8 per mille: anche quest’anno la Chiesa incassa un miliardo

«Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha diffuso i dati relativi alla ripartizione dell’8 per mille di quest’anno: la Chiesa ancora una volta fa la parte del leone e con solo il 37% delle firme incassa 1 miliardo e 18 milioni di euro, pari all’80% del totale dei fondi. Sono anni che denunciamo questo meccanismo perverso ma nessuno sogna di metterci mano».

Il perverso meccanismo cui fa riferimento il segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), Stefano Incani, è quello per cui le quote non espresse — quelle che non vengono destinate, perché il contribuente non firma né per lo Stato né per una delle confessioni religiose che ha accesso ai fondi — sono comunque ripartite in proporzione alle firme ottenute e che consente appunto alla Chiesa di incamerare la maggior parte dei fondi.

«In pochi — prosegue Incani — sono a conoscenza di questo meccanismo anche perché lo Stato si guarda bene dal pubblicizzarlo, ma esso fa sì che quel 45% circa di contribuenti che sceglie a chi destinare l’8 per mille determini la ripartizione anche del restante 55%». «Contro questo sistema per ben due volte è intervenuta la Corte dei Conti sottolineando la necessità di una revisione del meccanismo e puntando inoltre il dito contro lo Stato, unico competitore che non sensibilizza l’opinione pubblica sulle proprie attività con campagne pubblicitarie. E anche quest’anno i dati parlano chiaro: per lo Stato ha firmato solo il 7% dei contribuenti!».

«Se ci mettiamo poi che la Chiesa, nonostante gli slogan, destina la maggior parte delle risorse per “esigenze di culto e pastorale” e “sostentamento del clero” (quest’anno rispettivamente 399 milioni euro e 350 milioni euro), il quadro è completo. Quei fondi, che sono peraltro solo una parte delle ingenti risorse che lo Stato distrae dalle sue casse per farle confluire in quelle della Chiesa (secondo i nostri calcoli si tratta di 6 miliardi di euro l’anno), anziché finire nelle tasche della Chiesa cattolica dovrebbero essere utilizzati a beneficio di tutti e tutte».

Comunicato stampa Uaar

39 commenti

Diocleziano

L’unica soddisfazione è che la cifra mi pare in leggero calo.
(Le due cifre a fine testo sono ‘mila’ o ‘milioni’?)

Francesco S.

Vedo poche prospettive di modifica, l’ultimo presidente del consiglio che lo ha fatto aveva una forte personalità, sebbene controversa. Attualmente l’unica soluzione che vedo è un referendum di indirizzo se mai la riforma costituzionale dovesse passare. Perché di politici che contano che vogliano mettere mano al concordato non ne vedo. Un discreto consenso popolare e la corte dei conti alle spalle potrebbero portare ad un cambiamento del meccanismo in chiave più trasparente. Al meno questo mi pare un obiettivo possibile. Quello sperato ovvero l’abolizione del concordato non lo vedo affatto possibile.

mafalda

37% delle firme è ancora una percentuale altissima. Sarebbe interessante conoscere l’identikit dell’elargitore di 8xmille al Vaticano.

dissection

Mafalda
Una parte almeno, di questi elargitori, si identifica nel tipo di persone di cui ti parlavo nel post precedente; gente per la quale è meglio “dare i soldi ai preti che allo stato”, facendo nel contempo orecchie da mercante a qualsivoglia tipo di spiegazione su percentuali e reali destinazioni d’uso.

Giorgio Pozzo

Sarebbe interessante conoscere l’identikit dell’elargitore di 8xmille al Vaticano

 

tipologia A)
Uno che non ha firmato, ma sul cui modulo mettono una firma per la Chiesa Cattolica
tipologia B)
Uno che ha firmato per qualcun altro, ma in sede di compilazione inseriscono a computer il codice della Chiesa Cattolica
tipologia C)
Uno che si è fatto imbabanire dalla propaganda della Chiesa Cattolica (chiedilo a loro, anzi, a lui)

mafalda

Interessa la tipologia C: vecchio o giovane, lavoratore o pensionato, titolo di studio,…Peccato che questi dati non si conoscano.

Tiziana

L effetto Francesco non c è stato, ma credo come Pozzo che molte firme vengono dai CAF , che io abolire i ma non ( solo) per questo. Per quanto a noi sembri impossibile molti non solo ignorano il meccanismo ma addirittura che esista l otto per mille.

Francesco s
Si arriverà alla abolizione dell articolo 7. Secondo me si, nel corso dei prossimi venti anni.

Francesco S.

I CAF sono utili perché offrono un servizio gratuito. Se ben ricordo le dichiarazioni di cambiamento di destinazione del 5×1000 erano il 4%. Ammettendo anche che il 4% siano gli “errori” anche nell’8×1000, ci sarebbe un 33% di persone che dichiara come destinazione la chiesa, valore in linea con lo zoccolo duro cattolico 30-35%.

Quindi credo che le firme vengano principalmente da quel blocco sociale, non credo ci sia un sistemico accordo dei CAF per alterare le scelte espresse, sebbene bisogna vigilare, soprattutto su che tipo di CAF e a chi fanno riferimento.

Reputo assai improbabile la cancellazione dell’art. 7 se non impossibile, al più è possibile una sua modifica e non credo che avverrà nei prossimi 20 anni.

Sui soldi (rinegoziazione dei Patti lateranensi) ti seguono i cattolici più tiepidi, ma se gli tocchi l’identità cattolica nella costituzione li perdi, i cattolici in italia sono pur sempre il 75%. Vedi la battaglia sul crocifisso a scuola, li ha compattati in senso identitario, se ne riparla quando calerà l’ondata di terrorismo islamico.

fonti: https://blog.uaar.it/2015/09/30/5-per-mille-caf-dichiarazioni-redditi-controlli-8-per-mille/
fonti: https://www.uaar.it/doxa2014/ (le slide)

ΔΙΩRAMA

I CAF sono strutture private che ricevono finanziamenti pubblici e la loro origine non è tra le più nobili. Molti di essi sono di matrice cattolica ed è dubbio che nessun funzionario dietro il monitor si faccia scrupoli a cambiare le scelte dei cittadini (questo blog ne ha parlato). La ripartizione del 5 per mille, in particolare, è viziata dal fatto che gli stessi CAF o gli enti di cui sono emanazione possono figurare tra i soggetti beneficiari. Sarebbe come andare a votare in una sezione di partito: non c’è bisogno di “sistematico accordo” per alterare la volontà popolare.
Convidido lo scetticismo sui prossimi 20 anni.

Tiziana

Non credo che i CAF siano gratuiti ma non e qui il posto adatto

Credo che ci sara una evoluzione sul concordato, forse anche x volontà della Chiesa. L itali e un paese secolarizzato, basta guardare i dati sui matrimoni civili i funerali,. Calano i fideismi quando le scelte sono individuali. Tu che sei sempre preciso saprai con che frequenza si appone il crocefisso nelle aule scolastiche. Io non ho dati, ho visto che non c era nelle due scuole dove ho votato, almeno in quelle due classi. Chiedo a qualcuno che mi conferma ma OVVIAMENTE non numeri da statistica

Diocleziano

La gratuità dei caf è una barzelletta: per ogni pratica ricevono un rimborso. Tempo fa una conoscente che era andata all’inps per svolgere la pratica per la pensione, mi disse che fu invitata a rivolgersi a un sindacato. Io non me ne intendo , ma credo che sia l’inps in primis a doversene occupare. In ogni caso è il solito meccanismo: lo stato deroga servizi per i quali si fa pagare e il risultato è un costo aggiuntivo.

Tra quelli della cgil e quelli delle acli, credo che siano strategicamente ben sistemati per supportare la chiesa. Sarebbe utile conoscere le percentuali delle firme su dichiarazioni con redditi da professioni e quelle di dichiarazioni di sole pensioni: fatico a immaginare il vecchietto che non deve presentare la dichiarazione, che si prenda la briga di farlo solo per la firma dell’8×1000.

Francesco S.

Non ho detto che sono gratuiti, ma che il servizio è gratuito. Come fai a dire ciò che scrivi, hai dati sulla CGIL (attenzione che è diffamazione accusare di una cosa del genere senza fonti)? Dal sondaggio Doxa risulta che un 38% circa ritiene che lo stato debba pagare gli insegnanti di religione e in generale c’è un 30% di cattolici molto convinti, valore abbastanza sovrapponibile con chi firma per l’8×1000, a prescindere dagli “errori” dei CAAF.

Francesco S.

Ok ora hanno introdotta quella precompilata per i dipendenti pubblici ma non ne conosco nessuno che l’accetta così com’è senza portarla da un caaf o un professionista per controllarla.

Frank

“Grazie all’otto per mille abbiamo mantenuto anche quest’anno la Chiesa Cattolica, chiedilo a loro, preti, vescovi, cardinali….”. 🙂

ΔΙΩRAMA

Un passaggio che meritava risalto – forse non in questo breve comunicato stampa – è la Corte costituzionale che ha dato retta al Governo sulla discrezionalità di (non) avviare le trattative per un’intesa. Oltre al danno del meccanismo iniquo, la beffa di non poter mettere ‘na pezza temporanea e parteciparvi.
C’è da dire che, a quanto mi risulti, nessuno in Parlamento (tempo fa salutato dall’UAAR come il più laico da un po’ di tempo a questa parte) ha fiatato su questa palese discriminazione.
Spero che l’UAAR vada fino in fondo a questa faccenda, “con ogni mezzo necessario”.

Tiziana

@ Diorama

Nel comunicato è scritto che quelli dell 8 sono soldi che lo Stato consente di distrarre … invece di usarle a beneficio di tutti. Credo che questa sia la giusta definizione, con l 8 alla Chiesa e ad altre denominazioni religiose si distraggono egoisticamente fondi per tutti. Meglio non aggiungere altre denominazioni, pure qualcuna che potrebbe piacerci, sottraendo qualcosa che è di tutti e x tutti.

Sul CAF credo che abbia spiegato bene @ Diocleziano,
Sono le partite di giro all italiana.

Francesco S.

I soldi dell’8×1000 sono comunque persi, in quanto comunque assegnati a prescindere dal numero di partecipanti. Persi per persi tanto meglio che vi partecipino tutte le parti sociali interessate, almeno sarebbe più pluralista.

Massimo Maiurana

Occhio perché è vero che per avere l’otto per mille serve un’intesa, ma non è vero che quello è lo scopo per cui l’Uaar l’ha chiesta. Se mai arriveremo a ottenerla saranno i soci a decidere sull’aspetto patrimoniale.

Tiziana

Francesco S.

perchè dite persi per persi. Io i miei soldi li do allo stato tutti perchè firmo per lo Stato. Non attribuisco nè il 5 ne tanto meno il 2. Nel corso dell’anno faccio un paio di assegni che metto in detrazione. Ognuno è libero ovviamente visto che è consentito destinarli sottrarli a tutti per darli a qualcuno dalal legge, ma perchè dire perso per perso? Mi sfugge qualcosa’

mafalda

Tiziana
Sono persi comunque perché sarebbe giusto che restassero al cittadino. Perché dovremmo pagare la decima a qualsivoglia associazione religiosa o allo stato?

Tiziana

@Mafalda,
la questua, anzi la congrua, prima era obbligatoria, adesso c’è l’8 per mille comprensivo di trucchi e inganni, ma se il cittadino firma per lo Dtato non da alla Chiesa una percentuale delle sue tasse volontariamente

mafalda

Tiziana
Non sapendo che fine fanno i miei soldi una volta scelto lo stato, io opto per i valdesi. Quello che intendevo dire è che l’8xmille è un balzello da abolire.

Admin

Tiziana, hai risposto a Francesco inserendo la tua risposta sotto il commento di Maiurana, che parla d’altro. Così si fa confusione, cercate (tutti) di rispettare il flusso della discussione.

Francesco S.

In realtà non sono più i vostri soldi ma le vostre tasse. Col meccanismo dell’8×1000 di fatto si vota per decidere che % dell’8×1000 destinare alle varie associazioni. Quando io non decido del mio ma di tutta la somma complessiva, cioè il voto non riguarda solo il mio IRPEF ma quello totale.

Giorgio Pozzo

il voto non riguarda solo il mio IRPEF ma quello totale

Infatti, è questa la fregatura.
Sul modulo c’è scritto
Scelta per la destinazione dell’otto per mille dell’IRPEF
Ma non c’è scritto
Scelta per la destinazione dell’otto per mille dell’IRPEF totale
oppure
Scelta per la destinazione dei proventi totali dell’otto per mille dell’IRPEF
Quindi potrebbe essere facilmente equivocato come
Scelta per la destinazione dell’otto per mille della propria IRPEF

Mauritius

E comunque anche quando si decide di firmare per lo Stato non si decide di lasciarli al fisco, come effettivamente è per tutti gli altri permille. Lo Stato dovrebbe in teoria impiegare il suo otto per mille per scopi specifici, ma in pratica nel passato l’ha impiegato per cose non propriamente edificanti.

John

Io ho una convinzione profonda, e cioè che anche visto dagli occhi del credente l’8 per mille è privo di significato. La ragione è che, anche volendo considerare il Vangelo come criterio delle proprie azioni, è pienamente sufficiente il sistema fiscale statale per permettere ad una persona di essere, diciamo, conforme al dettato della sua religione. Io pago volentieri le tasse perché so che attraverso esse sto dando una parte cospicua dei miei guadagni a chi è, diciamo, “il mio prossimo”, per esempio a chi ha bisogno di una pensione di invalidità, a chi può fare gratis una visita medica in un ospedale pubblico, che altrimenti non potrebbe permettersi, o a chi può mandare i propri figli in un’ottima scuola pubblica senza pagare una retta che ugualmente non rientrerebbe tra le sue possibilità, o a un immigrato che ha bisogno di un alloggio. Ma anche, allo stesso modo, con le mie tasse contribuisco ad offrire parchi pubblici di cui tutti, a partire dagli ultimi della società, possono usufruire.
Per questo motivo, trovo ridondante, anche nell’ottica del credente, dare, oltre alle tasse allo Stato (che fa tutto ciò che ho scritto sopra) anche una parte dei propri guadagni alla chiesa.
Non so che cosa ne pensiate.

Giorgio Pozzo

Io penso che un certo x per mille, o per cento, devoluto ad una confessione religiosa, dovrebbe essere completamente volontario. Come qualunque donazione.
Il caso del Concordato, come quello italiano, è probabilmente unico al mondo, e unico nella storia: si tratta infatti di un caso nel quale il vincitore di un conflitto paga i danni al perdente.

Diocleziano

In un mondo perfetto (come lo immagino io, eh) qualsiasi passaggio di denaro dovrebbe essere tassato. Poi, ognuno faccia quel che gli pare col ‘suo’ denaro.

Nella situazione attuale, però, avrei un occhio di riguardo per la chiesa: in alternativa alla assoluta proibizione di incamerare eredità, una tassazione progressiva che arrivi a coprire la totalità del valore del bene.

T’en diset? 😛

Tiziana

Lo stato probabilmente spende male tutti i miei contributi, ma se si cede pensando ai valdesi, che fa i progetti con santegidio rinunciano anche a dibattere

Mauritius

È esattamente il mio pensiero. Il meccanismo fiscale è già di per sé inteso per redistribuire parte delle risorse personali, in maniera più o meno proporzionale alla propria ricchezza, a beneficio della collettività, ivi compreso anche il sostegno sociale. Delegare questa funzione ad altri (in questo caso la Chiesa) non significa necessariamente aumentare l’efficienza, vediamo tutti i giorni come la sussidiarietà non impedisce gli sprechi e le truffe ma in certi casi le aumenta. Penso ad esempio (premetto che è OT) alle aziende concessionarie dei Comuni, pagate da questi ultimi per poter fare quello che i Comuni non possono fare: avvalersi di lavoro precario per erogare servizi spesso di infima qualità.

mafalda

Io credo che l’8xmille sia una truffa per dare uno stipendio ai preti cattolici, di conseguenza dovrebbero essere tolte le varie opzioni, oppure andrebbero restituiti i soldi (opportunamente calcolati😉)a chi non esprime alcuna scelta. Chi vuole mantenere la propria congrega religiosa può farlo volontariamente con un contributo simile a quello che si paga per i sindacati.

mafalda

Aggiungo: perché pagare chi si offre al prossimo con tanta dedizione? Lasciamo che i preti facciano volontariato, un po’ come fanno tanti animatori in questa stagione, nei grest parrocchiali, ad esempio.

dissection

Mafalda
È una truffa architettata per pagare i preti cattolici col denaro di tutti tranne che quello del vatic.ano. La dedizione, poi, è talmente sentita, da parte loro, che non ho MAI sentito di un prete che sia uno rinunciare allo stipendio dello stato per vivere delle sole offerte dei fedeli, e io e te lo sappiamo benissimo il motivo, nevvero?

Moloko

Il 37%.
Qualcuno saprebbe dirmi se questo dato è stabile, in aumento o in calo?
O eventualmente dove andare a trovarlo… grazie!
L’auspicio è sempre quello che diminuisca, ma se vado a memoria mi pare tenda ad essere più o meno stabile, il che comunque va già bene, vista la martellante pubblicità messa in piedi da vaticano S.p.A.

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