Nelle scorse settimane una diciassettenne è morta in Egitto a causa di un’infibulazione finita male: benché sia vietata dalla legge, la pratica è comunque diffusa (e, nel caso specifico, effettuata in una clinica). Non si faccia però l’errore di pensare che vicende del genere sono circoscritte a un paese lontano, ritenuto magari anche arretrato e incivile. A casa nostra, a Torino, un neonato figlio di migranti ghanesi è morto pochi giorni fa dopo una circoncisione praticata da un saldatore, pagato cento euro per la sua prestazione. La difesa si appella ora al “libero esercizio della fede religiosa”. Nel frattempo, sempre a Torino, un bambino figlio di migranti marocchini è stato salvato per un soffio da un’altra circoncisione improvvisata.
La famiglia non ha ancora fornito alle autorità il nome del “chirurgo”. Dal canto suo Hassan El Batal, presidente marocchino dell’associazione che gestisce la moschea di corso Giulio Cesare, non ha trovato di meglio che chiedere che la Regione si faccia carico delle spese, praticando circoncisioni gratis negli ospedali pubblici. Rilanciando dunque un progetto che già dieci anni fa fu bocciato, in primis, proprio dai medici torinesi, con provocazioni varie a corollario.
“Basta rischi”, ha affermato El Batal. Come se si stesse affrontando la piaga dell’aborto clandestino per cercare di renderlo “sicuro e legale”. A scanso di equivoci, va ricordato che non solo le fondamenta della rivendicazione sono completamente diverse (i diritti riproduttivi nel caso dell’aborto, la libertà religiosa — forse — nel caso della circoncisione), ma vi traspare anche un certo fraintendimento di cosa implica il diritto alla salute. È un dovere dell’ospedale salvaguardare la salute di una donna dopo che ha scelto di interrompere una gravidanza, così come è un dovere dell’ospedale salvaguardare la salute di un bambino dopo che una circoncisione fai-da-te ha messo a rischio la sua vita. C’è però una differenza sostanziale: la donna non ha scelto di volere un figlio, mentre i genitori vogliono che il figlio sia circonciso.
Le strutture sanitarie pubbliche non possono tuttavia essere obbligate a svolgere gratis una pratica, basata su una precisa volontà personale, soltanto per evitare che, per risparmio o per pressappochismo, qualcuno vada incontro alla morte. Alla stessa stregua, negli ambulatori si dovrebbero incidere gratis i tatuaggi e consentire di accedere senza costi alla chirurgia estetica perché in alcuni casi si sono verificati dei decessi. Estremizzando il concetto, lo Stato dovrebbe dunque mettere a disposizione dei cittadini siti sicuri per la pratica del bungee jumping, o regalare loro airbag?
Ma c’è un’altra differenza fondamentale: la responsabilità è personale, ma le mutilazioni genitali vengono praticate su minorenni. Al loro diritto alla salvaguardia fisica non pensa nessuno. O, meglio, ci ha pensato la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia che, all’articolo 24, impone che “gli Stati parti adottino ogni misura efficace atta ad abolire le pratiche tradizionali pregiudizievoli per la salute dei minori”. È stata ratificata anche dall’Italia, ma il Vaticano e numerosi paesi a maggioranza islamica hanno opposto riserve motivate su base religiosa. Lo stesso Consiglio d’Europa, nell’ottobre 2013, ha approvato una risoluzione che considera la circoncisione una violazione dell’integrità fisica dei minori, suscitando le critiche di Turchia e Israele. Perché sono proprio gli stati confessionali a proteggere le pratiche tradizionali pregiudizievoli per i minori.
Che sono diffusissime. Sono duecento milioni, secondo l’Onu, gli essere umani di sesso femminile che hanno sofferto di mutilazione genitale. I circoncisi saranno circa un miliardo e mezzo, quanti sono i musulmani e gli ebrei. Cifre peraltro in crescita, perché in crescita è la popolazione nelle aree dove sono praticate. Senza che al neonato, al bambino o al ragazzo sia riservata alcuna possibilità di scelta: a chi, da adulto, soffrirà dell’amputazione non resterà — se avrà i mezzi per pagarsela — che la foreskin restoration.
Le donne dovranno invece rassegnarsi a convivere con la depressione e i disturbi post traumatici da stress. Ma soltanto quelle che non arderanno dal desiderio di far replicare la mutilazione sulle proprie figlie. Che sono poi la maggioranza, in certi contesti. Eppure, accanto a loro esistono anche genitori che non vorrebbero proprio praticarli, certi riti, ma finiscono per farli ugualmente perché subiscono le pressioni delle famiglie e delle comunità a cui appartengono. Quelle stesse comunità che procurano scarificazioni e menomazioni, per tacere della suzione rituale del pene e, ovviamente, degli abusi sessuali nelle strutture religiose. È nota la frase attribuita all’estremista cattolico Joseph De Maistre: “dateceli dai cinque ai dieci anni, e saranno nostri per tutta la vita”. In realtà vogliono appropriarsene ben prima: a otto mesi come a sette giorni. Anche della loro mente, così che quando saranno a loro volta genitori potranno tramandare ai loro figli tutte queste discutibili attitudini.
Anni fa le Acli proposero di dare il voto anche ai minorenni, delegando però tale incombenza alle madri, notoriamente più devote. L’autore della proposta “un figlio, un voto”, Luigi Bobba, è oggi sottosegretario (come peraltro anche il suo successore Andrea Olivero) e deputato Pd, partito per il quale è responsabile del “progetto sussidiarietà”. La secolarizzazione avanza, ma per avere leader religiosi e politici familisti che antepongano la crescita dell’autonomia di pensiero e della libertà di scelta dei bambini occorreranno decenni. Se non secoli.
Raffaele Carcano, coordinatore culturale Uaar
Pagina modificata il 25 febbraio 2019 in merito alla citazione di De Maistre
“la donna non ha scelto di volere un figlio”
Può succedere che la donna possa aver voluto un figlio ma poi abbia deciso di abortire.
Frank
“la donna non ha scelto di volere un figlio, mentre i genitori vogliono che il figlio sia circonciso.”
Infatti io avrei scritto:
“La donna ha scelto di NON volere un figlio, mentre il figlio NON ha scelto di essere circonciso.”
Infatti, possono esserci casi di aborto per pericolo di vita della donna, per gravi malformazioni del feto e comunque anche avendo deciso di averlo se entro i termini di legge decide di abortire può farlo (dove è consentito ovviamente).
Pratiche di cammellieri e pastori ignoranti assunte a verità di fede. Quanto a Israele se vuol dimostrare di essere un paese civile e aconfessionale, pensi a difendere l’integrità fisica dei suoi bambini evitando di proteggere certe pratiche tradizionali. Altrimenti si contenti di essere accomunata ai suoi cugini barbuti.
Pensa che l esercito israeliano togli 3 punti ai maschi che sono in gran maggioranza circoncisi. E pratica diffusa e comune , + in Israele che nella diaspora, non circoncidere più. Comunque chi pratica lo fa in estrema sicurezza con un medico ovviamente pagando.
Il problema è solo di Israele?
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/79/Global_Map_of_Male_Circumcision_Prevalence_at_Country_Level.png
No però per ora sta in bella compagnia dei cugini barbuti da cui ha formalmente intenzione di distinguersi.
E il barbuti non hanno alcuna intenzione di essere minimamente civili. Un paese che aspira ad essere civile vieta questa violenza sui neonati maschi. Una violenza rimane violenza anche se fatta in ospedale.
Credo che questa pratica sia molto perseguita negli USA. Non per motivi religiosi.
Certamente no, ma se critichi Israele, o meglio gli ebrei, non ti tagliano la testa
Francesco S., partendo dal presupposto che tu abbia ragione (personalmente credo che avere alcune usanze simili non renda due culture simili ma è necessario che ci sia qualcosa di più) perché parli solo di Israele?
“Certamente no, ma se critichi Israele, o meglio gli ebrei, non ti tagliano la testa”
Tiziana, ho notato che questo particolare viene sempre dimenticato dai detrattori dello stato israeliano e degli ebrei in generale.
E in uso anche negli States, sebbene in calo rispetto al passato. Infatti lì è frutto di ignoranza culturale, che è il substrato di queste pratiche.
Ma guarda che e in calo ovunque. Cosi come le gravissime mutilazioni femminili che sembrano interssarvi meno. Proprio oggi informato articolo con intervista bonino
Non è vero che interessa meno, ma l’articolo è abbastanza incentrato su questa pratica.
Ne dibattevate meno, tra l altro la circoncisione maschile non e una mutilazione, quella femminile si ed e una vera invalidità, addirittura riconosciuta x ottenere lo status di profugo in alcuni paesi. Comunque le mutilazioni genitali femminili, materia sulla quale so avendo lavorato 18 anni all unfpa, non sono legate solo alla religione, sono ignote in molti paesi islamici.
Il consiglio d’Europa è di altro avviso la considera una “una violazione dell’integrità fisica dei minori”, che significa mutilazione genitale. Ci sono mutilazioni più o meno invalidanti (quella femminile lo è decisamente di più), ma è ora di smetterla di giustificare queste lesioni irreversibili prodotte con la scusa della religione o per ignoranza. Non si può giustamente tagliare le orecchie ai cani e invece si giustifica questo sopruso sui bambini. E’ proprio sbagliato il concetto di lesione prodotta su un neonato senza necessità medica, a prescindere dalla quantità di invalidità. La circoncisione è frutto della stessa cultura che giustifica le mutilazioni genitali femminili.
@Francesco s
Sottoscrivo ogni parola.
Mi aggiungo in coda…
Frank ti è stato risposto su Israele, non ci torno sopra. Chiunque abbia letto l’antico testamento e il corano ne riconosce che si tratta della stessa cultura di pastori e cammellieri : è la stessa matrice semitica. E non lo dice Francesco S. ma fior fiore di studiosi.
No non mi hai risposto, la domanda è: visto che esistono stati sicuramente peggiori di Israele perché parli solo di Israele?
Ti è stato risposto. Se non lo comprendi sono problemi tuoi.
Non credo proprio.
Francesco s.
Personalmente sono contraria anche a forare i lobi x gli orecchini, ma dire che la circoncisione maschile sia solo pratica religiosa e un errore. Vero e che quella rituale e incisione leggermente diversa. Mettere sullo stesso piano le mutilazioni femminili con la circoncisione maschile
Francesco s
Mi fa pensare che non ti e capitato mai di vede ne l uno ne l altra.
Tiziana
Sono concettualmente la stessa cosa come dice il consiglio d’europa, ma non vuol dire che siano egualmente invalidanti. Leggendo bene cosa ho scritto tra le cause non mettevo solo la religione ma anche l’ignoranza. Mettiamo in chiaro le cose senza giri di parole: Tiziana per te la circoncisione di bambini e neonati a scopo rituale ma anche per qualsiasi altro motivo non medico è o non è una violazione irreversibile della loro integrità fisica? O è una pratica accettabile?
Francesco S.
Domanda capziosa visto che ho scritto che sono anche contro la foratura dei lobi per gli orecchini. Che comunque non vieterei al pari degli orribili (per me ) tatuaggi.
Sostengo solo che non sono entrambe cause dirette della religione e ho molti dubbi anche sull’ignoranza.
Detto questo credo che quando si fa una discussione, se si vuole arrivare ad una conclusione utile, non bisogna partire da pregiudizi e prevenzioni.
Dire che le mutilazioni femminili siano una pratica islamica è errato riguardando solo una parte di paesi islamici e molte donne somale ed etiopi non musulmane.
Dire che la circoncisione maschile sia praticata solo dai cammellieri è un errore visto che viene praticata da piccolissimi soprattutto in Usa e Canada da persone non connesse alla religione dei cammellieri.
Personalmente mi fa piacere sapere che sia in Israele che tra gli ebrei della diaspora diminuisce il numero dei maschietti circoncisi (il rito viene sostituito da una benedizione come per le femmine) e ho appreso con entusiasmo che l’esercito israeliano abbassa di tre punti la perfezione del soldato maschio circonciso, il che vuol dire che ha un concetto dell’integrità del corpo. Come è noto in Israele tutti sono soldati anche i non ebrei
@Tiziana
Penso che sia chiaro che Francesco s si riferisce alla circoncisione rituale.
La circoncisione in USA e Canada è praticata con scopi medici. Tra l’altro, la stragrande maggioranza dei medici, pur non sconsigliandola, non la raccomandano come pratica da applicare preventivamente a tutti.
Ora, la circoncisione rituale chi la pratica? E se tanto abbiamo discusso dell’impossibilità per un neonato di decidere sul battesimo, dovrebbe valere la stessa cosa per la circoncisione. Foratura dei lobi e tatuaggi, se fatti in piena consapevolezza, non sono certo un problema.
gdm85
è ovvio, infatti se leggi più su già ne abbiamo parlato. Mi attenevo ad un dibattito ampio e serio e soprattutto non ostile a priori. Poi mi spiegherai che vuol dire a scopi medici in Usa e Canada visto che è fatta da pediatri e una fascia altissima di popolazione. Essendo donna so benissimo che maschi adulti si circoncidono perchè credono di migliorarsi e forse potrebeb essere vero ma non è questo certo l’argomento nè la sede adatta. . Quanto alla foratura dei lobi, spesso fatta anche a bambine neonate, mi sembra che veniva da me presa in esempio per dire che difendo l’integrità del corpo. Forse non mi sono ben spiegata o tu non hai ben letto
@Tiziana
Neanche io sono ostile. Dunque, a scopi medici vuol dire che la circoncisione viene eseguita come vera e propria pratica chirurgica per risolvere effettivi problemi come fimosi, balanite e balanopostite. In USA c’è da tenere conto anche di una certa prospettiva economica, infatti, oltre a MedicAid, ci sono assicurazioni private che coprono il servizio. Si preme molto sulla pratica come prevenzione per l’HIV, ma se confrontiamo i paesi occidentali, dubito che l’AIDS sia più frequente nei paesi dove la circoncisione non è largamente praticata.
Non penso che i maschi adulti si circoncidano per migliorarsi, perché l’intervento non ha effetti migliorativi in senso estetico o nel sesso. Se lo fanno, è per motivi di salute.
Sugli orecchini, penso che intendiamo la stessa cosa. Io ho solo aggiunto che, a una certa età, se le bambine sono in grado di capire e di prendere la decisione autonomamente, non c’è problema. Per i tatuaggi, ovviamente il discorso è diverso, vuoi per motivi anatomici, vuoi per motivi di sicurezza.
Tempo addietro c’ era un famoso … frequentatore di questo blog che giustificava le mutilazioni, anche femminili, parlando di valore aggiunto in vista di un matrimonio, adducendo anche la … giustificazione che l’ infibulazione non preclude le gravidanze.
Un orrore che non si può tollerare.
Aristarco
Un altro, non ricordo chi, giustificava la circoncisione dicendo che a livello igienico è meglio averla che non averla.
Forse 2000 anni fa, quando non ci si lavava.
Aristarco; Gianluca. E a nessuno dei due tristi figuri è venuto in mente, piuttosto, di protestare & inalberarsi per la manomissione della perfetta opera del loro perfetto dio da parte di men che perfetti esseri umani (io personalmente aggiungerei immondi & laidi), naturalmente. Quando in realtà non si farebbero nessun problema ad esternare in tal senso trattandosi di tatuaggi piuttosto che piercing & compagnia pungente varia, per non discutere poi di quando si tratta di estirpare da un corpo femminile, con il consenso & per la conservazione della salute, all’occorrenza, del suddetto corpo femminile, un piccolissimo & invisibile conglomerato di cellule embrionali al grido di “omicidio!”. Ovvio che, mancando il/la nascituro/a, viene a mancare un altra occasione di sbizzarrirsi nelle aberranti pratiche che tanto amano & rispettano.
@Aristarco:
– Alla domanda la circoncisione è un mezzo di prevenzione contro l’epidemia di AIDS ed altre infezioni ? La risposta è Sì, ed anche efficace!
Infatti tre studi condotti in Sud Africa, Uganda e Kenya tra il 2005 e il 2007 avevano già dimostrato che gli uomini circoncisi hanno avuto un tasso di nuova infezione del 50 al 60% inferiore rispetto ai NON circoncisi ! – I risultati furono così edificanti che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’UNU-AIDS hanno raccomandato di farne una strategia di prevenzione addizionale nei paesi fortemente colpiti.
Nella baraccopoli Orange Farm (Sud Africa), per esempio, 20.000 volontari di oltre 15 anni sono passati gratuitamente sotto il bisturi tra il 2007 e il 2011. I risultati di questo esperimento sono stati pubblicati. Cosa dicono? : che a comportamento sessuale paragonabile (uso del preservativo, numero di partner), gli uomini circoncisi hanno mostrato un tasso di infezione del 57-61% in meno rispetto ad altri ! Evidentemente gli uomini circoncisi sono stati ben avvisati che il solo modo « sicuro » (escluso gli incidenti dovuti al preservativo) non è altro che il preservativo.
@pandesini
Sud Africa, Uganda e Kenya. Noi non siamo in nessuno di questi posti.
Occorreranno decenni forse, non credo secoli.
Ciao bea. Decenni per i politici familisti, forse. Per i leader religiosi, alzerei di un ordine di grandezza come detto nell’articolo; se non per la facciata, sicuramente per il pensare & filosofeggiare in merito a questi argomenti. Ma io sono notoriamente pessimista (& fastidioso…)
Dissection
Oh, per i leader religiosi si dovrebbe parlare di millenni, capirai, loro si guadagnano da vivere. Ma io spero che il gregge si stacchi sempre più velocemente da questi personaggi considerandoli figure un po’ folkloristiche, ma non più dei punti di riferimento morali.
Ps: fosse per me, ci metterei due secondi a ridimensionarli: sequestro di tutti i beni ecclesiastici come ai tempi della rivoluzione (lasciatemi sognare😈)
Gmd
No, è venetico discorsivo salutativo! 🙂 🙂 🙂
Mafalda
Io dico sempre che visto che sognare non costa niente tanto vale sognare in grande!
@dissection
😉
Bea? Come mai dissecion ti chiama Bea? Eh eh eh …:-)
Per quanto ludica, penso di parlare anche per mafalda nel non raccogliere la tua velata provocazione…
Ah, è dissection: sono più che disposto a far passare refusi che ovviamente scappano anche a me, ma quando si fanno notare agli altri gli errori sugli accenti…
Cmq, O.T… qual’è la tua posizione su questo particolare argomento?
dissection,
non ci ho capito niente.
Facevo ironia sul fatto che tu chiami “bea” mafalduccia nostra e volevo alludere al fatto che forse qua siete “tutti” amici e vi conoscete anche attraverso i nick name.
Scusami se ti ho esacerbato l’animo 🙂
Sul tema del post: sono d’accordo con tutto ciò che ha scitto Tiziana.
@dissection
È lenghe furlan, vero?
“per tacere della suzione rituale del pene”
Quelli dell’Uaar siete degli “svergognati”, comunque alla fine dovete sempre parlar male di Berlusconi pure adesso che sta male.
mi meraviglio della vostra ignoranza 😀 non sapevate che le religioni sono per l’amore amore e ancora amore?
LOL!
Il discorso è sempre il solito. Se si ritiene che i diritti individuali debbano prevalere sui diritti della comunità, allora è logico che lo Stato vieti certe pratiche e controlli seriamente che il divieto sia rispettato, possibilmente prima che si verifichino tragedie. Se invece si ritengono prevalenti i diritti delle famiglie e delle comunità, allora bisogna dare ragione a Hassan El Batal. Il nodo della questione è questo. Superfluo ricordare che grandi conquiste di libertà sono sempre avvenute quando è prevalsa la prima delle due concezioni.
I valori e modi di pensare variano da luogo a luogo. Ad esempio, non fare circoncidere le bambine non è immorale per alcune donne del Sudan, ma è considerato immorale farlo per le donne della classe media a New York….
Va ricordato che i bambini che hanno subito traumi insidiosi nelle interazioni precoci, danno una popolazione di adolescenti che conosce quattro volte più di stati depressivi e tentativi di suicidio rispetto alla media !
Indipendentemente da quello che viene considerato giusto o sbagliato, per esprimere un giudizio morale viene ritenuto necessario possedere alcune capacità di base. L’idea di senso comune è che, per poter essere “buoni”, bisogna saper distinguere il bene dal male, e che questo è possibile solo se siamo pienamente consapevoli delle nostre azioni e giudiziosi nel discriminarle. Quindi dovremmo essere dotati -o aver sviluppato- una coscienza di noi stessi in rapporto agli altri, avere delle intenzioni, essere dotati di volontà, raziocinio e, soprattutto, di libertà di agire. La ricerca neuroscientifica ha prodotto dati interessanti su queste capacità e su come entrano in gioco nella costruzione dei giudizi morali: a quanto pare, non possediamo alcune delle capacità che ci attribuiamo, almeno non nella forma in cui sono state pensate dalla tradizione filosofica, e l’origine dei giudizi morali molto probabilmente non è quella che la tradizione prevalente ci ha tramandato e che ci piace immaginare !
P.S. Come già detto in altre occasioni : esiste una serie di connessioni neurosinattiche imperfette tra sistemi emozionali (cervello limbico) e cognitivi (neocortex) allo stato attuale evolutivo del nostro encefalo. Questo è il prezzo che paghiamo per avere delle capacità cognitive evolute, relativamente recenti, ma non pienamente integrate nel nostro cervello mammaliano !…C’est surtout ici que le bât blesse….
leggere….. Ad esempio fare circoncidere le bambine NON è immorale per alcune donne del Sudan
non solo non lo è ma per moltissime è addirittura consigliabile poichè gli uomini di quelle parti lo apprezzano molto, infatti una donna normale con clitoride e non vergine metterebbe questi “conigli” nella condizione inferiore di doverla soddisfare!!! così è più facile per entrambi, il maschio gode e lei no, tanto allah vuole così, sta scritto su quel libro scritto da un matto analfabeta (che imparò a leggere e scrivere soltanto grazie alla prima moglie, la colta Zaira, che glielo insegnò) su consiglio di un angelo (sic) 1500 anni fa!!
Apprezzo anche nelle virgole il tuo commento.
“Dopo una circoncisione praticata da un saldatore”, pure loro però….. un minimo di buon senso.
Per coloro che avessero bisogno di “dati oggettivi” per capire la battuta.
https://news.biancolavoro.it/wp-content/uploads/2014/05/saldatore.jpg
A proposito di circoncisione :
mi sia concesso fare notare che l’HIV non è l’unico virus sessualmente trasmissibile ad essere « rallentato » tramite la circoncisione: il papillomavirus (che puo’ inoltre causare il cancro del collo dell’utero della partner) e herpes lo sarebbe ugualmente !
Come? Il prepuzio è una piega della pelle che protegge il glande. La sua superficie interna è rivestita da cellule dendritiche, cellule del sistema immunitario, la cui funzione è quella di pulire la superficie del glande.
In caso di rapporto sessuale con una persona infetta, l’HIV può utilizzare queste cellule molto sensibili come porta d’entrata ed infettare l’organismo ! Rimuovendo il prepuzio si riduce la superficie della pelle “a rischio” quindi la porta d’ingresso. Attenzione questo effetto protettivo è finora stato studiato per gli uomini eterosessuali. A mia conosceza non esistono dati accademici per i gay.
P.S. -Secondo uno studio condotto presso l’Università di Gand (Belgio), pubblicato sul British Journal of Urology, su una scala da sensazioni sessuali 0-5, i non circoncisi hanno riportato un punteggiodi sensibilità medio di 3,72 quando la parte superiore del glande è stata accarezzata, rispetto a 3.31. Una differenza significativa, secondo il Dr.Hoebeke che ha condotto lo studio Gand, anche se era quello di valutare la sensibilità, e non la soddisfazione orgastica !
@pandesini
Ma questo problema, penso, è più frequente in condizioni di scarsa igiene.
Credo che possano essere evitate microlesioni. Per questo si consiglia ai giovanissimi, anche maschi, di farsi il vaccino per il papilloma virus. Attualmente la regione Lazio, altre non so, lo fanno gratuitamente solo alle bambine.
Quando si parla di igiene non si intende comunque solo il sapone, esistono una infinita di rapporti in cui e + facile ferirsi. Per questo credo che la circoncisione maschile non verra sospesa, e la religione non c entra
@gmd85
E scontato che l’igiene ha un’incidenza notevole anche sulle malattie sessualmente trasmissibili. Direi pero’, a torto ?, che sarebbe meglio lavarsi un po’ meno.. ma utitilizzare puntualmente un preservativo che il contrario ! Da notare che lavarsi troppo spesso (come avviene a volte per certi individui fobici) si è avverato essere non solo inefficace ma anche controproducente !
@Tiziana
Non sono un medico, quindi la mia è solo una supposizione, ma il prepuzio serve a proteggere la parte interna. Proprio asportandolo, secondo me, si espone il pene al rischio di lesioni.
@pandesini
Concordo sul preservativo. Per l’igiene, penso che stiamo parlando di una normale igiene personale, non di stati patologici.
la soddisfazione orgastica …. già l’espressione è appagante 🙂
ma te sei un dottore Pendesini? cioè medico?
Come ci si protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili: col preservativo! Come consiglia l’OMS. Se poi qualcuno consapevole delle sue scelte, e quindi non un neonato, ci tiene se la fa fare in strutture ad hoc. E non si parla di necessità mediche, qui si stava parlando della sola pratica rituale su bambini.
Alessandro mi sono andato a leggere i dati e si parla del rischio relativo di contrarre HIV con una forbice tra il 30 e 60℅, che è una bella variabilità. Cioè ti stai giocando un terno al lotto, quando il preservativo da solo garantisce quasi la certezza di non essere contagiati. Quindi l’unico strumento davvero protettivo è il profilattico. Senza contare che si tratta di studi statistici su comportamenti poco controllabili. Per testate l’eventusle efficacia della circoncisione bisognerebbe vedere quanti circoncisi si contagiano facendo sesso non protetto con donne infette in ambiente controllato.
E’ inutile, ogni volta che si parla di circoncisione si finisce sempre col fare discorsi del c**(censura parziale).
Certamente @Frank
Nell articolo, chissà poi perché, non si fa cenno che con l escissione della clitoride e difficile avere l orgasmo. Incredibile che questo non si sottolinei a sufficienza.
Veramente Carcano ha linkato un articolo scientifico “Long term health consequences of Female Genital Mutilation” di Dan Reisel, Sarah. M. Creighton che mi pare sia sfuggito.
Sto parlando, in particolare, dei tuoi commenti. Se hai letto l articolo mi pare ancora più grave il tuo sillogismo
L’escissione che riguarda ancora oltre 100 milioni di donne, provenienti da 28 paesi dell’Africa sub-sahariana, il Medio Oriente e l’Indonesia, richiede una pratica rituale. Se la motivazione la più frequentemente citata è quella di carattere usuale, quindi rituale obbligatoria, in ogni clitoridectomia, una nozione di “purezza” motiva anche la distruzione della clitoride ritenuta essere responsabile nientepopodimeno che dell’ipereccitabilità sessuale delle donne!
Ritorna puntualmente questa pericolosa idea e risuonanza della ipersessualità femminile che, se si esprimesse liberamente, dicono questi barbari, destabilizzerebbe la società…SIC !
Più vincolante ancora, quella di tipo II, che comporta la rimozione del clitoride e delle piccole labbra; e quella di tipo III, diffusa in Sudan, alla quale si aggiunge un’infibulazione, vale a dire un’occlusione vulvare quasi completa tramite sutura delle grandi e piccole labbra. La donna viene quindi negata nella sua intimità, la sessualità, la sua persona. Nessun godimento o orgasmo è possibile, inoltre le infezioni, a volte letali, a questo stadio non mancano. A questo punto siamo nella negazione totale dell’identità femminile, cosi come nella negazione della donna.
Una sola parola mi viene in mente : BARBARI DEGENERATI !
Tiziana, non so perché non ne parli ma in generale posso dirti che a me l’articolo non è piaciuto.
Frank
In realtà sono spunti. Gli occhiali del pregiudizio c e chi non li toglie mai. Del resto se indossi un fideismo…
Frank
Trovo irritanti questi commenti sul pene, il problema enorme anche per uomini non interessati alle donne ma che magari ci fanno sesso, e non parlare delle mutilazioni femminili. Il che mi fa dire che il genere maschile e molto indietro
@Tiziana
Nessuno sminuisce il problema delle mutilazioni femminili. Ne siamo a consocenza e penso di poter parlare per tutti, qui, dicendo che lo condanniamo fermamente. L’articolo ha preso in esame due casi, non è che automaticamente deve includere tutto. Ciò non vuol dire che consideri meno grave l’escissione o l’infibulazione, delle qualli abbiamo parlato a iosa in passato.
Semmai, sei tu a dare per scontato che la circoncisione non sia grave, solo eprché non ha gli stessi effetti.
@Tiziana
E comunque, i problemi possono esserci anche per la circoncisione. Il fatto che siano in misura minore rispetto alle mutilazioni genitali femminili non vuol dire che la circoncisione non sia altrettanto negativa.
Gdm 59
Leggendo i commenti mi sembra si prpenda di + per il pene. Voglio sperare che sia come dici. Comunque mi riferisco ai commenti, e ovvio che l articolino pone una panoramica x il dibattito.
@gmd85 (o era 59?)
(cit.)E allora le foibbbbbe!?!? B-)
Per Tiziana, volevo dire non ne parlino (qui su blog).
Penso che comunque sia dovuto al fatto che si parli in generale solo della situazione Italiana dove le mutilazioni genitali femminili sono vietate mentre la circoncisione no, anche se non è a carico del sistema sanitario nazionale, penso che comunque la conclusione finale sia che dovrebbe essere vietata anche la circoncisione almeno per i minorenni.
@Marcus
Vabbé che comincio a sfumare sulle tempie, ma non esageriamo :-p
Nessuno parla mai delle foibbbbe 🙁
@Tiziana, Frank
Danni anatomici a parte, si parla di intaccare la sfera sessuale di soggetti che non possono esprimere consenso, in entrambi i casi. Io parto da questo punto fondamentale.
Appunto se si vietassero, anche quelle ritenute più accettabili come la circoncisione, non sarebbe meglio, alla facciazza della libertà religiosa? 🙂
Per le foibe penso che si riferisse a questo:
https://www.youtube.com/watch?v=vOt7dJZo8UU
@Frank
Precisamente lei, la mitica Vichi di Casapound 😀
Era per dire che mi sembra si stia scadendo su una sorta di celolunghismo applicato alle mutilazioni genitali, una battaglia su quale sia la più grave dell’altra che non porta poi a nulla, perché il punto è un altro: vengono praticate quasi sempre su individui che non hanno potuto dire la loro, per la tenera età o per la sottomissione culturale.
@gmd
Anche il 59 non era farina del mio sacco, guarda più in alto 😉
@Frank
Avevo colto ; -)
Comunque, concordo in pieno sul totale divieto.
@Mauritius
Lo so, la mia era una battuta generica ; -)
Mi accorgo ora di aver sbaglia to il tuo nick prima. Chiedo venia :-p
Comunque, hai detto in sintesi ciò che cercavo di far capire a Tiziana.
Scusate, io non voglio mettere in dubbio gli studi condotti in Africa sulla circoncisione. Ma negli USA cosa succede ? Lì mi sembra che gli uomini circoncisi siano maggioriatari.
Negli Stati Uniti, sono grandi lettori della Bibbia…
Comunque un po’ di storia. Qui in Francia negli anni 90 diversi intellettuali di sinistra si erano schierati contro il divieto di escissione in nome del rispetto della cultura di origine. Devo dire che sono rimasto scioccato avendo scoperto la cosa, non pensavo si potesse andare così lontano. Oggi due medici USA che hanno tentato di rilanciare l’argomento parlando di imperialismo culturale poche personne servendosi di una dottoranda che è ritornata nel suo paese di origine per farsi levare una parte del clitoride, una professoressa di studi in femminismo dice che l’escissione è una vittoria del femminismo. Se si guarda bene diverse antropologhe e “femministe” occidentali sostengono che la pratica dell’escissione non è da condannare.
@Tino
Però scommetto che queste antropologhe e femministe hanno tutte il glande clitorideo intatto.
Tino che io sappia tutti i femminismi condannano certe pratiche, e a ragione! Trattandosi di una violenza sulla persona. Semmai ho notato una certa reticenza sulle mutilazioni maschili, e come ben vedi c’è chi le giustifica anche qui adducendo motivi culturali o presunti benefici (comunque inferiori a quelli di una corretta igiene e uso di preservativi) e che crede che il solo parlarne significhi sminuire il problema grave delle mutilazioni femminili. Un po’ come quando si parla dei papà divorziati in difficoltà economiche. Quindi credo che queste ideologhe che non siano affatto rappresentative.
Francesco s,
Non offenderti da solo, non c e giustificazione di nessun tipo, ce una diversità.non essere ipocrita x sostenere un pregiudizio che non ti rappresenta
A me il pregiudizio pare ce l’abbia Tino sulle presunte femministe che difendono le mutilazioni femminili, perché non mi pare una rappresentazione del femminismo. Detto questo non è un gran mistero che i femminismi quando si tratta di questioni maschili comunque legate a modelli culturali che sono poi gli stessi di determinate problematiche femminili mostrino reticenza sul che se ne parli, come se il solo parlarne levasse spazio ai problemi femminili o fosse un loro sminuirne. E i tuoi commenti mi pare lo confermino, come fatto notare da altri commentatori. Che sia involontario o no, è una constatazione che faccio.
@ Francesco S.
Non credo di avere pregiudizi non sto parlando di TUTTE le femministe però ricordati che pure in Italia la Grazziottin aveva detto che non bisogna vietarla oppure la Malpiana che era favorevola alla puntura simbolica. E poi non dobbiamo nascondercelo ci sono donne che non sono state escisse però per sposarsi lo fanno perché una donna non escissa è scartata come moglie in certi paesi.
Tino sono talmente rilevanti che neanche google ne parla. Mi pare un caso di cherry picking.
Francesco s
Quello di Tino non e pregiudizio ma ignoranza dei fatti. Avendo l eta ricordo che dormivo durante una occupazione del palazzo detto governo vecchio sotto uno striscione con scritto no alle mutilazioni genitali. Avevo 17 anni, appresi di questa pratica che e stata a lungo materia del mio lavoro alle nazioni unite, cioè salute dell età riproduttiva.
Non sminuiscono la circoncisione maschile, ma ne va sottolineata l assoluta differenza. Entrambe le mutilazioni non hanno solo radice religiosa. Per lunghi anni la testimone delle mutilazioni femminili in Italia e sta Zeudi Araja che era cristiana, per dire. Essere precisi, caro Francesco s. e sempre meglio.
@Tiziana
E che vuol dir che entrambe le mutilazioni non hanno solo origini religiose? Fossero anche culturali, il problema rimane. Hai scirtto di salute dell’età riproduttiva. Io più sù ho scritto che il problema è la violazione della sfera sessuale di soggetti che non possono esprimersi in merito. Sappiamo che sono due pratiche anatomicamente differenti. Ma il problema è a monte e l’unica a non volerlo capire sei tu.
Ci sarebbero tante cose da dire sull’argomento, all’epoca molti intellettuali in tutto il mondo soprattutto femministe occidentali avevano criticato la legge francese contre l’escissione che è la più dura al mondo. Con tutto un discorso sul fatto che avendo trovato delle pratiche di escissione in occidente contro le donne considerate comme nifomani o lesbiche, noi occidentali reagiremmo con questo spirito mentre l’escissione in Africa è una pratica accettata e perpetrata dalle donne. Non si preoccupano di sapere come è arriva in Indonesia tale pratica ma lasciamo perdere.
Cioè in sostanza persino nei nostri paesi non abbiamo il diritto di vietare questa pratica per non essere colonialisti. È un po’ lo stesso discorso che Michele Anis faceva sul burqa.
@Tino
In questi casi dico sempre che sarei curioso di vederele reazioni degli intelettualoidi nostrani di fronte a un’ipotetico aumento dei sikh che vanno in giro col coltello o del gianismo, i cui santoni sono nudi da capo a piedi.
L’Asl di Padova già da qualche anno pratica la circoncisione rituale su richiesta (mi sembra tuttora a pagamento).