Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è del Politecnico di Milano, che
ha presentato in pompa magna e con patrocinio gratuito il libro apologetico “La bellezza disarmata” di don Julián Carrón, presidente di Comunione e Liberazione: ad affiancare il religioso durante l’evento, il rettore Giovanni Azzone e il professor Emilio Faroldi
Una passerella dell’integralismo ciellino legittimata dalle istituzioni accademiche che ha destato le proteste degli studenti laici.
A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.
Il consiglio comunale di Arezzo approva la proposta di imporre il crocifisso nell’aula, su iniziativa dei leghisti Tiziana Casi e Marco Casucci.
A Montalto Uffugo (CS) diversi rappresentanti della zona hanno partecipato alla sontuosa processione della statua della Madonna di Fatima: oltre al primo cittadino Pietro Caracciolo, anche i sindaci Antonella Blandi (di Lattarico) e Mario Bria (di Rose) e Camillo Borchetta per conto del sindaco di Luzzi, nonché il consigliere regionale Mauro D’Acri e le autorità militari, con carabinieri in alta uniforme.
Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, concede alla comunità islamica locale una sala della Villa Niscemi per l’iftar, la cerimonia religiosa che chiude ogni giorno il digiuno del Ramadan. Presenti oltre al sindaco e al presidente della Consulta delle culture, Adham Darawsha, anche i consiglieri e i consoli generali di Tunisia e Marocco, gli esponenti di altre comunità religiose e della curia.
Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto presenza alla messa per la consegna della chiave d’oro della città a san Francesco di Paola.
Il sindaco di San Salvo (CH) ha presenziato alla benedizione di due nuovi scuolabus, entrati in servizio per il trasporto degli alunni delle scuole dell’infanzia e della primaria. La cerimonia si è svolta nel cortile dell’Istituto comprensivo 2.
La redazione
La clericalata della settimana è del Politecnico di Milano, che ha presentato in pompa magna e con patrocinio gratuito il libro apologetico “La bellezza disarmata” di don Julián Carrión, presidente di Comunione e Liberazione: ad affiancare il religioso durante l’evento, il rettore Giovanni Azzone e il professor Emilio Faroldi
Avrei capito se la presentazione fosse avvenuta in una qualche facoltà universitaria a indirizzo umanistico, ma che centra il ‘Pollitecnico’? Vogliono allargare il loro orizzonte: oltre le greggi anche il pollame? 😛
(Commento filosoficamente al livello della notizia)
Emperor: non è che si sentono l’acqua alla gola? 😉
@ dissection:
E’ quello che ho pensato subito anch’io: forse stanno cercando di invadere il più capillarmente possibile la società civile, prima che l’estinzione delle “vocazioni” estingua loro! 🙂
E’ privato il Pollitecnico o sbaglio Dioclezzziano? 🙂
È pubblico
Engy, leggendo il link nell’articolo ho visto che è evidenziato il fatto che si tratta di un università statale, ma non è questo il punto. Il punto è che si è dato spazio a un evento clericale antiscientifico in un luogo scientifico e laico, presieduto da un personaggio discutibile che ha evaso bellamente le domande pertinentemente postegli sul rischio di nocumento alla laicità, e appoggiato da docenti della suddetta istituzione laica che da laici a questo punto non si sono comportati. Capisco che sia la tua ennesima mossa per cercare di dimostrare la non clericalità delle clericalate, che puntualmente ti viene tarpata sul nascere non tanto da me quanto da gente molto più competente & preparata di me; quello che non capisco è dove pensi di arrivare & cosa sperimentazione di ottenere, oltre al solito pugno di mosche…
Speri… e.c.
@E.n.g.y
Il concetto di privato in Italia è più che risibile, visti i lauti finanziamenti pubblici.
Ma comunque non è questo il caso.
La domanda è semplice: cosa hanno a che fare cristi e madonne con una università pubblica e che non si occupa di religione? E non attaccare col solito pistolotto delle idee legittime.
anche tu @dissection sei piuttosto suscettibile eh?
più leggerezza, dissection, così come si converrebbe a un ateo che, in quanto tale, si gode la vita e si turba di fronte ad opinioni diverse o a insinuazioni varie …
“Capisco che sia la tua ennesima mossa per cercare di dimostrare la non clericalità delle clericalate, che puntualmente ti viene tarpata sul nascere non tanto da me quanto da gente molto più competente & preparata di me; quello che non capisco è dove pensi di arrivare & cosa sperimentazione di ottenere, oltre al solito pugno di mosche…”
Guarda @dissection che qui a me nessuno tarpa qualcosa, nè tu nè i competentoni vari.
E non penso di arrivare o ottenere qualcosa, dico solo quello che penso, a volte anche con un minimo di provocazione lo ammetto (sono l’unica tra l’altro …), ma non pensavo “foste” così fragili e isterichini!!
e NON si turba …….
Ebay
Già.
Qualche tipo di qualsivoglia risposta all’evidenza che il politec sia pubblico, e non privato, come ti è stato fatto notare da più parti, no è? Perché io sono sicuramente suscettibile, tu sei anche provocatoria, a volte simpaticamente altre meno, ma continuare a prendertela con il carattere dei commentatori, cosa che fai sempre, senza entrare né rispondere nel merito di ciò che ti viene opposto, cosa che invece non fai quasi mai, non contribuisce, in parte nemmeno minima, al discorso generale, e ti è stato già detto più volte. Che possa pretende di arrivare da qualsivoglia parte i ricavarci qualsivoglia risultato, passa a questo punto in secondo piano!
Ovviamente Engy, non ebay, oggi il correttore mi fa dannare…
@E.n.g.y
Essere atei non implica il non essere suscettibili di fronte all’idiozia. Soprattutto quando c’è chi ne dispensa un commento Si è l’altro pure. Sai cosa era l’isteria, vero?
@ Engy
Il fatto che niente possa tarpare le tue idee non è cosa di cui andare fieri, visto che su altri siti hai scritto di dogmatismi …
Le idee devono essere criticate e se non vanno bene cambiate.
@ Engy
Chissà che c’è di fragile e isterico a fare il tiro al volo alle stupidaggini: io lo trovo molto distensivo 🙂
@ Diocleziano
Noooo! Anche tu “che centra”?
No, tu no !! 😉
Stefano™
Volevo vedere se stavate attenti. 😛
Scherzo, ho proprio sbagliato.
Ho fatto aggiornare il sistema del mio computer e ho scoperto con raccapriccio che scrive come gli pare, Qualcosa di simile a quello di Dissection qui sopra. Quindi non escludo in futuro errori introdotti surrettiziamente da questa macchina infame… Sarà mica stata benedetta? Sai, dopo le penne…
@ Diocleziano
Me lo confermi, ho pensato che il colpevole poteva essere una macchina infame subito dopo aver postato.
Chissà che c’entra quel libro con l’attività svolta nel politecnico, fosse stato un libro sull’architettura sacra in Italia e/o a Milano ci sarebbe anche stato.
Quella di Palermo non mi pare una clericalata, alla fine una tantum una sala può essere concessa se ha fine conoscitivo e di integrazione e di festa. Mi sarei preoccupato se durante il Ramadan il primo cittadino avesse aderito. Vorrà dire che il prossimo Darwin Day lo si organizza nella villa di Palermo e si invita il sindaco.
@Francesco s
L’autore del libro ha parlato di Architetto dell’Universo. Visto che c’entra? 😀
Gmd
Si può sempre chiedergli chi ha architettato l’architetto… 😉
E anche come fa, egli, a sapere che è architetto: ha forse visto il diploma? In tal caso, vogliamo vederlo anche noi…
Al di là dello scherzo credo che in certi ambienti le conoscenze contano, probabilmente il rettore ha fatto o restituito un “favore” all’amico CL-ino.
@dissection
Sempre che non l’abbia preso per corrispondenza. Visti i risultati, il dubbio sorge.
@Francesco s
Giorni addietro ero con degli amici dottorandi. Le dinamiche interne all’università sono di un marcio incredibile.
Francesco s: no, infatti è una “islamata”! 🙂
No…e’ una barbittata !!!
Io continuo a dirlo…bisogna fare la rubrica nuova:
La barbittata della settimana.
@ Mago: già, con eventuale lancio di prodotti proraso sul pubblico astante…
@dissection:
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Barbittata si intende come concetto prodotto da imam barbitti e/o barbuti.
Dato che il profeta maoemtto era barbitto (barba ben curata alla musulmana) allora aggettibo barbitto e` piu` potente di barbuto.
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Hai detto bene sul discorso dei prodotti proraso (o altra marca similare).
Il tagliarsi la barba si prefigura come un gesto anti-barbittico (i comunistoidi delle fasce piu` radicali potrebbero addirittura configurarlo nel reato di islamofobia) in quanto si vuole avere un viso pulito e fresco alla facciaZZa dei precetti barbittici (ma anche talmudici) che vogliono uomo con la barba per distinguerlo dalla donna che viene inquadrata come essere inferiore.
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firmato: Mago Sumadarto Sono (colui che domani mattina si radera` per bene la barba dato che ora e` stanco e fra molto poco andra` a dormire)
Per dissection, un consiglio….
Clero (fonte wikipedia).
“Il clero è quella parte di fedeli che, nell’ambito di una religione, ha un ruolo distinto e spesso direttivo o anche semplicemente retribuito. Il termine è sorto originariamente nel Cristianesimo, ma può essere applicato a quasi tutte le religioni organizzate.”
Non ti lasciare trascinare da chi ragiona in modo settario.
Mago
Il mio commento non intendeva sminuire né osteggiare in modo alcuno il concetto di barbitto/ barbittata, per il resto, come sempre, lol!
Frank
Grazie dello spunto, e anche del consiglio, ma il mio voleva essere solo un simpatico & spiritoso contrappunto al post di checco s, è anche vero che “a volte” mi lascio trascinare, ma non mi pareva una di quelle occasioni… lol, come sempre, anche a te & le tue fulminanti battute!
@dissection:
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Hai capito bene il discorso.
Io volevo fare il simpaticone mentre taluni non riescono a resistere nell’esprimere senza SE e senza MA il loro mugugnume.
Scusami dissection e che in realtà sono stato un po’ duro perché innanzi tutto se quello di credere o non credere in un islam moderato sia corretto o no è sempre stato un mio problema, del resto sono quello dei dialoghi del tipo:
Cherubino: A Maome’.
Er Profeta: Dimme Cherubi’.
Cherubino: Ma quale fosserebbe a differenza tra n’islamico entegralista e n’islamico moderato?
Er Profeta: Che er primo t’ammazza.
Cherubino: Er secondo?
Er Profeta: Pure.
Cherubino: E a differenza ando stà?
Er Profeta: Che er secondo lo fa con moderazione.
Recentemente però ho letto questo articolo:
http://www.francolondei.it/dal-concetto-islam-moderato-quello-islam-moderno/
e un poco nella mia mente si sta delineando qualcosa, ma con calma però se no i miei due neuroni litigano. 🙂
Dissection, fammi il contrappunto etc ma per favore niente nomignoli. Cordialmente 😉
Francesco s
Ricevuto! Sorry! No problem! 😉
Frank
In merito al moderato o meno, da quel che vedo, io sono sempre più convinto che abbia ragione Dawkins: in qualsiasi religione, ma ultimamente soprattutto nell’islam, anche se si tratta di contesti moderati, il fatto di non accettare nessun altro tipo di visione significa gettare il seme dell’estremismo, e da lì si può solo andare in peggio. Si parte da “l’islam è pace”, ma guai a chi dice il contrario, e si arriva al bataclan & via attentando, da parte loro; e via vomitando da parte nostra… n’est pas?
Si anche io avevo forti dubbi sul concetto di islam moderato ma poi leggendo l’articolo e sentendo parlare di islam moderno un poco le mie idee sono cambiate e comunque mi sembra improbabile che più di un miliardo di persone siano o sono potenzialmente degli psicopatici anche perché, se così fosse, non staremmo qui a parlarne 🙂 .
Quindi è meglio non lasciarsi trascinare dalle persone che hanno una visione superficiale delle cose perché, per esperienza personale, quelli in in buona fede come noi ci assumiamo le responsabilità dei nostri eventuali errori, loro invece si danno alla latitanza, si lamentano che non sono stati capiti o si mettono a fare i piagnoni dicendo che stavano solo scherzando.
Chiedo scusa, il mio commento sopra è per dissection.
Credo anche io che le sale di proprietà comunali le dai a chi le chiede, al
meno a Roma e cosi. Qualche anno fa ricordo che una sala prestigiosa del campidoglio venne data ai sich , non mi ricordo come si scrive comunque non cosi, per una giornata di preghiera. Mi sembra di ricordare che anche uaar presento’ qualcosa in quello stesso periodo.
@ Francesco s
Credo si scrivano “sikh”, per il resto mi pare che sia accaduto quello che descrive.
Francesco s
Si grazie credo si scriva così.
@Francesco_s:
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E se i barbitti multietnici coranici si offendono perche` anche loro credono nel creazionismo possono accusare i promotori del darwin-day di islamofobia ?
Dialogo della foto.
Dal pubblico: Come ha detto che si chiama?
Rettore: Giovanni Azzone.
Dal pubblico: E col nome abbreviato?
Rettore: G. Azzone.
Dal pubblico: E se si chiamava Corrado?
Rettore: C. Azzone.
Dal pubblico: Ah ah ah ah ah….
Rettore: Ma perché state ridendo?
….su iniziativa dei leghisti Tiziana “Casi” e Marco “Casucci”, sarà un “caso”?
Not a case, but a “casualty”! 🙂
Questo spiega tutto. 🙂
“Il sindaco di San Salvo (CH) ha presenziato alla benedizione di due nuovi scuolabus”
Che magari dovevano essere almeno quattro ma i soldi per gli altri due sono stati dati proprio alla Chiesa che ha ringraziato con una bella benedizione. Volete mettere due scuolabus benedetti piuttosto che quattro in balia del demonio? Svergognati coloro che si lamentano, perché non vogliono proteggere i poveri alunni dalle forze del male solo per farli viaggiare più comodi.
È sempre un sollievo quando nelle clericalate non appaiono generose donazioni alle superstizioni. Per adesso possono dare tutte le chiavi che vogliono a santi e beati, basta che non si accompagnino agli euro.
Sconfortante che Cl sia così profondamente radicata anche nel Poli, e non solo tra gli studenti.
Perché non è neppure la prima volta che Carron e Azzone duettano dalle aule dove ci si dovrebbe concentrare sulle materie tecniche.
“I ragazzi di Lista aperta” che il rettore Azzone ha ringraziato per l’invito alla conferenza al Poli sono gli stessi che nel 2012 avevano organizzato l’incontro “Giovani crescita educazione”, sempre al Poli, tenuto da Azzone e Carron. w w w.poli-listaperta.it/?p=1132
Lo statuto del poliMI è stato cambiato nel 2012. E che a proposito della Missione istituzionale stabilisce (maiuscolo mio):
“Il Politecnico ha per fine primario l’elaborazione e la trasmissione delle conoscenze scientifiche, tecnologiche, UMANISTICHE ed economico-sociali, la promozione e l’organizzazione della ricerca, la formazione di studenti e docenti nel campo dell’architettura, del design, dell’ingegneria e degli altri ambiti della cultura politecnica promossi dall’Ateneo.”
Quello del PoliTO, statuto del 2011, inizia invece così:
“Il Politecnico di Torino, nel seguito denominato Politecnico, è un’istituzione universitaria pubblica indipendente da ogni orientamento religioso, ideologico e politico.”
Niente del genere in quello di Milano. Sarei curiosa di vedere lo statuto precedente ad Azzone.
Anche nello statuto del politecnico di Bari è inserito il riferimento all’ambito umanistico, io nella mia esperienza universitaria non l’ho avvertito, ma nelle facoltà di architettura è presente, invece il riferimento all’indipendenza da politica e religione è presente pari pari, e probabilmente è previsto per ogni università statale. Non credo che il problema sia lo statuto, credo che siamo di fronte a uno scambio di favori.
“invece il riferimento all’indipendenza da politica e religione è presente pari pari”
Intendi nello statuto del poli di Bari? Io non lo trovo. C’è il punto sul contrasto alla discriminazione politica, religiosa, ecc., come il quello del poliMi, ma niente sull’estraneità a orientamenti ideologici (che invece si trova in altre facoltà, p.e. Bologna, ma non in tutte).
Sulle conoscenze umanistiche come fine primario al poli sono scettica: infatti al poli di torino non vengono menzionate. Ma ripeto, mi piacerebbe sapere se c’è in giro un vecchio statuto per vedere se è un’aggiunta ciellina.
trovato, eccolo qua, com’era lo statuto del poli del 1989:
“Il Politecnico ha per fine primario la elaborazione e la trasmissione delle conoscenze scientifiche, tecnologiche ed ARTISTICHE, la promozione e l’organizzazione della ricerca, la preparazione culturale e professionale degli studenti nonche’ la formazione dei docenti.”
Con le conoscenze artistiche, Carron non c’entra un tubo, con quelle umanistiche invece…. il diavolo è nei dettagli! 🙂
Sandra a Bari hanno un codice etico, al punto 1:
Dovrebbero avercelo anche a Milano?
scusa sai francesco, ma a me pari pari non sembra per niente: un conto è dire che il Politecnico è indipendente da orientamenti ideologici in quanto istituzione, un altro è aspettarsi che i singoli professori non si facciano condizionare in sede di esame p.e. da amicizie o raccomandazioni varie. Mi sembra che il codice etico che citi faccia riferimento a qs secondo aspetto, di comportamento individuale.
Pensala come credi, non è che se non sta scritto uguale vuol dire che che allora ci si può far condizionare. Poi bisogna anche distinguere tra quello che si scrive sulla carta e quello che si fa. Il codice vale per tutti, non solo i docenti, ma anche il personale amministrativo e dirigenziale e da statuto l’operato dell’istituzione deve ispirarsi in conformità al codice, che dice chiaro che bisogna essere indipendenti e non sottostare a condizionamenti.
Se vogliono “pompare” il libro dell’amico, lo fanno a prescindere dagli statuti e codici etici. La maggior parte di questi eventi “culturali” sono di pubblicità gratuita, in questo caso è solo spudorato essendo l’argomento al di fuori del campo di interesse del politecnico di Milano.
francesco,
io credo che le parole siano importanti, e se in uno statuto si sostituisce artistiche con umanistiche, se si omette di includere l’indipendenza da ideologie, e se l’ambiente è quello ciellino, non puoi non pensare che il cambiamento sia stato fatto senza motivo. Il motivo c’è, altrimenti perché si sarebbero presi il disturbo di cambiare, ti pare?
Vedo che Bari non si è mai fatta negare incontri con Carron, sia al Politecnico (conferenza di Cl in aula magna nel 2005) sia al di fuori ma con il rettore del poli di Bari nel 2015 (per la presentazione del libro di cui parla la notizia).
“essendo l’argomento al di fuori del campo di interesse del politecnico di Milano.”
Dici? e l’obiettivo primario della trasmissione di conoscenze umanistiche?
Da regolamento niente impedisce al Poli di concedere spazi e patrocinio a eventi Cl.
E nonostante lo statuto nulla ha impedito al Politecnico di Torino di pompare l’argomento delle onde neutroniche per la formazione della sindone per suggerire un’origine anteriore della sindone. Gli statuti non significano nulla sono solo indirizzi. Se devono pompare qualcosa lo fanno a prescindere dall’ambito: che poi effettivamente in un grande politecnico c’è anche la trasmissione di alcune competenze umanistiche, soprattutto in architettura, ma un libro sulla visione teologica – così come presentato dalle recensioni – di Carron non c’azzecca, a meno che non si siano confusi con “tecnologica”.
Mi sembra che sia stato uno studio di tre professori del poli, non che il poli abbia pompato l’argomento: almeno, non patrocinato con rettori e ambaradan.
Infatti, la teologia non ci azzeccherebbe, però a partire dal 2012 Carron inizia ad avere spazio al Politecnico di Milano. A Bari ha cominciato nel 2005. D’accordo che Azzone è suo amico, ma a me viene il dubbio che lo statuto potrebbe essere stato opportunamente cambiato in modo da accomodare anche Carron e la teologia, che con le materie umanistiche azzecca più che scienza, tecnologia e arte.
Le istituzioni pubbliche devono rimanere equidistanti da tutte le convinzioni filosofico-religiose: questa equidistanza O si pratica come “laicità per addizione” (lo spazio pubblico è omni-inclusivo) OPPURE come “laicità per sottrazione” (lo spazio pubblico è omni-esclusivo).
Io propenderei per la “laicità per sottrazione” perché l’equidistanza da OGNI convinzione è di difficile praticabilità perché al concedere a una poi bisogna “parimenti” (secondo quali criteri?) concedere a tutte le altre.
In particolare, un rettore che accoglie con tre aule, la diretta streaming e il patrocinio del PoliMI il vertice di Comunione e Liberazione dovrà sudare un guardaroba di camicie per garantire gli stessi e identici spazi, visibilità, considerazione dati a quello. Non si tratta qui delle sole confessioni acattoliche che hanno stipulato intesa: il concetto va esteso a tutto il panorama religioso-filosofico (e quindi anche areligioso/antireligioso) con risultati che, ammesso siano possibili, mi appaiono paradossali.
Un’immagine che mi rimase impressa quando una compagna lo propose fu quella di accostare un pentacolo rovesciato di pari dimensione ad ogni crocifisso, non essendo giusto che i satanisti non godessero di visibilità pari ai cattolici apostolici romani. Ma come si concede ai satanisti per “equidistante addizione” va concesso ai wiccan, a quelli della via romana agli dèi, a tante piccole sette e tante grandi chiese. Se vedere al muro appesi così tanti simboli che nemmeno i cartelloni alle elementari può farci sorridere (no, ai cattolici non fa sorridere) cosa succede se questo discorso “per addizione” si estende alle concessioni che vanno un po’ più al di là di un muro, per quanto simbolico e ora discriminatorio? Quante ore il rettore Giovanni dovrà passare ad aprire convegni di Scientology o di Torre di Guardia? Quante aule dei politecnici andranno riservate? E le dirette streaming? La rete ce la farà a reggere?
Non è brutta china, tanto cara a chi abusa della retorica, è proprio un discorso di ragionevolezza che fa la Corte di Cassazione, (cfr. esempio Sezioni Unite n. 5924/2011) anche per evitare «possibili conflitti tra una pluralità di identità religiose tra loro incompatibili». (e.g. il satanismo e il cristianesimo) Il punto è sempre quello: la religione di Stato non c’è più di diritto almeno dall”84 (ma secondo tanti anche dal ’48), a quando abolirla di fatto garantendo che a tutte/i sia garantita la stessa dignità di fronte alle istituzioni?
Orgoglioso di avete studiato al Politecnico.
Anni sprecati.
Vueeeee bentornato Enrico !!!
Era tanto non passavi da queste parti.
Ma tu eri uno dei frequentanti cielle al politecnico ?
La prova che il poli di milano non aveva come obiettivo primario la formazione umanistica sono gli strafalcioni di grammatica di Enrico.
Forzando solo un po’ il pensiero del poeta:
”Non fa scienza, senza l’aver inteso, il ritener… 😛