso. In tutta evidenza, ciò che gli attentatori mirano a colpire sono i valori ed i principi sui quali la secolarizzazione della società, poggia le sue fondamenta. Laicità, libertà, uguaglianza, autodeterminazione individuale, pluralismo delle idee, progresso e sviluppo scientifico, emancipazione da dogmi e da tradizioni obsolete. Tutti valori e principi per i quali la nostra associazione si batte.
La toppa più piccola del buco
In questo desolante quadro e contesto, colpisce come a seguito di ripetuti attacchi terroristici di matrice religiosa seguano ormai come da prassi consolidata le frettolose e quanto mai ipocrite prese di posizioni da parte delle istituzioni confessionali. Nel merito dei fatti di Orlando le condanne dell’attentato da parte dei principali rappresentanti religiosi ci sembrano più ascrivibili a una loro necessità di smarcarsi dalle conseguenti critiche e per unico uso e beneficio della propria immagine. Se di fronte alla più grande sparatoria di massa degli USA avvenuta in un club per omosessuali, la prima cosa che ti viene in mente di dire di fronte a tanto sangue è che l’immagine dell’Islam subirà un ulteriore danno, o se come ha fatto Bergoglio l’unica cosa che ti senti di affermare è la banale condanna a mezzo stampa della violenza, e inoltre nell’esprimere sgomento e dolore ti rifiuti di specificare che le 49 vittime erano tutte gay, significa che la tua religione è giocoforza parte del problema, e che o non sai o non vuoi risolverlo davvero. A volte sarebbe meglio mostrare più rispetto per tanti morti, optando per il silenzio. Religioso silenzio.
L’orgoglio e la lotta
Il più efferato attentato fino a questo momento compiuto contro la comunità LGBT, nel mese in cui in tutto il mondo si celebrano i Pride. Forse è solo una triste coincidenza o forse è stato un attacco voluto e cercato per aggiungere valore simbolico al fatto. Non possiamo saperlo. Comunque una circostanza su cui riflettere e a prescindere un punto dal quale ripartire. Perché sarà proprio ai Pride che dovremmo tutti dimostrare come di questi terroristi e criminali, benedetti da califfi che nel nome del loro dio alimentano discriminazioni e violenze contro altri esseri umani, non abbiamo nessuna paura. Qui in Italia, che siate omosessuali, eterosessuali, lesbiche, o transgender, non dategliela vinta e scendete in strada a marciare e a manifestare nelle tante piazze sostenendo l’uguaglianza e i diritti. Fatelo per voi e sarà come averlo fatto per le 49 vittime di Orlando.
Paul Manoni
Ormai quella che la religione non c’entra, in queste cose, è diventata solo più che una specie di excusatio non petita che non fa altro che confermare il sospetto che, invece, c’entri eccome.
Inoltre, se fossi l’Islam, non mi preoccuperei più di tanto per l’immagine ed eventuali danni che potrebbero derivare da fatti simili: ormai, a mio avviso, c’è rimasto ben poco da salvare, a livello di immagine internazionale…
Avrete notato che in questi casi i rappresentanti delle comunita islamiche insediate in occidente,come pure molti leader religiosi dei paesi arabi(ovviamente non tutti) si dissociano pubblicamente da questi atti di terrorismo.
La cosa paradossale e’ che probabilmente la loro antipatia per tali estremisti e’ sincera, anche se
deriva da motivazioni inconfessabili ufficialmente.
Infatti dato che non sono certo dei sottosviluppati mentali (come sembrano credere spesso certi nostri “progressisti”)si rendono conto che la rabbia e l’antipatia, sempre piu’ diffuse nell’opinione pubblica occidentale nei riguardi dell’islam,non giovano certo alla loro opera di “penetrazione”,malgrado l’appoggio di cui hanno potuto contare finora da parte di tanti politicanti,papa compreso.
Il grande papa francesco, supremo oratore che muove i popoli, ha rilasciato una dichiarazione che sembra un sms preconfezionato. Dichiarazione copia e incolla buona per tutto, guerre, asteroidi, tsunami, incidendi ferroviari. Se poi volete fare il pieno di commenti omofobi leggete quelli del Fatto Quotidiano (i cui lettori sono gli stessi del Giornale ma peggio). Sono proprio contento di essere uscito dall’Italia.
Scusa ma cosa c’entra l’Italia qui, se fossi stato à Orlando invece che in UK saresti stato così contento ?
questa proprio non l’ho capita. Ho parlato del papa che e’ capo della chiesa cattolica (universale) e si riempie la bocca con frasi tipo che non si uccide in nome di dio, che i gay vanno “rispettati” e poi non e’ neppure bono a fare le condoglianze.
Posizione delle istituzioni confessionali.
http://www.youanimal.it/wp-content/uploads/2015/01/struzzo.jpg
Pensavo invece, “GrouchoMarxianamente”, che la loro posizione fosse… orizzontale! 😉
Anche. 😉
Vi lascio uno spunto che non riesco a togliermi dalla testa:
«L’integralismo è uno dei fascismi, di un’epoca che di fascismi abbonda. Non è un caso che non si attacchino mai fra loro, ma scelgono sempre come bersaglio quelli che tutti loro, indistintamente, considerano nemici. A Parigi il cosiddetto Stato Islamico non attacca una sede del Fronte Nazionale, che teoricamente dovrebbe essere il suo naturale antagonista. No, spara a un concerto rock e di fatto porta voti al Fronte Nazionale. Negli Stati Uniti, il cosiddetto Stato Islamico non attacca un comitato di sostenitori del ferocemente anti-islamico Donald Trump. No, spara in un locale gay e di fatto porta voti a Donald Trump. Il gioco dei fascismi contrapposti è solo a vantaggio del loro interesse reciproco. In mezzo ci siamo noi, bianchi, neri, asiatici, cristiani, atei, musulmani che crediamo nella convivenza e ce ne fottiamo dello stile di vita e dell’identità sessuali degli altri. Carne da macello, a piangere gli innocenti morti per mano di carnefici apparentemente nemici, ma così uguali nel volerci imporre la loro bieca morale, gli uni e gli altri, dai due lati della barricata.»
(fonte)
Se si attaccase al Fronte Nazionale sarebbe in un certo “politicamente” ancora peggio perché a quel punto la vittoria del Fronte Nazionale sarebbe molto più probabile. Per Trump lo stesso discorso.
@Tino:
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Per talune persone impregnate di matrice comunistoide (non penso dissection sia tra costoro) il musulmano “moderato” e’ sempre bello, multietnico, metiCCio, colorato e multiculturale che nulla ma proprio nulla ha da spartire von la religione musulmana.
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Mentre il musulmano barbuto e integralista che e’ sempre in moschea e’ un fascista e nazista.
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In sintesi per costoro la religione musulmana e’ bella e colorata senza SE e senza MA.
Dissection…volevo dire Diorama.
@Mago: dislessia galoppante? 😉
Comunque, a scanso di equivoci, no: neanche io sono tra costoro. Il mio pensierino, bello o brutto, giusto o sbagliato, l’ho riportato più sopra.
@ Sumadarto Sono: io invece penso che queste persone che descrivi non c’appizzano nulla con la “matrice comunistoide” – termine che non condivido, ma provo a usarlo –
perché il loro approccio è evidentemente quello di appendere il materialismo scientifico-dialettico al chiodo.
Sulla strumentalità di favorire un islam “moderato” che vada contro l’islam “integralista” se ne può discutere. A Parigi, per esempio, c’è un collettivo islamico antisessista che si oppone al dominio degli a’immah nelle banlieues. Però, ecco, è moderato solo nella religione. 🙂
Qui in Francia il discorso mainstrem compreso nei media LGBT che non sono assolutamente rappresentativi infatti in perenne crisi economica per mancanza di abbonati è la lotta all'”islamofobia”. Se la prendono con Hollande perché ha parlato di omosessualità come scelta (certo è sbagliato definirla in questo modo), e poi parlano di islam ingiustamente convocato per spiegare il massacro. Certo questa volta non si possono attaccare alla legge che vieta (tra l’altro) il velo o alla laicità alla francese, ma hanno trovato un altro angolo di attacco, il terrorista sarebbe il prodotto della socità americana omofoba e islamofoba, come se l’educazione di un padre pro-talebano e omofobo non avesse nessuna influenza. La cosa più allucinante è che poi difendono dalle accuse di omofobia le teorie in altri momenti di una fulminata che ti spiega che l’omofobia è una resistenza all’imperialismo gay che intende imporre stili di vita ai musulmani solo perché lei è musulmana dunque discriminata. Insomma tutte queste teorie dell’intersezionismo stanno facendo danni.
La cultura comunistoide rovina totale del sincero comunismo che ha portato delle conquiste positive ai lavoratori.
@Tino
Leggendo il tuo commento trovo una certa conferma delle parole di Onfray nel suo recentissimo”Pensare l’Islam”.
Ormai è così quasi tutta l’estrema sinistra per avere il voto dei musulmani li corteggia in un modo o nell’altro tra l’altro con scarso successo perché i salafiti sono astensionisti.
Non ho mai guardato al colore della pelle, a chi si prega, a cosa si ha nei pantaloni e a chi ci si presta: né in positivo, né in negativo. Se una/o/* è picchiatrice/tore/* fascista/o/* non dovrebbe mai essere discriminata/o/* e le/gli/* andrebbe sempre garantita/o/* apposito alloggio nelle fogne.
Che poi esistano certe correlazioni sottese (si badi: da sola la correlazione non fa causa) e si vada di rasoio è un altro paio di maniche. Ammettere però che certi casi non esistano secondo me è un errore, paradossalmente più politico che scientifico.
Durante gli ultimi anni si è considerata una battaglia culturale tra due schieramenti:
– Quelli di destra che criticano l’Islam e lo giudicano un pericolo (Oriana Fallaci, Trump, Salvini & C). Tutti personaggi che sono considerati negativi dalla maggioranza dell’opinione pubblica occidentale.
– Quelli di sinistra che davano di fascisti e islamofobi ai primi e predicano la bellezza del multiculturalismo e della immigrazione selavaggia. Tra questi ultimi recentemente c’è stata anche una manifestazione di gay che protestavano contro l’islamofobia (e si vede come sono stati ripagati).
Ma purtroppo i fatti parlano chiaro su chi ha ragione e chi ha torto.
Quelli che sono di sinistra dovrebbero cominciare a riflettere su tale realtà e cominciare ad ammttere i propri errori, poichè tali errori sono pagati con il sangue degli innocenti.
Nel Corriere di oggi si legge che il nuovo sindaco musulmano di LOndra ha messo al bando le pubblicita “malsane”,vale a dire i cartelloni pubblicitari che mostrando modelle dal corpo troppo perfetto provocano frustrazioni in tante ragazzine che ovviamente non possono competere in quel senso.
Tutto molto ragionevole,ma e’ inevitabile chiedersi se questo no sara il primo passo verso tanti altri provvedimenti pure “ragionevoli”e guarda caso in linea con l’insegnamento del Corano.
Magari finiremo con l’imposizione del velo sul viso per le donne,naturalmente a difesa della salute:lo smog e le microparticelle sono pericolose,chi oserebbe negarlo ?
Ok la religione islamica è deleteria come le altre abramitiche, in questo momento storico si sta dando da fare per espandersi in modo integralista, ok è vero.
Ma non scadiamo in superficiali generalizzazioni: non tutti i battezzati sono credenti (anche se si definiscono tali), non tutti i musulmani che si definiscono tali ci credono fino in fondo.
Per ora il sindaco di Londra ha già inplicitamente e inconsciamente dimostrato di credere solo in parte all’islam: ha votato a favore delle unioni civili( in Italia orde di teocon si sono opposti all’inverosimile), sua moglie non indossa abiti tradizionali. ( http://www.lgbtnewsitalia.com/2016-05-06-sadiq-khan-e-il-primo-sindaco-di-londra-musulmano-pro-nozze-gay/)
Esempio analogo nostrano è il PDino Chaouki arabo-musulmano(più in forma che sostanza) anch’egli favorevole alle unioni civili e per ciò pesantemente contestato dai correligionari veraci.
(https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=http://www.ilgiornale.it/news/politica/chaouki-vota-cirinn-i-musulmani-attaccano-sei-miscredente-sp-1257886.html&ved=0ahUKEwjVwOOZkazNAhVCPxQKHT_FBqQQFggfMAE&usg=AFQjCNHfuNQ6zL3M6QH81jIrPiOLjsDnQA)
Il sindaco di Londra è un progressista, la sua fede islamica è un fatto personale che quando era candidato fu messo in evidenza della opposizioni e mai dal candidato, che per inciso è un avvocato dei diritti civili e libertà individuali. Il giornale è un quotidiano adatto ad asciugarsi le mani quando finiscono le salviette.
@ Francesco S.
Il sindaco di londra aveva manifestato contro le vignette di Maometto, per farsi eleggere come deputato in un seggio islamico non ha esistato a fare dichiarazione conservatrici, poi per farsi eleggere sindaco di Londra ha cambiato idea da antisraeliano è diventato anti BDS. Un opportunista come gli altri, inutile farlo passare come un eroe.
C’è un sociologo di sinistra che per non chiamarlo terrorismo islamico (perché l’islam non deve essere messo in causa) lo chiama terrorismo sessuale. Ma cosa vuol dire ? A me è capitato di andare in discoteche gay ma mica per rimorchiare.
Quante sciocchezze in nome di dio e quante sciocchezze in nome di una preferenza di genere. Il ’68 di ritorno. Per essere atei ci vuole carattere e coraggio e studio, come per essere uomini. A meno che non si voglia scambiare il diritto di sgonnellare in piazza per un’affermazione dell’esserci. Questo post è tanto stupido quanto è stupido riunirsi in localini da bambinette ad affermare la propria diversità di piccoli Narcisi. È lo stesso che appellarsi alla propria cultura di cui van fieri tutti gli -isti dell’universo mondo. La contrapposizione culturale è il passo destruente di ogni ipotesi di civiltà. Mi spiace che l’UARR si presti a queste sciocchezze destituite di peso clicnico e riflessivo e civile. È marketing. Amen.
C’è anche chi soffre di disturbo istrionico della personalità… uni de tratti caratteristici è dire tanto per non dire niente.
Dove starebbe il problema se un gruppo di individui si riunisce in base una comune identità? Tanto più se non fa male a nessuno? Pensi che sia solo moda e che non possa essere sintomo di disagio nei confronti della società? E chi ti dice che manifestare in piazza non sia una forma di espressione?
Anche questa vicenda, seppur tragicamente, è una forma di espressione. espressione dell’idiozia estremista e di chi la subisce.
Caro Pasquale,
uno dei motivi per cui si va a ballare è cercare di rimorchiare. Non ti pare che un ragazzo/a gay abbia difficoltà in una discoteca in cui il 95% delle persone è etero? Senza contare che mediamente se baci qualcuno del tuo stesso sesso in un ambiente del genere ben che ti vada verrai guardato con schifo, mal che vada ti aspettano per prenderti a randellate fuori… Poi ovviamente è colpa degli omosessuali che si isolano…
FedeB mi hai strappato un sorriso…. “uno dei motivi per cui si va a ballare è cercare di rimorchiare”. Ed ecco perchè io e la mia migliore amica da ragazze andavamo a ballare (per ballare, e non per rimorchiare) in una discoteca gay. Era l’unico posto dove ci lasciavano ballare in pace senza cercare di rimorchiarci 🙂 In compenso ci siamo fatte un sacco di amici!!
Ma certo adesso i gay vanno a sparare in giro per il mondo chi non è d’accordo con loro e costitutiscono stati dove reprimono l’eterossesualità. Riunirsi tra gay o lesbiche o quant’altro è normale finché non si potrà andare in una discoteca “normale” e potersi baciare senza prendersi un pugno in faccio. Perché non provi ad andare a dichiararti ateo in Arabia Saudita tu che sei tanto coraggioso ?
Paquale
Io sono gay, la mia vita l’ho fatta e un po di esperienza l’ho accumulata. Non hai la piu’ pallida idea di cosa vuol dire per un ragazzo gay crescere in un mondo dove si parla di continuo di quanto sia meraviglioso, fantastico, incredibile sia essere innammorati ma guai a provare qualcosa per quelli del tuo stesso sesso: i gay non hanno sentimenti pensano solo a prenderlo, metterlo e alle pompe. I tuoi amici parlano di continuo delle ragazze, cavallerescamente chiamate f***e, che si dividino in due categorie: le p*****e che non ci stanno e le t***e che ci stanno. Il sesso e’ direttamente e indirettamente sbandierato dappertutto dalle chiese alla tv passando per la pubblicita e la radio, non c’e’ discorso che non contenga qualche riferimento sessuale, non importa di cosa si parla ma se un gay dice che e’ gay sta sbandierando la sua omossessualita di cui non frega a nesunno purche certe porcate le faccia in privato. I club prive per gli etero sono piu’ numerosi dei locali gay, non menzioniamo neppure la prostituzione ma se vai in locale dove puoi guardare un uomo negli occhi per piu’ di 1 secondo senza che scoppi una rissa ti ghettizzi. Insomma non ne indoviniamo una che e’ una, cosa dobbiamo fare harakiri?
C’è una situazione di contraddizione culturale in Europa perché:
Mentalità di DESTRA: Questa mentalità è contro l’Islam. Ma è odiata dai + perchè ricorda il fascismo e il nazismo. Vedete vari Salvini, Meloni, Trump ecc…
E manco a parlare della Fallaci. qualcuno voleva dedicarle una via ma sono partite le proteste perchè era fascista.
E queste persone sono presentate dai media come cattive e razziste verso il prossimo.
Mentalità di SINISTRA: Qui si parla di buonismo verso gli immigrati e si loda la multienicità ed il multiculturalismo. Tra questa gente c’è Papa Francesco, La Boldrini e tanti altri.
Questa gente viene presentata dai media come positiva e simpatica.
Già, ma importando immigrati io aumento le tasse al popolo italiano e aumento la criminalità
Senza contare che se questi immigrati sono islamici io espongo il mio popolo al rischio terrorismo come ben sappiamo.
Insomma, voler essere buoni con gli immigrati = essere cattivi con gli italiani. Ma questo i media non lo dicono. Chi dice questo sono i tanto vituperati personaggi di destra.
MORALE DELLA FAVOLA: La sinistra, nel portare avanti il suo buonismo verso gli immigrati e gli islamici si sta scavando la fossa da sola perchè in questo modo noi italiani ci troviamo sempre peggio sia dal punto di vista economico che dal punto di vista della sicurezza, e sta facendo riscuotere simpatie verso i partiti di destra come quello di Salvini. Mi sbaglio?
Mi pare che tu stia scaricando sui migranti problemi strutturali dell’italia, la cui economia ha iniziato ad andarsene di “capa sotto” a prescindere dalle migrazioni. Tra “buonisti” e potenziali imitatori dello zio Adolfo sceglie il male minore.
@ Francesco S.
Non c’è bisogno di scegliere né gli uni né gli altri e tanto meno il male minore ma la soluzione migliore, più realistica. E’ semplicemente impensabile, sotto tutti i punti di vista, accogliere chiunque pretenda di entrare in un paese. Ci sono limiti, come ci sarebbero in qualsiasi casa che anche fosse ben disposta all’accoglienza. Occorre quindi stabilire dei criteri, che non sono solo a favore del paese che ospita ma anche, forse soprattutto, a favore di coloro che vengono ospitati. A questi occorre offrire cibo, casa, educazione, sanità, lavoro. Questa è vera, realistica solidarietà. E’solidarietà che si contrappone a quella finta, utopica, che pensa che il solo far entrare chiunque ne sia esempio. Le risorse sono limitate, ameno che non mi sia perso qualcosa. I criteri, quindi, devono essere stingenti: passano coloro che rispondono ai requisiti (che so, asilo politico o fuga da guerre). Gli altri semplicemente non possono. Non è credibile pensare che non ci siano limiti all’immigrazione.
Purtroppo spesso bisogna scegliere il meno peggio e allo stato attuale io propenderei per il PD, che poi non ritengo così “buonista”, e non ritengo la sinistra così “buonista” come presentato da Massimo che è noto per far propaganda su queste pagine.
Certo che ti sbagli e anche di grosso. La criminalita’ e’ in diminuzione da anni. gli immigrati contano per meno del 5% della popolazione e sono produttivi, in altre parole pagheremmo piu’ tasse senza di loro visto che la popolazione invecchia. Nel mio ufficio (UK) siamo 2 indiani, un italiano (io), un polacco, un nigeriano e non direi che l’economia Inglese vada male. Continuera a non andare male fino a fine mese, fino a che UK rimane nel mercato europeo. Dopo si vedra.
@Angelo Giusti
La Gran Bretagna non è ne lo spazia schenghen dunque seleziona gli immigrati. Il paragone quindi non ha senso. Visto che va così bene l’immigrazione in Inghilterra come mai i rifugiati sono ammassati a Calais e la Gran Bretagna non li vuole ? Tieni anche presente che in Gran Bretagne il lavoro nero è tollerato molto.
tino non e’ proprio cosi. Qui c’e’ il lavoro nero eccome. In Uk il peso in percentuale della popolazione straniera e dell’8% nel 2014
http://www.migrationobservatory.ox.ac.uk/briefings/migrants-uk-overview
che e’ pari a quella italiana nel 2015
http://www.tuttitalia.it/statistiche/cittadini-stranieri-2015/
Per trasferirsi a lavorare in inghilterra per un cittadino eu (polonia compresa) non richiede nessun permesso speciale esattamente come nel resto dell’unione europea. Per gli stranieri non europei e’ richiesto un visto e un permesso di lavoro (come in italia).
@ Angelo
Per gli stranieri non europei non è valido il permesso schenghen contrariamente all’Italia. E l’Inghilterra controlla le proprie frontiere ha ancora la dogana quindi può decidere chi fare entrare e chi no, quindi ribadisco scegli gli immigrati extraeuropei. Tieni inoltre presente che lo spazio schenghen ha abolito il visto per tutta una lista di paesi. Guarda la Turchia, se dovessero liberalizzare i visti, i turchi potranno andare in Italia senza visto ma non in Inghilterra. Ma non hai risposto alla domanda principale, come mai se è tutto come in Italia ci sono immigrati ammassati da anni alla frontiera à Calais e che l’Inghilterra non vuole ? Semplicemente perche può controllare le frontiere essendo un isola e non nello spazio schenghen. Insomma tu vivi in un paese ben protetto dall’immigrazione non desiderata.
Una cosa che avrebbe dovuto essere notato da qualcuno di voi è che questo attentatore sarebbe stato in realta un gay represso visto che a casa frequentava siti gay su internet e che avrebbe frequentato per un certo tempo questo locale di Orlando !
La storia della visione di due uomini chi ci sarebbero baciati davanti a lui, racontato dal padre noto sostenitore degli talebani, non mi convince .
Potrebbero essere altri motivi i deterenti dell’ atto pazzo di questo schizofrenico : per esempio l’ adesione all’ ideologio salafita, wa’habita etc che avrebbero reso insostenibile le sue tendenze omosessuali e le sue convizioni religiosi, provocando questa reazione !
Un caso estremo ( ma non cosi raro ) di omosessualita repressa…
Secondo me questi atti criminali isolati sono una conseguenza del buco dell’azoto (cit.) che causa anche il global warming. Non esiste un background comune e una ideologia che li teorizza e giustifica. Continuare a ciarlare di Jihad e insistere nel volere stabilire un link con l’islamismo politico e’ quantomai razzista (e anche misogino e omofobico).
Gèrard, ad oggi non possiamo sapere con certezza se l’attentatore di Orlando frequentasse siti, applicazioni d’incontri o locali gay, perché era omosessuale (al massimo direi bisessuale visto che si è sposato due volte e aveva un figlio) oppure per altri motivi che nulla hanno a che vedere con il suo orientamento sessuale presumibilmente etero.
Esistono strategie abbondantemente messe in pratica da terroristi e attentatori islamici che prevedono l’andare contro precetti e regole dettate dall’islam, o mantenere dei comportamenti, diciamo “occidentali”, al fine di “nascondersi e mentire agli infedeli” (taqiyya). Strategie che peraltro trovano fondamento nello stesso Corano. Per esempio, Mohamed Atta, beveva come una spugna. Lo stesso Salah Abdeslam, uno degli attentatori di Parigi, frequentava locali gay in Belgio. Se questi psicopatici assassini si percepiscono come “soldati di Allah” possiamo ben immaginare che per portare avanti la loro guerra se ne inventino di ogni. Quindi la domanda che mi sorge spontanea è: l’attentatore di Orlando frequentava il Pulse perché era gay, oppure frequentava il Pulse perché per compiere il massacro gli serviva studiare e avere ben chiare tutte le informazioni, l’obiettivo e il campo di battaglia?
Sappiamo che pregava quattro volte al giorno. Sappiamo che il padre era (o è) un sostenitore dei talebani afghani. Che si era recato almeno due volte in Arabia Saudita per l’hajj. Che aveva avuto contatti sia con uno degli attentatori di Boston (2013), sia con un kamikaze che si è fatto saltare in aria in Siria, il quale oltretutto frequentava la sua stessa moschea in Florida. Sappiamo che era un violento, in fissa con le armi, le divise, il body building e gli anabolizzanti…Cosa che coi suoi disturbi bipolari, non aiutava di certo. Finito sotto la lente di ingrandimento del FBI per tutti questi motivi, ne era uscito abbastanza indenne.
Ovvio che non possiamo escludere che potesse essere un omosessuale represso o che facesse fatica ad accettare il suo orientamento sessuale, così come non possiamo escludere nemmeno che dal 2010 circa possa essersi avvicinato all’islam più radicale, proprio per il suo non accettarsi. Ma insomma, ce n’è abbastanza per guardare ad altro rispetto alla sua omosessualità latente o repressa.
Conosco benissimo la ” taqiyya ” della quale si parla nel Corano e che praticono gli ” attivisti ” islamici …( Vorrei aggiungere che la praticano anche molti preti ma questo è un altro tema..)
Per esempio il famoso predicatore Tariq Ramadan è conosciuto per essere un maestro nell’ arte di ingannare gli piu astuti critici dell’ Islam .
Bere bevande alcoliche per ingannare l’ infedele è una cosa . Bere come una spugna un altra . Allah non ne chiede tanto !!
Anche uno dei terroristi dell'” Achille Lauro” nel 1985 aveva passato la notte al letto con un passeggero della nave …(non aveva bisogno di ingannare nessuno per compiere il suo gesto.. )
Se questo attentatore di Orlando aveva frequentato locali gay, non poteva di certo essere commosso dalla vista di due uomini che si baciavano pochi giorni prima della terribile sparatoria come pretende il padre !
Per riconoscere il luogo del futuro attentato non occore dovere andarci spesso negli Stati Uniti perché girare con armi non è una cosa difficile al contrario di altri paesi !! Pero un frequentatore del Pulse pretende averlo visto almeno dieci volte…!
Io scelgo la spiegazione che l’ ideologia wahabita alla quale questo Omar Mateen si è dichiarato seguace è stato il deterente per compiere l’ atto ” liberatorio ” delle sue tendenze gays .
Il giornale francese ” L’ express ” citando un quotidiano di Los Angeles, scrive che un ex collega di promozione dice aver avuto nel passato avanze particolare da parte di Omar Mateen e che questo frequentava un sito di incontri gays ..
Puo benissimo fare le preghiere al giorno e frequentare tutti giorni la moschea : questo rende ancora piu insopportabile le sue tendenze gays !
Mi sembra che si va un po oltre la ” taqiyyia ” secondo me…
Per quanto il tipo fosse uno squilibrato e avesse (presumibilmente) problemi col suo orientamento sessuale resta a mio parere la matrice islamica dell’attentato, che sia stato spinto da altri o dalla sua follia. Ho notato che in tv hanno parlato molto del suo orientamento sessuale e poco della sua religione e della rivendicazione da parte dell’isis, le poche volte che hanno parlato della cosa (perché se ne è parlato molto poco, rispetto a quanto avvenuto con altre stragi). Tutto questo, secondo me, per mandare il solito messaggio: i fr**i sono causa del loro male, la religione non centra niente coi loro problemi, dice solo pacificamente che sono dei maledetti peccatori abominevoli e ha tutto il diritto di farlo (dice anche di ammazzarli e questo in effetti succede nelle teocrazie, ma lol, dettagli). “L’islam è una religione di pace”. Il tipo era sicuramente un disturbato, ma dubito che l’attentatore islamico medio abbia tutte le rotelle a posto. Che poi tutta ‘sta fretta nel dichiarare innocente un gruppo terroristico non l’ho mai vista, solo questa volta. Giustamente, sia mai passi che i gay sono bersaglio di qualcuno, sono solo dei vittimisti.
Marco
E ovvio che se questo tipo non avesse avuto un educazione religiosa oppressiva ( l’ educazione musulmana è un vero lavaggio di cervello ) e poi una tendenza pro djihadista non avrebbe compiuto questo gesto .
Non dimenticare che molti ” invasati ” di ideologie totalitariste sono persone squilibrate, il che non significa dar loro attenuanti .
Vedi Hitler, Goering, Himmler e compagnia bella : tutti casi da psichiatria . Pero non ho mai sentito dire che per questo vengono giustificati ..!
In fondo, tutte le religioni sarebbero ” religioni di pace ” come pure il communismo sarebbe un ideologia di pace, basta fare come vogliono loro .